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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/01/24 in tutte le aree
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Questo materiale offre una ricerca molto interessante, diciamo che sono i pilastri filatelici della ricerca e studio. Iniziamo con questo one penny Red Questi francobolli vennero stampati nel 1858, inizialmente usando le matrici del penny black, dove venne cambiato solo il colore. Quindi gia' questo per chi li studia approfonditamente e' un interesse importante. Le quattro lettere G negli angoli ci danno addirittura la posizione del francobollo nel foglio, ..e quindi con questo materiale è possibile non solo il plattaggio del francobollo ma anche la ricostruzione del foglio che era formato da 240 esemplari. Il tuo era esattamente nella posizione 79 del foglio. Passiamo ora all' annullo.. che a me sembrerebbe il numero 1 0 7 , il tipo di annullo si chiama "Barred Numeral Cancellation" ed è l' identificativo della cittadina di Bradford nello Yorkshire, infatti questo tipo di foggia era per l' Inghilterra e Galles. Se l' annullo fosse stato su busta si sarebbe anche potuta identificare attraverso la foggia dell' annullo il periodo d'uso. Qui sotto i tipi di annulli per il 107 di Bradford. SEGUE... Per dare una corretta valutazione a questo esemplare bisogna con esattezza individuare il "plate number" che si trova esattamente nei due lati verticali dove contrassegnato. Potrebbe essere un numero che va dal 71 al 225. Consiglio di usare una buona lente o tumocolo da orologiaio. A volte e' visibile ad occhio nudo. Detto questo auguro buon divertimento con il vero senso del fare Filatelia, non sarai diventato ricco ma avrai trascorso tempo di qualità.4 punti
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Ciotola fortunata , 3 monete 1€ Praticamente regalate 🤝4 punti
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Il momento della premiazione3 punti
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Dovrebbe essere un distintivo della Russia zarista, nello specifico del 62' Reggimento fanteria Suzdal. Per l'originalità invece, dato lo scarso livello di dettaglio della foto, non mi pronuncio3 punti
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Buongiorno, recentemente ho preso in un asta estera a pochi spiccioli un 40 Nummi, per arricchire la piccola collezione di mia Figlia che non è molto esigente per le conservazioni, a lei piace studiarle e contestualizzarle nel periodo storico. A me piace per il flan e per il soggetto al diritto. Riporto la classificazione della casa d'Aste. Anonymous, time of Romanus III (1028-1034). Æ 40 Nummi (31mm, 9.6g). Constantinople. Bust of Christ facing, holding Gospels. R/ Legend in three lines, cross on three steps. Sear 1823. Mi farebbe piacere saperne di più. Saluti Alberto2 punti
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Salve condivido con voi immagini della nuova banconota sterlina, taglio 50 sterline. Son riuscito a cambiare oggi delle vecchie sterline con delle nuove sterline, non mi era mai capitato di toccare banconote plastificate nuove. La banconota è bella ma devo dire che al tatto preferivo le vecchie banconote di carta. Non so se tocco argomenti già dibattuti. Saluti2 punti
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Buongiorno a tutto il gruppo, posto foto di materiale della ditta Microtecnica Torino, esiste ancora ma è stata assorbita. Foto dei 2 lati. Il nominativo sul budge è stato oscurato.Buona visione2 punti
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👍 ...buon viaggio.. guida con prudenza. Hai fatto bene a mostrare una pagina intera ci possiamo aprire piu' discussioni. Io con una pagina così mi ci diverto settimane.2 punti
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In carcere (indagine, Norvegia, Cremona, Armani, Riace, Cirano, Ercole, relatività, Etna)2 punti
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buon giorno vorrei condividere con voi qualche monetina che ho di recente incluso nella mia collezione: un bel 8 tornesi 1797 di Ferdinando IV uno sfizioso mezzo tornese 1849 di Ferdinando II, con la stanghetta dell'uno della data girata all'interno e un tarì 1859 di Francesco II, che mi ha permesso di completare l'emissione "base" delle monete di questo sovrano coniate a Napoli.2 punti
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Ciao, È una piastra da 120 grana di Ferdinando I di Borbone, Re del regno delle due Sicilie. La R davanti la data sta ad indicare che è stata reimpressa su altra moneta di altro Regnante, generalmente venivano reimpresse su monete della Repubblica Napoletana o Napoleonidi. Bella piastra, complimenti.2 punti
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UNCERTAIN GERMANIC TRIBES. GOLD 'Aureus' (Circa late 3rd century). Possibly imitating Septimius Severus. Obv: Blundered legend. Laureate head right. Rev: Blundered legend. Horse prancing right. Weight: 5.78 g. Diameter: 20 mm.1 punto
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Ed ora passiamo a questo bel Queen Victoria One penny mauve (color malva) .. emesso nel 1881. Come molti dei vittoriani abbiamo anche qui due piatti diversi nella stessa tiratura (die I die II), diversi soprattutto nel valore del francobollo. I due piatti diversi si riconoscono contando le perline (intere) negli angoli come contrassegnato. Sono 14 perline quelle del piatto 1 che si aggira su un valore di catalogo di 50/60 sterline, .....e sono 16 quelle del piatto 2. che si aggira su un valore di 5 sterline. Lascio a chi ha voglia di scoprire il divertimento. Bel francobollo. PS dimenticavo, l' annullo a doppio cerchio e' di Coventry delle 8,30 pomeridiane del Dicembre 10 o 19 del 1898. Anche gli annulli visibili sono importanti.1 punto
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Concordo che l'importanza di un'opera sta nel contenuto, assolutamente secondari e giustificabili gli errori di forma, che possono suscitare critiche, ma non deturpano il valore dell'opera. A volte, per esigenze di tempi, di costi, di scadenze, si trascurano particolari che potrebbero essere di migliore qualità; d'altra parte una maggior cura comporterebbe foto, ingrandimenti, descrizioni, note, che porterebbe ad aumentare pagine ed incrementare i costi di produzione. Un po' di sana tolleranza, ci permette di apprezzare meglio la fatica e l'importanza di un lavoro, che porta all'arricchimento storico culturale di tutti.1 punto
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Concordo che molto oro in circolazione non ha la documentazione d'acquisto. E concordo che la nuova legge sia profondamente ingiusta. Però, se io oggi devo fare un acquisto, mi conviene farlo con fattura. Poi, se un domani vorrò venderlo, potrò venderlo anche ad un privato. Che vantaggio ho ad acquistare senza fattura? Per me nessuno, infatti io acquisto solo con fattura1 punto
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Le perizie sulle monete d'oro vaticano e divisionali annesse, sono molto richieste da una decina d'anni. Inizialmente pensavo fossero richieste isolate, nel giro di tre anni, sono praticamente divenuti la regola per la vendita di tali tipologie. Attribuisce certezza sul metallo e sullo stato di conservazione assoluto. Nel mercato tedesco praticamente è oramai la prassi, in quello italiano si sta consolidando da poco. Sulle divisionali proof italiane invece mi è stata richiesta da pochi giorni una perizia su divisionale proof 2019 ita con oggetto la specifica moneta 2 euro di Da Vinci.1 punto
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Essendo monete rientrano ovviamente, tuttavia anche un presenza di confezioni recenti, parlo per esperienza, mi capirà spesso di dover periziare monete presenti in confezioni ai fini di aste. In tali occasioni, al collezionista di monete importanti tipo i 50euro oro, non basta la confezione ma vuole una perizia specifica. Ti pongo un altro esempio, divisionali vaticano, le monete ivi contenute non sono sempre fdc assolute. Questo riporta allo studio specifico della moneta. In divisionali di valore compreso tra i 30 e 150 euro non si pone il problema, ci si affida alla probabile ma non certa valutazione fdc/proof, mentre già nelle divisionali con oro, gli acquirenti richiedono le perizie, di conseguenza le confezioni diventano accessorie proprio perché poni i sigilli di perizia. Mi è capitato da poco periziare le 100 euro vaticano 2010.1 punto
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Attenzione. Scritto così genera gravi equivoci. Il 26% di tassazione sul valore è quando non si ha fattura di acquisto. Cosa che accade proprio acquistando da privati. Se si ha fattura, il 26% sarà solo sull'eventuale plusvalore. Meglio acquistare da operatore professionale (è quando si hanno fondi in nero da reinvestire che si preferisce l'acquisto da privati)1 punto
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Vi sono molteplici trittici interessanti, personalmente il mio preferito è il trittico panini, mi ricorda la mia infanzia con le figurine. In un solo trittico riunite 2 passioni, numismatica e figurine panini che erano la cosa più importante nella fascia di età 5-8 anni.1 punto
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Andranno allora a caricare forever il peso di quella ciotola 😄.....e te lo dice caravelle (82)😁 Vabbè dai son simpaticoni che ci provano.... Lo fanno pure con me a 42 anni quasi d 'età....1 punto
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ancora non hai comprato? dovevi comprare mesi fa quando mi hai scritto, adesso va sempre bene, ma prima avresti fatto un bel guadagno quasi immediato, l'oro correva da pazzi, ora si è assestato, non è detto che non riparta. inoltre con la tassa del 26%, entrata da qualche tempo, compri ad un certo prezzo , ma poi quando rivendi ti decurtano il 26%. Secondo me ti conviene acquistare privatamente, nessuna transazione in mezzo.1 punto
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Non capisco cosa tu voglia dire con questa frase. Su questa moneta sono stati versati fiumi d’inchiostro, e sul Forum c’è tantissimo materiale. Libri, e la funzione “ricerca” del Forum contengono certamente le risposte che cerchi.1 punto
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potrebbe essere ufficiale. a me ricorda una vrbs roma felix RIC 1282 di quelle qualitativamente peggiori1 punto
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Buongiorno a tutti. Il libro in esame è non solo interessante ma, addirittura, fondamentale per il contenuto. Per favore, lasciamo perdere la impaginazione e torniamo a discutere delle osservazioni che @elledi ha portato alla nostra attenzione. @fagiolino Mi permetto di consigliare a un Utente competente e qualificato come Lei di procurarsi una copia del libro, giacché troverà un sacco di notizie e di argomenti molto interessanti. Un saluto cordiale e a presto.1 punto
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Ciao buongiorno, potresti gentilmente in una discussione separata con il titolo magari "francobolli Regina Vittoria" postare foto dettagliate di questi. Grazie PO Al tuo 5 scellini dentellatura a pettine, il difetto per la mancanza dell' angolo superiore sx e' un difetto minore in quanto è avvenuto naturalmente nel distacco del francobollo dal foglio, non incide e non deturpa. È un bel francobollo anche QUOTATO.1 punto
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Ce l' ho.. ho anche quella della posta pneumatica. Sono salvadanai ..edizioni limitate fatte per appendere.1 punto
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Buongiorno ragazzi, cosa ne pensate di questa moneta che verrà battuta oggi in asta? Descrizione Rome Roman Republic (ancient) 46 BC - 45 BC AE As (Cnaeus Pompey Junior; CN·MAG) Bronze Rome Mint 19.4g VF RRC 471/1 CRR 1040 BMC RR 84-85 Condizioni scarse ma ,secondo me, ancora gradevole..1 punto
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Nel 2021 a Roma Poste Italiane presento le nuove cassette postali "smart" e "paint": La realizzazione delle cassette Paint fu affidata all’opera di Gojo, Pao, Amina Ferracini, Picnu e About Ponny, cinque giovani street artist che hanno saputo rendere “uniche”, ma ugualmente riconoscibili, le classiche cassette. Queste sono alcune installate a Roma:1 punto
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Ieri ho assistito nella Veneranda Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana alla premiazione del Premio Biblionumis che è’ stato conferito alla memoria di Ermanno Winsemann Falghera. E’ stato consegnata anche una pubblicazione della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica contenente gli interventi. Seguono immagini dell’evento.1 punto
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Oggi 4 monete due euro, mi è andata bene per Reunion e Indocina francese avrei speso anche 2/3 euro ciascuna. Indocina francese 20 cent del 1941 tipo in rame/nickel (possedevo il tipo in alluminio del 1945 foto sotto). Reunion 20 franchi del 1961 sempre Reunion 50 franchi del 1962 1 centesimo di Carlo Felice del 18261 punto
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Formalmente hai ragione: anche l'occhio vuole la sua parte, ed anch'io mi sono accorto di alcuni refusi. D'altra parte chi scrive, contrariamente ad altri ambiti, non è uno scrittore professionista, ma una persona che ha "qualcosa da dire" ritenendolo importante; gli si possono perciò perdonare alcuni errori non rilevati o una revisione delle bozze affrettata. Così come, di contro, l'Editore non è tale per Mission (Montenegro non è, strettamente parlando, un Editore, ma un Numismatico prestato all'Editoria) ed anche in tal caso vale quanto detto prima.1 punto
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Molto simpatico è pure catalogato su Numista, mini-coin in rame datate 1964 (forse un'unica produzione) con 10 mm. di diametro e 0.82 g. di peso, manca un'indicazione sul suo utilizzo, chi li propone in vendita su ebay.com li classifica come souvenir.1 punto
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Ciao a tutti, aggiorno questo post di alcuni anni fa perché recentemente ho aggiunto in collezione l'ultima tipologia dei testoni di Alessandro VIII con San Brunone che ancora mi mancava. Si tratta del Munt. 18, quella con il busto del pontefice al dritto. La moneta, per la tipologia si presenta in conservazione più che gradevole e con una piacevole patina riposata di monetiere. Tutti gli esemplari (non molti in realtà) apparsi sul mercato presentano una consunzione nettamente più evidente sul volto del santo al rovescio, che è verosimilmente da ascrivere oltre che all'usura anche ad una debolezza di conio. Michele1 punto
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Un riferimento all' "argentum publicum" compare solo sui denarî 322/1b (EX. A. PV), 324/1 (PV), 325/1 (ARG. PVB), 328/1 (P), 344/1c e 344/2c (A. PV), 351/1 (P.A., che però il Mattingly scioglie in pecunia assignata o attibuta), 352/1b (EX. A. P) e 353/2 (EX. A. P.); infine, un monogramma di dubbia interpretazione (sciolto anche in Apollo o Roma) è presente sui denarî 298/1 e 353/1. Sui bronzi della serie 338 compare invece LPDAP, sigla usualmente sciolta in Lege Papiria de assis pondere (ma anche in Lege Papiria de aere publico, da Babelon, o de argento publico, da Pink) Ora, perché alcune monete avevano la menzione della loro provenienza dal metallo pubblico, e altre no? Qui si inserisce un'interessante teoria, di tuo interesse, Infatti, secondo Pedroni (Interrogativi sulla magistratura monetaria in età post-annibalica, 2000), il riferimento all'argento pubblico sarebbe una delle prove del fatto che (ordinariamente) l'argento non veniva prelevato dal tesoro dell'erario, bensì era fornito da privati che avevano preso il relativo servizio in appalto e, per questo, potevano apporre il proprio nome sui conî. Questa pratica sarebbe nata dopo la Seconda Guerra Punica dall'abitudine, maturata già in epoca molto risalente, di apporre sulla monetazione itinerante simboli (e tipi) che testimoniassero la provenienza del metallo da un determinato bottino bellico, poi anche (a partire dalla guerra annibalica) sigle (CROT, L/T, KOP, etc.) che indicassero la piazza militare dove era avvenuta la coniazione (forse per indicare che si era attinto alle risorse locali) e, infine, il nome del condottiero che aveva distribuito il bottino Questa teoria implica che i nomi impressi sulle monete, quindi, NON siano quelle dei tresviri monetales. A sostegno della tesi Pedroni osserva anche che l'unico politico di cui si sappia che è stato monetario, M. Fonteio (pretore, forse nel 75, e questore nell’84), la cui magistratura è stata tramandata da Cicerone (che lo ha difeso nel 69), non compare su alcuna moneta giunta fino a noi (Crawford, per questo motivo, lascia vuota la serie n. 347, datata a prima dell’87, nel caso che venga mai rinvenuta una sua moneta). Ti preciso comunque che la tesi del Pedroni è isolata. Secondo Crawford, la sigla sulle prime quattro emissioni argentee attesta che la moneta fu prodotta con metallo pubblico in un momento di grave scontro socio-politico (gli ultimi anni del II sec.), mentre sulle ultime tre indica la monetazione dell'eredità tolemaica. Tolomeo Alessandro, sovrano d'Egitto che - come riferito da Cicerone - lasciò il suo regno al popolo romano. Secondo Badian tale eredità fu lasciata dal primo Tolomeo Alessandro, morto nel settembre od ottobre dell'anno 88. A seguito del suo lascito un cospicuo quantitativo di metallo prezioso giunse nelle mani dei Romani e fu in parte utilizzato per coniare monete, dando modo al console dell'86, Valerius Flaccus, di ridurre i debiti di tre quarti. Secondo Crawford, che accoglie la proposta cronologica del Badian, la pecunia deposita sarebbe stata monetata tra gli anni 86 ed 85 ed i relativi denarî emessi, con legenda AP (Argentum Publicum), sarebbero appunto i denarî 352/1 e 353/1. La presenza della sigla sulle serie 344, databile alla Guerra Sociale, non trova però motivazioni. Secondo Barlow, la sigla sugli argenti indica la provenienza del metallo dall'Aerarium Sanctius, in momenti di grave difficoltà finanziaria. Secondo altri studiosi, la sigla sugli argenti va sciolta in aeris pondere e fa coppia appunto con LPDAP; entrambe andrebbero riferite alle Leges Papiriae de aere publico e de argento publico (promulgate nel 91 o nell’89 dal tribuno C. Papirius Corbo, proveniente da una nobile gens consolare divisa in ramo patrizio e ramo plebeo) e rinvierebbero a un prelievo dal tesoro pubblico, connesso con la difficile situazione finanziaria conseguente alla Guerra Sociale (attestata anche dai bronzi anonimi rrc 339, ritenuti una serie d'emergenza).1 punto
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Ma noi collezionisti siamo anche un po' volubili... E ci sono cascato di nuovo.... Ecco un nuovo denaro arrivato oggi, certamente non è eccezionale dal punto di vista della conservazione, ma una variante è sempre una variante...1 punto
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Allora ti può interessare questo articolo : Unione Monetaria Latina La Convention monetaire di Parigi del 23 dicembre 1865 tra la Francia di Napoleone III, il Belgio di Leopoldo II, l'Italia di Vittorio Emanuele II e la Confederazione Svizzera da vita all'Unione Monetaria Latina, alla quale aderì la Grecia di Giorgio I il 26 settembre 1868. L’obiettivo era quello di permettere la libera circolazione delle valute tra gli stati membri, al tempo in cui il valore delle monete era dato dalla quantità di metallo prezioso in esse contenute. I sistemi monetari dei paesi membri dell’unione erano basati sul bimetallismo tra oro ed argento. Il bimetallismo è uno standard nel quale si garantisce la convertibilità della moneta sia in oro che in argento, con un rapporto fisso tra le quantità dei due metalli. Per franco, lira e dracma si stabiliva un valore intrinseco delle monete pari a 4.5g di argento o 0.29g di oro, con un rapporto 1:15,5 tra i oro ed argento (già utilizzato per il franco). Con un titolo di 900 millesimi in oro vennero coniate monete da 100, 50, 20, 10 e 5 franchi (ed equivalenti negli altri paesi), in argento con un titolo di 900 millesimi le monete da 5 franchi, mentre in argento con un titolo di 835 millesimi le monete da 2 e 1 franco, oltre a monete da 50 e 20 centesimi. Le monete d’oro e quelle d’argento da 5 franchi ebbero corso legale in tutti e quattro i paesi e potevano essere ricevute senza limite nelle casse governative, mentre per le monete divisionarie d’argento vennero stabiliti dei limiti di emissione e limiti di quantità nei pagamenti, con l’obbligo del paese emittente di effettuarne il ritiro contro valute d’oro o pezzi d’argento da 5 lire. Il bimetallismo è uno standard molto instabile, dato che le fluttuazioni del valore commerciale dei metalli, fa sì che quello con valore superiore al valore della valuta, tende ad essere utilizzato come metallo, sparendo dalla circolazione come moneta (legge di Gresham). In particolare, la scoperta di nuovi giacimenti d'oro in California e Australia ridusse il valore intrinseco delle monete realizzate in oro. Sfruttando il rapporto fisso tra oro e argento, questo favoriva il cambio delle monete di valore inferiore con quelle di valore maggiore, causando fughe all'estero di monete di materiale prezioso (es.: l'argento in questo caso). Nel 1868 anche la Spagna adottò un sistema monetario analogo a quello dell'Unione, pur non aderendo mai formalmente alla stessa, per le difficoltà a garantire un adeguato livello di denaro circolante in funzione delle riserve di metallo prezioso disponibile. Analogamente, anche Serbia, Montenegro e Stato Pontificio adottarono la struttura del sistema dell'Unione. L'unione venne dapprima messa in crisi alla fine degli anni settanta, dalla scoperta di giacimenti di argento in Nevada, con la svalutazione di questo metallo. Altra causa scatenante di instabilità fu la fine della guerra franco-prussiana nel 1870: il risarcimento di guerra pagato in argento dalla Francia alla Germania portò ad un'eccedenza di questo metallo tale che la svalutazione che ne seguì fu irrecuperabile. Il risultato fu lo spostamento dei sistemi monetari verso una convertibilità del denaro esclusivamente in oro (gold standard), sulla falsariga del modello adottato per la sterlina nel 1816. Dopo la crisi del bimetallismo nel 1871, il gold standard venne progressivamente adottato da Germania (1871), Belgio (1873), Italia (1873), Svizzera (1873), Scandinavia (1874), Danimarca (1875), Norvegia (1875), Svezia (1875), Olanda (1875), Francia (1876), Spagna (1876), Austria (1879), Russia (1893), India (1898) e USA (1900). L'Unione Monetaria Latina fu formalmente sciolta nel 1926, ma già nel 1914 la piena convertibilità del denaro in oro venne abbandonata a seguito della svalutazione causata dalla crisi economica dovuta all'inizio della Prima Guerra Mondiale, con le riserve in grado di coprire solo una frazione del circolante. Nel 1928 la convertibilità era ristabilita, ma rientrò in crisi con la depressione del 1930, tanto che nel 1937 nessuna nazione garantiva la convertibilità in oro delle monete Questo sistema monetario basato su due metalli, l'oro e l'argento, creò di fatto un cambio fisso anche con quei paesi che, pur adottando standard diversi, avevano comunque collegato le loro monete all'oro. Il tasso di cambio veniva a coincidere quindi con il rapporto tra le diverse parità auree. Per esempio, la sterlina inglese equivaleva a 7,322 gr. d'oro, mentre l'unità monetaria dell'Unione era pari a 0,29032 gr d'oro. Una sterlina inglese era quindi pari a 25,22 lire (o franchi o pesetas ecc...), mentre il tasso di cambio con il dollaro era fissato a 5,18. Il c.d. "Gold standard" fu tra le vittime della Prima Guerra Mondiale, mentre l'oro come moneta rimase fino al 1971, qunando Nixon pose fine alla convertibilità del dollaro.1 punto
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Quello di bolaffi è ex cambi.... Anche quello NAC 107 fu' ritirato... 2 esemplari diversi ma riconducibili alla stessa famiglia di cloni.... Questo esemplare ex Christie's 2011 ritenuto "buono" da molti esperti mi risulta l'unico esitato conforme.... Il conio del Dritto è lo stesso dei Giuli....i tre 5 sono distanziati tra loro mentre il Rovescio probabilmente fu preparato soltanto per lo scudo Aureo in quanto non ci sono Giuli per la Zecca di Roma con il libro chiuso.... Daniele Scusate le foto, non ne ho di migliori...1 punto
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Piacevole ed interessante serata, l'esposizione di Songa del periodo di monetazione imperiale da Augusto ad Arcadio passando dalle tre riforme monetarie; di Augusto, Diocleziano e Costantino dove abbiamo visto nelle varie fasi i cambi di nominale per chi come me era scarso di nozioni su questa monetazione si sono potute imparare molte cose. Il tutto coadiuvato da due brochure ricche di informazioni ed immagini fornite ai soci dal relatore ed alla fantastica serie di monete della serie Legionarie, e molte monete dei vari imperatori. Delle immagini della serata Grazie al Socio Mascher i presenti sono stati omaggiati con delle pubblicazioni inerenti alla monetazione imperiale, come ripostigli monetali scoperti in Lombardia e volumi della serie Glaux.1 punto
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In quanto curatore ho il dovere di invitare tutti i partecipanti alle discussione (per quanto stagionata) a cercare di evitare gli spunti polemici e a non reagire alle eventuali provocazioni. Detto ciò... Su questa faccenda non se ne cava un ragno dal buco? Non lo so... può darsi. Fatto sta, é quello che noto, quando si presenta una qualche evidenza cala un silenzio tombale. Può darsi che il ragno non si riesce a cavare perché il buco é vuoto. In ogni caso credo che la maggior parte delle persone un'idea se la sia fatta.1 punto
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