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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/12/24 in tutte le aree

  1. Salve, colgo l'occasione per segnalare che nell'ambito del suddetto corso, questo giovedì 14 marzo a partire dalle ore 15,00 il Dottor Stefano Locatelli terrà un seminario sul "ritorno all'oro", le prime coniazioni del fiorino e la sua affermazione nella seconda metà del Duecento, che ovviamente come il resto delle lezioni è aperto a tutti gli interessati/le interessate. In attesa di vedervi in questa o nelle prossime occasioni, un caro saluto MB
    8 punti
  2. Proprio ora ho ricevuto una nuova comunicazione da Antonio Morello e ve ne faccio partecipi. "Il primo numero della rivista “Monete Antiche” sarà distribuito a partire dal prossimo 19 marzo. È stato stampato, come il precedente, in formato 21x28cm ma, ora su carta da 150g, cucito a filo e rilegato con copertina da 300g, plastificata, con alette. Contiene quattro pagine iniziali con numerazione ‘romana’ (I-IV) e 120 pagine che contengono i relativi articoli. Il prossimo ‘fascicolo’ continuerà la numerazione delle pagine, a partire da 121 a 240. Ogni fascicolo avrà cadenza quadrimestrale. Questo primo numero è stato pubblicato con qualche settimana di ritardo essendo la prima edizione di questo nuovo percorso; infatti, pur continuando la precedente analoga iniziativa, il cambio di editore ha comportato la necessità di adempiere alle norme che regolano l’editoria di settore. I contenuti, in qualche modo meglio curati rispetto alla precedente edizione, sono ora ‘slegati’ da alcuni limiti di spazio che creavano qualche problema di impaginazione; inoltre, la periodicità quadrimestrale ha permesso maggiore dedizione nel curare i contenuti. Allegato alla rivista sarà inviato il ‘Notiziario’ dell’Associazione Culturale Italia Numismatica, uno strumento col quale si intende informare i soci sull’attività del sodalizio; esso conterrà quelle rubriche che nella precedente edizione della rivista erano riportate nelle ultime pagine (recensioni libri, notizie varie ecc.); poi, alcune pagine del ‘Notiziario’ saranno dedicate ad articoli divulgativi ed eventuali inserti. Qui di seguito il sommario degli articoli contenuti nel primo fascicolo di “Monete Antiche” di quest’anno (2024, fasc. I): • Il linguaggio delle immagini. Efesto (Vulcano) – Cariti (Grazie) – Teti e le armi di Achille – Talo. (Giovanni Santelli e Alberto Campana), pp. 1-8. • Osservazioni sulle Metus da venti unità con al rovescio dei segni cruciformi. (Luciano Giannoni), pp. 9-14. • Riconiazioni di Taranto su “pegasi” corinzi: un nuovo esemplare dal mercato antiquario. (Vincenzo Marrazzo), pp. 15-22. • Il denario di C. Numitorius (RRC 246/1, 133 o 134 a.C.). (Alberto Campana), pp. 23-34. • Sulla serie RRC 475 di L. Planc. Praef Vrb, C. Caes. Dic. Ter. (Luis Amela Valverde), pp. 35-44. • Annotazioni sulle monete provinciali prodotte a nome di Valeria Messalina, moglie dell’imperatore Claudio. (Katia Pontone), pp. 45-76. • Le monete di Tiberius Claudius Marinus Pacatianus. (Antonio Morello), pp. 77-106. • Le monete dei Vandali: problemi di classificazione. (Alain Gennari), pp. 107-120. Per quanto riguarda il sito internet, chiediamo di pazientare ancora qualche settimana: lo spazio già è disponibile online e sarà presto occupato per essere poi frequentemente aggiornato"
    4 punti
  3. Visto il grande successo agli Oscar del capolavoro di Nolan, mi piacerebbe prenderne spunto per fini numismatici.. L'idea, molto semplice, è quella di fare una breve panoramica sulle monete circolanti negli USA nel periodo storico in cui il grande fisico americano fu attivo. Chiaro che ci saranno delle semplificazioni, poiché anche tutte le monete emesse nei decenni precedenti erano ancora rinvenibili dalla circolazione, ma diciamo che quelle che mostreremo erano le più facili da trovarsi in tasca. Ebbene, nel 1942 Oppenheimer entro' a far parte del Progetto Manatthan, il programma segreto militare che avrebbe presto portato alla creazione della prima bomba atomica, poi sganciata su Hiroshima. Proprio del 1942 e' la prima moneta che vi vado a presentare, si tratta del c.d. "Lincoln Wheat Cent" coniato dal 1909 al 1958 e poi seguito dalla versione con il Lincoln Memorial al rovescio (1959-2008) ed ancora dal tipo c.d. "Shield" coniato a partire dal 2009 sino ad oggi. Da notare che tale tipologia è la prima a portare l'effige di uno storico presidente che, nei decenni a venire, avrebbero gradualmente sostituito nella monetazione a stelle e strisce, le tradizionali raffigurazioni allegoriche di Lady Liberty, presenti sin dalla fine del XVIII secolo .
    4 punti
  4. Ciao, denario che da quanto comunicano le foto lascia molti ma molti dubbi sulla sua autenticità. A mio parere è fuso e non coniato. Attendo come te ulteriori interventi in proposito 🙂. ANTONIO
    4 punti
  5. Annullo di Posta militare 53 del 20 maggio 2019 serve l’XI Corpo d’Armata, timbro comune (valutato 2 in scala da 1 a 13). @latino @PostOffice
    2 punti
  6. Salve. Il titolo di questa discussione non fa riferimento a una medaglia ma ad un gettone d’argento fatto coniare personalmente dall’imperatore Napoleone sul modello romano del quinario per commemorare l’anno della sua incoronazione, che ebbe luogo il 2 dicembre 1804 (11 frimaio, anno XIII secondo il calendario rivoluzionario francese). https://www.cgb.fr/premier-empire-quinaire-du-sacre-de-lempereur-ttb,fjt_704994,a.html Type : Quinaire du sacre de l'Empereur Date : 1805 Métal : argent Diamètre : 13 mm Axe des coins : 6 h. Poids : 1,38 g. Tranche : lisse Degré de rareté : R1 AVERS Titulature avers : NAPOLEON EMPEREUR . Description avers : Tête laurée à droite de l'empereur Napoléon. REVERS Titulature revers : LE SENAT ET LE PEUPLE ; À L'EXERGUE : AN XIII ACCOSTÉ D'UN D ET D'UN J. Description revers : L'empereur tenant une aigle légionnaire debout sur un bouclier porté par deux soldats. Dans le champ droit, un livre - probablement le code Napoléon - , dans le champ gauche une houe. COMMENTAIRE Ces petits jetons, qui furent probablement jetés à la foule lors du couronnement, reprennent la tradition des romains. Les empereurs romains frappaient des monnaies spécifiques, les quinaires, du diamètre et de l'aspect de notre jeton, qui servaient lors des largesses impériales, jetées au peuple. Cet exemplaire contrairement aux autres n’est pas signé. Questi piccoli gettoni, che probabilmente venivano lanciati alla folla durante l'incoronazione di Napoleone, seguono la tradizione romana degli imperatori che coniavano monete specifiche, i quinari, con il diametro e l'aspetto di questo gettone quinario, utilizzate per le elargizioni imperiali lanciandole al popolo. Napoleone fece coniare gettoni sul modello dei quinari romani anche in occasione delle sue nozze con Maria Luisa d’Austria, allo scopo di lanciarli alla folla il giorno del matrimonio. Per questi motivi penso che la collocazione di queste emissioni che rispecchia la loro funzione secondo la volontà dell’imperatore non sia tra le medaglie ma tra i gettoni. apollonia
    2 punti
  7. Ciao @Brios allego un dettaglio di una porta a Palazzo Pitti dei Medici.. Per quanto riguarda la tipologia di rose nella monetazione dipende molto dagli anni, indubbiamente sono rose dei giardini antichi di Firenze, l ultima che mi affascinò molto era la Damascena che ha rose piccole e spine pelose molto fitte.
    2 punti
  8. La casa d’aste la descrive come “lustrous” ed EF; secondo me non è ne il primo (perché di lustro non c’è proprio nulla, se non tra i rilievi della leggenda che hanno protetto il campo dalla pulitura) ne il secondo (perché è certamente migliore di un EF, che sarebbe un bb/spl). Se fosse stato graduato Spl, almeno secondo i criteri della nostra scala di valutazione, sarebbe dovuto essere almeno almeno un AU (AU58 sarebbe stato un pezzo da favola!). Comparando l’esemplare in questione con quello che ho postato io si evince come i dettagli del pezzo di @Marco1967 siano migliori, specialmente nel rovescio dove i dettagli di San Giovanni sono meglio impressi e definiti (volto e tunica di pelle su tutti, davvero molto molto belli). Il metallo presenta anche qui delle leggere porosità ma sono difetti congeniti che si possono benissimo perdonare. È un bel pezzo, ma chiaramente pulito, cosa che a mio parere è il vero punto da valutare. Il “problema” secondo me non sta tanto da ricercarsi nel giusto grading, quanto invece nella “giusta” valutazione economica: bei rilievi, ma lucidata e con un segno vistoso nel campo; quanto incidono sul prezzo? L’esito del passaggio d’asta di 1440 Sterline più diritti a mio parere è onesto, considerando la rarità e la qualità media di reperibilità di questa tipologia. Ora il punto è: a quanto è arrivata ora la richiesta? A questo dilemma, sempre a mio parere, se ne aggiunge un altro: la qualità media della collezione in cui entrerà a far parte. Mi spiego meglio; l’esemplare da me citato della bellissima raccolta ANPB difficilmente avrebbe annoverato il pezzo in oggetto proprio per via della lucidatura (è una raccolta che si caratterizzava proprio per la naturalezza delle patine). Secondo me il collezionista che ne valuterà l’acquisto deve valutare non solo la mera richiesta economica, ma anche l’appeal del pezzo, che in virtù della lucidatura, purtroppo, ne risulta compromesso nonostante la bellezza dei rilievi.
    2 punti
  9. La realtà dei fatti è che all'epoca nella zecca di Napoli si badava più alla quantità coniata che alla qualità del conto. Per tanti motivi: un po' perché si era sempre in emergenza a causa della mancanza di contante nel circolante, un po' perché gli addetti di zecca venivano pagati in percentuale sulla produzione
    2 punti
  10. Hai ragione. L'autore di siffatto scempio dovrebbe essere imbarcato su questa nave e legato all'albero (da 0:10 secondi):
    2 punti
  11. Secondo il mio "illustre" parere si tratterebbe di una moneta suberata inchiodata sul banco di qualche cambiavalute. Oppure , più probabilmente,di una moneta ad usum funerario defunzionalizzata per impedirne il riuso, quantunque fosse già stata consapevolmente scelta per essere deposta nella tomba proprio perché suberata.
    2 punti
  12. Tranquilla, non c'è nulla di sbagliato nella tua richiesta e nel tuo modo di presentarti al forum. Ma su questa moneta, come saprai una delle più rare e ricercate del Regno, arrivano quasi quotidianamente discussioni a opera di nuovi utenti che l'hanno ritrovata per caso e chiedono informazioni sull'autenticità. Non è MAI autentica, poiché questa non è una moneta che ci si può ritrovare per caso. Gli esperti, basandosi sulle foto, hanno sentenziato lo stesso anche per la tua, la storia che racconti, sulle monete "sbagliate" che sarebbero state regalate dal re, la sento per la prima volta, e credo sia così anche per gli altri. Naturalmente non metto in dubbio la tua buona fede nel raccontarla, per questo chiamerei in causa @elledi, che più di tutti nel forum, e non solo, conosce la storia di queste monete. petronius
    2 punti
  13. Buongiorno a tutti , visto gli ottimi esperti che frequentano il forum e gli importanti spunti di riflessione che vengono portati ogni volta , ho deciso di provare a partecipare anche io . Ultimamente mi sto concentrando su uno studio approfondito di tutta la monetazione fiorentina ; mi soffermo a ringraziare il caro @Marfir per l'aiuto e la disponibilità ricevuti , e dopo essermi occupato dei Medici mi ritrovo qui a condividere con voi le mie riflessioni sulla monetazione della Repubblica Fiorentina . Ho trovato di grandissima utilità e innovazione ogni lavoro svolto dal dottor De Benedetti e partendo dal suo lavoro oggi vorrei avviare una discussione sul I° tipo dei fiorini grossi da 12 Denari . Premetto , e mi scuso per ciò , che ho difficoltà a caricare tutte le immagini in un unico messaggio e mi trovo costretto a dividerlo in più parti . Le monete : ho preso in esame 4 monete di cui avevo foto di maggior qualità a disposizione e le ho suddivise in numero ( 1-2-3-4) in seguito riporto le corrispondenze 1) NAC 50 LOTTO 44 2) VARESI 70 LOTTO 267 3) CNG E 550 4) Münzen & Medaillen GmbH (DE) 48 LOTTO 1914 proseguo nel successivo commento ... In questo secondo commento vorrei sottoporvi a delle foto più ingrandite dei dritti ; seppur esistano molteplici dissomiglianze ho notato un aspetto maggiormente impattante a livello visivo , la lunghezza dello stelo difatti è più accentuata nelle monete 1-4 mentre lo è di meno nelle monete 2-3 se notate ulteriori spunti di riflessione condivideteli pure proseguo nella parte che mi ha incuriosito maggiormente
    1 punto
  14. La discussione aperta sulle contromarche per le isole ionie mi ha molto incuriosito e interessato. Mi sono messo alla ricerca di pezzi Napoletani contromarcati e devo dire che ce ne sono molti in rete. Il pezzo che mi ha colpito di più e questa piastra, mi ha colpito per la storia che si porta dietro. https://www.mycoinalog.com/anzac-ephemera/trench-art/australian-world-war-1-identity-disc-4444-t-b-armfield-2/ Non sapevo che durante la prima guerra mondiale usassero monete a mo' di piastrina identificativa.
    1 punto
  15. Ciao, ritorno sul tema Britannia ma solo per prenderla a pretesto al fine di segnalare una particolarità che emerge dall’osservazione delle monetazioni severiane collegate al tema britannico. Le considerazioni che esprimo possono però essere valide anche a livello generale riferendosi più che altro all’organizzazione e al lavoro delle zecche. Iniziamo con un rapido riepilogo del quadro storico-numismatico riferito alle vicende britanniche. Settimio Severo, secondo gli storici dell’epoca spinto anche dalla necessità di allontanare i due figli dai lussi i vizi e le mollezze di Roma, decide di intraprendere una campagna militare in Britannia al fine di “pacificare” le popolazioni del Nord che continuano con le loro scorribande a rendere insicuri i confini settentrionali della provincia. Parte alla volta della Britannia tutta la famiglia imperiale, con Caracalla co-Augusto, il minore Geta nelle vesti di Cesare e Iulia Domna imperatrice madre. Questa la tabella cronologica, evitando di entrare approfonditamente nelle cronache belliche della campagna per non dilungarsi troppo: 208: Partenza per la Britannia e insediamento ad Eburacum (York) di Settimio e di Caracalla da dove dirigono le operazioni militari. Geta e la madre si fermano a Londinium. 209: Geta nominato Augusto 210: Vittorie romane in Britannia. In un periodo tra il 209-210 viene emesso il RIC 240 ovvero il primo denario a nome dell’Imperatore con legenda terminale BRIT (abbreviazione del titolo Britannicus Maximus) come II emissione del 210 Nel 210-211 compaiono anche sui bronzi di Settimio Severo legende L SEPT SEVERVS PIVS AVG BRIT e SEVERVS PIVS AVG BRIT, denari per Caracalla denari del tipo BRIT con Vittoria a rovescio e VICTORIAE BRIT come legenda. Successivamente le legende di Caracalla usate del periodo cono appelli alla fedeltà dell’esercito (FIDES EXERCITVS). Nel periodo 210-212 anche Geta si fregia del titolo BRIT nella legenda e vengono emesse alcuni denari simili ai VICTORIAE BRIT di suo padre e suo fratello. Qualcosa comunque cambia all’inizio del 211. 211: Morte di Settimio Severo 4 febbraio quindi abbiamo una trattativa di pace da parte di Caracalla con le popolazioni della Caledonia al fine di rientrare a Roma. Le legende evocano la FORTVANA REDVX (un augurio di felice rientro a Roma dopo gli eventi bellici). Verso maggio Caracalla, Geta e Iulia Domna rientrano nell’Urbe con le ceneri di Settimio Severo. Promuovono delle elargizioni al popolo (LIBERALITAS VI per Caracalla e LIBERALITAS V per Geta). 19 dicembre 211 uccisione Geta 213 fine titolatura BRIT (a nome del solo Caracalla) Ciò che mi interessa analizzare nel dettaglio è la serie di denari VICTORIAE BRIT con Vittoria a rovescio che copre un lasso temporale abbastanza limitato e seppur non puntualmente circostanziato dal punto di vista cronologico almeno grossolanamente noto. Il fatto che siano stati emessi per un determinato periodo a nome di più imperatori (Settimio Severo, Caracalla e in ultimo Geta) ci consente di rilevare alcune considerazioni che vi proporrò in seguito.
    1 punto
  16. Il 1617 segna il passaggio dai tornesi con cornucopia e impresa pietra/acciarino a quelli con l'ara. Data la rarità, R4, della prima tipologia sì può ipotizzare che sia stata prodotta in pochi esemplari. Però abbiamo potuto appurare la presenza di tornesi ibrido. Tornese I tipo Tornese II tipo IBRIDO 1: dritto I tipo/rovescio II tipo INEDITO IBRIDO 2 : dritto del tipo con bastoni (sconosciuto per il 17) / rovescio II tipo INEDITO Mi piacerebbe sapere se ci sono altri tornesi ibridi, probabilmente dovremmo avere anche un ibrido 2 con rovescio di tipo I
    1 punto
  17. Personalmente non acquisto dal web, .. tipo eBay o cose simili. .. né a 60€ né a 5€.
    1 punto
  18. Personalmente se viene da un venditore sul web non lo comprerei.. per quella cifra meglio una seconda o terza scelta da un negozio di filatelia reale. Non ho capito cosa vuoi dire.. scusa..
    1 punto
  19. Ricordo che i francobolli con varianti di colore andrebbero sempre visti dal vivo e che queste varianti sono un campo minato per qualsiasi collezionista.
    1 punto
  20. Dunque, 1 grano 1859 Bruno ruggine con linguella o tracce valutato a catalogo 55.000 euro. Fosse verde oliva grigiastro 2.000 euro o verde oliva chiaro 500 euro. Complimenti!
    1 punto
  21. Salve. Nel primo quarto del XIX sec. Napoleone I ha emesso questo gettone d’argento (diametro 15 mm, peso 1,6 g) Legenda: D/ NAPOLEON EMPEREUR. R/ NAPOLEON EMP. ET ROI. / MARIE-LOUISE D'AUTRICHE. Soggetto raffigurato: D/ Testa di profilo di Napoleone I con serto d’alloro. R/ Ritratto di Napoleone I e Maria Luisa; matrimonio; altare; torcia; arco; faretra. Precisione del soggetto raffigurato: D/ Testa laureata di Napoleone a destra; R/ Napoleone e Maria Luisa vestiti in stile antico; a sinistra un altare fiammeggiante decorato con una torcia, un arco e una faretra. Nell'esergo la data 1810. Contesto storico Basandosi sul modello romano del quinario, l'imperatore Napoleone fece coniare dei gettoni d'argento che lanciò alla folla il giorno del suo matrimonio. L'incisione è di altissima qualità. Stato giuridico Il gettone è di proprietà del Comune di Péronne, Francia, Museo Alfred Danicourt. Per informazioni sull’identificazione del bene culturale “Jeton, quinaire” v. https://www.pop.culture.gouv.fr/notice/joconde/08150003516 apollonia
    1 punto
  22. Cartolina postale tedesca da 15 pfenning con l' effigie volta a sx del presidente Hindenburg. Annullo bruckenstempel detto anche a ponte del 9 aprile 1941 ore 18 dell' ufficio postale n.48 di Salzburg 1. Il timbrino in basso in rosso rettangolare 3242 è un annullo sicuramente di censura, come anche l'annullo cerchio nero con l' acquila. Non so se ci sia altro nell'altro lato, sarebbe sempre bene anche per la nostra curiosità vedere entrambi i lati. Non ci sono annulli di arrivo italiani da nessuna parte.... ?? Bel pezzo molto collezionabile.
    1 punto
  23. Mi correggo, sono solo 4 e non 5 gli esemplari conosciuti di piastre del 1736 G H
    1 punto
  24. Ho cerchiato la lettera che mi sembra la K
    1 punto
  25. Gli esemplari con legenda BERENEKARIVS sono assegnati a Verona
    1 punto
  26. Navigando in rete ho trovato questa: Argento, del peso di 1,30 g. Da come ho letto dovrebbe trattarsi di una sorta di gettone: "Questi piccoli gettoni, che probabilmente furono gettati alla folla durante l'incoronazione, riprendono la tradizione dei Romani"... Ho provato a fare un giro sul forum, ma non ho trovato nulla (ma anche probabile che non sia stato capace io). Mi piacerebbe saperne qualcosa in più. Grazie. Stilicho
    1 punto
  27. Per cercare di trovare una risposta a questa interessante osservazione, ho provato a consultare due volumi sulla medaglistica napoleonica: "Napoleone Bonaparte - Arte e storia delle medaglie" di Mario Coniglio (1977) e "Napoleon's medals - Victory to the Arts" di Richard A. Todd (2009). Riporto quanto scritto da Mario Coniglio: "Numerose medaglie vennero emesse, sia in Francia che all'estero, per commemorare questo storico avvenimento. Per la prima volta nella storia della medaglistica, vennero coniate un grande numero di medaglie in oro, esattamente 13.000 in quattro moduli differenti: 40 mm (57 gr), 32 mm (25,3 gr), 26 mm (15,6 gr) e 14 mm (1,95 gr). Le medaglie di modulo maggiore furono donate ai personaggi più importanti che assistettero alla cerimonia. Nell'occasione vennero coniate anche 74.450 medaglie in argento sempre nei moduli sopra elencati, delle quali le più piccole vennero gettate al popolo. I coni di questa medaglia furono incisi nel dritto da Andrieu (testa laureata dell'imperatore a destra) e nel rovescio da Jeuffroy (Napoleone portato su uno scudo da un senatore e da un soldato)." Anche nel volume di Richard A. Todd ne viene fatta breve menzione: "70,000 miniature versions in silver (14 mm) were struck to be thrown to the crowds. [...] Denon reported to the Emperor on 4 January 1805 that 70,000 had been struck. They were thrown in great numbers to the crowd." Pertanto, sembrerebbe che soltanto gli esemplari in argento siano stati effettivamente lanciati verso la folla. Gli esemplari in oro vennero presumibilmente donati ad alcuni dignitari e funzionari che presenziarono alla cerimonia. Degli esemplari in bronzo, purtroppo, non ne viene fatta menzione anche se abbiamo visto che esistono...
    1 punto
  28. Graveur 16C D) IMP C M CASS LAT POSTVMVS P F AVG, busto A. R) FELICI TAS AVG / S C , Félicité debout à gauche tenant un caducée et une corne d’abondance. « Réduction de la pièce précédente » (340b), 5,06g, asse ore 5.
    1 punto
  29. La risposta è molto semplice: la coniazione è continua fino al 1442, poi prosegue durante le fasi angioine e cessa nel 1528 a Sulmona, mentre la circolazione prosegue almeno fino alla metà del ‘500, visto che se non ricordo male c’è un bando del 1533 che li valuta per ritirarli.
    1 punto
  30. Notevole somiglianza, quasi certamente le statue erano " fonte di ispirazione "
    1 punto
  31. Come identificazione, credo che la moneta sia questa: Online Coins of the Roman Empire: RIC I (second edition) Nero 60 (numismatics.org) Peso e dimensioni direi siano coerenti, mi stupisce un po' la grande differenza d'usura tra i due lati. Inoltre è curiosa la E di "NERO", con la stanghetta orizzontale di mezzo che si prolunga all'indietro oltre la stanghetta verticale.
    1 punto
  32. Dipende dal lotto, se le altre 12 monete sono autentiche e di tuo interesse prendilo e poi ti studi bene il denario di Settimio; averlo in mano ti consentirà di studiarlo così da avere informazioni in più quando ti troverai a comprare altre monete che ti lasciano dubbioso
    1 punto
  33. Al rovescio invece ,seppur in maniera ancora più evidente del dritto sono presenti diverse variazioni per ogni singola moneta , una moneta in particolare mi ha suscitato maggiore interesse , la numero 1 . presenta 2 caratteristiche che la rendono la più unica tra le 4 , la barba del santo presenta una lunghezza maggiore , e l'indice e il medio della mano destra vanno verso l'alto e non verso il basso , come le altre 3 monete . Entrambe le caratteristiche sono maggiormente in linea con i grossi da 12 denari del tipo successivo ( tipo II in foto ) si potrebbe dunque arrivare a ipotizzare un ordine cronologico , basandosi su queste caratteristiche ?
    1 punto
  34. A me pare una patacca da bancarella, la perlinatura al D è inguardabile.
    1 punto
  35. Leu Numismatik AG > Web Auction 28 Auction date: 9 December 2023 Lot number: 1610 Price realized: 750 CHF (Approx. 853 USD / 792 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: CYPRUS. Kition. Melekiathon, circa 392/1-362 BC. Chalkous (Bronze, 14 mm, 1.78 g, 6 h). Head of Aphrodite to left, wearing polos. Rev. Herakles in fighting stance right, holding club over his head and bow in his left, lion skin draped over arm; to left, 𐡌 ('m' in Aramaic). BMC 72-73. SNG Copenhagen 20. Tziambazis 31. Zapiti & Michaelidou -. Well struck and very well preserved for this difficult issue, with a lovely olive green patina. Very minor breaks in patina on the edge, otherwise, extremely fine. From a European collection, formed before 2005. Starting price: 75 CHF ILLUSTRAZIONE: STATUETTA DI HERA PROVENIENTE DALL'HERAION ALLA FOCE DEL SELE, MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI PAESTUM (SA)
    1 punto
  36. Avevo qualche dubbio in effetti. Grazie per l'intervento Antonio.
    1 punto
  37. Francesco buongiorno Servono foto migliori,peso e diametro. Comunque da quel pò.che vedo mi sembra falsa Mi pare di vedere un bordo più sottile e una perlinatura che insieme a quest' ultimo "se ne va dove vuole"....
    1 punto
  38. Ciondolo in argento 925. Marchio apollonia
    1 punto
  39. Confermo RPC II 1684, la legenda del rovescio è chiara, malgrado le foto un po' scure.
    1 punto
  40. Scusateli, hanno inviato il post a mia insaputa!
    1 punto
  41. Ringrazio per la citazione. Bene o male, avete già detto molto riguardo questa particolare emissione ma provo un attimo a riordinare i concetti e aggiungere qualche elemento. Come sappiamo, l'incoronazione ad imperatore di Francia fu uno dei momenti topici della vita di Napoleone. Per celebrare questo importante evento, vennero emesse una serie di medaglie in oro, argento e bronzo. Esistono numerose varianti di queste medaglie, che differiscono per peso, diametro, disposizione della testa di Napoleone (rivolta a destra o a sinistra) e conformazione della testa stessa (a seconda che l'incisore fosse Droz o Andrieu). Accanto a queste medaglie, troviamo anche una serie di piccolissime medagliette dal peso di 1-2 grammi (a seconda del metallo utilizzato). Queste furono realizzate prendendo ispirazione dai quinari dell'antica Roma e come tali furono donate al popolo durante la celebrazione dell'incoronazione (specialmente gli esemplari in argento). Aggiungo che oltre ai quinari in oro ed argento, esistono anche dei quinari in bronzo. Nell'asta NAC-Varesi del 2019 ne furono esitati alcuni esemplari. In particolare nel lotto 1440 ne troviamo 4 (2 in argento e 2 in bronzo), di cui l'ultimo presenta Napoleone con elmo attico e la legenda "ARMÉ POUR LA PAIX". https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3172&lot=1440 Si tratta di un particolare esemplare, in cui troviamo accoppiato il rovescio del quinario per l'incoronazione con il dritto del quinario realizzato per celebrare il trattato di Amiens, ovvero l'accordo di pace tra Francia ed Inghilterra, che purtroppo durerà solo per pochi mesi... Questo a dimostrazione che questi "quinari napoleonici" non vennero realizzati solo per l'incoronazione ma anche per celebrare altri eventi. https://www.numisbids.com/n.php?lot=1398ù&p=lot&sid=4801
    1 punto
  42. Per me conservazione mb+ Per il valore non saprei ma a quanto ricordo sono registrati nei ripostigli italiani meno di un centinaio di esemplari di questa moneta.
    1 punto
  43. Anche per me è stata pulita in modo maldestro in passato, comunque non è così male. Tutto dipende da quanto chiedono, la "mantellina" è una moneta piuttosto rara.. Un saluto
    1 punto
  44. Buonasera @Raff82 e buonasera a tutti. Anch'io vorrei dire la mia. Forse sbaglierò ma ho l'impressione che l'operaio che punzonò le torrette non calcolò bene le distanze tra di loro. Per rimediare, negli spazi vuoti più larghi tra torretta e torretta, furono battuti sul conio dell'operaio maldestro, altri punzoni più piccoli. Questi piccoli punzoni, sempre per me, non sono altro che punzoni sbeccati, rotti, deteriorati sempre di ex torrette. Sono andato forse oltre la realtà, ma vi assicuro che lavorando anche in officina alcune volte mi si sono rotti i punzoni alfa numerici scheggiandosi in quanto essendo di acciaio temprato sono molto duri ma allo stesso tempo fragili. Naturalmente complimenti Raffaele per la scoperta di questo "nuovo" conio del 35.
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  45. Immagine di un netsuke posizionato saldamente sopra la cintura (obi) del chimono. Nati per scopi puramente pratici, precisamente per assicurare alla cintura di un abito privo di tasche dei piccoli contenitori di uso quotidiano (portamonete, scatole di medicinali, porta tabacco, ecc.), i netsuke divennero presto anche un motivo di elevata espressione artistica. Il nome è attribuito alle piccole sculture realizzate principalmente in avorio o legno, prodotte in Giappone tra il XVII e il XX secolo e conosciute in Occidente anche con il nome di “bottoni giapponesi” data la loro funzione di aggancio. I termini giapponesi sono “inro” per il contenitore, “ojime” per l’anello che stringe il cordoncino di seta chiamato “himo” e “himotoshi” per i due fori. apollonia
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  46. Esatto,senza entrare nei dettagli,non dovremmo neanche postar monete del Regno allora tipo fasci littori in evidenza o le patacche mussoliniane o altro di fazioni opposte a quelle ( risoluzione parlamento europeo 19 settembre 2019) ecc ecc Qui si fa collezionismo,storia.😉
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  47. Buongiorno, gli elementi che permettono di differenziare i quattrini chiavarini emessi da Eugenio IV (datati 1436-1438): da quelli emessi successivamente (1446-1464): sono la grandezza della tiara e il tipo di impugnatura delle chiavi. Quest'ultima non si vede bene nelle foto - seppur a me sembri più del tipo G che del tipo F essendo più lineare (non ho preso in considerazione la tipologia H perché totalmente diversa) - ma, indipendentemente da questo, si vede bene che la tiara è "piccola", da ricondurre pertanto alla tipologia classificata da Chimienti al numero 114. Infatti, la tiara della moneta della discussione non è "alta" e a "più livelli" né scende nel campo tra le chiavi, come in quella Chi. 113, restando piuttosto confinata tra l'inizio e la fine della legenda, all'interno della doppia perlinatura. Quanto al valore, direi sia modesto tenendo conto delle condizioni della moneta. Riccardo
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  48. Chissà cosa pensava il falsario quando ha realizzato questo falso da 10 tornesi del 1852,dal ritratto il Re sembra essere invecchiato di 20 anni...
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  49. La Greenwood & Batley era una ditta produttrice di una vasta gamma di articoli e macchinari tra cui presse per monete, medaglie e gettoni. Io credo che i Rubatto di Torino avessero ordinato una pressa e che la ditta inglese avesse coniato questo gettone a dimostrazione dell’efficienza del loro prodotto. apollonia
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  50. Osservando bene il chiaro ingrandimento proposto da Caius nell'intervento precedente e considerato che in effetti il fenomeno di cui si discute è caratteristico delle monete con patina tevere, mi è venuta in mente un'idea che vi sottopongo nella speranza che non si riveli troppo "fantametallurgica" :D La patina tevere si viene a formare a causa della conservazione della moneta in un ambiente acquoso e potrebbe essere accaduto che tale giacitura abbia sciolto la patina che via via si andava formando per la reazione del metallo. Tale fenomeno avrebbe prodotto una sorta di pulizia dei fondi naturale e lasciato quella granulosità nei punti in cui il metallo non è stato soggetto alla reazione causa della patina. Se osserviamo le patine delle monete in genere, infatti, possiamo notare quanto siano variegate e come si trovino spesso delle zone di metallo intatte. In sintesi, allora, quei granuli non sarebbero altro che punti forti della lega non intaccati da una reazione di patina che progressivamente sarebbe stata lavata. Enrico
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