Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/16/24 in tutte le aree
-
Salve a tutti condivido oggi il mio regalo di Natale 2023 (auto regalo ovviamente 🙄), un mezzo scudo di grande rarità che cercavo, invano, da molto tempo, in qualsiasi qualità da BB in su. Questo esemplare, offerto nel listino Numismatica Alex n. 39, e successivamente da me trattato privatamente, con una soddisfacente trattativa finale anche se serrata, è corredato da un cartellino di Franco Grigoli che la classifica qSPL/SPL. Probabilmente la valutazione è lievemente generosa, secondo me volendo essere prudenti forse è più correttamente un BB+/qSPL per quanto riguarda i rilievi, in particolare i capelli. Tuttavia il pezzo presenta una bella patina di gradevole e omogenea colorazione riposata di antica raccolta e non ha colpi o graffi e qui francamente puntare al qFDC o al FDC è un’impresa abbastanza ardua, diciamo quasi impossibile pur avendone le possibilità. Si posiziona con molta dignità in collezione accanto al 1814, che invece è FDC pieno, ma questo millesimo è tutta un’altra storia. Il rapporto di reperibilità tra i due millesimi è almeno di 1 a 30 se non più alto. Il buco nel raccoglitore di Vittorio Emanuele I, l’ultimo rimasto, stava veramente facendo le ragnatele😉, di conseguenza non potevo proprio lasciarmela sfuggire, mancando in numerose collezioni specializzate, anche avanzate. A detta del proprietario e’ rimasta nella stessa collezione, ora dispersa causa eredità, per oltre cinquant’anni. La patina sembra avvalorare questa affermazione. Grazie e buona settimana a tutti3 punti
-
Non è uguale. E guarda le perline, ti sembrano anche lontanamente simili? Ma comunque mi astengo da qualsiasi ulteriore posizione - visto che è una di quelle circostanze che è provato crea potenzialmente molti antipatici attriti - mi limito a un mio umile invito a rivolgersi a un perito.3 punti
-
E' una riproduzione secondo il mio modesto parere. Nessun originale presenta questo colore e quel doppio bordo al R. Chiaramente spero di sbagliarmi, ma l'impressione non è buona. Non resta che un buon perito.2 punti
-
Ciao Paolo, non è mai semplice trovare riferimenti sullo spessore delle monete anche perché, non essendo "piane", lo spessore varia in funzione a dove lo misuri. Ti allego il link dei periti NIP, se clicchi sulla Liguria e poi scorri verso il basso ne trovi ben tre su Genova... Il mio consiglio spassionato è quello di farla vedere/valutare bene da almeno uno di loro e comunque di NON prendere decisioni avventate in nessun senso. Periti NIP (numismaticinip.it) Qualora ad un esame visivo da parte del perito NIP venisse giudicata autentica chiedi che ti venga periziata e quindi sigillata. Ovviamente il tutto avrebbe un costo da sostenere ma a quel punto la moneta sarebbe decisamente più vendibile ed in più le verrebbe assegnato uno stato di conservazione che è fondamentale per determinarne un potenziale valore. Considera che se fosse autentica il valore sarebbe decisamente importante e proprio per questo motivo bisognerebbe provare a venderla con calma e con i giusti canali. Se di contro ti venisse detto che è una riproduzione io non la cederei comunque e chiederei un secondo parere ma in questo caso varrebbe il valore del fino contenuto. Difficilmente le riproduzioni sono in oro 900/1000, molto più probabilmente sono in oro 750 o leghe basse intorno al 500... in questo caso il valore sarebbe il controvalore del fino contenuto... diciamo che ci si potrebbe ricavare tra gli 800 ed i 1300 € in funzione della lega... Spero di esserti stato di aiuto, cortesemente facci sapere le novità quali esse siano, un in bocca al lupo, Massimo.2 punti
-
2 punti
-
Ho guardato l'asta NAC 142: complimenti, moneta superlativamente al top! Come puoi vedere qui sotto - mi son permesso di riportare il R/ - il tuo esemplare appartiene al primo conio (ho messo in risalto il punto più evidente dove si distinguono i due conii). Puoi confrontarlo con l'esemplare del 1879 in tuo possesso che, invece, riporta il R/ uguale al secondo conio. Nell'esemplare del 1878 che hai sostituito - sempre che tu l'abbia ancora - controlla di che conio si tratti...2 punti
-
Io odio le foto messe li a confondere e che invece servono a nulla. le foto devono stare sui fatti e non sulla fantasia. Si dice che una foto dice piu‘ di 100 parole e se ci inserisci una foto che non ha nulla a che fare addio.2 punti
-
Ciao @Scudo1901, non hai più pubblicato il millesimo 1878. Sono curioso di vedere se è il primo od il secondo conio (secondo me, da un collezionista di Scudi come te, mi aspetterei che tu avessi entrambi i conii). Detto questo, dopo la "Briciola" apparsa sul Gazzettino #8 del luglio 2021, non possiamo più parlare di "coppiola" per gli Scudi umbertini, ma di un vero e proprio "trio". Qui sotto ti allego l'accenno che ne fa l'Attardi nel suo "Prove-Varianti-Errori-Falsi nelle monete dei Savoia" Vol.I Ed. Tevere Editore maggio 2008. In realtà, come è indicato nella "Briciola", esistono monete di entrambi i conii (quindi il primo conio non fu prodotto solo come moneta di presentazione...) che hanno circolato in egual misura (vedere anche siti di vendita):2 punti
-
Salve, Napoli Ferdinando I d'Aragona cavallo con C gotica sotto la zampa, molto raro , immagini da coll. privata2 punti
-
Temi vaticani 2024 - 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi - 750° anniversario della morte di Tommaso d'Aquino2 punti
-
La novità del secolo: i figli sono meno intelligenti dei genitori C'era una volta l'effetto Flynn, dimostrato negli studi sul QI. Da 20 anni a questa parte c'è stata un'inversione di tendenza, la nostra intelligenza sta diminuendo. Quali sono le possibili cause Il QI è il parametro più conosciuto e utilizzato per misurare la nostra intelligenza, soprattutto nel mondo occidentale. Grazie agli studi di James Robert Flynn, tra il 1938 e il 1985 in tutto il mondo industrializzato si dimostrò una crescita dell’intelligenza nella popolazione: l’effetto Flynn. Ma dai primi anni duemila c’è stata una inversione di tendenza, il quoziente intellettivo della società industrializzata è iniziato a calare a tal punto che il fenomeno ha preso un nome: effetto Flynn inverso (Teasdale T., Owen D., 2005). Insomma possiamo dire che da circa dieci anni i figli stanno crescendo meno intelligenti dei genitori. Varie sono state le cause ipotizzate: genetica, alimentare, inquinamento. Nel 2018 la ricerca ‘Flynn effect and its reversal are both environmentally caused’ (Bratsberg B. e Roberger O. due autori del Ragnar Frisch Centre for Economic Research dell’Università di Oslo) ha confermato che le cause dell’effetto Flynn inverso sono da individuare in fattori ambientali. Quali sono i fattori ambientali? Uno dei principali, la cui situazione è allarmante, è l’impoverimento del linguaggio. Sappiamo oramai da tempo e grazie a tantissimi studi quanto il pensiero e la capacità di pensare sia legata al linguaggio. Il linguaggio è il principale strumento dell’elaborazione mentale e il suo nutrimento è la memoria, la quale tuttavia senza elaborazione mentale necessariamente diminuisce. Insomma un bel circolo non solo vizioso ma riduzionistico. L’impoverimento a cui si assiste, infatti, non riguarda solo il vocabolario, cioè la quantità di termini di cui facciamo uso, ma anche e soprattutto la scomparsa di elaborazione linguistica, come ad esempio la perdita dei tempi e dei modi verbali. Congiuntivo, condizionale sono sempre più obsoleti e scorrettamente rimossi, l’imperfetto, i participi, i futuri composti… la riduzione del verbo, quindi dell’azione, è quasi sempre ridotta al presente, semplificando il pensiero ad un persistente ‘qui ed ora' che toglie qualsiasi proiezione, ipotesi, imperfezione e quindi accrescimento. Perdendo il congiuntivo (‘che congiunge’) , il cui scopo è quello di esprimere un dubbio, un’incertezza, un’ipotesi, perdiamo il pensiero della possibilità, della esortazione, della motivazione. Perdendo il condizionale, quel modo che indica la condizione che deve esser soddisfatta perchè un evento accada, perdiamo la capacità di percepire e concepire il limite, di prendere atto che la nostra condizione è appunto limitata. Perdendo il participio, perdiamo l’indefinitezza, così come perdendo l’Imperfetto perdiamo il ‘per sempre’ che nell’uomo da sempre stimola i più grandiosi pensieri e le più profonde riflessioni. Ecco che la complessità linguistica che stiamo perdendo porta a una regressione a livelli precedenti di evoluzione, più semplicemente, la perdita di linguaggio porta una involuzione. Se perdiamo la complessità del pensiero torniamo all’azione, se perdiamo la capacità di comunicare, di spiegare, torniamo all’agito. Forse risiede qui la causa dell’aumento e del ricorrere alla violenza: se non posso scaricare la mia tensione comunicandola, se non posso parlare per dimostrare le mie ragioni…non mi resta che aggredire. La violenza allora declina in ogni ambito. Nel mio lavoro trovo conferma quando mi accorgo che la prima parte di qualsiasi psicoterapia è, oramai, dedicata all’alfabetizzazione delle emozioni, cioè ad imparare a descrivere cosa sento, cosa provo, ma anche cosa desidero, cosa farei, cosa vorrei, se lo facessi, se lo sapessi… Insomma oggi la psicoterapia sembra farsi carico di questo impegno, cioè dedicandosi ad una terapia espressiva tenta di riabilitare questo grande decadimento, tra le cause probabilmente degli eventi che alimentano la nostra cronaca nera. Riprendiamo da dove ci siamo fermati, dove fummo, immaginiamo dove saremo, condizionati da un ‘se’ saremo, allora potremo essere. https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/01/13/news/allarme_qi_i_figli_sono_meno_intelligenti_dei_genitori-14807954/ Attendo le osservazioni di @apollonia1 punto
-
Buonasera amici di sezione, in un lotto di monete greche in Argento, tra cui 30 dracme 1963 e 1 dracma 1910, ho trovato anche questo 1 lek 1939 Albania, ci siamo sul BB? non lo avevo e mi accontento. Pareri grazie. saluti1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
La indosserò! Così quando sono di buon umore la tengo al dritto, e quando di cattivo al rovescio, apro le porte per la 🤣 guerra... Troppo contento!1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Ho dovuto corrompere l'intero staff di Numista per eliminare dalla scheda di questa moneta ogni riferimento all'uva!1 punto
-
Iniziamo bene: alla veloce il grappolo di sopra su Numista non lo ho trovato. Sembro l'ispettore Clouseau della Pink Panther: adesso che mi stavo riprendendo dal racinamento, tu ricominci!😁 Ora mi attrezzo meglio per le emergenze: in caso di acini...1 punto
-
Il Sollai (deceduto purtroppo nel 1989) , nel suo splendido lavoro sulle monete romane emesse in Sardegna , vedi sopra libro in foto , suddivide queste monete in quattro distinte categorie , di cui riporto le sole legende . Libro che mi auguro vivamente la C. Delfino Editore ne riproponga una ristampa per uso non solo dei Sardi ma anche dei tanti appassionati nazionali di monete Sardo-Romane , essendo ormai un libro quasi introvabile , recentemente ho avuto la fortuna di trovarne una copia nell' usato : 1) Le monete delle Legioni , che al rovescio recano simboli C , MA e AUR , le ultime due in monogramma 2) Il Sardus Pater , con legende al dritto M. ATIUS. BALBUS. P.R o P-R , PR (vedremo la differenza) e al rovescio SARD PATER 3) Sufeti di Karales (Cagliari) , con legende al dritto ARISTO MUTUMBAL RICOCE SUF e al rovescio VE NE RIS con sotto KAR 4) La Colonia Agraria , con legende al dritto di 1° tipo C.P.M.L.D. e al rovescio Q.A.M.P.G.II.V. Altra tipologia con legende di 2° tipo al dritto Q.A.M.L.C.VF (VF in monogramma) II.V. e al rovescio D.D. con aratro Per quanto riguarda le legende di tre tipologie di monete sono state tutte ben comprese e ben decifrate (opinione personale) , mentre l' unica tipologia di monete che ha lasciato qualche dubbio riguarda la tipologia del Sardus Pater , ma solo per quanto concerne l' interpretazione del P.R e del P-R , mentre per la forma PR non sussistono dubbi nell' identificare la carica di PRETORE di M. ATIUS. BALBUS , zio di Ottaviano che governo' la Sardegna nel 60 a.C. Ora la forma P-R sembra , almeno fino alla stampa del libro nel 1989 , esistere in un solo esemplare , potrebbe quindi essere dovuto ad un "errore" di conio , mentre la forma P.R non dovrebbe essere addebitato ad un errore in quanto trovata in diversi esemplari . Il problema che affronto' il Sollai , insieme ad altri studiosi della monetazione sarda , riguardo' proprio il punto che divide la P dalla R , il che dovrebbe significare che non si tratta di una singola parola come Pretore , ma che riguarda invece due distinte parole , parole a cui sono state proposte diverse soluzioni : Populus Romanus , Procurator Republicae , Patronus Rei publicae . Per un verso o per un' altro nessuna delle tre proposte , per diverse motivazioni , sembra riscontrabile . Potrebbe forse significare Provincia Reipublicae (riferita alla Sardegna) ? La Sardegna , inizialmente Provincia senatoria , divenne , se ricordo bene , Provincia imperiale nell' era moderna , sotto Augusto .1 punto
-
Confido sul fatto che ti sia passata la voglia di martellare monete con su raffigurata della racina! Prova con questa1 punto
-
Vista la reperibilità simile per entrambi i conii io direi R2 per entrambi (poi molto dipende anche dalla conservazione, il tuo puoi tranquillamente considerarlo R3). R3 per una moneta di presentazione mi sembra inattendibile: in genere questi esemplari vengono prodotti al massimo in qualche decina e, quindi, dovrebbero essere R4 o R5. Ovviamente, non escludo l'esistenza di esemplari di presentazione (con fondi speculari) estremamente rari, ma credo che qui l'Attardi abbia semplificato un po' le cose...1 punto
-
Salve. La moneta raffigura al dritto la testa turrita e velata di Tyche a destra e al rovescio la prua di galea a sinistra, con sopra la data. CNG ELECTRONIC AUCTION 553. Valutazione: 300 USD. Risultato: 1'000 USD. Lotto 164. PHILISTIA (PALESTINE), Askalon. 2nd century BC. AR Hemidrachm (13mm, 1.59 g, 12h). Dated SE 205 (108/7 BC). Turreted and veiled head of Tyche right / Prow of galley left; LBΣ (date) above. Rosenberger –; HGC 10, 519 var. (unlisted date); DCA –; BMC –; Sofaer –. Toned, obverse off center with some roughness and scratch. Near VF. Clear and extremely rare date. Ex Kenneth S. Abramowitz Collection. Ascalona è una città nel distretto meridionale d’Israele, sulla costa del mar Mediterraneo a 54 km a sud di Tel Aviv, il cui sito archeologico (oggi noto come Tel Ashkelon) era il più antico e grande porto marittimo di Canaan, parte della pentapoli dei Filistei (Filistia), a nord di Gaza e a sud di Giaffa. apollonia1 punto
-
1 punto
-
Rocco, belle ed interessanti monete, sia il mezzo carlino sia il tornese. Mi meraviglio come nessun collezionista appassionato di Vicereame sia ancora intervenuto. A me sembra che non siano riportate dal Magliocca. Il mezzo carlino credo debba essere considerato veramente molto raro. Da apprezzarle anche per il buon grado di conservazione. Complimenti. Buon pomeriggio.1 punto
-
Ricordo l'incontro di questa sera alle ore 20:45, l'invito è aperto a tutti. Vi aspettiamo.1 punto
-
Anche qui ci sono informazioni sulle legionarie https://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-IL1 punto
-
1 punto
-
Certamente, se solo la trovassi... essendo stata aperta quasi 10 anni fa e non ricordo neppure il suo titolo. @CdC sai eventualmente risalire a quella discussione in base ad una immagine allegata ? So che è un'impresa ma ho molta fiducia in Voi. Grazie.1 punto
-
ciao Lacedemone rieccomi ho cercato foto per capire soprattutto il particolare degli occhi pesti che come dicevo sono una caratteristica soprattutto dell tipo leone lupo, e ho trovato casi anche se abbastanza rari e leggermente diversi anche nel tipo 1, quello della tua moneta , quindi da questo punto di vista problemi non ce ne sono.1 punto
-
Moneta cinese dell'imperatore Qianlong (1736-1796), emessa nella provincia dello Yunnan. Autentica ma comune. Per approfondire: https://numistoria.altervista.org/blog/?p=45581 punto
-
Buongiorno e grazie Alberto, anche per lo specchietto fotografico che hai fatto...chiarissimo. Questa moneta mi intrigò da subito, e nonostante la conservazione certo non eccelsa, mi colpì e la notai per le proporzioni diverse tra corona e stemma, così decisi di metterla in collezione. Definire il dritto "anello mancante" tra le due tipologie di piastre è calzante! Non è identico né al dritto degli ultimi sebeti né al rovescio delle prime piastre con ritratto. Un caro saluto. Cristiano.1 punto
-
Mandarla a slabbare ha il suo costo; da un cassetto difficilmente uscira' una moneta in perfetta conservazione. Più facile se uscisse dalla cassetta di sicurezza del nonno collezionista. Ciò che fa la differenza è la freschezza del metallo e una moneta non conservata accuratamente la perde inevitabilmente. Buona giornata1 punto
-
Dovrebbe essere un falso da gioielleria in oro 750, Comunque per pochi euro lo porti da un Perito per l'autenticità cosi sta più tranquillo. Sul sito NIP le trova in tutti Italia oppure se scrive in quale città abita possiamo farle qualche nome di buoni periti numismatici.1 punto
-
Sempre dal noto sito questo Tornese Cornucopia/Ara del 1620 con simbolo del coniatore " Croce potenziata" Simbolo non riportato sul Magliocca.1 punto
-
Senza nulla togliere a quanto emerso dalle indagini (movimentazione dei coni nel 1926 e 1957), io azzardo un'altra ipotesi, suffragata sia dai confronti effettuati tra le emissioni concrete e quelle indicate, sia dal disordine burocratico (tutto italiano) che anche in tempi recentissimi ci impedisce di avere certezze e una contabilità "normale" (la nota 56 ce lo insegna). L'ipotesi più semplice e facile e quella di una coniazione superiore al numero dichiarato e riportato nei resoconti. Non sarebbe un'eccezione, ma la regola, visto che il 50 lire del 1864 venne coniato nel 1864 e poi successivamente nel 1867; il Buono da Lire 1 1927 esiste, pur non risultando agli atti; il 10 centesimi 1908 risulta coniato in 3 esemplari, ma almeno 4 (diversi) sono apparsi prima del 1926, e già ai tempi del Pasinati (inizio '800) veniva riportata la coniazione di 5 pezzi dello scudo con ritratto di Pio VII, mentre gli esemplari conosciuti sono 6; e potrei continuare ancora ...............1 punto
-
Numismatico straordinario uno dei piu’ esperto conoscitori della disciplina numismatica in toto. Poliedrico e allo stessi tempo affabile e gentile un vero signore. Ebbi la ventura di andarlo a trovare quando ero ancora un ragazzo / fu cortesissimo e mi risolse una questione di autenticazione senza chiedermi nulla. L’ho sempre avuto come esempio da seguire per una numismatica colta, aperta ai giovani e scevra da eccessivi interessi commerciali. ci manchera’ molto. Mi auguro qualcuno o qualche istituzione possano istituire un premio in suo onore per ricordarlo nel campo che a lui stava piu’ a cuore..1 punto
-
Personalmente non sono propriamente convinto che i 2 bisanti sul trono siano punti di costruzione. Solitamente i punti sono più piccoli e si riescono a nascondere facilmente. La differenza è visibile nel punto del compasso al D/, mente i 2 sono veri e propri bisanti. E' vero sì che anche i 2 punti dello stendardo sono ben visibili. Mah ?1 punto
-
Sono riuscito ad aggiungere (con un certo orgoglio) alla mia biblioteca questo importante, ricercato volume: A. Garzetti, L’impero romano da Tiberio agli Antonini, Bologna 1960 (si tratta dell’edizione originale; una successiva, tradotta in inglese, si trova con maggiore facilità). Mi è arrivato persino provvisto della sua custodia in cartone. Numerato: esemplare 2030. Mi occupo di monete romane dell’età repubblicana, ma mi ricorda i miei studi di storia antica e le giornate passate nella sala consultazione della Cattolica… E poi, penso sia la migliore monografia mai prodotta sull’argomento. Capolavoro della storiografia del secondo Novecento. Unica pecca, se così la vogliamo chiamare, l’assenza di rimandi alle fonti antiche. Ma l’equilibrio e la competenza di Garzetti dovrebbero autorizzare a una certa fiducia…1 punto
-
eccomi, scusate il ritardo... ero in giro e non riuscivo a scrivere bene dal telefono io credo che per comprendere bene questa moneta, all'interno del quadro proposto da Doyen, sia necessario considerare tutta una serie di monete spesso abbastanza eterogenee, ma altrettanto spesso collegate fra loro, tutte in argento e tutte coniate nell'odierna Francia e nel Belgio. si tratta dei cosiddetti argentei minuti. oggi da qualche anno sono oggetto di nuovi studi sono monete a nome di vari imperatori da Valentiniano III a Anastasio.... sono piccoli argenti vi giro qualche immagine in modo non esaustivo e non troppo ragionato ecco, questa moneta di Maggioriano, che appare in parte atipica rispetto alla proposta di Doyen, va forse letta con un attento paragone di altri materiali come questi. e a mio avviso resta comunque una moneta realmente antica e non un falso moderno... con però una attribuzione non così semplice e scontata saluti Alain1 punto
-
Ciao, purtroppo per tutte le monete esistono molti falsi. Per noi che collezioniamo classiche, ed è questo il consiglio che mi permetto di suggerirti, l'unico modo per cercare di capire l'oggetto della nostra passione è quello di studiare come venivano prodotte le monete e di visionare dal vivo ( o tramite foto) quanti più esemplari possibile, ovviamente nei ritagli di tempo disponibili da dedicare alla Numismatica ( non lo facciamo per professione, ma per passione...ci sono anche altri impegni nella vita 🙂). Non è facile, ma col tempo possiamo cercare di proteggerci dai falsi. Ovviamente affidarsi anche a venditori e case d'asta seri ed esperti ( ma attenzione, anche loro possono sbagliare e proporre monete non autentiche, non per malafede o per truffare ma perché ingannati da riproduzioni ben fatte). Perciò è importante capire le monete, altrimenti ci si deve affidare solo ed esclusivamente al giudizio di altri. Questo denario, come molti falsi, è stato prodotto in più esemplari. Ai falsari conviene sempre, e per esemplari comuni come questo della discussione e più facile piazzarli perché hanno un costo non eccessivo e proprio per questo non guardati attentamente. Posto foto di esemplare attualmente in vendita presso un noto venditore che è identico agli esemplari della discussione. Potrebbe essere l'esemplare autentico da cui sono stati ricavati i calchi, ma anche no ed essere un altro falso. Come vedi tutti possono essere ingannati, e bisogna accettare il fatto che ci sono monete false che possiamo acquistare, fa parte della Numismatica. 🙂 ANTONIO1 punto
-
Il tutto sta nel quanto costa produrle e a quanto si vendono,se le fanno allora conosciamo già la risposta...1 punto
-
A mio avviso, la presenza della faretra sul vaso e sull'arula è legata unicamente alla rappresentazione di Eracle come personaggio principale. Sembra sorprendente che l'incisore abbia alluso a Eracle solo con un piccolo simbolo accessorio.1 punto
-
taglio: 2 euro paese: andorra anno: 2022 tiratura: 1.708.000 condizioni: bb+ città: trieste note: NEWS!!!! taglio: 2 euro paese: olanda anno: 2017 tiratura: solo in divisionale condizioni: bb città: trieste note: NEWS!!!!!1 punto
-
1 punto
-
Dalla parte vergata a mano sembrerebbe che il comune di partenza debba essere Volpiano che e' un comune in provincia di Torino. Buona notte. Stilicho1 punto
-
Bella la confezione e gradevoli le monete. C'è incluso un panno per maneggiare le monete Sicuramente un po' macchinoso toglierle dalla loro sede, ma fattibile. Diciamo che considerando che in pratica le monete vengono vendute a 50 Euro l'una (prossimo anno due monete 100,00 euro e l'anno successivo altre due monete euro 100,00- prezzo esclusa costo spedizione) La confezione quindi venduta ad euro 96,00 è cara.1 punto
-
Ciao, alcune informazioni sui denari legionari (c'è un capitoletto apposito) le trovi qui, assieme anche ad un'ottima infarinatura di base sulle monete romane, a me è servito molto anche se ha i suoi annetti:1 punto
-
Non devo difendere nessuno, ma pure lui un lavoro ce lo ha...non credere che chi scrive ed aiuta il prossimo sia per forza di cose un pensionato che non ha di meglio da fare (chiedo naturalmente scusa alle persone che sono in pensione che pure loro hanno le loro sacrosante attività , i loro impegni e le loro cose da fare). Ti faccio adesso una domanda: se ogni giorno ci sono alcune persone (tutte diverse) che ti fanno una domanda (più o meno la stessa) senza un minimo di educazione, dopo alcuni anni, rimarresti comunque ed ugualmente impassibile con loro ? Perché è facile capire se stessi quando si erra , ma capire gli altri nel giusto è altrettanto facile ? Io ho scritto con po' di ironia che saresti rimasto, adesso cerca di essere maturo e di ridere su certe cose, anche perché non sei ne il primo e ne l'unico ad aver sbagliato in questo forum e ricevuto qualche commento spiritoso, come si dice a chi tocca non se ingrugna...1 punto
-
Che monete circolavano nel 1570 a Cipro? Dalla data di annessione del Regno da parte della Serenissima (26/02/1489), avvenuta a seguito della abdicazione della legittima Regina, Caterina Cornaro, certamente le monete di Venezia; monete che, ricordiamo, erano comunque già presenti e circolanti sull'isola, stante i grossi interessi commerciali e politici che Venezia vi esercitava e che si trasformarono in effettivo controllo alla morte del Re Giacomo II Lusignano (1473), mentre la Regina Cornaro manteneva formalmente il potere; queste ultime monete sono spesso riconoscibili dalle contromarche che le autorità del Regno di Cipro vi apponeva per certificarne il controvalore. Circolavano anche le monete spicciole denominate “Carzie”, che la zecca veneziana fece coniare per l'esclusivo uso nel nuovo possedimento; abbiamo quindi le monete in mistura da una Carzia, coniate sotto i dogati di Marcantonio Trevisan (1553-1554), Francesco Venier (1554-1556), Lorenzo Priuli (1556-1559), Gerolamo Priuli (1559-1567) e le monete in mistura da quattro Carzie e da una Carzia coniate sotto il dogato di Pietro Loredan (1567-1570). Certamente dovevano esserci ancora nominali coniati dai legittimi regnanti ed in proposito allego un link relativo all'argomento, curato dall'ottimo @roth37: http://www.roth37.it/COINS/Lusi/monetazione.html nonché varie altre valute (spesso anch'esse contromarcate) derivanti dai tanti commercianti che operavano nell'isola, quali: turchi, genovesi, francesi .... che nell'isola acquistavano soprattutto rame, zucchero, uva e vino, olive e olio. Di seguito alcune monete veneziane contromarcate: Lira Tron con contromarca attestante il valore di 20 (XX) Soldi Marcello con contromarca attestante il valore di 10 (X) Soldi Marcello con contromarca attestante il valore di 8 Soldi e 2 Denari Segue .... saluti luciano1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.