Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/27/24 in tutte le aree
-
Condivido una piastra 120 grana 1834 interessata dalla variante "REGN". Saluti.6 punti
-
La borraccia, chiamata "bidon" dai nostri cugini d'oltralpe, è un oggetto molto ambito dai tifosi che si assiepano sulle strade delle grandi corse a tappe. Al di la degli eccessi che ogni tanto capitano, i corridori non esitano un attimo a far felice qualcuno con gesti come questo. E' il premio per averli attesi svariate ore ad attendere ed incitare non solo il loro beniamino, ma tutti i partecipanti alla competizione per poi vederli passare in un battibaleno. Non è semplice da spiegare a parole, ma il sostegno dei tifosi in strada è parte della forza degli atleti nel sostenere lo sforzo profuso in gara. Bisogna viverle situazioni come queste, quest'anno ne ho avuto il piacere di farlo dato che mi è passato vicino casa, il giorno del passaggio della corsa è come un giorno di festa, di un aggregazione sociale tutta sua perché avviene in strada e credimi non conosco altro sport che permetta un contatto così ravvicinato fra gli atleti ed i loro tifosi. E pensare che ai tempi dello "zio @apollonia" quando era bambino, il ciclismo era molto più popolare del calcio. Il ciclismo è uno sport crudele. Non duro, non difficile: crudele. È la spietatezza la cifra di uno sport che chiede tutto e spesso restituisce niente, in cui realizzi che tutto quel che hai fatto non basta quasi mai, che forse non hai titolo a star lì, che altri centocinquanta come te hanno fatto gli stessi sacrifici, le stesse rinunce, e meriterebbero di vincere almeno quanto te. Tutti dovrebbero avere la possibilità di vincere una frazione di una grande corsa a tappe, ma non si può, è privilegio di alcuni. Vincere è il sale della terra, e quei tifosi sono li apposta per spingerti a farlo. E' tutto un complesso di cose, che fa si che io mi fermi qui. Giro d'Italia 2018 - 19° Tappa: Venaria Reale - Bardonecchia Chris Froome al Colle delle Finestre5 punti
-
Ciao @Litra68, eccola Ciao @Releo, complimenti bella e rara. Un saluto a tutti. Raffaele.4 punti
-
Per il primo esemplare i valori ci stanno benissimo per un fuso del limes ottenuto dal calco di una ufficiale coniata. Copie diffuse lungo il limes (probabili emissioni militari come giustamente indicava prima @aemilianus253 o alle necessità locali da parte dei militari per i piccoli scambi giornalieri) e nelle aree a scarsa circolazione monetale. Probabilmente non autorizzata ma tollerate come "moneta di necessità". Cosa che non è il secondo esemplare. Saluti Illyricum 😉3 punti
-
Impegnato in fuga solitaria, lo sloveno in maglia rosa si accorge di un ragazzino che gli corre accanto, vede un massaggiatore, si fa passare una borraccia e la passa al ragazzino. «Ho pensato a me bambino, ho pensato a quanto avrei pianto io se un mio idolo mi avesse regalato una borraccia in quel modo, ho visto che potevo farlo e ho deciso d'istinto. Spero di aver fatto felice quel bambino» ha spiegato Pogacar subito dopo il traguardo. Il campione ha reso felici anche tante persone che hanno visto in diretta TV questo gesto che rivela grande sensibilità d’animo. E anche a loro può essere scappata qualche lacrima di commozione. apollonia2 punti
-
Ora due cosine da una ciotola a 2€ l'una Un 1/4 riyal 1935 dell'Arabia Saudita mai incontrato prima in ciotola E con questo 1/2 kreutzer 1816... è stato amore a prima vista! Infine, caro @nikita_, mi sono venute in mente le tue parole e ho preso anche questa bella banconota da 50 marchi 1910 per la mia collezione di banconote ultracentenarie! E ora domanda finale! Qual è la vostra preferita tra questi acquisti?2 punti
-
A questa rarità italiana, 5 centesimi 1913 senza punto, ho già dedicato una apposita discussione! Ho passato anni a controllare tutti i punti delle Italia su Prora 1913 ed è stata una grande sorpresa trovarla!😄 Infine piccolo regalino della mia ragazza, un bellissimo 500 marchi 1923; si vede che proprio non ha circolato affatto sopraffatta dalla galoppante inflazione di quell'anno! Un lotticino di cosine pescate a meno di 1€ l'una il 5 centimes 1853 già lo avevo ovviamente essendo molto comune ma l'ho molto migliorato (questo l'ho preso ad 1€) Ho migliorato anche l'half penny di Giorgio V per pochi centesimi mentre il resto era tutto nuovo. La mia preferita il quarter rupee delle Mauritius!2 punti
-
Sì, la zecca del Dominio di Satsuma era illegale e non aveva l'autorizzazione, e anzi produceva queste monete "false" proprio per danneggiare lo shogunato. Le uniche zecche ufficiali erano Edo e Osaka. In realtà si potrebbe aggiungere anche Mito in quanto lo shogunato concesse l'autorizzazione al dominio omonimo.2 punti
-
Era illegale sta zecca no? Satsuma, l' attuale prefettura di Kagoshima. Ed è questo che mi fa venir in mente la mia cartolina periodo imperiale Meiji! Kagoshima, vien detta la Napoli del Sol Levante, per le viste ed il paesaggio similare. Pardon il collegamento, ma mi piaceva 😄2 punti
-
DE GREGE EPICURI La mia non è stata "addentata", comunque il lato femminile è abbastanza liscio, mentre l'altro si difende meglio. Avrete notato che la Francia è in prima fila, inalberando il berretto frigio, mentre la povera Gallia Subalpina (anzi, Gaule Subalpine) è in secondo piano. Questo mi dà lo spunto per una riflessione: in pochi anni si è passati dalla Repubblica Piemontese (1798/99), scritta in italiano, alla Gaule Subalpine scritta in francese (1800/1802), e poi con un balzo (settembre 1802) alla République Française con Napoleone Primo Console e, dal 1804, Empereur. Strana repubblica, dotata di un Empereur...Il Piemonte annesso alla Francia! Voi non lo sapevate, ma anche questa era Gallia, come nel 200 a.C. E poi si meravigliano quando dico che Napoleone mi sta...non proprio simpatico. Per non dire di tutto quello che si è portato in Francia. La Sindone però l'ha lasciata a Torino, con grande sollievo dei Savoia e delle vecchiette piemontesi.2 punti
-
E' stata realizzata veramente con una brutta mescola, forse non hanno voluto nemmeno riutilizzarla per quanto sia pessima! Penso che riuscirei a staccarne tanti pezzetti senza metterci tanta forza ed usando solamente le unghie, ma per tre euro non potevo di certo lasciarla, qualsiasi cosa sia la curiosità e la voglia di possederla è stata tanta. Ora riposa nel mio box e dentro questo Museo2 punti
-
Come scritto da chi mi ha preceduto, nel periodo dei severi la produzione di monete è stata effettuata anche per fusione, in diversi casi. A mio modestissimo parere, pertanto, la moneta mostrata è antica. La produzione parallela a quella ufficiale, ma forse ufficiale lo stesso, magari per dotare di spiccioli i soldati, ha la caratteristica di essere più sottile e leggera di quella coniata a Roma, mentre i tipi sono analoghi. Mi pare di avere ancora da qualche parte un asse di Geta fuso, acquistato una vita fa da un commerciante spagnolo o francese, non ricordo, con i tre imperatori sul palco, impegnati in una distribuzione di denaro o beni di altro genere alle truppe. È prodotto per fusione, ma certamente antico per patina ed altre caratteristiche. Forse, questa è una mia supposizione, la produzione di bronzi non coniati potrebbe essere stata effettuata in Gallia o in Britannia per carenza di moneta minuta o per qualche celebrazione in loco. Ricordo infatti che Settimio Severo e i figli furono lungamente presenti in zona alla guida dell'esercito. La verità non la sapremo mai, ma rimangono produzioni strane ed intriganti, per certi versi uniche nel loro genere.2 punti
-
Sono felice di annunciare che ci saranno ben due conferenze durante il CERROFIL, a partire dalle 10:30! - Presentazione del volume "Gli Asili infantili a Napoli nel primo Ottocento", Dott. Francesco Novi - Conferenza "Money Art, i rapporti tra arte e denaro", Prof. Alex Ricchebuono2 punti
-
Perché il falsario ha rinunciato in quanto il bordo non era perfettamente circolare.2 punti
-
Nomos AG > Auction 32 Auction date: 8 June 2024 Lot number: 510 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Greek KYRENAICA. Kyrene. Circa 525-480 BC. Drachm (Silver, 12 mm, 3.88 g, 5 h). Silphium fruit with point downwards. Rev. Hare standing to left; in the upper right field, silphium fruit; the whole within an irregular incuse square. BMC 21d and pl. V, 4 (once Gotha, but animal on the reverse identified as a gazelle). CGB 59, 2013, 138 (very similar but with two silphium fruits on the reverse with the hare). Extremely rare. With an endearing hare on the reverse. Toned and attractive. Good very fine. From the Battos Collection. Here we see a hare getting ready to nibble on a silphium fruit, a very realistic scene taken from nature. Starting price: 2500 CH2 punti
-
Ciao Nikita, a giudicare dalle foto ti posso confermare che si tratta di una prova di falso "venuta male" lo si capisce dalle superfici (soprattutto nel dritto)...il metallo non ha riempito bene lo stampo . Il codolo di fusione si è spezzato e si intravede ciò che rimane dello stampo stesso in alcuni punti intorno alle lettere in legenda. Mi potresti controllare il taglio se presenta tracce del motto ? Secondo me non ne troverai perché il falsario si è reso conto che il pezzo non si poteva recuperare.2 punti
-
Quindi sarebbe un test degli anni 70(poi perché degli anni 70 non l'ho capito)per fare cosa?... Il metallo usato nel falso postato da Nikita è probabilmente in lega di stagno e piombo,due metalli teneri,di conseguenza dopo oltre 160 anni così ci si aspettava?un tondello in FDC?... Il falso avrà circolato,e una volta sgamato è stato probabilmente maltrattato se non addirittura impiegato per altri usi,ad esempio come spessore,si usavano spesso le monete originali figuriamoci se non avrebbero usato un falso...2 punti
-
2 punti
-
@italpen Questa Lira deriva dai conii ordinati nel 1777 da Bologna alla Zecca di Firenze (incisore: Siries? Weber?). Quando questi giunsero a Bologna uno di essi presentava una fessura comparsa al momento della tempera (si vede bene nel rovescio qui sopra), mentre l'altro, con le "armi pontificie", fu giudicato poco riuscito nel disegno, e l'incisore bolognese Balugani fu incaricato di porvi rimedio. CHIMIENTI CASSANELLI 2015, p. 219 La moneta è sicuramente almeno molto-rara, direi R2-R3. L'esemplare della collezione reale è MB, molto peggiore di quello sopra riportato che, nonostante le brutte foto, appare forse il più bello dei pochissimi apparsi in commercio (esclusi i 3 esemplari in alta conservazione presenti nella collezione del Museo Archeologico di Bologna). Lo definirei BB+ o BB-SPL. Non fare caso al singolo grado di rarità indicato dal MIR (che riprende quanto riportato da altri) e da Chimienti (che, in mancanza di dati documentali, indica talora così una moneta comunque rara). Proviene da un'asta recente?2 punti
-
Una moneta recentemente in asta (Millon del 3/11/2023, lotto 15, ex collezione Monsieur Tolouse e dichiarata come acquisita dal collezionista l'11 maggio 1936), un 100 litre / decadramma in oro di Siracusa sotto Agatocle, con i tipi di Apollo - biga ed etnico, ha destato la mia attenzione perché mancante della tipica triskeles al rovescio che solitamente caratterizza questa ed altre emissioni di Agatocle. Peraltro, questa moneta apparentemente senza pedigree nel catalogo francese è riconoscibile come Weber 1666 = Chapman (19 febbraio 1885), 359. Segue uno scan fatto male, ma chi ha la possibilità di vedere un'immagine migliore la riconoscerà. Facendo una veloce ricerca, altri esemplari dagli stessi conii sono censiti in alcune collezioni rilevanti: - AMB 514 (NAC 13, 1998) - Hess Divo 307 (8 giugno 2007), 1084 = Monnaies et Médailles 64 (1984), 46 = Rollin & Feuardent (9 maggio 1910), 166 ex coll. Duruflé L’assenza del triskeles su questa moneta mi ha portato a studiare nuovamente la monetazione di Agatocle, notoriamente ricca di emissioni, con nominali in bronzo, argento, elettro ed oro, distribuiti in 3 diverse fasi del suo lungo periodo di regno/tirannia. Solitamente le emissioni di Agatocle sono distinte in 3 periodi: - dal 317 al 310 a.C., dalla conquista del potere all’invasione africana; - dal 310 al 304, durante il periodo della guerra contro Cartagine; - dal 304 al 289 a.C., l’ultimo periodo, che termina alla fine del suo regno. La tipologia monetale oggetto di questo breve articolo è una variante, ritengo rara, dell’altrimenti comune 50 litre / decadramma in oro, pesante 4,30 g. ca, con i tipi di Apollo - biga ed etnico, ma mancante della tipica triskeles al rovescio che solitamente caratterizza l’emissione di Agatocle. (continua) Come ricorda Berend, la serie di 50 litre / decadrammi con Apollo – biga ed etnico con triskeles pesante 4.30 g. è verosimilmente stata emessa nella prima fase (dal 317 al 310 a.C.) delle emissioni in oro, insieme ad un’altra serie di 100 litre / 2 decadrammi in oro, molto rara e dal peso doppio, con i tipi della testa giovanile con copricapo elefantino e Atena guerriera con civetta. È stato commentato da diversi studiosi, ed è opportuno menzionarlo in questa sede, come questa prima emissione in oro da parte di Agatocle sia stata modellata sul famoso statere aureo di Filippo il Macedone (n.b.: tuttavia quest’ultima era pesante 8.60 g.), per associare la nuova moneta ad una tipologia estremamente nota ai mercenari che sarebbero stati assoldati e, al contempo, collegare il prestigio e le vittorie del sovrano macedone a quelli (auspicati) dell’ambizioso Agatocle di Siracusa. Da un punto di vista strettamente metrologico, è facile convenire con Berend circa l’attribuzione di questa tipologia Apollo – biga ed etnico con triskeles pesante 4.30 g. d’oro ad un 50 litre, ovvero ad un decadramma, rapportando questa alle coeve emissioni in argento: a) tetradrammi del tipo Aretusa – quadriga con triskeles ed etnico dal peso di 17.20 g. ca. e b) stateri / didrammi di tipo corinzio del tipo Atena elmata – pegaso ed etnico dal peso di circa 8.60 g. ca.. In sintesi, in questa prima fase, prima che la guerra contro Cartagine mettesse sotto sforzo le finanze del tiranno siracusano, vigeva un rapporto AV : AR = 10 : 1, ovvero i 4.30 g. di AV della serie 50 litre / decadrammi con Apollo – biga ed etnico con triskeles valevano 10 volte una dracma attica in argento da 4.30 g. (pari a ¼ della tetradramma e ½ del didramma). Tralasciando ai fini di questa analisi le altre emissioni auree (o in elettro) di Agatocle, all’emissione in oggetto segue una seconda serie di 50 litre / decadrammi con Apollo – biga, sempre con triskeles, ma questa volta senza etnico e di peso calante pari a 2.85 g. ca. Questa serie “leggera” è solitamente attribuita alla seconda fase, quella della guerra con Cartagine, che richiese a Siracusa di aumentare i volumi di emissioni monetali, anche grazie al nuovo rapporto AV : AR = 15 : 1, per cui in questa fase una dracma da 2.85 g in oro corrispondeva a 10 dracme in argento di complessivi 43 g. Pertanto, se la serie “pesante” 4.30 g di 50 litre di Agatocle, che richiamava gli stateri macedoni quale mezzo di pagamento dei mercenari anche in Sicilia, era contraddistinta dall’etnico e dalla triskeles, e quella successiva “leggera” 2.85 g non necessitava più l’etnico in quanto tipologia ormai nota, la domanda che mi sono posto è: in che fase e perché si coniò un rovescio senza triskeles all’interno della serie “pesante”? In assenza di uno studio della sequenza dei conii di questa interessante serie agatoclea, ipotizzerei che questa serie senza triskeles sia stata emessa nella prima fase della serie “pesante”, prima dell’introduzione della triskeles come simbolo del re siracusano. Voi cosa ne pensate? ES1 punto
-
Buonasera amici, volevo condividere con voi il regalo di compleanno che mi è stato fatto dalla mia compagna. Ne sono molto soddisfatto, anche perché è il mio primo argenteo. Mi pare che questa tipologia non compaia di frequente nelle nostre discussioni, quindi penso possa essere interessante per tutti. Zecca di Ticinum, anno 300. 3,06 grammi, abbastanza rara.1 punto
-
Ti ringrazio. Mi sono rivolto a te perché mi hai fornito un utile assist per approfondire alcuni concetti che spero vengano colti dagli utenti meno esperti. Buona serata Illyricum 😉1 punto
-
Ciao Lavare con cura non spatina, lucidare spatina e declassa (e rovina). Tutto va preso sempre con equilibrio a mio avviso,senza fasciarsi la testa troppo se non ve ne è bisogno😉1 punto
-
La ringrazio per la risposta: purtroppo, per problemi familiari, personalmente non posso incrociarla (preferisco dire non posso avere il piacere di incontrarla) nei convegni (accudisco una persona disabile). Ma, pur avendo una mobilità' ridotta, ho una presenza vigile sul mercato numismatico e acquisto con intensità'. Anche se non sono sinora un suo cliente penso che, per tutta una serie di riscontri positivi, lo diventerò'. A Lei un cordiale saluto (e rinnovo i complimenti), Santi.1 punto
-
Sì Aemilianus, concordo in linea di massima con quanto hai espresso ma a mio parere devi considerare la questione da un'altra prospettiva. Non è che fossero emissioni atte ad ottenere un guadagno (il fine ultimo del falsario, quale esso sia - tra l'altro recentemente ho visto una moneta da 20 €cents... che ci guadagni su?) bensì a stabilizzare un sistema microeconomico locale. Mi spiego... Chi mi conosce da anni sa del mio pallino per i c.d. "small changes" ovvero la miriade di piccole transazioni economiche che di in sè sono quasi insignificanti ma muovono alla fine grossi volumi di denaro... NB: attenzione, parliamo di moneta fisica, non riferiamoci mentalmente a transazioni tramite carte di credito che nulla hanno a che fare con il mondo antico (perlomeno fino alle prime banche del MedioEvo) etc... e ci fuorviano. Esempio: Primo Impero. I possedimenti imperiali si espandono raggiungendo il loro maximum territoriale sotto Traiano. L'esercito riceve una paga in denari. Il legionario riceve la diaria e, dopo aver accantonato una parte e aver devoluto una piccola parte alla cassa del suo forte, va a spenderne parte nella taverna... o acquista un bene personale nel vicus sorto accanto al forte legionario... o si reca nel lupanare. Pago il manufatto, la brocca di vino, la prestazione... consegno un denario e mi sento rispondere "mi spiace ma non ho il resto. Ti dò ancora mezza brocca di vino o ti faccio credito...". Lui sollecita il resto ma... "ghe nè minga!". E parte la zuffa. Va beh, l'ho romanzata al massimo per stressare un principio. Che puoi riprendere per valido più recentemente, salvo la zuffa finale . Primi anni 70 del 1900. Scarsità di moneta di piccolo taglio. Soluzione: "... I miniassegni furono un particolare tipo di denaro che circolò in Italia, nella seconda metà degli anni settanta, in sostituzione delle monete metalliche che in quel periodo scarseggiavano, e che fino ad allora erano state sostituite da caramelle, francobolli, gettoni telefonici e, in alcune città, anche da biglietti del trasporto pubblico." Ossia: non voglio le caramelle, i francobolli o i biglietti del trasporto pubblico. Voglio un resto che sia spendibile ed accettato, dopo aver bevuto mezza brocca di vino, anche dall'artigiano che mi vende una cintura o dalla professionista del lupanare. Il gettone si avvicina come idea ma il miniassegno ancora di più: non lo emette la Banca Centrale (lo Stato) ma una sua affiliata (le varie banche ed istituti di credito - nel panorama romano antico l'esercito che è emanazione dello Stato). Quali erano i miniassegni del Primo Impero? monete bronze di emissione civiche locale (vedi area tracia dove le emissioni cittadine coadiuvavano quelle ufficiali o le monete bronzee di produzione locale "celtica" in area germanica belgica) monete bronzee di emissioni civiche distanti (vedi le emissioni di Ebusus e Massalia nell'area campana dovute ai traffici commerciali con Ibiza e Marsiglia) monete fuse di area gallica di epoca gaiana sezione di nominali maggiori (vedi gli assi tardo repubblicani tipo Nemausus nei forti di area germanica) appunto i limes falsa che erano copie fuse (sottopeso e sottomisura) di monete ufficiali a mio modesto parere emesse dallo stesso esercito per necessità in aree dove la scarsità monetale di spiccioli era molto sentita e cui non si poteva derogare ricorrendo alla moneta locale. I limesfalsa non sono specifici dell'area di Carnuntum (dove furono identificati per la prima volta) ma di ampie aree lungo il limes danubiano (e seguendo George Boom ["Counterfeit Coins in Roman Britain," ] anche della Britannia, altra area a bassa circolazione monetale) per cui non si tratta di un fenomeno locale ma diffuso che trova il suo "perchè" nella scarsità monetale in aree marginali dove la produzione locale (ovvero l'utilizzo sussidiario) non può colmare un deficit di questo tipo. Pertanto un costo indubbiamente c'era ma diventava un aspetto secondario e tutto sommato accettabile sia rispetto a quello che avrebbe richiesto una produzione centrale di sufficiente portata (si consideri materie prime, costo produzione e trasporto) sia al fatto di evitare sedizioni/rivolte da parte delle milizie con conseguente instabilità/usurpazioni e loro conseguenze. NB: ribadisco il fatto che limesfalsa è un fenomeno simile ma nel contempo diverso dai denarius limes ovvero dalla produzione di denari in bronzo che avevano valore locale in momenti di attardamento di distribuzione degli stipendia * (e quindi a tacitare eventuali "mugugni" delle truppe di stanza). I limefalsa in genere coprono nominali bronzei fusi, i secondi denari confezionati in lega bronzea. * provate per diletto a calcolare il fabbisogno di produzione monetale di argento delle Legioni di stanza nei territori perifici dell'Impero - ed erano la maggioranza - e riflettete sulla difficoltà di trasportare (con i mezzi dell'epoca) e distribuire questa massa importante alle truppe al fine di evitare rivolte. Vi passo solo questi dati, semplificando e non considerando che poi vi erano vari gradi (es. centurioni), pretoriani, ufficiali e cavalieri che guadagnavano di più: epoca severiana 33 Legioni pari a 442.000 armati che portavano a casa almeno 450 denari all'anno del peso medio di circa 3 - 3,2 g cadauno del tenore del 46% di argento... pensate ai volumi, ai pesi di cui parliamo e alle quantità in termini di metallo fino... Il tutto espresso con la massima umiltà e al fine di scambio di opinioni in merito a quanto esposto. Spero di esser riuscito compiutamente ad esprimere i miei pensieri... Saluti Illyricum1 punto
-
Non si guardano solo i rilievi ma nel suo complesso, molto circolata, segni e colpi al bordo, graffi sui campi...purtroppo sta li sul MB1 punto
-
1 punto
-
Potenzialmente potrebbero essere chiodini per le suole dei calzari romani. Hai rinvenuto altri reperti che potrebbero corroborare l' ipotesi e definire un contesto?1 punto
-
Il fatto che non c'è nemmeno una traccia d'argentatura potrebbe essere per questo motivo, sarebbe stato un lavoro superfluo visto il risultato ottenuto.1 punto
-
1 punto
-
@simonesrt ora vi aspettiamo al CERROFIL, con tanti nuovi volti tra gli espositori e anche un momento conferenza!!!1 punto
-
E con questa penso proprio che possiamo mettere una pietra tombale sulla stragrande maggioranza delle "fantomatiche" varianti o variazioni di colore.. amen.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Che qualcuno possa "rompere" confezioni (più o meno eleganti) e spendere le monete in esse contenute (cosa valida anche per le monete in argento o oro da centinaia/migliaia di euro, che possono sempre essere spese al facciale nel paese in cui sono coniate), è un discorso del tutto irrilevante, e non diminuisce affatto la veridicità di quell'affermazione: è l'unica moneta che si può trovare in circolazione perché è l'unica coniata per essere immessa in circolazione. Se avesse scritto "è l'unica moneta coniata" allora sì, sarebbe stato un errore...1 punto
-
Anche per me @besson un qSpl ci sta, anche se è stata pulita (forse), rimane comunque un piacevole esemplare.1 punto
-
Perfetto, ti ringrazio per la pazienza. Si tratta senza dubbio di un falso messo in circolazione. Già l' aspetto tradisce le aspettative, il peso doveva esser 8.5 gr , la cartina è imprecisa, idem il taglio ma la cosa peggiore è che doveva esser leggermente magnetica al centro ed amagnetica all' esterno. Certo che oramai, queste proprietà vengono anche replicate a meraviglia. Saluti1 punto
-
E' una bella moneta. Dalle foto direi che qSPL con colpetto ci potrebbe stare. Immagino che alla vista dal vivo possa essere anche più gradevole di come appare in foto.1 punto
-
1 punto
-
Confermo la mia opinione: BB. Le macchie nere attorno alla data, a mio parere, denotano la pulizia.1 punto
-
Oggi abbiamo sacrificato per la scienza un comune biglietto di stato da 5 lire degli anni ‘40. Biglietto normalmente comunissimo ma che ultimamente veniva spacciato per rarissimo quando veniva proposto come “variante cromatica”. In realtà anche in questo caso di “variante cromatica” genuina ha ben poco, infatti è bastato un piccolo bagno di pochi minuti nella trielina per far virare completamente il colore originale del biglietto. In alto il biglietto con i colori normali ed in basso lo stesso post trattamento. Da notare come il bagnetto nel solvente ne abbia anche migliorato l’aspetto generale. Nel verso dello stesso c’erano prima del trattamento tracce di scotch che sono quasi del tutto sparite in seguito. Finito il processo ed asciugato il tutto abbiamo potuto constatare anche in questo caso come la trielina non abbia lasciato particolari odori su di esso.1 punto
-
Quattrino di Recanati della serie emessa dalla repubblica autonoma del XV° sec. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RECAXV/3 Mario1 punto
-
1 punto
-
In alternativa un falso da studio può essere anche una "sola pacchiana" utile però per definire una tipologia presente sul mercato oppure per capire la tecnologia usata per crearlo. Insomma va bene conoscere le monete buone ma bisogna conoscere anche quelle 'cattive".1 punto
-
Ci ho provato 🤣 Diamo agli Shogun quello che è degli Shogun..... A me l' Impero 🤣1 punto
-
Ciao Meleto, veramente un bel 100 mon! Hai fatto bene a prenderlo in quanto è la moneta più iconica e curiosa del periodo Edo. Considerando lo shirushi, sembra molto simile a quello della zecca di Satsuma. Puoi controllare anche il peso e la distanza tra il carattere TEN (天) e HŌ (寶)? Segui questo piccolo schema per l'ultima misurazione. 🙂1 punto
-
Ciao Simone E mi sa che hai chiuso in bellezza con questa frase. Teniamo duro, so che sei uno tosto a riguardo 💪🏼 Mi dispiace non averti salutato, nonostante ti avessi individuato( forse indossavi una polo bianca) ma eri indaffarato e non mi sembrava giusto intromettermi. La prossima volta lo farò (non che non avessi avuto il piacere ora). Anche io come sopra scritto, ho notato più personale in giro, ed anche attivo (da non sottovalutare il numeroso personale sanitario che ogni volta nessuno considera. Se qualcuno sta male? Non ci sono solo i furti). Sì, il biglietto nominale, mi domando anche io a cosa fosse servito, se poi individualmente lo usavamo solo per passare il tornello senza riscontro del documento. Io però il miglioramento l' ho visto. Per i venditori,male andar via prima. Indubbiamente qualcuno in meno si è notato, ma ritengo comunque che la cornice era sempre ben fornita, idem come materiale, quanto materiale! Dal divertimento puro di poco impegno economico, a monetazze d' oro e argento di un certo calibro, dai francobolli, lotto interi album ecc alle mille cartoline di ogni tipo e prezzo! Ciotole, cestoni, nipponiche che sul web costano il doppio all' estero ed il triplo in Italia, monete di ogni genere e tipo ecc ecc ecc ... Io sono comunque soddisfatto, lo dico e lo ripeto. Come dici tu, si può migliorare e si deve, aggiungo io. Tenete duro. Un caro saluto Riccardo1 punto
-
Gran parterre oggi a Verona per la premiazione Targa diffusione della Numismatica 2024, premio organizzato dall’Accademia Italiana Studi Numismatici a favore delle realtà numismatiche. Quest’anno premiato il Circolo Numismatico Ligure Corrado Astengo.1 punto
-
Installata! e con le monete comuni mondiali funziona bene. L'unica pecca è che io mi diverto a riconoscere le monete, così è troppo facile. Per fortuna basta prendere un bel tallero svizzero del 1555 e le cose cambiano!😁 Comunque complimenti, bel lavoro. njk1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.