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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/30/23 in tutte le aree

  1. La tradizione continua negli anni …è’ quasi pronto anche lui …😁
    7 punti
  2. Molto probabilmente è un AE 3 di Costanzo II (337-361) con al rovescio FEL TEMP REPARATIO con un legionario che combatte con un cavaliere nemico a terra. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  3. Ciao a tutti Savoiardi e no😉 Stasera Vi mostro una recente acquisizione. Un mezzo scudo argenteo regnante Vittorio Amedeo III. Non è un millesimo raro, ma è di buona qualità, i soliti graffietti di conio al R ma per il resto i rilievi non sono male secondo me. Le foto non rendono onore alla moneta ma tant’è. Ho provato a diversificare la luce tra i due versi, in particolare per consentire di apprezzare la patina, non omogenea ma gradevole, al D, e il lustro al R. Queste monete sono di agevole reperibilità nelle conservazioni di BB ed anche di SPL. Quando si sfiora il FDC diventa più complicato. L’assenza di colpi al bordo che caratterizza questo esemplare è un’altra particolarità di interesse. Stilisticamente trovo questa serie non banale e il ritratto di Vittorio Amedeo e’ veramente settecentesco sotto ogni punto di vista. Grazie a tutti dell’attenzione
    2 punti
  4. Ottima discussione. Il mio Lucio vero... asse mm 26 gr 10,16. Diciamo un momento "storico" all'insegna della concordia (per i sudditi): Lucio Vero e Marco Aurelio si stringono la mano...
    2 punti
  5. Questa proprio non la capisco se dobbiamo ancora pensare che chi ha contribuito a dare origine a quanto possiamo ammirare e studiare nei nostri musei pubblici ( perché TUTTI i musei pubblici hanno all’origine nuclei fondamentali di collezioni private ) abbiano delle derive psicopatologiche beh che dire … continuate pure a dilettarvi di psicologia e degli accumulatori seriali (che ben poco hanno a che fare con i collezionisti amatori).☺️
    2 punti
  6. Con l’emissione “Amburgo” nel 2023 è iniziata la nuova serie di monete da 2 Euro “Stati Federali II”. Le monete hanno corso legale in tutta l’area dell’euro. Sono stati resi noti tutti i motivi fino al 2038 https://www.bundesfinanzministerium.de/Content/DE/Standardartikel/Service/Sammlermuenzen/2023-11-28-gedenkmuenzenserie-bundeslaender-2.html Anno Stato i motivo 2023 Amburgo Elbphilharmonie 2024 Meclemburgo-Pomerania Occidentale La sedia del re 2025 Saarland Anello della Saar 2026 Brema CasaClima® Bremerhaven 8° est 2027 Nord Reno-Westfalia Cattedrale di Aquisgrana 2028 Baviera Castello Imperiale di Norimberga 2029 Baden-Württemberg Basilica di Birnau 2030 Bassa Sassonia Fabbrica Fagus, patrimonio mondiale dell'UNESCO, ad Alfeld 2031 Assia Ercole con il parco montano Wilhelmshöhe 2032 Sassonia Ponte Göltzschtal 2033 Renania-Palatinato Castello di Hambach 2034 Berlino Tiergarten di Berlino con la Colonna della Vittoria 2035 Schleswig-Holstein Lange Anna – Helgoland 2036 Brandeburgo Illustrazione Spreewald (fiume con barca e picchettatore in costume tradizionale sorabo) 2037 Sassonia-Anhalt Cattedrale di Naumburg – donatrice Uta von Ballenstedt 2038 Turingia Bauhaus statale di Weimar
    1 punto
  7. Buonasera a tutti, sono Simone. Il nostro Circolo "Amico del Collezionista" di Civate ha organizzato il convegno Filatelico-Numismatico ANTIQUA, che si terrà dal 15 al 16 Dicembre dalle 9 alle 18 A Garlate (Lecco) presso il Museo della Seta Abegg. Condivido con voi tutte le info di questo evento: Ci sarà la presenza di tanti espositori di Monete, Francobolli e Cartoline. si annovera la presenza di Numismatica Felsinea ( @simonesrt ), espositori che concorrono a comporre la cornice dello storico mercatino del cordusio a Milano, un grande collezionista privato di monete del regno d'Italia e professionisti della filatelia e di cartoline.
    1 punto
  8. Stavo leggendo questo articolo su un piacevole ritorno in patria di una statua cinquecentesca. https://www.vivienna.it/2023/11/11/madonna-del-soccorso-allasta-tornera-a-nicosia/?fbclid=IwAR0gFan6mgFqYuALiV_vtM5Ck8H4qUpa7LRLu4_Y7ME_np_GZmvuVqvA8t8 Mi ha colpito una frase: "è stato scongiurato il pericolo che l’opera (...) potesse finire nelle mani di qualche collezionista". Il collezionista, questa incredibile piaga del paese.
    1 punto
  9. Buonasera, avrei bisogno di una vostra gradita consulenza. Mi hanno tramandato questa moneta ma non riesco a risalire a nulla. Mi piacerebbe poter avere un consulto da voi esperti del settore, Grazie mille.
    1 punto
  10. Oggi la BCE ha deciso i futuri temi sulle banconote in euro. https://www.ecb.europa.eu/press/pr/date/2023/html/ecb.pr231130~cad7fa27ab.en.html
    1 punto
  11. Stai parlando di @mariov60... È una sicurezza Lui!
    1 punto
  12. Ciao Scudo La moneta mi sembra in ottima conservazione! Le foto purtroppo non permettono di apprezzare la qualità, se ingrandisco mi sembrano poco a fuoco, per cui non esaltano la moneta, ma da quello che posso capire non sembra esserci usura... le onde dei capelli di VA sembrano perfette, non vedo bene le borchie sullo spallaccio della corazza, ma in qualsiasi caso la moneta mi sembra molto bella! Era un periodo in cui le rughe della preoccupazione aumentavano a vista d'occhio sui volti dei regnanti... Quell'anno i francesi cominciarono a occupare i territori sabaudi e VA non aveva più molti anni davanti a sé e neppure giorni sereni... Una moneta ed un pezzo di storia in bellissima conservazione!
    1 punto
  13. Per una colazione... degna di un "Re"! Issuer Denmark King Christian X (1912-1947) Type Standard circulation coin Years 1942-1947 Value 1 Krone (1 DKK) https://en.numista.com/catalogue/pieces4927.html
    1 punto
  14. Si la parte un pò asfaltata come tu dici! La lega non era come quella delle piastre, poi questa oltre la porositá ha anche una schiacciatura sul basso busto..
    1 punto
  15. Ok @ARES III messaggio ricevuto, ma ho ritenuto comunque opportuno nascondere il tuo post.
    1 punto
  16. Dalle prime emissioni dopo la serie incusa, un esemplare di didrammo con al diritto Falanto sul delfino con sotto conchiglia ed al rovescio ippocampo con sotto granchio . Sarà il 9 Gennaio in vendita CNG Triton XXVII al n. 3 .
    1 punto
  17. Muraiola da due bolognini di Modena emessa a nome di Francesco III d'Este... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/4 Mario
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  18. Beh, se si parla di 2€ commemorativi (come per ogni altra moneta), Kafka e Lenin, per l'Italia, ci stanno come i cavoli a merenda. E poi, direi che lo sbarco sulla Luna è un evento per tutta l'umanità, Kafka di certo non ha avuto influenza sul mondo, forse ne ha avuto di più Lenin, che cmnq ha vissuto in un'epoca in cui il mondo era molto meno globalizzato di oggi, ed è importante solo per quei paesi che ne hanno subito l'influenza, soprattutto per tutto ciò che è venuto dopo di lui (Russia e soci), di cui per altro c'è ben poco da commemorare (ma questo, è un altro discorso). Sui 2€ cc, l'Italia ha sempre trattato eventi/personaggi/luoghi inerenti la propria storia (ad eccezione della moneta dedicata a Braille), e così ogni altro paese europeo (San Marino escluso), come è giusto che sia.
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  19. Complimenti per la moneta, è davvero notevole, con un bellissimo ritratto.
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  20. Raffigura Ercole che combatte contro il vampiro Strige, allegoria della lussuria. https://numistoria.altervista.org/blog/?p=32468
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  21. Scusate ma ce la stiamo prendendo un po' troppo con la psicologia/psichiatria, o meglio, le prendiamo troppo sul serio: ma se dovessimo prendere come oro colato tutto quello che proviene da quella "materia" saremmo veramente nei guai! Neppure gli esperti e gli studiosi del settore sono in accordo fra loro! Dirò una cosa che forse scandalizerà (ma non è una mia idea ma di una parte della dottrina)tra le parafilie oltre ai feticisti ci sono anche i pedofili, gli omosessuali..... Quindi siamo sicuri che il collezionismo (fatto in modo sano) sia una vera malattia ?
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  22. Anche secondo me è un dupondio di Adriano...
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  23. credo che sia collegato ai lampioni stradali; che sono alti e slanciati ma sottili. Per esempio, ho sentito dire (qui a Roma) : "...quello é uno secco, allampanato..."
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  24. Ringrazio @mat69 e @Testone68 per i loro contributi, in cui hanno riassunto le “tappe monetarie” successive ai “denarii veteres mediolanenses”... in realtà, nel mio post mi riferivo alla sola tipologia emessa a partire dal regno di Enrico II di Sassonia e con ogni probabilità proseguita sotto gli Enrici III e IV della dinastia salica inaugurata da Corrado II... escludendo già a priori sia i denari “novi”, ormai pre-comunali, con la croce nel campo al rovescio (chiaramente differenziabili), sia gli ormai “comunalissimi” terzoli, che sono una moneta del tutto diversa dai “veteres”... Proprio per il fatto che la prima tipologia appare immobilizzata ed estesa sui regni di almeno 3 diversi sovrani, mi chiedevo quale fosse il bandolo della matassa per provare a districare la seriazione... ecco perché nella tabella trascrivevo le legende cercando di identificare differenze (di stile, ovviamente, non di scritta... ma se una “P” o una “R” sono scritte come una “D” e una “N” come una “H”, così le trascrivevo, per marcare la differenza stilistica) e registravo i pesi... A quanto si può desumere dall‘opera dei Crippa, tuttavia, tutte queste sottigliezze non avrebbero altra spiegazione che la grande quantità di conî ed emissioni data dalla enorme richiesta di materiale monetale in un periodo storico di crescente monetizzazione dell’economia... ciò che conta sarebbe lo stile di coniazione della “G” dell’appellativo “AVG(vsta)” al rovescio, in cui l’uso di un piccolo cuneo nel semicerchio marcherebbe la continuità con le emissioni precedenti degli Ottoni e di Arduino... cuneo che si perderà (tramutato in bisantino o del tutto tralasciato) dopo il successivo decennio di regno di Corrado II... Lo stile delle altre lettere, così come il punto di partenza della legenda al diritto, quindi, non avrebbe un significato “seriativo”... e nemmeno lo avrebbe il peso (in effetti, un esemplare di Ottone III in mio possesso, di 1,06 g, è di peso praticamente pari al mio esemplare di Enrico II sopra mostrato... mentre ho notato in un’asta passata un esemplare di Corrado II di appena 0,88 g in assenza di tosatura e di mancanze di tondello... tutti pesi assolutamente diminutivi rispetto all’esemplare in tabella dall’asta Bertolami 28 che raggiunge 1,30 g ma che presenta la “G” composta da semicerchio e bisantino...); sarebbe poi bello avere dati sul contenuto di intrinseco, ma non sono certamente accessibili al collezionista “medio”, per cui non utilizzabili per classificare le monete presenti a casa propria!😅
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  25. In tema di naumachie, nel corso dei secoli e millenni, la tradizione si è mantenuta, anche la famosa Arena Civica di Milano sul finire del XIX secolo veniva utilizzata per questo genere di spettacoli.
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  26. La cosa bella è che quei tondelli con quella anomalia,sono più comuni dei normali🤭 Però dai,al di là del valore pecuniario,ha comunque un valore storico e comunque rientra in una delle svariate storie di errori di zecca,anche se comune e non di valore. Va vista sempre da un ottica storico collezionistica.
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  27. Ancora Arados, con Poseidone seduto alla prora, che corona Atena. Ammetto che ci vuole un pò di immaginazione, ma Atena è presente anche sul tuo esemplare. https://www.acsearch.info/search.html?id=6696540
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  28. Vedo casualmente la discussione perchè è in evidenza . Intervenire su una discussione dopo 10 anni, spesso può rendere difficile riallacciarne il filo . Una buona serata
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  29. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Eliogabalo ( 218-222 d.C.) con la personificazione sul rovescio della dea Vittoria andante coniato a Roma poco dopo la sua proclamazione (spero 🙂). Eliogabalo, nipote della potente Giulia Mesa fu scelto proprio da quest'ultima come successore di Macrino che con molta abilità politica e non solo, grazie ad una congiura da lei orchestrata con l'appoggio di parte del Senato e dell'esercito, fece uccidere e rimpiazzare dopo un solo anno dì regno. Eliogabalo, esiliato da Macrino in Siria, divenne sacerdote del dio Sole (Elagabal) da cui prese anche il nome è quando divenne imperatore cercò di imporre tale culto come prioritario rispetto a tutte le altre divinità tradizionali. Fu un grave errore perché il popolo romano, non pronto al repentino cambiamento, non accettando questo iniziò a non vedere più di buon occhio il suo operato. A questo si aggiunse il suo modo di vivere a dir poco molto dissoluto che fece propendere per la sua eliminazione, orchestrata sempre da Giuia Mesa, a favore del cugino Alessandro Severo. Fu colpito da damnatio mamoriae, infamia massima che un imperatore potesse subire dopo la sua morte, ed il suo corpo vilipeso non fu soggetto a normale procedura post mortem ma fu gettato nel fiume Tevere. Come a volerlo cancellare dalla Storia. Che dire, un più che triste epilogo dopo soli 4 anni di regno. Tornando alla moneta ed alla Vittoria sul rovescio rappresentava un chiaro messaggio celebrativo che simboleggiava l'eliminazione di Macrino e dei suoi seguaci ed il ritorno degli Antonini sul trono dell'impero. Da esame diretto risulta coniato, centrato,con buon metallo ed ha svolto la sua funzione di moneta. Grazie ed alle prossime. ANTONIO 19 mm 2,82 g RIC 156
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  30. La cultura di Hallstatt (1200 a.C. - 500 a.C.) è stata una cultura dell'Europa centrale dell'età del bronzo e degli inizi dell'età del ferro. Prende il nome dalla cittadina di Hallstatt, nei pressi di Salisburgo (Salzkammergut), nei dintorni del quale è stato rinvenuto il sito tipo attribuito a tale cultura. Nel 1846 Johann Georg Ramsauer, direttore delle locali miniere, scoprì una grande necropoli preistorica del I millennio a.C. Gli scavi proseguirono nella seconda metà del XIX secolo, fino al 1876, ad opera dall'Accademia delle scienze di Vienna, portando alla scoperta di oltre mille tombe con una ricca suppellettile funeraria. Gli oggetti si erano conservati particolarmente bene a causa della salinità del suolo. Lo stile e la decorazione degli oggetti rinvenuti erano fortemente caratteristici e oggetti simili erano diffusi in gran parte dell'Europa. A causa dell'importanza della scoperta il sito diede il nome alla fase più antica dell'età del ferro nella cronologia elaborata nel 1872 dall'archeologo svedese Hans Hildebrand, mentre la fase più recente dell'età del ferro prendeva il nome dal sito di La Tène (Cultura di La Tène). Gli abitanti del sito sfruttarono le miniere di salgemma esistenti nell'area, da cui si ricavava il sale, indispensabile ovunque per la conservazione dei cibi e che comportava intensi scambi commerciali. Il sito declinò con l'inizio dello sfruttamento delle vicine miniere di Hallein e fu abbandonato per una frana nel IV secolo a.C. Nella necropoli le sepolture a inumazione sono di poco più numerose di quelle a incinerazione. Le fasi La cultura di Hallstatt si sviluppò tra il XIII e il VI secolo a.C., come probabile evoluzione della "cultura dei campi di urne" a cui inizialmente si sovrappone, e fu suddivisa in quattro fasi principali: Hallstatt A e Hallstatt B corrispondono alla tarda età del bronzo (1200-800 a.C. ca.) Hallstatt C corrisponde agli inizi dell'età del ferro (800-600 a.C. ca.) e alle tombe a tumulo principesche Hallstatt D (600-500 a.C. ca.) l'area occidentale, probabilmente in connessione con il commercio verso il Mediterraneo, acquista una maggiore importanza La ceramica e gli oggetti di ornamento presentano ugualmente significative differenze tra i diversi periodi. La cultura di Hallstatt è collegata alla formazione dei Protocelti. La diffusione Collocazione della Cultura di Hallstatt (XIII-VI secolo a.C.). Si possono inoltre distinguere in questa cultura un'area orientale (Croazia, Slovenia, Ungheria occidentale, Austria, Moravia, Slovacchia) e un'area occidentale (Italia settentrionale, Svizzera, Francia orientale, Germania e Boemia). Gli scambi commerciali e i movimenti migratori delle popolazioni diffusero ulteriormente la cultura di Hallstatt nella metà orientale della penisola iberica e nelle isole britanniche. Contatti commerciali Il commercio con la Grecia, che probabilmente si svolgeva a partire dalla colonia di Massalia (Marsiglia) è attestato dal ritrovamento di vasi in ceramica a figure nere di stile Attico nelle tombe più ricche delle fasi più tarde. Sono attestate inoltre importazioni di lussuose opere toreutiche dall'Etruria. Si importavano inoltre ambra, avorio e vino. Alcuni ritrovamenti avevano fatto pensare alla presenza di importazioni di tessuti di seta dall'oriente, ma analisi recenti hanno smentito questa ipotesi. Dal sud veniva importata una tintura rossa. I tumuli principeschi Girocollo in ambra. Corazze ed elmo dall'Austria Nelle zone centrali della cultura di Hallstatt si rinvennero tombe particolarmente ricche sotto grandi tumuli, riferibili cronologicamente alla fase finale di questa cultura. Ai tumuli sono associati abitati fortificati in altura. I corredi presentano spesso beni di lusso di importazione, che testimoniano dei numerosi contatti commerciali. Le tombe contengono spesso carri da guerra a quattro ruote e finimenti da cavallo. Tra gli esempi più noti si possono citare i tumuli di Býčí Skála ("Roccia del Toro"), di Vix e di Hochdorf an der Enz. Un modello di carro da guerra fatto in piombo è stato rinvenuto nel sito di Frögg, in Carinzia. I siti fortificati comprendono spesso officine per la lavorazione del bronzo, dell'argento e dell'oro. Si possono citare i siti di Heuneburg, nell'alta valle del Danubio, nella cui necropoli sono stati rinvenuti nove grandi tumuli, di Mont Lassois presso Châtillon-sur-Seine, nella Francia orientale, con la ricca tomba di Vix, e di Molpir nella Repubblica Ceca. Di particolare pregio artistico gli elaborati gioielli di bronzo e di oro, e le stele scolpite, come il celebre guerriero di Hirschlanden.
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  31. Riguardo al guerriero di hirschlanden ,ricordo che lo vidi a Teramo in occasione di una bella mostra dove veniva accostato ,insieme al guerriero di Glauberg , all' uomo di Capestrano.
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  32. 1 punto
  33. Studio nei siti antichi. I nostri gatti di casa e i gatti selvatici si disprezzarono per 2000 anni. Le prime coppie miste negli anni ’60. I gatti, compagni dell’uomo da millenni, hanno da sempre affascinato con il loro comportamento enigmatico. Nuove scoperte confluite in due seggi scientifici pubblicati in questi giorni su Current Biology svelano un intricato capitolo della storia felina, rivelando che i gatti domestici – introdotti dal Vicino Oriente – e quelli selvatici europei hanno mantenuto una notevole distanza genetica fino agli anni ’60, nonostante siano stati a stretto contatto per oltre 2.000 anni. Studiare cani e gatti non significa soltanto far luce scientifica in campo zoologico, ma comprendere – considerata la funzione di questi animali nella vita quotidiana, affettiva e religiosa degli uomini – anche alcuni particolari della nostra storia quotidiana e aver sostegno di informazioni persino in campo archeologico. Un team internazionale di ricercatori delle università di Monaco, Bristol, Oxford e la Royal Zoological Society of Scotland ha condotto uno studio senza precedenti. Gli studiosi hanno analizzato 48 gatti moderni e esaminato 258 campioni prelevati dai resti di gatti antichi provenienti da 85 siti archeologici, luoghi antropizzati che coprono un arco temporale complessivo di 8.500 anni. I risultati sconvolgono la nostra comprensione della storia felina in Europa. Fin dalla loro introduzione nel continente europeo, avvenuta oltre 2.000 anni fa, i gatti domestici furono acerrimi avversari dei gatti selvatici europei. Entrambi avvertivano una reciproca estraneità, al punto da evitare accoppiamenti misti e ciò nonostante i gatti domestici passini anche lunghi periodi all’esterno, nelle loro lunghe esplorazioni. Questo atteggiamento apparentemente segregazionista ha resistito al passare dei secoli fino a circa 50 anni fa, quando, in modo sorprendente, tutto cambiò in Scozia. Ma le coppie miste non sarebbero nate se i selvatici europei non fossero stati biologicamente “disperati”, sull’orlo dell’estinzione. A quel punto dovettero predare sessualmente le femmine dei gatti mediorientali che popolano le nostre case. Il fenomeno riguarda anche i gatti domestici inselvatichiti, che non persero il contatto con le comunità di origine che vivevano presso i centri abitati. La mancanza di feeling tra i due gruppi potrebbe avere radici culturali. La stretta vicinanza all’uomo – e pertanto l’addomesticamento – comporta l’assunzione di un “linguaggio etologico” e comportamentale molto diverso rispetto a chi vive in comunità selvatiche. All’apartheid avrebbe potuto contribuire anche un processo selettivo collegato all’allevamento domestico che, inconsapevolmente, tese a privilegiare i gatti con maggiori possibilità di interazioni comunicative con gli umani. Jo Howard-McCombe dell’Università di Bristol e della Royal Zoological Society of Scotland commenta l’insolita svolta: “I gatti selvatici e i gatti domestici si sono ibridati solo di recente. È chiaro che l’ibridazione è il risultato di minacce moderne comuni a molte delle nostre specie autoctone. La perdita dell’habitat e la persecuzione hanno spinto i gatti selvatici sull’orlo dell’estinzione in Gran Bretagna.” Il professor Greger Larson dell’Università di Oxford aggiunge un ulteriore strato di complessità a questo affascinante mistero felino, affermando: “Tendiamo a pensare ai cani e ai gatti come molto diversi. I nostri dati suggeriscono che, almeno per quanto riguarda l’evitare l’incrocio con le loro controparti selvatiche, cani e gatti sono molto più simili tra loro che con tutti gli altri animali domestici.” I ricercatori sottolineano come il cambiamento nei tassi di incroci sia avvenuto probabilmente a causa della diminuzione delle popolazioni di gatti selvatici e della mancanza di opportunità di accoppiarsi tra conspecifici selvatici. Questo evento, avvenuto solo mezzo secolo fa, ha portato a un rapido aumento degli ibridi tra gatti domestici e selvatici. Il professor Mark Beaumont dell’Università di Bristol offre una prospettiva più ampia, affermando: “La natura del gatto selvatico scozzese e la sua relazione con i gatti domestici selvatici è stata a lungo un mistero. I moderni metodi molecolari e la modellazione matematica hanno contribuito a fornire una comprensione di ciò che è veramente il gatto selvatico scozzese e delle minacce che hanno portato al suo declino.” Un aspetto intrigante di questa ricerca è la comparazione con altri animali domestici. Gli studiosi notano che mentre cani, bovini, pecore, capre e maiali mostrano un pattern di incroci con le loro controparti selvatiche durante le migrazioni, i gatti sembrano essersi mantenuti riservati fino a tempi più recenti. I due studi, che combinano prove archeologiche e analisi genetiche, gettano nuova luce sulla storia felina europea, presentando interrogativi stimolanti per la comunità scientifica. Resta ora da esplorare il motivo di questa inusuale segregazione genetica, così come le implicazioni per la conservazione delle specie autoctone di gatti selvatici in Europa. Con i dati genetici a disposizione, il futuro potrebbe svelare ulteriori segreti degli affascinanti compagni felini dell’uomo. https://stilearte.it/studio-nei-siti-archeologi-i-nostri-gatti-domestici-e-i-gatti-selvatici-si-disprezzarono-per-2000-anni-le-prime-coppie-miste-negli-anni-sessanta-perche/
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  34. Trovo molto difficile esulare da qualcuno che definisce tutti i collezionisti dei “disturbati mentali”…
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  35. ciao a tutti! Ho una moneta inglese che sembra unica! La ho confrontata con tutte quelle di www.numistica.trl (il catalogo delle monete trascendentali) e non ne ho trovata una uguale! Guardate qui che roba!!! Ho anche preso un set di zecca, niente ma proprio niente di simile!
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  36. Per quanto riguarda la Bulgaria, secondo l'agenzia di rating S&P "esiste almeno una probabilità su tre che la Bulgaria aderisca alla zona euro nei prossimi 24 mesi", e anche se la Bulgaria non dovesse aderire nel 2025 (per via del parametro sull'inflazione) "riteniamo che l’adesione definitiva verrebbe probabilmente ritardata solo fino al 1° gennaio 2026".
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  37. Scavi di piazza Garibaldi, le ultime novità sul tempio: c'è un legame con piazza Italia Trovata una prova sulle pareti dello scavo archeologico che conferma la presenza storica di un bacino fluviale. Ci sono poi altre tre novità ed un legame con piazza Italia Piazza Garibaldi torna a far parlare di sé. Lo scavo archeologico nel pieno centro cittadino è sempre più oggetto di studio da parte degli addetti ai lavori, che ne analizzano, quotidianamente ogni minimo dettaglio. Che sia un mausoleo o un tempio romano, il tesoro scoperto nel 2016, suscita sempre più curiosità tra i cittadini. I lavori, ancora in corso, dovrebbero da progetto concludersi definitivamente a dicembre ma probabilmente verranno prorogati anche per l’inizio del 2024 grazie ai finanziamenti del Comune di Reggio Calabria. Riportare interamente alla luce l’edificio di età romana, già parzialmente indagato con il primo filone di indagini. Questo l’obiettivo dal punto di vista archeologico da parte della Soprintendenza. Scoperti ad oggi i quattro angoli del tempio, ed ampliati gli scavi, archeologi e studiosi dovranno adesso dedicarsi al rinvenimento totale del basamento in marmo e della cornice. Una cosa è certa, il monumento risale all’età romana, in particolare all’età augustea e probabilmente si tratta di un tempio su podio. L’antico tesoro, conservato benissimo, se valorizzato nel modo adeguato, potrebbe attrarre in città numerosi turisti. Piazza Garibaldi, le ultime novità dello scavo Ma quali le novità degli ultimi giorni? L’area di scavo, ampliata e a sud, ha oggi un altro elemento aggiuntivo che arricchisce gli studiosi nella conoscenza dell’intera piazza. Argini ottocenteschi ed altri canali di epoche sono dunque emersi nelle ultime settimane. Un ulteriore aspetto conferma quanto fosse sentito il tema ed il problema degli alluvioni e delle inondazioni. Dalle pareti dello scavo quindi è emerso un livello importante ed evidente di sabbia che confermerebbe la presenza di un bacino fluviale. C’è poi un quarto aspetto. Addossate al tempio sono presenti altre strutture importanti di epoca medievale. I lavori proseguiranno nelle prossime settimane con la supervisione scientifica di Fabrizio Sudano, Soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia. Il team di archeologi andrà avanti con lo scavo, aumentando la profondità e scendendo di livello, nella speranza di poter trovare ulteriori elementi che possano arricchire la storia di piazza Garibaldi. Scavo archeologico di piazza Garibaldi, il legame con piazza Italia C’è un legame infine degli scavi di piazza Garibaldi con quelli di piazza Italia. A rivelare il collegamento è l’archeologo Andrea Gennaro: https://www.citynow.it/scavo-archeologico-piazza-garibaldi-tempio-romano-reggio-calabria-storia-novita/#google_vignette Scavi di Piazza Garibaldi, l'ipotesi dell'arch. Lefantzis: 'Potrebbe essere un mausoleo' L'archeologo, sollecitato dall'associazione Anassilaos ha espresso il proprio parere di esperto In occasione dell’apertura straordinaria degli scavi di Piazza Garibaldi nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2023 l’Associazione Culturale Anassilaos, mediante l’invio di una serie di immagini fotografiche, ha richiesto un parere all’archeologo Michaelis Lefantzis, che è stato tra i protagonisti della scoperta archeologica del “Tumulo di Kasta Anfipoli” in Grecia. Lo studioso, in occasione della sua presenza a Reggio Calabria nel mese di aprile 2023 per ritirare il Premio Anassilaos, aveva già avuto modo, nel corso di una “visita” agli spazi archeologici della Città, di analizzare de visu la presenza delle più significative vestigia greche e romane della città (spazio Griso-Laboccetta) e, sul Lungomare, le tombe, le mura e le terme e in quella circostanza aveva anche formulato una serie di ipotesi sulla struttura della polis reggina. Un fatto questo da cui si potrebbe trarre l’ipotesi di una damnatio memoriae avvenuta prima del età Cristiana. Questo tipo di monumento – a parere dello studioso – è rappresentativo della condizione sociale e del ruolo della persona morta: un aristocratico vicino alla famiglia imperiale, primo sacerdote e/o prima sacerdotessa il cui il culto era l’elemento più importante, forse il nucleo di una necropoli circondata da tombe. Si tratta ovviamente – ci tiene a precisare Lefantzis – di ipotesi che soltanto la conclusione dello scavo intorno al monumento potrà confermare o meno. https://www.citynow.it/scavi-piazza-garibaldi-reggio-calabria-archeologo-lefantzis/
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  38. Adesione all'euro: i conservatori cechi bloccano l'introduzione Il Ministero ceco delle finanze e la Banca nazionale ceca ritengono che la Repubblica ceca potrebbe soddisfare i criteri per l'adozione dell'euro l'anno prossimo. Tuttavia, un progetto di relazione mostra che non sono raccomandati passi avanti verso il riavvicinamento alla zona euro. Il Ministero delle Finanze, coautore del rapporto, è guidato dal Partito dei Cittadini Democratici (ODS/EKR), che in molti casi è scettico riguardo a un'ulteriore integrazione europea e non sostiene la valuta comune dell'UE. Nonostante i progressi, il rapporto afferma esplicitamente che il governo non dovrebbe “fissare una data obiettivo per l’adesione all’area dell’euro” e “non cercare nemmeno di aderire al meccanismo di cambio (ERM II)”. Il rapporto non è ancora disponibile al pubblico, ma potrebbe essere visualizzato dal media partner di Euractiv, Hospodářské noviny . Diversi ministri della coalizione pentapartitica mettono ora in discussione il progetto di risoluzione così formulato nel processo interministeriale. Quindi la gente è infastidita dal fatto che il Ministero delle Finanze dica una cosa e ne raccomandi un'altra. "L'analisi presentata mostra che l'economia ceca è pronta ad adottare l'euro e che i rischi [di un simile passo] sono piuttosto bassi", ha affermato durante i lavori il ministro degli Interni ceco guidato da Vít Rakušan (STAN). Altri ministri concordano con le critiche. In particolare, il ministro dello Sviluppo regionale Ivan Bartoš (Pirati/Verdi/ALE) e il ministro della Ricerca e Innovazione Helena Langšádlová (TOP 09/PPE). Mentre STAN, TOP 09, KDU-ČSL e i Pirati sono apertamente favorevoli all'introduzione dell'euro, l'unico partito contrario resta il partito conservatore ODS. Anche le aziende spingono per l'introduzione della moneta europea, poiché l'economia ceca è orientata verso le esportazioni verso gli altri paesi dell'UE e i tassi di cambio sono sfavorevoli per le aziende. Secondo Hospodářské noviny, il Ministero delle finanze ha respinto la maggior parte delle obiezioni. Il rapporto deve ancora essere approvato e dovrebbe essere votato dai ministri cechi a dicembre. https://www.euractiv.de/section/europa-kompakt/news/euro-beitritt-tschechische-konservative-blockieren-einfuehrung/
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  39. Oggi è venuta a trovarmi C., figlia di storici amici di una vita. da tre mesi si è trasferita in un’altra città per frequentare l’università. Ha scelto qualcosa relativo a storia ed archeologia. da settimane ha iniziato a frequentare numismatica. Dice che il suo prof. è fantastico, bravissimo, appassionante. È estasiata dal fatto di poter prendere in mano monete originali DELLA COLLEZIONE PRIVATA DEL PROFESSORE che ha messo a disposizione degli studenti molte monete di varie epoche e provenienza. <mod. Polemica: on> Ah, questi collezionisti che nascondono i beni culturali che dovrebbero essere di proprietà della collettività per biechi motivi di egoismo narcisistico, non come lo Stato che lui si sa come mettere a disposizione le tante risorse a disposizione per studenti studiosi ed appassionati come nessuno sarebbe mai in grado forever <mod. Polemica: off> abbiamo parlato di numismatica, ha visto i miei libri ed articoli stampati. Le ho fatto vedere le poche monete in mio possesso e, soprattutto le mie tessere. le ha prese in mano, le ha lette, ha voluto sapere scopi e significati di scritte ed immagini. Non ha perso un colpo. Alla fine se ne è andata e le ho regalato la moneta che le piaceva di più. serve di più a lei che a me. Le favole greche terminavano con la frase : “o mythos deloi” : la favola insegna. la Numismatica è viva ed attraente anche tra i giovani. La Numismatica antica, per giunta che richiede studio e dedizione: basta anche ci sia qualcuno che la sappia comunicare con scientificità e passione, che ne faccia cogliere la profondità e la bellezza. Ma servono queste figure “come Alberto Angela ma per le monete” dice C. che sappiano avvicinare i giovani. quindi la cosa non è una faccenda da vecchi bacucchi come mi ha detto un bambino appassionato di carte Pokemon ( prima di rimanere affascinato da un follis di Giustiniano è da un denario repubblicano col dromedario). È vitale ed attraente e non solo per motivi di vil denaro ma di conoscenza. l’osservazione diretta del materiale è anche l’altro elemento che affascina. Sei attratto dalla bellezza e poi cadi nei legami della storia, degli eventi, dell’economia. sapere che una monetina dei Tolomei è servita per acquistare beni e servizi e dopo centinaia di anni è finita insieme a monete tardoantiche in un magazzino e poi ritrovate da soldati italiani durante la guerra di Libia mentre scavavano una trincea fa un certo effetto e crea un legame tra passato e presente che ci lega indissolubilmente a questi oggettini.
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  40. La chiave è il contatto diretto con le monete, mettere in mano a dei bambini/ragazzi delle monete antiche o comunque d'epoca può fare miracoli, le belle parole e i grandi racconti, per quanto ben fatti, non sono sufficienti, bambini e ragazzi hanno bisogno di vedere e toccare oggetti concreti per poter essere suggestionati e toccati nel profondo, solo dopo possono seguire spiegazioni e racconti, ma sempre supportati da quel miracoloso contatto diretto... senza questa fondamentale esperienza diretta è molto difficile che si possa attivare la magia di un potente coinvolgimento, durevole nel tempo, perciò, a tal proposito, sono a mio avviso fondamentali le collezioni a scopo didattico, laboratori scolastici ma anche di circoli e istituzioni culturali che mettano a disposizione piccole e semplici raccolte di monete di varie epoche a scopo didattico e rappresentativo, al fine di creare nelle giovani menti quella preziosa scintilla magica che solo il contatto diretto con oggetti d'epoca può accendere...
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  41. Contro i collezionisti si scrive di tutto, ...perché vogliono che tu non possieda NULLA, anche se legittimamente acquistato. Ricordo inoltre il disegno di legge 882 che poi non so come sia finito in parlamento. Leggi qui..... https://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/12_Dicembre/20/collezionismo.shtml
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  42. Carissimi amici, quest'oggi ho il piacere di mostrarvi l'ultimissimo acquisto della mia collezione. Si tratta, come da titolo, di un centesimo di Napoleone Re d'Italia coniato nel 1809 dalla zecca di Bologna. Direttamente proveniente dall'asta Ranieri ancora in corso, la moneta in questione è giudicata FDC e, personalmente, mi trovo pienamente d'accordo con il giudizio espresso dalla casa d'aste. Pur essendo una moneta coniata in milioni di esemplari, devo dire che negli ultimi anni non mi era mai capitato di vedere un esemplare di questo livello. È veramente uno spettacolo per gli occhi e mi auguro vivamente che possa piacere anche a voi.
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  43. Argomento interessante. Sudo facilmente, quindi ho dovuto indossare i guanti. Alcune delle mie monete di rame portano ancora le impronte digitali del precedente proprietario e penso che quella e il suo precedente proprietario siano entrati a far parte della storia. Tuttavia non potevo continuare a lasciare nuovi segni sulle monete perché non sarebbe stato molto gradevole esteticamente.
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  44. Il mio concetto di pornografia... anche a voi una vista del genere !fa sangue!? 😛 😛 Se viola il regolamento tolgo
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  45. La monetazione è considerata una delle principali innovazioni della storia. Eneko Hiriart (Centre National de la Recherche Scientifique dell'Università di Bordeaux Montaigne) ci riporterà agli albori della monetazione in Europa alla luce di nuovi dati archeologici. Quando la moneta, apparsa per la prima volta tra i Celti 2.300 anni fa, è diventata una cosa ovvia? Hiriart parlerà dei ritmi, dei metodi e degli agenti della sua diffusione e dell'impatto sociale, economico e politico dell'introduzione delle monete nel commercio.
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  46. ''Venire fuori'' mi sta benissimo, perchè si può anche ''venire dentro''. Ma, ribadisco, ''uscire fuori'' è un'inutile ripetizione, così come ''a me mi piace'' (orribile ). Arka P.S. Mi chiedo se l'accettazione del mancato rispetto delle regole linguistiche non sia poi padre dell'accettazione del mancato rispetto delle regole stradali (i pedoni passano regolarmente con il rosso, gli automobilisti non si fermano prima delle strisce pedonali...) e di altre regole anche più importanti. P.S. 2 Ho corretto la parola ''strisce'' dopo la bacchettata di @apollonia... Diligite iustitiam
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  47. In effetti un posto nel museo degli orrori lo meritano! sono un pò così...... come dire Ma non posso perchè non sono di mia proprietà, diversamente le avrei convertite immediatamente Chissà perchè nella scala dei tagli da 10 a 1.000 non hanno previsto un nominale da 500 franchi... qualche gesto che si poteva ancora raffigurare con le mani manca.....
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