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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/15/24 in tutte le aree
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Ciao. Salvo che io abbia frainteso o non abbia letto qualche intervento, non mi pare che ci sia stato qualcuno in questa o in altre discussioni che abbia affermato la parte del Tuo intervento che ho riportato sopra. Esclusa (almeno per me) la possibilità che gli scudi dell'11 e del '14 abbiano circolato come monete e, sopratutto, che a causa della loro perdurante e lunga circolazione (monetaria), si siano ridotti alle conservazioni più infime, abbiamo subito dopo aggiunto che non si può certamente escludere che le conservazioni più infime di questi scudi, così come di alcune monete del Regno in oro del XX secolo, possano essere state prodotte da un uso non monetale delle stesse; ad esempio: uso di questi tondelli durante le guerre e i periodi di "carestia" come merci/metalli preziosi nell'ambito della cosiddetta "borsa nera" per acquistare beni di prima necessità; custodia non curata e non ottimale delle stesse monete, che nell'arco di oltre un secolo non sono state protette in monetieri di noce o mogano ma piuttosto sono state mischiate ad altre monete comuni o oggetti più o meno preziosi in contenitori non appropriati, subendo sballottamenti, traslochi, terremoti, bradisismi, alluvioni, controversie ereditarie, occultamenti, furti, urti, cadute e chi più ne ha ne metta). Al riguardo, si può forse dire che la posizione più integralista (e, lo dico subito....non è la mia), applica a queste monete molto usurate e che non avrebbero dovuto circolare come tali (proviamo a metterla così...usiamo il condizionale) una sorta di "presunzione di non originalità" (che poi sarebbe uguale alla presunzione di innocenza dell'imputato vigente nel nostro sistema giuridico).😁 Qui bisognerebbe probabilmente fare un passo indietro alla precedente discussione sugli scudi del '14, perchè a tale conclusione si arrivò, e aggiungerei del tutto inaspettatamente, quando si postarono le foto di alcuni scudi del '14 in bassa conservazione per effettuare delle comparazioni, tutti dichiarati autentici da Professionisti Numismatici o Primarie Case d'asta ma che, dopo un approfondito esame nel corso di quella discussione, sollevarono molte perplessità circa la loro effettiva autenticità, tanto che fu forse quello il momento che determinò Taluno a formulare la suddetta "presunzione di non originalità" di quella tipologia monetale quando eccessivamente usurata. Tuttavia, anche i più "talebani" di questa teoria mi pare che ammettano, se non altro come eccezione che conferma la regola, che può anche accadere di reperire sul mercato uno scudo del '14 fortemente usurato ma, nonostante ciò, autentico. E questo dimostra che anche la "presunzione di non autenticità" può essere vinta, almeno in qualche eccezionale caso. Se però ammettiamo, come stiamo facendo, che la forte usura di questi scudi può anche essere determinata da fattori diversi dalla circolazione monetaria, penso che potremo dichiarare chiusa questa "singolar tenzone", rimanendo al più da lasciare ai posteri il seguente monito: diffidare dall'autenticità di monete R2 altamente usurate e che non dovrebbero aver mai circolato come monete (usiamo di nuovo il condizionale...) poiché l'alto livello di usura non è usuale al tipo di moneta e può essere utilizzato (l'alto livello di usura) dai falsari appositamente per non consentire all'Osservatore di meglio apprezzare i particolari distintivi della moneta. Messa così, forse la questione è risolta.7 punti
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Buongiorno, allego questo link dove potrete trovare un catalogo, penso completo, di tutte le emissioni spagnole dal 1500 ad ora. Il catalogo, suddiviso per periodi storici, oltre alle foto delle monete e una piccola descrizione delle stesse contiene una valutazione economica di massima nonché, per i periodi più recenti, la tiratura. Il catalogo è in lingua spagnola ma comunque di facile comprensione. Buona consultazione. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://catalogodemonedas.es/%3Fq%3Dcatalogo&ved=2ahUKEwjdj_21kKmHAxVe_7sIHUbWCHQQFnoECBUQAQ&usg=AOvVaw2eXxzA-vj1U4g9rbmsoHDk5 punti
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Cartolina postale da 30c bruno su avorio, serie Imperiale, emessa il 18.10.1932. Annullata con cerchio grande lunette vuote di Ortisei (Bolzano) il 6.7.1934. BELLISSIMO cuore nero con all'interno il n.3, identificativo o del portalettere o del quartiere postale di Ancona. Questo segno di posta che sembra irrilevante e' invece importante e ricercato e aggiunge valore, infatti lo vediamo dalla foggia e' piu' antico degli annulli degli anni 30, veramente molto bello questo è il pezzo forte della cartolina, ... ... comunque interessante e non comune anche l' annullo di Ortisei. Non abbiamo l' annullo di arrivo con datario di Ancona purtroppo. Anche questa.. materiale IRRIPETIBILE, veramente bella. @Giovanni ciko2 punti
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Purtroppo, la questione non è così semplice (sarebbe bello che lo fosse). Anche recentemente, proprio la perizia di autenticità di uno scudo del '14 ha diviso gli stessi Professionisti numismatici tra coloro che concordavano per l'autenticità e coloro che invece ritenevano che la moneta fosse falsa. Quindi, anche le eventuali "resurrezioni" di importanti Periti Numismatici non più fra noi, potrebbero non risolvere definitivamente il dilemma. Tuttavia non è da oggi che ci si interroga su come stabilire se una moneta sia buona o meno. Negli anni '80 del secolo scorso veniva attribuita ad un Numismatico lombardo professionalmente molto stimato una celebre frase, che diceva così: "Non esistono le monete false. Esistono le monete che si vendono e quelle che non si vendono". L'applicazione nella pratica degli affari numismatici anche attuali del "concetto" espresso dalla frase sopra citata, sorprendentemente cinica ma solo apparentemente paradossale, è tuttavia più frequente di quanto non si pensi. Talvolta l'autorevolezza del Perito che sigilla una moneta dubbia, taglia la testa al toro, nel senso che, quanto meno per gli estimatori di quel Perito, se egli ha definito la moneta autentica, allora è autentica! Più recentemente, anche per la diffusione delle idee grazie a Internet e per la possibilità di effettuare comparazioni e confronti su foto ad alta definizione, gli "atti di fede" verso le valutazioni di questo o quel Perito tendono a non essere più così compiacenti. Assistiamo molto spesso a discussioni nelle quali all'autorevolezza di un Maestro della Numismatica si contrappongono pareri e opinioni di altri soggetti che evidenziano problematiche non considerate e che talvolta mettono a dura prova il giudizio del Maestro, il quale poche volte accetta la critica di buon grado (o a denti stretti), altre volte invece si incazza di brutto. Ma la soluzione del problema circa l'autenticità o non autenticità di una moneta non è sempre così facile da individuare. Se però Ti accontenti di una perizia pur che sia, penso che alla fine della fiera un Perito che ti sigilla la moneta come autentica lo trovi sempre. Con questo non intendo dire che esistono Periti di serie A e di serie B; intendo dire che ogni Perito valuta la moneta in base alle sue personali cognizioni ed esperienze e dunque troveresti, prima o poi, qualcuno la cui sensibilità percepisce come originale quella moneta. M.2 punti
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A mio modesto parere la discussione, che ormai esula dal mio povero tondello, è molto interessante perché offre spunti storici e spaccati del nostro Paese. Trovo quindi alquanto avvilente che utenti esperti si trattengano dall'intervenire, anzi li esorto a chiarire ancora una volta le loro posizioni su quanto sto per scrivere. Leggendo anche le altre discussioni, ho forse inteso meglio il nocciolo della questione, e cioè la circolazione monetaria degli scudi. E' oggettivamente ragionevole che la massaia non paghi oggi all'Esselunga con un Marengo, ed altrettanto lo è che non abbia circolato in questo senso lo scudo del '14. Non lo possiamo escludere del tutto, ma sicuramente dopo pochi anni non avrebbe potuto circolare nel libero mercato. Il punto che vorrei sollevare però è un altro, in quanto al precedente difficilmente troveremo mai una risposta definitiva al 100% temo. Il salto logico che non condivido è che siccome non ha avuto una circolazione monetaria, non possano esserci esemplari usurati, o che presentino una usura simile al circolato. Le condizioni che possono essersi verificate in 100 e più anni, attraverso conflitti mondali e depressioni nerissime, sono talmente variegate che a mio parere è molto arduo dimostrare l'equazione "tondello consumato = falso", perché questa equazione non può essere dimostrata semplicemente dicendo che questo scudo non ha mai circolato. I motivi che possono portare al degrado sono infiniti2 punti
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Ciao Cristiano, te lo ripropongo con foto più nitide. Per me è integra e molto rara vista la splendida conservazione.2 punti
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Forse come "merci" o metallo prezioso, non penso proprio come monete in quanto tali. E anche con notevole rischio. Nell'ottobre del 1917 il Decreto luogotenenziale n. 1550 metteva fuori corso tutte le monete divisionali d'argento, arrivando a comminare anche sanzioni pecuniarie (da lire 50 a lire 1.000) per chi fosse stato trovato in possesso di un importo eccedente le 10 lire in moneta argentea. In pratica, dovevi cambiare tutta la moneta argentea divisionale - che fra l'altro era posta fuori corso - se non volevi beccarti una multa. E neppure potevi pensare di fonderle per farne un lingotto, perchè in questo caso scattava anche una sanzione penale indicata sempre dalla stesso decreto luogotenenziale. E in un contesto del genere, secondo voi, avremmo trovato nel circolante scudi d'argento? Se non ci caliamo nel concreto contesto temporale dell'epoca non riusciamo a percepire, nella loro giusta ottica, la situazione del circolante monetario. M. D. Luogt. 1.10.1917nr.1550pag.1.pdf2 punti
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Sarsina, ripartono gli scavi nell’area del tempio romano Grazie al finanziamento di 600mila euro il sito archeologico è stato messo in sicurezza La messa in sicurezza del sito archeologico Sarsina (Cesena), 14 luglio 2024 – A Sarsina possono ripartire gli scavi archeologici nell’area del tempio tripartito di età romana a seguito della prima messa in sicurezza del sito, realizzata grazie all’accordo tra l’Istituto Centrale per l’Archeologia del Ministero della Cultura, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso pubblico e della Difesa civile - Comando di Forlì-Cesena, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e il Comune di Sarsina. Il ministero ha per questo stanziato 600mila euro per la messa in sicurezza e per le indagini archeologiche. E’ stato infatti necessario predisporre tutta l’area, interessata da rischio idrogeologico per garantire il prosieguo delle attività di indagine, oltre che le future fasi di restauro e valorizzazione del sito. Hanno stabilizzato le scarpate che presentavano lesioni e cedimenti inoltre hanno protetto i resti strutturali antichi e reinterrato parzialmente il bene archeologico. Il personale incaricato ha predisposto un sistema di regimazione idraulica per il convogliamento delle acque piovane nel sistema di raccolta comunale. "Siamo pronti a impegnarci per questa rilevante area archeologica" - aveva affermato il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, d’intesa con il sindaco di Sarsina Enrico Cangini che, nel settembre scorso, visitò il sito accompagnato dal viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Galeazzo Bignami, dalla deputata Alice Buonguerrieri; dal Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca, e dalla Soprintendente per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Federica Gonzato. Il sito di Sarsina è risultato così anche un campo di formazione reciproca nonché di esercitazione integrata e consolidamento di buone prassi operative fra pubbliche amministrazioni. Sempre Sangiuliano: "Ritengo fondamentale andare sui territori perché la cultura deve essere un valore diffuso in tutta la dimensione nazionale. Per questo, ho voluto constatare di persona il rilevante rinvenimento emerso nella città di Plauto". Nel novembre 2022 durante alcuni scavi per la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport con annesso centro commerciale, in centro a Sarsina in via Linea Gotica, i lavori furono sospesi perché vennero alla luce questi importanti reperti, molto probabilmente parliamo di un ‘capitolium’ e cioè il grande tempio romano con le tre divinita’ in tre ambienti diversi, ovvero Giove, Minerva e Giunone. https://www.ilrestodelcarlino.it/cesena/cronaca/sarsina-ripartono-gli-scavi-nellarea-del-tempio-76f405412 punti
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Intero documento commerciale del 1925 che mi è stato regalato al mercatino questa mattina, sono applicati ben 7 marche da bollo per un totale di 90 lire dell'epoca, su per giù un centinaio di euro attuali per un acquisto di materiale vario per circa nove/diecimila euro attuali. Particolari:2 punti
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Condivido questa moneta presa nell'ultima asta Artemide Aste, per chiedere agli esperti di questa monetazione, informazioni riguardo il rovescio, che secondo il mio parere è uguale a quello del 1763, ma che non ho riscontrato sul 1762 (da ricerche fatte online). Ringrazio quanti vorranno aiutarmi. Fabio1 punto
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Solitamente si oscurano i nomi per la privacy, essendo materiale non antichissimo i nomi potrebbero essere riconosciuti da parenti/eredi che potrebbero non gradire l' esposizione di questo materiale. Non e' una regola del forum ma e' consigliabile per evitare problemi a noi stessi e soprattutto al forum. Visto che questo materiale appartenne a persone reali, i commenti circa lo scritto se ci sono devono essere sempre rispettosi ed educati. Cartolina postale italiana da 25c lilla viola su avorio effige Vittorio Emanuele III del tipo Michetti volto a sx, emessa il 5.9.1922 essendo il millesimo 22. L' affrancatura fu integrata con un 5c verde Leoni, in quanto il 1.1.1923 le tariffe per un invio per l' interno salirono a 30c , quindi e' in perfetta tariffa. La cartolina è stata annullata in partenza con un doppio cerchio di Roma ferrovia con datario e svolazzo a dx del 3 V 1923.. ... annullo di arrivo cerchio grande con lunette vuote di Ancona Centro del 4.5.1923. Ottimo occhio aver notato che nello scritto l' anno e' il 1922, sicuramente l' errore è nello scritto in quanto due annulli postali quello di Roma e Ancona riportano il 1923, all' epoca errori simili presso l' amministrazione postale erano sanzionabili, anche se come ricorderete abbiamo avuto degli esempi su del materiale di @caravelle82. Corrispondenza tra due avvocati, la cartolina è molto bella con tutti gli annulli dovuti nitidi. Non ha un grande valore venale di cui ci interessa veramente poco, ma un valore storico postale importante. E' MATERIALE IRRIPETIBILE abbine cura. @Giovanni ciko1 punto
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Da Side nella Pamphilia, un classico, piacevole esemplare di statere con al diritto figura di Atena Partenos in armi con Nike e melograna nel campo ed al rovescio figura di Apollo offerente su altare . Sarà il 22 Luglio in vendita Kunker 83 al n. 114 .1 punto
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Comuque complimenti @Claudio59 per la moneta, è un po' che lne sto cercando una senza dover vendere un rene! Io personalmente la metterei nei napoleonidi, anche se @lorluke non sarebbe molto d'accordo... Ancora complimenti Davide1 punto
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Aden, 1964, 1 scellino seppia e viola, serie R E II pittorici, l' immagine e' la costruzione delle tipiche imbarcazioni dhaw. Anche Aden oggi è parte del Commonwealth e protettorato britannico.1 punto
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Buona Sera, voglio precisare un aspetto che ritengo importante, la differenza fondamentale tra il probabile, il possibile, il verosimile e il ragionevole e il riscontrato (provato). È solo una questione di metodo, le ipotesi possono essere vere, bisogna dimostrarle e convincere, diversamente restano ipotesi. Per poter affermare che i coni di alcuni Fiorini siano stati “reimmatricolati”, mi scusino il termine, ossia che sia stato modificato un conio di rovescio cambiando il segno di zecca, servono due Fiorini (limitiamoci ai rovesci) che hanno origine da uno stesso conio avendo come unica differenza il segno di zecca (identici escludendo il segno). Avere idee e intuizioni “non canoniche” può essere un buon punto di partenza, poi il tutto deve trovare riscontri validi. Nei primi anni duemila ho inseguito a lungo questa idea, per gli anni fino alla peste non ho trovato riscontri, come aggiunta non ho mai trovato neppure diritti che passavano da un semestre al successivo (al di là di ogni ragionevole dubbio), può essere imputabile ai miei limiti, infatti ogni tanto ritorno sull’argomento, per ora senza risultati. Non dispongo di un numero sufficiente di monete e immagini per sperare di trovare una risposta, ci sono vari segni per i quali esistono decine di coni diversi. Per quanto riguarda gli “aloni” attorno al segno (ma anche alle lettere e ad altri particolari, si presentano in genere come depressioni attorno al particolare in rilevo, sul conio sono in rilievo), possono essere presenti sul conio o anche dovuti alla battitura, l’uso di punzoni, essendo il metallo del conio incomprimibile, genera deformazioni attorno al segno impresso che se non vengono spianate con cura su una superficie abrasiva piana, imprimono lo stesso difetto in negativo sulla moneta. Queste considerazioni sono frutto di esperienze dirette, non che abbia mai pensato di fare il falsario, ma ho realizzato e sperimentato alcuni punzoni, che ipotizzo possano essere compatibili con quelli dei Fiorini. Inoltre, non sempre l’intagliatore partiva da una superfice liscia, ho esempi di asportazione di metallo prima dell’uso del punzone. Le tecniche sono tutte da scoprire, paradossalmente ci raccontano di più le monete originate da coni mal riusciti rispetto a quelle belle e ben coniate.. Cordialità1 punto
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Africa orientale britannica, 1954, 20c blu oltremare profondo nero, serie Regina Elisabetta II e vedute, la veduta su questo francobollo è la Owen falls dam una centrale idroelettrica in Uganda. Kenya, Uganda, Tanganica (KUT) è il nome sui francobolli postali britannici realizzati per l'uso di queste colonie. I francobolli furono fatti circolare tra il 1935 e il 1963 dal servizio postale congiunto delle tre colonie, l' East African Posts and Telecommunications Administration. Anche dopo l'indipendenza, le nuove nazioni separate continuarono a usare i francobolli KUT, che rimasero validi per l'affrancatura fino al 1977. Oggi tutte e tre fanno parte del Commonwealth e diciamo sono un protettorato britannico.1 punto
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Si potrebbe anche aggiungere, ma forse qui entriamo nel soggettivo di ciascuno di noi, che se proprio decido (e quindi mi posso permettere) di mettermi in collezione uno scudo del '14, moneta R2 che....non dovrebbe aver mai circolato (riuso il condizionale).....me lo cerco perfetto o giù di lì. Se entro nell'ordine di idee di prendermi una Ferrari, acquistarne una scassata e aggiustata con pezzi di ricambio della Prinz (ammesso che ne esistano ancora...😁) e metterci l'impianto a gas pur di girare comunque con una Ferrari, non mi pare che abbia molto senso. Su quanto sopra, però, posso capire che ci sia chi non è d'accordo con me. M.1 punto
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aggiungerei che quando sono talmente usurate l'unico modo per valutarne l'autenticità è solo analizzando fert nodi e rosette.. ma è sufficiente solo questa prova per dichiararne l'autenticità? diciamo che è alquanto arduo visto l'importanza della moneta1 punto
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Buonasera a tutti, mi unisco alla interessantissima discussione, che ho letto dal principio e che da Neofita mi fa porre una domanda, forse sciocca, ma che mi sale spontanea. Sicuramente è una discussione complessa di cui non riesco a cogliere le sfumature legate ai decreti e cenni storici che mi ingolfano il cervello per le troppe nozioni tutte insieme, ma ciò che mi balza all'occhio(inesperto) è: rimanendo nel pratico io, da neofita, cosa dovrei apprendere dal tondello in questione con le mie scarse conoscenze sulla sua bontà o falsità? Anche qui, come nell'altra 5 L.1914 tanto discussa, pagine e pagine per arrivare ad un nulla di fatto, siamo in stallo, tantissimi autorevoli esperti ed opinioni da tenere in considerazione ognuno, come voi, che si smentiscono, difendendo la propria posizione e spiegando perché, un post dopo l'altro, si dice che bisognerebbe farla vedere ad un perito, come l'altra, salvo poi, probabilmente, una volta arrivato il parere, dire che è sbagliato perché una acquistata in un mercatino e quindi non può essere buona, qui almeno abbiamo l'amicizia del nonno con Bobba e altre monete dello stesso giudicate buone, ma non si riesce a dirimere la questione, è vera, è falsa, le rosette si, ma anche no, gli esagoni forse, però son fatti bene, il bordo piccolo, ma no è grande solo che usurato, si ma non erano monete per la circolazione, salvo poi trovare in asta pezzi veri ed usurati come prova di quanto può accadere ad una tale moneta, di cui nessuno ha più parlato o fatto cenno come se la cosa fosse caduta nel dimenticatoio....io mi sono perso. Sto tondello è buono oppure facciamo che ogni volta che se ne presenta uno, pure se lo periziasse il Bazzoni tornato in vita, stiamo sempre ad un no contest? Capisco che è il bello della numismatica e che la discussione è interessantissima anche per me che ne capisco poco, però da qualche parte dovremo pendere, no? Ci saranno dei metodi scientifici per dire se sto tondello è buono oppure meno, benché giudicato da una foto? nessuno si è accorto che presenta delle hairlines e quindi probabile segno di pulizia ? potrebbe essere un dato da cui ripartire per decidere se buona o meno? Scusate se sono stato lungo o inopportuno. un saluto a tutti e grazie per farci attingere al vostro sapere.1 punto
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In primis Grazie per le risposte non so come fate solo con una foto mi piacerebbe veramente arrivare a quei livelli ma ci vorrà tempo immagino , spero che le foto messe possano aiutare e se servono altre foto sono qui 😃1 punto
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Purtroppo si stanno aggiornando anche i siti esteri. Ho visto in vendita delle monete in in Francia con piccole curiosità ( non varianti! ) vendute al triplo della valutazione corrente. Non parliamo poi di certi venditori italiani che hanno recepito subito e per una semplice ribattitura il prezzo lievita. L'importante è che l'acquirente comprenda quali sono le Varianti ( di solito volontarie ) dalle monete che presentano anomalie dovute involontariamente al processo di conio ( ribattiture della legenda, esuberi di conio etc ). Buona Giornata a Tutti1 punto
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No, assolutamente non l'accetterebbero. Subito non avevo fatto attenzione al diametro. Spero che @valentina.musmeci faccia il semplice test che le ho consigliato. Così siamo sicuri che il diametro sia veramente più piccolo1 punto
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Fermi tutti. Se il diametro è 18.25 mm allora ha ragione @Bruzio. È una riproduzione. Però, per sicurezza, se la sovrapponi ad un'altra moneta da 1€, risulta più piccola?1 punto
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Buongiorno, potresti aver ragione,la variante denominata "steli di grano" sembrano proprio delle foglie di vite,mentre per le variante "pannocchie di grano" assomigliano effettivamente a delle spighe di grano...1 punto
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Ciao gente, vi abbandono con Thelonius: Anzi, con Dexter :1 punto
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Ciao @Releo, aggiungo per il censimento anche questa 1834 .1 punto
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Grazie a te Luca per la tua preparazione e competenza, e Grazie al Forum che dimostra di essere sempre all'altezza per risolvere ogni problema.1 punto
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Ciao Releo, Io ne ho posseduti tre esemplari di questa rarissima variante e ho tenuto il migliore dei tre in conservazione.1 punto
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Jup! Non credo che le monete preziose siano sempre state conservate in capsula su telo di velluto, soprattutto con due guerre mondiali di mezzo. Personalmente, le mie "sterline da comunione e cresima" sono state riposte insieme alla rinfusa in un astuccio con catenine e Gesusanti, non han ballato tanto, ma un walzer o due da spostamento se lo sono fatto eccome. Dovremmo poi fare una bella tesi sulla differenza dell'usura di monete circolate / barattate / scambiate / conservate male e/o in lattine, calzetti, etc. Tipo quali caratteristiche vengono rilevate: colpi sul bordo e con appiattimento dei rilievi / senza colpi sul bordo ma con appiattimento dei rilievi / con lustro / solo graffi1 punto
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Ciao Rocco, confermo le aquile rovesciate, variante piuttosto rara. Ne ho censite solo 12 su circa 400 Piastre 1834 con varianti. Buona serata, Beppe1 punto
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Ciao, anche qui moneta rovinata dal tempo e dal luogo dove ha stazionato. Si tratta di un denario dell'imperatore Alessandro Severo con la personificazione della dea Vittoria sul rovescio. Per me non ci sono dubbi ( vedi foto).Posto denario della stessa tipologia per catalogazione 🙂 ANTONIO1 punto
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Ho provato - invano a quanto pare - a fornire in questa e, sopratutto, nell'altra discussione, una serie di argomenti logico-storici-numismatici che, a mio modestissimo parere non avrebbero consentito la circolazione monetaria né dello scudo dell'11 né dello scudo del '14. Non avendo alcuna velleità di avere ragione né di convincere alcuno sulla bontà delle tesi esposte e in buona parte anche documentate, lascio a ciascuno di ritenere ciò che meglio crede. Non penso, alla fine dei conti, che l'argomento trattato sia poi così affascinante da giustificare ricerche documentali e lunghi post per illustrare gli argomenti. Saluti. M.1 punto
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Ciao, è una mia personale teoria,in questo mare magnum di diversità delle monete napoletane reputo come varietà,ad esempio,la diversa disposizione dei globetti nello stemma del Portogallo che ,a mio avviso, non è intenzionale,mentre reputo una variante,sempre ad esempio,le aquilette rovesciate, che , sempre a mio avviso, hanno un'origine intenzionale... Spero di essermi spiegato...1 punto
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Falso d'epoca (molto raro) del 10 Tornesi 1825 di Francesco I Passato da poco in asta su un noto sito, complimenti a chi si è aggiudicato questo bel pezzo.1 punto
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Ciao, hai perfettamente ragione sul fatto che sono totalmente inesperto su tale monetazione ma permettimi di dirti che non sono d'accordo che i miei sono solo interventi per sensazioni o formicolii. Non ho postato articoli di giornali o altro ma ho visto diverse monete come quella trovata da @ilnumismatico e molti 5 lire 1914 ( diversi esemplari discussi qui sul Forum) che sono stati visionati e giudicati autentici da Periti Numismatici ( non da me che sono inesperto 🙂) nonostante hanno tutti i segni che conducano ad una probabile circolazione. Questo è quanto, i sostenitori della non circolazione magari penseranno che i periti hanno sbagliato e che siano falsi io che propendo anche per l'ipotesi consunzione da circolazione invece penso siano autentici. ANTONIO1 punto
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Ciao, ottima moneta, personalmente non vedo motivi per dubitare dell'autenticità. Per avere un'idea del valore dai un'occhiata all'asta Leu che stanno battendo oggi, ce ne sono sei o sette esemplari. Indicativamente comunque starei sui 150-200 euro.1 punto
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Buon Pomeriggio concordo chiaramente con quanto affermato dall'utente Arka, c'è ancora molto da capire riguardo al Fiorino e al suo "indotto". Riguardo al definire "lungo e noioso" il lavoro, come in tutti i campi, interesse e passione consentono di superare il "disagio". Forse uno dei limiti maggiori è legato all'accesso alle monete da studiare, che pur non rarissime sono molto costose e molto spesso i collezionisti sono restii a pubblicizzarle. Non che manchino buoni motivi per essere riservati. Anche le immagini non sempre sono adeguate per uno studio. Sulle collezioni pubbliche mi astengo. Anche il successivo intervento dell'utente mero mixtoque imperio mi trova concorde tranne che per l'ultima osservazione, non ho evidenza per i Fiorini di interventi di reincisione dei coni (per Firenze), al limite venivano spazzolati, questo conio a mio parere è nato così. Un conio veniva sfruttato fino al limite, ho visto Fiorini virtualmente Fior di Conio che sono veri obbrobri a causa del deterioramento dei coni o di coni mal realizzati. Pasticciare i coni impediva il rigido controllo sul lavoro della Zecca. Chiaramente può essere solo un mio limite, non ho mai potuto riscontrare un evento di questo tipo. Cordialità1 punto
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Allora anche la 20 L d’oro del 1882 con la faccia del re dei Savoia con la sritta intorno UMBERTO I RE D’ITALIA e dall’altra parte c’è lo scudo per te non vale niente . Questa moneta vale 500€ ed è come se è uscita ora dalla zecca di stato . La 0.50€ Francese del 1999 vale 350€ perché è periodo pre conio . Quella che dici tu che ne hanno fatte di più sono dal 2000 in poi quando l’€ c’è l’avevano tutte le nazioni .1 punto
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Mi paiono cloni. La distanza fra la L e l'ala e il numero di piume dell'ala che incrocia la zampa a sinistra suggerirebbero un medesimo conio, ma qui parliamo di un tondello uguale. Fra l'altro, il primo può trarre in inganno per la patina, ma il secondo non lascia buone impressioni. Altra ipotesi è che il primo sia l'originale e il secondo il clone, ma non so se me la sentirei di tentare la sorte.1 punto
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Buonasera e grazie per la risposta e la segnalazione del volume! In effetti il mio esemplare risulta di peso e diametro molto calante per via dell'usura, ma come scrivevo nella risposta di Caio Ottavio con la moneta in mano posso confermare le vostre ipotesi. Sono davvero contento di averla inserita in un determinato contesto! Un saluto, ed alla prossima identificazione!1 punto
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DE GREGE EPICURI Oggi vi mostro questa gradevole "Sfinge di Castulo", di notevoli dimensioni (33 mm) e del peso di 30,26 g. Al D, il consueto ritratto a destra, considerato "augustiforme" ma, in questo caso, forse non collegato al primo imperatore: è un'emissione del 1° secolo a.C., considerata celtiberica. Bisogna dire però che emissioni successive (dei primi decenni del 1° secolo d.C.), non molto diverse,sono considerate come ritratti di Augusto. Non leggo iscrizioni. Al R., la c.d. sfinge alata con testa umana ( ornata da una piuma?), alla cui destra c'è una stella; una M sotto la zampa. All'esergo sembra di scorgere quanto resta di una scritta (celtiberica?) Dovrebbe trattarsi della Burgos 549.1 punto
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Aggiungo qualche mio documento. Vecchio passaporto rilasciato il 05.08.1986. apollonia1 punto
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grazie @elledi, infatti il valore del contenuto (che sto leggendo con piacere) non è in discussione, ma non è vero che contenuto e forma viaggino su canali distinti, come è stato detto in altri commenti, e quindi si possa prescindere dalla seconda perché il primo basta a se stesso. Non lo dico io ma decenni di studi di sociologia della comunicazione. Il contenuto lo mette l'autore, la forma finale gliela dà l'editore che qui, mi spiace, ma non è stato all'altezza. Comunque complimenti a lei per l'indagine.1 punto
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Ti ringrazio per la fiducia immeritata, e mi complimento per la bella immagine (tratta dalla raccolta preunitaria toscana dei Libri d'oro della regione, precisamente dal volume Pisa II), però non sono un genealogista ,e se lo fossi, dubito che avrei a portata di mano le storie di famiglia richieste. Occorrerebbe fare una ricerca apposita, dal risultato aprioristicamente incerto: mica è detto che i documenti storici esistano; e se esistono, mica è detto che siano rimasti e siano consultabili; e se lo sono, mica si può prevedere quanto indietro si possa risalire. Soprattutto: mica è detto che i documenti sulla famiglia Pincopanco si riferiscano proprio ai Pincopanco che oggi commissionano la ricerca, quindi la prima verifica da fare è se le famiglie sono parenti fra loro, o no (dici bene: "porto lo stesso cognome", cosa 😉 diversa da "sono parenti miei"). Infine, last but not least, tutto quest'ambaradan necessita di tempo e di spostamenti a caccia di documenti che, tradotto in soldoni, costicchia (e non perché il genealogista sia esoso di suo). Dici ancor meglio: "nessuno dei miei parenti si ricorda", segno che hai già iniziato a cercare in casa. É sempre la cosa migliore, e non solo per evitare i soldoni di cui sopra, ma perché ti dà risultati certi e con la soddisfazione di far rivivere le tue radici con le tue forze: raccogli per bene tutto quel che hai sottomano, tieni con ordine un diario o un quelchetipare anche a computer, e disegnati un primo albero genealogico. Pian piano allargherai le ricerche fuori casa, e con pazienza e metodo ne avrai belle soddisfazioni. 👍1 punto
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