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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/12/24 in tutte le aree

  1. Cartolina illustrata in perfetta tariffa con cinque parole di convenevoli, con 10 lire emissione "Italia a Lavoro" del 1950 soprastampato AMG - F.T.T. (American Military Government - Free Trieste Territory). Siamo in quello che fu chiamato territorio libero di Trieste, durante l' amministrazione anglo - americana la cosiddetta zona A, ci fu anche una zona B quella che finì sotto la triste amministrazione jugoslava, chi è di Trieste ne saprà sicuramente e tristemente di più. Ad abbellire questo capolavoro storico postale l' annullo di partenza dell' ambulante Trieste Roma 138-G del 24.6.1953. ....come questi esempi sotto... E' probabile che la cartolina sia stata imbucata proprio alla stazione ferroviaria di Trieste, in quanto questi ambulanti erano uffici postali mobili su treno, con tanto di cassetta postale per poter imbucare. Alcuni esempi... Dal lato storico postale la cartolina e' a mio umile parere MAGNIFICA. Di valore.
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  2. Sarà battuta da inAsta Asta 110 E-Live lot. 573 questa preziosa siliqua di zecca gallica incerta di quello che la divulgazione storica, soprattutto estera, definisce come l'ultimo vero imperatore romano, colui che con capacità e visione cercò di ricostituire e riformare l'impero romano d'occidente negli ultimi anni della sua esistenza. Ma che trovò sulla sua strada il kingmaker Ricimero che, forte dell'appoggio del senato e della chiesa romana, lo fece arrestare e giustiziare. Questa siliqua dovrebbe essere mesa in relazione alla "reconquista" della Gallia da parte dell'imperatore ROMANE IMPERIALI - Maggiorano (457-461) - Mezza siliqua C. 8; RIC 2653 var (AG g. 0,67)Zecca gallica incerta Grading/Stato: BB Note Zecca gallica incerta - Imperatore nella parte occidentale dell'Impero dal 457 al 461. Nacque intorno al 405 (secondo lo Stein nel 415 circa) da un'antica famiglia romana: il suo nonno Maggioriano era stato magister militum sotto Teodosio in Pannonia; il padre era stato amico e amministratore del generale Ezio: M. stesso fu educato alla scuola di Ezio e prese parte ad azioni militari in Gallia. In seguito venne a Roma e fu nominato comes domesticorum (comandante della guardia imperiale) dall'imperatore Valentiniano III; conservò la stessa carica sotto Petronio Massimo e sotto Avito e strinse amicizia con Ricimero, che fu per 15 anni arbitro dell'Occidente. Alla morte di Avito (456) seguì un periodo d'interregno, durante il quale la parte occidentale, almeno nominalmente, fu riunita all'Oriente: in questo breve periodo M. fu nominato dall'imperatore Leone I magister militum. Il i° aprile 457 M., presso Ravenna, fu acclamato imperatore dall'esercito e più tardi riconosciuto dal senato. Dotato di qualità politiche e militari non comuni, egli tentò subito di rialzare le tristissime condizioni dell'Impero d'Occidente. Concesse una temporanea esenzione dalle imposte a tutti i sudditi: procedette poi a una riforma generale del sistema tributario per evitare i gravi abusi che si erano verificati; ripristinò l'ufficio dei defensores civitatis. Cercò con altre leggi di restaurare la pubblica moralità e di incoraggiare i matrimonî, proibendo fra l'altro alle nubili e alle vedove senza figli di ritirarsi nei conventi prima di aver compiuto il 40° anno di età. Si volse poi a tentare il rafforzamento dell'autorita imperiale nelle provincie occidentali. Dopo aver respinto dalle coste dell'Italia meridionale un'incursione di predoni vandali, passava nel 459 in Gallia dove da 66 anni non si era più visto un imperatore legittimo. Difendeva con successo Arles contro i Visigoti e concludeva col loro re Teodorico II un trattato più che decoroso per i Romani. L'aspirazione maggiore di M. era peraltro quella di abbattere i Vandali; a questa campagna si preparava fino dalla sua assunzione al trono. Dalla Gallia passò in Spagna e si avviò a Carthago Nova dove era riunita una flotta di 300 navi. Ma Genserico, aiutato da un tradimento, poté in parte distruggere questa flotta e concludere una pace vantaggiosa. Ricimero era rimasto inattivo in Italia e, quando M. dalla Gallia tornò in Italia, lo fece imprigionare presso Tortona e uccidere (2-7 agosto 461).
    3 punti
  3. Roma, 11 gen. (askanews) – Una mappa marmorea originale della Roma Antica presentata in modo da essere perfettamente leggibile e una sorprendente collezione di materiali epigrafici e architettonici. È quanto si potrà vedere con l’apertura al pubblico dal 12 gennaio del Parco Archeologico del Celio e del nuovo Museo della Forma Urbis, allestito al suo interno. Parco e Museo sono parte di un vasto progetto di valorizzazione dell’intera area del Celio, inquadrata in seno al più ampio programma di riqualificazione del Centro Archeologico Monumentale (CArMe) voluto da Roma Capitale. Il Parco Archeologico del Celio occupa il settore settentrionale del colle, un’area verde orientata verso il Colosseo e all’interno della quale sussistono importanti testimonianze archeologiche, come le fondazioni perimetrali del tempio del Divo Claudio. Grazie al recupero degli edifici presenti nell’area, la Casina del Salvi e l’ex Palestra della Gil, e alla sistemazione del contiguo giardino archeologico, in cui sono stati organizzati per nuclei tematici una grande quantità di materiali epigrafici e architettonici di grandi dimensioni delle collezioni dell’ex Antiquarium Comunale, provenienti dagli scavi di Roma di fine Ottocento, i visitatori avranno una nuova opportunità per approfondire la conoscenza della Roma antica. Il sovrintendente capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce. “Siamo nel Parco archeologico del Celio, un quadrante della città antica che funge da cerniera tra l’area monumentale dei Fori Imperiali del Colosseo e la Via Appia. Un punto nevralgico per la storia antica, che conteneva il tempio del Divo Claudio, uno degli imperatori più importanti della dinastia, che ha riformato la città”. All’interno del Parco è allestito il nuovo Museo della Forma Urbis, che custodisce i frammenti rimasti della celebre Forma Urbis Romae, la gigantesca pianta marmorea della Roma antica incisa nel terzo secolo d.C. Si tratta di una delle più rare e importanti testimonianze della città antica che i visitatori torneranno ad ammirare dopo quasi un secolo. Il sovrintendente Claudio Parisi Presicce. “In questo luogo abbiamo voluto esporre per la prima volta in cento anni i frammenti della pianta marmorea realizzata all’epoca di Settimio Severo che ci documentano la città di Roma antica nel suo massimo sviluppo”. Tratto da : https://www.msn.com/it-it/viaggi/notizie/apre-a-roma-il-parco-archeologico-del-celio-con-il-nuovo-museo/ar-AA1mOFX0?ocid=msedgdhp&pc=EDGEDB&cvid=d174d3e5e09c4fafd3d09bb8e4232ac3&ei=31
    3 punti
  4. Si tratta di un tallero "romano", ossia con iato a Roma per uso in Africa orientale Italiana, 1935-1936. Si capisce dalla leggenda smozzicata, ovvero con le lettere tagliate dal bordo del tondello e dal busto dell'Imperatrice che tocca il bordo.
    2 punti
  5. Ciao! volevo condividere il mio ultimo acquisto del 2023: un grosso di Marino Morosini che attribuirei al tipo 6 del Papadopoli (quattro puntini sotto il gomito sinistro del Cristo). Il peso è di 2,16 g ed il grado di conservazione attribuitogli in asta era qSPL, forse un pelo esagerato, sicuramente un bel BB per me. SM VENETI è parzialmente cancellato e MMAUROC un po’ traballante così come il rovescio, ma mi sembra ben centrato e ci sono ancora degli ottimi rilievi. Devo dire che lo stile dei visi osservabile nei grossi del Morosini, di Jacopo Tiepolo e Pietro Ziani mi affascina particolarmente. Piano piano la collezione cresce Giulio
    2 punti
  6. credo che il lavoro cui fa riferimento @Poemenius sia questo: "LE MONNAYAGE D’ARGENT DE MAJORIEN EN GAULE (457-461) :TYPOLOGIE ET ASPECTS QUANTITATIFS" https://www.academia.edu/43430809/Le_monnayage_d_argent_de_Majorien_en_Gaule_457_461_typologie_et_aspects_quantitatifs_in_J_CHAMEROY_and_P_M_GUIHARD_dir_Argentum_Romanorum_sive_Barbarorum_Tradition_und_Entwicklung_im_Gebrauch_des_Silbergeldes_im_römischen_Westen_4_6_Jh_Mayence_2020_p_117_134 Nelle immagini del saggio di Doyen non mi sembra di trovare però una identità di conio sulla legenda visibile per il dritto che qui mi sembra più degenerata rispetto quelle riportate nell'articolo.
    2 punti
  7. Ciao a tutti moneta arrivata. Devo dire che osservandola con una luce diversa, i due presunti bisanti sul trono sembrerebbero piuttosto dei segni di costruzione, probabilmente più grossolani del solito, come suggerito da @aratro. Difficile a dirsi. Se così fosse, rimarrebbe quindi solo il bisante tra i piedi del Cristo, segno che non viene riportato tra i 19 tipi identificati dal Papadopoli, ma che è invece riportato dal CNI Vol. VII al numero 33 (pagina 61), solamente la descrizione del dritto è differente: il CNI non riporta interpunzioni sul nome del doge e del santo, che invece sono presenti abbondantemente nel mio esemplare. Saluti, Giulio Posto anche il riferimento del CNI.
    2 punti
  8. Il panno per maneggiare le monete dovrebbero innanzitutto imparare a usarlo loro quando maneggiano divisionali, 2 euro commemorativi e 20 euro rame FDC 😁
    2 punti
  9. Il Rizzo non e’ un mero catalogo bensi un’opera di studio e commento sulle monete greche coniate in Sicilia dove vengono esaminati soprattutto gli aspetti artistici, storici e anche quelli piu’ strettamente numismatici . Leggendo la trattazione si verifica la coerenza delle illustrazioni riportate nelle tavole. Si deve pero’ fare lo sforzo di leggere 😊
    2 punti
  10. Buonasera a tutti, a Febbraio una magnifica lettera con un Penny Black, datato 2 maggio 1840, verrà messo all’asta con un prezzo di partenza stimato tra 1.5 e 2.5 milioni di dollari da Sotheby’s a New York. Sotheby’s, una delle più grandi case d’asta inglesi, ritiene probabile che il valore del francobollo possa superare quello battuto all’asta nel 2021. Il Penny Black, dedicato alla Regina Vittoria incoronata e presa di profilo in bianco e nero, è il primo francobollo emesso nella storia, posto in vendita al pubblico dal 10 aprile 1840. Il suo valore è storico in quanto è stato il precursore delle comunicazioni globali di massa e tuttora non è stato completamente soppiantato dalle più moderne tecnologie. Fu un’autentica rivoluzione: per risolvere lo spinoso problema del recapito della corrispondenza, l’inglese Rowland Hill, insegnante e politico riformatore, escogitò un sistema di pagamento che, attraverso appunto un francobollo, risultava anticipato e a carico del mittente. Vi consiglio di seguire l'asta e se interessati fate la vostra offerta per portare a casa un pezzo di Storia della Comunicazione Umana: https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2024/the-one/the-2nd-may-1840-penny-black-cover Grazie a tutti numys
    1 punto
  11. Il 'plate' piatto di stampa 1a e' uno dei primissimi piatti e quindi ha creato i primi pennies black. I piatti furono preparati dalla tipografia Perkins & Bacon in fogli da 240 esemplari disposti in 20 file da 12. I primi plate sono i più rari. Ovviamente e' raro l' annullo e la data. In filatelia il 2 maggio 1840 dura il due maggio, l' annullo non e' ripetibile il 5 maggio, ogni giorno e' unico. Considerando che questi francobolli ebbero una tiratura di 68.158.080, vennero fatti nel tempo diversi Plate che ovviamente con l' uso si usuravano, i diversi plate diedero poi le diverse varietà. Il valore e' sulla rarità di quel plate. Tutte le domande sono pertinenti e benvenute.
    1 punto
  12. Senza foto migliori direi Pisa, se e quando @AntonioRusso avrà voglia di fare foto diverse (con luce radente ad esempio) proveremo a capire meglio.
    1 punto
  13. DE GREGE EPICURI Sono coniate effettivamente nello stesso anno (TRP XXVI), ma non so se si riferiscano allo stesso evento. Nel denario, sullo scudo della vittoria si legge VIC GER, quindi "victoria germanica". Sul sesterzio, la figura al rovescio è Roma elmata, raffigurata nelle vesti di Minerva.
    1 punto
  14. Ho un quattrino di Maria Teresa bucato con 17 mm di diametro: Con quel diametro che indichi sarà un sestino, due millimetri erosi su di un quattrino mi sembrano troppi anche con quell'usura/corrosione.
    1 punto
  15. TESI OSTICHE, CONTORTE E SCONCERTANTI Buona serata, Stilicho
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  16. Salve,la seconda è un quattrino anonimo di Ancona tipo questo? https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANOANA/15
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  17. La mia impressione, di non addetto ai lavori, era di una emissione locale gallica eseguita da maestranze illetterate e quindi ci sta il risultato. È una monetazione che però non conosco quindi mi astengo dal giudicarla con lo sguardo viziato dai "miei Galli" che hanno preceduto di un bel po' Maggiorano.
    1 punto
  18. Scusate, oggi ero in giro e ho letto al volo e citato erroneamente un testo che poi @grigioviolaha centrato perfettamente. Allora, posto che la foto iniziale non è di qualità, per la mia esperienza la moneta non sembra falsa nel senso moderno del termine. Se poi prendiamo la monetazione in argento della Gallia da valentiniano III a Anastasio, ci accorgiamo che quella epigrafia e quei tratto sono abbastanza caratteristici. La moneta non rientra magari perfettamente in quelle presentate, e merita un approfondimento, ma per me appare autentica nel senso di antica. Quando rientro domenica sera vi allego qualche foto per spiegarmi meglio....
    1 punto
  19. Grazie @grigioviola e insisto su questa tua ultima osservazione. I falsi moderni di Maggioriano abbondano, come per tutta la monetazione tardiva e rara del V secolo, con il suo stile grezzo che si presta facilmente alle falsificazioni. Nemmeno io ho trovato nel saggio una moneta dallo stesso conio di dritto o di rovescio, ma non è sorprendente di per se. Quella più somigliante è la mezza siliqua 10/6, che dovrebbe essere autentica, perché verosimilmente trovata con metal detector. Peccato, la foto è sfocata, e non si vede bene la legenda, ma s’indovina « IORIA(N?) » al dritto. Oltre il « mentone » che contrasta con la frequente micrognazia osservata, il punto che ho trovato preoccupante sulla « mezza siliqua » che verrà battuta è la legenda irriconoscibile al dritto. Doyen insiste sul fatto che, a differenza delle leggende spesso degenerate del rovescio, per le quali le forme corrette sono un'eccezione, per quanto riguarda le legende al dritto, se ogni tanto mancano le ultime lettere e « nonostante il carattere a volte sommario ed esitante dell'epigrafia, va notato che gli errori di ortografia sono estremamente rari, ad eccezione di della N, talvolta invertita. Su queste monete non è stata notata alcuna pseudo-leggenda. » Altro esempio dallo stile simile con legenda al dritto ben leggibile: https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-36052.htm @Poemenius Gradirei il tuo parere sull’autenticità, credo che la domanda di @Arka e di @Adelchi66 era anche quella?
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  20. Classical Numismatic Group > Electronic Auction 545 Auction date: 30 August 2023 Lot number: 56 Price realized: 350 USD (Approx. 323 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: SICILY, Syracuse. Second Democracy. 466-405 BC. AR Litra (11.5mm, 0.73 g, 2h). Struck circa 415-405 BC. Head of Arethousa right, wearing sphendone; dolphin behind neck / Octopus. HGC 2, 1379; SNG ANS 282–3. Toned, scratches and porosity. Near VF. From the Dr. Charles Schulz Collection. Ex "Numismatic Beastiary" Collection (Owl FPL, 1981), no. 52. Estimate: 200 USD
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  21. probabile primi novecento o anni del periodo dal 45 al 50. Impossibile dare una data esatta,questo è di massima il periodo😀
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  22. Essenziale per lo studio storico numismatico di queste monete sardo-romane , ma anche di altra tipologia , e' il bel libro di Mariano Sollai , purtroppo difficile oggi da trovare : "Le monete della Sardegna romana" , edito da Carlo Delfino Editore , nel 1989 .
    1 punto
  23. Salve, condivido le foto di una cartolina di Trieste e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
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  24. Ci sono delle regole ben precise. Queste vanno rispettate. La Francia l'ha fatto? NO Ergo il disegno non va bene
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  25. Non c'è nemmeno bisogno di chiederlo, salteranno fuori col contagocce, ma stai sicuro che arriveranno, ed ovviamente a prezzi da strozzini... p.s. Ma ci sono immagini di 'sti nuovi €cent franzosi? Edit Trovate nell'altro thread, me n'ero scordato
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  26. Mi dispiace, ma non è riportata la descrizione precisa della contromarca. Riporto il passo saliente del sequestro: "vidde nelle mani di un contadino una moneta di argento di sei carlini coniata nel 1838, nell’esergo ov’è la effigie del Re N.S., sulla parte superiore vi sta segnata la parola olim, e nella parte inferiore la parola Bomba." Sottolineature presenti nel testo originale.
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  27. Adriano Cadel era un fotografo triestino, con una produzione negli anni quaranta e cinquanta. Nei Beni Culturali Regionali c'è un suo archivio di negativi fotografie e cartoline, testimoni dei cambiamenti urbanistici del territorio triestino e isontino.
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  28. Provo: là NG à genti: L issi MA LANGA GENTILISSIMA Buona notte. Stilicho
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  29. Aspetto di vedere immagini reali con le relative specifiche e tirature, dopodichè deciderò, ma attualmente (vista anche la delusione dello scorso anno) credo che non acquisterò nulla.
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  30. Buonasera,io già in collezione 2023 ho tagliato gli acquisti e questo anno 2024 sarò ancora più selettivo.Le monete che emette la Zecca italiana sono non raffinate e di certo non per la non maestria degli artisti: Virne dato loto troppo poco tempo per fare capolavori.Sono monete grossolane non degne della numismatica italiana.Questo il mio pensiero.
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  31. Ciao, non dire così, dai! Considera che la discussione e' stata spostata in sezione solo ieri e ognuno di noi va sul forum quando riesce, nel tempo libero (sempre più poco, in verità) che ci lascia la vita di tutti i giorni. La tua moneta mi piace molto, ha belle effigi (il dritto e' un pò sfocato in foto, ma si appezza comunque bene), centrata. Credo che si tratti della RIC IV parte III 9: Online Coins of the Roman Empire: RIC IV Aemilian 9 (numismatics.org) Ad essa il RIC assegna rarità R4. Tuttavia, Il concetto di rarità nelle monete antiche va preso sempre un po' cum grano salis. Considera che il RIC IV part III e' del 1949 e non tiene quindi conto dei più recenti ritrovamenti e delle più recenti acquisizioni. Onestamente, nel mio piccolo, posso dirti che non e' un imperatore che vedo spesso, ma il mio parere potrebbe anche essere inficiato dalle mie abitudini di ricerca e dai miei gusti. Per avere una idea prova a cercare su siti tipo Acsearch (per dirne uno) dove puoi anche vedere i dati delle aste per avere una idea del valore. Al di là di tutto (rarità compresa) non dimenticare che hai tra le mani un pezzo di storia. E non e' affatto poco. Questo il mio pensiero di appassionato che non ha ancora in collezione un antoniniano di Emiliano. E sottolineo ancora. Non si sa mai Ciao. Stilicho
    1 punto
  32. Se non controllano, qualcuno prima o poi mette i panettoni al posto delle stelle. Da qualche parte mi sembra di aver letto che le leggi e/o i regolamenti vanno rispettati. E le monete credo le possano fondere tranquillamente: non penso neppure che i "malvagi" legislatori europei sappiano che cos'è un condono. Servus, Njk
    1 punto
  33. Mi sa tanto che per questo tentato plagio sarai perseguitato dal fantasma di Elvis Presley e costretto a sentire la sua indimenticabile versione di 'Unchained melody' (colonna sonora del film Ghost con Patrick Swayze e Demi Moore del 1990) h24 fino a quando non l'impari a memoria. Dopo che hai inserito su youtube la tua personale performance (senza l'ausilio di un display karaoke) durante la scena del vaso di creta, il fantasma di Elvis sparirà per sempre da casa tua >>> >>>> per trasferirsi a casa di Sgarbi.
    1 punto
  34. Ciao a tutti, Sinceramente io credo che tu, essendo ancora agli inizi (e quindi avendo ancora poca consapevolezza della qualità tecnica e della relativa valutazione), “ascoltando il cuore” rischi di sbagliare. Non voglio spaventarti ma solo metterti davanti a una realtà oggettiva: le difficoltà insite nel mercato, che poi sono fulgidamente trapelate dai vari pareri degli amici che sono già intervenuti. Come è stato già detto (e come tu stesso hai avallato) serve preparazione, documentarsi bene prima di fare un“acquisto sicuro”. Se gli “acquisti sicuri” sono la tua “preoccupazione” primaria, risolvi subito rivolgendoti esclusivamente a venditori rinomati di provata serietà e molta esperienza: Varesi e Negrini ad esempio, sono due nomi che potrebbero costituire un buon punto di partenza per studiare le relative foto proposte nelle varie aste. Sono professionisti comprovati del settore ormai da decenni. Ma quello che più mi preme dirti, e che mai mi stancherò di ripetere, è quello non di affidarsi a qualcuno, ma quello di imparare da sé nel valutare la qualità di un pezzo. Come si fa? Tanto studio come prima cosa. Ecco alcuni consigli: - Studia bene le foto delle monete proposte nelle varie aste: Nomisma e Nomisma Verona, Ranieri, Inasta, Picena, Montenegro, NAC e le già due sopra citate, per elencare parzialmente quelle più blasonate. Non ha caso ho dato enfasi allo “studia bene”; creati un tuo database personale ordinato con tutte le monete che ti interessano. Studia i rilievi, impara a capire i vari difetti di produzione e a identificarli nella moneta (fondamentale ai fini della valutazione). - Impara a “leggere” le foto (per questo è FONDAMENTALE studiare almeno su delle fotografie in alta definizione, che le succitate case effettuano). Questo è un passo fondamentale specialmente se non puoi vedere tante monete in mano. Devi imparare a scartare foto poco chiare e malfatte. Questo implica quindi saper intavolare una “trattiva tecnica” col venditore per farti mandare foto migliori che mostrino QUELLO CHE TU VUOI SAPERE. È quindi basilare avere una certa dimestichezza di questo aspetto, perché questo implica che tu già sappia valutare una fotografia monetale. Nel mio sito ho scritto una guida introduttiva sulla fotografia monetale. Questa contiene anche dei principi guida che aiutano a valorizzare la chiarezza delle foto (sezioni “inquadratura” e “bilanciamento del bianco”). Puoi dargli un’occhiata: https://www.ilnumismatico.com/pdf/GuidaFotografica.pdf - Creando un tuo database non dimenticare mai di segnarti il prezzo di realizzo (con relativi dati della casa d’aste e della data). Così avrai almeno un’idea dei prezzi. È anche utile dare un’occhiata ai prezzi di vendita su Ebay. - Frequenta molto il forum e studialo utilizzando la funzionalità di ricerca. Il forum ha quasi 20 anni, e sicuramente la domanda che hai in testa sarà già stata trattata. Utilizzando la sopra citata funzionalità ti si aprirà un mondo. Esempio pratico di cosa voglio dire con tutta questa sbrodolata di parole: Ottimo spunto per iniziare: è comune e non costa molto in alta conservazione. MA… ricordati di quelle “difficoltà” insite nel mercato numismatico di cui parlavamo sopra… Essendo una moneta di rame devi imparare BENE a riconoscere la tonalità del rame non trattato (molte monete vengono lavate, per non parlare poi di chi le pulisce…) Quindi, utilizza il forum per imparare a capire qual è la tonalità naturale del rame non trattato. Questo è un solo spunto, ma ce ne sono tanti altri al riguardo. Chiedi sempre qui PRIMA di acquistare (anche se sarebbe meglio, per un po, fare solo studio). Se posso esserti utile in maniera più specifica, puoi anche contattarmi privatamente. un cordiale saluto a tutti, Fabrizio
    1 punto
  35. A te piace collezionare varianti ed errori? Se la risposta è si, allora devi assolutamente tenerla (se già la possiedi) in collezione. Il Gigante la riporta come NC valore 20 euro in FDC. Nessuno può dire cosa ha importanza , il collezionista vecchio stampo cerca la moneta in perfetto FDC, e neanche guarda la variante, chi cerca monete particolari non sa cosa sia il FDC, ma cerca la variante, ognuno è libero di dare importanza a quello che crede. L'importante è rimanere lucidi, e non attribuire valori folli a piccole varietà o errori.
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  36. Grazie @Marfir hai spiegato perfettamente, credo che sarà un buon thread da far seguire ai neofiti, naturalmente grazie a tutti gli intervenuti.
    1 punto
  37. Giusto le descrizioni ma con delle foto secondo me è più chiaro per i neofiti. Come detto la rosetta per MB è un lontano ricordo Per il BB invece qualcosa si vede ma l'usura ne pregiudica i maggior rilievi Per lo SPL sostanzialmente i rilievi sono intatti ma il lustro è per lo più sparito Il FDC ovviamente ha tutti i sui rilievi ed il lustro ben visibile. Spero di essere stato utile Saluti Marfir
    1 punto
  38. Sarà perché il paese sta combattendo strenuamente per difendersi da un aggressore sanguinario molto più grande? A me l'angoscia la mettono Putin e tutti i suoi lacché...
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  39. Questa invece la foto ravvicinata del francobollo
    1 punto
  40. Sembrerebbe 70R ma potrebbe essere anche 708 o 709
    1 punto
  41. Il francobollo è posto sul classico ''piego'', cioè un foglio che fa da busta e da lettera. Il tuo 15c litografico è il primo francobollo del Regno d'Italia che riporta la dicitura 'Italiano', in fondo l'Italia era nata appena due anni prima. Il tuo è del 1° tipo quello di più valore, catalogato intorno agli 80 euro solo il francobollo viaggiato, più bisogna aggiungere gli annulli. Naturalmente questo è il valore di catalogo il valore di mercato è tutt'altra cosa. Anche qui bisogna vedere come e dove si vende. Emessi il 10.2.1863 rimasero in validità sino 31.12.1863 Il tuo ha tre bei lati con margini importanti, solo il sx un po più filato ma che comunque non intacca la cornice, anche questo va considerato. Bella busta, bel francobollo con dei bei annulli. Bel materiale complimenti.
    1 punto
  42. L' annullo di Palmi è un' altra piccola gioia. Gli annulli ci sono tutti e questo la rende storia postale. Appena rientro controllo il francobollo all' infuori che non lo hai già fatto tu. Pure lì ci sono cose da dire. Bella.
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  43. Questa sarebbe da vederla tutta fronte/retro. L' annullo ovale è il distretto o quartiere postale. Nel nostro caso distretto 29 di Napoli. È il timbrino di presa in carico del postino, quindi arriva a Napoli il 14 giugno ma viene consegnata il 15. Questo timbrino è un' amore la metterei in collezione solo per quello.
    1 punto
  44. 1 punto
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