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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/20/24 in tutte le aree

  1. qui c'è la crème de la crème della numismatica, ma nessuno ha capacità divinatorie. A me piacerebbe. La sai quella del tizio che chiede a suo nonno: "Nonno, ho messo via 50.000 euro, ma non so se sposarmi o comprarmi una bella auto nuova..." Il nonno risponde: "Dà retta, comprati una bella auto nuova, così almeno se te la fottono te ne accorgi"
    4 punti
  2. Ciao @Atexanosi tratta di una bella moneta ma lo stile del ritratto ( possiedo in collezione una quindicina di denari di Caracalla ed un antoniniano e ne ho visionati tramite foto centinaia🙂) non è assolutamente consono alle raffigurazioni sia da giovane che da maturo che si trovano sulle sue monete. Cosi come la raffigurazione della Concordia. Dalle foto ( anche del bordo) la moneta sembra coniata e non prodotta per fusione. Conclusione, a mio parere un denario non autentico anche se molto probabilmente coniato. ANTONIO
    4 punti
  3. Martedì 7 maggio alle ore 20:45 al CCNM (Via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU') si terrà una riunione informale, condotta dal Socio Giancarlo Mascher, su la monetazione milanese durante la reggenza di Maria Teresa d'Austria (1741 - 1780). Verranno presentate monete, medaglie, editti e documenti del periodo Teresiano.
    2 punti
  4. Buon pomeriggio Un amico mi ha girato queste foto di un obolo che dovrebbe essere dei Ligures dal peso di 0,59 g e di 11 mm di diametro. Personalmente non mi convince molto, sarà a causa delle foto pessime, sarà per la mia vista (ancora non del tutto ristabilita), sarà per la moneta stessa... Cosa ne pensate ? Graditi, anzi molto graditi gli interventi di @Adelchi66e di @Euskadi Grazie a tutti.
    2 punti
  5. Provo a scrivere qualcosa, da appassionato. I sesterzi di barra erano ottenuti proprio tagliando una barra metallica di un peso standard e di un certo spessore costante (pur con tutti i limiti di misurazione di quel tempo, ovviamente) in modo da ottenere tondelli il più possibile simili per peso e diametro. Ciò dava proprio quell'aspetto un po' squadrato a questi sesterzi che forse venivano anche limati per smussare le parti acuminate (nelle zone del taglio). Il taglio penso avvenisse con cesoie e quindi era possibile solo se le barre non erano troppo spesse, come avvenne proprio, per esempio, nel periodo degli Antonini quando lo spessore ed anche il peso dei sesterzi si ridusse. Non e' un caso che molti sesterzi di barra siano di quel periodo (e molti sono proprio quelli di Commodo). Questo sistema, probabilmente, consentiva di guadagnare tempo nell'approntare i tondelli per la coniazione, aumentando così (e più rapidamente) la quantità di monete prodotte. Ciò poteva risultare molto utile quando veniva richiesta una maggior produzione di monete e soprattutto in modo rapido come in caso di emergenze quali le guerre, sia verso i nemici esterni sia verso quelli interni (guerre civili, tentativi di usurpazione, con rapidi cambi di sovrani e quindi di monete). Infatti, sesterzi di barra li troviamo anche nel corso del turbolento III secolo d. C. Tuttavia, e' possibile che il sistema abbia preso piede anche solo per la sua efficienza. Questa tecnica era legale e quindi era consentita nelle zecche ufficiali. Ho letto anche che, proprio per le sue caratteristiche, veniva usata anche da zecche itineranti (riconosciute e con conii ufficiali) al servizio dell'imperatore durante le lunghe campagne militari lontane da Roma. Allego qui qualcosa da leggere per approfondire quello che ho solo abbozzato: Tecniche di Coniazione (lamoneta.it) Se qualcuno notasse inesattezze, faccia pure le dovute osservazioni. Sono qui per imparare anche io.😅 Un saluto. Stilicho
    2 punti
  6. Penso che l'attribuzione ad Elia Teseo possa essere considerata praticamente certa. A ben guardare infatti, nella legenda del dritto, prima delle lettere D.VIII, si intuisce una Z che è una caratteristica propria dello zecchiere in parola che la utilizzava invece della E.C. utilizzate dai precedenti zecchieri (Josefo Teseo, sigle I.T. Bartolomeo Simoni, BS. Gian Francesco Manfredi GFM). Mario
    2 punti
  7. @gpittini Si esatto è un giorgino di Francesco I d'Este con volto a destra e santo inginocchiato. Sotto al busto se ci sono, ci dovrebbero essere le iniziali dell'incisore....io non riesco a vederle anche se dalla forma del busto potrebbe essere riconducibile ad un ET (Elia Teseo). Marco
    2 punti
  8. Ci vedi molto bene. Dalla foto sembrerebbe essere stata lavata, e avere solo una leggera patina; molto diversa dalle patine che ti ho mostrato. A mio parere è il fdc che si trova più facilmente, cioè quello lavato o solo leggermente patinato. Per me siamo sul prezzo medio di mercato che ti avevo preannunciato prima, intorno ai 500€. A ogni conto ti consiglio di non affidarti solo a questi pochi concetti sopra esplicitati per l’acquisto. Sarebbe meglio che tu aspettassi un po di tempo prima di acquistare, e che impegnassi l’attesa nel seguire il mercato (con le aste ad esempio), frequentare convegni e commercianti così da vedere in mano tanti esemplari e farti un certo occhio sulle conservazioni (“capire” il metallo). Con una certa esperienza potrai così scegliere l’esemplare che fa più per te, con il rapporto prezzo-qualità che ritieni più congruo. Ad esempio, così, tanto per esercitarti… prova a cercare un esemplare patinato che ti piace. Confrontalo poi con uno non o poco patinato (quello che hai trovato tu va benissimo); comprendine le differenze estetiche e sopratutto l’appeal che una patina conferisce alla moneta. Son tutte “sfumature concettuali” che ti aiuteranno a sviluppare un tuo gusto del tutto personale che poi ti accompagnerà in questo affascinante viaggio che è la Numismatica
    2 punti
  9. Le colleziono perché le trovo una testimonianza delle varie tradizioni etniche popolari della penisola. Poi che piacciano o non piacciano agli altri, che qualcuno le trovi artistiche o no per me non è un problema. Piacciano a me e ciò mi basta.
    2 punti
  10. @Stilicho grazie mille per il tuo aiuto e supporto. Grazie davvero! @Pxacaesar ciao Antonio grazie mille per questo preziosissimo ennesimo aiuto. Grazie di cuore! Atexano
    2 punti
  11. Ciao, si tratta di un denario con identici conii di dritto e rovescio che come viene riportato nella descrizione è stato coniato ( l'impressione che avevo avuto dalle foto era corretta 🙂). Quindi non autentico ma coniato. Lo stile in generale tradisce la moneta ma pensiamo se i conii fossero stati prodotti più realisticamente e si avvicinavano a quelli autentici....mah!!!. Sempre massima attenzione.... Posto foto dei conii utilizzati per produrli. ANTONIO
    2 punti
  12. Sul FAC ho trovato questo: Image search results - "Caracalla CONCORDIA AVG" - Caracalla, Denarius, RIC -, CONCORDIA AVG - Dr. Ilya Prokopov's Fake Ancient Coin Reports (forumancientcoins.com) Ciao. Stilicho
    2 punti
  13. Io non la prenderei e poi ste monete van prese a mio avviso senza graffi, in condizioni ottime. Così perdono
    1 punto
  14. Da Elea di Lucania, un esemplare di didracma del gruppo classificato 'philistion group', con al diritto testa elmata di Atena ed al rovescio leone al passo davanti a palma . Sarà a giorni, il 26 Aprile, in vendita BussoPeus 438 al n. 3009 . Unisco da H.N.Italy di Rutter, la tabella riassuntiva del philistion group, con il n. 1310 in oggetto .
    1 punto
  15. DE GREGE EPICURI @AtexanoSe la moneta con scritte greche è del periodo romano, puoi postarla in "Provinciali". Sulla autenticità o meno del Vitellio, non me la sento di pronunciarmi, è una di quelle monete che vanno viste in mano. Al D le legende sono decisamente rilevate, e anche il volto non sembra mostrare segni di vera circolazione. Volevo fare però un'altra considerazione. Sia quando si inizia che in fasi successive, è rischioso affidarsi in tutto (o quasi) ad un solo venditore, specie se è un privato e quindi non un venditore professionale. Sarebbe comunque molto consigliabile confrontare gli acquisti con altre persone, possibilmente dei veri esperti, e comunque non solo in fotografia come si può fare qui sul Forum.
    1 punto
  16. Francobollo di posta aerea, Statua della Libertà serie patrimonio per l' Unesco, emissione del 1952-1967. Francobollo con varianti, da controllare con buona lente d'ingrandimento. Annullo di partenza meccanico, cerchio piccolo con svolazzo del 17 aprile 1962 5 pomeridiane , di Brooklyn New York 1 Annullo di arrivo a Villa Santa Croce grande cerchio con lunette vuote del 23.4.1962. Classica posta di un emigrato negli Usa negli anni 60.. a modo suo significativa anche storicamente. Bella.
    1 punto
  17. Israele: archeologi scavano la tomba della ‘levatrice di Gesù’ Presso l’antico luogo di pellegrinaggio, situato in una grotta, è stato rinvenuto un ampio cortile di 350 metri quadrati con decine di lucerne e iscrizioni. Un’ intera serie di reperti è stata trovata dagli archeologi durante gli scavi nella cosiddetta “tomba dell’ostetrica” di Gesù. Ad annunciarlo, martedì, è stata l’Autorità israeliana per le antichità (IAA) mentre la notizia è stata riportata dal giornale The Times of Israel. Situata in una grotta nella regione di Lachis, nel centro di Israele, la tomba era un antico luogo di pellegrinaggio cristiano ed ora sarà aperta al pubblico per la prima volta da quando è stata portata alla luce. “Secondo una tradizione cristiana, Salomè era l’ostetrica di Betlemme e fu chiamata ad assistere alla nascita di Gesù“, ha detto l’archeologo dell’IAA Zvi Firer. La squadra investigativa ha rinvenuto uno spazio di 350 mq con decine di lucerne e iscrizioni, segno della presenza di pellegrini. Firer ha spiegato che gli antichi cristiani della regione identificavano il sito come luogo di sepoltura di Salomè e ne fecero un centro di pellegrinaggio. La grotta, ricca di intricate sculture in pietra e archi, presenta un pavimento a mosaico. La più impressionante delle iscrizioni è in greco e recita “Zacharia Ben Kerelis, dedicata a Santa Salome“. Gli archeologi ritengono che Kerelis sia stato un ricco ebreo che finanziò la costruzione di alcune aree della grotta funeraria e del cortile. Il gruppo di ricerca sta attualmente cercando di determinare il modo migliore per preservare tutte queste antichità, al fine di aprire il sito al pubblico per la prima volta dalla sua scoperta. Si sa però che in tempi recenti alcuni pellegrini sono entrati illegalmente nella grotta, come testimoniato dai ceri e dagli oggetti moderni rinvenuti sugli altari di alcuni ambienti. Salomè non è menzionata nel Nuovo Testamento, ma solo nel Vangelo di Giacomo, un vangelo apocrifo che non fu accettato mai dalla Bibbia. L’autore sostiene di essere il fratellastro di Gesù, anche lui figlio di Giuseppe, ma la paternità del testo non è mai stata confermata, come spiegato da Haaretz. “Direi che non l’ha scritto Giacomo. È un vangelo apocrifo“, ha dichiarato R. Steven Notley, professore specializzato in Nuovo Testamento e origini cristiane al Nyack College di New York. La grotta funeraria è stata scoperta nel 1982 da saccheggiatori di antichità e successivamente scavata nel 1984 dal professor Amos Kloner dell’IAA. https://www.scienzenotizie.it/2022/12/22/israele-archeologi-scavano-la-tomba-della-levatrice-di-gesu-2664222
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  18. È quella presente qui nel forum.
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  19. Ho fatto una ricerca veloce su foto che ho sul tablet, e per i globi non ci sono incongruenze in quanto la tipologia più comune ha 5 globi , la nostra Moneta ha di strano che uno di questi è decentrato, ma viste le ridotte dimensioni può essere un errore dovuto alla difficoltà di esecuzione. Piuttosto la seconda moneta che hai inserito è insolita con solo 3 globi Il dritto si è molto usurato per questo sarebbe bene avere almeno un'altra foto Cmq domattina sarò al lavoro e mi ritaglierò sicuramente del tempo per trovare le immagini appropriate
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  20. Corretto. In questa discussione: dalla risposta #19 trovi tutte le informazioni. Saluti
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  21. Vi sono vari sottotipi, domattina verifico con i testi di pautasso per avere più sicurezze
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  22. Ciao @Dado73 sicuramente nessun intento offensivo, solo una battuta dovuta al fatto che succede alle volte di vedere un post senza foto e allora capita di scherzarci bonariamente su. Per la tua richiesta ricordati di inserire foto dritto e rovescio (non come le mie che di solito son sempre sfocate 😃) e i dati ponderali peso e diametro, se sei difficoltà a inserire le foto ecco la guida di @caravelle82, ti consiglio anche di modificare il titolo in un semplice "richiesta identificazione moneta" o simili 🙂
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  23. Buongiorno a lei .non so se prenderla come una critica o come un offesa al mio post. Sto cercando di caricare le dovute fotografie. Ma se questo sito prevede anche del sarcasmo sarò lieto di farne parte...
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  24. È possibile che sia un sesterzio di barra?...
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  25. Provo a scrivere quello che vedo. Al dritto M COMMODV.....LIX AVG BR.. Al rovescio, da ore 1,...IMP VIII COS V P.. Figura femminile stante a sinistra con scettro nella mano sinistra e patera nella mano destra. Potrebbe essere la Felicitas, tipo questa, per intenderci: Online Coins of the Roman Empire: RIC III Commodus 495 (numismatics.org) Ma esistono altre possibilità: Guarda poi tu, a moneta in mano, se trovi altri elementi utili. Escluderei, forse, la 467 perchè IMP VII. Sempre che quello che leggo io sia IMP VIII😅 Ciao. Stilicho
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  26. Anche questo francobollo mi sembra di averlo visto spesso, è vero😊
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  27. Ciao Bradi, Come stai ? Quanto al Crest che hai mostrato, mi sopravvaluti, non ricordo la discussione e tanto meno una sua valutazione commerciale ! Nella mia città ho visto alcuni Crest in vendita in un paio di negozi, ma non mi pare che vadano a ruba. La loro produzione è vastissima, soprattutto presso ognuna delle Forze Armate : sono oggetti ingombranti, hanno un senso per coloro per i quali costituiscono un ricordo personale, per gli altri... Io ne ho dieci, tutti regalatimi da amici militari, appesi sulle mura di due stanze e mal sopportati dai miei familiari. Se ne vedono diversi anche alle Mostre/Fiere ma non hanno un mercato diffuso e il controvalore di ciascuno è molto aleatorio, in genere non altissimo. Concludendo, se uno ha avuto direttamente a che fare con il 131Artiglieria e lo trova in vendita, oppure gli piace esteticamente quel busto in aggetto di Giulio Cesare, sarà disposto a corrispondere un prezzo d'affezione, in caso contrario è possibile che resti invenduto a lungo. Io, ad esempio, semplicemente NON lo acquisterei, pur avendone altri per i quali non ho sborsato un saldo. Cari saluti. @Bradi
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  28. @Pxacaesar Ho visto i conii: ora ho capito da chi arrivano questi falsi! 🤣 Ridiamoci un po' su', va'. Ciao. Stilicho
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  29. Inoltre, Caracalla non ha monete con questo rovescio (ovvero con questa accoppiata legenda/effigie). Ciao. Stilicho
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  30. Ciao, In merito alla tua domanda sul prezzo di monete slabbate (cioè inscatolate nelle perizie col grading americano), queste tendono ad avere un prezzo più alto. In genere, per il '27, il prezzo per un FdC si attesta mediamente intorno ai 500€. Poi però dipende da diversi fattori, come ad esempio "quanto è" bello il FdC (e qui entrano in gioco aspetti secondari, come forza del lustro e segni di contatto limitati), ma soprattutto la "questione patina", che in alcuni casi abbellisce di molto l'appeal generale. Ti allego due esempi della mia collezione. Se necessiti di consigli o hai altre domande puoi chiedere qui oppure contattarmi privatamente tramite la messaggistica del Forum (clicchi sul mio nick e poi selezioni l'icona della letterina)
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  31. Gli archeologi giapponesi: “Abbiamo trovato la villa vesuviana di Augusto, in cui morì. Fu poi sepolta durante l’eruzione vulcanica” Gli studiosi dell’Università di Tokyo hanno individuato potenziali tracce della dimora di Augusto durante le ricerche effettuate a Somma Vesuviana, comune italiano della provincia di Napoli noto per essere stato un luogo di villeggiatura per nobili romani e facoltosi proprietari terrieri durante l’epoca romana. La notizia è stata data nelle ore scorse dagli archeologi in Giappone. Le indagini condotte negli anni ’30 nel territorio circostante avevano portato alla scoperta di una vasta villa romana. Sebbene la costruzione della villa risalga al II secolo d.C., ricerche più recenti hanno individuato resti di un edificio più antico, probabilmente risalente all’epoca di Augusto. Gaio Giulio Cesare Augusto, noto anche come Gaio Ottavio, è stato l’imperatore romano dal 27 a.C. fino alla sua morte nel 14 d.C., considerato il fondatore dell’Impero Romano e del Principato, che perdurò fino alla crisi del terzo secolo. Secondo i resoconti storici, Augusto sarebbe morto in una villa situata sul versante settentrionale del Vesuvio, divenuta in seguito luogo di culto imperiale. L’analisi scientifica condotta dagli archeologi, utilizzando datazione al radiocarbonio e analisi fisiche e chimiche dei sedimenti vulcanici che ricoprivano l’edificio antecedente, ha confermato che la villa esisteva prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., la quale distrusse Pompei ed Ercolano. L’eruzione ha prodotto una coltre di tefra e gas surriscaldati, espellendo materiale vulcanico ad altissima velocità. Durante gli scavi, sono stati ritrovati frammenti di mura e tegole crollate a causa dei flussi piroclastici che si sono spostati lungo il versante settentrionale del vulcano. Le ricerche suggeriscono che anche questa area fu colpita duramente dall’eruzione, nonostante le precedenti convinzioni che gli effetti fossero meno gravi rispetto ad altre zone. Ulteriori prove a sostegno dell’identificazione della villa come residenza di Augusto sono emerse dalle analisi dei materiali vulcanici provenienti da edifici adiacenti. Inoltre, la datazione al radiocarbonio di reperti trovati all’interno delle rovine ha confermato l’epoca della costruzione e dei successivi adattamenti strutturali. Gli studi sull’edificio del II secolo hanno evidenziato il riutilizzo di elementi architettonici precedenti, indicando una transizione dalla fase di distruzione a quella di ricostruzione nell’area circostante il Vesuvio. https://stilearte.it/gli-archeologi-giapponesi-abbiamo-trovato-la-villa-vesuviana-di-augusto-in-cui-mori-fu-poi-sepolta-durante-leruzione-vulcanica/
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  32. È un problema noto di queste monete. Non ti preoccupare per il valore collezionistico, sono monete comunque di valore contenuto, pertanto anche con questo difetto non perderà molto.
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  33. Le prime monete da 20 lire in argento del tipo "Littore e Italia genitrice" furono emesse il 26 ottobre 1927 [MdF 1940, p. 33], in occasione della celebrazione del VI annuale della Marcia su Roma e portano, col millesimo 1927, le indicazioni dell'anno VI dell'era fascista [Lanfranco 1933c, p. 276]. In occasione dei nuovi conî col millesimo 1928, fu dato incarico all'incisore capo di apportare lievi ritocchi, sul dritto, all'effigie del Sovrano segnatamente nel collo e sulla fronte. Queste varianti, che ebbero l'approvazione dell'autore dei modelli, senza alterare la composizione, si prefiggevano lo scopo di conferire al re un aspetto più riposato e di togliere alcune rughe che si prestavano a critiche sgradevoli [ibid.]. Queste monete, il cui potere liberatorio per i pagamenti tra privati fu fissato a 1.000 lire [MdF 1940, p. 59, tab. II], non incontrarono, però, il favore del pubblico; infatti, a causa essenzialmente del rapporto tra il peso ed il diametro, questa moneta risultò sottile ed il suono non gradito. Nell'intento di eliminare tali difetti, conservando, peraltro, la quantità del contenuto di fino, il 24 maggio 1928-VI fu istituita una nuova moneta da 20 lire in argento avente il medesimo diametro ma un peso di 20 grammi ed un titolo di 600 millesimi. Le monete di questo tipo datate 1929, 1930, 1931, 1932,1933 e 1934, furono prodotte, in numero limitato, appositamente per i numismatici e, pur avendo corso legale, non furono destinate per la circolazione [ibid., pp. 33, 42, tab.]. Lanfranco [1933c, pp. 273-274], a proposito di questa moneta, ci dice che: "Fu coniata a seguito del riordinamento della circolazione monetaria metallica stabilito con il RDL 1148/1927, il quale, mentre dichiarava prescritte, entro il 30 settembre 1927, le vecchia monete di argento divisionali da 50 centesimi, 1 e 2 lire e fuori corso, per la stessa data, gli scudi di argento da 5 lire, istituiva una nuova moneta di argento del taglio da 20 lire della quale autorizzava la fabbricazione e l'emissione per il valore nominale di 700 milioni di lire in sostituzione di egual contingente di biglietti di Stato da 5 e 10 lire. Per la coniazione di questa nuova moneta si decise di utilizzare il metallo ricavato dalla demonetizzazione delle monete di cui sopra dichiarate fuori corso o prescritte. Però per meglio utilizzare la massa di argento, resasi per tal modo diponibile, la Direzione Generale del Tesoro pensò, per ragioni economiche, di non conservare la proporzionalità del peso della nuova moneta in confronto con quelle da 5 e 10 lire, anche per non renderla troppo pesante ed ingombrante, dato il suo potere di acquisto relativamente ridotto, e per le stesse ragioni di economia decise anche di adottare una lega di argento meno ricca e precisamente di ridurre il titolo della pasta monetaria da 835 a 800 millesimi. Colla trasformazione delle vecchie monete da 1 e 2 lire nelle nuove monete da 5 e 10 lire erasi effettuato un alzamento di valore da 1 a 5. Adottando per la nuova moneta da 20 lire il peso di 15 grammi (invece di 20 grammi come sarebbe stato dato dalla proporzionalità) e riducendo il titolo da 835 a 800 millesimi l'alzamento è stato di 1 a 7,354 con una economia (calcolandosi in 360 lire il prezzo del chilo dell'argento fino) di 60 milioni di lire. La riduzione del peso era anche consigliabile per ragioni di tecnica monetaria, ed invero volendosi fare una moneta di grande diametro (circa il diametro del pezzo d'oro da 100 lire) dovendosi pensare di dare un piccolo spessore per impedire i tentativi di falsificazione che l'aumentato valore della nuova moneta non avrebbe mancato di suscitare. Una moneta di grande diametro (circa 35 mm) anche di piccolo spessore specialmente se di titolo non molto alto (800 millesimi) riceve sotto la pressione della macchina coniatrice una sufficiente durezza per circolare senza pericolo di piegarsi: mentre che la moneta falsa ottenuta per fusione con metalli ignobili con le caratteristiche di grande diametro e piccolo spessore non può entrare nella circolazione, essendo facilmente riconoscibile perché si piega sotto la semplice pressione delle dita." Le monete da 20 lire in argento, del tipo "Littore e Italia genitrice", furono coniate dal 1927 al 1934, complessivamente, in 6.005.400 pezzi, per un totale di 120.108.000 lire, compresi i pezzi, non emessi, datati 1927-V [Lanfranco 1933c, p. 276; MdF 1940, pp. 40, 42, tabb.]. da: https://catalogogigante.it/monete-italiane/regno-ditalia/vittorio-emanuele-iii-di-savoia-1900-1936-re/20-lire-littore-e-italia-genitrice-35.5-mm-14.179-15.075-g-ag/moneta?mpe=2&aal=2-9-42-0&tip=42-142-0-1526-2&cnu=1346
    1 punto
  34. E' un caso particolare che non ha uno standard univoco, in ogni caso parliamo di "non circolata con difetto/errore di conio".
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  35. In alcuni casi alcuni periti: difetto di conio........altrimenti FDC o come in SLAB usano per esempio UNC dettagli--------- 👌🏼
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  36. Sì che la conosci: Ho provato a scaricare l'immagine e ingrandirla, mi pare di no.
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  37. Perchè delusione? C è gente che colleziona pure qst
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  38. La maestra educa lo scolaro diligente
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  39. Sposto la discussione, e chiamo @Reficul, se c'è qualcuno che può fare qualcosa è lui. petronius
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  40. 1 punto
  41. Poi… a me non risulta che la “numismatica” studiata sia solo appannaggio delle università e dottorati vari…. Basti vedere i maggiori studi ed i testi di riferimento …da chi sono stati scritti … Pertanto, cerchiamo di non screditare il lavoro di chi non è accademico , di chi non ha dottorati e magari di chi non è nemmeno laureato, ed impariamo a saper apprezzare i contenuti …
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  42. La capra cretese è un tipo di capra selvatica, detta anche “kri-kri”, che vive in pochi posti tra cui Creta. Chi si dirige verso l’interno dell’isola ne può vedere qualcuna vicino ai torrenti e fotografarla. Creta è nota anche per il suo formaggio di capra e per la feta, un formaggio tradizionale greco risalente fino all’età omerica (VIII secolo a. C.) che viene citato anche nel IX libro dell’Odissea. Secondo un’antica leggenda fu il ciclope Polifemo il primo produttore di feta, a cui Ulisse sottrasse un pezzo, dopo averlo tragicamente accecato all’interno della sua grotta. apollonia
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  43. 1 punto
  44. espresso in gradi....
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  45. Pareidolia... voi che ci vedete?
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  46. Porta profumo antico (anni ’40) e raro da collezione, in vetro e filigrana in metallo color argento, con piastra centrale in limoges dipinta a mano. Altezza 4 cm, larghezza 2,2 cm e profondità 1,5 cm. Peso 14,8 g. apollonia
    1 punto
  47. taglio: 2 euro cc EMU paese: slovenia anno: 2009 tiratura: 1.000.000 condizioni: bb+ città: trieste taglio: 2 euro cc Emu paese: slovacchia anno: 2009 tiratura: 2.500.000 condizioni: bb+ città: trieste taglio: 2 euro cc EMU paese: finlandia anno: 2009 tiratura: 1.400.000 condizioni: bb città: trieste
    1 punto
  48. Buonasera a tutta la sezione. Riprendo a condividere in questa bella discussione del nostro @Gallienus un'altra delle mie mezze piastre : MAGLIOCCA 588 1852 Rara Taglio inciso al rovescio con leggera rigatura.
    1 punto
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