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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/23/24 in tutte le aree

  1. Ho acquistato recentemente questo falso d'epoca di un 2,6 soldi di Carlo Emanuele IlI con data 1744. La fattura è grossolana, tipico di questi falsi, ma sono comunque dei pezzi di storia numismatica e mi piace ogni tanto inserirne qualche esemplare in collezione! Ancora in buona conservazione, con ancora tracce evidenti di una argentatura superficiale e un peso molto abbondante di 4,27 gr. avevo voglia di condividerlo con gli appassionati savoiardi e non...
    5 punti
  2. Proviene dalla recente asta Kuenker 403 dello scorso marzo, lotto 1471: Testone AN II (1692/1693), zecca di Roma, armetta Farsetti (Berman 2247; Muntoni 43; Toffanin 2143/1), magnifico esemplare. La moneta è FDC (dichiarata qFDC, ma in realtà senza alcun difetto). E' comunque speciale per un altro motivo, il peso: 9.61 g. Pensavo ad un errore (9.16 g), tenendo conto che tra il 1683 e il 1733 il testone presentava un peso legale teorico di 9.160 g vs. quello di 9.60 g nel periodo antecedente il 1683), invece quello verificato, indiscutibilmente, è di quasi mezzo grammo superiore a quanto stabilito. La moneta è certamente autentica, con fondi eccezionali; è possibile si tratti di una coniazione particolare per esaltarne le caratteristiche (è di certo un primo conio) ma mi sembra poco probabile; più semplicemente, potrebbe trattarsi di un "errore"; il tondello è particolarmente ampio e permette di osservare una perlinatura sul bordo pressochè completa. Ho cercato tra i testoni del periodo ma non mi risulta in nessun caso un peso eccedente che giunga anche solo vicino a questo.
    4 punti
  3. No, il titolo non è un refuso, ma la segnalazione di una possibile nuova scoperta che, se confermata, rivoluzionerebbe la storia numismatica (e non solo) del nostro paese. Ne sono venuto a conoscenza stamattina, grazie a uno di quegli articoli che arrivano in automatico sullo smartphone, e che, come tutti sanno, sono scritti da persone estremamente competenti nel ramo e degne della massima fede L'articolo, in verità, sarebbe dedicato all'enorme valore delle 500 lire bimetalliche, il titolo infatti strilla: SE TROVI LE 500 LIRE BIMETALLICHE SEI RICCO!!! Ma prima di arrivare a questo viene ripercorsa la storia di tutte le monete di questo taglio, e così fin dalle prime righe apprendiamo che: "Le prime 500 Lire risalgono al 1861 con la nascita del Regno d’Italia; le prime vengono coniate in oro, con un peso di 16,56 grammi e un titolo di 900 millesimi" Ho provato a cercare nel web foto di questa moneta, ma senza risultato. E anche i vari cataloghi consultati, nomi prestigiosi quali Gigante e Montenegro, non ne parlano. Saremmo quindi di fronte a una scoperta straordinaria Ma non la sola. Infatti si prosegue affermando che: "Nel 1897 vengono introdotte le 500 Lire in argento, con un peso di 24 grammi e un titolo di 835 millesimi. Queste monete saranno prodotte fino al 1967." Sembrerebbe di trovarsi in presenza di un ibrido, una commistione tra lo scudo d'argento da 5 lire, del peso di 25 grammi (un grammo di differenza, che vuoi che sia ), ma un titolo di .900, e le 500 lire Caravelle, che hanno sì un titolo di .835, ma pesano solamente 11 grammi. E che effettivamente sono state coniate per la circolazione fino al 1967, mentre ci si perde in congetture per quanto riguarda la data di inizio della produzione, 1897 Anche di queste, naturalmente, nessuna traccia nei cataloghi, sebbene debba essersi trattato di monete di grande fortuna, visto che sono state coniate per ben 70 anni. E non solo per la circolazione, ma anche per commemorare eventi di particolare rilevanza. Infatti: "Come accade con alcune tipologie di monete per qualunque valuta, le 500 Lire vengono destinate allo scopo commemorativo. Già nel 1951, si parla della prima tiratura, in occasione del Centenario della Repubblica Romana, quando viene coniata una 500 Lire in argento commemorativa." Signori, qui si riscrive non solo la storia della numismatica, ma "la Storia", con la maiuscola. Fino a oggi tutti noi credevamo che la Repubblica Romana, costituita nel 1848, avesse cessato la sua breve esistenza l'anno successivo, 1849. Invece, grazie a questa moneta, scopriamo che ha continuato per due anni ancora. Le monete, si sa, raccontano la storia, e se nel 1951 è stata coniata una moneta commemorante il Centenario della Repubblica Romana, questo vuol dire che cento anni prima, nel 1851, la Repubblica Romana c'era ancora Sconvolto da tante, incredibili notizie, quasi non ho fatto caso all'ultima, che invece, nelle intenzioni di chi ha scritto l'articolo, è probabilmente la più importante, essendo quella che gli dà il titolo. Pare che alcuni esemplari di monete bimetalliche da 500 lire, possano arrivare a valere anche 100 euro... e io che ho sempre pensato si vendessero a chili Una, in particolare: "Nel 1995, per esempio, in occasione del 50° anniversario della FAO, viene coniata una 500 Lire bimetallica commemorativa con il logo dell’organizzazione." E a questo punto, è quasi superfluo precisare che neanche questa compare nei cataloghi https://cefaluweb.com/2024/05/20/se-trovi-le-500-lire-bimetalliche-sei-ricco-ecco-quanto-valgono/ petronius
    4 punti
  4. Ciao Amici condivido volentieri 🤣🤣🤣 la seconda aggiudicazione dell’asta SIMA di aprile scorso. Anche in questo caso si tratta di sostituzione di un esemplare di conservazione inferiore. Gli scudi di Carlo Felice in questi anni non richiamano molto interesse e le quotazioni, in qualsiasi stato di conservazione, languono o scendono, anche dei millesimi rari dei primi anni di coniazione. Probabilmente per questo motivo sono riuscito ad aggiudicarmela a un prezzo veramente da saldi estivi. La qualità e’ accettabile, difficilmente la sostituirò in futuro. Vi piace? Al di là dei rilievi mi ha attratto la patina uniforme su fondi lucentissimi. Qualche hairline qua e là non rovina più di tanto i fondi al D. Buona serata a tutti
    3 punti
  5. Buonasera, desideravo condividere dubbi e impressioni relative all'acquisto di questa moneta, fig 1A: Dati venditore: nummus (PB AE3), Rame, 408-415, zecca di Costantinopoli, gr. 1,61, mm. 15,5, asse conio 6h, BB/qBB, patina grigio scuro e sabbia, tipo RIC X Theodosius II 399./ D N HONORI-VS P F AVG/ *I-. Busto di Onorio verso dx, con diadema di perle, panneggiato e corazzato, stella a sx. R/ GLORI-A ROMA-NORVM/ -I-// CONSA. Onorio e Teodosio II in piedi di fronte, la testa l'una verso l'altra, ciascuno con lancia nella mano esterna e appoggiato sulla mano interna sullo scudo.La moneta al diritto ha il ritratto di Onorio ma l’autorità emittente è Teodosio II, zecca di Costantinopoli CONS, Prima officina A (seguendo la numerazione A, B, Γ). Dubbi: 1) A differenza della descrizione del venditore (Ric X 399), ho l’impressione che sul rovescio ci sia un globo , tenuto tra le due figure. Metto a confronto un esemplare meglio conservato: fig 1B. A voi cosa sembra? In tal caso il tipo potrebbe essere corretto in 409? 2) “AE3” si riferisce al diametro e peso di queste monetazioni. E’ corretta la tabella di riferimento che riporto in fig 2 ? (la trovo in un testo con nota bibliografica “RIC X, p. 17”). 3) Per una moneta come questa è più corretta la dizione nummus o centenionalis o nessuna di queste? 4) Cosa indica la sigla “PB” nei dati del venditore? Mi scuso per tante domande, grazie mille a chi potrà rispondere a qualcuna… Suggestioni: Mi sono avventurato fuori dai dai miei orizzonti cronologici consueti perché desideravo una moneta che mi portasse (più o meno) nel 415 d.C., un anno che mi suggestiona particolarmente per due eventi. Il primo si svolge In Occidente. Si tratta del celebre viaggio narrato da Rutilio Namaziano nel De Reditu suo, fig 3 (le datazioni oscillano tra il 415 e il 417). Pagano, cultore della grandezza di Roma, praefectus urbis nel 214, Rutilio lascia Roma a malincuore per raggiungere le sue proprietà in Gallia, minacciate dai barbari. Sceglie di viaggiare per mare, lungo costa, essendo le vie di terra danneggiate dall’incuria e soprattutto non sicure (il grande ingresso nell’impero di barbari attraverso Magonza e il Reno era iniziato la famosa notte del 31 Dicembre 406, mentre il sacco di Roma da parte dei Goti è del 410). Giorno dopo giorno, Rutilio celebra in versi la decadenza del presente, dei luoghi, della morale, a confronto della grandezza del passato, vagheggiando un’ennesima rinascita di Roma. L’altro evento si svolge invece in Oriente, nello stesso anno, ed è la morte di Ipazia, esponente ed erede del pensiero scientifico e filosofico greco, massacrata nel clima di terrore che vede protagonista il vescovo Cirillo (appoggiato dall’augusta Pulcheria) in una Alessandria stretta nel confronto finale tra cristiani, ebrei e amministrazione romana (il praefectus augustalis Oreste), fig 4. In questo 415 malinconico e tragico (tale almeno è per gli sconfitti dalla storia) in Oriente regna di fatto Elia Pulcheria, che dal 414 è divenuta reggente del fratello Teodosio II, di due anni più giovane di lei. In Occidente regna invece Onorio fig 5, cui si deve la condanna di Stilicone fig 6, che per noi moderni è uno degli ultimi difensori dell’impero d’Occidente ma che per gli antichi si era reso colpevole del foedus con Alarico. Un’accusa sostenuta persino dalla potente moglie di Stilicone, Serena (della quale Onorio era cugino nonchè genero, avendone sposate in successione due figlie, prima Maria poi Termanzia). Stilicone è un generale di origine vandala, come i barbari che minacciano le proprietà di Rutilio Namaziano, il quale pronuncia parole durissime contro Stilicone: avrebbe tradito l’impero, bruciato i Libri Sibillini, permesso che i barbari penetrassero nel cuore dell’impero e, per questo, è peggiore di Nerone. Se l’imperatore aveva ucciso la propria madre, Stilicone ha ucciso l’immortale madre del mondo (De Reditu suo II, 40-59). Insomma, ad ascoltar bene in questa piccola moneta si può avvertire il suono dell’acqua smossa dalla barca che trasporta lentamente l’assorto e malinconico Rutilio lungo la costa di un mondo che sta ormai scomparendo; e, assieme, lo spaventoso clamore che proviene dal Caesareum di Alessandria, dove Socrate Scolastico colloca l’assassinio di Ipazia. Buona serata, Lucius LX
    3 punti
  6. Salve. Condivido una piastra 120 grana 1817 con, nel taglio, due stelle prima di "PROVIDENTIA". Saluti.
    3 punti
  7. una imitativa di questo tipo, senza rovescio, può essere qualsiasi cosa ... da una FTR di IV secolo, a una imitazione di Onorio di inizio V.... valutare se ci sia o no la barba e se questo faccia la differenza, e valutare lettera per lettera la legenda, non ha alcun valore nella disamina
    3 punti
  8. Buonasera a tutti, via presento l’ultimo arrivato, un bel dollaro Morgan del 1901 della zecca di New Orleans, Anche se é una moneta molto comune é per ora una delle mie preferite nella mia modestissima collezione, perché mi piace molto il disegno della moneta, molto probabilmente credo che orienterò così la mia collezione: acquisterò solo monete in argento sia italiane che estere, ho un debole per i dollari, ho anche un half dollar Kennedy del’64
    2 punti
  9. Direi che ha confermato il grande e diffuso interesse per la monetazione romana, nonostante i tempi difficili per questo collezionismo ( in particolare in Italia).
    2 punti
  10. Pur non conoscendoti personalmente (solo attraverso il Forum, ma non è una conoscenza da poco) ogni qualvolta ti leggo "amplifichi" la mia passione per la numismatica. Non ci potrò' essere (ho una persona disabile in famiglia) ma ti auguro ogni bene e gratificazioni. Un caro saluto, Santi.
    2 punti
  11. Ciao, è un sestino, secondo il Magliocca la troppa instabilità nel peso di queste monete avrebbe provocato non pochi problemi al popolo nell'uso di questo nominale... In poche parole il mezzo sestino, sempre secondo il Magliocca,non esiste...
    2 punti
  12. Raccomandata in perfetta tariffa, affrancata con 40c bruno della cosiddetta serie 'Floreale' emissione del 1901. Il francobollo è quotato abbastanza bene, peccato l'annullo a penna e non con guller con datario.. per una raccomandata è un'anomalia postale. L'affrancatura comunque così come la vediamo è originale ed autentica. Abbiamo l'annullo di arrivo cerchio grande di Bellagio del 15 Nov 1906, purtroppo non l'annullo di partenza. Abbiamo in basso a dx un annullo tondo riquadrato del 15.11.1906, forse di transito..? .. non nitido e quindi con località almeno a me non leggibile. Anche se l'immagine non è completa dovrebbe essere una corrispondenza tra l'ospedale S.Anna di Como e il sindaco di Bellagio. Immagino che non vi siano altri annulli ..?!
    2 punti
  13. Ciao @Giov60, davvero interessante il connubio tra peso "extra" e conservazione eccezionale... un motivo ci deve essere, sarebbe una coincidenza troppo strana altrimenti; magari si tratta di esemplari "di presentazione", con tondelli dedicati (che diametro ha ?) e una cura particolare nella coniazione, vedi la centratura perfetta del conio. Io ne ho un esemplare "normale", peso 9,13 g e diametro oscillante 30,5-30,9 mm: Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  14. Tutto è relativo. Se quello fosse il polpastrello del mio dito indice la moneta avrebbe un diametro di circa un centimetro, se fosse quello di F. (uno che conosco) avrebbe un diametro di 7 mm , se fosse quello di M. (altro mio conoscente) forse arriverebbe a quasi due centimetri. E anche il peso sarebbe relativo. Indubbiamente per un esperto di una determinata monetazione può essere sufficiente solo una faccia di una moneta per riconoscerla, o anche solo un pezzetto di immagine, ma per tutti gli altri utenti del Forum, che apprezzano la visione delle monete è opportuno che la visione sia completa, e una moneta ha due facce e dati metrologici che la caratterizzano, e quindi va "presentata" in maniera completa.
    2 punti
  15. FONTE:" www.targatocn.it" 5/05/2024 Esposta a Saluzzo la collezione permanente di monete antiche del Marchesato, dono di Pierino Battisti alla Città. L’allestimento, nel museo civico Casa Cavassa, ospita 50 pezzi. Ingresso libero il 4 e 5 maggio nell’ambito di la Città Svelata Saluzzo, inaugurazione della Collezione permanente Pierino Battisti, collezione di monete dell'antico Marchesato. È entrata a far parte del patrimonio di Casa Cavassa, collocata nella "stanza della lobbia" al primo piano del museo civico, la preziosa Collezione permanente di monete antiche del Marchesato di Saluzzo, lasciata in dono al Comune da Pierino Battisti, assicuratore, uomo dai molteplici interessi culturali. Collezionista, già presidente del circolo numismatico filatelico "Bodoni", è deceduto nel 2016. Il taglio del nastro dell’allestimento, curato da Giorgio Fea, studioso numismatico cuneese, è avvenuto venerdì 3 maggio alla presenza dei famigliari, autorità comunali, del sindaco Mauro Calderoni, del presidente della Fondazione CrSaluzzo e soci del circolo, rappresentati dal presidente Luciano Drua. Battisti espresse tra le sue volontà testamentarie quella di lasciare le antiche monete del Marchesato alla città, perché fossero esposte in un ente museale (individuato in Casa Cavassa) per garantirne la piena fruibilità al pubblico. Monete da lui raccolte in tanti anni di collezionismo e di interesse per la numismatica risalente all’età giovanile. “Il suo interesse infatti iniziò quando ricevete in dono da alcuni parenti monete della Seconda guerra mondiale”. E’ stato ricordato dal nipote Gualtiero Battisti. Quello della monetazione antica era scaturito dal ritrovamento di monete romane note come il tesoretto di "Cascina Morina” nel comune di Scarnafigi di cui Pierino Battisti ebbe modo di acquistare alcuni esemplari. La passione per le monete romane fu coltivata per tutta la vita e affiancata da quella per la monetazione del Regno d’Italia e dell’antico Marchesato di Saluzzo. La moglie Anna esecutrice del testamento ha dato attuazione a fine 2020 alle volontà del marito che fu presidente del circolo numismatico Bodoni dal 1993 fino alla morte, realizzando con i soci mostre ed iniziative di livello nazionale e internazionale. A Casa Cavassa sono esposte 50 monete, tutte dotate di tracciatura e un antico tariffario di cambio. Monete importanti tra le quali il noto tallero di Margherita di Foix ( 40 grossi, battuto dalla zecca di Carmagnola nel 1516) reggente del Marchesato per il figlio Michele Antonio. E’ considerata una delle monete più belle e particolari del Rinascimento italiano, tanto che un esemplare di questa moneta fu scelta per una mostra numismatica a New York come esempio italiano rinascimentale di arte e tecnica incisoria, ha ricordato Fea. La "Collezione permanente Pierino Battisti è entrata a far parte del percorso di visita del museo civico (in via San Giovanni) perfettamente legata all’edificio e alla sua storia. Ingresso gratuito nell’ambito di "La Città Svelata" ( sabato e domenica 5 maggio). ========================================================= FINALMENTE dopo ben sette anni dalla dipartita del compianto amico PIERINO BATTISTI la collezione delle sue monete della " Zecca di Carmagnola" è entrata a far parte del patrimonio museale di "Casa Cavassa". Un bellissimo esemplare del tallero moneta=medaglia di Margherita di Foix fa parte della raccolta insieme ad altre notevoli, interessanti e rare monete. "CASA CAVASSA" sede del museo civico della città di Saluzzo, fu una antica dimora e fastosa residenza della importante famiglia nobiliare " Cavassa" A testimoniare l'importanza dell'edificio, risalente all'inizio del sec.XVI, ancora oggi si ammirano il portale marmoreo ed il portone ligneo scolpiti ( 1518-1528) e nelle pareti del loggiato interno decori ed affreschi "a grisaille".
    2 punti
  16. Dopo qualche giorno di attesa è arrivato anche il Coronato battuto da Varesi. Sovrano rappresentato con busto in là con l'età. Nessun segno zecchiere Zecca: Napoli Peso: 3,90 grammi
    2 punti
  17. L' attribuzione a Entella credo sia una mera ipotesi.
    2 punti
  18. La maggior casa d'aste numismatiche inglese chiude in seguito agli scandali che hanno interessato la casa e il suo responsabile Richard Beale arrestato negli USA. https://new.coinsweekly.com/news-en/roma-numismatics-to-close-on-24-may-2024/
    1 punto
  19. Grazie per la segnalazione. Sono un po' triste sia per la vicenda sia per la chiusura....è sempre brutto quando un operatore affermato chiude e soprattutto in questo modo!
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  20. Il RIC V zoppica un po' sulla monetazione di Gallieno e famiglia. Per una più precisa catalogazione il testo di riferimento e' il Goebl (MIR) che purtroppo non possiedo. Ciao. Stilicho
    1 punto
  21. Volevo sapere dai più esperti qualche informazione su questa affrancatura. Grazie
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  22. Complimenti anche da parte mia per la splendida medaglia.
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  23. A mio avviso direi un BB+/ qSpl.
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  24. 1 punto
  25. Nessuna domanda è una cavolata, le spiegazioni aiutano a capire e apprezzare questa materia, stiamo facendo filatelia.. non siamo qui a fare business.
    1 punto
  26. Francobolli annullati a penna sono si un' anomalia ma non e' poi così strano. Addirittura se il francobollo per qualche motivo sfuggiva all'annullo, anche il postino in consegna se lo avesse notato era autorizzato con un tratto di penna ad annullarlo. Esempi:
    1 punto
  27. Il francobollo è stato annullato a penna. O l' impiegato non aveva il timbro sul banco in quel momento e per fare prima ha fatto una X a penna sul francobollo..?? O il francobollo forse coperto da altra busta possa essere sfuggito all'annullo e annullato successivamente a penna all' arrivo a Bellagio, ..o chissà cos' altro..?? Anche a me e' sembrato strano che su una raccomandata non ci fosse l' annullo di partenza, ma quello che mi ha convinto nell' affermare che l' affrancatura sia autentica nel senso non creata di proposito, sono i valori di catalogo del francobollo. Ora, ... il francobollo nuovo su gomma integra e' quotato 1600€, nuovo linguellato 550€, viaggiato su busta 60/70€. Chi andrebbe a creare un falso documento postale perdendo soldi.. ?? Credo che il foglio nell' immagine sia solo una parte della raccomandata, infatti torpedo dice che il foglio dall' altra parte è completamente bianco, sarà sicuramente stato pinzettato a qualcos'altro, e ci saranno forse pure i buchi, ecco perché bisognerebbe avere sempre l' immagine completa del documento. P.S. ma è una busta o un foglio...???
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  28. Se proprio vogliamo essere pignoli esistono anche con pesi intermedi con un ampia forbice di differenza,in questo caso come dovremmo catalogarli?... Per me l'unica differenza è nella corona che sovrasta le iniziali I e C,reale o radiata...
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  29. ...al sindaco di Bellagio per correttezza. Per 2€ hai fatto un ottimo affare, il francobollo viaggiato è quotato più di 60€. L'unica pecca è l'annullo di partenza mancante, ma l'affrancatura è autentica.
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  30. Eccezionale il tuo testone Giovanni @Giov60, per conservazione ma soprattutto per il peso davvero inconsueto. Allego anche il mio, come quello Roberto @rcamil di peso regolare. Michele
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  31. A distanza di 10 anni, posso solo dire una cosa: sono falsi. Arka Diligite iustitiam
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  32. Condivido pienamente, e rilancio una "provocazione": riteniamo confacente una classificazione, dove viene considerata R, R2 monete che appaiono in pressoché tutte le raccolte e R3 o R4 monete che appaiono decine di volte in un anno solare, e si possono trovare ed acquistare ad ogni convegno numismatico?
    1 punto
  33. Contribuisco con questo distintivo commemorativo omaggiato ai membri del partito che presero parte alle cerimonie ufficiale tenutesi al Cremlino in occasione del 60° anniversario della rivoluzione. Prodotto dalla zecca di Mosca, in argento e smalto
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  34. Per chi volesse condividere con gli amici di Accademia e quelli del Circolo Astengo di Genova la cerimonia della consegna della targa per la diffusione numismatica da parte di AISN sarà al box di Alberto D’Andrea alle ore 14,30 di venerdì.
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  35. Distintivo di Brest. Porta di Terespol. Terespol è una città della Polonia che ha un'importante e trafficata dogana stradale (e ferroviaria), condivisa con la dogana bielorussa di Brěst. 2,8x2,3 cm La frontiera Terespol - Brěst La cittadina, le cui prime notizie risalgono al 1697, ha un'importante e trafficata dogana stradale (e ferroviaria), condivisa con la dogana bielorussa di Brěst; e rappresenta uno dei confini dell'Unione europea. Questa linea di frontiera ha una lunga storia di eventi e vicissitudini a cavallo fra i due conflitti mondiali. apollonia
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  36. Se deve completare la collana allora le consiglio di aspettare fine anno per quanto riguarda la Lombardia in generale.
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  37. ...e per risarcimento della lunga attesa ti regalo anche il disegnino...
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  38. L'ho fatto io... e grazie per questa interessante condivisione!
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  39. Ciao, si è un difetto di coniazione. Forse più uno scivolamento o un salto di conio che una doppia battitura 🙂 ANTONIO
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  40. Si, ovviamente. Io mi riferivo a quelle chiuse. Presenti sulle monete riprodotte per fusione. Quando si prende l'impronta per fare lo stampo da esemplari autentici spesso ,soprattutto quando la frattura si addentra all'interno del tondello ed è poco aperta, si riporta solo la parte superficiale che è visibile sia al dritto che al rovescio ma è comunque piena. Posto foto di esemplare di denario non autentico riprodotto per fusione con frattura visibile ma piena. ANTONIO
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  41. T a' volato spesso = tavolato spesso Buona giornata
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  42. Ciao, Prima di tutto partirei dal chiarire un aspetto fondamentale: quello che tutti chiamano "perizia" in realtà non è altro che un semplice parere di conservazione. Questo è palesemente intuibile, tra l'altro, vista l'essenzialità di quanto riporta il cartellino. Una periza è ben più complessa, approfondita e completa sia dal punto di vista tecnico / bibliografico che, soprattutto, valutativo; questi aspetti vengono infatti tralasciati nella comunissima "imbullettatura con sigilli", che, al massimo, contiene delle notazioni molto essenziali (tralasciamo quando viene riportata la dicitura eccezionale senza riportare alcuna motivazione, o quando viene riportata la rarità). Va da se quindi che aprire queste bustine lascia un po il tempo che trova se si parla di monete comunissime, e in conservazione modesta (faccio un esempio: un due lire quadriga briosa). Per monete di un certo pregio il discorso dell'imbullettatura è ancora più delicato. Certamente non è il modo migliore per conservarle e tantomeno valorizzarle. La certificazione migliore in questi casi è una certificazione fotografica, che ne attesti prima di tutto l'autenticità, e ne certifichi poi la valutazione attraverso un’analisi più approfondita. In questo modo sei libero dalla plastica (specialmente se la moneta è stata lavata e successivamente chiusa nella bustina; non c'è cosa più nociva che si possa fare!), e al contempo hai una perizia tecnica che la valorizza. Io ad esempio feci fare da Tevere una certificazione fotografica di un Littore (comunque sempre molto scarna) che lui chiuse come eccezionale. In questo caso si parla di una moneta di un certo costo e di un certo pregio, che venne valorizzata da rinomato Professionista. Ti allego un esempio di perizie che eseguo. Non sono certo Tevere, ma mi sforzo di inserire quante più nozioni possibili ai fini della valutazione. Ovviamente la perizia diventa più tecnica e approfondita in base alla tipologia monetale in questione (se monete preunitarie o coniate a martello). Mi voglio un attimo soffermare sull'aspetto della conservazione nel tempo. La moneta non è fatta per stare nella plastica (con questo non voglio assolutamente dire che devono essere aperte; ognuno sceglie come conservare le proprie monete e non sono certo io a dire quello che il collezionista dovrebbe fare). Però è oggettivo che il modo migliore per conservarle sia, parlo soprattutto per quelle in argento, un bel monetiere in legno e velluto. In questi contesti le monete possono sviluppare patine davvero spettacolari, che in questo caso certamente valorizzano la moneta nel tempo (ti allego un esempio di uno scudo cinquantenario, mai lavato, che nel corso dei decenni ha sviluppato una patina di assoluta bellezza). Se la moneta non è mai stata lavata, il monetiere ne valorizza enormemente l'appeal.
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  43. Grazie come sempre @PostOffice. Con la cartolina in mano mi sento di confermare assolutamente Posta militare 23
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  44. Una delle mie prime monete con una bella conservazione. E, se devo essere sincero, più la guardo e più mi piace. Avendo il fascio legato a II, ritengo non sia neanche facilissima da trovare. Interessante sia al dritto che al rovescio. Secondo me, una delle più affascinanti di Carlo II e non solo di Carlo II. Ringrazio molto chi ha manifestato il suo apprezzamento. Saluti a tutti.
    1 punto
  45. Proseguo con il mio secondo mezzo tornese di tre . Millesimo 1838 Magliocca 791B conservazione a mio parere QBB al dritto mancanza di punteggiatura dopo II e VTR.
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  46. Grazie @Rocco68 parto dal millesimo 1835, bruttino ma è stato una delle prime monete di Ferdinando II messe in collezione quindi lo custodisco gelosamente. parere conservazione QMB/MB Magliocca 789 presenta al rovescio le cifre 3 e 5 leggermente più basse rispetto alle precedenti . al dritto non vedo la punteggiatura dopo VTR SIC e HIER ma forse causa usura
    1 punto
  47. Provvedo subito con un'altra mia napoletana (l'avrete capito che amo queste monete). 10 Tornesi 1840.
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  48. Buonasera, dato che nessuno ha intenzione di postere delle belle foto (questo era il fine del post) inizio io (sperando che altri mi seguano ) a postare una mezza lira del ducato di Parma e Piacenza. Il sovrano è Ferdinando I di Borbone . La descrizione è la seguente: dritto: Scudo del casato Borbone-Parma sormontato da corona ducale, intorno: FERD • I • H • I • D • G • PLAC • PAR • V • DVX e il millesimo. rovescio: San Antonino che procede a cavallo verso sinistra con stendardo. In esergo SOLDI • X. Intorno S • ANTO • M • PROT • PLAC •. La moneta è del 1790 (scritto J790) ed è classificata NC (non comune)
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
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