Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/21/24 in tutte le aree
-
Il racconto di @marchiomadone mi porta a segnalare un interessante libro scritto da Maria Pia Pedani, venuta a mancare nel 2019, già professoressa associata del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dal titolo “Venezia porta d’Oriente”: “In arabo Venezia si dice al-bunduqiyya. Venezia è l'unica città europea ad avere un nome arabo e questo semplice fatto dice quanto la Serenissima sia stata per lunghi secoli la principale cerniera di raccordo fra l'Europa e l'Oriente, fra la Cristianità e il vasto mondo musulmano affacciato sul Mediterraneo. Quella raccontata in questo libro è una storia millenaria di rapporti e scambi tra mondi antagonisti, ma comunque in contatto e solo ogni tanto in guerra. Dal Mille alla fine dello Stato veneziano (1797), l'autrice racconta l'evoluzione del rapporto fra Venezia e il mondo arabo e turco, sul filo dei commerci della Serenissima, dei pellegrinaggi e delle crociate, degli scontri ma anche delle alleanze, delle peripezie degli schiavi e dei convertiti. Tracciata dalle più lontane origini l'evoluzione complessiva di questo rapporto, l'autrice racconta poi dettagliatamente chi e come, da una parte e dall'altra, lo tesseva: gli ambasciatori con i loro cerimoniali, i dragomanni e i consoli, i mercanti con i loro fondachi, i marinai e gli schiavi, i pirati e le spie. Un viavai di persone e merci che disegna, un secolo dopo l'altro, un quadro vivido di contiguità, di familiarità, di relazioni tra mondi diversi ma non necessariamente ostili.”4 punti
-
Bellissima moneta, chi non ci vede il lustro non so cosa stia guardando 😂3 punti
-
Cari amici è appena arrivato...il figliol prodigo ritrovato. L'inafferrabile ultimo millesimo che va a completar la serie. Un'emozione incredibile oggi aprire la raccomandata di Bolaffi. E una volta venuta alla luce ancor maggiore la soddisfazione di averla in mano anche perché dal vivo è migliore che in foto, almeno il rovescio. Il D tutto sommato è come me lo aspettavo, con i capelli che soffrono come al solito di ampia usura per gli esemplari che hanno circolato (che sono il 95-98% dei pochi esemplari sul mercato con questa data/zecca), ma il R presenta al contrario una usura omogenea, non accentuata ed entrambi i versi offrono alla vista una patina regolare, dal colore gradevole riposato da vecchia raccolta e caratterizzato da bei riflessi ambrati, specie al R. E non presenta graffi rilevanti o colpi, neanche lievi. Io la giudicherei complessivamente un qBB/BB+. Questo esemplare perciò mi soddisfa pienamente anche perché...provate a trovare uno SPL di questo R3 e poi mi dite. E finire la serie significa d'ora in poi puntare solo a migliorare i pezzi di conservazione inferiore. Ma questa sono quasi certo che rimarrà a lungo in raccolta vista la fatica improba fatta per trovarla Grazie e buona serata2 punti
-
Cari tutti, di recente, sono venuto in possesso dell’esemplare in oggetto che presenta al R/ lo stemma coronato entro un cerchio perlinato. E’ proprio la presenza del cerchio perlinato che renderebbe l’esemplare non solo molto raro ma forse anche inedito. L’occasione è quindi di condividere con voi questo nuovo ingresso e magari leggere qualche vostra osservazione e/o informazione al riguardo. Grazie e saluti. Ringrazio @anto R2 punti
-
2 punti
-
Ciao @EmilianoPaolozzi, bella moneta, Nerone sempre affascinante. Questo asse lo vedo in vendita poco frequentemente, tuttavia non è indicato come raro o mi sbaglio? Allego foto della mia moneta della stessa tipologia. Buona serata.2 punti
-
Nello stesso albumino una pagina di studio dei Wilding della regina E. II Qualcuno penserà..che strano colleziona lo stesso francobollo..?!2 punti
-
Vi mostro qualche foto di alcune pagine di raccoglitore per lo studio dei definitivi ordinari di Giorgio V,2 punti
-
Fa molto questo: https://disney-comics.fandom.com/it/wiki/Zio_Paperone_pesca_lo_Skirillione (sembra scritto da un bambino delle elementari ma si capisce lo stesso). Seriamente, secondo me sarebbe pericoloso se diventasse la nuova frontiera della speculazione in numismatica e fosse portato agli estremi. Un po' come quelli che timbrano i francobolli nuovi nel casi in cui sul mercato le stesse serie valgono di più usate.2 punti
-
In una asta Ratto del 1961 a proposito di una serie di esemplari è scritto quanto segue: ”Con riferimento a tutti i progetti eseguiti nello Stabilimento Stefano Johnson di Milano che seguono, è opportuno dire che, avendo lo Stabilimento Johnson ottenuto l'autorizzazione del Ministero del Tesoro di preparare progetti di monete, si deve considerare lo stesso Stabilimento, nei soli riguardi dei progetti e delle prove, come una officina ausiliaria della Zecca del Regno.” Ricordiamo anche che la Johnson acquistò’ già gli stampi della Zecca di Milano (cessata nel 1878).2 punti
-
Ciao @Releo, come vedi la “particolarità” investe anche altre monetazioni:2 punti
-
Francamente non vedo nessun accanimento nella risposta che ti hanno dato. Nibbi ha espresso un parere più che lecito , d’altra parte, sei tu che posti monete per richiedere pareri . Ci sta che a volte vada male quando si compra , altre possa andare bene quando si vende una moneta. Devi in questo caso ringraziare L acquirente che ha speso quella cifra.2 punti
-
Come si può notare anche nei moderni il nome della nazione non viene messo... Viene invece messo nei possedimenti2 punti
-
@Pirima numismatica Buongiorno Riccardo .Alla morte dell' incisore capo della Regia Zecca Filippo Speranza avvenuta nel 1903 vi fu una sospensione dell' attività della Zecca di Roma dal 1904 al 1906.In questo periodo storico si inserisce nel 1905 l' attività dello Stabilimento Johnson di Milano che disponendo di attrezzature all' avanguardia si sostituì al lavoro della Zecca eseguendo nuovi studi e progetti monetari per il rinnovamento della monetazione italiana. Numerosi furono quindi in questo periodo emissioni di progetti in metalli diversi più o meno rari. Essi però, in gran parte, non furono seguiti da coniazioni ufficiali e rimasero tali anche per la nascita in quegli anni della nuova sede della Zecca di Roma che divenne produttrice ufficiale, come doveva essere, di prove e coniazioni ufficiali del Regno .Naturalmente quest' ultime hanno sicuramente un valore collezionistico maggiore, parlo soprattutto per le PROVE, rispetto ai progetti in quanto furono precursori di coniazioni ufficiali. Posso dirti comunque rispetto alla rarità ed al valore economico dei progetti che oltre a quelli meno rari in metalli meno nobili, ne esistono anche molti di estremamente rari che fanno anche dei notevoli realizzi in asta .Quindi a mio parere risulta troppo generico fare un distinguo tra progetti Johnson e Prove zecca viste anche le numerose emissioni di progetti da parte dello stabilimento milanese. Spero di esserti stato d' aiuto Andrea.2 punti
-
Salve. Condivido un 10 tornesi 1858 in cui la V di FERDINANDVS e la V di VTR sono delle A capovolte. Grazie per l'attenzione. Saluti.1 punto
-
Archeologia a colpo d’occhio. Trova in un campo questo oggetto medievale. Cos’è e a cosa serviva. La”sgraffigna” Un interessante reperto è stato scoperto nei giorni scorsi in un campo inglese e consegnato, per le verifiche e la registrazione – avvenuta in queste ore – all’Autorità archeologica britannica. Si tratta di un peso monetale in lega di rame, prodotto e usato tra il 1350 e il 1380. Un peso monetario (o peso monetale) è un oggetto metallico, generalmente realizzato in bronzo o ottone – entrambe sono leghe di rame – utilizzato per controllare il peso delle monete metalliche d’oro o d’argento. Il peso veniva posto su un piatto del bilancino, mentre sull’altro veniva collocata la moneta da controllare. I pesi dovevano coincidere. Le verifiche venivano compiute sia dai cambiavalute che dai commercianti che ricevevano un pagamento in valuta materialmente pregiata. Questo strumento serviva a contrastare la tosatura, un’attività illegale che consisteva nel rimuovere una parte della moneta – con una piccola lima, con un coltello ecc – per ottenere del metallo prezioso e rimettere in circolazione la moneta come se avesse il valore originario. E’ probabilmente da questa attività di limatura del metallo prezioso che deriva il termine “sgraffignare”, cioè grattar via qualcosa di prezioso, sottraendone polvere di metallo e piccole parti attraverso il graffio. Una forma di furto “superficiale” e di gravità limitata sotto il profilo del valore sottratto. Il peso monetale, di forma quadrata e uniface, trovato in Inghilterra in questi giorni, presenta un motivo stampato raffigurante un cavallo con un cavaliere con le braccia in fuori, rivolto verso sinistra, all’interno di un pannello circolare. Le dimensioni dell’oggetto sono 14,6 mm di lunghezza, 15,2 mm di larghezza e 1,8 mm di spessore. Ha un peso di 2,82 grammi. Rights Holder: North Lincolnshire Museum Analoghi pesi monetali furono censiti da Withers e Withers (2011, pagina 39), i quali ritengono che questi oggetti di verifica siano stati fabbricati in Francia o, data la scarsa definizione dell’immagine, siano copie derivate da originali francesi per verificare la moneta di Franc a cheval di Giovanni II (1350-1364) o di Carlo V (1364-1380). La sua produzione è stata realizzata mediante fusione, ed è completamente integro. Il trattamento superficiale dell’oggetto include una stampigliatura ben visibile, nonostante la definizione non ottimale del motivo. Dopo la registrazione, l’oggetto è stato restituito al suo scopritore, mantenendo così il ciclo di scoperta e documentazione aperto per ulteriori studi e verifiche future. Roxby cum Risby, il Comune in cui l’oggetto è stato trovato, è una parrocchia civile nel distretto del North Lincolnshire, in Inghilterra, con una popolazione di circa 500 abitanti. La frazione di Dragonby era un insediamento dei Corieltauvi nella tarda età del ferro preromana. I villaggi di Roxby e Risby esistevano autonomamente dal Medioevo e sono menzionati nel Domesday Book del 1086. Roxby apparteneva a Gilbert de Gant, mentre Risby era di proprietà dell’abate di Peterborough. Risby fu in seguito annessa a Roxby per formare una parrocchia unica. Durante il regno di Enrico VIII, Risby fu tolta dalla Corona all’abate durante lo scioglimento dei monasteri e donata a Sir William Herbert sotto Edoardo VI. https://stilearte.it/archeologia-a-colpo-docchio-trova-in-un-campo-questo-oggetto-medievale-cose-e-a-cosa-serviva-lasgraffigna/1 punto
-
Buon pomeriggio, Questa è la mia prima moneta di Nerone, un asse del tipo genio augusti, zecca di Lugdunum, 27 mm di diametro per 8,46 grammi di peso. Catalogato come Ric 465, in generale non è un gran che... però il suo ancora potente ritratto (assieme al prezzo 😜), mi ha spinto all'acquisto. A voi che ve ne pare? Grazie1 punto
-
Salve, dovrebbe essere una dracma di Hormazd IV anno di regno 12, segno di zecca YZ (Yazd) Posto link perché la foto è troppo pesante https://www.vcoins.com/en/stores/makha_gallery/307/product/sassanian_empire_ar_drachm_hormazd_iv_579590_ad_mint_yazd_yz_date_12/1643648/Default.aspx1 punto
-
Ciao, Nerone è sempre Nerone, grazie per aver condiviso la tua moneta, tra l'altro nel ritratto lo trovo un po' più in forma del solito 😃1 punto
-
Grazie mille @Nibbi è importantissimo per me avere pareri di persone competenti che amano la numismatica e che lo fanno per il solo piacere di aiutarmi. Grazie ancora e scusami, non volevo...c'è un modo di cancellare quei stupidi commenti che ho fatto?1 punto
-
Si ma allora sarebbe come un rimpiangere il passato ... Dovrebbero presentare temi innovativi, certo con uno sguardo alla millenaria storia della chiesa, ma che mostrino che la chiesa è viva anche oggi che è in evoluzione1 punto
-
Sì, il Vecchio Testamento, ma i Vangeli dicono tutt'altro, di porgere l'altra guancia, ed è a quelli che, secondo me, deve guardare soprattutto la Chiesa Cattolica. E comunque omaggiare il potere temporale della Chiesa in un'epoca in cui questo non gode certo di molta popolarità, né all'interno della Chiesa stessa, né tra i fedeli (e non), non mi sembra una grande idea petronius1 punto
-
Il nostro marzocco incoronato di Toscana si presenta con qualche danno, ..ma cosa vogliamo da un' emissione che ha 170 anni. Granducato di Toscana 1851, 2 crazie che originariamente potevano essere di tre tonalità di colore, azzurro su grigio o azzurro su azzurro o azzurro verdastro, ... i delicati colori dell' epoca hanno virato verso tutt'altro ed oggi l' azzurro ci sembra piu' che altro verdastro. Questi francobolli benché antesignani erano addirittura filigranati, cosa che dieci anni prima non lo era neanche il penny black. Queste meraviglie furono stampate presso la tipografia granducale di F. Cambiagi & Co a Firenze. Il francobollo purtroppo non permette di controllare nessuna varietà, ma non ha importanza va tenuto in collezione comunque e custodito. Anche esemplari in queste condizioni sono ricercati da periti o collezionisti di antichi stati italiani, .. infatti vengono usati per fare i confronti.. e sono utili anche se fossero dei falsi. In filatelia non si butta mai nulla.1 punto
-
Grazie per la comunicazione sull'invenduto di Sima, ci faccio un pensiero. Il 1831 Genova con F al posto di Ferraris ce l'ho: ne ho incrociato un esemplare un paio d'anni fa e non me lo son fatto scappare, dato che non ne avevo mai visti in vita mia. Quella del 1845 Torino mi è stato confermato da fonte affidabile essere una bufala: di prove dell'esistenza non se ne sono mai viste, quindi personalmente mi astengo dal giudizio. Lo stesso vale per il 1849 Torino: @simonesrt è persona serissima e non dubito certo della sua testimonianza, ma finché non si hanno dei video che dimostrino incontestabilmente l'esistenza del pezzo resta difficile che questa venga accolta dalla comunità scientifica. E per chiudere con una battuta, spero che queste prove continuino a latitare, se no avremmo nuovi irraggiungibili pezzi da aggiungere alla collezione per completare la serie1 punto
-
@Gallienusil 1831 Genova croce larga è passato nella scorsa asta di Barbieri, e andato invenduto a 400€. Bellino, dalla foto forse leggermente lucidato al D/ (https://sima.bidinside.com/it/lot/2097/regno-di-sardegna-carlo-alberto-/) Magari se chiami è ancora disponibile. Oltre al 1838 Torino è veramente raro anche il 1831 Genova croce larga e con F. sotto al collo (non Ferraris come normalmente c'è nei pezzi con croce larga). Il Gigante da questa versione ibrida di passaggio dalla croce stretta e F. e la croce larga con Ferraris come R5. I passaggi sono veramente pochi Andando nelle vere rarità c'è anche il fantomatico 1845 Torino, di cui è noto un unico esemplare, pescato sulla baia dal buon Eros (@Furia78) , di cui si parlava, con foto, in questo thread Nello stesso thread @simonesrt (Numismatica Felsinea) dice di aver visto di persona un 1849 Torino in una collezione1 punto
-
il Vaticano potrebbe far di meglio. Innanzi tutto dovrebbe iniziare, secondo me, una serie di monete commemorative dedicate alle Battaglie medievali e rinascimentali della Chiesa, in modo da omaggiare il Potere Temporale e la sua storia1 punto
-
Certo. I buoni negozi di filatelia possono offrire diverse scelte di qualità per lo stesso francobollo e rilasciare una ricevuta di cosa esattamente si sta acquistando.1 punto
-
Sinceramente non capisco perché vi lamentate. Aggiungo anche che per fortuna che c'è Monaco che mantiene alta l'attenzione sugli euro altrimenti si farebbe la fine di tante Zecche, come IPZS, che mettono sul mercato tante diverse tipologie di monete che poi nessuno vuole anche se le tirature sono basse. Monaco fa quasi esclusivamente i 2 euro proof, sono poche e tutti le vogliono perché sanno che quei soldi non sono buttati, non corri il rischio di trovare la tua moneta su una bancarella a un prezzo inferiore all'emissione. La speculazione che ne deriva fa anch'essa parte del gioco e non mi dà fastidio che molti provino a prenderle con il solo scopo di rivenderle per guadagnarci. Non bisogna neanche fare "strani magheggi informatici" ma semplicemente aprire più account a nome di parenti e amici. Il giorno della vendita si sta collegati sulla pagina di MTM con differenti browser per computer, quindi con un pc è un gioco avere 4 o 5 diversi browser aperti. Se poi ci aggiungiamo qualche altro computer, tablet, telefonino le probabilità di prendere le monete aumenta esponenzialmente. L'unico neo nella gestione della vendita è la possibilità di prendere più monete nell'ora che viene concessa per portare a termine l'operazione. In pratica, durante quell'ora puoi portare a termine più acquisti con account diversi. Questo non lo ritengo giusto.1 punto
-
1 punto
-
Israele, la scoperta archeologica che potrebbe riscrivere la storia: al largo di Haifa ritrovato il carico di un naufragio dell’età del Bronzo (afp) Centinaia di anfore intatte risalenti a circa 3.300 anni fa, sono state rinvenute ad una profondità di 1.800 metri Cerchi l’energia sommersa sul fondo del mare e invece trovi anfore, così antiche che dobbiamo riscrivere la storia dei nostri antenati: un’incredibile e fortuita scoperta archeologica al largo delle coste israeliane di Haifa ha rivelato che circa 3.400 anni fa, nella tarda età del bronzo, c’erano marinai molto più in gamba di quanto si osasse immaginare. Pensavamo che con le competenze ancora incerte della notte dei tempi non potessero azzardare ad abbandonare la vista della costa, durante la navigazione, per riparare rapidamente in caso di tempesta e per non perdere la rotta in assenza di strumenti e conoscenze. E invece eccoli lì, al largo nel Mediterraneo: a 90 chilometri dalla costa più vicina – quella israeliana – è stato trovato il relitto di una nave mercantile, l’unico mai trovato al largo risalente a un’epoca così antica, sul fondale a 1.800 metri di profondità. È una scoperta di portata mondiale, quella annunciata dall’Autorità per le antichità di Israele che nei giorni scorsi è riuscita a riportare a galla le prime due anfore. È avvenuta grazie ai rilievi condotti da Energean, una compagnia di gas naturale che opera nelle piattaforme al largo della costa israeliana. Durante l'esplorazione del fondale marino alla ricerca di nuove opportunità di scavo per l’apertura di altri pozzi, il team di Energean ha individuato un’anomalia: una grande pila di anfore sul fondo del mare. Karnit Bahartan, responsabile ambientale di Energean, ha descritto quel che gli strumenti gli avevano messo davanti agli occhi come “un cumulo di giare ammassate sul fondale marino”. Jacob Sharvit, capo dell’unità marina dell’Autorità israeliana che si occupa dei reperti antichi, ha sottolineato l'importanza del ritrovamento definendolo “una scoperta che cambia la storia a livello mondiale”. La posizione del relitto, lontano da qualsiasi linea di costa visibile, rivela l’abilità dei marinai antichi di navigare attraverso il Mediterraneo senza vedere la terraferma, sfidando le ipotesi accademiche precedenti che suggerivano una navigazione esclusivamente costiera. Tutti i relitti antichi trovati finora nel Mediterraneo erano in acque poco profonde. Uno al largo dell’isola disabitata di Dokos, in Grecia; altri due al largo delle coste turche, Uluburun e la barca di Capo Gelidonya che si è schiantata sugli scogli. In questo caso lo scenario è completamente diverso, e ha richiesto un sommergibile robotizzato ad alta tecnologia per intervenire sul relitto. La prima identificazione dell’esistenza di reperti eccezionali sommersi è avvenuta un anno fa: da allora Energean e l’Autorità per le antichità di Israele hanno unito le forze per investigare oltre, utilizzando metodi innovativi per raccogliere dati. E per poter operare a una simile profondità è stato creato uno strumento speciale, un robot subacqueo capace di estrarre i primi reperti senza danneggiare l’insieme. “È così profondo che ci sono volute tre ore prima che il robot arrivasse là sotto”, ha detto Sharvit ad Haaretz. A bordo della nave da ricognizione Energean, nei giorni scorsi due persone hanno manovrato a distanza con i joystick le braccia del robot sommergibile dissotterrando due antiche giare: le hanno prese con un retino e adagiate in un cestello appositamente fabbricato per riportarle in superficie in sicurezza. Dentro non c’era rimasto nulla, solo detriti ammassati dal tempo, ma gli scienziati sperano di trovare tracce in grado di rivelare cosa contenessero. Analizzandole gli archeologi contano di ottenere ulteriori informazioni sulla vita e il commercio nell'età del bronzo. Sharvit ipotizza che la nave fosse lunga tra i 12 e i 16 metri e che sia affondata all’improvviso per una tempesta o un attacco pirata, eventi comuni nella tarda età del bronzo. Dalle condizioni di quello che è ancora visibile del relitto, cioè le anfore superficiali perché il fasciame ligneo emerso si è naturalmente disintegrato con il tempo, sembra essere affondata troppo velocemente per permettere ai marinai a bordo di tentare di fare qualcosa per impedirlo, come versare in mare le anfore con il loro contenuto per alleggerire il carico. In quel caso le anfore sarebbero state trovate sparpagliate in punti anche molto distanti, invece il carico si è mantenendo raggruppato e intatto, sepolto sotto uno strato di fango che ha contribuito a preservare i reperti per millenni. “Il fondo fangoso nasconde un secondo strato di vasi, e sembra che anche le travi di legno della nave siano sepolte nel fango”, ha spiegato Sharvit. Sono centinaia di anfore tipiche della tarda età del bronzo, utilizzate per trasportare prodotti di largo consumo come olio, vino e frutta. Il ritrovamento dimostra l’esistenza di scambi commerciali vivaci nel Mediterraneo orientale e offre un'opportunità unica per la ricerca. Il relitto, conservato a una tale profondità, è praticamente intatto, non essendo stato disturbato da attività umane o dalle correnti marine. https://www.repubblica.it/esteri/2024/06/21/news/haifa_israele_ritrovato_carico_naufragioetabronzo-423266716/1 punto
-
Se è originale, e a me sembra che lo sia, io la terrei. È una moneta che non si trova tutti i giorni.1 punto
-
1 punto
-
Ciao @Atexanoun sesterzio con la raffigurazione sul rovescio della dea Roma seduta con la Vittoria sul palmo della mano. Non raro ma che presenta diverse varianti alcune delle quali meno comuni. Il busto di Marco Aurelio è raffigurato drappeggiato e corazzato e la tribunicia potestas è la XXVI. Il RIC dovrebbe essere il 1034, ma sulla sua corretta classificazione ( che mi sembra sia il motivo principale di questo tuo post 🙂) attendiamo ulteriori interventi. Posto foto di esemplare come il tuo. ANTONIO1 punto
-
DE GREGE EPICURI Buona moneta con un bel ritratto; il rovescio è lievemente più liso.1 punto
-
Altrettanto e complimenti: personalmente ho impiegato una giornata per trovare l'opera lirica. apollonia1 punto
-
Ma che ho detto di male per scatenare l’esibizionismo di monete da migliaia di euro e di ricche vendite? Se ti do fastidio, eviterò di commentare i tuoi post, mi spiacerebbe però perché io invece li adoro! Hai sempre monete interessanti da farci vedere.1 punto
-
1 punto
-
Russia: mazzo di 56 carte (5,8 x 9 cm), di cui 52 dei 4 semi x 13, 2 jolly, 1 carta di controllo e 1 carta vuota. apollonia1 punto
-
Buonasera, se vuole un giudizio sull’autenticità della sua moneta, è buona a mio modesto parere.1 punto
-
Giorgio V, emesso nel 1924, three half pence = 1 penny e 1/2 red Brown. Ti invito a guardare i due esemplari che posti, sono differenti anche nei colori, guardali bene con una lente, solitamente hanno una chiara e bella filigrana. Gran bei francobolli, differenti nel colore, stampa e filigrana, ne posseggo raccoglitori interi solo per lo studio delle filigrane iniziato trent'anni or sono. Sono emissioni fantastiche.1 punto
-
Come non condividere questa immagine con i Gazzettini vecchi e nuovi in fase di stampa per il prossimo Memorial Correale, complimenti a tutti ! Ascoltare il video fino alla fine 😏!1 punto
-
Sono francobolli inglesi. La Gran Bretagna avendo emesso il primo francobollo del mondo nel 1840, fu esentata per questo motivo di indicare il nome della nazione emittente sui propri francobolli.. questo continua ancora oggi. Sono riportati i nomi invece sui francobolli dei possedimenti inglesi e le isole della manica. SEGUE...........per il francobollo.1 punto
-
Esatto; porto avanti la raccolta di monete e banconote della DDR; cominciai nel 1990, all'indomani della caduta del Muro. Non é una raccolta facile e, come si vede, non ho ancora finito ( e forse non finirò mai...) un saluto1 punto
-
Bella moneta in alta conservazione: rilievi ben presenti. Unica nota stonata (ma è una questione solamente di gusto personale) per me, la patina così irregolare "sporca" la moneta (almeno così appare nelle prime due foto, le uniche che rendono giustizia all'esemplare). Per condivisione e confronto allego la mia:1 punto
-
1 punto
-
Saranno presenti periti ed esperti operatori del settore provenienti da ogni zona d'Italia che acquisteranno e forniranno stima, valutazione, perizia e consulenza gratuita su ogni genere di collezionismo. Venite a scoprire tesori nascosti e lasciatevi affascinare dalle meraviglie del passato! Non mancate a questo appuntamento imperdibile! Per ulteriori informazioni visitate la pagina Facebook Associazione Circolo “Tempo Libero”. Siamo presenti sui maggiori social media marketing. Gazzettini pronti in fase finale di stampa!!!1 punto
-
1 punto
-
Ciao Non è altro che il segno che lascia la macchinetta che confeziona i rotolini. Troverai la prima e l' ultima così probabilmente. Saluti1 punto
-
1 punto
-
1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.