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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/30/23 in tutte le aree

  1. Salve. Condivido un 10 tornesi 1846. Si tratta di un testa grande? Falso d'epoca? Grazie. Un caro saluto. Scusate. Ho dimenticato di dire che il peso è di gr. 31,88.
    3 punti
  2. Leggo le varie posizioni, su questo intervento di restauro, posizioni legittime tutte e mi viene voglia di rispondere, scusate l'intromissione. In questo forum, anni fa c'è stata una lunga discussione sempre sul tema dei restauri. Per quanto mi riguarda, nessuna ipocrisia, rimango del parere che i restauri, qualora necessari, siano ammissibili purché non stravolgono l'aspetto originario e non ci forniscano un oggetto la cui identità sia stravolta. Qui ci troviamo di fronte ad un aureo con danni dovuti forse all'attività agricola o alla maldestra azione umana al momento del ritrovamento (sono mere ipotesi: non lo sapremo mai). L'altra discriminante secondo me è che un intervento professionale come quello eseguito debba essere dichiarato ed il prezzo congruo (ma questo lo deciderà il mercato). Qui abbiamo tutte le componenti, pertanto non mi scandalizzerei per niente. Sul mercato, cari amici, c'è di tutto, monete toccate e non, intonse e non, persino (e sono tante) quelle fintamente intonse, ma propagandate come tali. Credo che a nessuno di noi sfugga una simile realtà. Poi sta all'appassionato scegliere ciò che lo soddisfa, in base al gusto personale, all'esperienza ed alla tasca, elemento sempre decisivo (almeno per il sottoscritto). Mi fa un po' sorridere l'invocare addirittura una legge (internazionale?) per impedire i restauri. Ragazzi miei, in che mondo vivete? La legislazione è altamente differente fra paesi diversi, talora confinanti. Come credete sia possibile fare collimare le rispettive normative? In ultimo, mi piace fare un plauso vero e sentito per la Casa D'Aste e il proprietario della moneta, per la lealtà di dichiarare il restauro. Dovrebbe essere la normalità, ma non lo è affatto. Anzi, il mercato è tutto fuorché trasparente su questo aspetto ed è uno dei problemi mi pare. Perdonate l'intrusione e un pensiero che, lo riconosco, non è, non sarà, condiviso dai più. Buona giornata.
    3 punti
  3. Ciao a tutti, Mi chiamo Kojiki, forse qualcuno di voi ha già visto i miei post nella sezione "Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità". Sono un grande appassionato di monete giapponesi e sto cercando altre persone con la stessa passione. Studio la lingua e la cultura giapponese da oltre 10 anni e da circa 5 anni mi dedico alla collezione di monete giapponesi. La mia conoscenza della lingua e della cultura giapponese mi ha permesso di approfondire la mia comprensione delle monete, scoprendo le storie e i simboli che si celano dietro ciascun pezzo. Sono costantemente alla ricerca di nuove aggiunte alla mia collezione e di informazioni da condividere con chi, come me, ama queste piccole opere d'arte. Se sei un appassionato di monete giapponesi o se hai semplicemente interesse per la cultura e la numismatica del Giappone, ti invito a unirti a questa discussione. Possiamo condividere le nostre esperienze, discutere le ultime scoperte e magari organizzare scambi di monete per arricchire le nostre collezioni. So che questa è una nicchia relativamente piccola della numismatica, e negli ultimi tempi sto facendo davvero fatica a reperire i pezzi che mancano alla mia collezione e a trovare appassionati come me. Grazie e a presto!
    2 punti
  4. Ragazzi che Spettacolo le vostre collezioni 😀😀😀😀. Vi mostro qualcosina anche io, una parte della mia collezione. Direi che c'è quasi da aprire una sezione apposta per noi . 😂😂😂
    2 punti
  5. A chi esaminarci onestamente sa diamo retta (infine..)
    2 punti
  6. Avere amici giapponesi aiuta veramente tanto, anche perché diversi siti di vendita nipponici non fanno spedire all'estero. Principalmente io compravo da un venditore professionale statunitense, ma ahimè non vende più nulla da un bel po' di tempo... Pubblico la foto della mia piccola collezione: In alto sono tutte monete da 1 mon, ognuna coniata da una zecca diversa come Kameido, Osaka, Nagasaki, Ashio, Aikawa etc. Nella seconda fila ci sono due 4 mon della seconda versione, un 4 mon della prima versione e un 4 mon Bunkyu della zecca di Asakusabashi, facilmente distinguibile per il carattere BUN scritto in corsivo. In teoria nel cartellino della prima moneta ci dovrebbe essere scritto Bunsei, ma non sembra un 4 mon tipico di quel periodo. Nelle terza fila è presente un unico e poderoso 10 mon, e mi va bene così visto che fu coniato da una sola zecca. 😂 Nell'ultima fila ci sono le monete più famose del periodo Tokugawa! La prima è zecca di Edo, la seconda è indecifrabile, la terza sempre Edo e la quarta Mito. L'ultima a destra è la nuova arrivata, quella che dovrebbe essere Satsuma o Yamaguchi. Infine ho una piccola moneta da 1 shu del periodo Ansei. Piano piano arriveranno altre monete in futuro, ma non mi aspetto nessun Koban e Oban! 🤣
    2 punti
  7. Ciao, nel mio piccolo ed essendo un neofita quindi con tutti i limiti che ne derivano e che spero nel tempo di colmare, e quello che cerco di fare quando acquisto una moneta, evitarle. Ed è anche quello che consiglio sempre ad altri. La colpa è solo nostra, quindi pienamente d'accordo con te 🙂. ANTONIO
    2 punti
  8. Cartolina in perfetta tariffa con 2c rosso bruno aquila sabauda detto anche aquilino, partita da Roma ferrovia il 3.5.1905 alle 9 di sera e giunta a Sava ( Lecce) il 5.5.1905, come da annullo tondo riquadrato di arrivo bello nitido come dovrebbe essere. L'annullo molto bello di partenza detto a ''bandiera'' io ci aggiungo anche con svolazzo, fu fatto con una delle prime obliteratrici meccaniche Bieckerdike in uso nella città di roma fin dal 1901, la corona o Guller doppio cerchio a sinistra della bandiera con datario su tre righe. Due parole su questo annullo che trovo sia tra i più belli di quelli detti a targhetta, fu il primo annullo meccanico, detto a 'bandiera' in quanto formato da una bandiera italiana con stemma sabaudo e le iniziali V.E.III, fu usato per commemorare il 1° anniversario della salita al trono di Vittorio Emanuele III il 12 agosto del 1901. Altamente collezionabile, ci sono collezioni di storia postale composte solo di annulli a targhetta di questo tipo. Sperando di non annoiare aggiungo altre informazioni su questo annullo, che fu utilizzato sia per la posta per l'estero che per l'interno e su tutti i tipi di documenti postali come cartoline, buste, lettere, interi postali e biglietti postali, ...immaginate che tipo di collezione si può fare solo con questo tipo di annullo.. la sua prima data conosciuta fu su un intero postale Spedito il 29 ottobre 1901 dall'ufficio postale di Roma ferrovia, oggi chi lo ha tra le mani ha un pezzo di valore... ..non fu diffuso in tutta Italia ma solo in 6 grandi uffici postali, e precisamente dal 1901 Roma Genova e Napoli, dal 1902 Milano e Torino, ed infine dal 1907 a Brescia. L'uso dell'annullo terminò per Roma, Milano, Genova e Torino nel 1908, a Napoli terminò nel 1912 ed a Brescia nel 1918. Cartolina MOLTO bella con annulli nitidi di arrivo e partenza come dovrebbe essere. Bel materiale complimenti.
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti. Ringrazio @santi53 per le parole che trovo sempre appropriate: è certamente mio dovere proseguire nella trattazione e lo farò con piacere. Questo anche in ragione del fatto che 5700 visualizzazioni in due mesi di discussione meritano il massimo rispetto, a prescindere dall'essere o meno d'accordo con quanto sostengo. Nel merito, mi limito a evidenziare che i fatti e gli argomenti che ho proposto hanno avuto la solita replica composta da un insieme d'insinuazioni e di luoghi comuni ma poco altro. Come al solito, il Lettore si farà una propria idea...☺️ Un saluto cordiale e a presto.
    2 punti
  10. È con molto piacere che vi annuncio che qualche giorno fa, il 21 ottobre 2023, nell’ambito del 5° congresso dei Circoli Numismatici tenutosi a Monza, è nata la FEDERAZIONE ITALIANA DEI CIRCOLI NUMISMATICI. La Federazione mira a riunire tutti le associazioni numismatiche e i circoli italiani e delle aree limitrofe che si occupano di numismatica. Lo scopo è quello di massimizzare le sinergie dei singoli soci nello studio della numismatica e nella sua valorizzazione Fra le attività della federazione: - organizzare incontri sia online che in presenza che permettano ai soci di scambiarsi informazioni e gestire le attività operative dei soci stessi - organizzare un congresso Nazionale periodico coinvolgendo tutte le associazioni, le organizzazioni e istituzioni del settore numismatico-culturale - pubblicizzare e condividere le informazioni sul patrimonio bibliografico dei soci per renderlo fruibile agli aderenti - pubblicizzare e promuovere le attività dei soci tramite il proprio portale web nonché qui sul forum e sui vari social - mantenere un calendario degli eventi e convegni a tema numismatico favorendo il coordinamento delle attività dei soci con lo scopo di evitare perniciose sovrapposizioni Alcune di queste attività erano già in essere anche prima della fondazione ufficiale. Ad esempio da ormai più di un anno stiamo curando il calendario degli eventi che viene anche importato qui nel calendario di lamoneta come su altri siti web e su alcuni canali telegram di numismatica. E ormai sono diversi anni che viene organizzato un congresso nazionale. A seguire un paio di foto, la firma ufficiale dell'atto costitutivo e una foto di gruppo. I primi soci della Federazione sono (ma a brevissimo se ne aggiungeranno altri): Centro Culturale Numismatico Milanese (MI) Centro Filatelico Numismatico Pordenonese (PN) Centro Numismatico Valdostano (AO) Circolo Collezionisti Città di Chiari (BS) Circolo Culturale di filatelia numismatica e militaria di Salò (BS) Circolo Filatelico Numismatico e Collezionistico Parmense (PR) Circolo Filatelico Numismatico Città di Asola (MN) Circolo Filatelico Numismatico Tarvisiano (UD) Circolo Numismatico Bergamasco (BG) Circolo Numismatico Ligure - Corrado Astengo di Genova (GE) Circolo Numismatico Monzese (MB) Circolo Numismatico Patavino di Padova (PD) Società Mediterranea di Metrologia Numismatica (BA) Comunicato stampa 1 - 24 ottobre 2024-1.pdf
    1 punto
  11. DE GREGE EPICURI Al CCNM (Milano, via A.Kramer 32, citof. SEIDIPIU') l' ultima conferenza del 2023 si terrà martedì 21 novembre con inizio alle h.21 precise. Costanza Cucini, archeologa medievale ed esperta di metallurgia, ci parlerà su: "La fabbricazione dei solidi del tardo impero romano: il tesoro di Como e la zecca di Mediolanum". Nel corso dello scavo condotto dalla Sovrintendenza a Como, all'angolo fra via Diaz e via Indipendenza, il 5.9.2018 venne rinvenuto il famoso "Tesoro di Como". Lo scavo aveva interessato un edificio tardoantico ubicato fra uno dei cardini e probabilmente il decumano massimo della città romana. Il tesoro era stato occultato all'interno di un contenitore in pietra ollare, chiuso da un coperchio. Al suo interno vennero rinvenuti mille solidi, battuti principalmente in zecche occidentali, assieme ad alcuni gioielli, un frammento di lingotto e alcuni semilavorati in oro. La presenza di evidenti "difetti" in alcuni solidi ha fornito l'occasione per uno studio delle tecniche di fabbricazione delle monete d'oro romane; C.Cucini ha così ricostruito la catena operativa all'interno delle zecche tardoromane, con particolare riguardo a quella di Mediolanum. L'incontro sarà trasmesso anche in video-conferenza; forniremo il link in seguito.
    1 punto
  12. Finalmente qualcuno con cui condividere questa passione 🤩🤩 dalle tue parole si sente molto... Vorrei poter condividere un po di conoscenza che ho accumulato in questi 10 anni , studiando anche su libri in madre lingua
    1 punto
  13. Si Riccardo , c'è un po' di showa anche qui , comunque sono uno spettacolo le tue collezioni 🤩🤩🤩
    1 punto
  14. Ciao rocco, grazie e ben ritrovato.In effetti, mi sembravano, ad occhio, due punti, in considerazione della spaziatura più ampia che mi sembra sia presente proprio nella variante.. doppio punto.
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  15. No, non ci siamo. Quando dici che esporre un personale pensiero è lecito e democratico ti contraddici, prima parlavi di "ti viene concesso.....". Ma a casa mia c'è una notevole differenza tra la parola concessione e la parola diritto: e proprio qui sta' il bello della democrazia. Chi non capisce questo ha capito poco o nulla della storia e della vita (permettimi di esprimere un giudizio, tu ne dai tanti.....).
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  16. Buonasera a tutti, volevo riprendere la discussione sull argomento postando un esemplare del tari del 1798 ,in condizioni di conservazione pessime, ma dal quale sembrerebbero evidenziarsi due punti orizzontali nella spaziatura tra hie e rex. Ringrazio chi potrà darmi un parere in merito. Il peso della moneta è di 4.37 grammi. Scusatemi per la qualità altrettanto pessima delle foto. Grazie mille.
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  17. Un tremisse di Romolo Augusto in Asta Artemide LX 28-29 ottobre 2023 lotto 644 per una base d'asta della modica cifra di 25.000 € Romulus Augustus (475-476 AD). AV Tremissis. Mediolanum mint. Obv. D N ROMVLVS AGVSTVS PF AVG (AV ligate). Pearl-diademed, draped and cuirassed bust right. Rev. Cross within wreath; COMOB in exergue. RIC X 3419; Lacam 37; Depeyrot 43/2 corr. (obv. legend); Toffanin 541/1; cf. Biaggi 2393; cf. Mazzini 10. AV. 1.47 g. 14.50 mm. RRR. Extremely rare. Superb coin, possibly the finest specimen offered in public sale. Sharply struck on regular flan, brilliant surfaces. Good EF. L'ultimo sovrano legittimo dell'Impero Romano d'Occidente fu Giulio Nepote, che rimase imperatore costituzionale in contumacia dalla sua base in Dalmazia. Tuttavia, tradizionalmente tale onore è stato erroneamente conferito a Romolo Augusto (a volte soprannominato Augustolo, "il piccolo imperatore"), il quale, dopo che Nepote fuggì dall'Italia, fu acclamato imperatore come figura di spicco dell'esercito di suo padre. Il suo regno durò solo dieci mesi prima che i germani agli ordini di Odovacar ritirassero il loro sostegno e deponessero sia il giovane imperatore che suo padre. I germani lasciarono vivere l'ex imperatore ragazzo e gli fornirono un'ampia pensione in modo che potesse andare in pensione anticipatamente in una tenuta sul Golfo di Napoli in Campania, dove si dice che abbia vissuto per almeno altri trent'anni.
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  18. Vuoi mettere un tappo della CARPANO del 1967 o della PRINZ BRAU........ Non c'è confronto!
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  19. @Asclepia Buonasera, mi associo anch'io ai complimenti per questa medaglia in quanto molto bella a vedersi, ricca di simboli e testimonianza di un avvenimento storico importante. Per quanto riguarda la rappresentazione, la bibliografia di settore cosa dice?
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  20. È difficile rispondere. Il primo che ne parla è il Lazari. Poi ogni tanto fa capolino, ma sicuramente cosa sia è un enigma.
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  21. Caro Matteo come sempre quesiti interessanti su argomenti a volte pero' complessi che necessitano di alcuni approfondimenti per comprendere appieno le implicazioni. Siamo solo agli inizi di un'economia monetaria digitale quindi è assolutamente plausibile farsi queste domande in rosso dentro la citazione le mie risposte
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  22. Devo dire che è molto bella !!
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  23. Salve condivido foto di una cartolina rientrante in una collezione ‘Roma’ e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. In particolare, mi ha incuriosito il timbro ‘V E III’. Ringrazio in anticipo
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  24. Grazie @PostOffice, ci tenevo a dirti che tutto ciò che dici affascina e coinvolge, altro che annoiare!! Grazie per condividere la tua conoscenza
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  25. La mia era un'osservazione per chi ha scritto la didascalia, ma l'oggetto è in ottima compagnia in questa discussione. Complimenti se - come credo - l'hai messo in collezione. apollonia
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  26. Bronzo della Koinon di Macedonia che raffigura al dritto la testa di Alessandro Magno che indossa una pelle di leone, e al rovescio Alessandro a cavallo di Bucefalo al galoppo, che scaglia una lancia; sotto un serpente (Pecunem Gitbud & Naumann 37, 1 Nov. 2015, lot 418). Province Macedonia City Koinon of Macedonia Region Macedonia Reign Severus Alexander Obverse inscription ΑΛΕΖΑΝΔΡΟΥ Obverse design head of Alexander the Great, r., wearing lion skin Reverse inscription ΚΟΙΝΟΝ ΜΑΚƐΔΟΝΩΝ ΝƐΩ Reverse design Alexander the Great riding Bucephalus galloping r., hurling spear; below, serpent apollonia
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  27. 100 yen commemorativi periodo Showa, imperatore Hirohito. 50° anniversario del regno, 1976.
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  28. Presente pure io! 🤠 Sono Lorenzo e adoro la storia del Sol Levante! Dal 2019 ho iniziato a collezionare monete del periodo Edo. Il mio obiettivo è fare una collezione tipologica, però la strada è ancora lunga! In questi ultimi anni ho comprato davvero pochissimi pezzi, ma proprio oggi è arrivato un 100 mon. Analizzando gli shirushi dovrebbe essere della zecca di Satsuma o Yamaguchi, ma devo studiarla per bene. In passato ho scritto anche diversi post qui sul forum sulle monete da 4 mon Kan'ei Tsūhō, 4 mon Bunkyū Eihō, 10 mon Hōei Tsūhō e 100 mon Tenpō Tsūhō. Attualmente ho 19 monete fra 100 mon, 1 mon, 4 mon etc. Prossimo obiettivo? Prendere un ichibu-gin. 😁
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  29. Nessuna polemica e nessun problema, ci mancherebbe altro, questo è sicuro. Solo uno scambio di vedute 🙂 ANTONIO
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  30. Ripeto ancora che la risata non è certo per i tuoi legittimi interventi, quanto invece pensando alla differenza fra un mondo ideale, che è anche il mio (sono un inguaribile sognatore) e la realtà. È che non ci capiamo o facciamo finta di non capirci, caro Antonio. Il restauro in tutti i campi dell'antiquariato e non è assolutamente normale. Non capisco perché nella Numismatica debba essere visto come un demone da scacciare. Del resto, è presente, massicciamente e non ce ne accorgiamo o ci passiamo sopra, chiamandolo con un altro nome: pulizia. Ripeto ancora, si ha ben presente la differenza tra restauro e pulizia? Secondo me non tanto. È questa la discriminante che non ci fa mettere d'accordo (sempre bonariamente parlando, chiaro) su questo topic. Questo aureo è stato restaurato, restituito probabilmente alla sua identità originaria (questo, bada bene, lo dico io ed è opinabile), così come è stato restaurato il Cratere di Eufronio. Quello va bene e la povera Faustina no? Ci sta, ma la penso diversamente e lo dico. Lo scandalo, caro amico, è un intervento non dichiarato lealmente, che modifica in modo sostanziale l'oggetto ed inganna il compratore. Potrei inserire delle foto, per rendere l'idea, magari le cerco e le inserisco sotto, ma credo del resto che nel forum se ne sia dibattuto ampiamente. Spero di aver chiarito il mio pensiero, modestissimo che sia (del resto so benissimo di non essere una cima). Senza alcuna polemica e senza ironia. Saluti. Venti minuti di applausi. È il collezionista che deve orientare il mercato, non il contrario, come avviene praticamente sempre.
    1 punto
  31. La cartolina parte con un ''annullo speciale'' doppio cerchio con svolazzo del 30 IV 1938 (XVI anno dell'era fascista), del P.N.F. (Partito Nazionale Fascista), III Campo Roma del G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio). Questo è un annullo speciale creato appositamente per l'evento. (RARO). Annullo di arrivo Sava (Taranto) del 2.5.1938 grande cerchio con lunette vuote. La cartolina è affrancata (giustamente, spieghero' poi) con un 10c centenario uomini illustri del 1937. ( venalmente, solo il francobollo isolato su cartolina vale più di 10 euro). La tariffa normale in quel periodo sarebbe stata per una cartolina per l'interno 30c , ma l'annullo di partenza del III Campo Roma del G.I.L. da la possibilità di far viaggiare la nostra cartolina a tariffa ridotta di 10c . Durante il periodo fascista viene concesso mediante speciali autorizzazioni, di spedire cartoline con corrispondenza a tariffa ridotta da parte dei partecipanti ai corsi della Gioventù Italiana del Littorio, dell'Opera Nazionale Balilla o dai Campi Dux. Una simile riduzione viene anche consentita per le cartoline pubblicitarie delle grandi mostre fasciste. Quindi la nostra eroina rientra perfettamente in questa concessione speciale, che la rende un'eccezionale pezzo di storia postale. RARA, di valore anche venale. PS. Notare la foto della cartolina, dove l'allora Foro Italico era chiamato con il nome d'origine 'Foro Mussolini'.
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  32. L'unico freno possibile è non comprarle. Arka Diligite iustitiam
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  33. Secondo me, parere mio personale, non è spl/fdc, perchè la doratura é consumata sui rilievi più alti, la gamba del cavaliere e zampe del cavallo al rovescio ; capelli, zigomo e sopracciglio del re al dritto. Pe essere fdc, la doratura dovrebbe essere integra su tutta la moneta. Riguardo al prezzo, concordo con te sui 100 €; (parere da collezionista ) saluti
    1 punto
  34. Continuo a sorridere (non per derisione, ci mancherebbe) allora, perché un conto è sostenere un parere leale e legittimo, un altro vivere nel mondo dei sogni. Le monete sul mercato, il 90% almeno delle antiche, e sono basso come percentuale, sono toccate poco o tanto. Ma avete mai visto nei musei o nei mercatini, non dico nei convegni, come si presentano generalmente le monete non pulite? Senza la mano del pulitore, che quasi sempre diventa anche restauratore, il 99% dei collezionisti le schiferebbe (e le schifa). L'oro ed in parte l'argento (molto meno) hanno poco bisogno dell'intervento umano, è vero. In questo caso, la moneta è peggiorata? Ha perso la sua identità o l'ha riacquistata? È questo il punto sul quale non saremo mai d'accordo e ci sta assolutamente. I restauri, caro amico, non li giustifica certo il mio modesto intervento, ma il mercato. Sono i collezionisti che vogliono monete lisce e "pulite". Ciò che è difficile, se non impossibile comprendere dai più è il percorso che la moneta dei nostri sogni fa per arrivare ad essere come la vogliamo. Lasciatemi dire che spesso il percorso è molto più tortuoso, paradossalmente, di quello compiuto da questo bell'aureo.
    1 punto
  35. Al Museo Oliveriano di Pesaro (museo con ricco medagliere, anche se infarcito di vecchi falsi) era presente un asse fuso di Ariminum, recante il tipo della protome equina, dubitativamente datato al 295-268 a.C. Fu giudicato falso da Haeberlin e, negli anni, venne rubato; dovrebbe esisterne una riproduzione in piombo per studio al Museo Nazionale Romano, ma non è stata ancora rintracciata. La protome equina voltata a sinistra insiste inoltre sul retro di un famoso e rarissimo asse fuso attribuito a una zecca del Lazio o della Campania, datato al 280-240 a.C. e recante al dritto il leone frontale, con gladio nelle fauci (di cui abbiamo discusso qui Infine, fra il 219 e il 216 a.C. abbiamo le prima delle serie fuse di una città campana denominata Velecha
    1 punto
  36. Comunque faccio notare la sciocchezza detta da Chatgpt. Gli antoniniani vennero introdotti da Caracalla, dinastia dei severi, dopo il 200 e non c'entrano nulla con la dinastia degli antonini, conclusasi con Commodo qualche anno prima. Probabilmente l'intelligenza artificiale ha fatto casino tra nome dinastia e nome moneta. C'è da dire che i severi si erano autoassunti il cognomen di Antoninus per continuità con gli amati imperatori precedenti. Insomma, Chatgpt deve studiare un poco. Anche a me la moneta sembra una fusione. Potrebbe trattarsi realmente di un antoniniano del Limes o di un più banale falso d'epoca con argentatura venuta via. Un falso moderno non mi pare. In questo caso i dati di eventuale ritrovamento sarebbero stati fondamentali.
    1 punto
  37. Certo certo. Ero ironico 😅. I falsi sono una piaga per la numismatica
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  38. Il mio pensiero di appassionato. L'ipotesi di @gpittini mi pare plausibile. Io, onestamente, credevo esistessero solo "denarii del limes", mentre qui ci troveremmo davanti ad un "antoniniano del limes". Più correttamente (come del resto detto sopra) dovremmo parlare, quindi, di "bronzi del limes". Cercando sul forum ho poi trovato questa discussione: L'antoniniano ufficiale di riferimento potrebbe essere questo: Online Coins of the Roman Empire: RIC IV Caracalla 264C (numismatics.org) Notavo il dritto della moneta postata il cui il ritratto di Caracalla non sembra quello canonico (testa , collo tozzo, sguardo arcigno). Qui l'aspetto e' più giovanile e non pare di vedere la barba; cose che contrasterebbe comunque con una emissione che, sulla base della TR P XVIII, dovrebbe essere del 215. Ciao. Stilicho
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  39. Mi inserisco, la mia invece è dell'ultimo dei massari ignoti.
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  40. si, forse è meglio farle valutare da un esperto
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  41. Questa frase "ti viene consentito" mi ha riproposto, a distanza di tanti anni, il racconto doloroso della maestra di scuola del mio unico figlio. Istriana, nel dopoguerra fu svegliata una notte di soprassalto (assieme alla suoi familiari) dai gendarmi iugoslavi che, con la pistola alla tempia, intimarono loro di abbandonare la casa e tutto quello che possedevano nel piccolo paese istriano dove erano nati e vivevano. Avevano la colpa di parlare italiano, di essere italiani. "Vi viene consentito,,,,,," gli fu detto e questa dolorosa ferita ha accompagnato centinaia di migliaia nell' esodo. Il ricordo vive nella memoria di molti..... Ritornando al presente Lei, Vigano', ha l' obbligo morale di continuare la trattazione storica: non è un problema di condivisione di quanto Lei espone (anche se personalmente condivido i contenuti) ma di democrazia. Un forum è libero quando qualunque persona può esporre liberamente le proprie opinioni. Una ultima considerazione : nella mia vita non ho mai avuto la presunzione di insegnare nulla a nessuno. A proposito del "capire" i miei nonni toscani dicevano "dove non c'è non ci se mette". SANTI
    1 punto
  42. A me pare si trovino in vendita monete per tutti i gusti e tutte le conservazioni (intonse come ritoccate), francamente non penso si corra il rischio di ritrovarsi in giro solo monete SPL e FDC, soprattutto per quanto riguarda le monete antiche. Oltretutto per come la vedo io le ritoccate dovrebbero costare meno di quelli intonse, anche se di conservazione apparentemente superiore. Capisco e rispetto la tua opinione, ma la trovo un po' drastica, per me sulle monete c'è intervento ed intervento, non si può mettere nello stesso calderone un intervento come quello sulla moneta in oggetto e chi reincide una moneta con particolari di fantasia rendendola di fatto una patacca anche se il tondello ha effettivamente 2000 anni. Poi io di certo non spenderei mai certi importi per una moneta ritoccata, ma sono gusti... In ogni caso una legge come quella che auspichi la vedo dura da fa rispettare a livello internazionale, non si riescono ahimé a perseguire neppure i falsari.
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  43. Rifatte foto del particolare, e senza dubbio posso affermare che si tratta di un altro punto di dimensione minore. La monetazione Napoletana è unica per vastità di varianti di conio e ancora tutta da scoprire!
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  44. Oltre a 1 € è il privilegio che DIO DENARO ONNIPOTENTE ci ha concesso di poter utilizzare una delle due valute più potenti del mondo. Il valore che DIO DENARO MISERICORDIOSO ci permette di possedere nonostante tutte le gran palle che dal 2002 (ovvero tre anni dopo la nascita dell'euro) a volte ancora si urlano nei confronti di questa Sua pregiata forma.
    1 punto
  45. Questa discussione mi ha fatto scoprire un'altra piccola variante. Riguarda il massaro anonimo che si firmava con la A: Nel primo esemplare, proveniente dalla collezione Von Hoenkubin, la A ha una gobbetta sulla barretta a sinistra, sul secondo la gobbetta è a destra. Da notare anche che entrambe sono diverse dalle A della legenda. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  46. Buon pomeriggio, a proposito di lettere grosse, vorrei sfatare la leggenda - riportata come nota su tutti i cataloghi - riguardo la data 1856 come anno dell'introduzione del nuovo carattere dalle lettere più grosse sulle Piastre di Ferdinando II. La napoletana di oggi è una Piastra 1839 che al rovescio presenta un rarissimo conio con le lettere grosse. Allego le immagini di una moneta che due anni fa passò all'asta 64 di Nomisma.
    1 punto
  47. 10) Spink 28-03-12, Magnus collection n.78 D3 - R3 (in questo esemplare oltre ad avere un diverso conio di D/, sembrerebbe che siano intervenuti nuovamente sul conio di R/, mantenendo lo stile generale, con i soliti musi dei delfini decisamente poco naturali, ma andando ad allungare le pinne dorsali e le pinne codali). Concludendo, appare chiaro che il problema relativo alle falsificazioni riguarda anche monete da poche centinaia di euro, serve molta attenzione!!! ciao skuby
    1 punto
  48. A very good summary. The Phillip Davis collection of Roman Republican imitations is being sold by Harlan J Berk in January: http://www.geminiauc...ADarkCorner.asp http://www.geminiauc...ican+Imitations In addition to the coins mentioned by L.Licinius Lucullus there are many more interesting Provincial coins. For example RPC 1703 is a copy of RRC 505 Brutus aureus http://www.flickr.co...157615124858197 http://www.flickr.co...157615124858197 RPC 1702 is a copy of RRC 507/2 Brutus denarius: http://www.flickr.co...157615124858197 http://www.flickr.co...157615124858197 Aulus Hirtius struck a bronze with the types of RRC 443. These may have been struck by the Treveri http://www.acsearch....d.html?id=16256 The coins of Cosa in 270s BC were copied from Rome: http://www.acsearch....rd.html?id=7323 There are many more. Here are images
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