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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/13/24 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti, Inizio week end Numismatico postando uno dei miei ultimi acquisti Vicereali 2023 ma arrivato solo ora nelle mie mani. Devo dire che sono rimasto molto colpito da questo esemplare, non vorrei che questa fosse la scintilla per riaccendere in me il Fuoco del Viceregno. Grano con Scudo di Filippo IV Millesimo 16 47 D/ PHILIPPVS IIII D. G. Testa Nuda a sinistra, sigla GA/C (Giovanni Andrea Cavo, ufficiale di zecca) R/ +SICILIAE ET HIERVSALEM, scudo partito coronato, ai lati la data divisa in due parti. Magliocca 86 47/47 Raro Conservazione.... Vorrei sentire vostri pareri. Saluti Alberto
    9 punti
  2. Nuova scoperta a Paestum: svelati altri due templi dorici Da scavi stratigrafici nella zona occidentale dell'antica città, che in epoca greca si chiamava Poseidonia, sono emersi due luoghi religiosi che rappresentavano il fulcro della vita della polis Ritrovati a Paestum due templi dorici - Ansa/Ministero della cultura Nella zona occidentale dell'antica città di Poseidonia (ribattezzata poi dai romani come Paestum e oggi siti archeologico nel comune di Capaccio, in provincia di Salerno ), a ridosso della cinta muraria e a poche centinaia di metri dal mare, è in corso una campagna di scavo stratigrafico che ha portato alla luce due templi greci di stile dorico. Questi edifici sacri consentono di fare nuova luce sulle origini e lo sviluppo urbanistico della polis magnogreca e forniscono dati cruciali per comprendere l'evoluzione dell'architettura dorica a Poseidonia e in Magna Grecia. Alla fine del VII secolo a.C. infatti, i cittadini della città magnogreca di Sibari (nell’attuale Calabria) vollero possedere un insediamento fortificato sul mare Tirreno, oltre che sullo Ionio, per commerciare con più tranquillità con gli Etruschi, evitando le pericolose vie terrestri. Inizialmente, presero possesso di un territorio sul promontorio di Agropoli dove dedicarono anche un sacello al dio del mare, ovvero a Poseidone che li aveva accompagnati e protetti durante questa missione di ricerca. Poi con l'arrivo dalla Calabria, ma anche dalla Grecia, di altri coloni, la comunità di origine ellenica decise di trasferirsi nella valle del Sele fondando la città di Poseidonia, poi diventata con i romani Paestum. Uno scatto dall'alto della pianta del tempio dorico ritrovato nella valle del Sele - Ansa/Ministero della cultura Il primo tempio, inizialmente intercettato nel giugno del 2019 e indagato a partire da settembre del 2022, si data ai primi decenni del V secolo a.C., e ad oggi costituisce, per caratteristiche architettoniche e dimensionali, un assoluto unicum dell'architettura templare di ordine dorico. È conservato nelle porzioni dello stilobate (basamento delle colonne) e del crepidoma (gradini dove veniva costruito il tempio) e misura 11.60x7.60 m., con una peristasi di 4x6 colonne. Da indagini svolte nelle ultime settimane, sottolinea il ministero, la storia del santuario sembra tuttavia essere ancora più antica. All'interno della struttura templare, al di sotto della peristasi, sono stati reimpiegati, probabilmente a scopo rituale, 14 capitelli dorici frammentari e altri materiali architettonici. I capitelli sono di dimensioni analoghe a quelli del tempietto finora esplorato. La tipologia è, invece, differente e confrontabile con quella dei capitelli del tempio di Hera I cosiddetto "Basilica", il più antico dei tre templi maggiori di Paestum. "Questi ultimi eccezionali rinvenimenti - affermano ancora dal Mic - dimostrano che siamo di fronte a un altro tempio, di modeste dimensioni ma con caratteristiche architettoniche simili a quelle dei primi grandi templi pestani e da datarsi al VI secolo a.C. Per motivi ancora da accertare, forse un crollo, all'inizio del secolo successivo questa struttura è stata sostituita, nella medesima area, da un nuovo tempio". Un particolare di uno dei due templi dorici scoperti nell'antica città della Magna Grecia Poseidona, ribattezzata in epoca romana Paestum - Ansa/Ministero della cultura La portata della scoperta non si limita all'architettura e alla storia del santuario ma amplia notevolmente la conoscenza dell'impianto urbanistico della città. Alle spalle del tempio è stato smontato il crollo del paramento interno delle mura di cinta della città antica che aveva investito il tempio causandone un crollo parziale. Al di sotto di tale crollo è stato individuato il tracciato di una strada battuta, che corre parallela al tempio e ha, invece, un orientamento diverso rispetto alle mura. Si tratta di un rinvenimento di estremo interesse in quanto documenta che alla fine del VI secolo a.C., quando il tempio più antico fu eretto, la città di Poseidonia non era ancora dotata di mura difensive. Così in un periodo di forte crescita e monumentalizzazione della polis i coloni di Poseidonia edificarono un santuario in un luogo strategico, a protezione dello spazio urbano e visibile direttamente dal mare. L'importanza di questo spazio sacro è confermata dalle sue complesse fasi edilizie, che vedono la costruzione di ben due templi dorici, e dalla sua lunga e ininterrotta frequentazione, che per oltre mezzo millennio segna una fondamentale continuità di culto attraverso l'epoca greco-lucana e poi a quella successiva romana. https://www.avvenire.it/agora/pagine/paestum-scoperti-due-templi-dorici
    4 punti
  3. Salve. Condivido il mio 10 tornesi 1841, testa grande. Il grado di conservazione lascia a desiderare, specialmente al dritto. Ma va bene anche così. Saluti. Buon pomeriggio.
    4 punti
  4. Ottimo! Falsa pista, lettere greche, probabilmente ΘEO(C?) Credo di aver identificato la strana contramarca: Howgego 705, ST legate assieme e M per Stobensum Municipium (Stobi , Macedonia) È una contromarca utilizzata in almeno due città di Macedonia, Tessalonica e Amphipolis (RPC I, 1554 e 1626) La più somigliante è il RPC 1554 di Tessalonica, ma anche se c’è il ritratto del divo Giulio (ΘΕΟΣ), la legenda del rovescio non corrisponde, e la contromarca è al dritto: https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/1554 Mi chiedo se non sarebbe il bronzo RPC I, 5421. Tutto concorda, legenda ΘΕOC, modulo, peso, e s’indovinano le lettere ΘΕ della legenda ϹΕΒΑϹΤΟΥ / ΘΕ nel campo sinistro. La zecca è incerta: « The attribution to Thessalonica was based on the general similarity with 1554-5, but has been rejected by I. Touratsoglou, Die Münzstätte von Thessaloniki in der römischen Kaiserzeit, p. 43, n. 69; the style is different, as is the die axis. (…) It is not clear if ΘΕ refers to Θεός (if so, why omit the last two letters?), or is part of another word such as an ethnic (hence the original attribution to Thessalonica. » https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/5421 La contromarca dovrebbe permettere se non sbaglio, di identificare con certezza la zecca di Tessalonica per questo RPC I, 5421. Ma lo stile del ritratto è diverso (difficile di riconoscere il profilo di Cesare!) e richiede una conferma di questa ipotesi. Puoi darmi l’asse della tua moneta per favore?
    3 punti
  5. "Mentre contemplo questi piccioni penso a te". Che avrà detto la signorina Cristina?
    3 punti
  6. Il venditore non accetterà la restituzione. Che malfidato! Mi sa che ha gettato l'esca in una pozzanghera di pochi centimetri di profondità sperando di pescare un tonno di un quintale! Non ci sono più i pescatori di una volta!
    2 punti
  7. Antioch Pisidia Kryz 17 Claudius II AE 24mm of Antioch. IMP CAES-CLAVDIV, radiate, draped bust right / ANT-IOCH CL, Vexillum between two standards, the vexillium surmounted by an eagle standing right, wings closed, palm branch to left and right of the vexillum shaft. Dot SR in exergue. Text
    2 punti
  8. Sentivo che parlate del 10 soldi 1814 in fdc ogni tantissimo se ne vede uno
    2 punti
  9. Credo che la signorina Cristina abbia detto mannaggia, dovette pagare 10 lire di tassazione per avere la cartolina. Infatti e' sotto affrancata di due lire. Fino al 31.7.1947 la tariffa sarebbe stata 3lire, ma dal 1.8.1947 sali a 5 lire, il mittente sottoaffranco' in buona fede. Il francobollo e' un 3 lire carmino, fiaccola, emissione del 1945 della serie Democratica. Tassata con 2 x 5 lire segnatasse (ben centrati) emissione del 1947. Annullo di partenza doppio cerchio piccolo di Venezia centro del 16.8.47 Annullo di arrivo cerchio grande con lunette vuote del 18.8.1947 di San Felice del Benaco (Brescia). Tutte le tassate sono più rare, bella storia postale.
    2 punti
  10. Ciao @modulo_largo Si, una siliqua milanese (tosata), molto simile a questa: https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-90696.htm I ritratti di Roma sono diversi. E purtroppo non è Narbo … (legenda VICTORIA AVGG)
    2 punti
  11. Buongiorno a tutti. Capita raramente di rinnovare in conservazione gli spiccioli in rame rari, stavolta è successo con un 4 Cavalli 1790 SICI Confrontandoli poi, si scopre che alcuni "difetti" nascono già con la moneta stessa. Un caro saluto e buon fine settimana a tutti.
    2 punti
  12. Buonasera ragazzi, che ne dite di quest' asse ? Solitamente di questo personaggio si trovano sesterzi, il rovescio non è granché ma il dritto è parecchio interessante! https://www.biddr.com/auctions/savoca/browse?a=4229&l=5005059
    1 punto
  13. DE GREGE EPICURI Anche a me non sembra male, ed ha caratteristiche iconologiche interessanti. Lo credo bene che la tua dracma massaliota è leggera, quelle pesanti hanno prezzi da capogiro e sono praticamente introvabili.
    1 punto
  14. Non è punica intesa come cartaginese. E' del Regno Numida al dritto Massinissa o suoi successori al rovescio cavallo stante a sinistra con dietro lungo caduceo, zecca ipotizzata Cirta. Non ho il Mazard sottomano ma a memoria dovrebbe essere Mazard 43 o 44 Ti allego il link di una simile https://www.acsearch.info/search.html?id=3623411
    1 punto
  15. Purtroppo non riesco a leggere nell' annullo la data di partenza né il luogo. Considerando l' affrancatura e la tariffa dovremmo essere tra il 1.10.1944 fino alla fine della Repubblica Sociale Italiana. Cartolina illustrata affrancata con 2x 25c verde, San Lorenzo, 2° emissione della serie 'Monumenti Distrutti' del 1944 - 45 della R.S.I. Francobolli non comuni considerando la breve durata della R.S.I. Non è importante ma siamo sui 15€ di catalogo, questo per dire che non e' una cartolina con un' affrancatura da 1€. Peccato l' annullo non nitido, comunque bel pezzo di storia postale. Bella anche nel lato immagine e dolce la poesiola.
    1 punto
  16. PRIMO CAPITOLO: L'ascesa al Trono e la c.d. Epoca giolittiana; (post #10) SECONDO CAPITOLO: La Prima guerra mondiale; (post #84) TERZO CAPITOLO: Dalla fine della Prima guerra mondiale all'avvento del Fascismo; (post #151) QUARTO CAPITOLO: L’avvento del Fascismo e la c.d. Marcia su Roma (1922). (post#223) *** *** *** QUINTO CAPITOLO: La crisi del 1924 Buonasera a tutti. Ripartiamo dopo un lasso di tempo fin troppo lungo con la nostra discussione. Nel post # 223 avevamo affrontato le cause della Marcia su Roma e le conseguenze immediate di quest’ultima. Possiamo riannodare il filo del discorso affermando che la politica governativa per tutto il 1923 fu rivolta a dare credibilità e stabilità alle istituzioni. Tra altre cose, venne approvata dal Parlamento e promulgata la Legge elettorale poi conosciuta come “Legge Acerbo”. Obiettivo primario della norma era quello di correggere le storture del sistema proporzionale, applicato nel 1919, che avevano reso impossibile la costituzione di alcuna solida maggioranza con le conseguenze già accennate nei precedenti interventi. La lista governativa - composta dal Partito Fascista e dai suoi alleati - ebbe nelle successive elezioni dell'aprile 1924 il 60% dei voti. Fino quasi alla metà del 1924, dunque, neppure il critico più malevolo avrebbe potuto affermare che il Re aveva preso una decisione avventata o dannosa nell’ottobre del 1922. Prova ne sia che non vi è traccia nelle pubblicazioni di maggior prestigio del periodo di alcuna censura all’operato di Vittorio Emanuele III. Nel giugno 1924 avvenne l’omicidio del Deputato socialista Giacomo Matteotti, i cui moventi sono state oggetto di numerose indagini storiche alle quali si rimanda. I partiti di opposizione chiesero le dimissioni di Mussolini, affermando con forza una responsabilità di uomini legati al Partito Fascista, il quale – si badi bene – in quel momento non era maggioranza alla Camera, avendo 227 Deputati iscritti su un totale di 535. Purtroppo, l’opposizione non diede battaglia nelle aule parlamentari (come auspicato anche da un “esperto” di manovre parlamentari come Giolitti e dal leader socialista Turati) ma presero la decisione sciagurata di disertare la Camera e dare vita alla c.d. “scissione aventiniana”. In parole povere, liberali, popolari e socialisti rinunciarono a far cadere il Governo Mussolini attraverso il voto di sfiducia parlamentare e, non brillando per coraggio, si limitarono alla sterile protesta aventiniana e all’invocazione dell’intervento Sovrano. Come avrebbe potuto il Re sostituirsi alla Magistratura nell’attribuire a taluno un delitto? Come avrebbe potuto il Re sostituirsi al Parlamento liquidando un Governo che era stato legittimamente insediato con il voto del Parlamento stesso, dopo le elezioni dell’aprile 1924? Curioso notare che le correnti che in altri tempi avevano accusato Umberto I di esercitare un'azione diretta sugli organi dello Stato, ora chiedevano a Vittorio Emanuele III un gesto di forza contro i poteri costituiti. Ecco che l’insipienza e la viltà di molti hanno finito per pesare sulle spalle del Sovrano, anche in questo caso accusato di ogni malefatta benché, come abbiamo visto, poco o nulla Egli poté fare. Nel prossimo intervento tratteremo del consolidamento del Regime. Un saluto cordiale e a presto.
    1 punto
  17. Bellissimo esemplare Alberto, interamente leggibile,lo stemma e la corona al rovescio e la capigliatura del Re al dritto ottimamente conservati ,largo flan e probabilmente di peso pieno o quasi, ribattitura del 4 della data sotto al busto... L'unico difetto di questa moneta e l'incrostazione nella parte bassa del dritto e qualche punto al rovescio, forse nelle mani di chi dico io potrebbe sicuramente migliorare ma anche così è una signora moneta... Considerando il flan e i segni di spazzolatura dei conii sial dritto che al rovescio (per me segno di buona/ottima conservazione)e tenendo conto delle debolezze e schiacciature ritengo questo esemplare in conservazione oltre la media,per me un bel BB ad essere cauti,che per questa tipologia non è assolutamente scontata da trovare... Ti faccio i miei più sinceri complimenti...
    1 punto
  18. 1 punto
  19. Scoperta in Amazzonia una rete di città giardino di 2.500 anni fa La foresta amazzonica era un tempo sede di città collegate da una rete di strade, come conferma il ritrovamento del più grande e antico insediamento amazzonico conosciuto in Ecuador Scansioni LIDAR della valle di Upano in Ecuador che mostrano piattaforme sopraelevate - Stephen Rostain Nella Valle di Upano dell'Ecuador amazzonico, ai piedi delle Ande orientali, è stato rinvenuto un fitto sistema di centri urbani preispanici. Il lavoro sul campo e l'analisi LIDAR (Light Detection and Ranging) hanno rivelato un paesaggio antropizzato con gruppi di piattaforme monumentali, piazze e strade che seguono uno schema specifico intrecciato con estesi drenaggi e terrazze agricole e ampie strade rettilinee che percorrono grandi distanze. Probabilmente è la prima e più grande forma di urbanismo della regione. A descrivere il ritrovamento sulla rivista Science gli scienziati del French National Center for Scientific Research (CNRS), della Pontifical Catholic University of Ecuador e dell'Universita' di Puerto Rico. Il team, guidato da Stephen Rostain, ha presentato le prove di una civiltà basata sull'agricoltura risalente a oltre 2.500 anni fa. Questa società, sostengono gli studiosi, costituisce il primo e il piu' grande esempio di urbanismo agrario a bassa densita' documentato finora in Amazzonia. La caratteristica paesaggistica più rilevante è il complesso sistema stradale che si estende per decine di chilometri, collegando i diversi centri urbani e creando così una rete su scala regionale. Uno sviluppo precoce così esteso nell'Alta Amazzonia è paragonabile a sistemi urbani maya simili recentemente evidenziati in Messico e Guatemala. Il gruppo di ricerca ha utilizzato il sistema di mappatura e rilevamento LIDAR per individuare una serie di strutture, piazze, sentieri e strade, con oltre 6.000 piattaforme di origine antropica e drenaggi fluviali all'interno dell'area di rilevamento, che copriva circa 300 chilometri quadrati. Sono stati inoltre identificati almeno 15 siti di insediamenti distinti di varie dimensioni basati su gruppi di formazioni urbani. Intorno alle piattaforme c'erano campi, molti dei quali drenati da piccoli canali scavati intorno. "La valle era quasi completamente modificata", afferma Rostain. L'analisi del vasellame suggerisce che venivano coltivati mais, fagioli, manioca e patate dolci. Complessivamente, nell'area esaminata c'erano cinque grandi insediamenti. Secondo Rostain, potrebbero essere descritti come città giardino, a causa della loro bassa densità di edifici. Tra gli elementi più interessanti di questo ambiente, gli esperti riportano l'estesa e complessa rete stradale su scala regionale che collega i centri urbani con la periferia circostante. Gli scavi archeologici indicano che la costruzione e l'occupazione delle piattaforme e delle strade avvenne all'incirca tra il 500 a.C. e il 300-600 d.C. Secondo le ipotesi degli scienziati, inoltre, il complesso fu abitato da gruppi delle culture Kilamope e successivamente Upano. Questi ultimi sono diversi dagli altri siti monumentali scoperti in Amazzonia, piu' recenti e meno estesi. Il motivo per cui queste civiltà siano scomparse non è chiaro. Spesso si ritiene che la foresta amazzonica fosse in gran parte incontaminata dall'uomo prima dell'arrivo di Colombo e della successiva colonizzazione. In realtà, i primi europei riferirono di aver visto molte fattorie e città nella regione. Queste notizie, a lungo ignorate, sono state confermate negli ultimi decenni dalle scoperte di antichi sbancamenti e da superfici agricole create dagli agricoltori. Secondo una stima, la popolazione precolombiana dell'Amazzonia sarebbe ammontata a 8 milioni di persone. https://www.avvenire.it/agora/pagine/scoperta-in-amazzonia-una-vasta-rete-di-citta-giardino-di-2500-anni-fa
    1 punto
  20. Quindi "VORDERSEITE" si riferisce al lato anteriore del ciondolo: buono a sapersi. Ho provveduto alla correzione del post. Grazie, apollonia
    1 punto
  21. Anche quelle sono di buon argento la variazione è minima. Solo le insubri di unltimo tipo (rikoi e pirakos e in misura minore toutiopouos) avevano minor argento in lega. Ma poi le ho avute in collezione e so bene com'è la patina. Bene quello che potevo dirti l'ho detto. Ciao
    1 punto
  22. Certamente la visita personale , per chi puo' , e' da preferire trovandoci al cospetto dei frammenti della pianta marmorea di Roma dell' epoca di Settimio Severo , ma in alternativa esiste anche un libro , ovvero una raccolta di carte topografiche , edito dalla Quasar nel 1989 : Rodolfo Lanciani , FORMA URBIS ROMAE , Quasar Editore . E' una rappresentazione cartografica di Roma antica realizzata da Rodolfo Lanciani che costituisce nel particolare un documento unico . I risultati dei suoi studi sulla dislocazione dei monumenti antichi della città furono pubblicati tra il 1893 e il 1901 con il titolo di Forma Urbis Romae . Si tratta della pianta di tutti i resti conosciuti a Roma dell' epoca romana fino al VI secolo , composta da 46 tavole in scala 1:1000 , quindi piuttosto precisa nell' individuazione dei ruderi .
    1 punto
  23. Ciao Lacedemone, Pautasso tipo uno come hai anticipato. Sembra buona ma un po' troppo levigata, è stata pulita in modo troppo aggressivo per i miei gusti, pulizie di questo tipo potrebbero anche mascherare problemi di autenticità. Tu la vedi dal vero quindi potresti capirlo. A me non fa impazzire
    1 punto
  24. SANCTA PHILOMENA Ottone, mm. 28x33
    1 punto
  25. Non è una contromarca ma un saggio per vedere se era argento buono o suberato
    1 punto
  26. che io sappia non esiste un catalogo delle contromarche, ma solo delle ricerche e tante ipotesi. comunque a mio parere la moneta è buona, consunta e scentrata in battitura dalla fretta, 40 euro li vale.
    1 punto
  27. Grazie mille a tutti, dal vivo sono risultate tutte autentiche
    1 punto
  28. Il 'plate' piatto di stampa 1a e' uno dei primissimi piatti e quindi ha creato i primi pennies black. I piatti furono preparati dalla tipografia Perkins & Bacon in fogli da 240 esemplari disposti in 20 file da 12. I primi plate sono i più rari. Ovviamente e' raro l' annullo e la data. In filatelia il 2 maggio 1840 dura il due maggio, l' annullo non e' ripetibile il 5 maggio, ogni giorno e' unico. Considerando che questi francobolli ebbero una tiratura di 68.158.080, vennero fatti nel tempo diversi Plate che ovviamente con l' uso si usuravano, i diversi plate diedero poi le diverse varietà. Il valore e' sulla rarità di quel plate. Tutte le domande sono pertinenti e benvenute.
    1 punto
  29. Però c'è sempre qualche moneta che per varie ragioni diventa rara,e quelle te le vendono , ma a prezzo di mercato.
    1 punto
  30. DE GREGE EPICURI Sì', tutte in rame.
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  31. Ciao e benvenuto sul Forum. A questo collegamento c’è la risposta alla tua domanda
    1 punto
  32. Scusate, oggi ero in giro e ho letto al volo e citato erroneamente un testo che poi @grigioviolaha centrato perfettamente. Allora, posto che la foto iniziale non è di qualità, per la mia esperienza la moneta non sembra falsa nel senso moderno del termine. Se poi prendiamo la monetazione in argento della Gallia da valentiniano III a Anastasio, ci accorgiamo che quella epigrafia e quei tratto sono abbastanza caratteristici. La moneta non rientra magari perfettamente in quelle presentate, e merita un approfondimento, ma per me appare autentica nel senso di antica. Quando rientro domenica sera vi allego qualche foto per spiegarmi meglio....
    1 punto
  33. Ciao! volevo condividere il mio ultimo acquisto del 2023: un grosso di Marino Morosini che attribuirei al tipo 6 del Papadopoli (quattro puntini sotto il gomito sinistro del Cristo). Il peso è di 2,16 g ed il grado di conservazione attribuitogli in asta era qSPL, forse un pelo esagerato, sicuramente un bel BB per me. SM VENETI è parzialmente cancellato e MMAUROC un po’ traballante così come il rovescio, ma mi sembra ben centrato e ci sono ancora degli ottimi rilievi. Devo dire che lo stile dei visi osservabile nei grossi del Morosini, di Jacopo Tiepolo e Pietro Ziani mi affascina particolarmente. Piano piano la collezione cresce Giulio
    1 punto
  34. Ciao a tutti moneta arrivata. Devo dire che osservandola con una luce diversa, i due presunti bisanti sul trono sembrerebbero piuttosto dei segni di costruzione, probabilmente più grossolani del solito, come suggerito da @aratro. Difficile a dirsi. Se così fosse, rimarrebbe quindi solo il bisante tra i piedi del Cristo, segno che non viene riportato tra i 19 tipi identificati dal Papadopoli, ma che è invece riportato dal CNI Vol. VII al numero 33 (pagina 61), solamente la descrizione del dritto è differente: il CNI non riporta interpunzioni sul nome del doge e del santo, che invece sono presenti abbondantemente nel mio esemplare. Saluti, Giulio Posto anche il riferimento del CNI.
    1 punto
  35. Per quello che ne so di questa moneta, non è mai stata menzionata l’esistenza di esemplari con quel refuso in legenda. Per cui penserei, come tra l’altro da lei ipotizzato, che la parte terminale della L si sia distaccata nel tempo, come è possibile vedere anche in porzioni del bordo lineare. Tra l’altro si può notare, in corrispondenza dei distacchi ipotizzati, aree più scure nel metallo. Lascio comunque l’ultima parola a chi sicuramente è più esperto di me.
    1 punto
  36. Mi piacerebbe sentire un parere di @Poemenius su questa moneta... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  37. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Settimio Severo (193-211 d.C.) con la raffigurazione sul rovescio di un trofeo ( che voleva rappresentare quanto sottratto ai nemici sconfitti) e due prigionieri seduti in posizione dimessa segno inequivocabile di resa e sconfitta, coniato a Roma nel 201 d.C. . Chiaramente un denario celebrativo e di propaganda che voleva ricordare la vittoria riportatata dall'imperatore contro i Parti, popolo di confine che sempre problemi causò all'impero. Settimio Severo divenne imperatore nel 193 d.C. al termine di una sanguinosa guerra civile che vide avvicendarsi al potere 5 contendenti diversi, Pertinace, Didio Iuliano, Prescennio Nigro, Clodio Albino ed appunto Settimio. Dopo aver sconfitto ed ucciso Prescennio Nigro proclamato imperatore dal suo esercito in Oriente ed appoggiato dai Parti ( e questo fu il pretesto che diede origine alle campagne partiche dal 195 al 198) e successivamente Clodio Albino (suo co-reggente dal 193 al 197) nominato dalle sue legioni in Britannia e Spagna, restò al potere fino al 211 data della morte avvenuta per cause naturali durante una sua ennesima campagna militare in Britannia. Fu un ottimo stratega e condottiero, vista la sua formazione fortemente forgiata dalla scuola militare, attivo soprattutto nella difesa dei confini. Molto importante fu quella contro I Parti dell'Armenia/Mesopotamia a cui partecipò di persona insieme al figlio Caracalla e all'Augusta sua moglie Giulia Domna ( alla quale fu conferito per l'occasione il titolo di Mater Castrorum cioè protrettrice degli accampamenti militari). Non fu una passeggiata quella in Oriente ma grazie all'impressionante macchina da guerra che aveva messo in piedi ( si narra di circa 150mila uomini e la creazione di tre nuove legioni per l'occasione, le Partiche) riuscì a sconfiggere I Parti ed il loro re Vologase V ripristinando l'ordine nell'area e creando una nuova provincia nella Mesopotamia settentrionale amministrata da funzionari romani. Ottenne così il titolo di Parthicus Maximus e fu costruito per festeggiare la vittoria ed il suo ritorno a Roma un arco di trionfo ai Fori Imperiali, ben conservato ancora oggi. Il denario che ricorda tali eventi da esame diretto risulta coniato ( spero ai tempi di Settimio), centrato, con buon metallo ed ha circolato. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 19 mm 3,30 g RIC 176 L'arco di trionfo ai Fori Imperiali dove sono ben visibili alcuni bassorilievi che illustrano alcune fasi di guerra delle campagne partiche.
    1 punto
  38. 1 punto
  39. Triste. Questa notizia mi rende triste. Ho conosciuto e frequentato per più di vent'anni Giulio Bernardi, ho avviato con lui la mia collezione di monete aquileiesi; 60-70 le ho acquistate presso di lui; le prime nel novembre del 1982. Quando non potevo andare a Trieste, in via Roma 3, ci andava la mia morosa o una sua amica; Giulio affidava loro alcune monete; potevo restituirle se non mi interessavano, ma non l'ho mai fatto, ha sempre saputo accontentarmi. Ricordo tante chiacchiere, racconti. Ricordo quando ci si vedeva ad Aquileia dove faceva una settimana di vacanze con la moglie. C'era qualcosa di più del rapporto commerciante/cliente, c'era la volontà dello studioso a insegnare a chi era interessato a conoscere e apprendere. Ha saputo stimolare il mio interesse per il collezionismo. Lo ringrazio. Lo ricorderò.
    1 punto
  40. Capodanno a casa. Fetta di pandoro, bicchiere di spumante. Buon 2024. Stilicho
    1 punto
  41. Buonasera a tutta la Sezione. Come promesso, condivido un altro rarissimo esemplare di GRTIA Conio del dritto diverso dagli altri quattro ? Cosa ne pensate. Un caro saluto a tutti.
    1 punto
  42. Rarissimo esemplare di centesimo del 1908 Valore riportante doppia L ribattuta in legenda! R4725! (E' ironico, lo scrivo perchè c'é sempre chi l'ironia non la sa leggere, ma la moneta era simpatica)
    1 punto
  43. Ciao a tutti, è una vita che non apro un post ma stanotte vi voglio far partecipi del mio ultimo acquisto....vi piace?
    1 punto
  44. Per la mia collezione di gettoni : Ape 1919 Contromarcata
    1 punto
  45. Buonasera. Premetto che non ho intenzione di vendere/scambiare questa moneta, ereditata da mio nonno. E' rimasta per almeno 30 anni in una bustina di plastica, dentro una scatola di legno. Poche settimane fa ho deciso di pulirla delicatamente: a mani nude, con sapone neutro e acqua demineralizzata. Non chiedetemi foto migliori, per oggi meglio di così non posso fare.... e tenete conto che è la mia prima foto ad una moneta. Che ne pensate? Azzarderei un BB+ (così faccio anche pratica con gli stati di conservazione). Grazie in anticipo e buona serata a tutti.
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  46. Salve a tutti, dopo aver tentato invano di identificarla, mi rivolgo al forum... Peso: 4,45 Gr Diametro: 21,5 mm Metallo: Bronzo (così mi sembra) Presenta la stessa figurazione su ambedue le facce, esattamente come da fotografie... Grazie a chiunque voglia contribuire! :-)
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  47. Seguo la discussione con qualche QUATTRINO di tipo 14/B
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