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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/25/24 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, di recente all'asta "Fiorile" di Numismatica Picena è passato un "curioso tondello" dalle fattezze simili allo scudo d'oro A.VI-1735 di Clemente XII, ma in argento : https://www.deamoneta.com/auctions/view/938/461 tra le ipotesi del compilatore ci sono la "prova di grosso", per via della corrispondenza di peso, oppure il falso d'epoca. Avendo di recente acquisito un esemplare simile, dal confronto delle immagini dei due (il mio è l'esemplare sotto) e relative "identità", penso si tratti ragionevolmente di un falso ottenuto per fusione, a partire dal calco di uno scudo originale: si nota infatti che è presente qualche difetto del conio originale (frattura al R. a dx, che compare anche sugli scudi d'oro), ma anche dei graffi (al D., sullo zigomo del pontefice), che sono "copiati" dalla moneta di origine e in generale manca la forza delle incisioni coniate, tutto risulta sfumato e privo di dettagli... Il peso del mio esemplare è 1,41 g, contorno è liscio, non rigato come lo scudo d'oro; il diametro leggermente inferiore agli originali (18,2 mm contro 18,6), e si nota qualche segno di lavorazione al bordo, magari per eliminare il testimone di fusione. Difficile dire se questi tondelli, con una doratura di cui non è rimasta traccia, fossero adatti alla circolazione fraudolenta, il peso è praticamente la metà di quello dello scudo (3,066 g), e manca la rigatura del contorno, introdotta proprio da Clemente XII allo scopo di scoraggiare tosature e falsari... non escluderei che si tratti di una produzione privata con altro scopo, essendoci il busto del pontefice magari avevano un uso come "gettoni devozionali". Questo il confronto del mio esemplare con uno scudo d'oro originale (ex asta Crippa): Ciao, RCAMIL.6 punti
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Ciao a tutti, sono reduce dal mio primo Veronafil dove ho passato una bellissima giornata e ho potuto finalmente conoscere alcuni dei miei venditori di fiducia, persone che stimo moltissimo e che finalmente anche se per un breve periodo non sono state solamente "digitali" ma reali. So che molti hanno detto che la fiera non è più quella di una volta ma immaginate uno come me che ha sempre preso le monete online e non le ha mai potute vedere dal vivo prima di comprarle, è stato come essere nel paese dei balocchi, ho anche avuto la soddisfazione (ringrazio ancora chi mi ha dato questa l'opportunità) di tenere nel palmo della mano un aureo di Antonia, mamma mia, avevo i brividi e temevo mi cadesse, tenere quella minuscola monetina e sentire il peso della storia oltre che del metallo è stata un'emozione indescrivibile, non avevo mai visto un aureo così da vicino (fino ad ora dal vivo avevo visto solo il rovescio di quello della colonna Traiana che era in mostra al Colosseo ma era nella teca ovviamente...) ed è stato bellissimo 😍 Ne è valsa la pena anche se per me è un bel viaggio in auto di 3 ore e mezza ad andare e idem a tornare (avevo precettato mio padre per farmi compagnia ma alla fine si è divertito anche lui 😁), spero davvero che capiti di nuovo l'occasione 😅 Ma veniamo all'altro motivo del post, l'asse di Lucilla, è una delle due monetine che ho preso alla fiera per avere la soddisfazione di fare un acquisto "dal vivo" (le avrei prese tutte ma ho già degli acquisti preventivati e non potevo prendere altro altrimenti addio budget 😨) , l'altra è un bel denario di Settimio Severo (magari ve lo mostro in un prossimo post) ma quello lo avevo già in mente, questa invece mi ha proprio chiamato, è modesta come conservazione ma il ritratto mi ha colpito molto, in attesa di avere un suo denario sono felice di aver aggiunto questa alla collezione. Ah, ci tengo a precisare che alla fine (ho fregato il cell a mia madre perchè il mio come dissi anche in un altro post ha la messa a fuoco a cazzotti) ho tentato di fare due foto da solo come suggerito da @Pxacaesar, non sono il massimo (specialmente il rovescio) perdonatemi ma dovrebbero andare per vedere la moneta e da qualche parte dovevo pur iniziare: Roma, 164-169 d.C., RIC 1752, pesa 8.78g x 24mm. Al D/ LVCILLA AVGVSTA; busto drappeggiato. Al R/ IVNO REGINA; S - C; Giunone con patera e scettro; a terra, un pavone. Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo5 punti
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Oggi e tutt' ora io presente mentre scrivo, sta gente ed espositori. Ho conosciuto il sign Moruzzi , sono stato in compagnia di Marione @dabbene, siamo stati alla premiazione del circolo numismatico ligure, ho trovato amici e monete nipponiche molto convenienti, oltre che stupende cartoline.......cosa volere di più? Personalmente ritengo siano stati ottimi motivi per ritornare a Verona. Poi ognuno ovviamente ha i suoi punti di vista da esporre.4 punti
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Buonasera, volevo mostrarvi un paio di acquisti provenienti da Veronafil, il primo a soli €0.50 e l'altro a €1. 1) 1 baiocco 1851 Stato Pontificio (zecca Bologna) 2) 5 cent 1879 Spagna3 punti
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Anche Künker aveva monete classiche, ma dopo un'ora aveva anche i carabinieri Comunque non so se per le classiche o l'oro. Oro effettivamente che non abbondava questa edizione. Stamattina pubblico a mio avviso poco (@gallo83 dove eri? Contavamo su di te per il ristorante). Furti: non ne ho avuta notizia, ma c'erano in giro questi volantini 🤔 Occasione per salutare amici come sempre. A dire il vero è capitato anche un qualche acquisto sicuramente non programmato: Raccogliere materiale per aggiornare il calendario dei convegni: E poi c'è sempre il pranzo sulla via del ritorno3 punti
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Buongiorno a tutti. ieri sono stato a Verona e mi sono trattenuto praticamente per tutta la giornata. E’ la seconda volta che ci vado il venerdì e devo dire che per me è stata un esperienza piacevole. Oltre ad acquistare qualche moneta ho incontrato diversi amici ed ho conosciuto altre persone. Ho parlato con qualche commerciante che conosco e si sono dichiarati soddisfatti. Per quanto riguarda la sicurezza, ho notato la discreta presenza di alcuni addetti. Le conclusioni sull’efficacia della nuova formula si potranno trarre solo quando questa edizione della manifestazione sarà terminata. Alla fine, per me è stata un’esperienza molto positiva. Saluti Federico3 punti
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A proposito, questo esemplare proveniente dall'asta Nomisma 57 (lotto 1423, g. 2.66) mi fa molto pensare. E' indicato come tosato (dunque senza contorno coniato) e con aspetti di diritto identici a quelli dei falsi grossi (si vedano ad esempio le tracce di perlinatura, i segni alla tempia e la tacca sul bordo ad ore 7). Potrebbe essere un falso in oro (quantunque manchino "le bolle di fusione", cui potrebbe essere stato ovviato) ma anche trattarsi della moneta utilizzata come "stampo". Da notare i residui di una possibile resina all'interno delle lettere O e D del rovescio. Un altro esemplare in argento è stato proposto nell'asta Kuenker 233, famosa per la raccolta di papali lì esitata; era indicato come grosso, di grande rarità: Münzstätte Rom. Grosso A VI/1735, Rom. Muntoni (vgl. 11, dort Scudo in Gold). Von größter Seltenheit. Sehr schön. Con base di € 250, rimase invenduto. Posto la foto:3 punti
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Molto interessanti questi esemplari ed il raffronto. Farei queste considerazioni: 1) vi sono diffuse bolle di fusione, di varia dimensione e, come hai ben sottolineato, numerosi elementi "clonati" da una moneta circolata (usure e segni nelle stesse posizioni); tuttavia anche le bolle di fusione si ritrovano nelle stesse posizioni nei due esemplari in argento. Ciò fa pensare ad esemplari coniati a partire da un conio ottenuto per fusione da uno scudo d'oro. Ovviamente non si tratta di una procedura di zecca, dunque si esclude con certezza la prova di grosso (oltretutto che razza di prova sarebbe con segni di "presunta" ampia circolazione!!). 2) il metallo è verosimilmente argento, il peso nettamente calante: ciò sarebbe inconcepibile da parte di un falsario d'epoca che avrebbe usato un "metallo bianco tenero" di basso costo (stagno-zinco-piombo). Per cui tenderei a escludere il falso d'epoca dorato. 3) nonostante il possesso di torchi monetari da parte dei privati fosse severamente limitato dalle leggi d'epoca proprio per evitare le falsificazioni (ad esempio erano sottoposti a stretto controllo anche quelli per fabbricare i bottoni), ciò non impediva che una parte (quantunque minore) delle falsificazioni avvenisse per coniazione. Tuttavia, come hai bene osservato, il contorno lavorato nelle monete originali avrebbe precluso la truffa. Ciò tende ulteriormente ad escludere il falso d'epoca. 4) se questi esemplari fossero stati utilizzati come medaglie devozionali, non avrebbero comunque avuto l'impressione al rovescio, e sarebbero stati appiccagnolati (cosa che non è); comunque, così come sono, avrebbero rappresentato un enorme rischio per chi li avesse prodotti, di essere accusato di falsificazione con le pene conseguenti (fino alla condanna a morte). Dunque non si tratta verosimilmente neppure di gettoni o medaglie. 5) non resta che l'ipotesi più semplice: si tratta di coniazioni moderne con intento truffaldino, probabilmente di qualche decina di anni or sono. Un po' quello che è stato visto con gli zecchini di Antonio Venier, i cui esemplari con nimbo di Cristo interrotto sono stati prodotti anche in argento come prove di conio e per creare una "rarità numismatica". Resta da vedere se esistono anche falsificazioni in oro. (vedi #5).3 punti
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quello che tu chiami "zeppa" o pezzo di legno inserito sul fondo della emina serviva per il equilibrare il peso delle granaglie dalla misura antica a quella decimale2 punti
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È ammirevole, ma non in modo da asfissiare l'interlocutore.... Rileggi la discussione e ti accorgerai...2 punti
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Tauler & Fau > Auction 137 Auction date: 18 December 2023 Lot number: 2808 Price realized: 4,000 EUR (Approx. 4,365 USD) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Titus. Aureus. 73 d.C. Rome. (Ric-510). (Cal-797). Anv.: T CAES IMP VESP PON TR POT. Laureate head right. Rev.: VESTA. Tetrastyle circular Temple of Vesta, a statue of Vesta standing within, holding sceptre, two statues flanking outside. Au. 7,19 g. Very scarce. Choice VF. Est...4000,00. Spanish Description: Tito. Áureo. 73 d.C. Roma. (Ric-510). (Cal-797). Anv.: T CAES IMP VESP PON TR POT. Cabeza laureada a derecha. Rev.: VESTA. Templo circular tetrástilo de Vesta, una estatua de Vesta de pie en el interior, sosteniendo el cetro, dos estatuas flanqueando el exterior. Au. 7,19 g. Muy escasa. MBC+. Est...4000,00. ILLUSTRAZIONE: RICOSTRUZIONE DEL TEMPIO DI VESTA2 punti
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Come ho già scritto, da quello che vedo sono usuali contatti dovuti al contesto produttivo. Possono essere più o meno accentuati a seconda del modo in cui avveniva il contatto. Non dimentichiamoci che le monete appena coniate hanno un taglio molto... tagliente, per l'appunto, che poteva causare benissimo quei danneggiamenti. Secondo la definizione che da il Gigante del FdC, questi contatti sono ammessi (entro certi limiti ovviamente) in questa qualità. Chiaramente valutiamo una foto con tutti i limiti del caso. Come osservi la foto di Varesi brucia alcuni dettagli ma evidenzia il lustro di conio. Le foto del nostro amico invece, non mostrano il lustro. Sono i normali compromessi della fotografia… Chiaramente, se una moneta ha un bordo perfetto, senza contatti e segni vari, vale di più a livello economico, e certamente la battaglia in asta sarebbe stata ancora più dura2 punti
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24/05/2024 Buonasera a Tutti, condivido acquisto da Asta Varesi di Maggio, di questa mezza corona inglese del 1825. Trovo lo stemma a rovescio notevole. Moneta BB - qSPL Grazie.2 punti
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La scelta di mettere il biglietto è stata una cavolata gigantesca perché non è servita a nulla se non a creare file e casini vari. Quanti poi sostenevano che avrebbe scoraggiato i ladri sono stati ovviamente smentiti e non aggiungo altro......Molti espositori in meno, ma presenza di visitatori molto buona (manca ancora il sabato). Quanto al braccialetto per poter rientrare, non vi dico cosa mi hanno risposto quando lo ho proposto nelle settimane scorse.....2 punti
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Esprimo il mio pensiero per il biglietto: prima, quando non c'era, si poteva entrare ed uscire anche più volte, esempio :entro esco per pranzare e poi se volevo rientravo. Oggi ci siamo ripresentati dopo il pranzo e ci hanno detto che il biglietto era valido solo per un ingresso giornaliero. La ragazza del tornello, c'ha fatto entrare lo stesso. Credo non sarebbe male trovare un sistema tipo Lucca comics, dove al momento dall'acquisto del biglietto o se l'hai preso online, all'entrata ti danno un braccialetto con il quale ti muovi liberamente.2 punti
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L'AFIS è poco conosciuta ma ha un grande interesse storico, anche perchè di fatto era l'unica dipendenza italiana della guerra fredda. A quanto già detto da PostOffice aggiungo un particolare numismatico: nel periodo AFIS la Somalia aveva una sua valuta, il somalo, emessa ad hoc da un istituto con sede a Mogadiscio fondato apposta per la gestione del circolante in loco (la Cassa per Circolazione Monetaria della Somalia, controllata dalla Banca d'Italia), ma se ci fai caso le marche riportano come valuta "Sh.So.", ovvero scellino somalo, la valuta adottata dopo l'indipendenza. Questo perchè la serie di marche emessa nel 1957 era pensata per l'utilizzo anche dopo l'indipendenza, quindi si adottò in anticipo la denominazione della futura nuova valuta. Gli stessi modelli di marche rimasero in corso ancora per molto, non so esattamente fino a quando ma so che negli anni '80 erano ancora quelle.2 punti
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Ma si potrebbe anche fare lo sforzo di misurarla e dircelo, come da regolamento, non credi? Riprova, seguendo le linee guida per chi richiede un'identificazione2 punti
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Ciao a tutti Vedo più sicurezza in giro ,quello sì, più di novembre 2022. Ed è anche attiva a quanto ho notato. Nota dolente, una persona sola ai tornelli per scannerizzare il biglietto, uguale caos all' entrata, inoltre avrebbero dovuto far due file, una per chi non ha il biglietto( quindi da acquistar) ed un' altra per chi come me lo ha fatto online. Va be....n' attimo de pazienza e siamo entrati per carità. Comunque, personalmente vedo gente, vedo stand e anche di qualità. Vedo molta filatelia e cartofilia, con gente di rilievo e mi fa tanto piacere, a dispetto di chi la dà per morta. È una fiera che permette di acquistare un bel mix di cosucce, anche piccole e senza grande impegno, come piace a me. Ci sta da divertirsi, avoja. Io mi sto divertendo, assai pure. 😎2 punti
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Mai vista! Di legno mai ! Sempre di ferro,e si che sono relativamente immerso nella cultura materiale contadina . Di mine per granaglie se ne vedono parecchie ,non sono così rare ma questa è piuttosto antica. La posto in exunomia trattandosi comunque di un sistema di misura. 1835 43 itri ? Che volume calcolava?ma la cosa che mi fa impazzire è l' inserimento al suo interno ,fissato con un chiodo ripiegato,di una zeppa di legno atta a diminuirne il volume certificato. Di cosa si trattava? Di una taratura successiva ? O di una tassa applicata all' atto del pagamento in granaglie al salariato e perpetrato dal padrone dell' azienda agricola? O semplicemente di una tangente ,un sopruso? So che i "vecchi" raccontavano di "manate" finali date dal fattore ad ogni rasatura di recipiente atte a diminuirne l'importo e di come il salariato dovesse tacere se voleva avere il contratto rinnovato fino al prossimo S.Martino.1 punto
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Delle tre foto, la terza non è la mia; la terza è quella del post originale. La mia è questa: https://ibb.co/L6GC2Tg comunque per togliermi ogni dubbio ho deciso di far vedere la moneta dal vivo a degli esperti di monete napoletane. Vi terrò aggiornati.1 punto
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Alla fine sono comparsi numerosi "withdrawn" https://auctions.goldbergcoins.com/m/view-auctions/catalog/id/114?page=1&view=grid&sale=undefined&cat=522&catm=any&order=order_num&xclosed=no&featured=no tra cui anche il lotto 15321 punto
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Penso sia in effetti rarissimo. Bello il tempio con " vista prospettica senza prospettiva"!1 punto
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Una zecca che conia per soli 6 anni e' in ogni caso una chicca da non perdere. E mi sono arrivate indiscrezioni che, sulla sede presunta della zecca, c' e' qualche novita' rispetto allo scorso ottobre...1 punto
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E' quasi identico al doppio decalitro in ferro e legno che si usava dalle mie parti sino alla fine degli anni '70, l'ho visto personalmente usare per il frumento, le fave secche, le carrube secche e le mandorle, ne determinava un tot di valore. Era uso rasare quello che fuoriusciva dal bordo alto per portare il contenuto al livello di quel ferro che segna il diametro (ferro utilizzato anche come manico per il trasporto), per questa operazione si utilizzava una tavoletta di legno liscia per quanto riguarda il grano o con le mani negli altri casi. ps: non ricordo bene le dimensioni precise, andando ad occhio e tuffandomi nei ricordi su per giù 40/45 cm. d'altezza ed un 30/35 cm. di diametro.1 punto
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Bella moneta come sempre, ancora non mi sono addentrato in quel periodo ma ho preso qualche moneta un pò a caso, quando mi passerà (cioè mai 🤣) la passione per gli anni dell'Impero fino a Commodo magari approfondirò, nel frattempo approfitto di quelle che postate voi per farmi le basi 😀1 punto
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Interessante quesito e validissima successiva risposta.... ecco perché avevo postato la moneta 🙂 Grazie.1 punto
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Anch’io ho notato la rarefazione dell’offerta di monete classiche. Sembra che ultimamente il commercio di monete greche e romane sia diventato un po’ “rischioso”, di conseguenza diversi professionisti numismatici non le trattano più. Se il sequestro delle monete e le lunghe tempistiche necessarie per la conclusione degli accertamenti possono essere fastidiose per il collezionista, per il professionista costituiscono un grave danno economico che potrebbe addirittura pregiudicare il proseguimento dell’attività commerciale. saluti Federico1 punto
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Ciao ,bellissimo e interessantissimo ritrovamento. Le monete dorate in Italia sono un caso raro ,rarissimi i piccoli moduli. Nella mia immensa ignoranza non ho notizie di follis placcati oro. Lo scopo è , probabilmente,quello di essere un donativo . Vista anche la regione periferica in cui è stato ritrovato , forse,era parte di regalie a qualche capo locale,oppure un riconoscimento,una "medaglia",ricevuta da un legionario di ritorno una volta congedatosi ,ricordo che a Vindolandia erano stanziati reparti Batavi ( olandesi). Non credo possa trattarsi di un 'solido" suberato,non avrebbe ingannato nessuno , a meno che l' iconografia impressa sia identica a quella di un solido appunto,ma non mi sembra questo il caso. Complimenti, sempre interessante e stimolante. Ciau. Adelchi.1 punto
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Sulla sua autenticità non so pronunciarmi, e nemmeno su quale sia la variante, eventualmente sono descritte in inglese nella stessa scheda della moneta in questione: https://en.numista.com/catalogue/pieces17136.html1 punto
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mi permetto una piccola osservazione, da insignificante appassionato di numismatica, che spero non voglia apparire presuntuosa, poiché così non è, ma le foto dell' asta Varesi rispetto a quelle nuove fatte dal nostro amico @Alan Sinclair mettono si in risalto la lucentezzza del metallo, ma sono molto più "coprenti" i difettucci che vedo qua e la, roba piccola, e allora chiedo: cosa sono quei 3 colpi sul bordo al rovescio ad ore 12 e ore 2? Al dritto sulla guancia mi pare una bella buca, anche colpetti al bordo, possibile sia stata una moneta durante la caduta? vero pure che mi sembra di vedere bava di conio indizio che aiuta a capire che la moneta è in alta conservazione, forse parliamo di un FDC con un po' di benevolenza? senza nulla togliere al giudizio dato da esperti sicuramente affidabili. in questo blog ho visto monete simili con giudizi molto contrastanti, chiedo per capire i metri di giudizio vari. il tondello è di seconda classe o di prima?1 punto
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Ottima osservazione, il rischio è molto alto,se non assolutamente concreto... So per certo che qualcosa di simile è già accaduto per altre monetazioni, è ovvio che se continuiamo a dare dei valori spropositati anche alle più insignificanti varianti ,o varietà, allora la possibilità che ciò si avveri è molto alta...1 punto
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Ciao era Meiji anno 32 di regno (nostro 1899) ps. sono arrivato in ritardo1 punto
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Bravissimo non pensare a fare i soldi, pensa invece a scoprire il mondo della numismatica 🙂.1 punto
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Confrontando quel che resta della moneta sembrerebbe che sia lei. Grazie per l'identificazione1 punto
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Le banconote cubane da 20 pesos emesse a partire dal 1961 furono ampiamente falsificate per fornirle a dissidenti e agenti segreti a Cuba, per mantenersi e corrompere i funzionari di regime. Ne venne consegnato un centinaio anche a tutti i guerriglieri arruolati per combattere nella famosa invasione della baia dei Porci. Erano facili da individuare perchè tutte delle serie F 69 ed F 70 ma senza numeri a destra o stampati con caratteri più piccoli di quelle vere. Originale prima emissione, 1961: Falsi serie F 69:1 punto
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Confrontala con questo fals del Sultanato Mamelucco. #249674 - Mamluk , AE fals , Sha'ban 2 , AH 769 (zeno.ru)1 punto
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Ciao a tutti! Contagiato da @cabanes, sono stato vittima del fascino dei Siegestaler e - non potendomi sottrarre dal canto delle sirene teutoniche - ho cominciato questa piccola collezione che per fortuna si può completare in cinque passi. Ho iniziato "dal basso", cioè con la moneta a maggior tiratura: Prussia, Guglielmo I, 880.000 esemplari. Sul D c'è l'immagine del re: qui in foto con una sfilza di medaglie che credo farebbero venire l'acquolina in bocca a @sandokan e @borghobaffo io ne ho contate venti! Sul rovescio troviamo la Germania: Forse non tutti sanno che la "Germania" è stata un invenzione italica! Duemila anni fa, la troviamo già su di un aureo di Domiziano, sconfitta e seduta a terra, con la lancia spezzata: altro che la Merkel! ? Adesso rubo un po' di qua e di là: Guerre napoleoniche Nel susseguirsi delle guerre napoleoniche si usò la figura di Germania come personificazione della Nazione tedesca, così come la francese Marianna [...]. Ma il più bello viene adesso: queste chi sono?!? L' Italia e la Germania von Friedrich Overbeck, del 1828 !!! All'epoca della creazione del dipinto, tanto l'Italia quanto la Germania erano a malapena concetti geografico-culturali generici delle rispettive regioni dell'Europa centrale e meridionale, frantumate politicamente in diversi principati (v. Confederazione germanica e Risorgimento), che solo un cinquantennio più tardi si sarebbero unificati negli Stati nazionali del Regno d'Italia (1861) e dell'Impero tedesco (1871). La donna a sinistra ha i capelli scuri e reca in capo una corona d'alloro, quella a destra è bionda e inghirlandata di fiori. Esse hanno un'aria mesta e si tengono la mano in atteggiamento amichevole. A sinistra lo sguardo coglie un tipico paesaggio italiano di coste rocciose, mentre a destra è riconoscibile una città tedesca torreggiante in stile gotico. Già allora questi due paesi erano più legati tra loro di quanto anche al giorno d'oggi certa gente vuole credere... e devo aggiungere, legati sia nel bene che nel male. Per il catalogo: Maße: 33 mm / Gewicht: 18,52 g *** FINE DELLA PRIMA PUNTATA *** Servus, Njk Nuovamente un "ping" in particolare a @giulira @ascamanaut @vathek19841 punto
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Gran parterre oggi a Verona per la premiazione Targa diffusione della Numismatica 2024, premio organizzato dall’Accademia Italiana Studi Numismatici a favore delle realtà numismatiche. Quest’anno premiato il Circolo Numismatico Ligure Corrado Astengo.1 punto
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Hai fatto bene. Lasciali per qualche ora all' aria in ambiente non umido lontano da calore e luce solare. Vanno poi conservati correttamente.1 punto
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Mactonio, secondo me si tratta di una variante. Più di una volta ho espresso la mia convinzione che punteggiatura e barrette erano abbondantemente utilizzate per "segnare" le monete. D'altra parte, considerati i tanti casi in cui ci imbattiamo di continuo, sarebbe semplicemente assurdo pensare a delle casualità, ad accumuli di metallo e via discorrendo. Oltretutto, questi segni sono ricorrenti nelle stesse lettere e, pensa alle barrette, sistemate con precisione. Pubblico la mia piastra 120 grana 1798 con la stessa variante della tua. Anzi, mi sembra siano dello stesso conio. Saluti.1 punto
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Anche se spesso aveva belle monete io non ho mai comprato nulla da loro a causa delle vicende che riguardavano il proprietario..1 punto
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Salve. Condivido una piastra 120 grana 1817 con, nel taglio, due stelle prima di "PROVIDENTIA". Saluti.1 punto
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Mi permetto di aggiungere: MINISTERO DELL'EDUCAZIONE NAZIONALE - PAGELLA DELLA CLASSE I ELEMENTARE DELLA SCOLARA CALOZZA VANDA - ROMA - ANNO SCOLASTICO 1942-1943 XXI EF petronius1 punto
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Buongiorno, Io alcune le tengo nei vassoi, altre per limitare gli spazi le ho sistemate nelle capsule leuchtturm quadrum nell'apposito cofanetto, devo dire che occupano pochissimo spazio e sono tutte in ordine. Un saluto Raffaele.1 punto
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