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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/08/24 in tutte le aree
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Ciao @didrachm, come ho già scritto e come ha già provato a spiegarti Raffaele, l'argomento sulle piastre del 1831 è stato concepito come un vero e proprio archivio fotografico, fatto di dati e foto... proprio per questo - se hai notato - tutti coloro che hanno partecipato pubblicando le proprie piastre, hanno rispettato questa semplicissima regola... così, noi tutti, proveremo a mantenerlo libero da commenti e domande varie... quindi, ti rinnovo l'invito: per qualsiasi domanda, dubbio, perplessità in merito ad eventuali varianti, non esitare a spostarti su questa discussione... In merito alla tua domanda riguardo la variante "collo lineare"... Se tu avessi aperto questo link che - non a caso - ho riportato alla fine del mio intervento... avresti letto anche il primo commento di @giuseppe ballauri (#276 pag.12) il quale, con una breve descrizione ed una foto che vede più piastre sovrapposte, riporta un esempio abbastanza esplicativo della variante in oggetto... poi, continuando a leggere, post dopo post, pagina dopo pagina, potrai trovare anche altri interessantissimi esempi. Spero che, anche questa semplicissima immagine che ti allego, possa aiutarti a comprendere la differenza tra il taglio normale alla base dell'effige e quello che definiamo "collo lineare" (per le Piastre del 1° tipo e del 2° tipo). Spero di esserti stato utile. Lorenzo4 punti
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Ciao a tutti è noto a tutti i collezionisti del Regno come il 20 lire Elmetto sia una moneta molto reperibile fino alla conservazione di SPL compresa mentre il FDC sia invece una qualità non cosi facilmente rintracciabile sul mercato. Nel mio lungo cammino di sostituzione dei pezzi di minor qualità del Regno da tempo ne cercavo un esemplare in conservazione almeno decente. Questa che vi presento stasera è arrivata fresca fresca e proviene da un’asta Nomisma Aste. Non è il massimo, non è un TOP POP, non è “esemplare eccezionale”. E’ un FDC diciamo “commerciale” ma a MS 64 ci arriva secondo due periti che l’hanno vista. Presenta una bella patina su fondi lucenti e rilievi intatti. Qualche piccola macchiolina al D - oltremodo esaltata dalla luce radente che caratterizza questa immagine - direi che non ne offusca più di tanto l’immagine generale. Volevo sinceramente aspettare un MS65, o financo un 66, ma alla fine l’ho portata a casa a un buon rapporto qualità/prezzo che non vi dico, ma diciamo che siamo sotto i mille euro, e non di pochissimo. Non è così facile vi assicuro trovarla tanto migliore, anche pagando 🤗. L’ho sistemata vicino alla prova di stampa, sua sorella, sempre in FDC e fondi brillanti, ma meno patinata di lei. Ora mi metto alla caccia della prova “prova” per completare la famigliola, ma li il compito è decisamente più difficile 🫣 Buona serata3 punti
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Piastra 1831 (37 mm / 27,35 g) Contorno al D/ e giglio ore 9. Variante al D/ "collo lineare". Ad oggi - unico esemplare conosciuto. Provenienza: CAMBI NOTA: L'identificazione di questa variante su una Piastra 1831, risale al mese di Maggio 2022 e cioè, quando vidi proprio quest'esemplare proposto in un lotto multiplo di un'asta Cambi (CAMBI & CRIPPA NUMISMATICA, Asta 714, Lotto 173). Ad Ottobre 2022, la pubblicai per la prima volta in una discussione qui sul forum - unitamente ad un'altra mia fortuita scoperta, una Piastra 1836 con la stessa variante "collo lineare" e cioè, con questo particolare taglio lineare alla base dell'effige. Fino a quel momento, questa caratteristica, era stata osservata solo su alcune Piastre del millesimo 1834 (scoperta fatta tempo prima da @Raff82).3 punti
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Ciao! Non avete idea quanto mi sia dispiaciuto non essere presente, ma una visita al San Raffaele alle 18 .... che poi sono diventate le 18.30 mi hanno impedito di venire e anche di guardare la relazione online, perché tornato a casa, ormai alle 20 passate, mio figlio ed io abbiamo deciso di uscire a mangiarci una pizza. Ragazzi, la prossima volta farò il possibile! un saluto a Marco che si è speso per fare la relazione e a tutti i Soci. Luciano3 punti
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Immagino bronzi... Perché invece c'è un noto e enorme riuso di monete bizantine contro marcate da loro se ben ricordo nel viii ix secolo.. Ma dovrei rileggere perché qua esuliamo un po' dalle mie competenze e non vorrei dire castronerie Provo a chiedere alla Gigante se ha un abstract nei prossimi giorni2 punti
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A me 1200 sembra un po' caro. Non dico fuori mercato, eh: anzi, probabilmente acquistandole da un commerciante il prezzo sarebbe quello o anche qualcosina in più. Però volendole rivendere io mi riterrei soddisfatto per un 1000 secco. Mi son fatto questa tabellina di valutazione indicativa: lupa 200 ippo 100 insegne 160 cippo 120 elefante 100 tempio 120 sovrani 100 princeps I 30 princeps II 20 In totale fanno 950, per cui i 1000 che dicevo sopra sono piuttosto azzeccati.2 punti
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Buongiorno. Allego foto di una mia 56 sopra 55, doppia rottura del conio a croce (verticale/orizzontale) dopo il 18, tondello dentellato al taglio sotto legenda PROVIDENTIA.2 punti
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ricordo una lecture, ma gli atti non mi pare siano usciti... cerco trovata XVI International Numismatic Congress (11-16 settembre 2022): The reuse of Roman Coins in the Islamic World · Indico (psnc.pl)2 punti
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Ho letto con molto dispiacere di quanto accaduto a Piacenza. Come ex responsabile del ramo furti di una primaria compagnia assicurativa, non mi stancherò mai di ripetere che non ci si può muovere con somme così ingenti di materiale, senza un'adeguata scorta oltre ad avere un'adeguata copertura assicurativa. Oltre a questo è oramai evidente che in questi accadimenti, c'è una chiara responsabilità oggettiva degli organizzatori dei convegni, che dovrebbero garantire la giusta protezione considerato che ci sono in ballo capitali enormi. E bisogna ringraziare il Cielo che nessuno è rimasto ferito seriamente. Il fatto che erano in sette e che tutto è avvenuto in pochissimo tempo, è evidente che il soggetto era stato ben studiato. Dal mio punto di vista mi auguro che i commercianti si associno per un'azione di boicottaggio dei convegni che non garantiscano adeguate misure di sicurezza o che provvedano, come associazione a realizzare un servizio si sorveglianza proprio. Capisco che i costi aumenterebbero esponenzialmente, ma ne và della sicurezza personale e delle loro attività e realizzato come associazione avrebbe sicuramente un impatto sostenibile.2 punti
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Carissimi, alla prossima asta Gerhard Hirsch Nachfolger - Auktion 387 sarà battuto il lotto 2618 così descritto in catalogo: Francesco Dandolo. 1329-1339, Ducato o.J.. FRA. DANDVLO. - S M VENETI Kniender Doge vor San Marco. Rs: . SIT. T. XPE. DAT. Q. TV - REGIS. ISTE. DVCAT Stehender Christus in Mandorla zwischen vier und fünf Sternen. Montenegro 80. Paolucci 1. CNI 2. 3,54 g. RG O L D vz Allego la foto del R/. Volevo attirare l’attenzione sull’anellino sulla prima stella a sx partendo dall’alto. Che ne pensate? Grazie.1 punto
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Buongiorno amici...oggi condivido questa...un 10 paoli 1797 in buona conservazione , Migliore di BB, con una bella patina a mio gusto. Non è il 97 più comune, ma un conio più raro. Spiccano le scritte LIBERTAS nello scudo in caratteri molto più piccoli oltre a delle differenze sulla veduta di Bologna. Il muso del Leone è penalizzato da una debolezza come ho visto in altri esemplari. Una moneta bella con un suo equilibrio estetico. Il Cassanelli la giudica R....ho cercato un po' di passaggi sul web ma non ne ho trovati...solo uno recentissimo. A voi i pareri e le foto. Condivido con piacere questa nuova arrivata....sogno nel cassetto raccogliere tutte le varianti (lo so sono tantine!!!) per questa affascinante moneta.1 punto
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Ciao gente chi ha la bontà e la pazienza di seguire un pochino i miei posts, forse ricorderà il mio desiderio di incasellare questa bisbetica moneta in FDC per completare la serie delle cinque date di questa affascinante tipologia, la prima monetazione sabauda recante il valore nominale di 5 lire, in massima conservazione. Gli altri millesimi in collezione sono: in FDC MS66 il 1816, in MS64 il 1820, e in qFDC MS62 il 1817 e il 1818. Nessuno slabbato, neanche originariamente, ma tutti periziati. Mancava quindi questa data, leggermente più facile da reperire rispetto al 1818 nella massima conservazione, ma più difficile del 1816 e del 1820.🤷🏽♂️ Finalmente il mese scorso a Modena ho reperito un esemplare che ho ritenuto degno di completare la sequenza, in slab MS64, che ho peraltro immediatamente provveduto ad eliminare, pur conservando gelosamente, come sempre, il cartellino della NGC. ☺️ Questa impietosa doppia foto a luce radente mette sorprendentemente in evidenza alcuni lievissimi hairlines al D che ne’ la perizia ne’ la visione diretta di persona non rilevano, ma nel complesso l’esemplare presenta rilievi intatti e una gradevole patina omogenea su fondi lucenti. In particolare i campi del R appaiono in “stato zecca”. Non è il TOP POP per questa tipologia (che e’ MS65+, apparso mi pare in asta in due occasioni, la più recente all’asta Nomisma Aste n. 1 del 2022, aggiudicata a 11.000 euro + diritti, la seconda tempo addietro, non ricordo i dettagli) ma onestamente ero un po’ stufo di cercare. 😉🤗 Buona serata a tutti1 punto
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Martedì 6 Febbraio dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), il nostro Socio Marco Sassi studioso della monetazione genovese, ci parlerà dei simboli genovesi presenti nelle monete, nell'arte, nei palazzi e nell'attualità. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 verrà anche trasmessa in video conferenza, di seguito i due link da utilizzare: meet.google.com/dvh-dves-xbh dalle ore 21:00 alle 22:00 meet.google.com/euv-wofy-sjp dalle ore 22:00 alle 23:001 punto
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Va be. Prendiamolo come esercizio nel riconoscere le differenze tra un falso e un originale!🥂1 punto
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E’ un neofita il nostro nuovo amico @AntoZ. E ha chiesto scusa. Solo questo me lo rende molto più simpatico di molti altri. Lo scrivo da autore della discussione, secondo me non ha rovinato niente Fabio 🤷🏽♂️1 punto
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DE GREGE EPICURI Nell'asta che hai riportato, il "sesterzio" (?) pesava poco meno di 6 g. Anche il tuo potrebbe essere un "sesterzio", anche se forse è meglio parlare genericamente di un bronzo. RIC 32.1 punto
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Buonasera @Tinia Numismatica, grazie dell'intervento. Ti confermo che non c'è nessun numero di registrazione, nessun codice identificativo univoco del bene, nessuna appartenenza. Praticamente... ennesima moneta più o meno antica (di poco conto e modestissimo valore ) entrata nel limbo o purgatorio che dir si voglia delle monete senza passato né futuro. Ecco... il futuro. Il fatto che questa moneta adesso sia nella Collez. SDY82 (😁) costituisce specifica di provenienza per il prossimo possessore della stessa? Continuo con le domande. Posso donare questa moneta a un'istituzione museale senza aggravarla di obblighi di prova? Immagino che senza un certificato "istituzionale" lei non sarà autorizzata a metterla in mostra. Cosa ne dite? Spero di non abusare della vostra pazienza. Cerco solo di confrontarmi con voi. Sono un pochino stanco di acquisti abnormi nel senso etimologico del termine. Grazie.1 punto
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Il grosso ostacolo è la prima interpretazione dei segni cuneiformi, La maggior parte delle volte risultano di difficile interpretazione a causa dell’usura. Un ulteriore complicazione è data dalle scuole scribali (edubba) che avevano grafie diverse tra le diverse cittá. Diciamo poi che l’accadico risultò molto più uniformemente distribuito è più semplificato del sumerico, con meno segni e meno interpretazioni per segni. Per questo il progetto funziona abbastanza bene con il cuneiforme accadico ( se ben leggibile) mentre risulta molto lacunoso con il complicato cuneiforme sumerico1 punto
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Premetto che il mio è un parere, e pertanto estremamente personale... e magari (anzi, probabilmente) non ha nulla a che fare con una reale quotazione, concetto peraltro già di per sé oltremodo scivoloso, soprattutto quando si parla di monete antiche. Sono monete sicuramente in uno stato di conservazione mediamente (quale più, quale meno) alto; sull'autenticità non mi esprimerei, ma su diverse sono evidenti i segni di coniazione, diamo per scontato, fino a prova od ipotesi contraria, che siano tutte originali. Altra premessa: NON SO se tra le monete mostrate ve ne sia qualcuna particolarmente rara; non sapendolo, assumerò che siano tutte dello stesso livello. Se così non fosse, converrebbe forse comunque vendere separatamente quelle di più elevata rarità. Detto tutto quanto sopra, personalmente però non le pagherei comunque una cifra pari a circa 130 euro l'una; al netto delle mie preferenze e della tipologia della mia collezione, l'imperatore non è uno dei più "ricercati", ho visto spesso sue monete (ripeto, non saprei dire se dello stesso livello di rarità) in buono stato aggiudicate a cifre inferiori. Poi la variabile che stravolge tutto può sempre saltar fuori: un collezionista particolarmente appassionato di questo imperatore, ad esempio, o uno che colleziona monete che raffigurano animali, che so... o magari, come detto sopra, il fatto che una o più di tali monete siano particolarmente rare.1 punto
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Beh il collezionismo non si fa per il valore intrinseco degli oggetti quanto piuttosto per passione che, per sua natura, e' legata ad elementi irrazionali piu' che al mero calcolo affaristico. Mi viene da fare il paragone con le bottigliette di alcolici, i mini profumi, le schede telefoniche o le figurine: il loro valore intrinseco e' pressoche' nullo ,ma c'e' chi gli riconosce un valore economico molto elevato in certi casi. Tornando alle monete: la Tigre o la Pizza hanno valore intrinseco minimo eppure... Sicuramente c'e' chi spendera' cifre elevate, che sia per passione o per speculazione1 punto
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il capo numismatico di leu numismatik e anche dimitrios gerothanasis di nomos ag mi hanno detto che le sferette / bolle di fusione sono buchini che dalla superficie della moneta entrano verso l'interno del metallo della moneta. quando me l'ha detto dimitrios mi sembrava talmente strano che mi chiedevo se ho capito correttamente perché lui parlava inglese e io l'inglese lo capisco maluccio. oggi la conferma di leu.1 punto
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Bella. Dal Magliocca è catalogata come R3 ( pagina 228 n. 74). Buon pomeriggio.1 punto
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Da queste due immagini gli strappetti in basso non li noto, in ogni caso è stata un'ottima presa1 punto
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Dopo lo stress del "click day" possiamo rilassarci con il video della presentazione della collezione 2024 di ieri.1 punto
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Concordo con il tuo catalogo appieno. Ci sono delle misurazioni da fare da centro della stella a centro della stella che bisognerebbe fare avendo i francobolli in mano, andando poi per esclusione. Purtroppo lo studio accurato di queste emissioni richiede una buona dose di masochismo, ma ci intriga comunque come un' altra sfida da affrontare.1 punto
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L'ho proposta a 2 negozianti, i quali mi hanno detto di non essere interessati, in quanto avevano scorte in magazzino, e neppure hanno formulato offerte. Successivamente ho trovato un "collezionista-commerciante" che fa i mercatini, il quale di fronte alla mia proposta, ha acquistato la serie, non senza lamentarsi, della scarsa richiesta che oggi hanno le nuove emissioni (Vaticano - R. I. e S. Marino)1 punto
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Ringrazio per l'accoglienza, per l'ospitalità e per la bella e grossa medaglia che mi è stata donata (love)1 punto
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A quanto pare si tratta di contrassegni dei massari. L'uso di questi segni segreti è esplicitamente indicato nel Capitolare dei massari all'oro, anche se non è noto a quali massari tali segni si leghino (esattamente come quelli usati sui grossi d'argento). La questione è stata studiata approfonditamente da Matteo Broggini e Lucia Travaini in riferimento ai ducati del tesoro di Montella. Cito da p. 23 del volume: "Tra i ducati di Francesco Dandolo e Bartolomeo Gradenigo alcuni si distinguono dagli altri per avere sotto la mano destra di Cristo una stella leggermente più grande delle altre e con al suo interno un anello; i ducati con questa caratteristica sono qui catalogati come “classe C”, e sono piuttosto numerosi nel tesoro di Montella: sei su un totale di quindici per Francesco Dandolo, e uno, su un totale di otto, per Bartolomeo Gradenigo. Questa classe era già nota per Francesco Dandolo (cfr. Papadopoli vol. I, p. 168; CNI, vol. VII, pp. 67-68), ma è qui pubblicata per la prima volta per Bartolomeo Gradenigo". Da vedere anche il saggio di Travaini e Pigozzo, Il tesoro di Montella e i contrassegni dei massari nella monetazione aurea veneziana, NAC, 46 (2017), pp. 197-205, a p. 201: "In un primo tempo, subito dopo l’avvio della nuova emissione nel 1285, tali segni [= contrassegni di massari] consistevano nella modifica di una delle nove stelle poste entro la mandorla attorno alla figura di Cristo. Ben presto, agli inizi del Trecento, le piccole modifiche alle stelle furono progressivamente abbandonate, probabilmente perché si cominciò a notare che, negli esemplari usciti da conii un po’ logori, anche una leggera usura da circolazione poteva rendere irriconoscibile il contrassegno (fig. 3). Furono così introdotti nuovi punzoni per i contrassegni: il punto, il cerchietto e dopo la metà del XIV secolo la crocetta. In alcuni casi si scelse di modificare il numero di stelle (otto o dieci al posto delle canoniche nove) come parte del sistema dei segni". Esisteva - fanno notare Travaini e Pigozzo - anche un contrassegno "zero", caratterizzato dall'assenza di segni (dal 1285 fino alle emissioni di Andrea Contarini). Nel corso del Trecento il sistema divenne gradualmente più complesso, con il ricorso alla somma di più contrassegni, e giunse a un tale livello di complicazione che alla fine del secolo si decise di farne a meno.1 punto
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Su questo tipo di materiale poi conta molto la centratura dei francobolli, infatti il Sassone sicuramente la menziona, ..e la freschezza dell' oggetto postale nel suo insieme... esistono prime, seconde e terze scelte .. Il valore di catalogo deve essere preso come riferimento, non come valore fisso dell' oggetto che può variare, ed e' stabilito esclusivamente da chi vende in piu' o meno.1 punto
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Condivido le sue perplessità. Proprio per questo, come detto in un post precedente, sto lavorando assieme ad altri colleghi per preparare una serie di richieste SENSATE e FATTIBILI da fare agli organizzatori dei convegni. In caso di risposte negative saremo pronti a disertare i convegni rendendo note a tutti le motivazioni che ci hanno spinto a questa drastica decisione. I commercianti sono ben disposti a pagare per partecipare ai convegni se in cambio ricevono servizi adeguati, cosa che purtroppo attualmente succede ben poco soprattutto per quello che riguarda l'aspetto della sicurezza. La numismatica non può e non deve essere messa alla pari degli altri settori che NON HANNO GLI STESSI PROBLEMI DI SICUREZZA. Vedremo che risposte riceveremo, anche perchè senza i commercianti i convegni NON SI FANNO.1 punto
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Il fatto è che far asciugare le banconote dentro i libri non è una buona idea xké la carta trattiene l'umidità e la banconota si asciuga in maniera non uniforme. Quando si asciuga, la carta si ritira quindi se l'asciugatura non è uniforme (tipo che si asciuga prima ai bordi che al centro) si creano queste increspature. Dovendo per forza "fare il bucato numismatico", è buona norma usare delle assi di legno, che a differenza della carta assorbono l'acqua da tutta la superficie in maniera omogenea... 🤫1 punto
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Buonasera, nel mio precedente intervento ho scritto un numero per comodità di discorso ma di certo la Tua esperienza vale più delle mie considerazioni, quindi prendo assolutamente per buono quanto hai indicato. Per curiosità personale ho fatto un paio di telefonate e forse si trova sul mercato una percentuale più bassa. Credo rimanga però il principio che Tizio non può pensare di girare con 800k di monete in due borse e non avere una copertura assicurativa o altra forma di tutela: su questo siamo d'accordo? Ovviamente il discorso non è fatto per "appesantire" il fardello che grava sulle spalle della specifica vittima (che immagino cosa stia passando in questo momento...) ma quale allerta per gli altri. La questione è comunque divenuta (malgrado noi) d'interesse generale e, pertanto, l'eventuale seguito della discussione mi sembra importante. Un saluto e grazie.1 punto
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Buongiorno a tutti. Si era già parlato del fatto in un'altra discussione ma ora i particolari aggiuntivi accrescono lo sgomento di tutti noi e il dispiacere per la vittima (che stava lavorando, anche per diletto nostro). Quali pensieri mi vengono? Provo a elencarli: convegni con biglietto nominale d'ingresso; evitare di lamentarsi se ciò finalmente avviene (vedi Verona); convegni effettuati in locali adeguati alla prevenzione e al controllo (anche dei parcheggi) come centro congressi, hotel ecc. e non nei capannoni che vanno bene per le fiere industriali o agricole; vigilanza vera e propria e non uno o due Guardie a sorvegliare un intero capannone; profondo fastidio per il fatto che la dinamica riportata dal giornale evidenzia un piano preordinato al furto, organizzato con dovizia di particolari (ma nessuno si è accorto delle vetture (plurale) dei malfattori che ostruivano "le uscite contigue al luogo del colpo"?, così come riporta il giornale); la movimentazione di valori per 800k dichiarati nel contesto di cui sopra appare non proprio improntata a un criterio di prudenza e necessitava senz'altro di copertura assicurativa giacché, spiace dirlo, ma non esiste che per risparmiare forse 2k di premio assicurativo si esponga al rischio di perdita un patrimonio di tale entità. E' ovvio che le rapine all'autogrill o a km di distanza dall'evento riguardano problemi che "passano sopra le nostre teste" ma quanto sopra mi sembra rientrante nel novero delle cose possibili. Un saluto e a presto.1 punto
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Noooo, povero Loris, lo chiamo subito per esprimergli la mia vicinanza. Comunque siamo vicini alla fine dei Convegni, qualche anno e spariranno, sostituiti da eventi con bancarelle con tappi di bottiglia, qualche giornaletto del novecento, un po' di stoffe esotiche di contrabbando e quattro francobolli comuni. Ha ragione Vittorino Andreoli, la società civile è finita, almeno quella che conoscevamo. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI1 punto
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Ciao, ti consiglio di fare un giro nella nostra pagina di sezione dedicata ai links utili, dove potrai trovare strumenti utili alla catalogazione: Il RIC (come già detto detto) resta un riferimento, ma magari all'inizio può essere un po' difficile (per me lo e' tutt'ora😅); quindi puoi avvalerti di altri strumenti (compresi i testi: sempre fondamentali eh?). La classificazione e' certamente un elemento fondamentale nella analisi di una moneta, ma a mio avviso forse viene dopo (così come la rarità, almeno per me). A me piace in primis osservare, analizzare e studiare le effigi, le particolarità dei busti, il significato dei rovesci e, non da ultimo, il contesto storico della moneta. A proposito del rovescio della tua moneta ti consiglio questa discussione: Chiudo dicendoti che sono stato colpito dal tuo entusiasmo, il vero primum movens per iniziare un viaggio affascinante nel mondo della monetazione romana imperiale, indipendentemente dal collezionare o meno. Ciao. Stilicho1 punto
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Questo quadro è datato circa 1637, lo stesso anno del conio delle monete con l'immagine della Madonna, è di Donenico Fiasella e il titolo è "Nostra Signora Regina di Genova" (maggiori informazioni su wikipedia). Credo che il conio sia stato fatto sull'immagine di questo quadro e le varie statue hanno seguito l'iconografia1 punto
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Bravissimo, un'ottima scelta. Gli antoniniani in argento o mistura d'argento sono monete belle, varie e storicamente interessantissime, oltre ad avere il non trascurabile vantaggio di avere prezzi alla portata di tutti. La moneta è un bell'esemplare con il consueto rovescio poco definito, carica di fascino e di storia. Il diritto è ben definito e in buona conservazione: non è così sorprendente, dal momento che queste monete sono state coniate in un'epoca di crisi economica e hanno circolato poco, venendo tesaurizzate nel giro di pochissimi anni. Goditela come preferisci: le fotografie al microscopio non sono indispensabili, ma se ti piace l'idea di realizzare ingrandimenti e osservare in dettaglio il tuo esemplare non vedo perché non farlo. Dici di non avere alcuna esperienza numismatica, ma hai fatto tutto giusto: ti sei documentato e hai fatto un acquisto mirato. Ci sono tutte le basi perché la numismatica diventi una passione Prossimo consiglio - se già non hai provveduto - è prendere un libro che presenti le principali emissioni del periodo e ti aiuti a catalogare. Senza bisogno di scomodare il RIC (quello magari arriverà più avanti) potresti prenderti il Sear, "Roman Coins and their Value", vol. 3, edizione del 2005. Lo trovi senza problemi anche su amazon o comunque online intorno ai 40 euro.1 punto
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no, questa non è fantascienza, questa è religione: vuoi credere nei miracoli e nel terzo occhio)) Ciao1 punto
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Wow! Chissà se la moneta d’oro ha ancora la sua ‘’faccia’’… potrebbe anche essere che soltanto i punti più superficiali del pezzo d’oro hanno raggiunto la temperatura di fusione ed hanno formato una lega con l’argento mentre il resto della moneta non si è fusa. Sarebbe certo bellissimo, rifondendo il blocco ad una temperatura inferiore a quella alla quale fonde l’oro, trovare la moneta d’oro ancora leggibile. Chissà se qualche metodica di imaging è in grado di mostrarci la moneta d’oro senza intervenire sul blocco. Avendo i due metalli densità diverse potrebbe darsi che sia possibile. Certo dovrebbe essere ad altissima risoluzione per permettere addirittura di identificare la moneta… è fantascienza ? Ciao1 punto
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Visto che l’Ag fonde a 961 ºC e l’oro a 1064 è possibile che la fusione dell’Ag abbia stabilizzato la temperatura al di sotto di quella di fusione dell’Au, preservando la moneta. Credo che l’unico modo ipotizzabile per recuperare la moneta in questa ‘Mission Impossible’’ sia ristabilire le condizioni originarie con una temperatura prossima ai 1000 ºC. Non credo valga la pena di tentare con mezzi meccanici; l’ac nitrico concentrato, poi, può intaccare l’oro e formare nitrato d’oro.1 punto
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Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato. Un tempo per uccidere e un tempo per curare, un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare lutto e un tempo per danzare. E vi è un tempo per la spettrografia di fluorescenza ai raggi x e un tempo per l'ecografia col liquido di contrasto...1 punto
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Buona serata Molto interessante! La dimensione media del Bezzo era tra i 22 e 23,5 mm; non c'è che dire ...... il pallettone che ha bucato la fronte al poveraccio non era di poco conto. Non so se era una procedura solita; senza dubbio era molto pratica sebbene empirica, ma non credo che ci fossero allora organismi preposti - tipo polizia scientifica - che andavano sulla scena del crimine per effettuare i primi accertamenti, con tanto di borsa colma di strumenti. saluti luciano1 punto
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DE GREGE EPICURI Posto questa moneta per gli appassionati del III secolo, e in generale per chi riesce ad apprezzare anche le monete malconce (non credo siano in molti, ma spero di avere quanto meno la comprensione di @grigioviola e di @mazzarello silvio). Di fronte a un asse di Salonino non ho saputo resistere...Pesa 6,2 g. e misura 22,5 mm. Al D riesco a leggere bene solo...SALVALERIAN.. mentre la legenda completa è: LIC COR SAL VALERIANUS NCAES. Al rovescio c'è la consueta figura in piedi con globo e scettro (pare ci sia anche un prigioniero ai suoi piedi) del PRINCIPI IUVENTUTIS. In realtà esiste anche un sesterzio, che non ho mai visto, neppure in foto. Che ne pensate?1 punto
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