Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/20/24 in tutte le aree
-
Vi segnalo due pericolosi scassinatori alle prese con una cassaforte viennese. (Si dice che uno dei due sia tal Guysimpons alla cerca di banconote e il complice suo padre)6 punti
-
Leggendo questa discussione ovviamente sono più d'accordo con alcune opinioni che con altre. Il collezionismo quello vero nasce da un bisogno culturale, che è creato a volte dalla famiglia, dall'istruzione ricevuta, dal contesto di vita dell' individuo. Non ha importanza che questo oggetto del desiderio sia ancora in uso o meno. Esempio: Un mio carissimo amico colleziona utensili agricoli antichi, chi li userebbe oggi... ?! Nel vero collezionista è insito oltre al possesso dell' oggetto, la salvaguardia dell' oggetto stesso. Ne è ammiratore e solo lui ne vede una bellezza che altri non colgono. Inoltre vuole salvare l'oggetto dall'oblio e dalla distruzione e perdita dello stesso. Ne diventa un difensore, un curatore e un conservatore, oltre che ammiratore ricercatore e studioso. Converrete con me che la cosa è un pochino più complessa. Questo per quanto riguarda il vero collezionista. Poi ci sono quelli che vogliono fare il business, che pensano di fare soldi senza avere aperto o possedere un libro sull'argomento. Ma di questa categoria mi fermo qui non esprimo commenti. I giovani di oggi purtroppo per loro sono meno colti delle generazioni precedenti, ma garantisco che ci sono e sono dei curiosi collezionisti. Voglio anche dire che noto che si parla di declino della filatelia solo in Italia, che poi non è così, i collezionisti ci sono è che non si vedono, non sono nei forum sono schivi. Questo è un hobby mondiale in crescita in tutto il mondo, si colleziona francobolli in Vietnam, in Islanda.. dappertutto, per vedere questo basta allargare lo sguardo. Ormai non si può più parlare di filatelia guardando solo l'Italia. Con il web il mercato filatelico è globale. PS. Vorrei anche sottolineare che un hobby non declina perché i prezzi sono bassi. Declina solamente l'interesse di coloro che pensavano di avere dei bot in banca.6 punti
-
A mio modesto parere questa "moneta" ha ricevuto più onori con queste dodici pagine di discussione di quanto non meriti rispetto a tante sue sorelle "genuine". Ma torno a ripetere è un mio parere che comunque nessuno mi farà modificare, nemmeno gli americani...4 punti
-
Proseguiamo la nostra rassegna. Nel gennaio del 1947, con la II Guerra Mondiale ormai conclusa da tempo, Oppenheimer divenne il Presidente del Comitato Consultivo della Commissione per l'energia Atomica degli Stati Uniti d'America. Il controllo della ridetta commissione era stato trasferito dalle mani dei militari ai civili con un decreto del nuovo Presidente Harry Truman, fidando in un futuro di pace e prosperità mondiale dopo la caduta della Germania nazista. Truman era succeduto, quale vice presidente in carica, a Franklin Delano Roosevelt, deceduto per un malore improvviso il 12 aprile del 1945, mentre era intento a posare per un ritratto ufficiale nella sua casa di Warm Springs. Ritratto che rimase incompiuto ed oggi viene conservato come una reliquia nella stessa Warm Springs. La moneta che andiamo a presentare stasera, datata proprio 1947, porta al diritto un ritratto di profilo del presidente Roosevelt ed è infatti conosciuta come il Roosevelt dime. Tale tipologia, che andò a sostituire il Mercury Dime, entrò in circolazione nel gennaio del 1946, in tempo per festeggiare quello che sarebbe stato il compleanno del defunto presidente. Nel 2024 viene ancora coniata senza variazioni ed è il design più longevo attualmente in circolazione negli USA. La morte di Roosevelt venne subito presa come l'occasione per cambiare il conio del taglio da 10 cents e celebrare così il presidente del New Deal e della vittoria nella II Guerra Mondiale. L'associazione della moneta da un decino con la figura di Roosevelt era quasi scontata, poiché lo stesso aveva fondato il 3 gennaio del 1938, l'associazione per lo studio ed il debellamento della poliomelite conosciuta come "March of the Dimes", così chiamata dalla raccolta fondi promossa in tutti gli states per 10 cents (un dime per l'appunto) a persona. Tale campagna ebbe un clamoroso successo in tutto il paese, dato che la Casa Bianca venne letteralmente invasa da posta contenente monetine da un dime in argento. Ecco pertanto che, alla morte di Roosevelt, venne naturale pensare di dedicargli la nuova moneta da un decino. Inizialmente vi furono delle resistenze, perché il Mercury Dime era ancora estremamente popolare, tuttavia alla fine il cambio venne accettato e l'incisore J. R. Sinnock raffiguro' al diritto un bel ritratto dell'ex presidente ed al rovescio la fiaccola della Libertà tra un ramo di quercia ed uno di ulivo a ricordare la recente vittoria nella II Guerra Mondiale. I Roosevelt Dimes, come i loro predecessori, vennero coniati in argento '900 dal 1946 sino al 1964, per poi passare, dal 1965, al c.d. "sandwich" in rame-nickel che circola tuttora.4 punti
-
Buongiorno, la Pelusia era una festa religiosa romana che si teneva il 20 marzo in onore di Iside e di suo figlio Arpocrate (=Horus); non compare nel Primo Impero in quanto istituita successivamente da Marco Aurelio. Perdura nel tempo se è vero che è indicata nel Calendario di Filocalo (354 d.C.) come festa ufficiale. I partecipanti alle funzioni venivani aspersi con acqua per ottenrere la rinascita e l’immunità dalla offese agli dei; l’acqua simboleggiava le alluvioni del Nilo e quindi l’effetto rinnovatore dei fanghi del fiume. In Egitto indicava l’inizio della stagione velica e la festività godeva della protezione di Iside e di Serapide. Di seguito tre monete sul tema: Vittorino (269-271) Aureo - Colonia (269-270). 5.66g - Cal. 3849. FDC Eccezionale. Questo tipo di rovescio di Vittorino, più complesso e attraente di quelli solitamente trovati con la leggenda SAECVLI FELICITAS - è copiato da un denario di Julia Domna su cui l'Isis - un piede a prua - tiene (allattando? ) Horus, mentre un timone poggia su un altare. Schulte e Sondermann potevano elencare solo quattro esempi di questa rarissima moneta: nei musei di Parigi, britannici e Tolosa, e nella collezione Gotha (Hess 240 lotto 255). Provenienza: Maison Palombo Asta 17 del 20.10.2018, lotto: 103. Iulia Domna, 193-217. AR Denarius (18mm, 3,46 g, 1h). Zecca di Roma. Battuto attorno al 200-207. Rovescio con Isis in piedi a destra, piede sinistro sulla prua reggente il bambino Horus (Arpocrate); a sinistra, timone poggia sull'altare. RIC IV 577 (Severus); RSC 174. Buon VF Provenienza: Classical Numismatic Group, Inc. Asta Elettronica 261 del 03.08.2011, lotto: 270. Antonino Pio. 138-161 d.C. Æ Dracma (34mm, 20,46 g, 12h). Datato RY 2 (AD 138/9). Zecca di Alessandria. Isis seduta sul trono rivolta a destra, allattante Arpocrate (il bambino Horus), che regge in grembo; piccolo uccellino in piedi a sinistra sul retro del trono. Köln –; Dattari (Savio) 2643 var. (uccello in piedi sulla nave messa sulla tavola a destra dell'Isis); K&G 35.25 (stesso); Emmet 1585 (non inserito nell'elenco per l'anno 2). Buon VF. Dalla collezione Robert M. Harlick. Dopo la conquista dell'Egitto da parte di Alessandro, il culto di Iside si diffuse nel Mediterraneo, con la sua popolarità che raggiunse il suo zenit nel periodo romano, quando la "dea dai mille nomi" divenne una delle principali divinità del Mediterraneo. Si presume generalmente che l'iconografia dell'Isis allattante Arpocrate abbia influenzato le rappresentazioni cristiane della Madonna col Bambino, in particolare i lattani della Vergine popolare nell'Europa medievale. Provenienza: Classical Numismatic Group, Inc. Asta 94 del 18.09.2013, lotto: 933. Ringrazio Blandor Ablazi per la segnalazione. Saluti Illyricum3 punti
-
Mi sono letto con interesse queste 35 pagine, e inizio facendovi i complimenti. La cosa per me INCREDIBILE è che non si riesca ad avere accesso ad un atto che dovrebbe essere pubblico, ossia il documento che censisce quanto è stato trovato. Sono nuovo del forum, quindi mi permetto di scrivere che questa cosa è vergognosa. Andando nel privato, queste dinamiche "opache" si riscontrano in tanti ambiti affini (vedi gli orologi di lusso). Il mercato è drogato, e come è stato fatto notare più volte i commenti latitano perché da una parte "potrebbe esserci qualcuno" in malafede, e dall'altra ai collezionisti fa più comodo nascondere la testa sotto la sabbia e fare finta di non vedere e di non sapere. Perché la passione è pura, e non può essere intaccata da queste cose che altrimenti farebbero spegnere la fiamma istantaneamente. C'è poi la questione numismatica del puro studio di monete che potrebbero non essere ancora state censite, della provenienza dei barili, storie che rimarranno sepolte insieme a quegli ori. E tanti altri risvolti che sarebbe troppo lungo trattare. Muro di gomma, da domani riprendiamo a cercare i colpetti sul bordo e via. Ma ogni tanto fa bene ricordare...3 punti
-
Se alla fine @Loruca la tua moneta è stata giudicata autentica dagli americani ben per te, qui sul forum ognuno di noi si terrà la propria opinione.3 punti
-
Buonasera, Finalmente! Cercavo una moneta dei costantinidi con il chi-rho ed il mio amico mi ha proposto, fortunatamente, proprio una tra le più belle. Peso 5.47 g Diametro 23.7mm Grazie ancora, e ancora! Atexano2 punti
-
Buona sera a tutti, torno sul tema delle timbrature municipali delle cedole pontificie perché vorrei aggiornarvi sul famoso "bollo gentilizio" di cui qui abbiamo tanto parlato in passato: Grazie alla segnalazione di un amico (@Sntgnr) grande cultore di cartamoneta, ho scoperto un vecchio articolo di Cesare Gamberini di Scarfèa sinteticamente intitolato "I sigilli comunali settecenteschi di tipo gentilizio frettolosamente usati dai Giacobini per la convalida delle cedole di Pio VI nel Febbraio - Marzo 1798" (Italia Numismatica n.78, 1970) in cui ho letto quanto di seguito riporto: Naturalmente, ho strabuzzato gli occhi perché l'autore, senz'altro noto agli studiosi di cartamoneta, aveva identificato il bollo gentilizio come appartenente alla municipalità di Osimo fin dal 1970! Con l'aiuto di un altro amico cultore di cartamoneta (@Clar622) che ha accesso alla biblioteca universitaria di Torino dove si trova il libro sulla storia della città di Osimo citato dal Gamberini nel suo articoletto, sono in grado di riportare la mappa di Osimo della seconda metà del XVII secolo con lo stemma "gentilizio": E ancora, sullo stesso libro: Quindi posso confermare quanto già noto, in teoria, da oltre 50 anni: la misteriosa "bollatura gentilizia" è in realtà la bollatura di Osimo, effettuata con decreto 17 gennaio 1798 e tristemente negoziata da tal Bernardino Pini il quale in una lettera racconta che nessuno voleva cambiare le cedole bollate, a parte un ebreo di nome Ascoli che le pagò 100 scudi di moneta metallica per 345 di carta. A questo punto nasce una nuova questione: se sul catalogo Crapanzano-Giulianini si riporta questa bollatura come "gentilizia" e si menziona un'altra bollatura come Osimo, quest'ultima timbratura cos'è? Ma questa è tutta un'altra storia...2 punti
-
Per questo motivo a me piace definire il collezionista "custode di un patrimonio culturale"2 punti
-
Per chi non ne fosse a conoscenza, vorrei segnalare l'interessante blog numismatico (in lingua spagnola) di Ruiz Calleja dedicato alle monete in genere ma anche a quelle spagnole e, di riflesso, alle napoletane del periodo spagnolo. https://blognumismatico.com/ La monetazione vicereale ha molte similitudini con quella spagnola e delle sue colonie, in particolare nei tagli: molti video dell'autore ne evidenziano le analogie. Inoltre, consiglio la lettura del raro scudo di Filippo II con torretta. https://blognumismatico.com/2024/03/18/felipe-ii-escudo-de-napoles-1582-con-torre-en-la-fecha/2 punti
-
In effetti, è molto più rara della stessa tipologia di Aquileia. Alcune informazioni prese dalla monografia di Vincent Drost (« le monnayage de Maxence »): La B di RBP all’esergo rimane oscura per Drost, Overbeck propone di leggere Beata. Si tratta della fase 2 (l’intero anno 310) della lunga quinta emissione, con solo 5 esemplari trovati da Drost per la tipologia Roma nel tempio porgendo un globo a Massenzio , e con tre tipi di frontone: vuoto, i Dioscuri tra due altari (?) o la lupa con i gemelli. Tutti per la seconda officina, fino all’esemplare del NotinRic trovato per la prima officina.2 punti
-
Ecco, vedi che sei in malafede e scrivi ciò che ti conviene? "È stata data per buona da ben più gente che non a Verona" Invece che è stata data per falsa da altrettanta gente (se non di più) lo ometti. Direi che può bastare.2 punti
-
L'unico cambiamento che suggerirei è che al punto 4 aggiungerei che è stata data per buona da ben più gente che non a Verona ! Sono sempre stato convinto che fosse buona, se c'è voluto un pò ad arrivarci, beh, qualcosa ci ho imparato. Ma si, la storia è stata lunga.2 punti
-
Il francobollo è un cosiddetto "perfin". Si chiamano perfin dalle iniziali della dicitura inglese PERF(orated) IN(signe) cioè dalle iniziali delle ditte. Cosa sta per R S ora di preciso non saprei, ma sono le iniziali di qualche ditta, compagnia ecc..2 punti
-
E' che aveva la tastiera rotta, che ogni tanto ripete le lettere: subito dopo aver messo l'annuncio si è accorto dell'inconveniente ma prima di avere il tempo di modificare il prezzo l'hanno chiamato all'improvviso al telefono, poi appena ha finito di parlare c'è stato un terremoto e si è spaventato, così si è scordato di cambiare il prezzo.2 punti
-
Ci sarà un interessante assortimento di zecche e nominali, tanto per incoriusire...2 punti
-
Sarà presentato a Trieste venerdi 22 marzo 2024 il nuovo libro di Giulio Carraro “Dobrila Tat. Il tesoro di Erpelle 1921”, pubblicato da EUT, dedicato al Civico Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann”. Il tardo medioevo fu un’epoca di intensa tesaurizzazione monetaria, quale naturale reazione della popolazione alle circostanze sociali, politiche ed economiche. Composto da oltre cinquemila monete d’oro e argento, il tesoro di Erpelle rappresenta uno dei principali esempi di questo fenomeno. Rinvenuto nel 1921 e “dimenticato” nuovamente subito dopo la sua scoperta, questo ripostiglio è rimasto inedito per un secolo, rischiando l’oblio. L’eterogeneità delle valute presenti nel tesoro offre uno spaccato della vitalità economica e monetaria nell’Europa centrale e orientale del XIV secolo, fornendo un prezioso supporto allo studio delle relazioni mercantili e degli scambi commerciali attraverso l’area alpina e quella balcanica. Le caratteristiche del tesoro permettono inoltre un approfondimento degli studi sul fenomeno del banditismo medievale, spesso stimolato non solo dalla cupidigia, ma anche dall’istinto di sopravvivenza. Questi temi sono stati oggetto di ricerca da parte dell’autore Giulio Carraro, che è assegnista di ricerca in Numismatica e Storia monetaria presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste e Visiting Scholar dell’Inventar der Fundmünzen der Schweiz di Berna. La presentazione del volume avrà luogo presso la sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich (via Rossini 4), alle ore 17.00 e interverranno Marzia Vidulli Torlo, conservatrice del Museo “J.J. Winckelmann” di Trieste e Bruno Callegher, docente di numismatica e storia monetaria dell’Ateneo triestino. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Download al seguente link: https://www.openstarts.units.it/handle/10077/357611 punto
-
Salve, Da qualche tempo ero alla ricerca di una moneta di Severina, consorte dell'imperatore Aureliano. Che coniugasse, come quasi sempre per me, il costo contenuto con una buona qualità estetica. Devo dire che in questo caso, sono rimasto molto soddisfatto perché con pochi euro, ho preso una moneta che presenta un bel ritratto dell'imperatrice, direi quasi insolito, con una figura slanciata e dai tratti delicati. È poi c'è la possibilità che Severina abbia regnato da sola nel periodo tra l'improvvisa morte di Aureliano e la ritardata elezione di TACITO. In mancanza di fonti letterarie, l'ipotesi è suffragata dalla coniazione di monete a suo nome e databili all'ultimo anno di vita di Aureliano. In particolare c'è questa moneta che raffigura l'imperatrice come "Concordia militum", in piedi con in mano dei labari militari, in funzione di "pacificatrice" delle truppe, una raffigurazione non utilizzata sotto Aureliano e in altre emissioni dall'utilizzo della legenda CONCORDIA AVG invece di quella più tipica per due imperatori (CONCORDIA AVGG), e per la presenza su alcune monete coniate ad Antiochia di simboli di zecca usati da Tacito ma non da Aureliano. Così fosse, sarebbe la prima imperatrice romana a governare di proprio diritto. Voi che ne pensate?1 punto
-
1 punto
-
tranquillo scudo 1901 mica mi offendo..... ci mancherebbe già mi fate un favore ... A me le monete piacciono anche se sono " vissute" chissà quanta storia si portano in groppa . Ovviamente non ci sputo sopra ai fdc. Ma io non mi considero neanche un numismatico, sono solo un semplice amante di monete che sta cercando di capire, e voi mi state dando una grossa mano.1 punto
-
Siete dei grandi. Solo adesso - con l’aiutino di Auximum - ci arriva pure Google…1 punto
-
Esatto, anche lui si annovera fra quei pochissimi di cui abbiamo discusso per i Ginnici. E' un bene che siano periziati, soprattutto per la certificazione della loro genuinità, per il resto sappiamo benissimo entrambi che è il mercato che comanda...1 punto
-
L'esemplare 92a/1 di Drost mi sembra proprio quello ex Dattari del British Museum.1 punto
-
Il titolo del post é l' intera didascalia per la presentazione di un oggetto monetiforme in AE, che sarà il 30 Aprile in vendita Aphrodite 21 al n. 714 .1 punto
-
1 punto
-
Ciao @69novembre , chiarita la natura bronzea degli Aes (rudi o gravi) Veniamo al tuo reperto , ammesso , come da foto sembrerebbe , che sia antico e non recente , potrebbe essere un frammento di tubatura romana in piombo e quelle che tu pensi siano frecce , potrebbero invece essere delle lettere incomplete che determinavano il proprietario della domus - villa .1 punto
-
1 punto
-
Ma ritorniamo a parlare di mercato e di domanda crollata.. ?! Scusi. Pensavo di avere spostato il discorso a un livello diverso da quello del mercante. Chiarisco in parole semplici, ..... il mercato può anche crollare domani mattina, al vero collezionista non gli interessa niente, anzi. Le dirò di più, i veri collezionisti collezionano anche materiale che non vale un piffero, senza gronchi rosa o antichi stati italiani, che sono sbiaditi per varianti di colore non necessariamente dal tempo. Scusate, ho modificato e cancellato io stesso alcune cose superflue. Scusate ancora.1 punto
-
Va bene, come prezzario, per cominciare...specie con le monete più recenti. Invece in futuro, se approfondirai, ti occorrerà, almeno, il Red Book.1 punto
-
Quando ero ragazzo (più di mezzo secolo fa!) il collezionismo di francobolli era molto popolare tra i giovani. Ricordo la vera e propria caccia ai francobolli presenti sulla corrispondenza che arrivava a casa e la festa quando mio padre mi portava dall'ufficio della ditta svizzera dove lavorava i frammenti con francobolli arrivati dall'estero. Addirittura negli anni '60 (se ricordo bene) ci fu un periodo di vera e propria euforia speculativa con i prezzi di emissioni stampate in milioni di esemplari che crescevano in modo spropositato. Già allora ci fu un drammatico crollo di mercato e ricordo ancora chi prendeva in giro coloro che buttavano i loro soldi per acquistare le cosiddette "novità", invitandoli a concentrarsi su pezzi storici. Dopo molti decenni di abbandono, sono capitato per caso a seguire qualche asta filatelica e non vi nascondo la mia sorpresa nel vedere che ormai la base d'asta di rarissimi pezzi con oltre un secolo di storia si colloca intorno al 10% della quotazione di catalogo. Ma la cosa ancora più sorprendente è che spesso i lotti non vengono venduti o vengono aggiudicati al prezzo base senza alcun rilancio. Questo è il sintomo inequivocabile che la domanda è crollata mentre - contemporaneamente - passano a miglior vita numerosi vecchi collezionisti ed i loro eredi mettono sul mercato importanti collezioni. I giovani (non solo i giovanissimi) hanno smesso di collezionare francobolli probabilmente perché oggi hanno molte altre alternative e soprattutto perché ormai non sanno più cosa sia un francobollo. Questa mattina alla cassa del supermercato guardavo delle persone giovani davanti a me ed ho notato che pagavano quasi tutte usando il loro cellulare. Tra un po' i ragazzi non sapranno più neppure cosa sia una moneta. Tuttavia - almeno per il momento - la numismatica sembra andare meglio della filatelia, anche se la carenza di giovani collezionisti si sente moltissimo anche tra chi colleziona monete. Aggiungo un'ultima considerazione che non è centrale rispetto all'argomento discusso, ma forse contribuisce a spiegare perché la numismatica non sia in condizioni "precarie" come la filatelia. A più di 20 secoli di distanza, oggi possiamo collezionare monete antiche che - pur avendo subito un significativo attacco da parte del tempo - mantengono ancora le loro caratteristiche fondamentali. Anzi la patina accumulata con lo scorrere del tempo accresce il loro fascino. Purtroppo non si può dire così per i francobolli. Per assurdo, se gli antichi romani avessero usato i francobolli, probabilmente non se sarebbe arrivato a noi nemmeno uno. La carta è soggetta alle ingiurie del tempo molto più del metallo. Talvolta mi capita di osservare interessanti pezzi degli Stati pre-unitari e - attirato dal prezzo "stracciato" sarei tentato di acquistarli, ma poi osservo i colori ormai sbiaditi e la carta ingiallita e rinuncio pensando che il processo di degrado è ormai inarrestabile. Forse la filatelia è destinata a rimanere una magnifica esperienza di collezionismo che ha contribuito a formare milioni di giovani ma che - almeno come fenomeno di massa - sarà circoscritta nel tempo, così come sono ormai circoscritti nel tempo i francobolli che l'hanno generata.1 punto
-
Come mi è stato spiegato, all’epoca quando si presentavano questi biglietti in banca ed erano riconosciuti falsi spesso si segnava sul bordo il nome di chi l’aveva esibito. Mentre sul Retro spesso compaiono le firme dei periti o comunque degli addetti delle banche che ne avevano riconosciuto la falsità1 punto
-
@furia78 - Questa è una grandissima cavolata che si avvicina pericolosamente alla diffamazione. Se questi fantomatici personaggi (altri che Simone ed un altro) che l'hanno vista in mano e data come falsa al convegno si vorranno proporre... Invece in mezza dozzina l'hanno data buona. Ma tanto, a questo punto veramente non m'importa il punto di vista di due persone che in mano l'hanno vista per un secondo attraverso plastica. L'analisi degli americani è stata ben più curata ed approfondita, e quantitativa. Da quello che ho capito, hanno fatto anche una congruenza con l'XRF.1 punto
-
@Parpajola Tiziano complimenti, ho ricevuto la consueta mail del Circolo ed in allegato ho visto il bel lavoro di "aggiornamento" iconografico del Gamberini, con molte foto di buona qualità, che farà da complemento alla chiacchierata di martedì. Un file assai utile, che ho già provveduto a salvare in archivio! Grazie1 punto
-
15/20€ sono più che sufficienti per quel mostro da studiare. I falsi da studio di solito sono fatti bene, quello invece è solo un obbrobrio, quindi stai attento al portafoglio.1 punto
-
Aphrodisias in Caria, Æ 21, 4 h, 4.06 g. Obv. IEPA BOYΛH., the third century A.D. with veiled and draped bust of Boulé on the obverse, while the reverse shows Aphrodite leaning on a low column r., holding a mirror and adjusting her sandal with the aid of a small Eros l. in front of her; AΦPOΔICIEΩN. References: MacDonald, The Coinage of Aphrodisias, type 208; Bernhart, Aphrodite, 313; BMC 35 f.; SNG von Aulock 2448; SNG Copenhagen 84; SNG Lewis 1642 Rarity: Common (at least in major collections, though seldom encountered in trade) ILLUSTRAZIONE: STATUA ELLENISTICA DI AFRODITE CHE SI AGGIUSTA IL SANDALO CON EROS AI SUOI PIEDI1 punto
-
Ciao @Atexanonon si tratta di Caracalla ma dell'imperatore Eliogabalo. Dallo stile dovrebbe essere della Zecca di Antiochia e non di Roma. Il Bonus Eventus era una divinità appunto beneaugurante per tutte le attività per il normale svolgimento della vita quotidiana dei romani.🙂 ANTONIO1 punto
-
Ciao, è un falso a pressa su tondello antico. Non sarebbe neanche Eliogabalo ma Caracalla.1 punto
-
Ciao, anche per questo esemplare purtroppo sembrano non esserci più dubbi. Il bordo, secondo me, dice chiaramente che non è coniato. ANTONIO1 punto
-
Ciao, a beneficio della discussione e di quanti la seguono posto foto di un falso noto che, nonostante la foto poco nitida, condivide gli stessi "conii" di dritto e rovescio ( per me non ci sono dubbi 🙂) ed anche identica forma del tondello. ANTONIO1 punto
-
Grazie Andrea... Come ben sai anche tu (nel MIR citi tutte le varianti) la monetazione medievale ''nasconde'' molti particolari e solo con l'esperienza si possono trovare e distinguere. E la scoperta di nuovi particolari non finisce mai. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
Mi sembra di aver visto qualcosa di simile in un'asta ceca (ma in argento), naturalmente falso con molta fantasia, però ha un je ne sais quoi che mi attira... la prenderei per una cifra simbolica solo per poterla studiare.1 punto
-
1 punto
-
L'aquila è quella che compare sulle tessere attribuite al periodo aragonese, tipo: https://acm-auctions.bidinside.com/it/lot/6590/zecche-italiane-messina-periodo-aragonese-/ https://www.deamoneta.com/auctions/view/900/8051 punto
-
tutte le puntate finali delle stagioni di Lost avevano meno cliffhanger... quindi ricapitolando se ho bene inteso: 1) acquistata per 250€ come dubbia 2) data per falsa qui da molti 3) periziata da Felsinea come autentica 4) giudicata come falsa da qualche altro esperto dal vivo 5) mandata a Ngc che la giudica buona avendola in mano 6) dopo una telefonata la NGC la giudica falsa senza averla in mano 7) dopo la grezza del cambio di giudizio senza averla in mano dopo una semplice telefonata, NGC cambia ancora il giudizio e la segnala ufficialmente come NO DECISION 8 ) viene data a un mercante usa che la fa slabbare da PCGS come buona 9) viene inserita in asta Heritage come buona chiusa pcgs 10) viene ritirata dall'asta su richiesta del proprietario dopo alcuni importanti insegnamenti di vita scritti su un post di un gruppo di Facebook 11) viene rimandata da Heritage a Pcgs che la apre, la analizza, la rivaluta e la richiude come Extra Fine 40 autentica... Ragazzo, tu puoi dare materiale a Christie, ma non l'asta omonima , ma la scrittrice di thriller Agatha!!! Che storia fantastica...1 punto
-
Opera attribuita a Christian van den Perre (attivo dal 1567 al 1600) ca. 1600 - La ricchezza e la morte dell'avaro (Museo delle Belle Arti, Budapest) Riconoscibile qualche moneta tra cui molto chiaramente una d'argento spagnola visibilmente tosata, pratica molto in uso a quell'epoca. Confrontandola con le altre accanto, e considerando che è pur sempre un dipinto, non è di piccolo modulo ma nemmeno tanto grande, probabilmente è un pezzo da quattro od otto reales. Mentre la più grande di quel gruzzoletto sarà 1 daalder d'argento per l'Olanda spagnola del 1561 (diametro 43 mm.) di Filippo II di Spagna Si legge bene DOMINVS seguito da MI1 punto
-
Thread che a mio modesto avviso si è incartato in una confusione senza senso, a fronte di una banale domanda iniziale. complici anche interventi maldestri che hanno generato confusione, più che togliere incertezze. la moneta in questione non ha alcun valore numismatico e contiene oro nella misura di 7,32 grammi x la quotazione (che cambia in continuazione). Mentre scrivo è. Ad esempio 63.79 euro /g. è ovvio che i 466,94 euro che ne derivano non saranno MAI pagati dall’operatore che la ritirerà (che deve farci sopra un corretto ricarico). Diciamo che una valutazione spot -5% rientra nell ordine delle cose (in questo caso quindi potrebbe essere ritirata a 443 euro circa). dare altre informazioni solo perchè figlie della propria esperienza può risultare dannoso economicamente (o mandarli completamente fuori strada facendo loro credere in realizzi che non avverranno mai..) per terzi che si affidano a questo forum per cercare aiuto. se qualcuno ha venduto una sterlina da borsa a spot (esempio) -20% dovrebbe capire L’ errore e diffidare degli squali in circolazione ma sicuramente non instradare altri su questa mala gestio.. nota a parte merita il capitolo slab; da circa 1 anno è partita (in Inghilterra) la caccia ai “top pop” anche per sterline come le fiocchetto o le coroncina. Banali monete Bullion che però, affiancate al magico numerino ms66 o ms67, stanno realizzando nelle aste anche 2000-2500 euro. anche in questo caso, oltre al personale disgusto per una deriva folle che ha oramai contagiato monetazioni che avrebbero dovuto esserne esenti, vale la pena ricordare che una sterlina Bullion, per quanto relativamente recente come una fiocchetto o una coroncina, per quanto moneta mai circolata e quindi quasi sempre in stato zecca, per poter spuntare un ms66/67 deve essere stata conservata in modo impeccabile fin dall’origine. Inutile quindi sperare che tali siano le famose “monete del nonno” trovate nei famosi cassetti. A meno che ovviamente il nonno la sapesse lunga..1 punto
-
@Massimiliano Tiburzi ci riprovo: Ci sono due tipi di attività: 1 - I "compro oro": possono ritirare oro fino a 750/1000. Mandano tutto a fondere ai banchi metalli e tendono a ritirare anche oro monetato (non potrebbero). Si riservano solitamente un 35% di profitto rispetto al fino. Portargli oro sopra i 18 carati non conviene oltre che non si potrebbe. 2 - i commercianti "abilitati al commercio di oro da investimento" invece ritirano oro monetato o lingotti. Alcuni fanno anche da cambiavalute o hanno attività parallele ma si individuano in un elenco pubblicato sul sito della Banca d'Italia. Non mandano a fondere ma rivendono ad altri investitori. Il loro guadagno (chiamato aggio) si aggira su 10% rispetto al fino sia in ritiro che in vendita. Nel file che posti il valore del fino si colloca quindi circa a metà fra prezzo di acquisto e prezzo di vendita. Fammi sapere se è tutto chiaro di modo che non si diffondano inesattezze ulteriori. Buona domenica1 punto
-
Questo libro dev’essere interessante per la storia dei caffè storici d’Italia e quindi anche del Caffè Rossini di Torino. apollonia1 punto
-
Medaglia devozionale a stella, bronzo/ rame,del XVIII sec.- D/ Volto di Gesù. R/ Busto della Madonna velato e nimbato, Tipologia insolita per la forma a stella a sei punte,comune per i soggetti rappresentati,rara. Ciao Borgho.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
