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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/20/24 in tutte le aree
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Venerdì 24 maggio 2024 ore 14,30 al Convegno di Verona sarà premiato il Circolo Numismatico Ligure Corrado Astengo con una targa per la diffusione della cultura numismatica, Premio che da anni viene organizzato dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici a favore di virtuose realtà culturali del nostro Paese. La premiazione avverrà allo stand dell’editore Alberto D’Andrea, nuovo Presidente di AISN, con la partecipazione di esponenti del circolo ligure. Sarò’ presente a Verona per l’occasione e per questo importante riconoscimento da consegnare.4 punti
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E' un'autentica moneta circolata europea da 2 €, del valore di 2 €, datata 1999 (anno di nascita dell'euro in quanto valuta, in cui hanno iniziato a coniare le monete di tutti gli stati) e messa in circolazione nel 2002 (anno d'inizio della circolazione dell'euro sotto forma dell'attuale contante unitario). Insieme al dollaro USA rappresenta una delle due valute più potenti del globo e le va portato rispetto in quanto si tratta di una delle più pregiate manifestazioni fisiche di DIO DENARO. Chi afferma che "l'euro ci ha rovinati" o "l'euro ha fatto aumentare i prezzi" non sa cosa sta dicendo e si merita un calcio nel culo, a meno che non si penta e chieda perdono a N.S. Denaro onnipotente. A 1,99 euro.3 punti
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Vi posto questo sito in cui si pubblicizza un vino con in omaggio una moneta che,però,non è della Zecca di Lucca https://vinumfabulas.it se ne è parlato anche su Cronaca Numismatica https://www.cronacanumismatica.com/la-prova-dei-4-cavalli-del-1788-diventa-dargento-sul-vino-del-re/ Salutoni odjob2 punti
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Da giovani si incomincia con l' esplorare il mondo, nella maturità si approfondisce l' argomento, da vecchi ( quale io sono) si cercano ( e nel mio caso si trovano) le proprie radici (che sono l' essenza del nostro vivere). Quindi, dopo una abbuffata di auree ( variegate come tipologia, non come qualità) mi rassegno (con immensa soddisfazione) ad accompagnare il mio piccolo nipote all' acquisto delle medicee. Cordiali saluti, Santi.2 punti
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Taglio:20 cent Nazione: Grecia Anno: 2023 Tiratura: 39.000.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Taglio: 2 € Commemorativo Nazione: Lituania Anno: 2023 Tiratura: 495.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Note: Commemorativo - Fiore dell'Ucraina Taglio: 2 € Commemorativo Nazione: Grecia Anno: 2022 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Note: Commemorativo - 200esimo Anniversario Costituzione2 punti
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Quanto tempo passerà prima che arrivi qualcuno a chiedere "Quanto vale l'antica moneta d'argento che ho trovato nella collezione del nonno"? 😏2 punti
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Questa emissione soprattutto su francobolli senza busta e' un campo minato.. , addirittura abbiamo tutta l' emissione completa. I francobolli furono validi solo per il volo speciale Roma Mogadiscio del 11.11.1934. Chi sara' stato che ha staccato i francobolli dalla busta, semmai questi francobolli furono mai attaccati ad una busta..??? Fu un volo speciale, con annullo speciale, all' epoca anche costoso, gli invii furono quasi tutti a scopo filatelico- commemorativo, perché staccare i francobolli dalla busta...?? Non ha senso trovare questa emissione in questo modo. La serie completa non viaggiata e' catalogata 150€, la serie completa usata e' catalogata 1750€. La risposta è qui !!! Non credo servano altre spiegazioni. Ora, ... io non so dire se gli annulli siano originali o dei falsi, questo e' materiale che andrebbe periziato. Quello che mi salta agli occhi e' che non e' su busta, e' cio' mi fa pensare male, molto male. La storia: L’11 novembre 1934 il Re Vittorio Emanuele III, in viaggio ufficiale nell’Africa Orientale festeggiò il suo sessantacinquesimo compleanno a Mogadiscio, nella Somalia italiana. Per l’occasione le Regie Poste emisero il 5 Novembre sei francobolli di posta aerea, che avrebbero avuto validità solo per quel volo e quel giorno, appunto l' 11.11.1934, stampati in 75 mila esemplari ciascuno. Molti di questi francobolli non furono mai usati per il volo speciale, una parte andò al macero, un'altra parte fu venduta a commercianti e collezionisti, ed e' qui che iniziano i dubbi. Bei francobolli @Federr, ma non li acquisterei. E' materiale che destera' dubbi per sempre.2 punti
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Tempo addietro, sono passati ormai sei anni, mi ero imbattuto in questo chianti riserva con incastona una moneta in argento battuta dalla zecca di Lucca. Da lì nacque un ulteriore discussione sulla numismatica nell'enologia. Buona lettura, ma soprattutto "salute" Saluti.2 punti
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Pescata domenicale in ciotola da 1€ , ho trovato questa interessante monetina, in ferro . è scontornata male non ha il bordo danneggiato2 punti
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Scavi nel forte romano. Guardate. Bellissimo. Recuperato poco fa. Cos’è. Che simboli contiene. E perché porta fortuna Un volontario statunitense, agli scavi archeologici che si tengono in queste settimana a Vindolanda – un forte romano che si trova in Inghilterra, a un paio di chilometri dal Vallo di Adriano -, ha trovato, nelle scorse ore, un oggetto singolare. L’ha visto nel grumo di terra e ha pensato che potesse essere un’imponente spilla. In verità, come ha detto la direttrice scientifica degli scavi, l’archeologa Marta Alberti Dunn – nostra connazionale, d’origine – siamo al cospetto di un elemento decorativo per soldati o cavalli. L’oggetto è realizzato in bronzo. E’ decorato con motivi floreali e a mezzaluna, secondo uno stile che potrebbe far pensare al mondo romano di origine celtica. Qui furono stanziati peraltro Galli delle ragioni belghe e francesi, nonché italiani del nord, che conoscevano bene i Galli stessi poiché da essi, in buona parte, erano stati generati. Uno dei comandati massimi del forte, che si avvicendarono nei secoli, fu infatti il bresciano Quintus Petronius Urbicuys. Ma torniamo alla borchia. L’osservazione, stringendo il campo, porta a pensare che l’ipotesi più calzante alla realtà, che esso sia una falera utilizzata per i finimenti del cavallo. Presenta, nel verso (il retro), un’asola metallica piatta. All’interno di essa veniva infilato il finimento in cuoio per assicurare la decorazione che fungeva anche da portafortuna.. Non può sfuggirci il fatto che, nell’insieme, la rappresentazione possa richiamare un quadrifoglio, come suggeriscono peraltro non solo i terminali tondi delle foglie e gli “oculi” circolari che si trovano al centro della foglia stessa. Anche in natura, trifogli e quadrifogli hanno una sorta di oculo di un verde più tenue, verso il centro della foglia stessa. Sotto il profilo simbolico, ecco avanzare l’idea della fortuna. Il 4 in uno, il quadrato nel cerchio. Il disegno è poi stato studiato affinché esso contenga il musetto di un animale sorridente o di un cane, che possiamo veder comporsi sotto i nostri occhi e che abbiamo cercato di cristallizzare, inserendo linee di congiunzione. Piccoli giochi ottici, divertenti dei quali i romani erano indiscussi maestri. Essi venivano applicati a tanti oggetti d’uso quotidiano. Immagini composite, che si rivelassero magicamente. A testimonianza del loro status di nobili o comunque di possessori di un bene prezioso come il cavallo, i soldati della cavalleria adornavano i finimenti dei loro animali con phalerae in bronzo o argento. I modelli più grandi di queste phalerae venivano utilizzati anche come separatori delle cinghie. I finimenti erano ulteriormente arricchiti con pendagli di vario tipo, amuleti elaborati a forma di lunula o phallus, fibbie decorate in una vasta gamma di forme, dimensioni e materiali, bordi, anelli e applique. Questi ornamenti avevano il duplice scopo di conferire a cavallo e cavaliere un aspetto più imponente e di fungere da protezione apotropaica, ovvero di difenderli dalle influenze negative e dai pericoli del campo di battaglia. La fàlera era in origine un disco laterale dell’elmo cui si fissavano gli allacci. Il termine falera designa per esteso un disco in metallo che serviva come semplice elemento decorativo, atto a ornare sia le corazze degli uomini sia la bardatura dei cavalli, oppure come decorazione al valor militare, in varie epoche e presso diverse popolazioni (celtiche, etrusche e romane). La falera era spesso costituita da un rialzo centrale (umbone). In epoca romana le falere – spesso con figure il rilievo – furono utilizzate come ricompense militari romane per gli ambasciatori esteri, specialmente di origine gallica. Erano utilizzate dagli Etruschi e furono introdotti a Roma dal quinto re, Tarquinio Prisco. Al tempo di Polibio, in età repubblicana, le decorazioni erano concesse al cavaliere che aveva riportate le spoglie di un nemico, mentre in età imperiale, alla truppa, ovvero legionari e ausiliari (falerati) che si erano distinti in battaglia. Erano concesse anche collettivamente ad ali e coorti. https://stilearte.it/scavi-nel-forte-romano-guardate-bellissimo-recuperato-poco-fa-cose-che-simboli-contiene-e-perche-porta-fortuna/ @Adelchi66 spero che sia di tuo interesse.1 punto
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Condivido volentieri: ALBANIA Amet Zogu (1925-1939) 20 Franga 1926 R "Fascetto" - Mont. 28 AU RRRRR Di questa moneta, battuta nella zecca di Roma con un piccolo fascio accanto alla R, furono battuti soltanto 100 esemplari, 90 dei quali subito rifusi. https://marenghi.collectorsonline.org/moneta/M-2/321 punto
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Venerdì 24 maggio 2024 ore 14,40 a Verona sarà premiato il Circolo Numismatico Ligure Corrado Astengo con una targa per la diffusione della cultura numismatica, Premio che da anni viene organizzato dall’Accademia Italiana di Studi Numismatica a favore di virtuose realtà culturali del nostro Paese. La premiazione avverrà allo stand dell’editore Alberto D’Andrea, nuovo Presidente di AISN con la partecipazione di esponenti del circolo ligure. Sarò’ presente a Verona per l’occasione e per questo importante riconoscimento da consegnare.1 punto
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Domani chiederò foto più dettagliate,la ringrazio dell' aiuto.1 punto
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Buonasera ,denario nn direi. Piuttosto un bronzo tardo Imperiale.1 punto
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Anch'io del 2024 assolutamente niente1 punto
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Annulli falsi. Negli originali, come nella prima busta di @PostOffice il 4 dell'anno 1934 è leggermente disallineato verso l'alto rispetto al 3, mentre nei bolli di @Federr è perfettamente in linea, sicuro indice di falsità. petronius1 punto
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Si vede che sono annulli speciali. Anche all' epoca i collezionisti lasciavano la busta intatta.1 punto
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Complimenti Apollonia, una bellissima medaglia a mio avviso1 punto
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La legenda è sul rovescio. CONSTAN//TINVS//CAESAR//SMANTH. Quindi follis di Costantino II (non Costanzo) per Antiochia. Queste emissioni anepigrafi al dritto sono un po' più rare delle altre. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Vedrai il mio bel faccino venerdì allora 😂😂😂😂1 punto
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Basta andare da un orafo. Ma il diametro lo si può fare con un righello. Naturale: se qualcosa è un falso non può avere lo stesso valore di un originale. Si pensi ad un quadro di Picasso: un originale ha un bel valore economico ma se fosse una riproduzione/falso non ha certamente lo stesso valore. Comunque anche i documenti si possono falsificare, quindi attenzione a non credere che qualcosa possa essere autentico solo perché è corredato da un documento redatto forse 70/100 anni fa, anche perché già in epoca antica si praticava l'arte delle imitazioni.1 punto
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Mi permetto di risponderti io @Atexano, a mio avviso condividere monete fa sempre bene, alla fine lo scopo del forum è questo, quando si tratta però di conversazioni molto vecchie è meglio aprirne una nuova e poi al suo interno citare quella più vecchia per creare meno confusione possibile. Questo è quanto ho visto consigliare nel tempo anche dai moderatori che nel caso potranno correggermi eh 😀1 punto
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Giusto per scherzare un po... vi immaginate se avesse trovato una moneta romana? Chissà che risposte sarebbero arrivate 😅 È stato fortunato a trovare 1 euro.1 punto
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Nomos AG > Auction 33 Auction date: 9 June 2024 Lot number: 1485 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: The Jonathan H. Kagan Collection of Ancient Greek Coins KYRENAIKA. Kyrene. Circa 410 BC. Tetradrachm (Silver, 24 mm, 12.94 g, 6 h). ΑΡΙΣ-ΤΟ-Μ-Η-ΔΕ-ΟΣ Silphium plant with four leaves (two on each side), and four flowers (a large one at the top and three smaller ones above the lower register of leaves); on the right, standing on its hind legs and propping its forelegs on the silphium, is a gazelle, raising its head - with a long ear and a stubby horn - to nibble on a silphium leaf. Rev. Bearded head of Zeus-Ammon to left, with carefully arranged hair, a ram's horn curled around his ear, and with a few tendrils of hair falling down his neck. Cf. BMC pl. XI, 11 (for the obverse) and pl. XII, 1 and 4 (for the reverse). (U. Wartenberg and J.H.Kagan, Silphium, Jerboas, Genets, and the Coinage of Cyrene, in Le Monete di Cirene e della Cirenaica nel Mediterraneo. Problemi e prospettive. Atti del V Congresso Internazionale di Numismatica e di Storia Monetaria, Padova, 17–19 Marzo 2016, ed. M. Asolati, Padova, 2016, pp. 43-56, especially pp. 50-51, 3 and p. 53, fig. 3 (this coin). An extremely rare type, with a particularly naturalistic obverse and a noble head of Zeus-Ammon on the reverse, masterfully engraved. Die flaw on the reverse, otherwise, about extremely fine. From the Collections of Jonathan H. Kagan, and N. B. Hunt, IV, Sotheby's 19-20 June 1991, 521. This coin is quite extraordinary in every way. The head of Zeus-Ammon is of a refined yet powerful Classical style, reminiscent of the Dionysos on the contemporary issues of Thasos and of the more refined heads soon to be produced at Olympia. However, it is the obverse that really catches the eye. What we have is a remarkably lively scene of an animal browsing on a silphium leaf, surely originally drawn from nature. Thus, unlike most ancient coin types, which are probably taken from sculpture - whether in the round or in relief, this type seems to be based on a painting or a drawing. It is quite clear, with the only problem being the identification of the animal on the obverse. Robinson, BMC p, li, description of 92a, called him a gazelle. On the contrary, W & K, in their masterful article cited above, believed that the animal was a genet (in fact, 'The Common Genet' Genetta genetta (Linnaeus), the habitat of which is North Africa - though not in much of Libya, at least in modern times), which is a cat-like creature with a pronounced neck, a long tail and large ears. They also pointed out that gazelles have horns, of which they saw no sign on this coin. However, from what we can see on this coin, and on the piece in Karlsruhe, BMC pl. XI, 10, this creature: has 1) long spindly hind legs, which genets do not have; has 2) a seemingly short and thin tail, unlike the thick bushy ones genets have; has 3) hind legs ending in hooves rather than the paws genets have; and has, clearly visible on this piece, to the left of the ear, 4) a short horn, which is depicted by a short vertical line ending in a knob (there is a clear space between the end of the knob and the edge of the coin; i.e., no part of the design is cut off), and genets do not have horns.Thus, the old identification of the animal on this coin as a gazelle seems certain. In addition, while some have suggested that the silphium was such a small plant that gazelles would not have had to rear up to browse on them - while genets might have had to do so (assuming they, as carnivores, had a taste for silphium leaves), we actually know, from a number of representations on coins (as BMC 11-12 and pl. II, 20-21, BMC 12a-12b and pl. III, 1-2) that silphium plants could be quite tall: the ones illustrated come up to the height of the head of a seated goddess. In another case a standing gazelle is browsing on leaves at the top of a silphium (BMC 15a and pl. III, 6). Starting price: 6500 CHF1 punto
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Quello che vi presento è il dritto di un Due Cavalli di Filippo III, sembrerebbe presentare un punto centrale e quattro acciarini e fiamme disposte a croce. Apparentemente inedito.1 punto
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Non prendere troppo sul serio quello che scrivo, l'idea di sopra era decisamente campata in aria: da qualche parte mi sembra di aver letto che il segretario della regina si occupava anche dei francobolli e delle monete reali - mi sembra dei profili - ed il suo nome prima è spuntato fuori cercardo tra i regnanti inglesi ed il caso vuole che mi sia saltato all'occhio che le iniziali combaciassero. Il contromarcare le monete delle propria collezione - se ne è già anche parlato anche sul forum - lo facevano in passato alcune famiglie nobili e se ricordo bene usavano simboli e non lettere e lo facevano prima del XIX secolo. Mi scuso sinceramente se il mio post ha causato malintesi, non era mia intenzione. Njk1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina di posta militare di famiglia e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Tutti i paesi che sono entrati per primi nell'euro hanno iniziato la produzione nel 1999, alcuni, come noi, li hanno però datati 2002, l'anno in cui si sapeva sarebbero entrati in circolazione, altri, come la Francia, hanno scelto di datarli nell'anno in cui sono stati effettivamente prodotti, ma questo non aggiunge alcun plusvalore, anche perché, trattandosi della prima emissione, la quantità coniata per ogni paese è stata enorme, poiché si doveva sostituire tutto il circolante delle precedenti valute. Se a questo aggiungiamo le pessime condizioni della tua moneta, l'unico valore è quello facciale. Non dar retta, il 99,99% degli euro trovati in circolazione valgono esclusivamente il facciale. petronius1 punto
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Ciao Fandonie delle fandonie. Spendilo tranquillamente.....e senza pulirlo 😁1 punto
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Ciao @latino, come già detto da @nikita_ confermo l'anno di coniazione al 1894 vorrei aggiungere alcune informazioni e curiosità particolari che non si trovano spesso in giro in occidente. La versione che hai proposto ha delle varianti particolari : - in primis la forma del carattere JU 十,come descritto nel [JNDA 01-10], è chiamata Kokata 小型 (Forma Ristretta) variante che possiamo trovare nelle monete coniate tra il 1887 e il 1896 - La forma del globo spirale presente in una zampa del Drago sul rovescio ,come descritto dal [JNDA 01-10-1] è chiamata Hoshu Ko Uzumaki 宝珠小渦巻 presenta una spirale piccola - come ultima caratteristica la parte superiore del drago , come descritto dal [JNDA 01-10-1] presenta 4 corni con il primo molto piccolo1 punto
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RUSSIA, NOVGOROD REGION, STARAYA RUSSA CITY COAT OF ARMS BEARS PIN Vecchia Russia 3x2 cm apollonia1 punto
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Lida. Stemma della città. Bielorussia. Araldica n. 3536-CP57 3x2,2 cm apollonia1 punto
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Nomos AG > Auction 32 Auction date: 8 June 2024 Lot number: 494 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Greek PHOENICIA. Arados. Uncertain king, circa 440-420 BC. Tetradrachm (Silver, 25 mm, 17.16 g, 3 h), Attic standard. MA (in Phoenician script) Ba'al Arwad swimming to right, bearded and with long hair in Archaic style, a human torso and the tail of a ketos, holding, in each hand, a dolphin by the tail; cable border. Rev. Phoenician war-galley sailing to right with a prominent eye above the ram; below, sea-griffin swimming to right; all within dotted square frame. Unpublished save for the auction appearance of a second known piece, but from different dies, Roma XVI, 2018, 339. But for the type, see Elayi & Elayi, Phoenician Coinages, p. 592, 1.2.3 and pl. LXXXIV, C110 (1/6 Shekel). Extremely rare. Toned and with fascinating and quintessentially Phoenician types of great interest. Light marks and with a small scrape on the reverse, otherwise, nearly extremely fine. From a collection in North America, acquired in the mid 1990s. For the extraordinary importance of this coin, and the reason for it having been struck on the Attic standard, do see the effusive note in Roma XVI. What does not seem to have been noticed, however, is the fact that some coins of this basic type show a hippocamp (a seahorse) on the reverse, as E&E C110 cited above, while others, as this piece and the Roma coin, bear a sea-griffin. This is quite clear since, as can clearly be seen here, our creature has a sharp beak for its mouth, which is completely unlike any horses, living or extinct, known to this writer. Starting price: 15000 CHF1 punto
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In Ungheria nel 1919 era prevista l'emissione di questa banconota da 1000 korona ...chissà perché il progetto non ha avuto esito positivo spero non sia per qualche figura troppo allegorica🤔1 punto
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Esatto dipende dal luogo in cui ci troviamo ho ricevuto come resto 2 euro 2023 tedesco,io abito a Paestum da noi ad aprile iniziano le visite straniere del parco archeologico.1 punto
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L’abbiamo fatto con enorme piacere e ritengo che sia uno studio importante e tutto da leggere, in autunno quindi col numero 11 del Gazzettino di Quelli del Cordusio1 punto
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Grazie a tutti per i complimenti! Allego le foto del mio 5 sols del Giuramento, secondo tipo. 🙂1 punto
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Ecco a voi una Piastra che non si vede tanto in giro.....ne' la troverete sui cataloghi: Ferdinando IV Piastra 1793 Gigli invertiti. Secondo esemplare conosciuto, vero @Ledzeppelin81?1 punto
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Ciao Danielucci, voglio premiare il tuo entusiasmo postando la Piastra del 1805 variante HSIP.......moneta che raramente si vede dal vivo....... Ecco, da questa moneta io non mi separerei mai. Saluti, Rocco.1 punto
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Ecco una delle tante di cui vado fiero, il Tari' del 1794 SICLIAR, ad oggi il secondo esemplare conosciuto e non riportato in nessun catalogo.1 punto
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