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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/23/24 in tutte le aree
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io invece volevo condividere il raggiungimento di un piccolo traguardo da parte mia. piccolo ma per me importante dal punto di vista collezionistico. in pratica di ogni sovrano del periodo borbonico, ho in collezione almeno un esemplare di grande moneta d'argento.7 punti
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Mi piaceva troppo l' elmo cimiero presente in questo sigillo in ceralacca di Adalberto di Savoia Duca di Bergamo .5 punti
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Ciao @claudioc47, tutte le opinioni sono accettabili e degne di essere sempre prese in debita considerazione. Nel caso specifico, si tratta di un orientamento finalizzato anche al mercato di riferimento. Sono due modi di approcciarsi al tema specifico. Alla fine, è l’acquirente che decide, slab o non slab. Del resto, pare che a qualcuno piaccia la pizza all’ananas.4 punti
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In blu,con le freccie, per me sono graffi sulla plastica, ma le zone in rosso a mio avviso sono sulla moneta. Questo volevo dire sopra.4 punti
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Argento 999 0.60 €/gr Argento 825 0.49 €/gr Argento 800 0.39 €/gr Prendi una bilancia (qui va bene pure quella di cucina) e metti tutte le monete insieme. Poi fai due conti. Come hanno già detto bene prima gli altri colleghi, il valore è irrisorio. Poi ognuno ha i propri bisogni e non voglio fare i conti in tasca a nessuno, ma qui non c'è veramente un guadagno ma ti liberi semplicemente di quelle monete per un tozzo di pane. Forse, se veramente ti vuoi sbarazzare delle monete (per le più svariate ragioni) sarebbe bello e più utile regalarle magari ad un figlio o un nipote, perché in tal modo i soldi di tuo padre (ed anche il suo impegno e la sua passione) non sarebbero sprecati ma anzi aiuterebbero dei giovani a conoscere ed avvicinarsi alla numismatica.3 punti
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Se i graders americani si occupassero solo delle loro monete sarei d'accordo. Il problema è che chiudono nelle loro scatolette anche monete nostrane di cui non capiscono niente, dandoci così la possibilità di criticare anche altre loro decisioni. Sono perfettamente d'accordo che con quei due solchi sulla guancia non solo non è FDC ma forse nemmeno SPL. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Buonasera Condivido con voi il mio nuovo ingresso in collezione, una moneta comune ma di gran fascino, e in una conservazione che mi permetto di definire eccezionale Doppio Bagattino di Giovanni Mocenigo (1478-1485) Peso 2.9 g Massaro: Ferigo Ferro (3/4/1480) Rif. Montenegro 236, Papadopoli 32, Paolucci 42 punti
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Prima o poi si dovrà stabilire un grading anche per le scatolette. Valutazione di opacità, strisciate, colpetti, ....2 punti
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certamente. sono tutte monete comuni: Carlo di Borbone - piastra 1752 Ferdinando IV - piastra 1798 Repubblica Napoletana - 12 carlini 1799 Giuseppe Napoleone - piastra 1808 Gioacchino Murat - 5 lire 1813 Ferdinando I - piastra 1818 Francesco I - piastra 1825 Ferdinando II - piastra 1842 Francesco II - piastra 18592 punti
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Ma se fossi in te non le porterei al compro-oro. Le custodirei a ricordo di tuo padre che le ha collezionate. Non è che poi ricaveresti dalla vendita tanto per acquistarti una casa…..2 punti
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Buona Serata, è un dato di fatto che importiamo dai “Paesi dominanti” soprattutto le consuetudini deleterie. Lo slab, a mio parere, è una di queste. Probabilmente nata per dare un contentino agli speculatori, più che a preservare l'integrità della moneta oppure rassicurare il vero collezionista. La scala Sheldon è più accettabile in quanto espande il giudizio sulla conservazione, essendo quella comunemente usata ( dal D al FDC ) piuttosto compressa. Certamente il giudizio è sempre soggettivo e quindi può essere sbagliata la conservazione sia secondo la scala classica, che quella basata sulla scala Sheldon. Ci sono Periti che hanno la “manica larga” e quelli che sono più severi. Personalmente preferisco questi ultimi, ma è un parere personale. Per quanto riguarda lo slab, questa piccola bara di plastica, ebbene ho comperato poche monete di questo tipo ed è stato un vero piacere munirmi di due pinze e liberarle. Loro sono state contente e poste in un vassoio ricoperto di velluto, mi hanno ringraziato, trasformandosi da monete asettiche a monete con un'ottima patina. Saluti, Beppe2 punti
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Antonio ciao, penso che si comprendi che non si parla di contatto. Alla faccia di questo contatto.....con un asteroide appuntito. Il contatto io lo intendo ,come per gli euro, piccoli segnettini ( qui ANCHE presenti). Il discorso che la profondità del segno di contatto si apprezza bene ( e poco....visto che contatto indica letteralmente un contatto appunto), non può essere come in questo caso dei veri e propri "taglietti". Per non parlar neanche degli hairlines presenti. Io la penso così.2 punti
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No, per carità, nessuna presunzione, sono solo pareri,a mio avviso accompagnati da immagini. L' ottimo e compianto Tevere per dare un fdc ce ne metteva, di questi tempi ne vedo molti in giro così detti😀 Più che contact ,con tutto il rispetto, quasi sembra na scalpellata(zigomo + graffi- hairlines). Però ripeto,è solo una mia personale opinione,che non cambierà nulla di nulla. Si discute piacevolmente e stop 😊2 punti
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Sono varianti diverse. Ce ne sono molte, cambiano per i punti o per qualche lettera diversa in base al conio fatto.2 punti
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Buongiorno. A mio avviso, le strisciate biancastre sono sulla plastica. La moneta ha un bel lustro (forse completo) e mi sembra in ottime condizioni. Il segno più evidente è un colpo sul volto. La valutazione MS64 è in linea con molte altre monete d'oro che ho visto. Io probabilmente la valuterei come un buon qFdc, dovrei averla in mano per decidere bene. Quindi MS64 mi pare corretto. Al più si può discutere tra MS64 e MS63, ma di meno non lo è. Sempre a mio avviso, ovvio2 punti
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Ho dovuto cercare in rete chi era... Bellissimo cimiero! Degno di una moneta!! Col circolo stiamo preparando la carta filigranata per i prossimi eventi...2 punti
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Ciao, e grazie @Stilicho per queste precisazioni. Infatti, la zecca di Lione è stata chiusa dopo la sconfitta di Clodio Albino e non riapre prima del regno di Aureliano (274) L’ipotesi sostenuta da Webb (RIC Va) e Laffranchi di una monetazione di Lione durante il regno congiunto di Valeriano/Gallieno è stata respinta da Alföldi, Elmer, seguiti da Bastien e Göbl. Questa monetazione «lugdunese » viene oggi riassegnata a Colonia Agrippinensis. La zecca venne probabilmente trasferita a Treveri nel 259, per finire sotto controllo di Postumo. Nel dicembre 268, una delle due officine di Treveri è trasferita a sua volta a Colonia, che cade sotto il controllo di Leliano nel 269. L’antoniniano di @lucius LX è il MIR 868h, prima emissione di Colonia, fine 257/258 d.C2 punti
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DE GREGE EPICURI Mi sembra sia quella indicata nel post 5, sembra di leggere sul rovescio: Muhammad rasul allah.2 punti
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Ma voi la liberereste una moneta periziata da Emilio Tevere come FDC? Ah. Complimenti veramente.1 punto
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Senza dimenticare poi le "zecche" non ufficiali da cui poi tutta la monetazione imitativa. Ma questa e' una altra storia. Ciao. Stilicho1 punto
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Ho quasi l’impressione che non sia stato io a cercare il quiz, ma il quiz primaverile a cercare me.😄 apollonia1 punto
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Che io sappia, questo tipo di studio trasversale non esiste per l’insieme delle zecche, anche perché ci vorrebbe un consenso che finora non esiste. Sono ancora troppo mutevoli le ipotesi di apertura/chiusura temporanea, di trasferimenti di personale, di officine o di intere zecche a seconda delle nuove necessità o delle sconfitte militari, durante questo III secolo travagliato. Un esempio del valzer delle zecche per il corto periodo 268/269 della fine del regno di Postumo con la proposta cronologica già citata di Gricourt et Hollard: Altri esempi con il rompicapo delle zecche orientali (Problema che inizia da Settimo Severo con la zecca itinerante d’Oriente che si sarebbe stabilita prima a Alessandria, poi a Laodicea o - meno probabilmente- a Emesa): Sylviane ESTIOT dimostrò l'esistenza di una « quarta zecca orientale » non identificata sotto Probo, creata quando la zecca di Antiochia cadde nelle mani dell’usurpatore Saturnino. La « zecca SPQR » aperta da Gallieno è stata inizialmente identificata con Antiochia o Cizico, o con una zecca secondaria efemera in Oriente. Oggi, dopo i lavori di Mairat, l’esergo SPQR segna la zecca di Smirna poi trasferita a Cizico da Claudio II… Per il periodo Claudio II a Floriano, è talvolta sulla base del solo criterio stilistico che gli antoniniani vengono classificati, ed è sempre utile riferirsi al database del RIC-mom di Sylviane Estiot, perché tiene conto degli ultimi lavori in merito: https://ric.mom.fr/en/home La firma della zecca appare molto sporadicamente sotto Gallieno e si diffonde sotto Diocleziano con il moltiplicarsi delle zecche. Le cose diventano più semplici. In linea di principio.1 punto
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Una volta con una tacca sul volto vicino all'occhio te lo scordavi il fior di conio.1 punto
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Per questa monetazione se non vuoi cadere in truffe o reati conviene acquistare su siti d'Aste professionisti o negozi di Numismatica Ci sono anche altri siti molto noti ma solo se hai esperienza ti ci puoi addentrare, anche su Facebook c'è qualche professionista ma sono pochi. Ti consiglio prudenza.🙏🏼1 punto
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Credo che si possa catalogare come un generico Sestante post-semilibrale Cr. 41/9 , anche se il ponte sopra la prua e' un po' diverso dalla norma , forse per questo motivo gli hanno dato una coniazione "esotica" , altrimenti zecca di Roma .1 punto
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EDWAERT COLLIER (1642-1708) (Svizzera - collezione privata) ca. 1661 - Vanità Le monete non sono state accuratamente dipinte nei piccoli particolari, si intravedono dei leoni rampanti con una spada dentro uno scudo ed una corona in testa, tipico del stuivers e dei ducati d'argento olandesi del XVII° secolo.1 punto
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Ciao , sono presenti nel Forum due articoli sui vittoriati incusi , forse possono aiutarti : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=289d81ed08db2c29JmltdHM9MTcxMTE1MjAwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTIxNQ&ptn=3&ver=2&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=vittoriato+incuso&u=a1aHR0cHM6Ly93d3cubGFtb25ldGEuaXQvdG9waWMvMTcxMzA4LXZpdHRvcmlhdG8tY29uLXJvbWEtaW5jdXNvLw&ntb=1 https://www.bing.com/ck/a?!&&p=7897ab6c65dc42a8JmltdHM9MTcxMTE1MjAwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTIzOA&ptn=3&ver=2&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=vittoriato+incuso&u=a1aHR0cHM6Ly93d3cubGFtb25ldGEuaXQvdG9waWMvMzE0NDMtaS12aXR0b3JpYXRpLXJvbWEtaW5jdXNvLWUtMTItdml0dG9yaWF0by8&ntb=11 punto
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Contrariamente alle previsioni americane, già nel 1949 l'Unione Sovietica si dotava anch'essa della bomba atomica, con il primo test perfettamente riuscito. A questo punto, con la Cortina di Ferro già scesa tra le due super potenze, si scateno' una nuova corsa per creare una bomba ancora più distruttiva, basata sull'idrogeno Oppenheimer, nel ruolo di potere che abbiamo già visto ricoprire, tuttavia si oppose fortemente, sia per delle ragioni morali sia perché considerava folle questa nuova competizione militare. Il problema è che sono anni molto particolari, negli USA divampa il maccartismo e chiunque viene sospettato di collusioni con il nemico. È esattamente quello che accade al nostro protagonista, di cui vengono a galla presunte amicizie comuniste negli anni giovanili. Quanto basta per aprire un procedimento formale nei suoi confronti. Siamo nel 1954 ed Oppenheimer viene sottoposto ad una serie di audizioni presso una commissione apposita, che, se da un lato lo scagionano da qualunque acccusa di tradimento, dall'altro, in qualche modo, lo ritengono non pienamente affidabile. Per tali ragioni gli viene revocato l'accesso alle informazioni top secret del programma nucleare americano, costringendolo, di fatto, a ritirarsi a vita privata. Proprio del 1954 è la moneta di questa sera, si tratta di un quarto di dollaro coniato a Philadelphia, della tipologia denominata Washington Quarter. Coniato a partire dal 1932, tali monete ebbero una gestazione alquanto travagliata. Inizialmente si era pensato ad un mezzo dollaro commemorativo per festeggiare i duecento anni della nascita del padre della patria statunitense. Ma, ben presto si decise di sostituire lo Standing Liberty Quarter, design di riconosciuta bellezza ma che aveva creato tanti problemi per il conio. E la sostituzione non sarebbe stata per un solo anno ma definitiva. Con tale progetto in testa si tenne una competizione per scegliere il design del nuovo quarto di dollaro e la Commissione delle Belle arti scelse quello presentato da Laura Gardin Fraser, nota per aver disegnato alcuni mezzi dollari commemorativi nonché per essersi sposata con il Fraser autore del Buffalo Nickel (1913 - 1938). Tuttavia Mellon l'allora Segretario del Tesoro non fu d'accordo ed impose una scelta diversa, prediligendo il lavoro di Flanagan, ovvero la tipologia che oggi tutti conosciamo e che sarebbe stata coniata immutata sino al 1998 (salvo il consueto passaggio dalla composizione in argento '900 a quella in rame-nickel del 1965). Dal 1999 sino al 2021 il solo rovescio del quartino venne sostituito con diversi rovesci commemorativi, per le serie che ben conosciamo, celebranti dapprima i singoli stati e territori, poi i parchi nazionali. Tuttavia la Fraser si sarebbe presa una duplice rivincita, la prima nel 1999, bicentenario della morte di Washington, in cui il suo design venne riutilizzato per un pezzo commemorativo da 5 dollari in oro. La seconda, quando, a partire dal 2022 il diritto del design della Fraser diviene il diritto ufficiale della nuova serie di quarter dollars dedicata alle donne più rappresentative nella storia degli Stati Uniti. Una bella rivincita, pur se arrivata a 90 anni di distanza ...1 punto
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La zecca è Roma e non è possibile datarla con precisione. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ma assolutamente si! 🤣🤣🤣. Ci siete cascati vero? 😝 Io e Domenico siamo amici e tali resteremo anche con diverse opinioni.1 punto
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Buongiorno a Tutti, Ho acquistato questa mezza corona inglese del 1887 perché per me è una delle piu' belle monete inglesi. Secondo Voi potrebbe essere un BB+ ? Grazie.1 punto
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Per chi non ne fosse a conoscenza, vorrei segnalare l'interessante blog numismatico (in lingua spagnola) di Ruiz Calleja dedicato alle monete in genere ma anche a quelle spagnole e, di riflesso, alle napoletane del periodo spagnolo. https://blognumismatico.com/ La monetazione vicereale ha molte similitudini con quella spagnola e delle sue colonie, in particolare nei tagli: molti video dell'autore ne evidenziano le analogie. Inoltre, consiglio la lettura del raro scudo di Filippo II con torretta. https://blognumismatico.com/2024/03/18/felipe-ii-escudo-de-napoles-1582-con-torre-en-la-fecha/1 punto
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La quinta dovrebbero essere 8 maravedi contromarcati nel 1652 più altri 4 maravedi (RX IIII) contromarcati nel 1658 di Filippo IV Mi scuso per eventuali errori 🙂1 punto
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La prima dovrebbero essere 4 maravedi contromarcati di Filippo III https://en.numista.com/catalogue/pieces148491.html La terza dovrebbero essere 12 maravedi contromarcati di Filippo IV pero non vedo la data https://en.numista.com/catalogue/pieces375665.html1 punto
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Sicuramente dopo. Non avevo nemmeno letto quel "prima". Che sia coniata in Africa direi che è fuor di dubbio1 punto
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Proprio ora ho ricevuto una nuova comunicazione da Antonio Morello e ve ne faccio partecipi. "Il primo numero della rivista “Monete Antiche” sarà distribuito a partire dal prossimo 19 marzo. È stato stampato, come il precedente, in formato 21x28cm ma, ora su carta da 150g, cucito a filo e rilegato con copertina da 300g, plastificata, con alette. Contiene quattro pagine iniziali con numerazione ‘romana’ (I-IV) e 120 pagine che contengono i relativi articoli. Il prossimo ‘fascicolo’ continuerà la numerazione delle pagine, a partire da 121 a 240. Ogni fascicolo avrà cadenza quadrimestrale. Questo primo numero è stato pubblicato con qualche settimana di ritardo essendo la prima edizione di questo nuovo percorso; infatti, pur continuando la precedente analoga iniziativa, il cambio di editore ha comportato la necessità di adempiere alle norme che regolano l’editoria di settore. I contenuti, in qualche modo meglio curati rispetto alla precedente edizione, sono ora ‘slegati’ da alcuni limiti di spazio che creavano qualche problema di impaginazione; inoltre, la periodicità quadrimestrale ha permesso maggiore dedizione nel curare i contenuti. Allegato alla rivista sarà inviato il ‘Notiziario’ dell’Associazione Culturale Italia Numismatica, uno strumento col quale si intende informare i soci sull’attività del sodalizio; esso conterrà quelle rubriche che nella precedente edizione della rivista erano riportate nelle ultime pagine (recensioni libri, notizie varie ecc.); poi, alcune pagine del ‘Notiziario’ saranno dedicate ad articoli divulgativi ed eventuali inserti. Qui di seguito il sommario degli articoli contenuti nel primo fascicolo di “Monete Antiche” di quest’anno (2024, fasc. I): • Il linguaggio delle immagini. Efesto (Vulcano) – Cariti (Grazie) – Teti e le armi di Achille – Talo. (Giovanni Santelli e Alberto Campana), pp. 1-8. • Osservazioni sulle Metus da venti unità con al rovescio dei segni cruciformi. (Luciano Giannoni), pp. 9-14. • Riconiazioni di Taranto su “pegasi” corinzi: un nuovo esemplare dal mercato antiquario. (Vincenzo Marrazzo), pp. 15-22. • Il denario di C. Numitorius (RRC 246/1, 133 o 134 a.C.). (Alberto Campana), pp. 23-34. • Sulla serie RRC 475 di L. Planc. Praef Vrb, C. Caes. Dic. Ter. (Luis Amela Valverde), pp. 35-44. • Annotazioni sulle monete provinciali prodotte a nome di Valeria Messalina, moglie dell’imperatore Claudio. (Katia Pontone), pp. 45-76. • Le monete di Tiberius Claudius Marinus Pacatianus. (Antonio Morello), pp. 77-106. • Le monete dei Vandali: problemi di classificazione. (Alain Gennari), pp. 107-120. Per quanto riguarda il sito internet, chiediamo di pazientare ancora qualche settimana: lo spazio già è disponibile online e sarà presto occupato per essere poi frequentemente aggiornato"1 punto
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Ciao gente chi ha la bontà e la pazienza di seguire un pochino i miei posts, forse ricorderà il mio desiderio di incasellare questa bisbetica moneta in FDC per completare la serie delle cinque date di questa affascinante tipologia, la prima monetazione sabauda recante il valore nominale di 5 lire, in massima conservazione. Gli altri millesimi in collezione sono: in FDC MS66 il 1816, in MS64 il 1820, e in qFDC MS62 il 1817 e il 1818. Nessuno slabbato, neanche originariamente, ma tutti periziati. Mancava quindi questa data, leggermente più facile da reperire rispetto al 1818 nella massima conservazione, ma più difficile del 1816 e del 1820.🤷🏽♂️ Finalmente il mese scorso a Modena ho reperito un esemplare che ho ritenuto degno di completare la sequenza, in slab MS64, che ho peraltro immediatamente provveduto ad eliminare, pur conservando gelosamente, come sempre, il cartellino della NGC. ☺️ Questa impietosa doppia foto a luce radente mette sorprendentemente in evidenza alcuni lievissimi hairlines al D che ne’ la perizia ne’ la visione diretta di persona non rilevano, ma nel complesso l’esemplare presenta rilievi intatti e una gradevole patina omogenea su fondi lucenti. In particolare i campi del R appaiono in “stato zecca”. Non è il TOP POP per questa tipologia (che e’ MS65+, apparso mi pare in asta in due occasioni, la più recente all’asta Nomisma Aste n. 1 del 2022, aggiudicata a 11.000 euro + diritti, la seconda tempo addietro, non ricordo i dettagli) ma onestamente ero un po’ stufo di cercare. 😉🤗 Buona serata a tutti1 punto
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Si, può starci secondo me. Il contorno con qualche modesta irregolarità e’ ammesso. L’esemplare postato da Domenico può essere secondo me classificato come un MS63.1 punto
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Consultando il catalogo dell'asta delle collezioni Sambon-Giliberti (dispersa a Napoli dal 10 dicembre 1921) custodito presso la biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria, mi sono imbattuto in due curiosità che, a mio avviso, raccontano un pezzo di storia del collezionismo napoletano della prima metà del Novecento. In origine il catalogo era composto da due libretti: il primo contenente un elenco delle monete in vendita e un secondo composto di sole tavole. Il catalogo che ho consultato è stato successivamente rilegato (testo+tavole) con una copertina rigida e in ogni pagina, accanto a ogni lotto, sono riportati a matita il prezzo di vendita e il nome dell'acquirente. Per alcuni lotti non compaiono i nominativi, bensì dei numeri, probabilmente perché gli acquisti venivano effettuati per acquirenti che volevano rimanere anonimi. La seconda curiosità è in un foglietto volante nel quale sono trascritti tutti i partecipanti dell'asta e le loro presenze durante le quattro giornate (domenica compresa). Come potete leggere vi parteciparono grandi collezionisti.1 punto
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La medaglia papale, anche se a differenza delle emissioni private di medaglie commemorative o di arte ha alcune caratteristiche di ufficialità, coordinate con una approvazione dello Stato pontificio /Vaticano, non è mai stata disciplinata come una moneta e assoggettata a regole rigide di tiratura e peso. Solo nella medaglistica recente sono apparsi i certificati di garanzia con descrizione, numerazione/tiratura, titolo metallo, peso. Per la medaglistica antica vi sono stati riconi (nel 1600-1700 nella bottega Hamerani e dopo il 1830 con le emissioni catalogate e proposte ufficialmente dal Card. Mazio dopo che lo Stato Pontificio aveva recuperato molti coni antichi, riparati o, in parte, per il grave deterioramento, rinnovati con incisione dei medaglisti di epoca). Questi riconi sono stati eseguiti quasi esclusivamente in bronzo; sono molto rari in argento e rarissimi o inesistenti in oro, perchè mentre le coniazioni bronzee erano disponibili, quelle in metallo pregiato esigevano specifiche richieste e forniture del metallo da parte dl richiedente. I riconi riguardano le medaglie fino all'inizio del pontificato di papa Pio VII. Nella medaglistica moderna (in particolare per le medaglie da Papa Giovanni XXIII quando vi fu un forte incremento del collezionismo) vi sono state alcune tirature supplementari anche urgenti coordinate con le richieste. Vi fu anche necessità di ricorrere ad affidamenti diversi ( la Ditta Johnson oltre alla Zecca) e ciò spiega le diverse punzonature, rilevate dagli studiosi come variante. Quanto alla diminuita richiesta delle medaglie in oro (per le ultime di Papa Francesco la tiratura è scesa dalle migliaia a centinaia/decine), essa ovviamente deriva dal costo del metallo, che rende esorbitante per molti il prezzo richiesto, che è quello dell'oro lavorato. Il collezionista per il piacere della bellezza artistica della medaglia si può limitare alla emissione in argento/bronzo. E così le vendite alle aste delle medaglie moderne in oro , pur sensibilmente rivalutate, si è allineato al valore dell'oro fino. Comunque chi ha acquistato medaglie in oro di Paolo VI o Giovanni Paolo all'atto della emissione ricava guadagni consistenti. In via generale il collezionismo della medaglia papale resta appagato da una raccolta secolare con esemplari di incomparabile bellezza di importanti artisti, fusi o coniati, di diversi moduli, che ancora si acquistano a prezzi possibili. Non è una collezione per speculazione; ma nelle aste la medaglia papale è di norma venduta con un mercato abbastanza stabile (posso citare la vendita quasi in toto nella recentissima asta Nomisma con un bel prezzo per il massimo modulo di Pio IX - San Paolo, che è medaglia abbastanza comune).1 punto
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Mi sono regalato con bonifico l’abbonamento alla Rivista e all’Associazione, la rivista merita ma anche il sostenere Antonio Morello con quello che ha fatto negli anni per la nostra numismatica e’ un atto per me dovuto e decisamente da imitare.1 punto
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ciao, più che un'identificazione sembra un quiz (senza premi). Vi invio l'immagine di questo tondello che mi sembra in ottone e non so come classificare. Diametro 23 mm, assi a 90°. Ecco le opzioni: 1 Moneta/gettone E' privo di data e valore, se fosse una moneta potrebbe essere medievale, ma se è in ottone... forse un gettone? 2 Medaglietta devozionale Da un lato c'è il leone aureolato che tiene il vangelo di Marco tra 5 rosette e cerchio di perline (?) e dall'altro un altro santo tra 5 rosette e cerchio rigato. Forse san Rocco? Comunque mai vista una medaglietta con gli assi così sfasati. 3 Riproduzione moderna di moneta/gettone E' l'opzione più plausibile visto il tipo di materiale. Resterebbe da chiarire quale pezzo si voleva imitare e di che epoca. 4 opzione suggerita dal forum :rolleyes: Ringrazio anticipatamente per l'attenzione :)1 punto
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