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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/12/24 in Risposte
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Buon Giorno, anche quest'anno il Circolo Numismatico Romano Laziale ha pubblicato il XIII Volume della propria Collana intitolato, Appunti Numismatici 2024. Il XIII volume del C.N.R.L., “Appunti Numismatici 2024”, conta 400 pagine, in carattere Times New Roman n. 11, è stato stampato in 200 copie a colori su carta opaca da 100 gr, in formato A5. La copertina è 4+4 su carta patinata opaca da gr. 300 plastificata, con allestimento in brossura e cucitura in filorefe. Il XIII Quaderno di Numismatica, dedicato a Roberto Ginocchi, nel decennale della sua scomparsa, e a Guido Crapanzano, purtroppo scomparso a dicembre 2023, comprende 14 articoli, con argomenti che vanno dall’epoca preromana ai nostri giorni, la Presentazione e l’Introduzione. Alla stesura hanno partecipato: Bernardino Mirra; Roberto Ginocchi (a cura di Patrizia Di Monte); Gianni Graziosi; Michele Chimienti e Fabio Pettazzoni; Blandor Abazi; Alessandra Parrilla; Michele Guarisco; Fabrizio Leali; Franco Fornacca; Gaetano Alessandro Cipriani; Antonio Giovinale; Francesco Celia; Davide Fabrizi; Gian Franco Macri; Castaldi Gionata e Fabio Scatolini; Patrizia Di Monte. Alcune copie di “Appunti Numismatici 2024” sono disponibili alla vendita. Il suo costo, per i non Soci del C.N.R.L., è di: € 15,00 più eventuali Spese Postali. Patrizia Di Monte: Presentazione Il presidente riassume gli eventi organizzati dal Circolo durante il 2023, soffermandosi in particolare sulla Giornata di Studi: “LA MONETA A ROMA DAI BARBARI ALL’ERA MODERNA”, che si è svolta il 28 aprile nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, promossa dalla Presidenza dell’Assemblea Capitolina e patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma. Ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del volume, collaborando o sostenendo la pubblicazione: gli Autori, le Case d’Asta, i Commercianti ed i singoli Collezionisti. Un particolare e sentito ringraziamento lo dedica al Comitato Redazionale ed agli Autori, senza i quali il XIII Quaderno non avrebbe avuto vita, per l'impegno ed il sostegno profuso al completamento dello stesso. Bernardino Mirra: Introduzione Il prof. Mirra sottolinea gli ottimi risultati raggiunti dal Circolo in questi otto anni trascorsi insieme. Anni dedicati alla diffusione della cultura numismatica, non solo sono stati pubblicati ben quattordici volumi ma si è provato a far avvicinare più persone possibili a questa bellissima disciplina, organizzando eventi culturali ed incontri. Roberto Ginocchi, a cura di Di Monte Patrizia: Giulio II, le sue medaglie Per onorare la memoria del prof. Roberto Ginocchi, nell’anno nel quale ricorre il decennale della Sua morte, il 2024, si è cercato di completare un Suo articolo inedito, la cui stesura è stata purtroppo interrotta dalla Sua scomparsa. Nell’articolo vengono descritte alcune medaglie di Giulio II e… non solo. Gianni Graziosi: Il misterioso fascino degli esseri ibridi La mitologia antica è popolata di figure mostruose, di ibridi, che in qualche modo hanno influenzato anche le paure e le fantasie attuali. Esseri che presentano caratteristiche estreme, con forme sproporzionate e orribili, estranee all’ambiente naturale dal momento che sono costituiti da parti eterogenee appartenenti a generi e specie differenti tanto da suscitare stupore, meraviglia, fascino e paura. Chimera, Scilla, Medusa, Sfinge, Arpie, Sirene non sono che alcuni esempi fra i tanti di queste primordiali creature dai corpi ibridi che testimoniano la dualità della loro indole. In molti casi, prima vittime della vendetta o dell’invidia di una divinità, poi, attraverso una trasformazione punitiva, diventano loro malgrado mostri assetati di sangue. Senza alcuna pretesa di sviluppare in maniera completa e approfondita il tema vengono presentati alcuni miti che hanno ispirato, in ogni epoca, artisti a realizzare incredibili capolavori in tutte le forme artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla letteratura alla numismatica. Fabio Pettazzoni e Michele Chimienti: TELESFORO la divinità con mantello e cappuccio Telesforo secondo la mitologia greca è un dio, il figlio più giovane di Asclepio e fratello delle divinità salutari Igea, Iaso, Panacea, di Acheso, Egle e di due medici: Macaone e Podalirio. L’etimologia stessa del nome di questa divinità esprime quali fossero le sue prerogative, in greco “Τελεσφόρος” letteralmente significa colui che porta lontano o colui che porta a compimento, e dato che era una divinità salutare portare lontano, portare a termine, per la malattia, voleva dire guarire o morire, comunque risolverla. Quindi l’intervento che si richiedeva a questa divinità era soprattutto per risolvere la convalescenza. favorendo la guarigione dalla malattia, assolvendo così ad una funzione terapeutica. Blandor Abazi: I Dassareti e le loro monete Gli studi finora condotti sui Dassareti e sulle loro monete sono molto rari, incompleti e contenenti errori. Lo scopo di questo studio non è solo quello di collocare in una corretta prospettiva cronologica l'attività monetaria dei Dassareti, ma anche di fornire dati sullo sviluppo economico e sull'organizzazione politica e sociale della popolazione che viveva nei loro territori, inoltre per dare un quadro generale su tutte le monete prodotte sotto il dominio o in nome dei re del Regno Illirico, che ha avuto origine proprio nel territorio degli Enchelei dove compaiono poi i Dassareti. In questo studio sono stati menzionati solo i principali re illirici, quelli che hanno lasciato il segno nella fondazione e nello sviluppo del Regno Illirico, che a nostro avviso appartengono alla stessa dinastia, a quella fondata da Bardylis I. Alessandra Parrilla: Claudio, l’imperatore per caso Contro ogni previsione, il 24 gennaio del 41 d.C. Tiberio Claudio Druso fu proclamato quarto imperatore di Roma. Membro della potentissima gens Giulio-Claudia, figlio di Druso Maggiore e di Antonia Minore, era nipote sia di Tiberio che di Augusto ma, nonostante ciò, per cinquant’anni non era stato preso in considerazione per un ruolo di comando. Eppure il destino volle che venisse scelto contro ogni previsione. Michele Guarisco: Il Regno di Federico IV (1355-1377) d’Aragona, re di Sicilia, detto il semplice Federico IV (III) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria) detto il semplice, nacque a Catania il 4 dicembre 1342; era il secondogenito maschio del re di Trinacria Pietro II, quarto re della dinastia aragonese, e di Elisabetta di Carinzia, figlia di Ottone III del Tirolo e di Eufemia di Slesia-Liegnitz. Fabrizio Leali: Il sesino veneziano “Una moneta complessa” Il XVI secolo è un periodo di cambiamento per Venezia che passa dalla diminuzione della marcatura all'espansione dell'artigianato e dell'industria. Questo cambiamento comporta anche un diverso approccio monetale, a seguito di una aumentata richiesta di moneta spicciola da parte della classe popolare. Con questo articolo si desidera far conoscere in maniera approfondita le motivazioni economiche-sociali riguardanti la creazione del sesino e di conseguenza la vita di questa interessante moneta comune, destinata alla popolazione veneziana per l'uso giornaliero. Il sesino risulta essere una moneta di rottura, rispetto agli standard monetari veneziani, e questo porterà la moneta ad essere un conio inusuale e di difficile gestione, al punto tale che si scelse di abbandonarne la coniazione. Franco Fornacca: Devopedia. Le Medaglie devozionali E’ risaputo che il periodo più bello dell’anno è quello che va da Natale all’Epifania, non solo per l’atmosfera particolare che si vive in quei giorni di festa ma anche perché abbiamo a disposizione qualche giorno in più di relax totale da dedicare alle proprie passioni, come, ad esempio, consultare con calma libri, riviste, opuscoli che vengono raccolti durante l’anno ma che, per mancanza di tempo, vengono inevitabilmente riposti da qualche parte in attesa. Proprio durante il periodo natalizio, sfogliando un vecchio catalogo d’asta numismatica, la mia attenzione è stata attirata da alcuni lotti insoliti, non di monete o medaglie commemorative, ma lotti di “medaglie devozionali”, tra queste una medaglia per me molto cara, raffigurante la Madonna d’Oropa (Fig. 1), già presente nella mia collezione. Da questo “ritrovamento” l’idea di sviluppare l’articolo sulle medaglie devozionali. Gaetano Alessandro Cipriani: Una medaglia del Ferraris con grafia sbagliata. Viesseux o Vieusseux? La prima testimonianza scritta riguardante il borgo di Oneglia (Unelia) ed i suoi territori risale al 9 agosto 1145, in un trattato di alleanza tra Albenga e Pisa in funzione anti-genovese. Tuttavia stanziamenti umani si registrano nella zona già dall’epoca romana, anche se di questo periodo non si hanno testimonianze archeologiche, tranne una lapide di presunta epoca romana oggi murata sul lato destro della basilica di San Giovanni, nel centro storico di Oneglia. In questo articolo parleremo di un suo illustre cittadino: Giovan Pietro Vieusseux e della sua medaglia. Antonio Giovinale: Le Medaglie Annuali e le monete del Pontefice Pio XI (1922-1939) Pio XI è stato il 259° papa alla guida della Chiesa. Il suo pontificato è caratterizzato dal primo difficile dopoguerra, dal sorgere e consolidarsi delle ideologie fasciste, terminando con l’angoscia della grande catastrofe della Seconda Guerra Mondiale, che scoppiò sette mesi dopo la sua morte. Le vicissitudini storiche - che avevano coinvolto i pontefici eletti dopo Pio IX - lo costrinsero a non uscire più dai Palazzi Vaticani, arrivando quasi a ritenersi prigioniero del Regno d’Italia, si conclusero definitivamente con la firma dei Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929. Francesco Celia: I falsi monetari, le pene inflitte ai falsari e, in particolare, i falsi in antimonio del Regno D’Italia Si ritiene che la nascita della moneta si possa far risalire al VII secolo a.C., quando il baratto venne sostituito da questo strumento di scambio innovativo, legato alla diffusione e alla lavorazione dei metalli preziosi. Così come è da sempre avvenuto per altre forme d’arte e scienza, l’avvento della moneta è stato parallelamente accompagnato dalla nascita della “falsificazione e contraffazione monetaria”. In questo articolo verranno illustrate alcune tipologie di falsi, delle pene inflitte ai falsari e, in particolare, dei falsi in antimonio del Regno d’Italia. Davide Fabrizi: In una medaglia il ricordo dell’addestramento delle camicie nere della Divisione“23 Marzo” nel sorano e presentazione della sua versione in argento In quello che fu un drammatico periodo storico, viene descritta una medaglia a ricordo dell’addestramento, prima di partire per l’Africa Orientale, delle camicie nere della Divisione “23 Marzo”. Addestramento che fu effettuato sulle colline del sorano, ai cui partecipanti fu donata, dall’allora podestà, una medaglia a ricordo dell’evento. A tale medaglia, finora nota in bronzo, viene affiancata la versione in argento presentata in questo articolo. Gian Franco Macri: Dalla scultura alla medaglia: l'arte inquieta e visionaria di Floriano Bodini nelle medaglie per il Vaticano La medaglia è un’opera di scultura? Spesso quando ci si trova di fronte alle medaglie di Bodini, o di altri artisti del ‘900, ci si pone questa domanda. La medaglia, nella sua secolare storia, ha visto modificare le sue caratteristiche, aderendo alle mode artistiche e scultoree del momento, tanto da poter affermare oggi che la medaglia è una forma di scultura affine al bassorilievo ed al bozzetto. Se guardiamo ai profili classici delle medaglie di Canova, Pistrucci, Wyon o Appiani, è lecito pensare che solo la pratica della scultura poteva permettere a questi maestri di raggiungere gli effetti plastici straordinari che caratterizzarono la loro produzione medaglistica. Allo stesso modo nella ricca produzione Art Noveau si riconoscono i contributi artistici di Calandra, Pogliaghi, Castiglioni e Bistolfi, le cui opere riescono ancora oggi a stupirci per gli effetti ottenuti dal basso rilievo, così efficace da rendere plastiche le figure, profondi i paesaggi, rilevanti gli elementi decorativi. Gionata Castaldi e Fabio Scatolini: L’intelligenza artificiale applicata alla Numismatica: un esperimento L’intelligenza artificiale è passata da disciplina informatica ad un fenomeno dalle molteplici applicazioni, passando dalle automobili, all’esplorazione dello spazio fino al potenziamento dei motori di ricerca su Internet. Il presente lavoro sperimenta l’utilizzo del machine learning, una branca dell’intelligenza artificiale, sulla numismatica tramite l’utilizzo del metodo statistico “Lasso”. Questo viene applicato ad una banca dati raccolta nel 2021 prendendo in riferimento due aste internazionali con l’obiettivo di valutare se e quali fattori, osservabili o dichiarati, si relazionino con il prezzo finale di aggiudicazione di una moneta. Nota: le presentazioni degli articoli sono state tratte dagli abstract degli stessi La Presidente del Circolo, Patrizia Di Monte. Saluti Eliodoro7 punti
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Sul sito della Società Numismatica Italiana, nella sezione estratti ed opuscoli (lettera K) potete leggere e scaricare (se interessati) il mio lavoro sulle bolle (sigilli) veneziane https://www.socnumit.org/estratti-e-opuscoli/6 punti
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Segnalo la mia conferenza "Le monete milanesi di Carlo V" a Lugano (venerdì 23 febbraio, ore 18:00) sotto l'egida del Circolo Numismatico Ticinese. Maggiori informazioni nella locandina. Buona serata, Antonio Rimoldi4 punti
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Sul sito della Società Numismatica Italiana, nella sezione estratti ed opuscoli (lettera K) potete leggere e scaricare (se interessati) il mio lavoro sulle bolle (sigilli) veneziane https://www.socnumit.org/estratti-e-opuscoli/4 punti
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Tornati da poco a casa, anzi in negozio......Che dire, un ottimo convegno: organizzazione perfetta sia per la location che per la logistica, la dimostrazione che i convegni si possono fare anche in strutture accoglienti e soprattutto IN SICUREZZA con costi assolutamente sostenibili da parte dei commercianti. Spetterà adesso agli altri convegni in programma fornire le stesse garanzie di sicurezza perchè si tratta solo di applicare il buon senso per poter lavorare in sicurezza. Vi anticipo che verranno fatte richieste RAGIONEVOLI e soprattutto FATTIBILI, in caso contrario saremo costretti a disertare IN MASSA chi non fornirà un servizio adeguato a costi sostenibili.3 punti
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Proprio dell'anno 1953 esistono numerosi falsi delle 5 lire "delfino". Per avere un'idea dei falsi esiste una bellissima guida (a parer mio) di Andrea Keber "I Falsi nella monetazione della Repubblica italiana a danno della circolazione (1946-1999)".3 punti
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Buongiorno a tutti, Ultima Vicereale acquistata a "scatola chiusa" , il venditore aveva inserito la sola immagine del rovescio...sfocata e sporca di terra . Dopo una settimana in acqua demineralizzata, ecco cosa si vede della moneta.3 punti
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Per Kent, le tipologie dal RIC 2140 al 2164 sono le ultime emissioni coniate dalla zecca romana in nome di Valentiniano III e per questo vengono chiamate "tardive". Tuttavia, la maggior parte dei numismatici attuali propendono ad attribuirle alla zecca di Cartagine, sotto l'autorità del comes Africae Bonifacio, e/o del conquistatore Genserico e, quindi, potrebbero essere contemporanee alle altre emissioni di Valentiniano III, dal RIC 2104 al 2139. Il fatto che generalmente è attribuita alla zecca cartaginese anche l'emissione della serie Domino Nostro, che potrebbe dunque essere immediatamente precedente, contemporanea o immediatamente successiva a quella delle tipologie tardive di Valentiniano III. La questione è ulteriormente complicata dal fatto che entrambe le serie paiono relazionate tra loro: o perché l'una prende spunto dall'altra, o perché entrambe hanno alcuni modelli in comune. Su questo argomento, le opinioni sono molto divergenti e so di avere un pensiero diverso da quello di alcuni lettori di questo forum, ed è proprio questa diversità che m'interessa e mi stimola a scriverne. Datare queste due serie monetali è davvero molto difficile, mancando ripostigli atti a indicarne una successione: ma è solo datandole che potremo capire quale serie viene prima dell'altra o se sono simultanee. Un'ultima osservazione: per le emissioni tardive, Kent da due legende nominative: DNVALENTINIANO etc. (V10) e DNVAL-ЄNAVG etc. (V11). Significativo che in entrambi i casi la legenda non appare al nominativo, o almeno non lo è nel primo caso, quello meno abbreviato. L'uso del dativo, evidente nella legenda V10, è proprio per le emissioni coniate per un imperatore che non è quello titolare della zecca: per esempio, si usa in dativo per le emissioni in nome di Teodosio II coniate dalla zecche occidentali e, analogamente, per quelle in nome di Valentiniano III coniate dalle zecche orientali. Un aspetto importante sul quale Kent non dice nulla.... Cosa ne pensate sulla datazione di queste due serie? l'una fa da modello per alcune tipologie dell'altra?2 punti
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Vediamo se riesco ad essere presente.2 punti
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Per Pergamo e Mitilene, ci sono diversi esempi della contromarca Howgego 70 sul sito del RPC on line, per delle monete da Antonino Pio a Commodo: https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/countermark/191 Il delfino, contromarca Howgego 358, è più raro a Pergamo, un esempio su una moneta di Traiano: Non mi convince troppo il busto di Caracalla, può anche essere una testa elmata, radiata, turrita, a destra o a sinistra. E cambiando l’orientamento, una piccola mucca… Ma col rischio di deluderti @littleEvil , non ho trovato altri esempi di combinazione di due contromarche simili. 😉 Sono pienamente d’accordo, si potrebbe espandere la ricerca dalla Magna Grecia al regno del Ponto, tanto più che le fattezze del profilo al dritto non sono molto evocative.2 punti
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Beato tu che vedi i taglietti a me al prossimo esame per la patente mi bocciano direttamente!2 punti
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Anche se la qualità della foto è scarsa direi proprio di sì. Se riesci fattene ma dare una in controluce2 punti
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Non rammento se questa è stata già mostrata, ma in ogni caso repetita iuvant... Mezzanino anonimo con la Vergine e il Bambino al dritto e leone al rovescio coniato dal 1497. Peso 0,14 g. Sul petto della Vergine è presente una misteriosa stella. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Il tallero coniato 'per Pisa ' nel 1619 esiste in due varianti principali: data grossa e data piccola. Entrambi piuttosto comuni tra i talleri. Questo esemplare presenta una variante decisamente insolita che lo rende particolare e, almeno per me, anche molto interessante. Il granduca è difatti raffigurato SENZA la croce dei Cavalieri di Santo Stefano. Questo particolare esemplare è stato pubblicato da Andrea Pucci, La monetazione della zecca di Firenze. Cosimo II (2009) p. 74 nr. 57f, che però non fa alcun accenno alla variante. Forse non ha notato la particolaritÀ. Per ora è l'unico tallero di Cosimo II nel quale ho riscontrato questa inattesa variante. qui un esempio di un normale tallero con l'usuale croce. Questo è della stessa data, ma anche nelle altre la croce è -a mia conoscenza- sempre presente2 punti
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Non si trovano spesso… Alla prossima asta Nomisma 69 23-24/3/2024 sarà battuto il Lotto 1514: VENEZIA Candia - Interessante collezione di sesini contromarcati circolanti nel Regno di Candia alla fine del 1500 ed inizio del 1600. Un totale di undici pezzi in alta conservazione, diversi non catalogati sul Paolucci. Inoltre tre sesini "cancellati" trattandosi di falsi d'epoca Come emerge da varie fonti e archivi statali dell'isola di Creta-Candia del periodo dell'occupazione veneziana, la falsificazione di monete e in particolare di sesini era molto diffusa e quindi le autorità locali presero la drastica decisione di ritirare dalla circolazione quanti più sesini potessero esarminarne l'autenticità. I falsi furono selezionati e annullati, sia tagliandoli che bucandoli, e poi scartati o fusi per riutilizzare il metallo. Per quanto riguarda quelli autentici, questi venivano contromarcati e rimessi in circolazione dopo essere contromarcati dell'autorità locale responsabile con piccoli disegni come leoni, stemmi di famiglie veneziane ben note, ma anche altri. Questo lotto di monete è un bell'esempio che rappresenta la situazione sopra menzionata di quel confuso e drammatico periodo dell'isola. 1 - Girolamo Priuli (1559-1567) Sesino con contromarca stemma famiglia Priuli - CU (g 1,64) 2 - Alvise Mocenigo (1570-1577) Sesino con contromarca leone alato rampante - CU (g 1,19) 3 - Alvise Mocenigo (1570-1577) Sesino con contromarca leone alato con vangelo - CU (g 1,00) 4 - Pasquale Cicogna (?) (1585-1598) Sesino con contramarca leone alato - CU (g 0,94) 5 - Pasquale Cicogna (1585-1598) Sesino con contromarca cicogna - CU (g 1,00) 6 - Marino Grimani (1595-1605) Sesino con contromarca leone alato - CU (g 1,16) 7 - Marino Grimani (1595-1605) Sesino con contromarca leone alato verso sinistra tenendo spada - CU (g 1,16) 8 - Marino Grimani (1595-1605) Sesino con contromarca stemma dalla famiglia Grimani - CU (g 1,00) 9 - Sesino con contromarca torre - CU (g 1,15) 10 - Sesino con contromarca stella a sei punte - CU (g 1,06) 11 - Sesino con contromarca non identificabile - CU (g 1,09) 12 - Tre sesini "cancellati" - CU (g 0,80; 1,22; 1,00) Grading/Status: MB-BB1 punto
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sulla fronte non noto particolari incongruenze.. sembra sia più verticale.. ma potrebbe essere un problema di prospettiva della foto.. per cui non focalizzerei troppo l'attenzione... la veste è già una differenza evidente e indiscutibile1 punto
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Buonasera a lei e grazie per la pronta risposta, farò come mi ha cordialmente suggerito.1 punto
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la storia non ha date, la storia in qualsiasi periodo ci insegna, nulla stabilisce che 100 o 1000 anni addietro sono più importanti del nostro presente.1 punto
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Ciao, direi la RIC VII 24 perchè ha il dot tra le due T (la prima indica la terza officina, la seconda la zecca di Ticinum): T dot T La RIC VII 19, invece, ha il dot dopo il marchio di zecca: TTdot Ciao. Stilicho La RIC 13 non ha il dot1 punto
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Si tratta di gettoni per distributori automatici di bevande e veniva usato nei frigoriferi automatici dei bar, mense, pizzerie e rosticcerie. Per quanto riguarda la foto... esattamente quella che lei ha postato, è stata venduta all'asta a Marzo 2022 (lotto 505 di Antivm Numismatica) ... ma è stata classificata qFDC. Come mai ha scelto di postare una foto presa da internet e non la foto dei gettoni trovati ? Dato che il valore dipende essenzialmente dalla rarità e dallo stato di conservazione, senza mettere le vere foto, ogni altra parola risulta superflua.1 punto
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Diciamo che penso anche io di aver fatto un buon acquisto. Sto andando a recuperare gli anni indietro che da ragazzo non potevo permettermi. Quello che ti posso dire è che con un po' di pazienza le divisionali del Vaticano si trovano anche a prezzi leggermente più bassi della baia.1 punto
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DOC 357 purtroppo non ho molto da aggiungere allo stato attuale delle mie conoscenze... saluti Alain1 punto
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premesso che parliamo di una monetazione di cui non so nulla.... e che i falsi serbi sono passati in tutte le più grandi aste che possono venirti in mente (alcuni sono davvero ingannevoli) qua è il disegno generale a farmi pensare a un falso, perchè sembra da stessa mano di centinaia di altre che ho in archivio... poi, nel caso specifico, posso anche sbagliarmi perchè siamo fuori dal mio ambito di competenza.... e comunque è una fusione per la cronaca, l'ultimo falso serbo che ho visto mi giuravano essere stato acquistato da uno che andava con il metal detector nelle zone del Danubio ... quindi diciamo che le favole accessorie alla moneta tendo a ignorarle1 punto
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purtroppo non ho Howgego consultabile, in questa moneta di Pergamo (Antonino Pio) c'è un delfino (Howgego 70) e un'altra cmk che rappresenterebbe il busto di Caracalla (Howgego 358) per sua visita a Pergamo nel 214. Però questa sembra proprio diversa da quella nella moneta da te postata. anche il delfino in realtà, seppur in cartiglio circolare, mi sembra però un po' diverso, bisognerebbe appunto vedere su Howgego se sono riportare altre contromarche di simili e risalire all'autorità emittente.1 punto
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Complimenti!!! Fabio1 punto
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Ultimo grano acquisito dalla ultima inasta... Quando lo avrò fra le mani farò nuove foto e comunicherò peso e diametro...1 punto
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Mi sa che hai ragione... Se la moneta di vittorio Emanuele III è effettivamente scodellata allora si tratta di un cosiddetto "gobbino",venivano usate come portafortuna,in meridione venivano appoggiate sulla pancia delle donne gravide per scacciare i malefici...1 punto
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Vero, dalle foto sembra avere una forma "scodellata", come un trachy bizantino... chissà quante deve averne vissute, poveretta... Però più che un 5 centesimi spiga mi sembra un 10 centesimi con stemma su fascio, spiga e quercia; in questo caso la foto sarebbe a rovescio.1 punto
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Pensavo alla moneta dedicata al brano di Vasco Rossi, non dedicata al cantante stesso, come molti non esperti potrebbero immaginare... sono veramente allibito. Anni fa su questo Forum scherzavo dicendo che avrebbero prima o poi emesso le monete dedicate al Moto GP, tanto mi pareva estraneo il tema, ma ora, paragonato alle ultime emissioni italiane, sembrerebbe normalità Già dedicare una moneta ad un'opera di un artista vivente secondo me non sarebbe corretto, poi, potete dire quello che volete, ma secondo me ci sarebbero ben altri brani meritevoli nella musica italiana... sì, è un classico, affronta una situazione poetica... tralasciamo la parte finale del brano che affronta un altro tema... sempre poeticamente! Però resto sempre allibito. Altra decisione puramente commerciale della nostra Zecca, che sta sfornando monete "pubblicitarie", che sicuramente faranno il tutto esaurito per l'apporto dei fan del cantante, così come per le altre emissioni di quel tipo, acquistate da molta gente che secondo me non conosce la Numismatica. Auspico solamente che qualcuno possa avvicinarsi al collezionismo numismatico con quelle monete, che magari possa comprendere che esistono altre emissioni maggiormente serie e continuate, come i 2 euro commemorativi e le divisionali1 punto
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Azzeccata! e Capitan Harlock è rimasto insieme a Bob dei minions a scrutare le stelle.....1 punto
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Complimentissimi la costanza e la qualità dei contributi fanno della vs rivista annuale un validissimo strumento nel panorama degli studi numismatici in Italia ad maiora👏🏻1 punto
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Per non aprire una nuova discussione sulla ipotetica zecca bizantina di Perugia , mi accodo a questo passato post con interessantissima discussione , articolo di cui ho letto i vari passaggi riguardanti la presunta zecca bizantina di Perugia . Continuo la discussione in quanto ho recentemente acquistato un’ altro esemplare , in foto , di Decanummo , a nome di Giustiniano I con al rovescio nell’ esergo , sotto il simbolo del valore , la lettera P . La differenza del mio esemplare rispetto all’ altro esemplare postato nell’ articolo e’ nella diversa postura del busto di Giustiniano che nel mio esemplare e’ rivolto verso destra anziche’ a sinistra , per i rimanenti caratteri e legende del rovescio i due esemplari di Decanummi sono uguali , praticamente anche nel peso , 2,89 grammi nel mio secondo esemplare , 2,91 grammi nel primo . Come giustamente gia’ esplicato , anche questo secondo Decanummo venne emesso nel XXVI anno di Giustiniano I , siamo quindi negli anni 552-553 , che coincidono anche con l’ ultimo anno della guerra gotica in Italia e con la sconfitta conclusiva di Teia ai Monti Lattari . Sarebbe interessante immaginare , infatti quanto segue sono solo supposizioni personali , che la zecca di Perugia , sempre se la lettera P rappresenti Perugia , fosse stata aperta a seguito della pesante , ma ancora non risolutiva , sconfitta e morte di Totila nella battaglia di Tagina del 552 , apertura della zecca che avrebbe potuto dimostrare una sopraggiunta tranquillita’ e stabilita’ del dominio bizantino nel centro Italia a seguito della recente vittoria di Narsete in localita’ Tagina , poco distante da Perugia . Probabile zecca che forse ebbe breve vita , almeno fino all’ invasione longobarda in Italia , o piu' tardi all' arrivo dei Franchi , rispetto alle piu’ grandi zecche bizantine di Ravenna e Roma . Perugia effettivamente negli anni del 570 rimase abbastanza protetta nel territorio dell’ Esercato , cioe’ all’ interno del famoso e stretto “corridoio bizantino” (Ducato di Perugia) , corridoio che univa territorialmente come appartenente ai Bizantini , Ravenna a Roma , mentre tutto intorno il territorio era conquistato dai Longobardi i quali erano divisi da questo corridoio dai Longobardi del Nord Italia rispetto a quelli del centro-sud d’ Italia . Se Perugia ebbe una zecca bizantina forse venne chiusa in questo pericoloso periodo a favore delle piu’ grandi e meglio protette zecche di Ravenna e Roma . Probabile anche che la zecca venisse chiusa verso la fine dell’ VIII secolo all’ arrivo dei Franchi , quando questi cacciarono i Bizantini dall’ Italia del centro – nord rendendo libero l’ Esarcato , per cui il corridoio bizantino cesso’ di esistere . Zecca perugina che poi riapri’ solo verso la seconda meta’ del XIII secolo e successivi secoli , quando ricompare impressa nelle monete la lettera P ma in forme piu’ elaborate rispetto al passato bizantino , in foto alcune monete della zecca di Perugia della seconda meta’ del XIII secolo . Solo ipotesi riguardanti la zecca bizantina di Perugia in quanto al momento mancano prove e documenti certi , ma che potrebbero dare spunto di discussione ben piu’ elaborata della mia da parte di numismatici e storici professionisti del calibro di @Poemenius o di altri utenti del nostro Forum e probabilmente anche di @Barba.85 , l’ autore dell’ articolo . In foto il mio esemplare di cui chiederei gentilmente l’ esatta classificazione , due monete della zecca di Perugia con la grande P al centro e una cartina del cosi detto “corridoio bizantino”1 punto
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Ho avuto conferma da Malta che metteranno in vendita i pacchetti per i 2€ e la divisionale in seguito. Inoltre, mentre per le monete d'oro e d'argento i prezzi indicati sono senza tasse, per i 2€ e la divisionale sono comprensivi di tutto.1 punto
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Moneta assai comune, circolata e di nessun valore commerciale; solo affettivo. I particolari descritti non aggiungono valore, né interesse alla moneta. saluti1 punto
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Contribuisco con questo Littore 1927-V che era nella raccolta del mio babbo. Ricordo benissimo che quando lo acquistò a fine anni ‘70 la moneta era stata lavata e non aveva un filo di patina. 40 anni di velluto ed eccola oggi. Cinque anni fa l’ho fatta sigillare da Montenegro perché volevo venderla per una migliore, cosa poi non avvenuta, perché non l’ho trovata. Che ne dici Fabrizio?1 punto
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Ciao a tutti , sono un bel po’ di anni che non scrivevo più … nel frattempo ( 5 anni e mezzo fa ) ho rilevato una tabaccheria , quindi mi è divenuto più facile ritrovare qualche pezzo difficile da reperire …. Carico i miei ritrovamenti più importanti di questi ultimi 5 anni. Ho anche trovato altro che però ho regalato e non ho più le foto TAGLIO: 2 euro CC NAZIONE: Malta ANNO: 2013 TIRATURA: 542500 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie (Ta) TAGLIO: 2 euro NAZIONE: Vaticano ANNO: 2021 TIRATURA: 50299 ??? CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 2 euro cc NAZIONE: Slovenia ANNO: 2007 TIRATURA: 400000 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 2 euro NAZIONE: Monaco ANNO: 2003 TIRATURA: 228000 CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 1 euro NAZIONE: Monaco ANNO: 2001 TIRATURA: 994600 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 20 cent NAZIONE: Monaco ANNO: 2002 TIRATURA: 376000 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 10 cent NAZIONE: Monaco ANNO: 2001 TIRATURA: 323500 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 1 euro NAZIONE: Monaco ANNO: 2001 TIRATURA: 994600 CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 20 cent NAZIONE: Vaticano ANNO: 2009 TIRATURA: 106400 CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie1 punto
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Ciao, non vi sembra che Felicitas tenga in mano un capricorno? Forse un sesterzio per Antonino Pio: https://www.acsearch.info/search.html?id=1124241 punto
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Dispiace leggere queste notizie. Ma bisogna insistere a renderle sempre vive queste occasioni, e per questo anche evidenziarne quanto di positivo trasmettono: Una passione da più di 80 anni. Francobolli e monete in Fiera Weekend con l’81ª edizione del convegno filatelico e numismatico. Focus sulla violenza contro le donne Giunge all’81ª edizione l’annuale convegno filatelico e numismatico organizzato e promosso dall’omonimo circolo forlivese, centro più importante di tutta la regione in questo ambito. Due appuntamenti che avranno luogo al padiglione A della Fiera di Forlì domani e sabato, rispettivamente dalle 9 alle 18 e dalle 8.30 alle 12.30. Un’iniziativa che ormai da decenni raccoglie artisti, collezionisti e appassionati provenienti da tutta Italia e che ha nel circolo forlivese una colonna portante. Sono circa 80 i commercianti aderenti all’iniziativa di quest’anno, un numero esponenziale se si pensa alla crisi che il settore dei francobolli e delle monete sta attraversando. La manifestazione si svolgerà col patrocinio del Comune di Forlì, che dura ormai dalla sua fondazione negli anni ‘50: "Questo è un mondo che continua a svolgere importanti attività culturali, perché sappiamo – sottolinea Alessandra Ascari Raccagni, presidente del consiglio comunale di Forlì – che la storia è sempre passata da monete e francobolli. Non si tratta di un convegno fine a se stesso ma che mette attenzione su temi socialmente sensibili". Oltre alla parte collezionistica ed espositiva verrà affiancata un’attenzione e un focus su un tema sociale. Quest’anno la scelta è ricaduta sulla violenza contro le donne: "Un tema importante a livello nazionale che serve anche per accompagnare il collezionismo – continua la dirigente comunale – a una sensibilizzazione su argomenti rilevanti che vale la pena sostenere".1 punto
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Io penso che le aziende puntano su cataloghi, istruzioni, manuali, etc. in formato digitale quasi sempre per un discorso di riduzione dei costi. Al più per un discorso di praticità. Dire di essere ambientalisti è una moda, i veri ambientalisti sono mosche bianche. Di qui il mio scetticismo quando sento "facciamo questo per l'ambiente". Premesso ciò, sono pienamente d'accordo. Qui si lascia la scelta: non sempre è necessario o si vuole il catalogo cartaceo. Si evitano così sprechi e costi inutili (per la casa d'aste, sperando che ciò produca nel tempo una piccola riduzione dei diritti d'asta, per esempio di mezzo punto). Ma se lo si desidera, lo si può avere semplicemente chiedendolo. Mi sembra ottimale. Anche se temo che via via si andrà verso l'unica opzione del catalogo online, passando attraverso, forse, ad una fase dove il catalogo cartaceo lo si potrà ancora avere ma dietro pagamento1 punto
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Raffaele, finalmente ho trovato il tempo per la pubblicazione del mio tarì 20 grana 1798 "S" speculari con relativi dati. Lo spessore è di mm 1. Il diametro è di mm 24. Il peso è di grammi 2,97. Ti saluto caramente.1 punto
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segnalo che nel volume di D'Andrea sulle bizantine coniate in Italia c'è una moneta con busto a sinistra come la tua e con stesso conio di rovescio al numero 1291 punto
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Grazie mille per questi preziosi articoli. ... in linea di massima, da quello che capisco, la zecca di Perugia resta un'ipotesi... o forse si tratta di una zecca itinerante che segue l'esercito. Sto osservando un decanummo con tanto di P coniato nel XXVI° anno del regno di Giustiniano. Se le ipotesi hanno fondamento si tratterebbe di una moneta coniata da una zecca italica nata ai tempi in cui l'armata di Narsete sconfisse Totila e Teia. MOLTO AFFASCINANTE1 punto
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Buonasera. Vi chiedo una mano per l’identificazione di questa moneta. Ha due facce uguali con la stessa effige ripetuta, non ci sono scritte ne date, non son nemmeno sicuro che sia una moneta... Allego foto di fronte e retro Qualcuno ha mai visto qualcosa del genere?1 punto
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MONETAZIONE ROMANA del I Secolo a.C. (dal 100 al 45 a.C.) Denario Guerriero e toro D Testa laureata dell'Italia a sinistra, con collana ed orecchino a un pendente. Sotto il mento: X. Dietro: VITELIU (in osco e retrogrado) R Guerriero stante di fronte, con la testa elmata volta a destra; con corazza e mantello, si appoggia con la mano destra alla lancia avente la punta rivolta in basso e stringe con la sinistra l'elsa della spada; il piede sinistro poggia sul corpo disteso della lupa romana (? o calpesta uno stendardo romano). A destra un toro accovacciato di fronte. Nell'esergo una lettera di controllo. Ag Ø 17-20 mm 2,98-4,6 g 89 a. C.1 punto
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Salve ho questa che credo sia un gettone, il diametro è: 2,2cm, credo sia bronzo. Potrebbe essere un gettone che ha che vedere col vaticano? o semplicemente una moneta? Vi ringrazio1 punto
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