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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/18/24 in tutte le aree
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Ciao, Prima di tutto partirei dal chiarire un aspetto fondamentale: quello che tutti chiamano "perizia" in realtà non è altro che un semplice parere di conservazione. Questo è palesemente intuibile, tra l'altro, vista l'essenzialità di quanto riporta il cartellino. Una periza è ben più complessa, approfondita e completa sia dal punto di vista tecnico / bibliografico che, soprattutto, valutativo; questi aspetti vengono infatti tralasciati nella comunissima "imbullettatura con sigilli", che, al massimo, contiene delle notazioni molto essenziali (tralasciamo quando viene riportata la dicitura eccezionale senza riportare alcuna motivazione, o quando viene riportata la rarità). Va da se quindi che aprire queste bustine lascia un po il tempo che trova se si parla di monete comunissime, e in conservazione modesta (faccio un esempio: un due lire quadriga briosa). Per monete di un certo pregio il discorso dell'imbullettatura è ancora più delicato. Certamente non è il modo migliore per conservarle e tantomeno valorizzarle. La certificazione migliore in questi casi è una certificazione fotografica, che ne attesti prima di tutto l'autenticità, e ne certifichi poi la valutazione attraverso un’analisi più approfondita. In questo modo sei libero dalla plastica (specialmente se la moneta è stata lavata e successivamente chiusa nella bustina; non c'è cosa più nociva che si possa fare!), e al contempo hai una perizia tecnica che la valorizza. Io ad esempio feci fare da Tevere una certificazione fotografica di un Littore (comunque sempre molto scarna) che lui chiuse come eccezionale. In questo caso si parla di una moneta di un certo costo e di un certo pregio, che venne valorizzata da rinomato Professionista. Ti allego un esempio di perizie che eseguo. Non sono certo Tevere, ma mi sforzo di inserire quante più nozioni possibili ai fini della valutazione. Ovviamente la perizia diventa più tecnica e approfondita in base alla tipologia monetale in questione (se monete preunitarie o coniate a martello). Mi voglio un attimo soffermare sull'aspetto della conservazione nel tempo. La moneta non è fatta per stare nella plastica (con questo non voglio assolutamente dire che devono essere aperte; ognuno sceglie come conservare le proprie monete e non sono certo io a dire quello che il collezionista dovrebbe fare). Però è oggettivo che il modo migliore per conservarle sia, parlo soprattutto per quelle in argento, un bel monetiere in legno e velluto. In questi contesti le monete possono sviluppare patine davvero spettacolari, che in questo caso certamente valorizzano la moneta nel tempo (ti allego un esempio di uno scudo cinquantenario, mai lavato, che nel corso dei decenni ha sviluppato una patina di assoluta bellezza). Se la moneta non è mai stata lavata, il monetiere ne valorizza enormemente l'appeal.8 punti
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Ed eccovi la ben più rara, nobile e ricercata cugina torinese in raccolta. Questa in stato di grazia, difficile batterla quanto a lustro, rilievi, e patina. Qui il FDC MS 64 e’ pieno e ben certificato dalla casa d’aste. Io di migliori con questo bisbetico millesimo non ne conosco.4 punti
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Ecco una "monetina" esitata nell'ultima Nomisma Aste (N. 7) "Collezione Benatti", lotto 1605. Un'umile muraiola da 2 baiocchi, tuttavia molto rara (R2 o superiore) e nella massima conservazione. E' l'unica apparsa in asta negli ultimi 30 anni. L'anno 1787 è presente nella Collezione reale di Palazzo Massimo in conservazione BB e proviene dalla stessa coppia di conii di questo esemplare (vedi la frattura di conio dietro la nuca del pontefice) con pedigree asta Ratto, novembre 1960, lotto 381. Il MIR la classifica al n. 2844/8 e la considera comune, sbagliando il grado di rarità: tutte le muraiole degli anni 1785-1788 sono rare. Sotto riporto dati inediti desunti dall'Archivio di Stato di Bologna; ricordo tuttavia che una moneta coniata in un determinato anno non necessariamente riportava quel millesimo (era possibile anche uno antecedente per riutilizzo dei conii, non sempre indicati nei registri). Interessante osservare che le muraiole da 2 con millesimo 1796 (le più comuni) furono coniate esclusivamente durante il periodo napoleonico (fino al 1807). Infine viene riportata una coniazione anche con data1782 senza che siano noti esemplari di tale millesimo. 1778 1779 1784 1785 1786 1787 1788 1789 Muraiole da 2 147.060 12.610 41.730 33.880 17.320 37.420 23.980 100.870 1790 1791 1792 1793 1794 1795 1796 Muraiole da 2 54.890 69.860 41.990 71.080 41.440 98.450 98.2683 punti
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Si potrebbe sicuramente dire che ho una leggera ossessione per queste monete irlandesi. Dopo anni ho finalmente completato la serie del 1928, anche grazie allo sprono che ricevo ogni giorno da questo forum a cercare, studiare e approfondire. Queste sono ufficialmente le prime monete coniate dall'Irlanda libera. Non del tutto libera, visto che nel 1928 era ancora un dominion britannico. L'indipendenza sarebbe arrivata nel 1937, quando passò da "Stato Libero d'Irlanda" (che potete leggere scritto sul dritto) a "Irlanda". Queste monete sono dette "serie del cortile" e raffigurano gli animali alla base dell'economia irlandese: - farthing: beccaccia (bronzo) - half penny: maiale con maialini (bronzo) - penny: gallina con pulcini (bronzo) - 3 pence: coniglio (nickel) - 6 pence: levriero irlandese (nickel) - 1 scellino: toro (argento .750, rame .250) - 2 scellini: salmone (argento .750, rame .250) - 2 scellini e mezzo: cavallo (argento .750, rame .250) Il design è di Percy Metcalfe, un inglese. Il concorso per decidere il design di queste monete non ebbe storia facile. Furono stabilite alcune regole: - scritte in gaelico - arpa al centro - raffigurazioni di animali (sembra che il comitato si ispirò ad alcune monete greche). Parteciparono solo 7 artisti e Metcalfe fu l'unico a sorprendere la giuria (capitana dal poeta e senatore Yeats) con un lavoro ben fatto. Le monete furono esposte, prima dell'approvazione, alla Dublin Metropolitan School of Art. Dagli ambienti più reazionari arrivarono critiche feroci, per via del fatto che gli animali fossero lo stereotipo dell'irlandese povero e provinciale. Maud Gonne (che aveva una relazione con Yeats) disse "progettata da un inglese, coniata in Inghilterra, rappresentativa dei valori inglesi, pagata dal popolo irlandese". Dal momento che ho completato la serie, potete tirare un respiro di sollievo 😂 Grazie per l'attenzione, in ogni caso.3 punti
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Questo è facile! 20 Pfennig 1921 - 641 000 50 Pfennig 1920 - 4 200 / 1921 - 493 000 1 Mark 1921 - 546 000 2 Mark 1920 - 4 200 / 1921 - 576 000 ========== 5 Mark 1920 - 75 000 / 1921 - 72 000 10 Mark 1920 - 75 000 / 1921 - 74 000 20 Mark 1920 - 5 000 / 1921 - 67 000 Con un decreto del 31 dicembre 1920, solo i pezzi del 1921 furono ammessi come monete di emergenza. Tutti i pezzi del 1920 e i quelli da 5, 10 e 20 marchi del 1920 e 1921 non furono ufficializzati e acquistarono solo un valore collezionistico. E questo chiarisce perchè i valori bassi sono i più economici e facili da reperire. Questo un po' di meno Allora: i falsi esistono - punto. Il ministero sassone dichiarò a priori: "Non c'è rischio di contraffazione. La riproduzione sarebbe troppo difficile e costosa. Sarebbe impossibile per terzi produrre una massa simile alla porcellana di Meissen." Le ultime parole famose!😁 Subito dopo la loro comparsa le monete di porcellana, divennero ambiti oggetti da collezione. Nel 1921, la polizia scoprì un laboratorio di falsari. Alcuni dei contraffattori dell'epoca erano dipendenti della manifattura, avevano rubato della pasta di porcellana bianca e marrone, segretamente copiato degli stampi da stampi ufficiali o ricalcando monete originali e avevano poi cotto i tondelli in un forno appositamente procurato. Vennero prodotte non solo le monete d'emergenza della Sassonia, ma anche pezzi di porcellana bianca, che non furono mai messi in circolazione ma erano ricercati dai collezionisti. Riconoscerli? boh... se i tipi di sopra hanno lavorato bene e visto che minimali differenze per queste monete non sono straordinarie, potrebbe essere difficile. Njk3 punti
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Dei Notgeld tedeschi se ne è già parlato molto, ma questi mi mancavano. Oggi vi presento quattro monete in porcellana prodotte dalla manifattura di Meissen in Sassonia durante la crisi degli anni '20 (del secolo scorso!) (20 pfennig / 1,5g / 19 mmØ / 2,8 mm spessore) A quel tempo scarseggiava la moneta metallica e la materia prima per produrla, così in Germania intorno al 1920 al Ministero delle Finanze del Reich tedesco venne l'idea di emettere moneta di emergenza in ceramica ed iniziò a valutarne la fattibilità. Furono anche realizzate alcune bozze e coniazioni di prova, che però vennero respinte e così non fu introdotta come moneta ufficiale. (50 pfennig / 22 mmØ / 3 mm spessore) Il governo della Sassonia fece tesoro dell'esperienza acquisita sul gres dalla fabbrica di Meissen e così all'inizio del 1921 lo Stato fu il primo a decidere di mettere in circolazione moneta di emergenza. Oltre all'indicazione obbligatoria del valore, dell'anno e dell'origine, il disegnatore mise pure il simbolo della manufattura, le due spade incrociate. (1 marco / 3g / 25 mm Ø / 3 mm spessore) L'artista era Emil Paul Börner e l'incisore un certo Friedrich Wilhelm Hörnlein (uhm... quest'ultimo nome mi sembra di averlo già letto, anche in relazione a medaglie di carestia e kronur islandesi degli anni '30). Börner si dimostrò un maestro dell'arte del rilievo, in grado di realizzare in modo decorativo una creazione artistica anche in spazi minimi. Si racconta che rifiutò la consueta macchina di riduzione, diffusa in zecca. Egli incideva i suoi disegni direttamente nello stampo in gesso, utilizzando l'impegnativa tecnica del taglio in negativo. Il gres Böttger fu scelto come materiale non solo perché era meno suscettibile allo sporco rispetto alla porcellana bianca di bisquit: è resistente all'acqua, ha eccellenti proprietà igieniche ed ha un'elevata resistenza alla rottura. (2 marchi / 3,4g / 28 mm Ø / 3 mm spessore) Ma qui arriva il bello: le monete sono "scodellate" su entrambi i lati, in modo che la parte principale della massa si trovi sul bordo e lo stabilizzi e questa particolarità ha permesso di ottenere un rilievo decisamente alto, che gioca a favore dei dettagli dei motivi. E poi c'era il lato pratico: monete di uguale valore potevano essere disposte senza problemi l'una sull'altra e confezionate in rotoli. C'era anche un vantaggio durante la fasi di produzone: la contrazione durante la cottura doveva essere presa in considerazione e quella del gres era solo dell'8%, contro il 16% della classica porcellana bianca. (e le impurità si vedevano di meno, ma questo lo dico io) L'unica nota triste per la manifattura di Meissen è che, anche se incaricata direttamente dallo Stato sassone, dal suo Ministro delle Finanze, di iniziare a produrre denaro non fu mai, e non è tuttora, considerata una "vera" zecca sassone. Per oggi è tutto, io come al solito mi sono fermato agli esemplari più economici (14€ per tutto quello che avete visto di sopra), se poi "capita" magari poi proseguo la discussione in futuro Servus, Njk ============ Fun fact: le monete di porcellana suscitarono persino un certo interesse internazionale. Anche il Guatemala prese in considerazione l'emissione di queste nuove monete e nel 1922 vennero commissionati dei campioni di pezzi da 2 pesos, che tuttavia non furono emesse. https://www.dhm.de/blog/2024/03/13/aus-naturmaterialien-geld-machen-porzellan-notgeld-aus-sachsen/ Per saperne di più: https://de.wikipedia.org/wiki/Porzellangeld2 punti
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Ulteriore esemplare: Ulteriore esemplare: Ulteriore esemplare: Ulteriore esemplare: Ulteriore esemplare:2 punti
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Adesso che l'utente sa che è falsa non fornirà mai ulteriori indicazioni (in genere capita così, speriamo che @Niko25 non sia come quasi tutti gli altri). Per avere i dati bisognerebbe dire: "Fantastico, forse hai trovato un tesoro. Però per esserne certi, dimmi queste cose...". Ovvio che se uno gli dice "È un falso, ti sei fatto fregare..." l'utente, non appassionato di numismatica, è preso da delusione e in genere scappa 😅2 punti
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Dalla mia collezione. Tuscany(Kingdom of Etruria )、Ludovico I、Francescone(10 Paoli) 1802、NGC MS-61、Dav-1502 punti
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Voglio postare anche una parte del contenuto per far rivivere il documento nella sua storia:2 punti
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Ciao Premettendo si giudica da foto, è una bella moneta per me, ma a mio avviso per quel che vedo non è qSPL. Se ti va di farle più accuratamente le foto..... Ciao2 punti
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Cavaliere è un perito molto scrupoloso, quindi penso non ci siano dubbi sulla conservazione. La moneta è di valore modesto - intorno ai 25 euro a mio parere - quindi non credo che la perizia possa fare gran differenza. Sono monete comuni e che hanno circolato poco per via della guerra e del successivo rapido ritiro, quindi si trovano solitamente anche in buona conservazione, come in questo caso. Il valore dunque è più o meno sempre stato quello. Ciò non toglie che si tratta di monete bellissime.2 punti
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Postando (si dice così?) monete come questa mi hai fatto innamorare dei talleri (di Pisa). Continua pure, ho tempo per gustare la bellezza.2 punti
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Allora perché non arricchire questa discussione con un bel piego viaggiato il 30 Giugno 1858 con 2 grana rosa lillaceo ed annullo in cartella:2 punti
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La moneta non sembra avere più lustro e questo la allontana dallo SPL, in più il D/ presenta varie tacchette ed usura nel volto del re che contribuiscono ad abbassare la conservazione. Rimane , comunque, una moneta piacevole e collezionabile. A mio avviso siamo sul BB. Per confronto posto un esemplare in buona conservazione:1 punto
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Buonasera, Provo ad immaginare... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SVM1C/2 Saluti Alberto1 punto
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Ha collaborato con Novella Vismara che è autrice di : Monetazione arcaica della Lycia , La collezione Wnsemann-Falghera (di monete pre-dinastiche e dinastiche) Le raffigurazioni degli eroi nella monetazione arcaica della Lycia.1 punto
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....ho specificato laddove mi sarà possibile altrimenti mi rimarrà lo studio e la passione🙅♂️1 punto
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Sul rovescio di questo bronzo, tra Eracle nudo e un’aquila ad ali spiegate su una roccia, è raffigurato Telefo bambino adagiato sul dorso di un cervo sdraiato (Numismatik Naumann 135). Roman Provincial Coins MYSIA. Germe. Septimius Severus (193-211). Medaillon. Neikias, strategos. Obv: AYT KAI Λ CЄΠ CЄOVHPOC ΠЄ. Laureate, draped and cuirassed bust right. Rev: ЄΠ CTP AI NЄIKIOY ΓЄPMHNΩ. Herakles standing right, naked, leaning on club with lion skin; to right, eagle standing left on rock, with wings spread; between, infant Telephos laying on the back of recumbent deer right. SNG Copenhagen -; SNG von Aulock 7226; BMC -; Mionnet II, 270. Telephos was the son of Herakles and Auge, priestess of Athena and daughter of Aleus, king of Tegea in Arcadia. According to one version of the myth, Auge was expelled by the king and sent to Mysia, while Telephos was left in Arcadia and abandoned on Mount Parthenium, where he was suckled by a deer, then found and raised by King Corythus. Once adult, Telephos killed two of his mother's brothers, not knowing them, and, on the advice of the Delphic oracle, went to King Teutrant in Mysia to be purified. When the Greeks, on their first departure for Troy, landed in Mysia, Telephos killed Thersander, son of Polynices, but was wounded by Achilles in the thigh. The wound, after eight years, had still not closed because only he who had caused it would also be able to heal it. Telephos then went to Aulis in search of Achilles and was healed by him after promising to lead the Greeks to Troy. Condition: Very fine, some details tooled. Weight: 26.88 g. Diameter: 38 mm. apollonia1 punto
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Pagato poco se poi risulterà autentica tutto di guadagnato. L'obiettivo è collezionare tutti i francobolli del Regno di Napoli con relativi annulli e varietà laddove mi sarà possibile.1 punto
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In base a peso ed aspetto generale dovrebbe essere classificabile come denaro bruno pavese e quindi con lega ridotta fra i 430 e i 500/millesimi... quindi mistura. Per avere un'idea sull'inquadramento generale puoi scaricare l'articolo di Limido e Fusconi in collegamento https://www.academia.edu/37482797/Le_monete_di_Pavia_dalla_riforma_monetaria_di_Carlo_Magno_alla_seconda_metà_del_XIII_secolo Le monete emesse da Enrico III sono descritte da pag.65; quelle di Enrico IV, a mio parere paragonabili al tuo esemplare, da pag.67; la breve descrizione dei denari bruni a pag.68. Mario1 punto
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Buongiorno. Ognuno ha le proprie idee su questo tema. Tu cerca di farti con il tempo le tue. Se sei un neofita, io ti consiglio di lasciarle nelle bustine. C'è sempre tempo per toglierle. Togliendole dalle bustine fai un piccolo danno economico. E poi, riguardo alla conservazione, dipende da dove le conserveresti dopo: magari sono più sicure nella bustina. Quindi, fino a quando non decidi con una certa sicurezza che le preferisci libere, io ti consiglio di lasciale nella bustina. Io personalmente, colto dal tuo stesso dubbio anni fa, decisi di continuare al lasciarle nelle bustine/slab mentre nel frattempo ci avrei pensato. Bene, dopo anni, la mia decisione è che stanno bene dove sono e non ne ho mai liberata nessuna. Quando acquisto le monete le preferisco libere, ma se non lo sono, le tengo così1 punto
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Ciao In primis, anche se la moneta si ossida o assume aloni dovuti a svariati fattori ( temperatura, umidità, qualità delle plastiche), ciò non influirà sulla conservazione. Se la moneta risulta esser bb , sempre bb rimarrà. La conservazione la valuti in base all' usura dei rilievi/circolazione, non in base alle ossidazioni/aspetto estetico. Detto ciò, se tu ci tieni alla perizia lasciala, ma allo stesso tempo, controlla la moneta. A seconda degli ambienti e materiali, potremmo incappare in queste cose (conosco anche chi non ha mai lamentato ciò però). Tu controlla.... Una perizia, come detto precedentemente in altra discussione, garantisce ( tranne errori che possono accadere) il pezzo e lo dovrebbe rendere più appetibile, ma non aggiunge valore allo stesso, semmai in una futura vendita, si potrebbe ricavare il costo in più della perizia esistente. Io la penso così. Riccardo1 punto
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di S C Orsoline AR è = discorso lineare Orsoline è il nome assunto da vari istituti religiosi che si ispirano alla regola della Compagnia di s. Orsola, fondata a Brescia nel 1535 da s. Angela Merici (1470-1540), patrona della città di Desenzano del Garda. Oggi, sul lungolago alle sue spalle, ci sarà l’arrivo della tappa a cronometro del Giro d’Italia. Può darsi che la Santa si volti per assistere all’arrivo dei nostri Filippo Ganna e Jonathan Milan, oltre che della maglia rosa Tadej Pogačar apollonia1 punto
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E' una bella moneta @vindar, in ottima conservazione lo Spl+ ci sta tutto. Per quanto riguarda le perizie, come detto, danno garanzia di autenticità, mentre sulla conservazione poi sono sempre opinabili (Cavaliere è però molto serio).1 punto
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Ciao Rocco, confermo. Tra l'altro, proprio sul forum, ben dodici anni fa, fece la sua comparsa la 1833 con 11 torri... Una terza è stata battuta di recente dalla Numismatica Scaligera (ex collezione Mirabella) Saluti1 punto
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Questo è Kherei. (Testa a s/ con Kyrbasia) Uno dei suoi predecessori , Kuprlli fu il primo regnante a essere raffigurato su una moneta (470 a.c. circa) Testa a d/ con elmo trace. Monetazione affascinante, che seguo da tempo. La recente asta di Kunker (Collezione Museler) l'ha fatta conoscere meglio. Guarda quest'altra (Kherei)1 punto
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Storia Il regno di Luigi XIV o Re Sole (14/05/1643-1/09/1715) è stato il più lungo e glorioso della storia francese. Figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria, nato il 5 settembre 1638, il terzo re Borbone salì al trono nel 1643 e vi rimase per settantatré anni. Morì il 1° settembre 1715, all'età di settantasette anni. Tra il 1643 e il 1661, sotto la reggenza di Anna d'Austria e il ministero del cardinale Mazarino, l'assolutismo fu costruito sulla lotta: quella interna contro la Fronde e quella esterna contro la Spagna. Il regno personale di Luigi XIV iniziò nel 1661, quando il giovane re decise di “governare da solo”. La monarchia assoluta raggiunse il suo apogeo, con il re circondato da un'eccezionale squadra di ministri: Le Tellier, Louvois, Colbert e Seignelay. Questo periodo glorioso si conclude negli anni Ottanta del XVI secolo, con le prime battute d'arresto, la revoca dell'Editto di Nantes (1685), la fine dei grandi successi esterni e la graduale scomparsa dell'entourage dei primi anni (Colbert muore nel 1683, Le Tellier nel 1685, Seignelay nel 1690 e Louvois nel 1691). La terza e ultima parte del regno, tra il 1685 e il 1715, fu più difficile. Il re, ormai anziano, non trovò collaboratori simili. Glorioso, questo regno fu innanzitutto un regno di guerra. La Francia non aveva mai conosciuto così tante guerre: la Guerra dei Trent'anni, conclusasi con l'Impero nel 1648 e solo con la Spagna nel 1659, la Guerra di Devoluzione (1667-1668), la Guerra d'Olanda (1672-1678), la Guerra con la Spagna (1684), la Guerra della Lega di Augusta (1688-1697) e la Guerra di Successione spagnola (1701-1713). Mai prima di allora la Francia aveva goduto di così tante vittorie e conquiste: nel 1648, i Trattati di Westfalia le diedero l'Alsazia; nel 1659, la Pace dei Pirenei le diede l'Artois e il Rossiglione; nel 1668, la Pace di Aix-la-Chapelle le diede le Fiandre; nel 1678, il Trattato di Nimega le diede la Franca Contea. Nel 1681, il re annette Strasburgo. I decenni successivi furono meno fortunati: nel 1697 (Trattato di Ryswick), la Francia cedette il Lussemburgo; nel 1713 e nel 1714 (Trattati di Utrecht e Rastadt), cedette l'Acadia, preludio alla perdita dell'America cinquant'anni dopo. Il regno di Luigi XIV corrispondeva quindi abbastanza esattamente all'epoca della preponderanza francese in Europa: la Francia aveva soppiantato la Spagna; presto sarebbe stata soppiantata dall'Inghilterra, che deteneva l'impero dei mari e le distese del Nuovo Mondo. Alla gloria del re vittorioso e conquistatore si aggiunse quella dell'amministratore, del legislatore e del protettore delle arti e delle lettere. Luigi XIV e i suoi ministri perfezionarono la costruzione della monarchia: la legislazione fu riformata, la nobiltà soggiogata, le province domate, l'eresia abbattuta, e artisti e scrittori si misero al servizio del potere reale. Lex una sub uno sole: “una sola legge sotto un solo sole”: tutto doveva ruotare intorno all'astro maestro. Tutta l'Europa sentì l'attrazione e il prestigio di Versailles. La realtà fu indubbiamente meno brillante di questo programma lusinghiero: l'amministrazione reale rimase troppo piccola per sorvegliare davvero il regno più grande e popoloso d'Europa; i particolarismi resistettero; i protestanti se ne andarono per arricchire i nemici della Francia. Resta il fatto che l'immagine del Re della Gloria si è imposta nella memoria della gente, proprio come Luigi XIV aveva deciso e voluto. Qui sta il vero trionfo di questo principe: per la Francia e per l'Europa, per il secolo successivo e per i secoli a venire, per i contemporanei e per i posteri, egli era e rimane il Re per eccellenza. Le monete e le medaglie, che ci restituiscono il profilo giupiteriano del grande monarca, fanno parte di questo desiderio e di questo successo. Luigi XIV vi prestò particolare attenzione: il Grand Siècle fu anche un grande secolo per la numismatica. apollonia1 punto
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Buonasera,In altre parole, in Francia, Italia ecc. le monete vengono coniate con gli assi "alla francese", cioè le due facce sono sfalsate di 180°(↑↓), mentre in Germania vengono coniate con gli assi alla tedesca, con le facce non sfalsate(↑↑).1 punto
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Una bellissima banconota dell'Ecuador degli anni '40 non ancora presente nella discussione.1 punto
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Qui ci sono le date di scadenza per la convertibilità delle valute pre-euro https://www.ecb.europa.eu/euro/exchange/html/index.it.html Alcune sono ancora convertibili senza limiti, credo però che non sia possibile farlo in Italia, ma bisogna inviarle per raccomandata alle varie banche centrali. E' di sicuro così per la Germania, se ne è parlato spesso nel forum, per gli altri paesi ci saranno senz'altro spiegazioni nei siti delle varie banche centrali. Stesso discorso per le sterline inglesi, quelle di carta sono fuori corso, sostituite da quelle in polimero, ma si possono ancora cambiare... in Inghilterra, naturalmente, anche per posta https://www.bankofengland.co.uk/banknotes/exchanging-old-banknotes I dollari canadesi, al pari di quelli statunitensi, non vanno mai fuori corso, e questi potresti provare a cambiarli in Italia. petronius1 punto
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Salve ,forse trovata e con la Sicilia non c entra niente 😁 É un fals del sultanato di Mogadiscio (Somalia) https://en.numista.com/catalogue/pieces180632.html1 punto
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D’altra parte le personificazioni delle nazioni conquistate evocano una femminilità perversa, esemplificata dalle figure di Cleopatra, Clitennestra e delle Amazzoni: donne che hanno rinunciato ai protocolli sociali per raggiungere il potere politico, con risultati disastrosi. Dato il loro sesso femminile, l'opposizione di figure come Britannia e Armenia all'imperatore appare innaturale e persino minacciosa. Sono incarnazioni del caos e del disordine cosmico che devono essere conquistati dall'imperatore romano per il bene dell'intera umanità. Il rilievo imperiale “Nerone e l'Armenia” (Figg. 2 e 3) contiene iconografia romana e orientale e rappresenta non solo l'idea del dominio e del mondo, ma anche la compassione dell'imperatore verso il popolo conquistato. Nerone è raffigurato mentre sovrasta l'allegoria del popolo armeno. Il fisico nudo e muscoloso di Nerone è ornato solo da un corto mantello drappeggiato intorno al collo e chiuso da una spilla rotonda. È raffigurato con un fodero vuoto, appeso al fianco, che sovrasta la personificazione della nazione armena. Il ritratto e il busto sembrano modellati sui tipi di ritratto imperiale giovanile di Nerone. La personificazione dell'Armenia, la cui figura accasciata e sconfitta siede a terra sostenuta dalle gambe e dalle mani di Nerone, contiene numerosi elementi iconografici che la identificano come una nazione barbara. Il corto mantello sulle spalle e i corti stivali con lacci a nastro, insieme al morbido “berretto frigio”, posto sopra i lunghi capelli sciolti che le ricadono sulle spalle, rappresentano una figura barbarica; la faretra e l'arco appoggiati accanto alla figura vinta rappresentano un'iconografia tipicamente associata all'Armenia. apollonia1 punto
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no comment.. ho già problemi di salute.. dovrei vivere sereno. Per quel che riguarda l'Italia già Dante aveva le idee chiare. "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello! (VI canto del purgatorio)".1 punto
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purtroppo è cosi - ma è normale a meno di evidenti malversazioni è difficile poter escludere a priori un operatore il mercato non è un club di filantropi - il Collezionista deve imparare a difendersi da solo riconoscendo chi è bravo e fidato e chi non lo è1 punto
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Bravo! 30 anni fa si tenevano aste con rinfreschi, affitto sale hostess etc. I volumi erano molto piu bassi di realizzo idem ( nessun dubbio che l’apprezzamento di valore delle monete buone - in media - ha superato di gran lunga la perdita di potere d’acquisto nel tempo) e le commissioni allora erano il 15% o anche meno … oggi con internet si dimezzano i costi ( non ne parliamo per le aste solo via elettronica) di cataloghi stampati ne bastano molto meno e i rinfreschi sono comunque rari.. come la mettiamo? 😁1 punto
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Non volevo ne offendere ne usare nessuno, sono stato per anni proprietario e attivo moderatore di un forum di elettronica molto frequentato e quindi conosco il valore di queste realtà, pensavo solo che la moneta una volta periziata "congelasse" il proprio valore basandosi sul catalogo, ma evidentemente non è così. Quindi visto che ho imparato una cosa nuova, proprio grazie a questo forum, appena possibile farò le foto e mi darete una vostra valutazione 😉1 punto
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Direi comportamento ineccepibile, considerato che le monete sono state perse e non le puoi avere ti concedono un 10% di sconto alla prossima asta. Non specificano su cosa applicano il 10%, ma considerato che il prezzo di aggiudicazione dovrebbe essere di pertinenza del venditore, immagino il 10% di sconto sia solo sui diritti..1 punto
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