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  1. caravelle82

    caravelle82

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/26/23 in tutte le aree

  1. Buon pomeriggio Con queste foto è difficoltoso sbilanciarsi,ma mi sento di dire che a mio avviso è autentica e martoriata di brutto. Questi dettagli sulle patacche non se ne vedono. Sotto peso? Normale per lo stato in cui si trova. Conservazione a mio avviso molto bassa,più che altro per gli innumerevoli e deturpanti colpi ovunque : mB-qMB
    3 punti
  2. Salve, segnalo : In occasione della "Borsa Scambio Collezionismo" che si terrà a Catania il 27 gennaio 2024, verrà presentata l'opera, a firma di Alberto D'Andrea, Gaetano Faranda ed Umberto Moruzzi, Magna Graecian and Sicilian Counterfeit Coins - A Catalogue. Nel testo sono illustrati oltre 800 esemplari falsi, messi tutti a confronto con gli analoghi originali. I pezzi illustrati sono tutti riferiti a monete della Magna Grecia e della Sicilia. Libro in cartonato telato con sovracopertina, formato 22x32 cm, 250 pagine, € 100. https://www.edizionidandrea.com/
    3 punti
  3. mi sento di proporre per una possibile identificazione la placchetta per l'annidamento di un pomello apri cassetto ad anello... vedi, solo a titolo di esempio, le immagini allegate... Mario
    2 punti
  4. Oltre a trovarsi in condizioni pietose e’ anche un falso, molto grossolano. Perlinatura e FERT differenti dall’originale. Ovviamente è il mio umile parere. Se anche fosse autentica peraltro questa qualità, inferiore a MB, ne neutralizza quasi il valore commerciale.
    2 punti
  5. Prova il metal detector all’antivigilia di Natale. Trova una aesica di bronzo. E’ romana. Cos’è. I legionari del forte Norfolk, Inghilterra, a5 dicembre 2023 – L’antivigilia di Natale un appassionato di ricerca di oggetti antichi ha preso il proprio metal detector per fare una passeggiata e, nel contempo, cercare qualcosa. In Gran Bretagna ciò è concesso se la ricerca non avviene in luoghi archeologici e se l’indagine avviene con il consenso del proprietario del campo. La strumentazione ha segnalato in modo inequivocabile la presenza del blocco di metallo. L’uomo ha preso dallo zainetto Una paletta dalla lama concava ed ecco che il pezzo è stato recuperato. Un oggetto singolare per forma, che però l’occhio minimamente addestrato riconduce a una fibula romana. Il detectorista ha seguito le procedure di legge segnalando l’oggetto alle autorità e al portale dei ritrovamenti il giorno successivo, cioè il 24 dicembre 2023. La fibula, come bel sappiamo, è una grossa spilla che i romani utilizzavano per unire le varie falde degli abiti che indossavano. Esse, al tempo stesso, avevano una funzione evidente di fornire qualche informazione del proprietario. probabilmente zona di provenienza, o classe sociale. E, per i militari, erano dimostrazione di un’appartenenza. L’oggetto ritrovato è probabilmente collegato, sotto il profilo tipologico, a una particolare forma di spilla trovata per la prima volta presso un forte romano del vallo di Adriano. Ma torniamo al ritrovamento delle scorse ore, avvenuto presso Sporle con Palgrave, una parrocchia civile della contea inglese di Norfolk, in Inghilterra. Una zona agricola in cui abitano un migliaio di persone. La fibula romana trovata nelle ore scorse da un appassionato di metal detector @ Foto di Garry Crace, Creative commons “Si tratta di una spilla in lega di rame (bronzo, ndr.) – è scritto nella scheda dell’istruttoria, compilata in queste ore – E’ una spilla con gancio posteriore, una tipologia che porta alla Aesica romana in lega di rame di classe Mackreth 2.a1. Il periodo di realizzazione è compreso tra 43 e l’80 circa d.C. L’oggetto ha una lunghezza di 31 mm, una larghezza, tra le ali, di 14,4 mm, un peso 5,46 grammi Mackeret, citato nella scheda è uno studioso che ha analizzato e classificato le diverse tipologie di fibule romane presenti sul territorio britannico. Con il termine aesica si indica una particolare fibula legata a un forte romano presso il Vallo di Adriano. Æsica era un forte situato a un miglio e mezzo a nord della città di Haltwhistle, nel Northumberland, Inghilterra. Costruito come il nono forte lungo il Vallo di Adriano, aveva il compito di difendere un’area potenzialmente debole della fortificazione: il punto in cui il fiume l’Haltwhistle Burn attraversava il muro. La guarnigione del II secolo era la Sesta Coorte dei Nerviani (Belgi) , seguita dalla Sesta Coorte dei Reti ( popolazioni provenienti da Svizzera, Lombardia del Nord, Baviera, Tirolo, ). La guarnigione del III secolo era la Seconda Coorte degli Asturiani (celti iberici) con un distaccamento di Raeti Gaeseti, (Galli, soprattutto mercenari, secondo Polibio). Un sistema di acquedotti convogliava l’acqua dall’Haltwhistle Burn – Caw Burn direttamente nel forte, contribuendo al suo approvvigionamento idrico. Il forte, dalla forma oblunga, misurava 108 metri da nord a sud, 128 metri da est a ovest, occupando un’area relativamente limitata di 12.000 m². Attualmente, la parte nord-est del forte è occupata da edifici agricoli costruiti sopra il percorso del Muro. Il forte presentava tre porte principali: a sud, est e ovest, ognuna dotata di doppie entrate e torri. In un determinato momento, la porta ovest fu completamente sigillata. Torri erano posizionate agli angoli del forte, mentre la Via Militare attraversava la porta est e usciva dalla porta ovest. . Il Vallo di Adriano correva a breve distanza a sud del forte e veniva attraversato da una strada che collegava la porta sud allo Stanegate. A sud ed est del forte, si trovava un vicus, dove sono state scoperte diverse lapidi. Nel 1894, durante degli scavi, furono rimossi i bastioni. Si scoprì che la torre ovest della porta sud conteneva un tesoro di gioielli, tra cui una spilla smaltata a forma di lepre, una spilla di bronzo dorato considerata un capolavoro dell’arte celtica, un collare d’argento con pendente, un anello d’oro e un anello in bronzo con gemma. Durante gli scavi, fu parzialmente esplorato l’edificio del quartier generale (principia) insieme alla sua camera blindata sotterranea a volta. Inoltre, fu scoperto un blocco di baracche. https://stilearte.it/prova-il-metal-detector-allantivigilia-di-natale-trova-una-aesica-di-bronzo-e-romana-cose-i-legionari-del-forte/
    1 punto
  6. Buonasera. Non convince neanche me; non so se questo sia il caso, ma alcune volte i falsi vengono ammalorati di proposito per occultare difetti che altrimenti balzerebbero subito agli occhi. A prima vista, tralasciando il sottopeso, tipico dei falsi, che qui si potrebbe imputare all’usura (in verità a me sembra più ammaccaticcia che consunta) non mi torna la perlinatura, la poca definizione della scena dell’Annunciazione, come suggerito da Favaldar, e del FERT. Di contro, firma, rosetta e collana del medaglione sembrano ok. Andrebbe vista dal vivo perché così non fa una buona impressione come ad esempio il particolare della zona adiacente alla “R” in cui sembra quasi di vedere una crepa e una bolla nella fusione del metallo.
    1 punto
  7. Di fegato d'oca o di fegato d'anatra ? Entrambe specialità locali (ma più l'oca).
    1 punto
  8. Confermo e poi anche i falsi fanno parte della Numismatica. Purtroppo i falsi di oggi con le stampanti in 3D, computer e programmi specifici sono meno palesi dei falsi antichi. A volte devi trovare il pelo nell'uovo per carpire la differenza soprattutto in foto.
    1 punto
  9. Per questo non è mai banale lo studio delle patacche. Mi sono sbilanciato in quel senso,proprio perchè di patacche ne prendo volontariamente un bel pò per osservarle. Resta un mio parere,ma quell' esagono buono e non sgangherato,è sinonimo di bontà per me. Riccardo
    1 punto
  10. Ciao @Prof.Luigi80 In base alle debolezze che osservo sul tondello, direi che si tratta di battitura debole e quindi con rilievi evanescenti. saluti
    1 punto
  11. Se non erro è una discussione già aperta su questo tema in altre occasioni. Detto ciò io personalmente ci sono nato perché il mio babbo, buonanima, fu un grande collezionista degli anni Sessanta e Settanta
    1 punto
  12. Esiste comunque il RIC 576 con esergo PTR ma il poco spazio per l’eventuale lettera P non lascia troppo dubbio sul fatto che sia un I (per la prima officina) e che la moneta sia un RIC 505 o 519a (302/303) Distinguere genius con modius o « turreted » non è facile, bisogna riferirsi ai numeri del RIC dove il genio è sempre « turrito » ad esempio il RIC 576 già menzionato: Il modius è diverso (RIC 277): Quindi propenderei per un genio turrito e un RIC 519a. Ma potrete trovare moltissimi controesempi per questa differenza. La P dell’esergo del RIC 576 non significa « prima » ma probabilmente Pecunia, da confrontare ad esempio con le emissioni lionesi A/B//PLG o PLA/B dove la lettera P non può indicare l’officina. A quel periodo (303/305), Treveri funziona con una sola officina. Victor Failmezger "Roman Bronze Coins, from Paganism to Christianity" , ha proposto per le lettere S/F, T/F, R/F nei campi il significato SAECVLI FELICITAS, TEMPORVM FELICITAS, Roma Felix… Da allora questo è stato abbastanza comunemente accettato, fino a prova contraria.
    1 punto
  13. In realtà nelle coin card belghe sono presenti le stesse due coppie di lingue, una su un lato ed una sull'altro, francese-tedesco e fiammingo-inglese (fino al 2017 invece c'era solo francese da un lato e fiammingo dall'altro): quello che cambia , a seconda che la cc sia francese o fiamminga, è il lato della coin card dove tali coppie di lingue sono presenti (su quella francese sul fronte c'è fra/ted, sul retro fia/ing; viceversa su quella fiamminga). Le monete sono identiche quale che sia la coin card.
    1 punto
  14. Anche se tutto ciò che scrivi tu, @caravelle82, è assolutamente condivisibile, rimango delle stesse idee di Art. Avevo già cercato prima di confrontarmi con voi dei punteruoli online. Se ne trovano. Però una "F", che pure ritornerebbe nella lingua inglese, francese, tedesca, russa e italiana (bella fetta di mercato collezionistico) in merito al lemma "FALSO", mi sembra ancora poco esaustiva. Mi piacerebbe trovare un mini-punzone internazionale "FAKE". Vedremo... LI MORTACCI VOSTRI è troppo lungo, e comunque se lo scrivessi si perderebbe il lato pedagogico, come scrive il buon caravelle82, delle patacche. 🎓
    1 punto
  15. Buon natale anche a voi, mettendo a posto/frugando a 6 anni nella cantina di mio nonno trovai un 20 cent del 1918 del regno (la mia numero 1 per citare Paperone), e da lì cominciai a mettere da parte ogni lira diversa che trovavo in giro (erano gli anni 90), poi parenti e amici che andavano all'estero mi regalavano qualche moneta circolata dei vari paesi che visitavano. Poi crescendo e lavorando ho cominciato con gli euro in argento , che al momento sono la parte della mia collezione di cui mi pento di più (con maturità numismatica ormai considero medaglie anche le monete che non hanno mai circolato, pure se emesse per legge e avente un valore scritto sopra e dunque monete). Poi mi sono trasferito in Veneto, e un giorno in un negozio di Padova per curiosità comprai una moneta di Venezia (un grosso di Iacopo Tiepolo) e da lì è partito il mio core della numismatica, la monetazione della Serenissima. Ho sempre ammirato la repubblica di Venezia e Venezia (è stato uno dei motivi del mio trasferimento qua la passione per quella meraviglia tra cielo e mare) e da allora cerco di completare una tipologica di Venezia (costosissima a dire il vero). Però ho 34 anni, quindi c'è tempo per metterne assieme una buona parte 🤣. Saluti
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  16. Anche se a distanza di molti anni volevo apportare il mio contributo con i due esemplari che ho in collezione. Confermo il fatto che la testa di Minerva era il simbolo della zecca pontificia fino al 1846 poi sostituito con la tiara pontificia
    1 punto
  17. Veramente ho sempre pensato il contrario: vedere da dove proviene una moneta, se è stata riproposta a breve giro, quale realizzo ha avuto e dove, quale conservazione le era stata attribuita, se ritirata ... tende a salvaguardare il collezionista attento e non torna a vantaggio delle case d'asta. Per cui qualsiasi limitazione d'accesso ai database viene a vantaggio di queste ultime e dei loro conferenti.
    1 punto
  18. Le aste han sempre funzionato da ben prima dell’avvento di questi portali…..non penso siano certo questi a cambiarne i realizzi o gli utili!!!!! Pensare anche solo che le case d’aste paghino, per chi non vuol spendere una quota annuale su questi portali, la quota per loro….mi par proprio fantascienza P.s. Solo per farle capire…… il proprietario di sixbid e’ una casa d’asta 🤣
    1 punto
  19. Piccolo inciso...non venne coniata arbitrariamente, ma con tanto di documentazione ufficiale. Un esemplare del riconio è presente anche al museo della zecca esatto sono daccordo...quante prove furono coniate purtroppo è impossibile saperlo
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  20. Buon Natale anche a te Luciano.
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  21. Cura di oli naturali Buone feste, Valerio
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  22. Buon Natale! Senza contare i diritti d'autore... i cataloghi e soprattutto le foto sono di proprietà della casa d'aste, in ogni catalogo nella parte iniziale si legge che la riproduzione senza consenso è proibità. Sixbid come altri hanno avuto dalle varie case d'asta il consenso all'utilizzo dei metadati e delle immagini dei vari cataloghi
    1 punto
  23. In un giorno così speciale come il Natale, vorremmo inviarvi i nostri più sinceri auguri. Che queste festività vi portino tanta gioia, serenità e momenti di condivisione con i vostri cari. Desideriamo ringraziarvi di cuore per il sostegno e la fiducia che ci riponete in ogni manifestazione, contribuendo alla crescita, la vostra partecipazione è di fondamentale importanza per il nostro successo. L’impegno futuro sarà quello di rendere questo evento un luogo ancora più familiare, accogliente e di conoscenza, distinguendoci con lo stile identitario che ci contraddistingue da sempre e arricchendo l’esperienza di tutti gli appassionati con grande passione e dedizione. Che il nuovo anno sia un'occasione per ognuno di noi per realizzare desideri e raggiungere obiettivi ancora più grandi. Ancora una volta grazie di cuore per il vostro contributo prezioso. Vi auguriamo insieme alle vostre famiglie un Natale speciale e un 2024 ricco di felicità, salute e successo. Buon Natale e Buon Anno dall’Associazione Circolo “Tempo Libero” di Castellammare di Stabia.
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  24. Mi complimento... senza dubbio la tua cortese forma nel porgere la domanda, e la gentilezza nella risposta, sono il giusto approccio per avere le risposte che si cercano (mi scuso se mi sono permesso di dare del "tu" ). In ogni caso, in questo forum, ci sono persone la cui competenza, passione e professionalità viene messa a disposizione degli altri utenti per dissipare ogni dubbio in campo numismatico ...e non solo. A volte le risposte non sono quelle che vorremmo sentire... ma bisogna accettarle con rispetto verso chi ne sa più di noi. Io sono uno di quelli che spesso chiede supporto e ammetto sempre la mia ignoranza.
    1 punto
  25. buon Natale, massacrata ma per me buona. saluti Gordon
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  26. Medaglia devozionale (Gesuita?). Bronzo/ottone, con piolini a ore 3,6,9,. della prima metà del XVII sec.- Roma.- D/Busti raffrontati di Maria e Gesù sovrastati dalla colomba raggiata (Spirito Santo), in esergo : ROMA. la scritta potrebbe essere D[OMI]NI -- M[E?]A =Mio Signore. R/ Trigramma IHS sormontato da croce, esergo tre chiodi incrociati o sovrapposti il tutto in contorno di perline, ornato esterno composto da quattro teste di cherubini alati intercalati da ornati. Medaglietta non comune/rara. Ciao Borgho .............. Buon Natale.
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  27. ONTL UNA BAE anche a te! 🤪 E le corone stanno a me come i rametti stanno a @Meleto , vedrò di fare il possibile...
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  28. E' evidente che il dritto della moneta deriva da un conio stanco/usurato; La differenza di usura tra dritto e rovescio sta nel semplice fatto che nella vita tecnica dei coni, uno dei due possa essere stato sostituito prima dell'altro per vari motivi. Nello specifico, la moneta in questione evidenzia che il conio del rovescio era più "fresco" del dritto.
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  29. Personalmente seguendo il ramo delle prove e progetti sono stato sempre molto guardingo, su tutte quelle "presunte varianti" che ogni tanto negli anni sono saltate fuori e ritenute uniche tutto cio' che non è documentato o conosciuto è si interessante di approfondimenti e ma quando poi non trovo riscontri oggettivi o alcuna traccia documentale lo prendo sempre con un alone di scetticismo.
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  30. Ciao,come è già stato detto da chi mi ha preceduto è un 3 cavalli coniato a Napoli durante il regno di Filippo IV di Spagna (1621-1665)... Possiamo restringere il campo in base alla sigla S posta dietro la testa del Re che risponde a Lorenzo Salomone,mastro di zecca dal 16 novembre 1630 al 24 novembre 1634... Restringendo ulteriormente il cerchio posso dire che questa tipologia di 3 cavalli con testa del Re a sinistra e sigla S dietro è stata coniata nel biennio 1631-1632... Di seguito un'esemplare della stessa tipologia per un confronto...
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  31. @nikita_ penso abbia dato la risposta corretta. In allegato il collegamento alla scheda del catalogo online... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV/8 Mario
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  32. Ciao, sembrerebbe un 3 cavalli di Filippo IV per il Regno di Napoli, ma aspetta il parere chi di questa monetazione ne capisce molto di più.
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  33. Bronzo di Gordiano III, Koinon della Macedonia, che raffigura al dritto la testa di Alessandro Magno con copricapo in pelle di leone e, sotto, una stella; al rovescio Olimpiade come Igea seduta a sinistra, che alimenta dalla patera un serpente che spunta da una cesta, appoggiata al trono (Gorny & Mosch 232, 5 Oct. 2015, lot 326). Province Macedonia City Koinon of Macedonia Region Macedonia Reign Gordian III Obverse inscription ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ Obverse design head of Alexander the Great, right, wearing lion skin; below, star Reverse inscription ΚΟΙΝΟΝ ΜΑΚΕΔΟΝΩΝ ΔΙϹ ΝΕΩΚΟΡΩΝ Reverse design Olympias as Hygieia seated left, feeding serpent from patera rising from cista, resting on throne apollonia
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  34. credo che il conio di dritto sia evidentemente usurato e abbia fatto il suo dovere, di sicuro la moneta ha circolato parecchio, anche al rovescio ci sono i segni della circolazione ben evidenti
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  35. Hai detto tutto tu con questa frase my friend, di conseguenza: non si può sfuggire alla patacca 🤣
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  36. L'ideale sarebbero dei punteruoli con lettera, la F (di falso) oppure la P (di patacca) o ancora R (di riproduzione) se non addirittura la L (di LI MORTACCI VOSTRI), ma va bene anche una comune punta di qualunque tipo, come un chiodo, in modo almeno da lasciare un segno che se non altro renda impossibile smerciare la patacca ad alto prezzo. Per noi che siamo scienziati della moneta (oltre che adoratori sfegatati di Dio Denaro) è un conto, ma dobbiamo anche pensare a dove finiranno quelle cose quando noi non ci saremo più: ad ingannare giovani come noi quando non eravamo ancora esperti, e le scambiavamo per gran bei pezzi di cui andare fieri. Lo so, è un'esperienza che fa maturare e che tocca a tutti prima o poi, ma con un semplice segno potremmo evitare che in futuro svolgano ancora la loro impropria e blasfema funzione, trasformandole attraverso la punzonatura in falsi ufficiali da studio. Comunque esisteranno sempre riproduzioni ingannevoli e i novellini non sfuggiranno alla "gavetta numismatica".
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  37. Al micro possiamo studiare anche le finte patine cinesi,ovvero quella robaccia che viene messa e fatta attecchire artificialmente sul tondello falso. Mi diverto anche a fare video su youtube sulle patacche. Non sono mai banali come superficialmente si pensa. Tutto ciò ne è una piccola dimostrazione.
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  38. Anche il lotto seguente non scherza affatto
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  39. Ciao a tutti, oggi condivido con voi un mio denario di Plautilla: provenienza Numismatica Tintinna. Ex vecchia collezione Inglese. Descrizione del venditore. Impero Romano. Plautilla, moglie di Caracalla (deceduta nel 212 d.C.). Denario. D/ PLAVTILLAE AVGVSTAE. Busto drappeggiato a destra. R/ PROPAGO IMPERI. Caracalla e Plautilla, stanti uno di fronte all'altra, si stringono la mano. RIC 362. gr. 3.45 19.00mm. R. AG. SPL.
    1 punto
  40. Bel riconoscimento per il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio con l’articolo su Milano Numismatica, tra l’altro con una precisa e dettagliata relazione, da parte di Numispost, rivista numismatica di Zurigo,buona lettura ! https://drive.google.com/file/d/1oyz7kKI7AdFX6YQWI91fWKy2Ix4fLzc_/view?usp=drivesdk https://drive.google.com/file/d/1CiRsfuxt9MckPlJCz8n7z1e6SyXUVYlU/view?usp=drivesdk
    1 punto
  41. Sapete che in provincia di Brescia vive Tommaso Mombelli che ha forse il più grande archivio di cataloghi di numismatica presente in Italia? Tra l'altro la collezione dei cataloghi di Giulio Bernardi è, previo accordi con gli eredi, finita nelle sue mani. Fa parte del gruppo del Cordusio e lo si trova in facebook. Ovviamente non è un numismatico (ha ben altro lavoro).
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  42. L'ennesima sconfitta per il collezionista e soprattutto lo studioso di numismatica. Fabio
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  43. Non ho resistito da ex collezionista di schede telefoniche italiane ed estere:
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  44. Ciao. In realtà non si tratta di una moneta ma di una tessera plumbea romana, categoria di oggetti che ho sempre trovato affascinanti e misteriosi. Se fino ad un paio di anni fa era possibile portarsi a casa ad un costo contenuto in aste internazionali diverse tessere molto belle, interessanti o anche di tipologie pubblicate, da un po' di tempo ci sono compratori (stranieri?) che fanno man bassa dei pezzi migliori, per non dire di tutto il disponibile raggiungendo anche cifre alte (e 100-150 euro erano offerte altissime per le tessere fino ad un paio di anni fa. questi hanno "sbragato" il mercato). Così è capitato nell'ultima ARTEMIDE eLive 30 che avessi adocchiato il lotto nr 849 assolutamente affascinato dalla raffigurazione del rovescio (?): un bambino seduto a destra, con le braccia e il mento appoggiati sulle ginocchia. La bellezza di questa piccola raffigurazione rasenta l'opera d'arte. Più liberi di esprimersi che sulle monete ufficiali, gli incisori (quelli almeno di qualità) che lavoravano sulle tessere potevano esprimersi su temi del tutto non canonici e potevano trarre dei piccoli quadri di vita quotidiana assolutamente vivi, ed efficaci. Guardate la resa generale del corpo, le masse muscolari del bambino pur forti colte in un attimo di riposo ed in un momento di contemplazione di qualcosa che va al di là del bordo del tondello. Una resa di grandissima espressività e naturalezza, un bozzetto degno della più alta statuaria privata ed affatto differente dalla resa della pittura compendiaria di origine alessandrina in gran voga presso gli artisti romani a partire dalla tarda repubblica. "The Roman Empire. PB Tessera, 1st century BC-1st century AD. D/ Male head right, bearded. R/ Child seated right, arms and chin resting on the knees. PB. 2.28 g. 14.00 mm. About VF."
    1 punto
  45. A seguito della fine dell'asta Numisfitz 3 posso finalmente postare quello che sarebbe il primo tornesello di Francesco Venier in mano privata (tornesello mai esitato prima) oltre ai 2 presenti nelle collezioni del Correr e Bottacin. https://www.biddr.com/auctions/numisfitz/browse?a=4099&l=4841583
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  46. Molto bella. Il rovescio ricorda il grosso veneziano. Al dritto c'è la legenda ELECTVS perchè Gregorio non era ancora Patriarca. Gregorio di Montelongo fu il primo Patriarca italiano e aveva avuto una vita avventurosa. Fu lui a sconfiggere Federico II a Parma e a portargli via il tesoro. Arka Diligite iustitiam
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  47. Torniamo al discorso di prima. Ne fecero di tutti i colori. Arka Diligite iustitiam
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  48. Andate alla sede centrale della Cassa di Risparmio di Venezia in campo Manin (oggi Intesa San Paolo), scendete le scale e andate alla porta blindata del caveau, troverete le oselle CR attaccate alla porta blindata.
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