Vai al contenuto

Classifica

  1. lucius LX

    lucius LX

    Utente Senior


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      119


  2. simonesrt

    simonesrt

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      3574


  3. Pontetto

    Pontetto

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      1063


  4. Layer1986

    Layer1986

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      2726


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/29/24 in tutte le aree

  1. Buongiorno, l’acquisto della mia primissima moneta, appena pochi giorni fa, un antoniniano di Traiano Decio con R Dacia (RIC 12b secondo quanto indicatomi), mi ha portato a cercare immagini di reperti e tracce della vita dell’imperatore e della sua famiglia (famiglia che cercherò di “riunificare” con antoniniani della moglie Erennia Etruscilla e dei due figli Erennio Etrusco e Ostiliano). Ho trovato di grande interesse e utilità le informazioni offerte in questa discussione e sperando di fare cose utile aggiungo le immagini di: 1) Un cippo (CIL XIII, 9123) conservato nel Wetterau-Museum, che attesta la nomina di Erennio e di suo fratello Ostiliano al rango di Cesari. 2) L'itinerario di Cniva e degli scontri fino al decisivo scontro di Abrittus. 3) Un’immagine del campo di battaglia della battaglia di Abrittus nella valle del fiume Beli Lom. 4) Reperti provenienti dal luogo della battaglia 5) Un’immagine della rievocazione realizzata nel 2021, in occasione dei 1770 anni dalla battaglia. 6) Immagini dell’attuale area archeologica sul sito della fortezza romana di Abrittus. A presto Lucius LX
    5 punti
  2. Buongiorno a tutt*, sono iscritto da appena tre giorni e come anticipavo nella presentazione non ho alcuna esperienza numismatica. Sono però affascinato dalla monetazione romana di età imperiale e volevo iniziare una piccola avventura collezionistica ricostruendo una famiglia: l’imperatore Traiano Decio (249-251 d.C.), l’Augusta Herennia Etruscilla, e i due figli Erennio Etrusco e Ostiliano. Vorrei farlo attraverso i loro antoniniani, per una preferenza estetica personale (da una prima ricerca mi sembra che Ostiliano potrebbe rappresentare il problema maggiore). Comunque, spinto dall’entusiasmo del neofita, ho acquistato la mia prima moneta, un antoniniano di Decio, in un negozio di numismatica della mia città. Allego la foto della moneta . Legenda: D.: IMP CMQ TRAIANUS DECIUS AUG R.: DACIA Peso: gr. 3,85. Diametro: 21mm La sottopongo all’attenzione di chi volesse aiutarmi – oltre che con un giudizio generale - soprattutto a comprendere il diverso aspetto dei due conii (dal vero e con luce naturale evidenti ancor più che in foto). Sul diritto il busto dell’imperatore è netto e definito (per me, neofita, in modo addirittura sorprendente), mentre sul rovescio la Dacia ha contorni molto morbidi. Da quanto leggo mi sembra di capire che potesse accadere che il conio d’incudine del diritto producesse immagini migliori dell’altro, per il diverso consumo, la diversa dinamica di conio, e la diversa importanza attribuita alla due facce. Tuttavia l’aspetto del rovescio è quasi sfuocato (suscitando in me persino il timore di una fusione). Un’ultima cosa: ho un microscopio stereoscopico e potrei procurarmi un adattatore per la reflex, così da avere ingrandimenti a buona definizione dell'aspetto dei contorni della figure del diritto e del rovescio: potrebbe essere utile? Come vi dicevo è la prima moneta che ho acquistato e che osservo. Grazie per qualunque consiglio e indicazione vorrete darmi. Lucius LX
    3 punti
  3. FEDERICUS? Non è un sestino di Federico III?
    3 punti
  4. Nuovo acquisto. Più che biglietto pubblicitario, stiamo parlando di un biglietto propagandistico. Direttamente dalla prima guerra mondiale
    3 punti
  5. Se te lo ha detto il collega allora è un'altra cosa. Anche a Verona era stato detto che erano armati e non era vero. Non cambia la gravità di quanto accaduto, ma nel caso di Verona un conto è un furto con destrezza altro una rapina a mano armata. Per Piacenza attendiamo chiarimenti. Concordo. Assieme a diversi colleghi stiamo preparando una serie di richiesta SENSATE e FATTIBILI ai vari organizzatori dei convegni. Se non dovessero essere accolte NON ANDREMO AI CONVEGNI e lo faremo sapere a TUTTI perchè siamo stanchi di essere spennati dai vari organizzatori a fronte di servizi modesti per non dire INESISTENTI!!!!
    3 punti
  6. Sei tu che dovresti pagare gli altri per prendersi questa cosa. Buttala nel cestino. Poi un minimo di educazione: presentazione, saluti, una domanda di senso compiuto?
    3 punti
  7. Cari tutti, questa sera mi piacerebbe condividere con voi una monetina recentemente acquistata. L’oggetto in questione era parte di un lotto di 7 monete proposte in asta come tutte della zecca genovese ( vi allego la foto proposta nei cataloghi) Ad un analisi delle monete proposte, saltava all’occhio una monetina somigliante alla prima tipologia di esemplari da 8 denari, ma che presentava in esergo al posto della data una serie di tre stelle a sei punte. Questa caratteristica è nota per alcune contraffazioni operate da zecche lombarde, quelle di Bozzolo in particolare sono quelle che presentano identica rappresentazione. Spinto dalla curiosità di capire se le mie idee erano corrette (e dal modico prezzo di partenza) ho deciso così di provarci, aggiudicandomi il lotto alla base. Di seguito le caratteristiche della moneta: Bozzolo Scipione Gonzaga (1613-1670) CNI 215, MIR 96/1, Bellesia 79 moneta piuttosto rara, a livello di passaggi in asta per ora ho trovato solo quello dell asta Christie’s del giugno 2003 (lotto 533) - ex collezione Pesce. Se qualcuno avesse altri riferimenti di questa interessante tipologia sarei grato se me li girasse . Grazie a tutti e buona serata Le foto della moneta
    3 punti
  8. ciao a tutti, ciao @Acqvavitus! È da un po' che non mi cimento più con le romane, ma io da queste foto la giudico buona e con duemila anni sul groppone che si vedono tutti La classificherei come RIC 557 in quanto a DX della fortuna si intravede ancora la "C" Hadrian, 117-138 AD, AE dupondius. Rome. Struck 118 AD. IMP CAESAR TRAIANVS HADRIANVS AVG, radiate head of Hadrian right, drapery on left shoulder PONT MAX TR POT COS II, Fortune seated left holding rudder and cornucopiae. S-C across fields. FORT RED in exergue. RIC 557; C 757; BMC 1142 variety; Hill 60. La fonte di sapienza: https://www.wildwinds.com/coins/ric/hadrian/t.html Servus, Njk
    2 punti
  9. Vi è una letteratura per gli antichi, generalmente quelli dei piccoli comuni sono più rari da trovare. In questa località Torre a Mare nel 1941 ci sarà stato un ufficio postale.. in un comune di duemila abitanti, quanti annulli del 1941 saranno sopravvissuti ..?! Inoltre aggiunge valore venale all' oggetto postale quando è nitido e non deturpante come nel nostro caso. Il francobollo su documento viaggiato vale da catalogo 15 / 20€, con un bell'annullo come questo nei canali giusti si vende al doppio.
    2 punti
  10. Ti confermo che anche io direttamente dal collega, ho capito così. Come sai, noi (come MONETAIO) abbiamo già smesso da 1 anno di andare ai convegni per le ragioni succitate. Piuttosto passo a portarvi i caffè come ospite, ma non ho avuto intenzione di essere "il prossimo". Come dissi già tempo fa, uno per uno, ci stanno facendo tutti.
    2 punti
  11. Su questo aspetto c'è poco da fare se non prestare la massima attenzione, ma che ci sia una rapina o furto all'interno del parcheggio della fiera è INAMMISSIBILE
    2 punti
  12. Buongiorno, Cloke-Toone 9.05.020. Rated CC. Terza emissione di Londra, 321-323. Busto laureato e corazzato rivolto a sinistra reggente lancia e scudo (B2 left) CRISPVS NOBIL C. A rovescio PLON senza lettere nei campi. Simile ma diversa dal CT 9.05.030 che è sempre B2 left (rated R) ma con rappresentazione diversa della corazza. Personalmente non ci riscontro nulla di particolare e i dettagli rientrano nella variabilità dell'emissione. Illyricum 😉
    2 punti
  13. Ciò che ha veramente valore è il gesto di tua sorella che si è impegnata per regalarti una noneta... Questo non ha prezzo...
    2 punti
  14. Valutato " very rare " un esemplare di dracma di alta epoca da Taranto, con al diritto protome di ippocampo ed al rovescio testa forse di ninfa . sarà l' 11 Febbraio in vendita Naville 87 al n. 18 . Di queste non comuni dracme, censite in Vlasto 155-161, unisco un diverso esemplare, Vlasto 156, passato a suo tempo in CNG Triton I al n. 37 .
    1 punto
  15. Negli ultimi anni di permanenza della Dacia come provincia dell’ Impero romano , la Dacia venne celebrata nelle emissioni monetali di Traiano Decio come Dacia e Dacia Felix , al pari della natia Pannonia dove erano invece rappresentate le due Pannonie Inferiore e Superiore ; fu infatti il primo Imperatore di provenienza dall’ area illirica , seppur di origine italica . Il punto e’ capire per quale motivo Traiano Decio abbia emesso due monete celebranti la Dacia con due legende diverse , la risposta la puo’ dare soltanto la storia recente di questa ultima ed estrema provincia romana . Precedentemente ed anche sotto il principato di Filippo , la Dacia venne ripetutamente saccheggiata da Goti e Carpi in quanto truppe stanziate in questa regione furono utilizzate da Gordiano III per la sua campagna militare contro i Persiani , indebolendo in tal modo i confini di questa regione ; infatti al tempo di Filippo la Dacia subi’ importanti saccheggi da parte dei Carpi tanto che molti residenti in Dacia si rifugiarono in Mesia , Filippo cerco’ di rimettere in sesto la provincia ma senza reintegrare nuove forze militari , fu anche aperta una nuova zecca provinciale nell’ antica capitale dei Daci a Sarmizegetusa che rimase aperta per circa un decennio , emettendo monete con la legenda Provincia Dacia ; fu questo momento l’ ultimo periodo felice e prospero della Dacia . Con l’ avvento all’ impero di Traiano Decio , questi continuo’ l’ opera di ricostruzione della provincia e risalgono a questo breve periodo felice , le due emissioni della Dacia e della Dacia Felix , infatti poco dopo ripresero le invasioni di Goti e Carpi in Mesia e in Dacia tanto che i provinciali di Dacia in seguito ai restauri apportati , nominarono Decio “Restitutor Daciarum”; finche si giunse alla battaglia di Abritto dove Traiano Decio e suo figlio Erennio Etrusco , trovarono la morte nel 251 . Nelle due monete vediamo la rappresentazione femminile della Dacia con abito romano , in una mentre regge una insegna militare , mentre nell’altra moneta regge un vessillo con testa di lupo , il Draco dei Daci , che venne poi adottato come insegna anche dall’ esercito romano . Insomma da Dacia rappresentava anche in questo pericoloso periodo una importante provincia per Roma e fino all’ ultimo fu difesa , aiutata e ricostruita ; anche Aureliano prima dell’ abbandono definitivo emise una rara moneta emessa dalla zecca di Mediolanum con la Dacia Felix , a riprova che l’ Impero tento’ fino all’ ultimo di conservare questa provincia traianea . Sotto le due monete di Traiano Decio , quella di Aureliano e la moneta provinciale emessa a Sarmizegetusa da Filippo , con i simboli delle due Legioni li’ stanziate : la V Macedonica con il simbolo dell’ Aquila e la XIII Gemina con il simbolo del Leone , in esergo AN . II = (anno secondo) .
    1 punto
  16. Bello ne ho uno uguale .. ed è il secondo che vedo ..complimenti
    1 punto
  17. 1 punto
  18. come si stabilisce il grado di rarità degli annulli? vi è una letteratura?
    1 punto
  19. Ricordo un commerciante inglese fermato da un gruppo in stile Jason Statham e derubato , sulle rapine in strada...chi la compie sa che il rischio aumenta e ci vuole organizzazione , non viene fatta per pochi euro....e in genere si cerca l'oro. Mi chiedo il criterio del commerciante che va in questi posti con parcheggi non sorvegliati e interni da "speriamo bene". Leggo che finalmente ci sono richieste di sicurezza, speriamo che ci siano risposte e soprattutto che si mantenga il punto..
    1 punto
  20. Ciao. Ho fatto altre foto direi migliori e con luce naturale. Per la cronaca la moneta pesa gr. 10,55.
    1 punto
  21. Buongiorno. Sì, 800 significa argento 800/1000. Ma le monete originali non riportano tale indicazione. Quindi ciò sta sì a dire che si tratta di argento, ma anche che si tratta di una riproduzione moderna. Vale il peso dell'argento
    1 punto
  22. Credo interessante, qualche tecnico mi sa dire cosa può essere successo?. Grazie Italo
    1 punto
  23. Me lo ha detto la vittima del furto. Due auto , quattro per auto. Può essere che si sia sbagliato, ma se ti aggrediscono non stai a contare quanti sono gli aggressori.
    1 punto
  24. In perfetta tariffa per non più di cinque parole di convenevoli, con annullo nitido non deturpante di Torre a Mare (Bari), non comune. Di valore, molto bella.
    1 punto
  25. hai centrato il discorso. Cmq, alla fine della fiera hai saputo che la moneta è stata pagata un po' troppo e non è in FDC, almeno dalle foto che ci hai mandato...chiamala esperienza e goditi la moneta. saluti
    1 punto
  26. Vi ringrazio nuovamente @Ale75 e @savoiardo! Questa nuova pista del Vaud credo proprio sia quella corretta e sono felice di aver chiesto il vostro aiuto perchè onestamente non credo ci sarei mai arrivato! Con la moneta in mano mi orienterei più sulle emissioni di Sebastiano da Monfalcone, che ha emesso deniers con le caratteristiche della mia monetina e in alcune varianti con la parola MON/MONETA dal lato della croce, oltre che per il fatto che le legende di Aimo siano invece in scrittura gotica.
    1 punto
  27. Alla fine è questa https://en.numista.com/catalogue/pieces69853.html E dato che le immagini della mia erano più belle di quelle precedente le hanno usate
    1 punto
  28. 3 cavalli di Filippo III, con la croce cantonata da fiamme, Magliocca 83. Rarità R5 Passato per il noto sito
    1 punto
  29. Anche la musica è cultura
    1 punto
  30. Ciao, il tuo oggetto è un omaggio della perugina degli anni '70, la n° 9 in questa immagine: L'autentica è estremamente rara e conosciuta in soli 4 esemplari, se vuoi conoscere la sua storia:
    1 punto
  31. Io sono un eretico. L'acetato è un orpello inutile, è solo una delle mode del momento (oltretutto rende la visione della moneta ancor più distorta). Poteva avere un senso (minimo) per le vecchie plastiche che potevano indurre ossidazioni alle monete, le bustine attuali sono molto più stabili e neutre. Conclusione: per me puoi toglierla dall'acetato (e buttarlo).
    1 punto
  32. Può darsi. Bisogna tener conto anche della circostanza che un ph alto della pelle può influire sull’argento. Ad ogni buon conto:
    1 punto
  33. Ciao Luca, probabilmente hai già la foto, un esemplare è nella collezione del Fitzwilliam Museum, ex lascito Grierson (Es 189 Tav 12 del MEC 12). L’esemplare era stato acquistato all’asta Elsen 78 del 20.3.2004 (lotto 951). In precedenza ex collezione Pesce, asta Christie’s del 9 e 10 giugno 2003 lotto 591
    1 punto
  34. 1) difesa attiva ( vigilanti) 2) difesa passiva ( videocamere) 3) biglietto nominativo 4) scanner all' ingresso 5) controlli fuori e dentro Elementare. Perché non si fa? Mah Saluti ( e solidarietà per chi rischia ogni volta).
    1 punto
  35. Disprezzare no, ma è indubbio che la qualità delle monete attuali è scarsina. Io colleziono saltuariamente anche gli Euro circolati: quelli appena emessi sono belli e lucenti, ma dopo qualche anno di circolazione presentano usura notevole. Non possono essere minimamente paragonati alle vecchie monete che sono passate di mano in mano per decenni. La stessa Repubblica Italiana, tanto in declino nei favori di molti collezionisti, presenta un'eccellente qualità nei materiali. Mala tempora currunt.
    1 punto
  36. Scusate ma se 5 euro sono il problema per l'ingresso di un curioso o di una giovane leva é giusto porsi altre domande. Sono dell'idea che a queste cifre se uno vuole partecipare lo fa e basta. Se non hai 5 euro per il biglietto posso dirlo? Stai a casa che è meglio. Marco
    1 punto
  37. Buonasera, mi permetto di estrapolare una parte dell'intervento che, personalmente, farei leggere a tutti i nuovi iscritti al Forum. Altro che la moderna produzione dell'IPZS, buona per i .... "neofiti" Un saluto cordiale e a presto.
    1 punto
  38. Nel forum americano e' possibile proporre la 'nomination' di un venditore per l'inserimento nella lista dei venditori di falsi riconosciuti e conosciuti (NFSL), indicata nei due post precedenti, con le seguenti regole: https://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=18502.msg728975#msg728975
    1 punto
  39. Matteo può risultare simpatico o meno, a me ad esempio è simpatico ed è pure mio amico. Mentre il sottoscritto non può esprimere un parere perché di monete di questo genere non capisco niente, Matteo Cavedoni è molto competente in materia. Se lui l'ha vista in mano e giudicata non autentica gli altri continuino a pensarla come credono, ma io mi fido.
    1 punto
  40. Questa piccolina (⌀ 20 mm. 3 grammi) era con le monete del precedente post e me l'hanno regalata, non è una moneta e nemmeno un gettone, non ha un appiccagnolo divelto ed in passato era argentata, in buona sostanza una medaglietta non portativa. Prodotta genericamente per un qualsiasi evento da incidere al retro, una data o per un nominativo, in questo stato non ci si può attribuire nulla, praticamente non è stata utilizzata. Si potrebbe presumere dal viso giovane della Regina Vittoria un periodo di produzione attorno al 1840/50.
    1 punto
  41. Non credo che ci siano significati particolari nel posizionamento della N. Semplicemente durante la composizione del conio succedeva che mancasse spazio nella posizione normale, ovvero tra la legenda e la spada, e quindi veniva messa tra la spada e il Santo (variante molto più rara). Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  42. Ciao! Non ho idea a quale famiglia appartenga lo stemma. Non è così particolare, tale da renderlo conosciuto o riconoscibile ... noto però che quello che hai postato non è propriamente un sigillo, che poteva essere di piombo, ceralacca, carta, inchiostro, ecc. ecc. ma più propriamente la matrice del sigillo, cioè lo strumento di metallo o pietra che riportava in negativo il disegno che doveva servire per sigillare. Solitamente tali matrici sono riportate negli anelli o nei castoni degli stessi e ne fanno parte integrante, oppure sono oggetti separati, da tavolo, a mo' di timbro e sono sempre elaborati con un manico di legno o pietra o metallo se dovevano essere usati per la ceralacca. Quelli che servivano per fare i sigilli in piombo o carta, erano più complicati e quasi sempre usati dalle cancellerie di magistrature o dello stato. Il tuo mi sembra alquanto grezzo e non mi da l'idea di uno strumento di un nobile da tenere su una scrivania per sigillare la sua corrispondenza; sarebbe stato probabilmente uno strumento più elegante .... forse il tuo è il risultato di un "esperimento" abbastanza impreciso. Comunque oggetto sicuramente curioso. saluti luciano
    1 punto
  43. Buongiorno. Prima di grattare, pratica un filo sconsigliata fuori dai peggiori bar di Caracas, se posti una fotografia della moneta, magari con peso, diametro e spessore, qui ti potremo dire se è buona o no. Comunque, se "violenti" la tua moneta grattandola, ed è autentica, troverai ovviamente altro oro, quindi un giallo luccicante. Ma avrai rovinato la moneta, e varrà di meno (anche vedendola a peso ti verrà pagata di meno)
    1 punto
  44. Sono riuscito ad aggiungere (con un certo orgoglio) alla mia biblioteca questo importante, ricercato volume: A. Garzetti, L’impero romano da Tiberio agli Antonini, Bologna 1960 (si tratta dell’edizione originale; una successiva, tradotta in inglese, si trova con maggiore facilità). Mi è arrivato persino provvisto della sua custodia in cartone. Numerato: esemplare 2030. Mi occupo di monete romane dell’età repubblicana, ma mi ricorda i miei studi di storia antica e le giornate passate nella sala consultazione della Cattolica… E poi, penso sia la migliore monografia mai prodotta sull’argomento. Capolavoro della storiografia del secondo Novecento. Unica pecca, se così la vogliamo chiamare, l’assenza di rimandi alle fonti antiche. Ma l’equilibrio e la competenza di Garzetti dovrebbero autorizzare a una certa fiducia…
    1 punto
  45. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Settimio Severo (193-211 d.C.) con la raffigurazione sul rovescio di un trofeo ( che voleva rappresentare quanto sottratto ai nemici sconfitti) e due prigionieri seduti in posizione dimessa segno inequivocabile di resa e sconfitta, coniato a Roma nel 201 d.C. . Chiaramente un denario celebrativo e di propaganda che voleva ricordare la vittoria riportatata dall'imperatore contro i Parti, popolo di confine che sempre problemi causò all'impero. Settimio Severo divenne imperatore nel 193 d.C. al termine di una sanguinosa guerra civile che vide avvicendarsi al potere 5 contendenti diversi, Pertinace, Didio Iuliano, Prescennio Nigro, Clodio Albino ed appunto Settimio. Dopo aver sconfitto ed ucciso Prescennio Nigro proclamato imperatore dal suo esercito in Oriente ed appoggiato dai Parti ( e questo fu il pretesto che diede origine alle campagne partiche dal 195 al 198) e successivamente Clodio Albino (suo co-reggente dal 193 al 197) nominato dalle sue legioni in Britannia e Spagna, restò al potere fino al 211 data della morte avvenuta per cause naturali durante una sua ennesima campagna militare in Britannia. Fu un ottimo stratega e condottiero, vista la sua formazione fortemente forgiata dalla scuola militare, attivo soprattutto nella difesa dei confini. Molto importante fu quella contro I Parti dell'Armenia/Mesopotamia a cui partecipò di persona insieme al figlio Caracalla e all'Augusta sua moglie Giulia Domna ( alla quale fu conferito per l'occasione il titolo di Mater Castrorum cioè protrettrice degli accampamenti militari). Non fu una passeggiata quella in Oriente ma grazie all'impressionante macchina da guerra che aveva messo in piedi ( si narra di circa 150mila uomini e la creazione di tre nuove legioni per l'occasione, le Partiche) riuscì a sconfiggere I Parti ed il loro re Vologase V ripristinando l'ordine nell'area e creando una nuova provincia nella Mesopotamia settentrionale amministrata da funzionari romani. Ottenne così il titolo di Parthicus Maximus e fu costruito per festeggiare la vittoria ed il suo ritorno a Roma un arco di trionfo ai Fori Imperiali, ben conservato ancora oggi. Il denario che ricorda tali eventi da esame diretto risulta coniato ( spero ai tempi di Settimio), centrato, con buon metallo ed ha circolato. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 19 mm 3,30 g RIC 176 L'arco di trionfo ai Fori Imperiali dove sono ben visibili alcuni bassorilievi che illustrano alcune fasi di guerra delle campagne partiche.
    1 punto
  46. Riguardo il costo della vita nel 1937, riporto quanto c'è scritto su un noto sito http://cronologia.leonardo.it/storia/a1937.htm: COSTO DELLA VITA Pane al kg lire 1,60. - Riso 2 lire. - Farina lire 2, gialla per polenta 1 lira. -Patate 50 centesimi. - 25 Uova 1 lira (4 centesimi l'una) - Olio 6 lire - Vino comune 1,80 - Zucchero 6 lire - Fagioli secchi 3 lire, freschi 1 lira - Mele 1,50 lire. - Fichi secchi 2,5 lire. - Cavolfiore 1,80 lire - Cipolle 50 centesimi.-Cicoria 12 centesimi. Insalate varie 30 centesimi. - Caffé 3,5 lire etto - Pasta 3 lire al kg. 20 sigarette comuni 1,70 - Calze donna in seta organzino (simili a quelle di nylon che stanno per nascere proprio quest'anno) 18 lire normali, 29,75 lusso. Un abito comune uomo lire 235 - una camicia lire 40/75 - Un maglione 100/140 lire - Un cappotto donna comune 475 lire.- Una cucina economica lire 380 - Una vasca da bagno in lamiera porcellanata con quattro "zampe" 200/300 lire. Il primo elettrodomestico, un ferro da stiro elettrico costa lire 40-60 lire . Infine un litro di benzina lire 6, pari a quattro chili di pane.
    1 punto
  47. Molto interessante ricordare che fu trovato a Roma nel 1621 un enorme e bellissimo sarcofago senza iscrizione , che e’ chiamato : "Sarcofago Grande Ludovisi" per distinguerlo da un’ altro “piccolo” ma di altro periodo storico . Questo “grande” è un sarcofago romano del III secolo conservato attualmente a Palazzo Altemps a Roma . È purtroppo mancante del coperchio , infatti si conserva soltanto la cassa , mentre il coperchio , fu esposto a Magonza sotto il fascismo e andò distrutto sotto i bombardamenti in Germania nel 1945 : vi erano raffigurate scene di barbari sottomessi e una figura femminile in busto ; il sarcofago e’ alto 1,53 metri, lungo 2,73 metri e profondo 1,37 metri . Si tratta di una delle opere della scultura romana più famose e controverse , proveniente da una tomba trovata presso la Porta Tiburtina delle mura aureliane e scoperta nell’ anno 1621. La cassa trattata ad altorilievo è decorata da una grandiosa scena di battaglia tra Romani e barbari probabilmente Goti o Carpi a giudicare dall' abbigliamento . Tutta la superficie è animata da un groviglio di figure , un accatastarsi di guerrieri , tra i quali spicca al centro la figura dal generale a cavallo con un braccio alzato che fa intendere l’ incitamento alla battaglia in corso . Il personaggio è ritratto in maniera precisa con la testa barbuta ed espressiva , con un segno di croce a "X" sulla fronte , che sembra essere un riconoscimento all' iniziazione mitraica , questo ha permesso di identificarlo con uno dei figli di Traiano Decio , Ostiliano , del quale si conoscono altri due ritratti con lo stesso segno di iniziazione e con tratti somatici simili , oppure più probabilmente e' il figlio maggiore Erennio Etrusco che morì in battaglia insieme al padre ad Abrittus contro i Goti di Cniva nell’ anno 251 .
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.