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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/26/24 in tutte le aree

  1. Buon pomeriggio con sto cioccolatino...una delle varianti indicate nel post precedente, questa con un ritratto particolarmente bello e una bella patina.... lettere e cifre in data ma seguita dal punto (I8I8.), la stella rovesciata si intravede appena ma c'è...non sono un gran fotografo lo scrivo spesso ma la moneta è davvero ben messa nonostante qualche debolezza. Taglio a serpentina.
    5 punti
  2. In realtà no, la moneta era stata originariamente dichiarata autentica, e chiusa in perizia, anche da almeno un perito italiano. Per quanto riguarda i confronti fotografici, per quanto mi riguarda più li vedo più mi convincono della bontà della moneta (andando a far vacillare quella che era la mia impressione iniziale, ovvero che si tratti di un falso). Saluti
    4 punti
  3. Ciao a tutti! Fa sempre piacere rileggere queste belle discussioni e anche se è passato un po' di tempo colgo l'occasione per "rinfrescare" questa con il mio ultimo arrivo: un cinque marchi 1936: "Ma - si chiederà qualcuno - l'abbiamo già postato!" allora lo giro e diventa una bella spilla patriottica per la mia collezione di numisaltra Ormai ho capito che molti di voi rabbrividiscono a vedere queste "cose", ma per me sono briciole di storia. Servus Njk
    4 punti
  4. Ciao @LOBU e grazie per i tuoi interessanti contributi. Secondo me, anche in base alle mie ricerche effettuate, bisognerebbe partire dal primo anno di emissione per studiare i conii. Questi da te proposti infatti, sono “rimaneggiamenti” (o gli stessi) utilizzati per le piastre dello stesso tipo. Ma le varianti sono infinite (come accennavo nel mio precedente commento). Secondo me bisogna capire di quale tipo di ritratto sono “figli” i succitati esempi da te postati (mi spiego meglio: i conii sono di due tipi, ovvero uno con rilievi bassi e uno con rilievi più alti; io ne avrei isolato un terzo, ma vabbè, diciamo che sono due. Ora, partendo da queste due macro aree, bisogna studiarne le molteplici varianti di questi due tipi). Lo studio che stavo cercando di portare avanti inoltre prendeva in considerazione anche la variante testa piccola, per capire in quale punto si colloca la sua emissione, e dei motivi che spinsero a creare quest’altra tipologia di ritratto. Ho visto che @demonetis ha modo di andare all’ASN. Magari potrebbe aiutarci se ha modo e voglia di imbarcarsi in questo studio. Che ne dite di fare uno studio incrociato a tre? (Se qualcuno vuole è il benvenuto).
    3 punti
  5. secondo me il denario è autentico e quella non è una contromarca ma un saggio , per capire se fosse argento puro o suberata, ed il prezzo a cui l'hai acquistato ottimo, con 40 euro un denario di Giulio Cesare, anzichè una cena per due in pizzeria, ma , non l'avrei preso per un motivo semplice: non hai certificazione di lecita provenienza, motivo per cui evito sempre questo tipo di acquisti.. per il resto goditela, bella moneta!
    2 punti
  6. Sei mai stato ad un suo concerto? Hai notato il boato della folla alla prima nota di Albachiara? E' probabilmente quella più trasversale alle generazioni...o forse perchè è il 45° anno dall'uscita.
    2 punti
  7. Per completezza, allego anche quello che potrebbe essere un terzo conio con la stessa caratteristica (8 su 7), dove però, la ribattitura della data sembrerebbe "ben fatta" e quindi, non così esplicita ed evidente come nei due conii precedenti.
    2 punti
  8. Buonasera. Sempre a proposito delle piastre R.1818 con la variante 8 su 7, allego un secondo conio al dritto (il decimo conio per le reimpresse) che presenta la stessa ribattitura dell'ultima cifra della data. Allego anche delle immagini comparative tra questi due conii conosciuti 8 su 7 e le rispettive piastre "di appartenenza" datate 1817, ossia coniate precedentemente con gli stessi identici conii in oggetto, ovviamente, prima che sugli stessi fossero apportate le successive modifiche/punzonature: lettera R (di reimpressa); punto dopo la lettera R; l'8 sul 7.
    2 punti
  9. Segnalo: S. Perfetto, Primo nucleo di fonti sulla zecca sveva di Napoli, in Mémoire des Princes Angevins, 15 (2022-2023). Interamente disponibile qui: https://www.academia.edu/114071336/Primo_nucleo_di_fonti_sulla_zecca_sveva_di_Napoli_in_Mémoire_des_Princes_Angevins_15_2022_2023_
    1 punto
  10. https://www.cronacanumismatica.com/quell-aureo-del-millenario-ritrovato-e-unico-al-mondo/ Quell’AUREO del millenario di Roma ritrovato e UNICO AL MONDO A nome di Filippo I, coniato nel 248, l’aureo del millenario di Roma citato da Henry Cohen è apparso in asta nel 2021 colmando una lacuna nella serie imperiale di Roberto Ganganelli | Anno 248 dopo Cristo: Roma, la capitale del mondo di allora, compie mille anni dalla sua fondazione avvenuta, secondo la tradizione, nel 753 avanti Cristo per opera di Romolo. Sul trono imperiale siede dal 244 Filippo I (Marcus Iulius Philippus Augustus), detto l’Arabo per le sue origini siriane. Un millenario che l’imperatore celebra con grande solennità e nel segno di un potere che sembra inattaccabile, anche se ben presto gli avvenimenti avrebbero preso una brutta piega, con rivolte in varie province, fino a portare lo stesso Filippo a perdere la vita presso Verona, nel 249, combattendo contro le armate di Decio che, acclamato imperatore dalle legioni, pure lo aveva rassicurato sulla propria fedeltà. Tra le tante monete coniate per celebrare i mille anni dalla fondazione dell’Urbe, molte raffigurano animali: il leone appare ad esempio su un tipo di antoniniano Il millenario, in ogni caso, rappresenta l’apoteosi di Filippo l’Arabo il quale lascia segno di questo evento anche nella monetazione, con varie emissioni celebrative. Ce n’è tuttavia una – un aureo di eccezionale importanza – di cui fino a un passaggio in asta nel 2021 (vendita Leu Numismatik 10, lotto 2345) – non rimanevano che labili tracce bibliografiche. Questo aureo del millenario (mm 21, g 4,73, orientamento coni ore 6) reca al dritto la legenda IMP PHILIPPVS AVG con busto laureato, drappeggiato e corazzato di Filippo I a destra. Al rovescio la legenda SAECVLARES AVGG e un leone che incede verso destra. Era sconosciuto fino al 2021, se non per una nota di Henry Cohen, l’aureo del millenario di Roma con ritratto di Filippo l’Arabo e leone andante a destra Conosciuto fino al 2021 soltanto in argento (antoniniani) e bronzo (sesterzi), questo tipo non era attestato in oro tranne che in una nota di Henry Cohen, il quale scrisse che “l’une de ces deux médailles avec le buste lauré, est décrite dans l’ancien catalogue du Cabinet de France sans indiquer de quel côté est tournée le lion”. Da questo vago riferimento si può pensare che a Parigi, nel XIX secolo, fosse conservato proprio un aureo del millenario con un leone al rovescio e che la preziosa moneta andò perduta nella famigerata rapina alla collezione della Bibliothèque nationale avvenuta il 5-6 novembre 1831. Purtroppo la moneta venne fusa dopo la rapina, insieme a tutti gli altri oggetti rubati, provocando una delle più grandi e tragiche perdite di esemplari numismatici in oro della storia. Un esemplare simile a questo, andato in asta Leu Numismatik, era conservato a Parigi e venne rubato e fuso durante una rapina nel lontano 1831 Cohen non sapeva se il leone camminasse verso destra o a sinistra, sull’aureo trafugato a Parigi, poiché l’antico catalogo della collezione non ne specificava la direzione, e le opere successive o dubitavano della stessa esistenza di questa moneta o la ignoravano del tutto. La comparsa sul mercato di questo aureo del millenario di Roma, quasi due secoli anni dopo gli studi di Cohen, dimostra che il grande numismatico francese aveva ragione nel riportare tale tipologia come esistente nella collezione di Parigi, ed molto probabile che anche il leone di quel perduto esemplare camminasse verso destra. Un sesterzio di Filippo l’Arabo al tipo del leone, dalla tipica forma quadrangolare, coniato nel 248 per celebrare il millenario dalla fondazione di Roma Nonostante un piccolo foro abilmente otturato e alcuni graffi, l’aureo del millenario è stato aggiudicato per 12.000 franchi svizzeri, pari alla base d’asta. Ma questo è solo un dettaglio, di fronte al fascino e all’importanza storica di questa moneta.
    1 punto
  11. https://eurocollezione.altervista.org/_ITALIA_/_2_EURO_COMMEMORATIVI.htm Nel sito che ti ho indicato puoi trovare un sacco di informazioni riguardo ai 2 Euro commemorativi. È molto ben fatto. Le monete che troviamo nel portafoglio, diciamo pure praticamente sempre, non hanno alcun valore in più. Ciò non toglie che conoscerle, studiarle, collezionarle sia una cosa interessante e meritevole
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  12. 1 punto
  13. Praticamente sono similari ma non c'e' ne una uguale!
    1 punto
  14. Tenendo presente quelle conservazioni: tra il 1998 ed il 2006 avrei detto sui 250/270 euro tra il 2007 ed il 2016 >> 220/240 euro adesso 160/180 euro.
    1 punto
  15. Il lotto, a dir la verità, non è messo bene come conservazione, in particolare il 10.000 e il 500 ma sono collezionabili. Il 20.000 presenta una piega centrale, macchie e sporco anche se le foto non sono perfette per dare un giudizio più obiettivo ma direi che la conservazione si può avvicinare a bb+/spl-. Il lotto in totale non lo pagherei più di 180/210 euro anche se l'unico pezzo che merita attenzione di acquisto è il 20.000.
    1 punto
  16. Ti ringrazio per il link, leggermente diversa (mancano le tre stelle sotto il busto) ma si può dire che è lei, non accenna ad una argentatura, forse è stata effettuata successivamente. Quello che mi sembra strano è che è stata considerata 'da gioco', quello spazio vuoto al centro dei fiori intrecciati è anomalo, è come se fosse incompleta, Avevo pensato ad un spiel marke tedesco, ce ne sono tante similari, ma sono tutte con una iscrizione a rilievo al verso, ad ogni modo non collezionandole la inserisco nelle mie 'curiosità'
    1 punto
  17. Complimenti! una nuova acquisizione è sempre bella! Per quanto riguarda quella medaglietta mi sono imbattuto anch'io in qualcosa di simile. Nel mio caso era praticamente identica ma con impresse due lettere successivamente alla coniazione. Ho trovato lo stesso oggetto classificato come gettone nel catalogo di Pitotto di cui ti allego sotto il link. Posso solo aggiungere che penso sia genericamente dell' Ottocento e un gettone da gioco, da quel che ho visto nonostante la regina Vittoria è diffuso in Italia e praticamente assente nelle versioni estere del noto sito.. https://www.complianceturin.it/gettonineisecoli/catalogoschede/ (Credo la sezione fosse gettone da gioco)
    1 punto
  18. 1911 COMM. DOTT. EDOARDO GRANDI DIRETTORE DEGLI ISTITUTI OSPITALIERI DI MILANO L'edificio rinascimentale voluto dal Duca FRANCESCO SFORZA, dal 1923 è sede dell'Università degli Studi di Milano Statale.
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  19. La perizia riporta conservazione FdC (Effettuata da un conosciuto negozio di numismatica a Catania) Comunque purtroppo vi devo dare ragione... i miei dubbi su questa valutazione riguardano come diceva @Massimiliano Tiburzi le ossidazioni presenti sotto la "c" di centesimo e quella un pò più preoccupante sotto il millesimo...
    1 punto
  20. Anche secondo me, alta conservazione ma non FDC...
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  21. A proposito di tirature medio-basse, in un post di tempo fa avevo espresso i miei dubbi sulle tirature comunicate da San Marino. Faccio l'esempio dei 2 euro che hanno una tiratura media di 600.000 pezzi circolanti a seconda delle annate. Se ne trovano talmente tanti che non credo girino solamente dalle mie parti. Così anche per gli altri tagli, nel caso specifico l'annata 2016 dei 20 cent (tiratura 200.000).
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  22. Moneta arrivata. I fondi sono lucenti ma un pò ruvidi. Non capisco perché, forse pulizia? Ma di che tipo? Purtroppo non sono riuscito a far meglio le foto.
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  23. E per la Grecia da qui: https://www.bankofgreece.gr/en/the-euro/euro-banknotes-and-coins un po' complicato perchè c'è da scaricare e spedire il modulo d'ordine
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  24. Ciao a tutti, Sarebbe un ottima cosa,le basi (ottime) ci sono, e nel mio sarò felice di contribuire. Un saluto Raffaele.
    1 punto
  25. L’Hektè di Focea (IV sec. a. C) con cicala al dritto del post d’apertura è stato battuto nella Concordia numismatic auction 2 lot 383 https://www.biddr.com/auctions/concordianumismatic/browse?a=3293&l=3758032 Ionia, Phokaia. EL Hekte, 2.55 g 11.07 mm. 4th century BC. Obv: Cicada; seal to right. Rev: Quadripartite incuse square. Ref: Bodenstedt 55. Gemini Auction XIII, Lot 67 ( 15.000 $); Roma Auction 14, Lot 158 (7.000 GBP). Extremely Rare; one of very few known examples. Ergebnis10'000 EUR - Startpreis1 EUR - Schätzpreis20'000 EUR Si riporta nella descrizione (Pactolus Numismatic Academy, PNA) che La cicala (τέττιξ), creatura nota per le sue proprietà rigenerative e per il suo rapporto con la terra, è un potente simbolo di autoctonia nel mondo classico. Dopo essere stata concepita nel suolo, la cicala emerge dalla terra, nascendo letteralmente da essa e forse ricordando agli Ateniesi il proprio antenato nato dalla terra, Erittonio (cfr. Enciclopedia Suda, tau.378). Le cicale racchiudevano una molteplicità di significati e simboli: si diceva che fossero immortali e che dessero vita all'estasi, che venissero spesso mangiate come alimento medicinale e che fossero simbolo del canto (H. Hoffmann, 1997. Sotades: Symbols of Immortality on Greek Vases, Oxford, 116). Una spilla a forma di cicala d’oro accompagnava una famosa acconciatura ionica antica nota con il nome di krobylos. Tucidide cita questi fermagli di cicala d'oro nella sua rappresentazione del sontuoso abbigliamento ionico come parte integrante dello "stile di vita lussuoso" praticato dall'élite ateniese arcaica (1.6.3). Gli antichi ateniesi portavano tra i capelli delle cicale d'oro perché le cicale erano musicali e sacre ad Apollo (Aristofane, Nuvole, 984). Le tradizioni religiose anatoliche rimasero incorporate nei principali culti della Ionia e sembra che gli "indigeni" abbiano dato alcuni contributi alla musica greca. Si ritiene che la cicala raffigurata sulle monete focesi faccia riferimento all'autoctonia e allo stile di vita lussuoso, oltre che alla famosa musica ionica e al culto di Apollo. apollonia
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  26. @Bruzio @macs @caravelle82 @emi_93 Intanto grazie per gli interventi, devo dire che ste macchinette ogni tanto mi regalano belle soddisfazioni, spesso anche monete del vaticano, malta, cipro, anche se nulla di importante, il caffè è di una nota marca pertanto è buonissimo e cremoso.....hahahahahahahahahah sbilanciatevi sulla rarità del pezzo e lo stato di conservazione? Se questa moneta non dovrebbe essere in circolazione al di la della tiratura abbiamo un unicum? Chiedo perché veramente sono al buio sugli euro. potrebbe essere che qualcuno ha aperto un mini set e sia uscita da li? effettivamente non dovrebbe circolare.
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  27. e io le spendo volentieri...hahahahahahaha
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  28. Ciao,anche per me nulla di interessante a livello di seriali,sono però in ottime condizioni ma io le spenderei
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  29. Salve. L’occasione di ricordare l’amico roth37 nel condividere un bronzo molto raro di Gripo con la raffigurazione della cicala sul rovescio (Leu Numismatik, Web Auction 25). Greek SELEUKID KINGS OF SYRIA. Antiochos VIII Epiphanes (Grypos), 121/0-97/6 BC. AE (Bronze, 14 mm, 2.47 g, 1 h), uncertain mint. Radiate and diademed head of Antiochos VIII to right. Rev. [ΒΑΣΙΛΕΩΣ / ΑΝ]ΤΙΟ[ΧΟΥ Ε]ΠΙΦΑΝΟΥΣ Cicada; to outer left, monogram (?). HGC 9, 1225. SC 2343. Extremely rare, the third example known. Slightly rough, otherwise, good fine. From a European collection, formed before 2005. Starting price: 100 CHF. Price realized: 2000 CHF. apollonia
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  30. Nulla di rilevante, io spenderei.
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  31. Ciao una cosa proprio NON mi piace è il fatto che i collezionisti possano entrare solo dalle 10,00, e per tutti e tre giorni, prima solo i professionisti, ma non dovrebbe essere una manifestazione organizzata per i collezionisti? Così mi sembra solo una mostra scambio fatta solo a loro misura. Silvio
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  32. 1 punto
  33. Il codice lungo non è interessante... quello corto il Gigante lo definisce "C", secondo me non hai valori aggiunti ma aspettiamo gli esperti
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  34. ma chi le mette ste perle nelle macchinette??? 🤪 a me è gia tanto se il resto lo danno!
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  35. 150.000 sono nel miniset, le latre nella div. quella monetanon dovrebbe circolare teoricamente
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  36. Allora oggi hai proprio deciso di farci schiattare il fegato?🤣🤣
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  37. Io invece sapevo 220.000 solo in bullion 😁 Nessuna per la circolazione. Perciò come caspita te la ritrovi😂 ? Ah quella macchinetta....😁
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  38. Bè, non mi sembra una grossa rivoluzione se non per il fatto di intascarsi 7€ a visitatore (mi piacerebbe sapere in quali tasche finiscono), speriamo solo che il sabato non diventi la "nuova domenica" con gli espositori che se la svignano a metà mattina.
    1 punto
  39. Le monete in fdc potrebbero reagire con la plastica del sacchetto. Creando patine terribili come spesso si incontrano. Rovinando quindi le monete: vantaggi zero e solo danni. La soluzione migliore, quasi sempre, sono le capsule. Non è la soluzione più economica, ma è la migliore per esempio per i 2€ commemorativi in fdc. Poi bisogna capire di quali monete stiamo parlando. Le mie monete, le più preziose, le tengo su velluto. Per dare un buon consiglio bisogna capire di quale monetazione stiamo parlando
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  40. Sabato mattina alle 10,30 circa sarò presente al Convegno di Piacenza al banco di Fabio Perrone per dare qualche copia del Gazzettino di Quelli del Cordusio n.10 a chi non lo avesse ricevuto ancora e avesse piacere di averlo, a sabato !
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  41. 🤔....mmmm.....🤔..... Se vuoi qualche catorcio farlocco posso regalarne qualcuno....
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  42. Fine pataccas….
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  43. Dai…! è una patacca con una patina farlocca improponibile ….
    1 punto
  44. Sono riuscito ad aggiungere (con un certo orgoglio) alla mia biblioteca questo importante, ricercato volume: A. Garzetti, L’impero romano da Tiberio agli Antonini, Bologna 1960 (si tratta dell’edizione originale; una successiva, tradotta in inglese, si trova con maggiore facilità). Mi è arrivato persino provvisto della sua custodia in cartone. Numerato: esemplare 2030. Mi occupo di monete romane dell’età repubblicana, ma mi ricorda i miei studi di storia antica e le giornate passate nella sala consultazione della Cattolica… E poi, penso sia la migliore monografia mai prodotta sull’argomento. Capolavoro della storiografia del secondo Novecento. Unica pecca, se così la vogliamo chiamare, l’assenza di rimandi alle fonti antiche. Ma l’equilibrio e la competenza di Garzetti dovrebbero autorizzare a una certa fiducia…
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  45. 1 punto
  46. Ci mancherebbe: le notizie e le informazioni si devono sempre condividere, solo così che ci si arricchisce a vicenda. È anche lo spirito del Forum!
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  47. Ho trovato le foto della prova del 5 marchi in argento emessa per l'ottantesimo genetliaco del Presidente Hindenburg. Credo siano un utile complemento al thread. Da notare come, rispetto alla medaglia-moneta da me previamente postata, al rovescio la scritta sia "Deutsches Reich Funf Reichsmark" in luogo di "Deutschen Reiches Treuster Diener". Anche la scritta sul contorno è differente "Bayer. Hauptmunzamt feinsilber" sulla prova e "Bayer. Hauptmunzamt silber 900 f." sulla moneta-medaglia, con un riferimento alla diversa finezza dell'argento contenuto. Tutto il resto è sostanzialmente uguale tra le due versioni, con impercettibili differenze di natura dimensionale. La prova in oggetto, coniata anche in una versione in oro, non ebbe purtroppo seguito per una coniazione su vasta scala.
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  48. Quoto in pieno, soprattutto la parte in grassetto.
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