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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/22/24 in tutte le aree

  1. Buonasera, spiace dare una brutta notizia a @gennydbmoney ma le notizie su questo esemplare non sono buone. Purtroppo questa interessante serie anepigrafe (che colpisce appunto per questa sua caratteristica intrinseca) è contraddistinta dalla presenza di una serie di copie fraudolente che si rinvengono abbastanza comunemente su Ebay; in questo periodo casualmente non ce ne sono ma mi è tornata alla mente la discussione e nel dettaglio faccio riferimento in particolare ai pezzi nel post # 2. I dubbi espressi da @Pxacaesar sono dunque pienamente legittimi. Tra l'altro il venditore (tipica la foto su sfondo rosso similpelle) ha anche un secondo negozio anch'esso con prodotti dall'aspetto fuso e risulta esser stato inserito nei Coin Fake seller del FAC. Buona serata Illyricum PS: notate oltre alla similitudine del ritratti la legenda a rovescio con gli stessi dettagli, la medesima carenza (in un caso va girata idealmente di 180°), in un caso una forma di tondello pressochè uguale (senza la lacuna).
    3 punti
  2. Buonasera a tutti, passato recentemente in Asta Artemide LXI. Lotto 906 Un interessante Grano Neapolis Rex doppia data che secondo me starà a pieno titolo nella discussione ad hoc. Riporto quanto dichiarato dalla casa d'Aste e le foto della stessa. Cosa ne pensate? Complimenti al possessore. Saluti Alberto
    3 punti
  3. Piacevole ed interessante serata, l'esposizione di Songa del periodo di monetazione imperiale da Augusto ad Arcadio passando dalle tre riforme monetarie; di Augusto, Diocleziano e Costantino dove abbiamo visto nelle varie fasi i cambi di nominale per chi come me era scarso di nozioni su questa monetazione si sono potute imparare molte cose. Il tutto coadiuvato da due brochure ricche di informazioni ed immagini fornite ai soci dal relatore ed alla fantastica serie di monete della serie Legionarie, e molte monete dei vari imperatori. Delle immagini della serata Grazie al Socio Mascher i presenti sono stati omaggiati con delle pubblicazioni inerenti alla monetazione imperiale, come ripostigli monetali scoperti in Lombardia e volumi della serie Glaux.
    3 punti
  4. Carissimo @Prosit spero di non offenderti e mi auguro che prendi questo suggerimento come un consiglio: PRIMA, DURANTE e DOPO, bisogna sempre tenersi informati sulla monetazione che si sta seguendo, per non incorrere in incauti acquisti prendendo delle cantonate, esempio acquistando falsi per originali. Il motivo di questo mio post è nel fatto che eri all'oscuro che il '36 fosse in nichelio. Compra un catalogo Gigante, Montenegro, anche datato che ti aiuta in questo percorso.
    3 punti
  5. DITEMI QUANTO VALE QUESTA MONETA CHE O TROVATO NEL PORTAFOGLIO E LETTO SU INTERNET CHE VALE UNA FORTUNA E SBRIGATEVI XCHE DEVO ANDARLA A VENDERE NON ASPETTATEVI RINGRAZIAMENTI ANZI SIETE VOI CHE DOVETE RINGRAZIARMI A ME CHE VI HO FATTO LONORE CHE SONO VENUTO QUA A CHIEDERE ECCO LA FOTO:
    2 punti
  6. No, il titolo non è un refuso, ma la segnalazione di una possibile nuova scoperta che, se confermata, rivoluzionerebbe la storia numismatica (e non solo) del nostro paese. Ne sono venuto a conoscenza stamattina, grazie a uno di quegli articoli che arrivano in automatico sullo smartphone, e che, come tutti sanno, sono scritti da persone estremamente competenti nel ramo e degne della massima fede L'articolo, in verità, sarebbe dedicato all'enorme valore delle 500 lire bimetalliche, il titolo infatti strilla: SE TROVI LE 500 LIRE BIMETALLICHE SEI RICCO!!! Ma prima di arrivare a questo viene ripercorsa la storia di tutte le monete di questo taglio, e così fin dalle prime righe apprendiamo che: "Le prime 500 Lire risalgono al 1861 con la nascita del Regno d’Italia; le prime vengono coniate in oro, con un peso di 16,56 grammi e un titolo di 900 millesimi" Ho provato a cercare nel web foto di questa moneta, ma senza risultato. E anche i vari cataloghi consultati, nomi prestigiosi quali Gigante e Montenegro, non ne parlano. Saremmo quindi di fronte a una scoperta straordinaria Ma non la sola. Infatti si prosegue affermando che: "Nel 1897 vengono introdotte le 500 Lire in argento, con un peso di 24 grammi e un titolo di 835 millesimi. Queste monete saranno prodotte fino al 1967." Sembrerebbe di trovarsi in presenza di un ibrido, una commistione tra lo scudo d'argento da 5 lire, del peso di 25 grammi (un grammo di differenza, che vuoi che sia ), ma un titolo di .900, e le 500 lire Caravelle, che hanno sì un titolo di .835, ma pesano solamente 11 grammi. E che effettivamente sono state coniate per la circolazione fino al 1967, mentre ci si perde in congetture per quanto riguarda la data di inizio della produzione, 1897 Anche di queste, naturalmente, nessuna traccia nei cataloghi, sebbene debba essersi trattato di monete di grande fortuna, visto che sono state coniate per ben 70 anni. E non solo per la circolazione, ma anche per commemorare eventi di particolare rilevanza. Infatti: "Come accade con alcune tipologie di monete per qualunque valuta, le 500 Lire vengono destinate allo scopo commemorativo. Già nel 1951, si parla della prima tiratura, in occasione del Centenario della Repubblica Romana, quando viene coniata una 500 Lire in argento commemorativa." Signori, qui si riscrive non solo la storia della numismatica, ma "la Storia", con la maiuscola. Fino a oggi tutti noi credevamo che la Repubblica Romana, costituita nel 1848, avesse cessato la sua breve esistenza l'anno successivo, 1849. Invece, grazie a questa moneta, scopriamo che ha continuato per due anni ancora. Le monete, si sa, raccontano la storia, e se nel 1951 è stata coniata una moneta commemorante il Centenario della Repubblica Romana, questo vuol dire che cento anni prima, nel 1851, la Repubblica Romana c'era ancora Sconvolto da tante, incredibili notizie, quasi non ho fatto caso all'ultima, che invece, nelle intenzioni di chi ha scritto l'articolo, è probabilmente la più importante, essendo quella che gli dà il titolo. Pare che alcuni esemplari di monete bimetalliche da 500 lire, possano arrivare a valere anche 100 euro... e io che ho sempre pensato si vendessero a chili Una, in particolare: "Nel 1995, per esempio, in occasione del 50° anniversario della FAO, viene coniata una 500 Lire bimetallica commemorativa con il logo dell’organizzazione." E a questo punto, è quasi superfluo precisare che neanche questa compare nei cataloghi https://cefaluweb.com/2024/05/20/se-trovi-le-500-lire-bimetalliche-sei-ricco-ecco-quanto-valgono/ petronius
    2 punti
  7. Dopo qualche giorno di attesa è arrivato anche il Coronato battuto da Varesi. Sovrano rappresentato con busto in là con l'età. Nessun segno zecchiere Zecca: Napoli Peso: 3,90 grammi
    2 punti
  8. Questa marca da bollo assomiglia molto all' aquilino o aquila sabauda dell' emissione floreale Vittorio Emanuele III del 1901, ma il cliché non e' lo stesso, le due aquile sono differenti, fu utilizzata sicuramente la stessa carta valori, in quanto entrambe le emissioni hanno filigrana Corona. Comunque, ..la marca e' del 1914, soprastampata "Cinema" in nero su marche a tassa fissa del 1905. Due piccoli gioielli. Non so dire se ne e' stato fatto un uso improprio nel caso del frammento in questione, d'altronde se non abbiamo altro sul cartaceo che ci aiuti a capire quale tassa fu pagata possiamo supporre di tutto. (Ecco perché i documenti non andrebbero mai tagliati, purtroppo molto materiale arriva su frammento perché tagliato per la privacy) Queste carte valori venivano apposte su qualsiasi cosa quando bisognava usarle per l' esaurimento scorte o per mancanza di altri valori appropriati allo scopo. Abbiamo avuto marche da bollo usate come francobolli e francobolli come marche da bollo. L'uso di queste marche per il cinema inizio' nel 1914 e termino' nel 1918.., dopo questa data credo che per questo tipo di tassazione furono usate marche per cambiali ed altri effetti di commercio.
    2 punti
  9. oltre agli hobby vi è anche un mutuo da pagare
    2 punti
  10. Da una rapida carrellata, credo che oltre queste due banconote dagli anni '80 in poi non ce ne siano più così tettagliate.
    2 punti
  11. Con grande orgoglio ed eccitazione, siamo qui per annunciare un importante aggiornamento dell'applicazione Maktun! Grazie ai vostri feedback, cari collezionisti, siamo lieti di introdurre nuove funzionalità che renderanno il vostro viaggio da collezionista ancora più divertente e confortevole. L'aggiornamento include le seguenti funzionalità: 🌟 Gestione delle collezioni private Oltre alle collezioni standard, ora puoi creare e gestire le tue collezioni private e tematiche direttamente nell'app Maktun. Che si tratti di monete o banconote, tienile organizzate, monitora i tuoi acquisti e condividi i tuoi tesori con la comunità globale! 💼 Esportazione dei dati in diversi formati Esporta facilmente i dati della tua collezione in formati comodi come PDF, XLS o CSV. Ora puoi conservare in modo sicuro le tue informazioni importanti su monete e banconote sul tuo dispositivo o condividerle con amici e appassionati. ☁️ Archiviazione sicura dei dati nel Cloud Stai tranquillo sulla sicurezza dei tuoi dati! Maktun offre l'opzione di archiviare backup della tua collezione nel Cloud, garantendo sicurezza e accessibilità in ogni momento. 📊 Analisi delle statistiche Esplora statistiche uniche sulla tua collezione! Ottieni approfondimenti sul numero di monete, banconote, paesi, denominazioni e dai uno sguardo più attento a una mappa mondiale che visualizza l'ampiezza della tua collezione.
    1 punto
  12. FONTE:" www.targatocn.it" 5/05/2024 Esposta a Saluzzo la collezione permanente di monete antiche del Marchesato, dono di Pierino Battisti alla Città. L’allestimento, nel museo civico Casa Cavassa, ospita 50 pezzi. Ingresso libero il 4 e 5 maggio nell’ambito di la Città Svelata Saluzzo, inaugurazione della Collezione permanente Pierino Battisti, collezione di monete dell'antico Marchesato. È entrata a far parte del patrimonio di Casa Cavassa, collocata nella "stanza della lobbia" al primo piano del museo civico, la preziosa Collezione permanente di monete antiche del Marchesato di Saluzzo, lasciata in dono al Comune da Pierino Battisti, assicuratore, uomo dai molteplici interessi culturali. Collezionista, già presidente del circolo numismatico filatelico "Bodoni", è deceduto nel 2016. Il taglio del nastro dell’allestimento, curato da Giorgio Fea, studioso numismatico cuneese, è avvenuto venerdì 3 maggio alla presenza dei famigliari, autorità comunali, del sindaco Mauro Calderoni, del presidente della Fondazione CrSaluzzo e soci del circolo, rappresentati dal presidente Luciano Drua. Battisti espresse tra le sue volontà testamentarie quella di lasciare le antiche monete del Marchesato alla città, perché fossero esposte in un ente museale (individuato in Casa Cavassa) per garantirne la piena fruibilità al pubblico. Monete da lui raccolte in tanti anni di collezionismo e di interesse per la numismatica risalente all’età giovanile. “Il suo interesse infatti iniziò quando ricevete in dono da alcuni parenti monete della Seconda guerra mondiale”. E’ stato ricordato dal nipote Gualtiero Battisti. Quello della monetazione antica era scaturito dal ritrovamento di monete romane note come il tesoretto di "Cascina Morina” nel comune di Scarnafigi di cui Pierino Battisti ebbe modo di acquistare alcuni esemplari. La passione per le monete romane fu coltivata per tutta la vita e affiancata da quella per la monetazione del Regno d’Italia e dell’antico Marchesato di Saluzzo. La moglie Anna esecutrice del testamento ha dato attuazione a fine 2020 alle volontà del marito che fu presidente del circolo numismatico Bodoni dal 1993 fino alla morte, realizzando con i soci mostre ed iniziative di livello nazionale e internazionale. A Casa Cavassa sono esposte 50 monete, tutte dotate di tracciatura e un antico tariffario di cambio. Monete importanti tra le quali il noto tallero di Margherita di Foix ( 40 grossi, battuto dalla zecca di Carmagnola nel 1516) reggente del Marchesato per il figlio Michele Antonio. E’ considerata una delle monete più belle e particolari del Rinascimento italiano, tanto che un esemplare di questa moneta fu scelta per una mostra numismatica a New York come esempio italiano rinascimentale di arte e tecnica incisoria, ha ricordato Fea. La "Collezione permanente Pierino Battisti è entrata a far parte del percorso di visita del museo civico (in via San Giovanni) perfettamente legata all’edificio e alla sua storia. Ingresso gratuito nell’ambito di "La Città Svelata" ( sabato e domenica 5 maggio). ========================================================= FINALMENTE dopo ben sette anni dalla dipartita del compianto amico PIERINO BATTISTI la collezione delle sue monete della " Zecca di Carmagnola" è entrata a far parte del patrimonio museale di "Casa Cavassa". Un bellissimo esemplare del tallero moneta=medaglia di Margherita di Foix fa parte della raccolta insieme ad altre notevoli, interessanti e rare monete. "CASA CAVASSA" sede del museo civico della città di Saluzzo, fu una antica dimora e fastosa residenza della importante famiglia nobiliare " Cavassa" A testimoniare l'importanza dell'edificio, risalente all'inizio del sec.XVI, ancora oggi si ammirano il portale marmoreo ed il portone ligneo scolpiti ( 1518-1528) e nelle pareti del loggiato interno decori ed affreschi "a grisaille".
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  13. La dimenione il peso il metallo si evincono dalla foto...il rovescio non e' per ora disponibile .. Be se ha la barba il cerchio si restringe molto
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  14. @Argodan Indipendentemente da quale moneta possa trattarsi, per un qualunque tentativo dii identificazione e' indispensabile associare foto di entrambe la facce della moneta, dati di peso e diametro, informazioni sul possibile tipo di metallo. Ciao. Stilicho
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  15. la testa di un Leone. Molti anni fa una specie più piccola di leone Africano si trovava anche in Sicilia,forse per quello la testa di leone senza criniera , per la scritta devo andare a vedere un libro non mi ricordo. Questa la scritta "Il Re Guglielmo il secondo" dal MIR Varesi
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  16. Grazie mille per la vostra risposta. Buonasera. Alain.
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  17. Bellissimo grano,mi piace molto l'espressione di Filippo che ritengo di stile insolito se confrontato con altri grani... In considerazione del peso e da possibili tracce di ribattitura potrebbe ospitare un tornese di Filippo III ma bisognerebbe averlo in mano per una corretta valutazione... Concordo con la conservazione stimata dalla casa d'asta e mi complimento con chi ha portato a casa questo gioiellino...
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  18. i circolo Astengo ha molti collezionasti molto preparati, ciascuno con proprie passioni, molti sono autori di libri e comunque hanno metodo. Le aree di maggiore interesse dei soci riguardano la monetazione provinciale romana, i luigini, le prove e i progetti; ma la competenza che ci distingue e che spicca (o vuole spaccare) è quella sulla monetazione genovese e di area ligure. Grazie alle sinergie con il gruppo facebook Genova Numismatica e con Storia Patria alle conferenze di quest'anno si nota una maggiore partecipazione in presenza ed è una strada da perseguire. e quindi ci fa molto piacere aver destato un' attenzione positiva.
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  19. Un 5% più dello spot del momento
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  20. Ciao, bene 🙂. Il mio intervento era perché nel caso tu volevi acquistarla mi sembrava giusto esprimere un parere sulla sua autenticità. ANTONIO
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  21. Buongiorno a tutti. Grazie anzitutto per la condivisione di questo importante pezzo della monetazione di Vittorio Emanuele III e per la successiva discussione, ricca di spunti che ho annotato. Personalmente, mi limito a segnalare che questa moneta è menzionata nella famosa Nota 56 (oltre 5 mila pezzi in giacenza) e, pertanto, anche avessi la disponibilità economica, non procederei all'acquisto (salvo ovviamente prezzi di saldo😊). Un saluto cordiale e a presto.
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  22. Buongiorno a tutti. E' sempre difficile dare un giudizio sulla conservazione sulla base di una foto e, pertanto, da tempo ho imparato ad astenermi....☺️ Discorso diverso è invece una valutazione sulla rarità. La moneta in discussione, considerando la conservazione un parametro di giudizio irrilevante, NON è rara giacché si può trovare presso qualsiasi commerciante, presso qualsiasi convegno e, alla domenica al Cordusio, due o tre pezzi ci sono sempre. A mio parere, invece, potrebbe essere sostenibile l'affermazione che un 2 lire 1936 in conservazione q.FDC o FDC debba essere classificato come "raro" (R1). In sostanza, almeno per la monetazione decimale, ritengo che il concetto di rarità per essere declinato correttamente debba essere correlato alla conservazione. Un saluto cordiale e a presto.
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  23. Ad implementazione della discussione aggiungo che, per l'anno 1833 esistono due varianti una con A.III e una con AN.III che vanno a suddividere ulteriormente la tiratura, anche per l'anno 1834 ci sono 2 varianti, una con triscele dopo anno del pontificato e una senza. Probabile anche questo influisca sulla rarita' o meno di alcune date
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  24. Buon Giorno, Apollonia : risolto l'arcano ! si tratta della spilla emessa in occasione del "25° Anniversario dell'Istituto Statale Bielorusso di Progettazione della Edilizia Rurale [la cui denominazione è stata modificata varie volte con il verificarsi dei mutamenti politici]. Un saluto cordiale, alla prossima !
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  25. Ciao, ho letto solo ora questo tuo post. È una monetazione che per adesso e penso per i prossimi anni non seguirò ma l'aspetto di questo follis, da quanto comunicano le foto, è di una moneta fusa e non coniata. Quindi dovrebbe essere non autentica. Siccome ci sono nominali anche di altri periodi quali imitative, di necessità ecc. che venivano prodotte con stampi e quindi per fusione potrebbe rientrare in questa categoria. Penso che il tuo era un post solo per saperne di più e non perché volevi acquistare la moneta. Ulteriori informazioni da chi segue tali periodi ovviamente sarebbero molto didattici 🙂 ANTONIO
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  26. È una bella moneta in alta conservazione, direi mSpl. Complimenti
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  27. Nella prima foto, il piumaggio e le ginocchia mi sembrano molto più usurate, mentre nella seconda appaiono definite. è difficile giudicare dalle foto, la seconda con luce di taglio evidenzia di più i rilievi a mio parere
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  28. Buon giorno. Mi sembra di vedere un minimo d'usura al verso sugli artigli, sui legacci del fascio, e sulla corona sopra lo scudo. Trattandosi però di una fotografia sotto plastica forse non vedo bene. A parte la condizione del lustro che non è possibile valutare da queste immagini, direi, appunto per i rilievi, se le foto non ingannano che non si possa parlare di fdc e fermarsi alla zona spl. Non dimenticando che i giudizi sulle conservazioni rimangono soggettivi e che esaminando solo le fotografie si può incorrere in errore esiste sempre la "parola" di chi ha compilato il cartellino e visionato la moneta. Cordiali saluti Gabriella
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  29. 14 anni fa.. ero uno studente squattrinato ,meno preoccupazioni e responsabilità, bei tempi 😂
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  30. Bella moneta,per chi piacciono monete poco circolate va benissimo credo..io direi spl+,ci sono dei piccoli graffietti ,almeno la foto mostra ciò..
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  31. Il 36 è in nichelio,più morbido e quindi con i rilievi meglio impressi dal conio.
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  32. Ciao, il tuo dovrebbe essere muntoni 128 a, sul catalogo accoppiamento 11 18
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  34. La moneta è stata valutata prossima al FDC, quindi non dovrebbero esserci particolari usure. Ho riguardato l'intera serie del 1936 e, in tutti gli esemplari, la presenza dei capelli è appena accennata, quindi ritengo che l'immagine ufficiale del re mostrasse una decisa calvizie. Ti posto un'altra foto del D/ della moneta dove l'illuminazione è un po' diversa: qui puoi notare più facilmente la presenza di una lieve e rada capigliatura. Non credo si possa parlare di debolezza di conio: la testa doveva essere raffigurata così.
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  35. Però in compenso hanno reso visibile una caviglia! considerata molto sexi a quel tempo! Di moderno degli anni '80/'90 ci sarebbe ancora qualcosina in Africa, della stessa serie della banconota di Guinea-Bissau già postata un mesetto fa. Qui altri nominali: In questa banconota è visibile qualcosa di atroce, la tratta degli schiavi. Questa banconota ha circolato dal 1983 al 1997.
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  36. Guarda cosa ti combinano quei mascalzoni degli ungheresi su altri prototipi della banconota del 1919 citata da numys al post #184 ! Prima mettono la donna allegorica di turno con metà del corpo ben in mostra... ...poi vanno a pensare che ci sia troppa roba scoperta e la censurano facendo avanzare un po' il maschione... Consoliamoci con un paio di sensuali scollacciature.
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  37. Buongiorno.....qualcuno mibsaprebbe indicare perché di alcuni volumi, Sicilia, Emilia Romagna, Lombardia zecche minori, sono state fatte le seconde edizioni? Vi erano forse degli errori? Ringrazio chi mi dovesse rispondere.
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  38. Essendo ancora in vendita, credo non sia proprio amore …
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  39. La moneta non sembra avere più lustro e questo la allontana dallo SPL, in più il D/ presenta varie tacchette ed usura nel volto del re che contribuiscono ad abbassare la conservazione. Rimane , comunque, una moneta piacevole e collezionabile. A mio avviso siamo sul BB. Per confronto posto un esemplare in buona conservazione:
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  40. Buongiorno. https://eurocollezione.altervista.org/_Banconote.htm Qui puoi chiarirti le idee. Per prima cosa non si può parlare di errore di conio per le banconote, semmai di errore di stampa. In realtà stai parlando di due serie diverse, quindi è tutto normale. Per quanto riguarda il valore delle banconote, sono necessarie le fotografie. Diciamo che in linea generale hanno un surplus di valore le prime banconote emesse e poche altre, ed è bene che siano in fior di stampa. Ma senza le fotografie stiamo parlando di niente
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  41. Buona giornata e buona lettura Domenica 5 maggio 2024 sono stato al Museo Archeologico di Calatia ( https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://cultura.gov.it/luogo/museo-archeologico-di-calatia&ved=2ahUKEwiYmKWD_PmFAxWd_rsIHQPlDsoQFnoECD4QAQ&usg=AOvVaw2CjlGl-txYlLky7MKTzpJ4 https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=http://museoarcheologicocalatia.beniculturali.it/%3Flang%3Dit&ved=2ahUKEwiYmKWD_PmFAxWd_rsIHQPlDsoQFnoECCoQAQ&usg=AOvVaw0P5GP9PCuYA76do1Ru1s7_ ) che ha sede nel Casino di Starza Penta, un palazzo del XVI secolo di Maddaloni (CE), che fu una delle residenze principali dei Carafa della Stadera. Le prime notizie sul Palazzo risalgono al 1552, citato come ‘Starza della masseria delle Torri’ nell’atto di donazione che Diomede II fa alla moglie Roberta di Stigliano. Nel 1610 è tra i beni di Diomede IV e in seguito all’ascesa al potere del settimo Duca Marzio III (1660-1703), la masseria subisce un radicale intervento di restauro e viene trasformata in Casino da Caccia e villa d’ozio, con annessa una produttiva che contava su una tenuta di 70 moggi. Durante il regno di Carlo III di Borbone l’edificio ebbe il periodo di maggiore lustro, in quanto il sovrano vi si recava spesso per battute di caccia, ma dal 1759 cominciò un suo lento declino. Passato agli inizi dell’800 ai Carafa del ramo dei Colubrano, fu requisito nel 1850 per alloggiare un contingente di soldati del 13° “Cacciatori Svizzero”. Restituito ai Carafa nel 1855, nell’anno successivo fu acquistato dal notaio Raffaele Palladino. L’assetto attuale rispecchia quello del restauro voluto da Marzio III, solo parzialmente modificato dai successivi interventi tesi a trasformare la struttura da Casino da Caccia a fabbricato urbano alla metà del 1800. Nel 1939 fu espropriato e assegnato prima al Demanio Militare e poi dal 1993 a quello Storico Artistico e attualmentevi è ospitato il Museo in cui ho ammirato un piccolo tesoretto di monete. Trattasi di 362 monete d'argento, tra denari e vittoriati, rinvenuti nel 1913 dove sorgeva Calatia, antica città edificata lungo Via Appia nel territorio dell'odierno comune di Maddaloni (CE), https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://it.wikipedia.org/wiki/Calatia&ved=2ahUKEwiKsL_X6vmFAxU38bsIHRMxCLQQFnoECBYQAQ&usg=AOvVaw1h5RCeF1iPQpfpfbzDMBzs Le monete sono esposte nella seconda sala del piano terra. Particolare che per mostrare il retro di alcune monete, le stesse sono state affiancate da immagini dell'altro verso diu quello esposto. Altre monete monete, ad essere precisi 9, tra cui una a metà, sicuramente spezzata a metà per diiderne il valore, sono esposte in una vetrina nell'anticamera del cortile. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://cc-opencampania.inera.it/it/poi/Museo-Archeologico-Calatia/%3FshowAll%3Dtrue%26id%3D88b46bea-0ad1-11eb-b06c-4615ba5ced95&ved=2ahUKEwje_L2C5_mFAxUOhv0HHQy3DHMQFnoECCIQAQ&usg=AOvVaw0fe-ZKXwEsFU1H035HwJVS
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  42. Condivido. In questo tipo di moneta la satinatura integra o quasi è condizione necessaria (non sufficiente) per dichiararla FDC. E qui non lo è per cui personalmente mi fermerei allo SPL.
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  43. Buonasera a Tutti, avrei concluso la campagna Numismatica 2023 (ma c'è tempo fino alle 23,59) in modo assortito, non mi sono fatto mancare niente, tra Borboniche, Vicereali, Romane, Aragonesi..... Oggi approfitto della discussione sui Grani Neapolis Rex proprio per postare uno dei regali Natalizi che mi ha fatto @gennydbmoney e che ringrazio. Grano Neapolis Rex Filippo IV Data sembra essere 1622 Sigle MC/P Magliocca 51 Peso 7,27 Saluti Alberto
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  44. E' una posizione minimalista, che non condivido. Ritengo che i cataloghi siano essenziali per una memoria storica dell'asta (se belli e con belle foto: ottimo); che la struttura dove si tiene l'Asta (battuta), non necessariamente un Hotel, sia essenziale per garantire privacy e sicurezza; che l'eventuale catering sia una gradita manifestazione di ospitalità da parte della Casa d'Aste. Non si tratta solo di contorno. Le aste in presenza sono per me essenziali: non mi fido (a ragion veduta) delle foto e devo metterci il naso; ho la possibilità di guardare le monete direttamente, imparando dalle stesse, discutendone con amici e professionisti; poi posso tornare direttamente con l'eventuale lotto aggiudicato senza i patemi d'animo, le lungaggini ed i costi della spedizione. Si può discutere se far pagare i cataloghi (un tempo era la regola) e se il "pranzo" può essere trascurato (per me nessun problema). Ovviamente per alcune tipologie di monete questo può essere eccessivo, per altre indispensabile.
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  45. No, non è una “ semplice( e innocente) richiesta ” , questa discussione è la fotocopia di tante altre fatte per la soddisfazione di fare i conti in tasca agli altri , che siano case d’asta, commercianti, o altro, in cui ho visto troppe volte scrivere delle castronerie immense e attribuire colpe inesistenti ( tipo il fatto che le dogane applichino i diritti doganali sulle monete provenienti extra ue in percentuali a volte così alte da rendere economicamente inutili certi acquisti, o che le spedizioni assicurate incidano per cifre notevoli sugli acquisti, e darne la colpa alla casa d’asta stessa !..che ovviamente non ha voce in capitolo , specialmente sui diritti doganali. Ma a quel punto la si accusa di non farsi da fare ad aprire una filiale in ue per far pagare meno l’acquirente. Mi pare un concetto di customer care un po’ eccessivo… ovviamente lo avranno valutato e, altrettanto ovviamente, chi poteva l’ha fatto e ci non poteva no…. ultimamente ho visto “ maledire” le aste inglesi perché con l’uscita dalla ue del loro paese sono stati ripristinati i diritti doganali verso la stessa ue, il tutto come se la brexit fosse colpa delle case d’asta stesse… ma stiamo scherzando? Ma vi leggete quando scrivete e soprattutto : lo accendete il cervello prima di scrivere certe cretinate? Prima ancora delle aste, gli ospiti d’onore della gogna mediatica, sono stati i vituperati commercianti , accusati di guadagnare sulle monete che vi vendono… ma guarda che comportamento strano …. Vogliono guadagnare anche loro dal loro lavoro ( si, perché è un lavoro come vendere patate) per mantenerci la famiglia…e con le tasse che si pagano c’è poco da stare allegri , però se lo stesso comportamento c’è l’ha un concessionario auto allora va bene, un commerciante numismatico no. se comprate una moneta oggi e tra un anno la volete rivendere a chi ve l’ha venduta, il fatto che vi offra molto meno di quanto l’avete pagata, vi scandalizza, mentre basterebbe ragionare in termini commerciali per capire che è quanto gli impone la normativa fiscale italiana, non proprio favorevole, e che ogni volta che l’offerta è più alta di quanto dovrebbe è un favore che vi fa il negoziante e non un atto dovuto. E potrei continuare o a lungo, ma sono tutti argomenti già discussi e spiegati “ numericamente” a chi invece non vuol capire o non ha meglio da fare che” invidiare” chi , a suo sentire, sembra star meglio di lui o guadagnare sulla sua pelle ( leggi “passione”). Quindi , il forum va mantenuto su uno piano civile soprattutto da parte di chi scrive certi interventi rabbiosi e pregiudiziali nei confronti della parte commerciale della questione, perché qui nessuno si è svegliato la mattina aspettando il pollo da fregare e tutti sottostiamo ai regimi fiscali e economici che ci vengono imposti dai vari stati , e non sono molto vantaggiosi ….. altrimenti, se siete così furbi e bravi, apritevelo voi uno shop di monete antiche, ma non di quelli clandestini come lo hanno “ de facto” tanti di quelli che ho letto protestare più veementemente , ma di quelli in cui alla fine dell’anno paghi tasse, iva , spese per la sede( che detto per inciso non può essere l’abitazione ma deve essere una unità con ben precise specifiche catastali ) e quanto altro e poi mi saprete dire come sarete riusciti a non fare quello che criticate in mano agli altri ….. Piu che ipocritamente e formalmente rispettosi nello scrivere, vediamo di essere meno ipocriti e meno avvelenati oltre che prevenuti, probabilmente si risparmierebbero molte risposte brusche.
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  46. La discussione si propone di stanare i collezionisti di vecchi titoli azionari, obbligazioni, polizze assicurative e quant'altro che sono sicuro essere presenti nel forum, trattandosi di un tipo di collezionismo collegato alla cartamoneta e, in ogni caso, sarà capitato a molti di passare vicino a qualche banchetto di mercatino e restare affascinati, tanto da non poter resistere all'acquisto, dalle spesso splendide figurazioni di questi certificati Sicuramente tutti saprete già tutto di questa branca del collezionismo ma, per i neofiti, qualche informazione può essere utile. Il termine "scripofilo" è stato coniato dal "Times" di Londra, attraverso un'indagine tra i suoi lettori; etimologicamente è una specie di mostro, che unisce la parola inglese SCRIP (titolo scritto, pezzo di carta) al greco PHILOS (amico) e dunque, "amico dei titoli" sarebbe questa la traduzione letterale italiana, che a dire il vero suona assai peggio che scripofilo Si parla, naturalmente, di azioni e obbligazioni emesse da società, compagnie o altri enti, falliti o comunque non più esistenti; azioni e obbligazioni che sono state annullate, invalidate o rimborsate e quindi non più quotate in alcuna Borsa Valori. Questi titoli, oltre a rappresentare un'interessante testimonianza dello sviluppo economico del passato, uniscono al valore culturale un innegabile interesse artistico nella maggior parte di essi; altro particolare non trascurabile, il costo, ancora alla portata di tutte le tasche: al disotto dei 100 euro si trova infatti tantissimo materiale, ma spesso a molto, molto di meno, a partire da pochi spiccioli ciao. petronius B) Boston & Albany Rail Road Company
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  47. Ricambio. E ' una gran bella e interessante monetazione quella dei "Principi delle montagne" della Cilicia Armena, magari non interessa a molti ma per i medievalisti è importante. I bronzi medievali armeni sono dei gran bei tondelloni questo è il mio tank di Levon I° (Leone) Լեիոն Ա Levon I
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  48. opss l'immagine... <_< ... ;)
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  49. E' sicuramente un collezionismo più seguito all'estero, soprattutto nei paesi anglosassoni, in Italia è relativamente recente (il primo catalogo di titoli italiani risale al 1983) e ancora si può trovare parecchio materiale a prezzo interessante, soprattutto titoli di società americane, come quello allegato nel post di apertura. Come avviene anche per monete e banconote i titoli italiani sono più ricercati e, di conseguenza, costosi. petronius :)
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