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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/08/24 in tutte le aree
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Giusto le descrizioni ma con delle foto secondo me è più chiaro per i neofiti. Come detto la rosetta per MB è un lontano ricordo Per il BB invece qualcosa si vede ma l'usura ne pregiudica i maggior rilievi Per lo SPL sostanzialmente i rilievi sono intatti ma il lustro è per lo più sparito Il FDC ovviamente ha tutti i sui rilievi ed il lustro ben visibile. Spero di essere stato utile Saluti Marfir5 punti
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Ciao a tutti e buon anno innanzitutto Come Luciano sono propenso nel vedere punti di costruzione nel conio sia per il diritto (ritengo sia quello centrale del compasso) che nel retro per quello del piede a DX per chi guarda. Non ho visto le vecchie discussioni per i punti sulla struttura del trono, ma se fate caso si vedono anche in alto (da tutte e due le parti) sulla spalla del trono: a me sembrano sempre punti di costruzione del conio. Sto facendo uno studio sui segni segreti dei massari dei grossi: le tipologie di segni segreti "incastonati" nelle strutture/vesti li ho sempre trovati fatti in modo molto diverso ma ben distinguibili dal disegno stesso del trono o delle vesti del Cristo.4 punti
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Ciao Caro @GiulioB disamina ben particolarizzata, complimenti. Sostanzialmente sono d'accordo, ho solo un dubbio riguardo al pallino attaccato spesso al piede sinistro del Cristo; sicuri che non si tratti di un punto che serviva per l'allineamento della iconografia e che in sede di battitura non è sparito? Purtroppo tante foto sono sparite perché inserite nella discussione tramite un programma esterno che è a "tempo", ma ho visto che oltre al punto (o quello che sembra essere stato un punto, ma che risulta schiacciato), spesso c'è un segmento che si sovrappone all'archetto posto a sinistra del piede del Cristo e che non sembra essere il lembo inferiore della tunica che finisce più in alto. Vedasi: grosso del post 186 grossi 1°/3°/4° del post 187 grosso 1° del post 222 grossi dei dpost 234 - 244 - 255 -262 Quindi pallino e segmento per delineare gli spazi dove inserire gli elementi dell'iconografia. Potrebbe essere o sto volando di fantasia? saluti Luciano3 punti
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Ciao @CORNELIUS MAXIMUM (sic!) Si tratta di un’imitativa e in questo caso, non si deve per forza cercare un denario officiale con questo rovescio associato allo stesso dritto. Forse sono due dritti combinati. Esiste un’imitativa con un dritto identico, ispirato dal denario serrato Memmia, Crawford 313/1 (Saturno con arpa/falcetta alle spalle al dritto), e probabilmente potremmo trovare il rovescio nello stesso ambiente geto-dacico… Se non si tratta di qualche scherzo, perché non capisco perché una foto di questo denario non sarebbe condivisibile sul forum? https://www.acsearch.info/search.html?id=3333055 il denario Memmia 313/1:3 punti
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Riporto anche la locandina del Convegno di Modena che trovo tra l’altro molto bella2 punti
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Ce l’ho, ce l’ho! Ciao @littleEvil Mi piace moltissimo leggervi, imparo anche nel campo dell'etimologia francese ( raisin, racemus, mais bien sûr! 🤭) , e qualche falso amico francese/italiano in più: raisin: « racina », uva racine: radice Perfino 'n pò ri sicilianu chi nun fa mali, e scusa @nikita_ per gli errori!2 punti
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Un esemplare di didrammo valutato " rare ", con al diritto particolare testa di Demetra accostata al nome della dea stessa ed al rovescio spiga con etnico e simboli . Sarà il 17 Gennaio in vendita CNG Triton XXVII online al n. 5024 . Dalla rete, unisco di questa tipologia, un esemplare passato a suo tempo in NAC 29 al n. 39 .2 punti
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Più che della croce uncinata, si tratta del "sigillo di salomone", simbolo molto raro nell'area alpina. In Val di Susa, era presente sul muro di un edificio ora abbattuto a Mocchie (Condove). In Val Maira il nodo di Salomone è presente in una bellissima costruzione quattro-cinquecentesca a Caudano di Stroppo2 punti
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Essendo 1 Lira del 1939 A. XVIII non presenta alcuna differenza nella valutazione economica con la gemella "calamitabile" (preferisco usare questo termine in quanto la moneta non si presenta come un magnete, ma subisce l'azione di una calamita). Al contrario, se fosse stata dell'anno XVII "non calamitabile" avrebbe avuto un minor valore rispetto alla calamitabile, in quanto quest'ultima è più difficile da reperire. Inoltre, bisognerebbe fare un discorso sul tipo di calamita utilizzata per la verifica, poiché una moneta può risultare "non calamitabile" se il magnete usato produce un campo magnetico debole, mentre presenta reattività (e quanto grande) al campo con una calamita più potente. Per maggiori informazioni, rimando all'articolo apparso sul Gazzettino #10 del luglio 2023 di Quelli del Cordusio:Il magnetismo nell'Acmonital dell'Impero.pdf2 punti
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Domandare è lecito, rispondere è cortesia, ma se anche chi domanda lo fa cortesemente si risponde più volentieri Ho solo fatto una battuta che non voleva essere cattiva, come dimostra la faccina che sorride. Ho piacere di sapere che hai un lavoro, e lo dico, di nuovo, con sincerità, di questi tempi, purtroppo, non è affatto scontato. petronius2 punti
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Non lontano dal luogo di ritrovamento, mi fu segnalata una roccia con delle incisioni. La loro leggibilità la migliorai notevolmente lavando la superficie della roccia con una spugna, spazzolandola con un pennello morbido, quindi evidenziandole con polvere di gesso, poi tolta con un pennello morbido affinché la polvere di gesso rimanesse solamente nelle incisioni. I disegni evidenziati sono due, affiancati e alti entrambi circa 13-15 cm. In quello a sinistra si osserva un cerchio nel quale è collocato un esagramma (sigillo di Salomone o Stella di Davide) i cui sei vertici sono attraversati da linee curve aventi origine nella circonferenza esterna: al centro vi è un cerchio di piccole dimensioni, all'interno del quale c'è un piccolo simbolo o lettera indecifrabile. Nel disegno a destra si osserva una croce le cui estremità sono ripiegate a sinistra formando una croce uncinata retrograda, sovrapposta a un quadrato o rombo meno evidente. Dopo avere reso maggiormente nitido il disegno, nella parte sottostante sono divenute leggibili tre lettere, VJP (probabilmente Vallory Jean Pierre), prima non visibili, che sono da ritenersi incise in tempi successivi. La presenza di questi due simboli ebraici in alta Val di Susa è da ritenersi eccezionale. Ovviamente, informai la sovrintendenza anche (e soprattutto) per quanto riguarda queste incisioni, nella stessa occasione in cui denunciai il ritrovamento dell'asse di Domiziano. Entrambi i disegni richiamerebbero la figura storica del sovrano del Regno di Giuda. La conca di Bardonecchia con le vallate che in essa confluiscono è sorprendentemente ricca di toponimi che richiamano la Palestina e le Sacre Scritture. Ciò è soprattutto evidente in Valle Stretta e nel vallone della Rho: il monte Thabor, le punte Gaspard, Melchior e Balthazar, il torrione di Barabba (Tour Jaune de Barabbas), il Prato Betlèm sotto il Pian delle Stelle, per non citarne che alcune. Pensare che tutta questa toponomastica sia nata solamente a seguito del viaggio fatto da un pellegrino in Terra Santa, ci sembra riduttivo: è possibile che un pellegrino importante, un signorotto locale, abbia voluto celebrare in questo modo un suo pellegrinaggio in Palestina, ma affinché questi toponimi potessero diventare di uso comune e si tramandassero nei secoli, era necessario che vi fosse un diffuso sentimento locale attento al testo biblico. Questo sentimento sembra esistere, sia poiché la popolazione locale, soprattutto quella delle borgate minori, si è sempre contraddistinta per la sua marcata religiosità, sia per l'attenzione che traspare per la simbologia biblica, come osserviamo in molte tradizioni decorative. E' interessante ricordare le famose ghirlande di frutti realizzate dagli intagliatori di Melezet. Vedere in esse solamente un aspetto meramente estetico, è molto limitativo: esse, infatti, richiamano complessi concetti biblici ed evangelici e queste ghirlande, infatti, trovano posto soprattutto nelle Chiese, piuttosto che in contesti civili. Nella figura: Ghirlande di frutta degli intagliatori di Melezet. A sinistra e al centro, ghirlande nella Chiesa di Melezet; a destra, su una cornice della fine del XVII secolo (Chiesa di San Pietro Apostolo, Rochemolles). Il nodo dal quale iniziano i rami di frutta rappresenta l'unione tra maschile e femminile, ma anche tra luce e ombra, e le foglie di acanto o di cardo, generalmente di colore violaceo, il coraggio o il cuore; la zucca richiama la morte e la putrefazione del corpo (memento mori); la pigna, che è quella del cedro del Libano, è il seme della conoscenza mentre il cedro è simbolo di perfezione; la mandorla rappresenta la verginità e la purezza e il melograno la fertilità; la noce è simbolo d'intelligenza, il fico di sensualità; la rosa, se a cinque petali è una Rosa mistica e richiama Maria Vergine, se a sei petali la casa di Davide; le pere e le mele sono i frutti della vita e l'uva, infine, è riferita alla “vigna del Signore” ma anche alla capacità di profetizzare. Sono debitore a Bruno Blanc, intagliatore di Bardonecchia, delle dettagliate spiegazioni sulla complessa simbologia della ghirlanda di Melezet, qui molto sintetizzate.2 punti
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Buonasera, si tratta di una medaglia commemorativa fatta subito dopo la nascita della Repubblica sulla falsa riga delle monete da 100 lire e 50 lire. Sono medaglie di produzione privata e non prodotte dalla zecca dello Stato (infatti manca il nominale). Quella postata è in oro 900/1000 e riporta in basso a destra sia il titolo sia il marchio del fabbricante. Mi sembra dalla foto che il punzone riporti ancora il fascio littorio... dettaglio importante, dato che lo stesso è rimasto in vigore ufficialmente fino alla fine del '44 (decreto 26 Ottobre 1944 n. 313), ma nel '46, con le vicissitudini della guerra, molti fabbricanti non avevano ancora adeguato i marchi senza il fascio. Inoltre il titolo dell'oro e privo del caratteristico contorno oggi in vigore ... ma questo era usuale nel dopoguerra. Le medaglie commemorative/premio in oro, prodotte durante il Regno dalla Zecca di Stato, riportavano solo la dicitura "Regia Zecca" ma non punzoni di fabbrica o titolo. Posto un esempio della medaglia di Umberto II (il Re di maggio) fatta nel 1946 e una Medaglia Premio Ministero Pubblica Istruzione prodotta quasi per tutta la durata del regno di Vittorio Emanuele III.1 punto
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Individuo laconico. Forse vuole solo mostrare una moneta, non è interessato a sapere se è falsa, quanto vale, se può comprarla o venderla o se può farne una rondella da porre in un marchingegno. Bah! Eppure aveva iniziato bene con altre monete, ma poi è andato lentamente scemando...1 punto
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Grazie per i vostri preziosi commenti, data la mia inesperienza, per me c’è solo da imparare Sono d’accordo che il ‘mezzo bisante’ nascosto dietro il piede sinistro sia dubbio, mentre i due bisanti sulla struttura del trono mi sembrano troppo ben definiti per essere dei punti di costruzione. Entrambi hanno lo stesso diametro di quello posizionato tra i piedi e sono larghi quasi il doppio della linea del trono. Vedendo le foto nei post precedenti (esempio il #255, il #262 ed il secondo grosso al #264), sono presenti le stesse schiacciature sulle spalle del trono menzionate da @aratro, ma non si apprezza alcun segno laddove, nel mio e in quello al #262, si notano chiaramente i bisanti. Potrei sbagliarmi ovviamente. Non l’ho ancora con me, dovrebbe arrivarmi a giorni, cercherò di fare qualche ingrandimento in caso @aratro curioso (come tutti immagino) di vedere il tuo studio quando sarà terminato, buon lavoro nel frattempo! Dove si può trovare il tuo studio sui soldini menzionato da Luciano? Saluti Giulio1 punto
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Domiziano è un imperatore che mi sta parecchio antipatico: purtroppo, è proprio sua l'unica moneta romana nella quale mi sono imbattuto casualmente, frugando nel cumulo di materiale terroso che fu generato dalla realizzazione della strada sterrata da Rochemolles al Colle del Sommeiller e che è spesso smossa dal passaggio di fuoristrada e motociclette, in corrispondenza del terzo tornante, oltrepassata la cappella di San Rocco, nell'area denominata Chënërasë, là dove inizia la mulattiera che va a Pralavèn. Questo asse fu battuto (correggetemi se sbaglio) durante il regno di Tito e corrisponde al RIC II 344, ex 170b. Il luogo esatto del ritrovamento, a 1760 m d'altezza, ha le seguenti coordinate: lat. 45°7 3" Nord, long. 6° 45' 16" Est Ovviamente, il ritrovamento fu da me rapidamente denunciato presso la sovrintendenza piemontese, alla quale consegnai la moneta. Questa, che io sappia, è la sola moneta romana trovata nel vallone di Rochemolles (alta Val di Susa). Se qualcuno è al tanto di altre monete romane trovate nella zona, mi farebbe piacere saperlo.1 punto
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Interessante discussione , l' archetipo del "Nodo di Salomone" ha attraversato la storia umana dal neolitico fino all' età moderna passando per la civiltà romana e il medioevo,arrivando al Rinascimento. L' ha attraversata non solo cronologicamente ma anche trasversalmente,da un continente all'altro da una religione all' altra. Raramente un simbolo ha riscosso il successo del Nodo , mutando scopo e significato ,per i romani aveva valore apotropaico a difesa degli ingressi,per i cristiani era il signum dell' alleanza con Dio, nell' Alto medioevo era simbolo di lealtà verso il Re. Quasi nessuna civiltà ha potuto esimersi dall' adottarlo e dall' adattarlo ai propri bisogni. Per chi volesse approfondire :1 punto
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Salve a tutti. Purtroppo svariati impegni/problematiche mi hanno allontanato dalla numismatica. Ma appena ho un po' di tempo, leggo volentieri le discussioni sul forum. Quasi casualmente ho acquistato questo comune tarì per per la mia raccolta tipologica, e con una breve ricerca sul forum mi sono comparse diverse discussioni che mi hanno aperto un mondo (cosa abbastanza comune quando si parla di napoletane...) E niente... In attesa che arrivi la monetuzza vi posto le foto del venditore per un eventuale confronto... Saluti ...1 punto
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Così... Detto un po' a casaccio... Proseguire con un po' di bronzo di Ferdinando IV Re di Napoli (obiettivo fissato nei precedenti messaggi del 2023), aggiungere un paio di sestantali romane repubblicane, dare forma compiuta alla collezione di banconote non italiane sparse qua e là, cominciare a ragionare seriamente su come impostare un eventuale raccolta tipologica di Bluzger grigionesi, cominciare a ragionare seriamente su come impostare un eventuale raccolta tipologica di Ivan il Terribile, reperire informazioni sulla dispersa collezione numismatica del museo di Terracina (LT), scrivere e leggere di più, coinvolgere persone nel mio circolo di provincia, ...e tanti altri propositi. "Di 10 cose fatte, te n'è riuscita mezza..." Comunque ho messo in collezione pochi mesi fa propositi del '21 e '22. Buon anno nuovo a voi!1 punto
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Non avevo scritto propositi ma auspici. Di tutti forse quello più vicino è stata l'attenuazione della virulenza/pericolosità del Covid (anche se è presto per stappare la bottiglia). Ho realizzato un sogno che non speravo si realizzasse: ho comprato la casa definitiva (salvo imprevisti) e il mobilio nuovo con conseguente drastico calo degli acquisti numismatici del 2023 e prossimi. Il mio auspicio è riuscire finire di saldare tutto e poter finalmente risalire la china. Il mio proposito è cercare di vendere il materiale numismatico e filatelico (magari!!) che ho accantonato e non guardo da secoli. Buon 2024 a tutti!1 punto
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Per chi fosse interessato alla monetazione gonzaghesca, novellarese, modenese e per tutti i numismatici più curiosi, come anticipato nella discussione in collegamento ho recentemente pubblicato su academia.edu la mia analisi di una particolare tipologia di sesino, totalmente sconosciuta ed inedita, emesso dalla zecca di Novellara. Presentazione ed analisi recentemente pubblicata sul n°399 di Panorama Numismatico. Di seguito il collegamento: https://www.academia.edu/113171106/Zecca_di_Novellara_un_sesino_di_tipologia_inedita Mario1 punto
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4 bolognini di Modena emessi a nome di Francesco III d'Este https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/6 Mario1 punto
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Grazie @Marfir hai spiegato perfettamente, credo che sarà un buon thread da far seguire ai neofiti, naturalmente grazie a tutti gli intervenuti.1 punto
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Grazie Marco per la tua risposta, sì credo anch'io che questo tipo di monete siano decisamente difficili da trovare oltre al BB. Grazie ancora. Francesco1 punto
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ho fatto una piccola ricerca nel web, difetto o errore non so, i font degli 8 sembrerebbero essere chiusi in origine, puoi comparare le foto anche da te, vero è che i numeri della data che ho comparato sembrerebbero avere delle piccole differenze, questo non significa che costituiscano una variante di data, che non è nemmeno menzionata nel Gigante e a sentire chi conosce la monetazione, magari è una ostruzione del conio, io però le ho rilevate. Saluti1 punto
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@El Chupacabra Buongiorno. Grazie come sempre per i preziosi contributi. Suggerisco ai Lettori della discussione di scaricare l'articolo proposto e la tabella che contiene i diversi gradi di "calamitabilità", in quanto molto interessante e utile.1 punto
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Heritage World Coin Auctions > NYINC Signature Sale 3114 Auction date: 16 January 2024 Lot number: 33085 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Ancients MYSIA. Cyzicus. Ca. 450-350 BC. EL sixth-stater or hecte (11mm, 2.60 gm). NGC XF★ 5/5 - 4/5. Owl standing right on tunny right / Quadripartite incuse square. Cf Von Fritze 180, pl. V, 28 for similar type with stars. Cf. Roma Numismatics, Auction XVII (28 March 2019), lot 494 for same design as 1/12 stater. SNG France -. SNG von Aulock -. SNG Copenhagen -. BMC -. Greenwell -. Extremely rare and possibly unique with no examples in sales archives or standard references. Warm amber toning with a precious and sharp owl.1 punto
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Forse però la più papabile opzione sarebbe quella che si vendevano in cornicetta e quelle che troviamo sfuse,semplicemente si sono staccate e c' è quindi chi le vende cosí😁 Non ho mai approfondito,oggi sono contento sia nata l' occasione,grazie a tutti.1 punto
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A questo punto, dovresti elencarci i quattro libri… magari qualcuno può essere interessato!!!1 punto
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Però è incredibile,l ' ordine con cui sono attaccate le medagliette è identico tra i due quadretti. Difficilissima questa combinazione non trovi? Forse come dici tu, vi era la possibilità magari di prenderle sfuse o già attaccate ( e si spiegherebbe la cosa dello stesso ordine e quindi la "coincidenza"). Riccardo https://mondomonete.altervista.org/2022/02/01/opere-darte-sciltian/ Ecco tutte le medaglie Su annunci ebay ho visto che si vendono sia dentro cornice che sfuse. Perciò mi sa che era così😊1 punto
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Ed eccoci qua.....finalmente! Dal 14 dicembre stavo penando😅 Ecco il 10 soldi che ho preso.e rimpatriato dalla Francia,Parigi per l' esattezza😁 Altre foto con più luce È ben conservato per questa tipologia. Sono molto soddisfatto,per tante cose🥳1 punto
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Praticamente, per dirla in modo banale, hai reso manifesta quella particolare situazione in cui si ritrovò la scienza linguistica più di 100 anni fa, all'alba della formulazione dei concetti di fono, fonema, grafema e quant'altro. Non bastava il concetto di "alfabeto" per una formulazione scientifica dei fenomeni audio-linguistici, dal momento che l'alfabeto è "solo" una certa rappresentazione grafica di eventi sonori.1 punto
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Sicuramente commemorazione degna di nota e con caratteristiche molto adatte ad una moneta commemorativa italiana. In quanto commemorazione, anche più di quella dedicata a Rita Levi Montalcini, senza nulla toglierle a quanto rappresenta come persona che ha contribuito alla storia in Italia. Dovendo arrivare ancora vari aggiornamenti, forse la tua ipotesi non sarà disattesa. Io rinnovo la curiosità di nuovi tagli di cui non si sa null'altro che i valori possibili e, chissà, forse il 700⁰ anniversario dalla morte di Marco Polo potrebbe essere uno dei temi che vedremo proprio su qualcuna di queste, magari sui valori più elevati che ci saranno a disposizione. 😉1 punto
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Nei pressi di Gubbio... PS: conosco anche quelle zone, bellissime...1 punto
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Comunque mi aspettavo anche una moneta in omaggio a Marco Polo, in occasione dei 700 anni dalla sua morte.1 punto
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Io c'ero riuscito. Avevo una ventina di monete in tutto ed ho ceduto tutte tranne le 2 di quel regnante. A distanza di 5 anni è successo il disastro... mi mancava solo roba troppo costosa per le mie tasche quindi ho iniziato a non prendere più nulla. Ad un certo punto mi è capitata un'occasione vergognosa con monete di altri regnanti, un lotto interessante ad un pezzo fin troppo vantaggioso e sono finito con l'iniziare fare una "raccolta collaterale" 😖 che poi adesso è l'unica nella quale, ogni tanto, riesco ad inserire qualche pezzo Dopo 5 anni di raccolta monotematica ho "inquinato" la collezione 😁 Però è un discorso facile quando si comincia da poco o si hanno poche monete... a collezione inoltrata la vedo veramente difficile convertirsi ad una monotematica.1 punto
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Che moneta strana. E' stata indubbiamente presa a mazzate ma i rilievi erano molto belli, decisamente superiori a quelli del 99% delle monete di questa tipologia. Non mi pronuncio sull'autenticità perché - mazzate a parte - sono monete che non ho mai avuto con rilievi così alti.1 punto
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Ciao e complimenti per l'inizio 😁 Io della serie di luigi ho solo il sesino al momento. Questa mezza lira, oltre ad esser più rara della sorella come dici giustamente, mantiene una discreta conservazione (basta guardare il busto per rendersene conto) tenendo anche conto che queste tipologie sono estremamente rare anche solo in spl. Sono in linea col tuo giudizio. Complimenti ancora e auguri 😊 Marco1 punto
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Interessante discussione , pero' non capisco perche' inserirla in Monete Romane Repubblicane anziche' nelle Imperiali , dato che si discute di dinastia Giulio-Claudia , cioe' da Augusto a Nerone .1 punto
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Ma chi sarà presente? Data la coincidenza con la "New York Numismatic Convention" molti operatori potrebbero essere là ...1 punto
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Grazie mille, io cerco sempre pezzi insoliti e ogni tanto mi capita di trovarne uno. Purtroppo le mie conoscenze sono ancora allo stato embrionale ma grazie ad amici e a questo forum mi sto facendo lentamente le ossa in questo campo così vasto e affascinante. Mi piacerebbe sapere perché Russo lo avrebbe datato dopo l'82 a.c. e da dove provenisse davvero, e se fosse stato coniato dai Romani o da qualche popolazione limitrofa che magari aveva in uso i loro numerari , cosa che mi intrigherebbe ancora di più. Ma penso che sarà difficile avere una risposta su questi temi. Riguardo alla conservazione mi sembra messo meglio dell'unico altro esemplare che ho visto in foto, quello che a un asta della NAC andò invenduto. Riguardo allo scambio mi sembra di essere stato comunque onesto, non sapendo effettivamente del tutto cosa stavo acquisendo , l'ho scambiato per un denario di Tiberio tipo "retribution penny" in buona conservazione,meno insolito ma che che sicuramente ha più mercato , ed era apprezzato e ricercato dal precedente proprietario del semisse... Io cerco di non dare troppo peso al valore economico(nei limiti della razionalità) il pezzo mi intrigava e così siamo stati tutti e due contenti!1 punto
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Salve, segnalo : In occasione della "Borsa Scambio Collezionismo" che si terrà a Catania il 27 gennaio 2024, verrà presentata l'opera, a firma di Alberto D'Andrea, Gaetano Faranda ed Umberto Moruzzi, Magna Graecian and Sicilian Counterfeit Coins - A Catalogue. Nel testo sono illustrati oltre 800 esemplari falsi, messi tutti a confronto con gli analoghi originali. I pezzi illustrati sono tutti riferiti a monete della Magna Grecia e della Sicilia. Libro in cartonato telato con sovracopertina, formato 22x32 cm, 250 pagine, € 100. https://www.edizionidandrea.com/1 punto
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Primo acquisto (da completo neofita)...opinioni? Abbiate pietà XD (e perdonate la qualità delle foto)1 punto
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@talpa "la notte porta consiglio" ,dunque,dal momento che tu hai mancanza di spazio ed io,viceversa,ne ho parecchio per i libri,tu potresti regalarmi i libri che non riesci a far entrare nei tuoi spazi Ho speso più per i libri che per la ristrutturazione della cantina odjob1 punto
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