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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/19/24 in tutte le aree

  1. 4 punti
  2. Gentili Amici, nel sistemare ed ammirare parte della mia collezione, mi è venuta voglia di condividere con Voi i denari e gli antoniniani di quel "fetentone" di Caracalla........ Spero apprezziate....... Un abbraccio a tutti !!! Mario P.S. Non sono bravo a far foto !!!
    3 punti
  3. tutte le puntate finali delle stagioni di Lost avevano meno cliffhanger... quindi ricapitolando se ho bene inteso: 1) acquistata per 250€ come dubbia 2) data per falsa qui da molti 3) periziata da Felsinea come autentica 4) giudicata come falsa da qualche altro esperto dal vivo 5) mandata a Ngc che la giudica buona avendola in mano 6) dopo una telefonata la NGC la giudica falsa senza averla in mano 7) dopo la grezza del cambio di giudizio senza averla in mano dopo una semplice telefonata, NGC cambia ancora il giudizio e la segnala ufficialmente come NO DECISION 8 ) viene data a un mercante usa che la fa slabbare da PCGS come buona 9) viene inserita in asta Heritage come buona chiusa pcgs 10) viene ritirata dall'asta su richiesta del proprietario dopo alcuni importanti insegnamenti di vita scritti su un post di un gruppo di Facebook 11) viene rimandata da Heritage a Pcgs che la apre, la analizza, la rivaluta e la richiude come Extra Fine 40 autentica... Ragazzo, tu puoi dare materiale a Christie, ma non l'asta omonima , ma la scrittrice di thriller Agatha!!! Che storia fantastica...
    3 punti
  4. Nel caso specifico dell'emissione postata dall'amico @Guysimpsons, quello è più o meno il prezzo reale di mercato di quella serie, come pure diamo per scontato che il pregio collezionistico, e di conseguenza pecuniario, di un determinato oggetto collezionato dai frequentatori di questa comunità virtuale ha le sue non poche variabili. Ma veniamo al dunque: questa serie ha si pregio collezionistico, ma non in condizioni MNH, cioè nuova, ma ha pregio se è viaggiato. Sebbene abbia una tiratura piuttosto esigua rispetto alle altre del suo periodo, la sua particolarità sta nell'essere il francobollo della Repubblica Italiana con la più corta validità postale, che è di soli 28 giorni e di conseguenza molto ricercato nell'assolvimento del suo dovere, gioia dei puristi della filatelia. Di seguito allego scheda di catalogo ( la colonna di destra delle quotazioni è quella dell'usato ). Per quanto riguarda la situazione della filatelia in generale, è vero che è sottotono, ma è viva e vegeta. Di sicuro si possono spuntare aggiudicazioni migliori nelle varie aste, ma provate ad acquistare il periodo ruota nella sua forma più completa, comprensiva di tutti i servizi postali e che alimentano il pregio collezionistico, sono sicuro che dello stipendio non vi rimarrà molto. 😅
    3 punti
  5. 3 punti
  6. Salve. Condivido due piastre 12 carlini Gioacchino Napoleone Murat, la prima datata 1809, la seconda 1810. Le pubblico anche per avere riscontri sulla loro autenticità e su eventuali varianti. Io le ho attribuite, rispettivamente, al n. 405 ed al n. 406, pag.241, del volume del Magliocca sulle monete di Napoli 1674/1860. Ringrazio per l'attenzione. Saluti.
    2 punti
  7. Carissimi, condivido foto di una cartolina di famiglia e chiedo maggiori informazioni a chiunque mi riesca ad aiutare! Ringrazio in anticipo
    2 punti
  8. Per la catalogazione del dupondio, la legenda non corrisponde esattamente al Cohen 347 (NERO CLAVD CAESAR AVG GERM P M TR P PP) Comunque c’è qualcosa che non va, che sia per la zecca di Lugdunum o di Roma, ci dovrebbe essere CLAVD o CLAVDIVS nella legenda, oppure IMP all’inizio. GER o GERM? La vittoria va a destra o a sinistra?
    2 punti
  9. Ciao @Rufilius e @Stilicho La catalogazione è RIC VI, Aquileia 113 o Paolucci e Zub (monografia zecca d’Aquileia) 173: https://www.acsearch.info/search.html?id=115969
    2 punti
  10. Buonasera a tutti. Ciao Releo, non penso ci siano dubbi sull'autenticità dei due pezzi che hai condiviso. Per le eventuali varianti mi permetto di disturbare dei veri esperti della monetazione Murattiana, tre Amici che stanno cercando di dare ordine a questa affascinante monetazione : @Asclepia e @giuseppe ballauri e @Fondamentale ma gli inviti ad intervenire sono rivolti a tutti. Il 12 Carlini 1810 , anche se ha lo stesso simbolo al rovescio del mio esemplare, differisce per tutto il resto. Mentre ha un diverso abbinamento per quanto riguarda il dritto.
    2 punti
  11. Update. In seguito alle email ricevute da alcuni come @rickkk, Heritage ha chiesto di fare rivedere la moneta a PCGS. In conoscenza del dibattito, di questo thread, e di quelli su Facebook, gli esperti Americani si sono fatti ri-spedire la moneta dalla casa d'aste, la hanno ri-valutata, e, dopo qualche mese ri-confermano che è buona. Inscatolata come XF-40.
    2 punti
  12. Nessun problema. Tutti noi abbiamo iniziato così... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G66/2
    2 punti
  14. Non sapevo che i 20 Centesimi del 1918-1919 fossero della Repubblica... forse, sarebbe opportuno spostarli nella sezione corretta. Comunque si tratta di monete in bassa conservazione attorno all'MB. Posto per confronto due esemplari in buona conservazione:
    2 punti
  15. In un giorno così speciale come il Natale, vorremmo inviarvi i nostri più sinceri auguri. Che queste festività vi portino tanta gioia, serenità e momenti di condivisione con i vostri cari. Desideriamo ringraziarvi di cuore per il sostegno e la fiducia che ci riponete in ogni manifestazione, contribuendo alla crescita, la vostra partecipazione è di fondamentale importanza per il nostro successo. L’impegno futuro sarà quello di rendere questo evento un luogo ancora più familiare, accogliente e di conoscenza, distinguendoci con lo stile identitario che ci contraddistingue da sempre e arricchendo l’esperienza di tutti gli appassionati con grande passione e dedizione. Che il nuovo anno sia un'occasione per ognuno di noi per realizzare desideri e raggiungere obiettivi ancora più grandi. Ancora una volta grazie di cuore per il vostro contributo prezioso. Vi auguriamo insieme alle vostre famiglie un Natale speciale e un 2024 ricco di felicità, salute e successo. Buon Natale e Buon Anno dall’Associazione Circolo “Tempo Libero” di Castellammare di Stabia.
    2 punti
  16. Confronto tra una 50 lire “Buoi” autentica e il suo rispettivo falso d’epoca. Questa meravigliosa banconota realizzata grazie ai bozzetti di Giovanni Capranesi ed emessa ad inizio Novecento venne realizzata per sostituire i modelli del Barbetti che ormai erano ampiamente falsificati. Nonostante le nuove tecnologie e l’iconografia estremamente accurata e complessa, i falsari riuscirono a falsificare anche questo taglio, seppur in quantità molto minore. Uno dei maggiori falsari di questa tipologia fu il Catanese Paolo Ciulla, che riuscì a replicare dei falsi talmente fatti bene da essere molto difficili da individuare. Nel momento del suo arresto e durante l’interrogatorio rivelò che riuscì a realizzare circa 3-4 mila biglietti falsi “buoi”, molto difficili da distinguere dagli originali. I falsi d’epoca da 50 lire sono attualmente estremamente rari da reperire. Il falso in questione è fatto molto bene, usando una carta molto sottile che si avvicina molto alla consistenza della sottilissima carta dell’originale. Ci sono piccole differenze iconografiche come ad esempio nel retro, i volti dei buoi sono poco accurati nei falsi e la spalla del secondo bue nel falso è poco visibile rispetto all’originale che risulta più rialzata. La filigrana nel falso è solo leggermente accennata. FONTI •Il falso nella cartamoneta, Mutti, 1982 •I celeberrimi buoi della cartamoneta Italiana, N.Giaquinta, 2023 Biglietto in controluce, da notare il punto debole del falso. Una filigrana appena accennata. Autentico sopra e falso sotto
    1 punto
  17. Amici di nuovo buonasera. Da quanto mi sembra di capire dal catalogo gigante se questa moneta da 2 cent. annata 1911 presenta il punto dopo l'anno, risulta R come grado di rarità . E' corretto ? Accolgo volentieri anche giudizi sulla conservazione. Peccato per quella " raschiata "a ore 2 sul D/, per il resto i rilievi mi sembrano ancora molto belli . Peso 2 grammi tondi tondi diametro 20 mm Grazie
    1 punto
  18. Grazie.. quando torno a casa provvederò a controllarli sui libri. A proposito, li stavo guardando e trovo che siano molto belli questi francobolli cinesi anni 50.
    1 punto
  19. Bisogna dire che la normativa Upu (Universal Postal Union) .. prevedeva che la corrispondenza proveniente da paesi asiatici verso l' occidente avesse un annullo di riferimento all'occidentale, infatti se notiamo i francobolli sono annullati con annulli solo in cinese, mentre l' annullo a ponte sulla sx riporta i caratteri occidentali. Notare che la data è scritta 56.8.10 non viceversa. Per i francobolli @Ptr79 avrei bisogno di foto ravvicinate ed ovviamente dei libri.
    1 punto
  20. Ciao, Propenderei per Adriano, RPC 2738, leggo ΑΔΡΙΑΝ, con la lettera Δ venuta male? https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/3/2738
    1 punto
  21. Dovrebbe essere questa: https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/4/9224 Sulla n. 12 si vede la gamma al diritto.
    1 punto
  22. Si,poi ti aspettano in garage e te la fanno aprire sotto minaccia armata ..
    1 punto
  23. Secondo me ognuno ha una capoccia,diversa da altri. Ognuno si può distinguere o può amalgamarsi alla massa.... dipende.
    1 punto
  24. Pesaro, Costanzo Sforza 1473-1483 prova della mezza lira o medaglia https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CISF/18
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Secondo me si. Parlare di fondo specchio come lo si intende oggi per monete ante anni 80 non ha a mio parere senso
    1 punto
  27. Noto un po' di incertezza sull'interpretazione dell'immagine. In effetti questa rappresenta una Vittoria alata con un trofeo tenuto nella destra e con un prigioniero tenuto dalla mano sinistra. Arka Diligite iustitiam
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  28. Sembra di intravedere i punzoni del titolo dell'oro e del produttore... se così fosse sicuramente una riproduzione moderna...
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  29. complimenti, veramente bella . Si penso anch'io sia stato dovuto all'ambiente in cui è rimasto "dimenticato" per quarant'anni. Ora che le sto "coccolando " son tornate a prendere un pò di luce e ossigeno.😁
    1 punto
  30. Buongiorno a tutti. E' spettacolare anche la tipologia della moneta, e questo aiuta sempre... ☺️ Sul raccoglitore devo dire che sono più dell'idea di @Pontetto: quello fotografato credo risalga agli anni '80 e non mi ha mai convinto. Un saluto cordiale e a presto.
    1 punto
  31. @Atexano Ti allego due discussioni che credo facciano proprio al caso tuo: Ciao. Stilicho
    1 punto
  32. Leu Numismatik AG > Auction 14 Auction date: 14 October 2023 Lot number: 40 Price realized: 5,500 CHF (Approx. 6,069 USD / 5,749 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: SICILY. Syracuse. Second Democracy, 466-405 BC. Litra (Silver, 11 mm, 0.83 g, 1 h), circa 466-460. ΣVR-A Head of Arethousa to right, her hair tied up in a krobylos that is bound up, wearing pearl diadem, single pendant earring and pearl necklace. Rev. Octopus within shallow round incuse. Boehringer Series XIIIa, - (-/R299). HGC 2, 1375. Very sharply struck and with beautiful iridescent toning, a magnificent little coin and undoubtedly among the finest known examples. Very minor deposits on the reverse, otherwise, good extremely fine. From the collection of Prof. Dr. D. Mannsperger, ex Numismatica Ars Classica 21, 17 May 2001, 117. Estimate: 2500 CHF
    1 punto
  33. Salve @antonio bernardo , purtroppo il numero del consolato non si legge bene nella foto , ma se il COS fosse il terzo III , ci puo' stare la data del 142 senza pero' essere certa , essendo il COS III compreso tra il 140 e il 144 , se invece fosse il quarto IIII , la data di coniazione sarebbe posteriore al 145 fino alla morte di Antonino Pio nel 161 . Circa la patina (quella nera) se la moneta fosse stata conservata in acqua non avrebbe assunto il colore nero , quindi penso che la moneta abbia subito un tentativo iniziale di pulizia-lucidatura poi abbandonato/a vista la bassa conservazione della moneta .
    1 punto
  34. Sesterzio che giudicherei autentico, la spatinatura che presenta probabilmente è dovuta ad una giacitura in acqua, ma sentiamo anche il parere di esperti in materia.
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  35. Io ho lo stesso raccoglitore da decenni (non so neppure se sia ancora in commercio) e non ho mai avuto problemi (vedi esemplare qui sotto). Il vero problema è l'ambiente in cui è tenuto il raccoglitore...
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  36. Pe tutta a vita st’Omme te sta accante, e tu, a stiente, t’accuorge che sta llà, p’e figlie fa ‘e tutto, e nun se vante, e soffre spisso senza mai parlà. E comme a S. Giuseppe, zitto e muto, s’abbraccia ‘a croce e fa ‘o vulere ‘e Dio: fatica, prega e resta scanusciuto, e quanno chiagne…chiagne, t’ ‘ dich’io! Si pure tene ‘mpietto nu dolore, ‘o stesso, p’a fatica, esce ‘a matina; p’ ‘a famiglia, è ‘nu martire d’ammore, all’ufficio, a ‘o negozio o all’officina. Te vò bene e t’ ‘o dice quasi maje, te fa l’elogio, si nun staje presente; te vase ‘nfronte quanno a durmi’ staje; pe’ na carezza, gode veramente. Si te richiama, o’ ffa pè vero amore; pè te dà gioia, soffre tutt’e’ ppene; e ogni ghiuorno se consuma ‘o core, pecchè è pate, è vecchio i è piccerillo. Salutalo quante jesci e quante tuorne, e falle qualche vòta ‘na carezza: t’accuorgi ampressa ca te gira attuorne, suspiruso e te fa ‘na tenerezza. ‘O bene che fa ‘o pate l’annasconne, pecchè è ommo…e ll’omme accussì fa: quanne ‘o figlio se sceta ‘a dint’ ‘o suonne, quanno sposa e addeventa isso Papà. (Eduardo De Filippo. 'O pate.) Auguri a tutti i papà.
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  37. Buongiorno Massimo, in effetti queste monete , come le sterline devono il loro successo e diffusione perché acquistati principalmente come beni rifugio. Proteggono sostanzialmente il capitale dall’inflazione anche se rendono ovviamente meno del mercato azionario, che è comunque più rischioso. Finanziariamente è consigliato tenere un 10-15% dei propri risparmi in oro. I marenghi a mio personale parere non mostrano grandi qualità incisorie artistiche, come invece possono avere altre monete del Regno o le splendide monete papali e forse questo le rende meno gettonate dal punto di vista numismatico. Grazie a tutti per i vostri interventi, come sempre molto interessanti . Saluti e buona giornata Silver
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  38. Vorrei trattare un particolare tema antico , che e’ attuale anche ai nostri giorni , problematico per diversi motivi e purtroppo simile al nostro a distanza di due millenni , quello dello smaltimento dei rifiuti ; dalle cronache della TV e dei giornali sappiamo che diverse citta’ italiane moderne soffrono di sporcizia nelle strade e dei problemi di smaltimento ad essa collegati . Il post si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti nel mondo antico , problema antico come il mondo , in particolare di una grande citta’ quale era Roma imperiale , la piu’ popolosa e multietnica dell’ antichita’ ; il problema dei rifiuti ha da sempre ha creato disagi , vuoi per l’ incivilta’ di alcuni cittadini che nonostante il trascorrere dei secoli sembra che questo mal costume abbia subito pochi miglioramenti , vuoi anche per problemi prettamente tecnici e logistici . Prima di proseguire nella ricerca dobbiamo fare una premessa , i rifiuti moderni sono ben diversi da quelli antichi , il concetto di base pero’ non cambia ; al tempo di Roma antica non esisteva la plastica , i prodotti derivati dalla chimica ed altri scarti dell’ industria moderna ; quindi quello che gli antichi gettavano via era costituito essenzialmente da scarti alimentari di tutti generi , seguiti da indumenti laceri , ceramiche rotte , oggetti vari di uso domestico e comune , ed …....escrementi della notte , come il poeta Giovenale nella sua opera “Satire” ci racconta piu’ avanti . Lo smaltimento dei rifiuti nell' antica Roma durante l’ epoca repubblicana non offre spunto a particolari riflessioni , le notizie a riguardo sono quasi nulle , esistevano gia’ le cloache ma il loro scopo principale era fognario e di prosciugamento dei molti acquitrini che esistevano nella Roma arcaica , solo al tempo di Giulio Cesare ci giunge una notizia nell' editto di Eraclea nel quale aveva bandito una gara d' appalto pubblico per la pulizia delle strade dividendo le spese a metà tra l’ amministrazione pubblica e i padroni delle case , cosa che doveva gia’ esistere nella Roma del suo tempo . In questa epoca repubblicana ed anche imperiale si puo’ solo intuire che i rifiuti alimentari si adoperassero come mangime per gli animali , che i prodotti di combustione , come la cenere , venisse usata per il lavaggio dei vestiti ed altro , gli escrementi animali utilizzati come concime e gli oggetti rotti in metallo o consumati dall’ uso , recuperati per essere fusi e rilavorati per lo stesso uso o per altri scopi . Naturalmente i problemi relativi ai rifiuti crescevano di pari passo con l’ accrescimento edilizio ed abitativo di Roma che in epoca imperiale arriverà a contenere certamente più di un milione di abitanti compreso il suburbio ; la necessità della raccolta dei rifiuti divenne di conseguenza sempre più urgente ed importante . Ad esempio un aspetto del problema , relativo pero’ ad un solo tipo di “rifiuto” , era il Mons Testaceus , nome che viene tramandato al moderno , all’ attuale quartiere romano di Testaccio che sorge tra il Tevere e la Piramide – Porta Ostiense di cui ne conserva il nome e il cui antico Mons si puo’ paragonare ad una moderna discarica , seppur costituita da uno solo prodotto cioe’ frammenti di argilla ; era ed e’ tutt’ ora infatti un monticello artificiale alto circa trenta metri ma con una circonferenza di un chilometro e una superficie totale di circa 20.000 metri quadrati che si era formato per il continuo accumularsi dei cocci delle anfore contenenti principalmente vino ed olio , sbarcate nel vicino porto fluviale dell' Emporium alla Marmorata e immagazzinate poi nei prossimi Horrea (magazzini) Galbana o Sulpicia , opera del II secolo a.C. costruita dal Console Servio Sulpicio Galba . Le anfore scaricate e svuotate del contenuto , delle quali molte si rompevano accidentalmente , venivano poi quasi totalmente eliminate ed accumulate nei vicini prati al confine della Citta’ , fino a formare nel tempo , un Mons ; questo Monte esiste tutt’ ora ed e’ recintato per evitare scavi abusivi , e’ ricoperto da una boscaglia sotto la quale giacciono ancora infiniti frammenti di anfore . Per quanto riguarda invece lo smaltimento di particolari rifiuti organici i Romani fin dal VI secolo a.C. inventarono le cloache e le latrine pubbliche e private che permettevano di pulire velocemente le strade della citta’ con getti d’ acqua e di smaltire il tutto nel Tevere tramite un ingegnoso sistema di fognature sotterranee . Questo sistema di pulizie e fognature favoriva pero’ solo i ricchi proprietari delle Domus e degli abitanti delle Insule dei pianterreni , che all’ epoca erano piu’ ricercati e costosi dei piani alti in quanto usufruivano dell’ acqua corrente in casa , mentre gli abitanti dei piani alti non l’ avevano ed erano usi gettare dalle finestre gli escrementi personali che venivano poi eliminati dagli addetti alla pulizia delle strade . Questa pessima abitudine degli abitanti dei piani alti di gettare in strada i rifiuti organici e qualcos’ altro di piu’ pericoloso , indusse il poeta Giovenale a scrivere in una delle sue Satire che : “se si usciva di notte a Roma , consigliava prima di fare testamento , perche’ ogni volta che si apriva dall’ alto una finestra , ogni passante era minacciato di morte” , a dimostrazione che dall’ alto delle Insule , pioveva di tutto , rifiuti organici ma anche rifiuti ingombranti , come si chiamerebbero oggi . Usanza che sebbene oggi ormai quasi scomparsa , persiste nella notte di fine anno quando alcuni buttano dalla finestra un po’ di tutto . A Roma quindi mancava una organizzazione statale per la raccolta pubblica dei rifiuti la cui pulizia era affidata ai privati che , per non essere multati dagli Edili , dovevano provvedere affinche’ le case popolari , quelle ad Insule a piu’ piani , fossero servite dagli Aquarii , cioe’ dai portatori d' acqua , come era prescritto dal corpo dei pompieri , seguiti dai Zetarii , cioe’ gli spazzini , schiavi che costituivano una proprietà dello stesso edificio . Al tempo di Augusto fu stabilito per legge che i bottegai e i proprietari di case dovessero pulire la strada e i muri davanti alle porte dei loro locali e agli Edili , ai quali era affidata la cura della città , vennero affiancati quattro magistrati , i Curatores Viarum , due per il centro città e due per le periferie , che dovevano occuparsi della manutenzione e della pulizia delle strade . Tra gli schiavi furono poi creati dall' amministrazione pubblica degli “addetti al letame” , gli Stercorarii , incaricati di raccogliere gli escrementi su grossi carri per essere poi scaricati in aperta campagna come concime , i quali avevano il permesso di transitare anche durante le prime dieci ore del giorno per portare i rifiuti organici in campagna dove sarebbero stati utilizzati appunto come concime . Al tempo di Vespasiano vi fu una massiccia igienizzazione di Roma ; a tale scopo si racconta che Vespasiano aveva avuto la macabra conferma di come nelle strade di Roma venissero abbandonati come rifiuti persino i cadaveri , quando un suo cane gli portò una mano umana nella sala dove stava cenando ; cercò di risolvere in parte il problema coniugando l’ igiene pubblico con l’ arricchimento dello Stato , infatti fece installare numerose Latrine pubbliche , dietro il pagamento di una tassa e quando il figlio Tito gli riporto’ le lamentele del popolo per questa nuova tassa , Vespasiano gli rispose che : “Pecunia non olet , sed urina si” , cioe’ : “i soldi (derivanti dalla nuova tassa) non puzzano , eppure vengono dalle urine” . Vespasiano fu il migliore igienista e pratico statista di Roma : “Vespasiano, divenuto Imperatore , si portò a Roma , ma già a grande distanza si sentiva la puzza di urina che emanava la città . Roma gli apparve come un' immensa latrina , dove sembrava che tutti non avessero altro scopo che spargere dappertutto le proprie urine ; il Tevere aveva una strana colorazione giallognola (il famoso biondo Tevere) . Da saggio generale capì che la repressione del bisogno naturale di urinare non avrebbe raggiunto lo scopo . Infatti decise che : “ciò che non puoi vietare , tassalo!” e così Vespasiano fece venire saggi e sapienti da tutto l' Impero per trovare il sistema per tassare gli urinanti , cioe’ tutti gli umani viventi , a seconda della quantità di urina emessa . Un saggio egizio trovò la soluzione del rebus mediante una formula per cui il tempo dell’ urinata era proporzionale sia al peso dell’ urina emessa , sia alla quantità dell’ urina stessa . Dovettero fare molte prove , con migliaia di schiavi comandati ad urinare entro contenitori misurabili e cronometrando il tempo , praticamente quasi una uroflussometria moderna , alla fine delle prove , riuscirono a stabilire l' importo della tassa . Stranamente però si accorsero che il costo a litro della urinata era superiore a quello del pregiato vino di Cipro , e quindi gli osti cominciarono a servire urina mista al vino invece del vino puro per risparmiare sulle tasse . Comunque anche il pubblico erario cominciò a tenere una contabilità che , invece che in sesterzi , contabilizzava in litri di urina . Inoltre, per favorire l' incremento delle entrate , Vespasiano ordinò che gli orinatoi venissero disposti ovunque , soprattutto davanti ai Templi , a luoghi di ristoro , ai ritrovi alla moda e ai luoghi “romantici” . Le udienze concesse dall' Imperatore prevedevano la urinata preventiva con relativo pagamento e lo stesso Vespasiano controllava personalmente le quantità di urina emesse dai postulanti . I sofferenti di prostata erano ovviamente esentati , altrimenti sarebbero economicamente falliti in giornata per il continuo urinare e si praticava uno sconto speciale ai carrettieri , non per se stessi ma per le urinate del cavallo , che in volume equivalevano a circa 60 urinate umane ; ciò nondimeno a Roma in quel periodo con Vespasiano Imperatore , i cavalli camminavano con il pene infilato in una grossa damigiana” Con un Vespasiano cosi’ “igienico” non solo ne usufrui’ in salute e decoro la Citta’ , ma di concerto anche le casse dello Stato . Le strade di Roma continuarono tuttavia , nonostante editti , tasse , multe e quant’ altro , nel corso dell’ Impero ad essere ingombre di rifiuti di tutti i generi , se nel Digesto di Giustiniano del VI secolo , ancora si prescriveva che : “nulla deve tenersi esposto dinanzi alle officine e finalmente non si permetta che nelle strade sia gettato sterco , cadaveri o pelli di animali” Insomma per concludere il problema dei rifiuti nel mondo antico e nell’ antica Roma , pur nella differenza dei mezzi materiali moderni attuali , non era poi tanto dissimile dai problemi che purtroppo viviamo quotidianamente . Sotto alcune foto attuali del Mons Testaceus e dell’ eccezionale accumulo secolare di frammenti di antiche anfore romane di cui e’ costituito tutto il monte e che ancora vi sono sepolte ; segue il sepolcro di Servio Sulpicio Galba , costruito semplicemente in Peperino e con la lapide in Travertino , trovato a Roma nel 1885 a seguito di scavi fognari in una Via prossima alla Via Ostiense al quartiere Testaccio , proprio vicino ai suoi Horrea ed ora conservato presso l’ Antiquarium comunale di Roma al Celio ; questo Galba era il Console del II secolo a.C. che costrui’ gli Horrea (magazzini) Galbana o Servilia prossimi al Mons Testaceus , nei quali erano depositate le anfore piene principalmente di vini ed olii provenienti da tutto il Mediterraneo , per l’ Annona di Roma e per finire un moderno "Vespasiano" a Roma , non piu' esistenti in questo modo . La lapide del sepolcro e’ scritta in modo essenziale , scarno , senza fronzoli , in stile tipico della severita’ e gravita’ del periodo repubblicano di Roma , infatti nella scritta compare oltre al suo nome , quello del padre , la carica di Console e ci dice solo quanto spazio privato il sepolcro occupava nel terreno pubblico e nient’ altro , ad attestare la carica di Console romano , nella facciata ai lati della lapide erano scolpiti i fasci consolari , simboli del suo mandato : SERVIO SULPICIO - FIGLIO DI SERVIO GALBA – CONSOLE - PIEDI QUADRATI 30 Il sepolcro occupava nel terreno pubblico nove metri quadrati , in pratica era costituito da un semplice cubo di tre metri per tre , di lato .
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  39. Da quanto si riesce a capire dai timbri dovrebbe essere l'approdo di Whampoa, un'area periferica di 廣州 (Guangzhou, ovvero Canton), che una volta era il porto principale della città.
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  40. Medaglia devozionale francescana, bronzo/ottone con appendici globulari a ore 3,6,9,. prima metà del XVII sec.- D/ Madonna con Gesù Bambino , coronata, in piedi su crescente lunare, ai lati splendori di raggi e fiammelle, il tutto entro cordone con nodi, anepigrafe.- R/ San Francesco d'Assisi in ginocchio davanti al crocefisso in alto a SX. anepigrafe.- Ciao Borgho
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  41. Quando ero in attività come professore ordinario di Chimica farmaceutica applicata entravo negli istituti dalla parte del Polo didattico, proprio di fronte al Lena. Quando frequentavo da studente il corso di laurea in chimica, il prof. Rollier era titolare della seconda cattedra di Chimica generale e inorganica nella Facoltà di Scienze. E il ruolo del gruppo di ricerca da lui coordinato nella installazione del Laboratorio di Energia Nucleare Applicata presso l'Area di Radiochimica del Dipartimento di Chimica generale è stato fondamentale. apollonia
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  42. In base alle notizie che si trovano nel web questo specifico quadro (del 1904 e non del 1909 - ho già corretto), è esposto al Museo nazionale di Oslo. Riguardo le monete del quadro di Marinus van Reymerswaele ci vorrebbe un esperto di monete olandesi di quel periodo storico, ma potrebbero essere anche di altre nazioni. Confrontandole con le monete presenti su Numista ho trovato delle similitudini con ori e argenti olandesi dell'epoca, secondo me sono monete reali ma naturalmente snaturate dalle pennellature, è pur sempre un dipinto.
    1 punto
  43. ...in cui il regime nazista in realtà era indietro, con gli scienziati che all'inizio erano ancora divisi fra quelli scettici sulla possibilità di produrre un'arma nucleare con la tecnologia dell'epoca e quelli che facevano progetti teorici su come costruirne. Ad esempio quello nell'immagine, con un sistema a gravità dove all'impatto della bomba un percussore avrebbe dovuto far aumentare la pressione di nucleo di plutonio fino al raggiungimento della massa critica. A una bomba funzionante prima o poi ci sarebbero arrivati, ma all'epoca erano indietro di qualche anno rispetto agli scienziati americani. Cosa poco nota è che anche il Giappone aveva un suo programma nucleare militare, portato avanti dal RiKen (Istituto per le Ricerche sulla fisica e la chimica), che inizialmente aveva sede a Tokyo ma fu trasferito nel territorio dell'attuale Corea del nord dopo l'inizio dei bombardamenti americani sulla capitale. Il gruppo di ricerca giapponese era ancor più indietro di quello tedesco e si era limitato a produrre due ciclotroni, di cui il secondo serviva per le ricerche militari.
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  44. Il 7 Marzo 2024 ho fatto un Ventennio che sono qui, "non me n'ero accorto". Il tempo vola e con Voi è stato ed è, piacevole ed istruttivo. Grazie a tutti soprattutto a chi l'ha aperto e ha "lavorato" in questo forum! Col cuore, Fabio😘
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  45. Manca solo una settimana al convegno di Castellammare. Ci sarò sicuramente per salutare Attilio e tutti gli amici di persona e per la solita chiacchierata numismatica e perché no, qualche monetina inglese per la mia piccola collezione.
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  46. Io non lo farei. Sappiamo tutti che palude è FB e cosa si racconta nei circolini piú o meno privati. Chi vuole intervenire qui è il benvenuto a patto che sappia accettare il dialogo. Non entro nel merito dell'autenticità o meno, non ne sarei in grado. Però questo comportamento delle varie case di SLAB mi sembra quantomeno particolare. A parte che non sapevo che chi fosse commerciante potesse lavorare per queste, mi sembra che il comportamento della NGC sia da richiesta danni. Prima slabbano una moneta come autentica, poi, solo su telefonata di qualcuno ancorché sicuramente autorevole, la etichettano come falsa. Passa poi pochissimo tempo, et voilà, da falsa si arriva a "NO DECISION". Per me non è serietà.
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