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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/02/24 in tutte le aree
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Provo un po' a semplificare una questione che meriterebbe sicuramente un maggior approfondimento (e che esula in parte da questa discussione volta essenzialmente alla identificazione della moneta). La moneta in questione e' un antoniniano, identificato dalla corona radiata presente sul dritto (valore nominale di doppio denario). Formalmente, l'antoniniano era una moneta d'argento. Solo che, dal momento della sua comparsa nella monetazione romana con Caracalla, il tenore di argento si era progressivamente ridotto, fino ad arrivare a valori molto bassi (argentatura superficiale su tondello di bronzo) proprio negli ultimi anni del regno di Gallieno (pur con alcune differenze in base alle zecche). Allego questa utile tabella che e' presente sul sito Home - MER-RIC: RIC V.1/2 Online (mom.fr): Con il tempo l'argentatura superficiale in molti casi e' sparita e ciò spiega come mai questi antoniniani sembrino, a tutti gli effetti, monete di bronzo. Ciao. Stilicho4 punti
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Moneta arrivata. Bonjour, je suis rentré en Italie après un long voyage qui a duré plus d'un siècle en France. M'aimes-tu encore ? Merci3 punti
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Buongiorno e buona domenica a tutti. Ultimo arrivo in raccolta: Mezzo Tornese del 1838, mi mancava il simbolo stella a 5 punte abbinato al rovescio con cifre grandi della data.3 punti
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Buonasera a tutti i Medaglisti. La Regia Nave Corazzata Vittorio Emanuele fu varata nel 1904 dai cantieri navali di Castellammare di Stabia e aveva un dislocamento di circa 13000 tonnellate e aveva 2 motori alternativi a vapore con 28 caldaie che sviluppavano circa 20000 CV. Nel 1923 fu radiata e messa in disarmo per poi essere demolita nel 1925. Il 15 settembre 1909 nelle acque del golfo di Gaeta il Re in persona, durante una solenne cerimonia, consegnò al Comandante della Corazzata la bandiera di combattimento. Per commemorare quest'ultimo evento furono coniate delle medaglie, credo dal ministero della Marina Militare, che appunto furono consegnate alle autorità presenti e parte dell'equipaggio. Per i miei studi sono alla ricerca delle foto di questa rara medaglia. Se qualche collezionista di buon cuore avesse foto o disegni della medaglia della consegna della bandiera di combattimento della Regia Nave Corazzata Vittorio Emanuele e le volesse postare qui gliene sarei grato. Grazie e mi scuso per la lungaggine del post.2 punti
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Quelli del Cordusio sarà al Memorial Correale del 28 e 29 giugno 2024 a Castellammare di Stabia col suo Gazzettino di Quelli del Cordusio n.10 cartaceo. Un grazie per la grande collaborazione a Libero Tempo Attilio Lo Maglio che ci consente di dare, a chi interessato, il lavoro di tanti per tanti per la divulgazione numismatica. Il Gazzettino di Quelli del Cordusio sarà con copie di numeri precedenti al numero 10 anche presente nei prossimi Convegni in Sicilia grazie a Salvatore Roccaro. Il Gazzettino si estende quindi per bacini geografici e mani raggiunte e, ricordiamolo, e’ sempre su accademia.edu con i primi 10 numeri a disposizione di tutti. In fondo quello che volevamo anni fa con la fondazione di questo Gruppo e’ stato raggiunto e il cartaceo raggiunge veramente tanti nella nostra Penisola, in modo gratuito e fatto da tanti bravi volontari numismatici con una operazione collettiva di numismatica per tutti. E ora barra diritta per il futuro numero 11 !2 punti
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Per confronto, un esemplare in alta conservazione. Stesso conio del tuo esemplare2 punti
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Ciao, purtroppo è una copia di un groat di Eduardo I. A lato della testa del re c'è stampato WRL (Westair Reproductior Limited). Qui un altra copia2 punti
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Buonasera a tutti, penso anche io sia ribattuto su altro. La leggenda al diritto soprattutto nella parte finale mi lascia pensare, non tanto per la A capovolta che si ritrova spesso sia al dritto che al rovescio. Ma per la lettera che precede la V (A) sembra essere una U ma è chiaramente un effetto dovuto alla moneta ospitante. Saluti Alberto2 punti
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Su tutti i libri di Storia leggiamo che le prime civiltà che hanno eretto degli edifici si situano alla metà del IV Millennio a.C. Ma ormai è stato definitivamente acclarato che alcuni complessi dell'Anatolia sud-orientale (ai confini con la Siria) risalgono addirittura all' XI Millennio a.C. I primi archeologici tedeschi che procedettero agli scavi all'inizio erano scettici ma poi dovettero arrendersi alla scientificità della prova al radio carbonio. Quindi Gobekli Tepe e Karahan Tepe sono state edificate 6000 anni prima delle ziqqurat sumere e 7000 prima delle piramidi di Giza. Io credo che si tratti di un vero shock culturale che ci costringe a rivedere molte certezze sul Neolitico. Questi siti sono stati costruiti alla fine dell'ultima glaciazione e prima che l'uomo scoprisse l'agricoltura! Nei giorni scorsi a fare il punto su questa scoperta sensazionale c'è stata un'interessante puntata (mi sembra il 18 maggio) di Sapiens, curata da Mario Tozzi. Chi vuole può rivederla su Rai Play.1 punto
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in una recente pubblicazione ho notato questo ducato che mi ha fatto sorgere qualche domanda che volevo condividere: - l'iconografia del ducato ce lo mostra con la barba quindi certamente battuto dopo il 1527, anno in cui il Pontefice si fece crescere la barba successivamente al Sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi dal quale fuggi fortunosamente e dopo aver pagato un riscatto di 400.000 ducati Osservando attentamente il ritratto del papa, con profilo rivolto a sinistra si nota un ritratto assai diverso da quelli che conosciamo sia per l'oro che per l'argento del pontefice e che induce a chiedersi il perché di un'iconografia cosi insolita nelle sue produzioni monetali come se fosse stata affidata ad un incisore minore il cui lavoro si riflette anche nell'epigrafia che mostra caratteri assai piatti, quasi banali se confrontati con le altre produzioni del pontefice. Il ritratto si discosta assai non solo da quelli, imberbi, dei ducati emessi a Modena e a Piacenza, ma anche da quelli, rarissimi emessi a Bologna e Roma, dopo il 1527 che ci restituiscono ritratti con barba con l'aria gravitas assunta dal pontefice dopo il Sacco e che non abbandono' piu' la sua figura dopo i fatti di Roma. - l'altra domanda che ci si pone è perché Clemente VII avrebbe dovuto emettere un tale nominale, di per sé rilevante, ad Ancona. Quale avrebbe potuto essere la ratio la motivazione per una tale emissione? Infine nulla si dice della provenienza del pezzo. Non viene menzionato nei testi antichi, cosa assai singolare perché la monetazione dei pontefici bene o male è stata sempre molto seguita dagli autori classici (Argelati, Zanetti, Scilla, Serafini etc.) ed un cenno all'emissione, anche se non pervenuta come esemplari, sarebbe stato plausibile. Un inedito completo, per un periodo ben conosciuto storicamente e numismaticamente e anche come collezioni antiche che ci sono direttamente pervenute o conosciute attraverso i repertori antichi redatti certamente è un elemento insolito. Per Modena ad esempio un inedito è stata l'apparizione relativamente recente del doppio ducato battuto in quel feudo da Massimiliano d'Austria, tuttavia il ducato, con i medesimi tipi era ben conosciuto e quindi l'inedito ha rappresentato il nominale ma non certamente il tipo. Mentre qui dovremmo supporre un'apparizione recente di un ducato, tipologicamente del tutto sconosciuto in precedenza. Qualcuno ha maggiori informazioni sulla provenienza o sulla sua storia ?1 punto
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Ciao @modulo_largoper le monete in argento in circa 4 anni non ho riscontrato problemi. Quelle che avevano sulla superficie malachite o cuprite sono rimaste invariate, le altre integre idem. Nelle capsule ovviamente non subiscono il patinanamento classico. I bronzi che ho iniziato da poco ad inserire in collezione non li tengo nelle capsule ma appoggiati direttamente sul floccato. Il primo acquistato quasi un anno fa' è rimasto invariato. Non so se negli anni poi possano subire modifiche. Di più non so dirti 🙂 ANTONIO1 punto
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Si quello si. No la mia è solo un'impressione come ho scritto aspetta chi ne sa qualcosa.1 punto
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Ma non solo presso Termini , pochissimi ruderi delle antiche mura repubblicane sono ancora visibili in altre zone di Roma , basta cercarli con l' ausilio di una carta archeologica . Leggi questa vecchia discussione :1 punto
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Ciao, volevo sottolineare l'importanza che riveste la condivisione delle nostre monete. Il denario di @AtexanoA e quello da me trovato sono stati coniati sicuramente dagli stessi conii. Hanno delle imperfezioni ( tra cui i famosi canali che spesso si vedono intorno alle lettere delle legende, vedi foto) che sono identiche e che ci possono dire molto per quanto concerne il perché si generano. Sicuramente, visto questo esempio, la tesi del rinfresco delle lettere con punzoni sembra la più plausibile. Non voglio andare OT, approfondirò questo argomento e prossimamente aprirò un post dedicato a questo.🙂 ANTONIO1 punto
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Ciao,frazione di dirham mamelucco del sultano al-Ashraf Khalil zecca di Al-Qahira (Il Cairo)1 punto
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Ottimo prezzo per questa conservazione e metallo.1 punto
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Ciao, eh no 😊 Fals zengida del Atabeg di Damasco Nur al-din Mahmud, zecca di Dimashq (Damasco)1 punto
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Le foto sono poco chiare, sembrerebbe in conservazione BB,moneta comune,il valore si aggira più o meno sui 20 euro...1 punto
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Ciao,questo è un fals abbaside o omayyade, difficile da decifrare per il consumo eccessivo. Ti posto un esempio1 punto
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Cosa mi dite di questo mio acquisto, vi piace?1 punto
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Le "varianti" riguardo al mezzo tornese 1838, se non ricordo male sono le seguenti: - Stella a 5 punte, senza punto dopo HIER - Stella a 5 punte, senza punto dopo HIER e con caratteri della data piccoli - Stella a 5 punte, senza punto dopo FERD e HIER stella ribattuta - Con bollino sotto la testa - Con bollino sotto la testa e senza punto dopo VTR Saluti1 punto
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Mi piace che si stanno ancora scavando ed interpretando i dati e c'è chi vuole già "riscrivere" la storia. La ricerca andrà avanti ancora per decenni e, in base a come la ricerca si evolverà, agli scavi che seguiranno (ce ne sono diversi in corso in zona). Si smentiranno o confermeranno le ipotesi iniziali di Klaus Schmidt e team di ricerca (che già sono state stravolte da Lee Clare). Personalmente conosco bene la zona visto che l'ho frequentata per 3 anni con l'Università Riscrivere cosa, esattamente? siamo nel neolitico preceramico A e B (X - IX millennio a. C.) e nella cultura dei pilastri a T mica 4 milioni di anni fa! Il precursore di tutti questi siti parrebbe al momento essere Gusir Hoyuk ma siamo al 9750-8800 a.C. Anche Cakmaktepe è precedente a G.T. vuoi dire XI millenni fa? non è la stessa cosa e coincide con la datazione di cui si parla qui. Spesso si fa presto a confondersi ed anche i divulgatori inciampano in questo. ma andiamo avanti... Considerare la preistoria (perché di pre-istoria si parla) come se si trattasse della modernità globalizzata e come se le cose non andassero per aree geografiche. Ultima cosetta: la storia viene conosciuta ed approfondita tutti i giorni. Soprattutto la "microstoria", quella delle zone circoscritte, dei piccoli eventi... La numismatica, quella degli articoli scientifici derivata dalla ricerca archeologica, lo insegna molto bene. Per la comunità scientifica le cose variano continuatamente. Perché la ricerca archeologica/storica funziona così. In Tessaglia fino agli anni '80 '90 si pensava che non ci fossero tombe a Tholos di quel periodo comunemente chiamato miceneo. Niente, nada. in quel posto lì quella gente là non c'è mai arrivata. Punto. Ipse dixit. Fino al momento che non le abbiamo scoperte noi seguendo le tane dei tassi (ed io in persona mi sono infilato in una di esse). Abbiamo scoperto porti, piccole città murate con mura megalitiche arcaiche conosciute solo dai pastori di pecore e pochi altri di fatto. il che è stato il primo tassello che ha permesso alla nostra università di Lyon di chiarificare gli areali di influenza delle poleis, le strutture logistiche, i percorsi delle merci e degli eserciti, dove dovevano essere le foritificazioni, etc etc. occhio perché dipende sempre dal campionamento. In un sito che ha perdurato in diverse fare ben 1500 anni come G.T. i campionamenti sono fondamentali. Basti vedere la questione di quel falso ideologico - scientifico costituito "a tavolino" (non posso definirlo diversamente) che è Gunun Padang, sito inesistente che è poi stato amplificato da quell'imbonitore ascientifico che è l'autore di Antica Apocalisse. parliamo di società? di cultura? di civiltà? O di primi insediamenti che un giorno costituiranno una cultura e poi una civiltà? Occhio perché per la vulgata, per la filosofia, ed anche per l'antropologia ottocentesca questi termini sono anche sinonimi ma non va così in archeologia (e qui di archeologia stiamo parlando) e storia. Se sono sinonimi perché non retrodatare l'origine della civiltà al Magdaleniano (per intenderci a Lascaux)? Che differenza c'è? Non bastano una serie di strutture per parlare di civiltà dal punto di vista storico archeologico. A maggior ragione se il sito fosse stato "solo" un tempio come si pensava inizialmente in modo errato. Inoltre di Gobleki Tepe ne hanno trovate altre decine, sempre con i pilastri a T, con stesse strutture e stesse elementi espressivi visuali che sono indagate proprio in questo momento (tra l'altro conosco 3 studiosi che sono dentro ad un progetto). Siamo nel momento di passaggio da nomadismo e dalla prevalente caccia/raccolta alla sedentarietà ed all'agricultura. Per cui si può chiamare una CULTURA (non, per il momento, una civiltà). Detto ciò: se le ricerche su questi siti fantastici ed interessantissimi ed i dati andranno in questa direzione ben venga perché non è ne' degli archeologi, ne' degli scienziati onesti. Ma al momento sono solo i NON-specialisti e, evidentemente i divulgatori che non abbiano seguito le conferenze ed i convegni tenuti da chi scava a G.T. che possono permettersi di parlare di "riscrivere la storia". Questo non vuol dire che G.T. e la popolazione che gravitava attorno a questa regione e condivideva un pensiero ed intenti comuni non debbano finire sui libri di storia.1 punto
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Cè già un soldo di Pio IX tipo busto grande postato tre anni fa da altro utente, questo orrorino glielo inserisco perchè non farà più parte della mia raccolta1 punto
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Un solo ritrovamento per un euro, 1 soldo busto piccolo del 1866 di Pio IX, in buone condizioni seppur corrosa. Possedevo già il tipo busto grande in buone condizioni, il tipo busto piccolo è come se mi mancava ancora perchè va a sostituire finalmente nella mia raccolta questo soldo:1 punto
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Condivido volentieri: ALBANIA Amet Zogu (1925-1939) 20 Franga 1926 R "Fascetto" - Mont. 28 AU RRRRR Di questa moneta, battuta nella zecca di Roma con un piccolo fascio accanto alla R, furono battuti soltanto 100 esemplari, 90 dei quali subito rifusi. https://marenghi.collectorsonline.org/moneta/M-2/321 punto
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S'intende che va riscritta la storia delle origini della civiltà: la datazione di questo sito comprova che è più vecchia di quella dei sumeri (e quindi anche degli egizi e dei romani), che finora era considerata la prima. E' già da qualche anno che se ne discute ma finora è stato difficile da accettare.1 punto
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Ciao, serena Festa della Repubblica Italiana a tutti noi 🙂. @Atexanola personificazione sul rovescio del tuo denario è quella della Vittoria stante con la classica foglia di Palma che quasi sempre accompagna questa divinità. Posto foto di esemplare stessa tipologia per catalogazione. ANTONIO1 punto
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No... quello è una moneta diversa... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/25 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RODG/9 La croce del rovescio è accantonata da teste di angeli come quello di Vittorio Amedeo I https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VA1/51 punto
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Caro Giovanni hai interpretato magistralmente i miei scrupoli. E’ proprio la piattezza del ritratto, delle lettere, dell’incisione in generale quando per questo pontefice abbiamo sempre ritratti molto sfumati di grande qualità , e - dopo il 1527 - connotati da grande introspezione, gravita’, solennità- mentre qui abbiamo un ritratto quasi banale, dei punzoni della legenda molto semplicistici, alieni dall’epigrafia delle emissioni coeve, un impianto generale che fatica a ritrovarsi nelle altre emissioni auree del pontefice. Potrei continuare ma la cosa piu’ semplice per confermare un ‘ipotesi piuttosto che un’altra sarebbe quella di poter esaminare il pezzo e anche di poterne tracciare la storia. grazie per aver condiviso le tue impressioni1 punto
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Se preferisci visto che sono magnanimo ti concedo una pena alternativa: dovrai chiedere perdono a Dio Denaro in ginocchio sui ceci, poi dovrai scrivere 100 volte alla lavagna: "Non si rovinano le monete con sostanze malefiche".1 punto
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Facciamo un parallelismo con la storia della moneta in Cina. Fin dai tempi remoti della cultura di Yangshao (5000-3000 a.C.) in alcune zone della Cina nord-orientale si sviluppò un uso esteso delle conchiglie cauri, che s'indicavano con l'ideogramma 貝 (bei), uso che poi si allargò rapidamente a quasi tutto il resto della Cina. Va detto che non è ben chiaro da dove provenissero: secondo alcuni erano pescate nel Mar Cinese Meridionale, per altri venivano importate via terra dai paesi che si affacciavano sull'Oceano Indiano. Altra ipotesi è che arrivassero dal Mar Rosso attraverso rapporti commerciali tra i popoli mediorientali e quelli dell’Asia centrale, dov'è comprovato che fossero conosciute almeno dal 7000 a.C. Le cauri a loro modo erano "monete" molto pratiche: avevano un valore ben definito (ognuna era 1), erano leggere ed erano impossibili da falsificare. In occasione della loro scarsità se ne produssero copie in bronzo o in osso. Poi, fra il 1200 e l'800 a.C. comparvero le prime monete-vanga, tutte in bronzo, inizialmente poco più piccole della vanghe vere e senza iscrizioni. A partire dal 650 a.C. circa le dimensioni andarono calando e comparvero scritte, alcune identificate come i nomi delle città in cui venivano emesse e/o il valore nominale in "Jin". che corrispondeva a un peso di 14 grammi. Vanghe e cauri (queste ultime non smisero mai di circolare completamente) furono messe fuori legge da Qin Shi Huangdi, primo imperatore della Cina unificata (nel 221 a.C.), che le soppiantò intorno al 210 a.C. con le famose monete rotonde col buco quadrato, le Ban Liang (mezzo liang) in bronzo, che divennero la valuta unica cinese. Questo tipo di moneta fu coniato per la prima volta nel 378 a.C. nello stato preunitario di Qin, quello da cui l'imperator Qin Shi Huangdi partì alla conquista di tutti gli altri.1 punto
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Caro Fabrizio, molto interessanti le tue osservazioni. Non ho il testo di Villoresi ma solo il Dubbini-Macinelli (in cui non figura tale ducato) e non sono cultore della zecca di Ancona (come invece è @miroita, che pubblica al riguardo). Però, pur a fronte di fotografie non ottimali (immagino per non rovinare il volume), i dubbi sono tanti. Il ritratto è semplificato e si "ispira" a quello del Cellini per Roma, senza neppure avvicinarsi a quella resa stilistica; il lettering sembrerebbe imbarazzante, simile a quello del mezzo grosso (dello stesso diametro) ma senza le caratteristiche di originalità che in quello si trovano (es. le lettere non si approfondano nei piani ma sorgono da un fondo apparentemente piatto, vi è sporadica traccia di non coerente ribattitura, non sembrano impresse con punzoncini ma presentare diversità tra le stesse [incise], ...). Ora, se assommiamo il fatto dell'inedito e della mancanza di traccia storica e di un'occasione per coniare tale nominale atipico, come dicevo sopra i dubbi sull'originalità ... si moltiplicano ...1 punto
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Estratto sarcofago di 16 tonnellate. Contiene un corpo, 6mila monete, utensili, armi. Ha 2000 anni. Verso la completa apertura Il recupero del sarcofago. Le operazioni saranno trasmesse da Netflix. Foto. Courtesy di Netflix © 2024 // for Jack Blackburn story: X. New tomb could solve a mystery of the Terracotta Army, says new Netflix doc Una massiccia tomba di 16 tonnellate è stata estratta da una fossa profonda nel complesso del mausoleo di Qin Shi Huang, il primo imperatore della Cina, famoso per il suo esercito di 6.000 guerrieri di terracotta a grandezza naturale. La bara conteneva ricchi depositi funerari, tra cui armi, armature, giada, una coppia di cammelli d’oro e d’argento, un set di utensili da cucina e 6.000 monete di bronzo. Questa sepoltura così sontuosa suggerisce che il defunto fosse un guerriero di alto rango, forse uno dei figli dell’imperatore Qin. Il mausoleo di Qin Shi Huang Il mausoleo di Qin Shi Huang, che copre un’area di 22 miglia quadrate, è il più grande del mondo. Tuttavia, gran parte di esso rimane inesplorato per timore di danni causati da terremoti, agenti atmosferici e saccheggiatori. Uno scavo del 2010 ha rivelato le fondamenta di un enorme palazzo con 18 case in stile cortile attorno a un edificio centrale. Questo palazzo, grande un quarto della Città Proibita di Pechino, è considerato il suo antenato concettuale, destinato all’imperatore dopo la sua morte. Nel 2011 sono state scoperte nove tombe, ma le loro grandi bare sono rimaste in situ in conformità con la politica di non intervento del governo cinese. Gli archeologi sono tornati quest’anno per recuperare una bara minacciata dalle forti piogge. La bara è stata quindi scavata e rimossa per ulteriori studi in un ambiente controllato. Gli studiosi sperano di ottenere indizi sull’identità del proprietario della tomba. L’ipotesi corrente è che possa trattarsi del principe Gao, uno dei 50 figli di Qin Shi Huang, la cui sepoltura nel mausoleo è documentata nei Registri del Grande Storico (Shiji), un’epica storia della Cina iniziata da Sima Tan e completata da suo figlio Sima Qian nel 91 a.C. La leggenda del principe Gao Secondo lo Shiji, dopo la morte di Qin Shi Huang, il suo figlio più giovane, Hu Hai, salì al trono uccidendo tutti i suoi rivali. Il principe Gao, rammaricandosi di non aver seguito il padre nell’aldilà, chiese di essere ucciso e sepolto nel grande mausoleo, desiderio che Hu Hai accolse con piacere. La storia del principe Gao potrebbe essere interamente leggendaria. Lo Shiji, pur essendo una cronaca storica, mescola spesso leggenda e tradizione con i fatti. Ad esempio, afferma che il mausoleo era attraversato da “100 fiumi di mercurio”. Test del suolo hanno effettivamente rilevato livelli di mercurio 100 volte superiori al normale, suggerendo che, sebbene esagerata, l’affermazione non fosse completamente infondata. “Dopo la morte del primo imperatore, tutti i suoi figli hanno avuto una brutta fine. Per questo sono incline a credere che questa tomba appartenga a un nobile di alto rango o a un capo dell’esercito,” ha dichiarato Jiang Wenxiao, capo degli scavi. Wenxiao ha aggiunto: “La tomba è stata costruita con una precisione incredibile. Così profonda, così grande. La maggior parte delle tombe antiche sono state derubate, quindi non avevamo molte speranze per la camera della bara. Ma non è stata derubata. Siamo rimasti stupefatti.” La scoperta è stata documentata da una coproduzione britannico-cinese, che ha avuto accesso senza precedenti al sito del mausoleo e agli scavi in corso. I reperti saranno protagonisti del documentario “I Misteri dei Guerrieri di Terracotta”, che debutterà su Netflix il 12 giugno. https://stilearte.it/estratto-sarcofago-di-16-tonnellate-contiene-un-corpo-6mila-monete-utensili-armi-ha-2000-anni-verso-la-completa-apertura/1 punto
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Atena con civetta e scettro sul rovescio di un bronzo di Caracalla (DEMOS, Auction 2, lot 410, 05.06.2021). Roman Provincial Galatia. Ankyra. Caracalla AD 198-217AE. ANTΩNINOC AYΓOYCTOC. / Laureate, draped and cuirassed bust left, holding spear and a shield decorated with an aegis. Rev: ΜΗΤΡΟΠΟΛ Α-ΝΚΥΡΑC/ Athena standing left, holding owl and sceptre. Apparantly Unpublished. SNG von Aulock -; BMC -; 15.54 gr 30 mm. Startpreis 1 EUR. Ergebnis 149 EUR. La città di Ankyra, “situata nella provincia della Galazia”, ha sempre avuto l'attenzione degli imperatori romani. Per Augusto fu costruito un grande e complesso tempio. I discendenti di Augusto, in epoche diverse, hanno aiutato o costruito vari edifici. Uno di questi è Caracalla. Caracalla ordinò che i cittadini della città avessero un bagno romano. A quei tempi, ad Ankyra vivevano ragionevolmente “colonialisti” romani. Uno dei ricchi cittadini, Tiberio Iulius Iustinianus, ha investito denaro su richiesta dell'imperatore. Le terme romane sono state costruite per il “dio della medicina” Asclepio. È possibile che questa moneta sia stata realizzata dopo una vittoria di Caracalla in guerra. Caracalla è uno dei primi personaggi severiani che si vedono nelle monete come combattenti. Si trattava, infatti, di un modo di propaganda e di messaggio per i cittadini romani. Quando Caracalla lasciò Roma nel 213 non fece più ritorno. Era molto ispirato da Alessandro Magno. A Troia corse intorno alla tomba di Achille proprio come Alessandro Magno. Montò a cavallo finché non morì durante la guerra. apollonia1 punto
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Buongiorno. Tondello molto bello, peccato manchino i nomi degli sposi e il luogo del ricevimento....🤣 E' una battuta e come tale va letta (così nessuno si stizzisce) ma non ho resistito... Un saluto e a presto.1 punto
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All'epoca, forse, utilizzavano il bronzo non coniato o panetti in argento o pezzetti d'oro. Quindi non esistevano vere e proprie monete.1 punto
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In filatelia sono cose che vanno considerate, puo' cambiare il valore venale o sentimentale all'oggetto. La filatelia in tempi moderni ci offre anche questo, ..non e' meraviglioso..!?? ..per chi vuole spaziare sognare e quant'altro..??! Da un oggetto postale si finisce a conoscere altro che non ci saremmo mai immaginati di sapere. A chi non interessa queste cose non rimane altro che pensare al business.. al libero mercato delle patate.1 punto
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https://www.moneteromane.info/corrisp/c772/c772.html Bologna, baiocco, Stato della Chiesa, Benedetto XIV Un saluto cordiale Giulio De Florio1 punto
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E' stimato " rare " un esemplare di alta epoca arcaica, di obolo da Metaponto, con al diritto spiga ed al rovescio cerchio entro cornice puntinata . Sarà il 21 Giugno in vendita Elsen 159 al n. 10 .1 punto
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Grazie molte, le trovo interessanti, mi erano anche sconosciute😊1 punto
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Le cartoline postali commerciali erano cartoline prodotte privatamente per ordini di commercio.. quindi non prodotte dall' amministrazione postale. Venivano distribuite ai loro clienti appunto per ordinare i loro prodotti, avevano l' indirizzo del destinatario gia' prestampato e all' altro lato gli spazi per l'indirizzo del mittente e per l'ordine del prodotto/materiale. Ovviamente venivano affrancate dal mittente. Il nostro esemplare e' in perfetta tariffa per l'interno con 10c Umberto I emissione del 1891, con annullo di partenza grande cerchio di Alezio del 22 aprile 1900. La cartolina fu ricevuta dal destinatario il 23 aprile, lo vediamo dal timbro privato in rosso su una riga. Le cartoline di questo tipo non vennero prodotte per lungo tempo, credo non sia comune.. in piu' ha un bel francobollo.1 punto
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Da un po di tempo seguo la trasmissione Cash or Trash, i mercanti molto esperti dicono che in questo periodo la ceramica non è tanto richiesta. La tengo da parte per tempi migliori nel frattempo cerco di trovare qualcuno esperto per una valutazione.1 punto
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Non colleziono queste particolarità ma per un euro (sempre però se me ne accorgevo della mancanza del punto ) l'avrei presa pure io.1 punto
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