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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/09/23 in tutte le aree

  1. Carissimi amici, quest'oggi ho il piacere di condividere con voi uno dei miei ultimi acquisti. Come da titolo, si tratta della medaglia in argento per l'incoronazione di Napoleone a Re d'Italia, avvenuta il 26 maggio 1805 al Duomo di Milano. Inizialmente prevista per il 23, come si può notare dalla scritta nell'esergo al rovescio, la cerimonia venne posticipata di qualche giorno. In occasione di questo importante evento, che segnò la Storia del nostro Paese (e non solo), vennero realizzate diverse tipologie di medaglie, sia in Italia che in Francia. Quella che ho il piacere di mostrarvi quest'oggi, opera di Andrieu e Jaley, venne eseguita a Parigi sotto la supervisione di Dominque Vivant Denon, allora direttore generale del Louvre (anche noto come "museo napoleonico" in quegli anni). "Dio me l'ha data, guai a chi la tocca!". Furono queste le parole pronunciate da Napoleone dopo essersi poggiato con le sue stesse mani la corona ferrea sul capo. La corona venne fatta arrivare appositamente da Monza, dove tutt'oggi è custodita, e divenne uno dei simboli del Regno d'Italia, tanto che la ritroviamo al rovescio delle monete da 15, 10 e 5 soldi, al dritto nel 10 centesimi e nuovamente al rovescio nei nominali in rame (soldo, 3 centesimi e centesimo). Da notare, però, come curiosamente al rovescio della medaglia in questione, anziché la corona ferrea, si sia scelto di rappresentare la corona di Agilulfo, sottratta dai francesi nel 1804 e, purtroppo, andata perduta per sempre, dato che finì con l'essere fusa.
    4 punti
  2. Condivido un 8 tornesi 1816 con il taglio rigato. Viene riportato dal Magliocca al numero 435a di pagina 274 del suo volume "Manuale delle monete di Napoli 1674/186". Indice di rarità: R5. Ringrazio per l'attenzione. Un caro saluto.
    3 punti
  3. Mi scuso con il buon @Alberto Varesi per "rubargli" sempre le foto dalle sue aste ma la NAC-Varesi del 2019 è un'asta che ha fatto la storia. D'altronde, anche la medaglia che ho appena aggiunto alla mia collezione proviene sempre dalla stessa asta. Lo scorso anno passò da Roma Numismatics ed ora è giunta a me https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3172&lot=1481 https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=5512&lot=1733
    2 punti
  4. Per quanto riguarda l'Italia, ne abbiamo almeno un paio opera del Manfredini (direttore di zecca a Milano). Nella prima che ti mostro, al rovescio troviamo la personificazione dell'Italia, che tiene nella mano destra una cornucopia, mentre con l'altra pone la corona ferrea sul capo di Napoleone. Quest'ultimo, vestito della toga romana e con una spada stretta nella mano sinistra, stende il braccio destro sopra un altare su cui è scritta la Costituzione. Dietro di lui è posto un caduceo alato e dietro l'Italia un elmo corinzio. La seconda medaglia (sempre del Manfredini), in realtà, celebra più la fondazione del Regno d'Italia che non l'incoronazione ma è chiaro come i due avvenimenti siano indissolubilmente legati tra loro. Al dritto abbiamo Napoleone con il capo cinto dalla corona ferrea. Al rovescio, invece, troviamo gli stemmi dei principali comuni che vanno a comporre il Regno: al centro il biscione di Milano; in alto a sx Bologna, recante le chiavi pontificie sormontate dall’ombrello papale; in alto a dx il Leone di San Marco per Venezia; in basso a sx l’aquila degli Estensi per Ferrara e, infine, in basso a dx lo stemma di Novara. Poi sempre in Italia vennero realizzate in seguito anche altre medaglie con Napoleone con indosso la corona ferrea, ad esempio per la vittoria alla battaglia di Jena, per la battaglia di Wagram e per il matrimonio con Maria Luigia d'Asburgo. Praticamente, mentre nelle medaglie francesi si usava spesso la corona d'alloro, in Italia, per distinguersi, Napoleone veniva ritratto con la corona ferrea. Beh, ci sono molti richiami stilistici (e propagandistici) al periodo della Roma imperiale nelle monete e medaglie napoleoniche.
    2 punti
  5. Un vero sacrilegio buttarla.... va bene come segnalibro dai! Anche dentro un libro di ricette una volta che con tutti quei programmi di cucina che mandano in onda in tanti siamo diventati mezzi-quasi-chef
    2 punti
  6. Incisione di fine '800 in cui viene mostrata la corona di Agilulfo:
    2 punti
  7. Buon pomeriggio, a proposito di lettere grosse, vorrei sfatare la leggenda - riportata come nota su tutti i cataloghi - riguardo la data 1856 come anno dell'introduzione del nuovo carattere dalle lettere più grosse sulle Piastre di Ferdinando II. La napoletana di oggi è una Piastra 1839 che al rovescio presenta un rarissimo conio con le lettere grosse. Allego le immagini di una moneta che due anni fa passò all'asta 64 di Nomisma.
    2 punti
  8. Solo per chiarire la questione punzonatura: Il marchio 800 circondato dall'ovale è stato adottato in Italia con la Legge del 5 Febbraio 1934 n. 305. Accompagnato al marchio con il titolo dell'argento (in questo caso 800), era previsto anche un altro marchio che recava (nell'ordine) il numero identificativo del produttore, il fascio littorio e due lettere indicanti la sigla della provincia. Il fascio littorio è stato poi tolto con Decreto Legislativo Luogotenenziale 26 Ottobre 1944 n. 313. Il marchio della riproduzione è databile tra il 1946 e il 1968, data in cui, con Decreto Legge 30 gennaio 1968 n. 46 e il successivo D.P.R. 30 Dicembre 1970 n. 1496, è stato introdotto il nuovo sistema di punzonatura per i metalli preziosi, che prevede un punzone di forma poligonale in cui il numero identificativo è preceduto da una stella (simbolo della Repubblica Italiana). Nel caso specifico, il marchio "337 FI" appartiene ad un argentiere di Scandici, Arstica Metalli ... ma non ho idea se sia ancora in attività.
    2 punti
  9. Trovate l'articolo "A Closer Look" nella rivista Americano "The Celator" di Aprile 2011. Descrive tutti i victoriati anonimi.
    2 punti
  10. ed allora continuo: https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=29449&force=1 questa volta lo ho stampato davvero! che ne dite? dopo un minuto a tenere la mano così mi sono venuti i crampi - veri, non per modo di dire - e non ho neache teso l'arco. Domani vado a cercare un cavallo! Njk
    2 punti
  11. Ciao Amici, era un bel pezzo non postavo piú nulla di mio nel forum, ho pensato di fare cosa gradita vedendo ultimamente qualche discussione su Pisa e i suoi Talleri volevo fare vedere questo pezzo in alta conservazione ricordando a chi si cimenta su queste monetazione, che i pezzi dei Medici non sono comuni, sono tutte rare, altre date molto di piú! un saluto Il Fofo
    1 punto
  12. Sperando di fare cosa gradita segnalo collezione di oselle in asta SIMA https://www.numisbids.com/n.php?p=sale&sid=7248&cid=229958
    1 punto
  13. Ho sempre creduto nella libertà delle monete. quando mi è arrivata imprigionata nella sua baretta di cristallo sembrava supplicarmi : liberami ! non ho resistito / di notte di soppiatto armato di succhiello cacciavite e tagliacarte - incurante dei rischi degli slab-supporters - l’ho liberata in tre mosse. non vi posso descrivere la gioia - la mia e la sua - di rigirare il tondello tra le dita / farlo scorrere con le sensazioni tattili acuite dall’impresa e dall’attesa. La trepidazione si averla in mano risveglia valori tattili di Longhiana memoria - un modo nuovo allora, siamo nel 1950, sublimemente celebrato dal critico d’arte nella rivista Paragone da lui fondata con Anna Banti e che influenzerà tutta la critica d’arte successiva. libera finalmente ! e lo sara’ fintantoche’ resterà’ con me difendendola dagli inscatolatori yankees il cui scopo non e’ proteggerti bensi quello di costruire un business sulla tua pelle …😝😜
    1 punto
  14. Saluto argento. Lotto 1239 Collezionare di A. Cavazza - Asta 7 - 7-8/10/2023 - NAPOLI - Carlo I d'Angio' - Saluto - Senza data https://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/cultura/197q04a1.html Consiglio la lettura. Mentre: “L'infinità viene rappresentata da gigli incompleti al margine dello scudo.”, come si può interpretare la sesta stella, quella posta in basso verso destra della croce di Gerusalemme? Anche questa per ricordare la “infinità”? Si ritrova anche nella monetazione successiva di Napoli?
    1 punto
  15. Grazie !!!! Ciao, Perdonami. Queste sono pitture tombali sannitiche della Tomba Weege 30 di Nola. Non capisco cosa dobbiamo vedere e cosa c'entra con l'areale di rinvenimento dei nostri "cosi". Riesci a spiegarci bene please?
    1 punto
  16. @lorluke Innanzi tutto, complimenti per la tua medaglia: mi piace molto. Quindi, di medaglia commemorativa della incoronazione ve n'è ancora un'altra, emessa in Italia e con la corona ferrea? Mi piacerebbe sapere qualcosa di più. Devo dire che Napoleone, anche se mi interesso di monetazione romana imperiale, mi affascina sempre. Ciao. Stilicho
    1 punto
  17. Sono presenti 3 esemplari con questa variante nel catalogo del British Museum https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_R-10149 https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_R-10150 https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_R-10151
    1 punto
  18. Bella medaglia, complimenti. Ti allego una vecchia discussione.
    1 punto
  19. Sempre la solita data del tallero Ferdinando I 1604 che non mi riesce correggere il titolo..questa è la piastra 1604 di Ferdinando 1604
    1 punto
  20. Concordo, i francesconi lorenesi perdono sicuramente il fascino artistico e italiano dei grandi moduli medicei del '500 e del '600. Sono monete per me molto belle al rovescio nella complessità araldica dello stemma lorenese, ma il loro sapore e' certamente più teutonico e freddo. Sul tollero di Gian Gastone, come detto prima, la mia e' una considerazione di gusto personale. L'ultimo Gran Duca mediceo, ritratto con parrucca in stile Luigi XIV, resta per me una interessantissima rappresentazione barocca dal retrogusto malinconico. Quando questi tolleri furono coniati, la dinastia medicea era ormai arrivata al capolinea della sua lunga storia. Gli ultimi esponenti della dinastia, ovvero, il Gran Principe Ferdinando, il Gran Duca Gian Gastone e il Cardinale Francesco Maria, forzato dal fratello Cosimo III ad un tragico matrimonio in condizioni di salute alquanto precarie, furono infatti tutti incapaci di produrre alcun erede.
    1 punto
  21. Ricordiamoci che il patrimonio artistico per testamento fu salvato dalla sorella Anna Maria Luisa ultima erede e unica figlia di Cosimo III dopo la morte di Gian Gastone sennò si sarebbe perso moltissimo a Firenze. Metto foto di un mio due quattrini prova di Cosimo III, monetina assai rara.. Dei Lorena invece la penso che le monete siano in bello stile Austriaco e che molti Francesconi siano diciamo un pò sopravvalutati in quanto sono molto piú belli i talleri Austriaci e costavano anche molto meno anni fa..diciamo che con Il Gian Gastone si inaugura il parruccone e lo stesso è visibile sulle monetazioni successive.. Niente a che vedere con la monetazione Medicea.
    1 punto
  22. ciao, si tratta della forma del 5 che molto diversa. il 3 è diverso il tipo B qui postato è il mio, ma se lo confronti con questo , che è uguale, vedi che la cifra è un 3
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  23. Per tornare alla moneta postata vorrei solo dire che, a prescindere dal prezzo, a prescindere da difetti dovuti a fratture di conio o meno, e a prescindere dallo stato generale di conservazione ... personalmente trovo che il ritratto sia bellissimo e che la moneta in se sia davvero affascinante. Complimenti.
    1 punto
  24. Concordo, alcuni nominali minori dei Lorena sono dei veri e propri "gioiellini" numismatici che trovo di una finezza maggiore rispetto ai pur sempre bellissimi francesconi. Anche le monete di Cosimo III meritano una menzione speciale. La Toscana, pur nel periodo declinante della dinastia medicea, mantenne alta la qualità' della coniazione. Sul piano personale, ho un debole per il tollero di Gian Gastone per la bellezza del suo ritratto. Gian Gastone, spesso rappresentato come un "debosciato" dalla propaganda lorenese, in realtà fu un gran duca amante delle arti e premuroso nel proteggere il granducato, per quanto possibile, da certe mire predatorie di potenze straniere.
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  25. Vi rimando a questa discussione ... pressoché identica. Dalla foto non si vede bene il titolo all'interno del marchio... sembrerebbe 835 ... corretto ? Il titolo 835 viene usato oggi, come in passato, abbastanza raramente. Andrea
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  26. Manca un mese all'evento ed i posti rimasti sono pochissimi. Ultimi giorni per prenotare per chi voglia partecipare...
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  27. @sivispacemparabellum Complimenti per l'iniziativa e per il modus operandi adottato. In un mare di chiacchiere, coloro i quali agiscono nel senso più volte auspicato meritano un plauso.
    1 punto
  28. E' disponibile questo interessantissimo studio di Friedman & Schaefer: Friedman & Schaefer - Distinguishing anonymous victoriati.pdf
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  29. potresti raccontarmi questa storia in privato sarebbe molto interessante per me saperla , grazie mille DiviAugusti
    1 punto
  30. Una simpatica curiosità per stare in tema con la discussione...
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  31. La forma dello scudo è dirimente ,direi cinquecentesca ma chiederei a chi ne sa , @Corbiniano...
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  32. sergente di colore SORGENTE DI CALORE Ciao. Stilicho
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  33. io credo il contrario: in passato i cavalli erano preziosi, non li ferivi volontariamente. "l'addomesticamento" si fa con azioni puntuali (vedi speroni o frustino), non casuali. E non trovo neanche cosa saggia urtare un cavallo in bocca, soprattutto quando lo si monta.
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  34. Confermata l’età delle impronte fossili più antiche d’America Un nuovo studio forte supporto per l'intervallo di età di 21.000-23.000 anni per le impronte umane fossili più antiche del Nord America di Beatrice Raso 5 Ott 2023 | 20:00 https://www.meteoweb.eu/2023/10/confermata-eta-impronte-fossili-piu-antiche-america/1001308204/ Foto National Park Service Un nuovo studio conferma l’età delle impronte umane fossili più antiche del Nord America, descritte e datate per la prima volta nel 2021. L’analisi, pubblicata sulla rivista Science, supporta la stima dell’età delle impronte compresa tra 21.000 e 23.000 anni. I risultati del 2021 hanno avviato una conversazione globale che ha suscitato commenti discordanti all’interno della comunità scientifica sulla precisione delle età. “La reazione immediata in alcuni circoli della comunità archeologica è stata che la precisione delle nostre datazioni non fosse sufficiente per sostenere la straordinaria affermazione che gli esseri umani erano presenti in America del Nord durante l’Ultimo Massimo Glaciale. Ma la nostra metodologia mirata in questa ricerca attuale ha davvero dato i suoi frutti“, ha dichiarato Jeff Pigati, geologo di ricerca del USGS e co-autore dello studio appena pubblicato, che conferma l’età delle impronte di White Sands.
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  35. Buon giorno nicosan. Secondo la rivalutazione istat l'indice relativo al periodo di questa moneta è di circa 9300, vale a dire che il valore di questi 10 centesimi rivalutati sarebbe equivalente a poco meno di 50 centesimi di euro. Cordiali saluti. Gabriella
    1 punto
  36. Segnalo una variante che non ho riscontrato in alcun manuale e catalogo di vendita in mio possesso. Come potere osservare, il valore in lettere è al plurale TORNESI anziché al singolare TORNESE. Per la moneta in questione devo ringraziare @Layer1986 per averla resa pubblica per primo nel 2015, ma passata inconcepibilmente in silenzio. Limmagine è ripresa da Artemide Aste, asta 29E del 21-22 marzo 2015, lotto 1178.
    1 punto
  37. Buongiorno. Falso allarme. A mio avviso, non si tratta di una variante inedita... Molto probabilmente, quest'anomalia è dovuta ad una rottura del conio che ha interessato la lettera E, tanto da farla apparire un blocco unico che va a delineare qualcosa di simile ad una grossa lettera I. Entrando nel dettaglio, possiamo notare una serie di singolari elementi che contraddistinguono questo conio: il 4 che tocca il 6; la foglia che tocca il 4; nessuna bacca alla destra del 4; una sbavatura alla destra della T; qualcosa sotto la S; una tacchetta sotto la E; etc. In conclusione, si conosce un solo conio con l'insieme di tutte queste caratteristiche. Una moneta con lo stesso conio al rovescio, la postò Asclepia in questa vecchia discussione... Spero di essere stato utile, Lorenzo
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  38. Queste sono le mie: Nel 4 la punzonatura è sotto il valore IIII
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  39. Sono appena tornato a casa. Era la prima volta che participavo al venerdì e non sapevo cosa attendermi. Temevo che vi fosse poco pubblico, trattandosi di un giorno lavorativo e, invece, mi sbagliavo. Ancor prima che aprisse alle 10.00, il parcheggio era già pieno e ho visto diverse macchine posizionate in modo “creativo” per ottemperare alla mancanza di posti auto. Dentro c’era moltissima gente. Ho scattato un paio di foto per farvi rendere conto. Per quanto mi riguarda, sono molto soddisfatto di com’è andata la giornata. Ho acquistato due pezzi importanti da un privato. Forse ve li mostrerò nei prossimi giorni qui sul Forum 😉
    1 punto
  40. berna , XV secolo Fünfer (5 Haller) MONETA BERNENSIS/SANCTVS VINCENCIVS
    1 punto
  41. Personalmente, apprezzo molto questo progetto e credo che le scelte fatte siano nella direzione giusta. D'altronde, è sotto gli occhi di tutti che il mondo dei "convegni" sta vivendo una fase di crisi cronica. Ogni anno, l'offerta di materiale proposto diminuisce in favore delle aste. Addirittura, diversi operatori partecipano ormai ai convegni portando soltanto i cataloghi delle loro prossime aste o, al massimo, qualche monetina dal valore irrisorio perché magari temono di subire dei furti. È evidente però che, diminuendo l'offerta, diminuisce anche il pubblico e tutto ciò porta a questa sorta di circolo vizioso a cui stiamo assistendo da diversi anni. Forse, me lo auguro, questo modello potrebbe portare ad un'inversione di rotta e, magari, fungere anche da ispirazione per altre manifestazioni lungo la Penisola.
    1 punto
  42. Per una napoletana voglio mostrarvi questa Lira 1813 Murat con un particolare nella data sembrerebbe un 5 su 3 o viceversa, strano perché nel 1815 non è stato battuto, un errore corretto? Guardate voi............
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  43. Confermo, il dritto termina con ACH TAR. , Rif. Malloy 28 comune
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  44. Importanti tesori legati alla fondazione di spazi sacri e risalenti al III secolo aC sono stati rinvenuti recentemente in tutte le aree romanizzate del Latium vetus, dell'Etruria marittima e della Sardegna. Tali depositi evidenziano un approccio “economico” piuttosto debole all’uso del denaro da parte dello Stato romano. Maria Cristina Molinari, Curatrice Capo dei Musei Capitolini, parla di questa pratica e dell'emergere di un approccio più “razionale” negli anni della Seconda Guerra Punica, quando le autorità coniatrici presero coscienza del valore monetario di questi doni agli dei.
    1 punto
  45. Buongiorno a tutti, complimenti Releo, una bella Pubblica, dove c'è gusto non c'è perdenza, soprattutto se ogni volta che la guardi ne sei soddisfatto. Se puoi ci dici il diametro per favore. Saluti Alberto
    1 punto
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