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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/05/23 in tutte le aree
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Buonasera a tutti, ci ho messo del tempo a postare questo mio Denario. Avrei voluto accompagnarlo con delle belle parole, soprattutto interessanti, che stavolta non si riferissero alla Augusta ma alla allegoria presente al rovescio. Cercavo qualcosa relativa al culto di Venere Genetrix ma non mi sono applicato evidentemente con la dovuta attenzione. Però ho trovato una vecchia discussione di @gpittini che riporto qui (a lui i miei ringraziamenti) perché l'ho trovata esaustiva e ricchissima di immagini ma sopratutto di spiegazioni. Riporto quanto dichiarato dalla casa d'Aste e le foto della stessa oltre a quelle fatte da me. Julia Domna (Augusta, 193-217). Rome. AR Denarius (19,5mm, 3.25g). Draped bust of Julia Domna r. R/ Venus seated l., extending hand and holding scepter. RIC 388c. Sono ben accetti vostri commenti o apporti alla discussione. Saluti Alberto https://www.lamoneta.it/topic/88302-venere/4 punti
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Il bagattino qui presentato corrisponde, secondo la classificazione data da L. Bellesia nella sua monografia sulla zeca di Reggio Emilia, alla tipologia identificabile con la terza emissione. Se da un punto di vista cronologico l'identificazione come terza emissione penso possa essere fuori discussione (oltre al diverso stile del ritratto, infatti, la M di Regivm assume la forma del carattere latino in luogo del 3 utilizzato nelle precedenti emissioni), per quanto riguarda la collocazione temporale l'affare si complica un po'. La data di concessione della seconda emissione dovrebbe essere il 1486. Le successive emissioni (terza, quarta e quinta) vengono poi identificate da L. Bellesia sulla base di marcate differenze stilistiche. La sesta emissione, databile 1491, secondo L. Bellesia non comprende la produzione di bagattini. La settima emissione (ritratto senile e legenda del verso modificata) è datata 1500. Il tutto per dire che la terza emissione sarebbe da collocare in un lasso temporale compreso fra il 1486 e il 1491. Per quanto riguarda la rarità dei bagattini di Reggio Emilia ritengo doveroso segnalare che allo stato attuale sono da considerare comuni gli esemplari della prima, seconda, terza e settima emissione. Sono decisamente rari gli esemplari della quarta e quinta emissione. Lo stato di conservazione del tuo esemplare è abbastanza buono in quanto perfettamente leggibile sia come legende che come segni d'interpunzione. Presenta evidenti segni d'usura e da circolazione e assenza di patina. Mario4 punti
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Per gli amanti della monetazione magnogreca segnalo l'edizione, a firma di Giuseppe Libero Mangieri, del celebre tesoretto di stateri magnogreci (333 AG) rinvenuto nel 1916 a Taranto in contrada Corti Vecchie (IGCH 1924), noto attraverso una datata pubblicazione di Laura Breglia (1939) corredata da un esiguo apparato illustrativo. Questa nuova monografia, che analizza un ripostiglio monetale di eccezionale importanza per entità e fisionomia della composizione, apporta un rilevante contributo alla conoscenza della storia monetale della Magna Grecia e di Taranto in particolare, zecca alla quale le Edizioni D'Andrea, con rigore metodologico e solidità scientifica, hanno rivolto i propri interessi con una serie di significativi contributi. https://www.edizionidandrea.com/product-page/il-tesoretto-di-monete-magnogreche-rinvenuto-nel-1916-in-contrada-corti-vecchie4 punti
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Buongiorno a tutti. Segnalo una curiosa serie ibrida degli aurei di Lucio Vero e Marco Aurelio a mio giudizio ottenuta per fusione (di bassa qualità a dire il vero). Alcune centinaia di aurei originali di Lucio Vero cui questa riproduzione è ispirata furono rinvenuti sull’Aventino nel 1893, in occasione dei lavori di costruzione della Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino e del rispettivo monastero (RIN1893.pdf). Nelle aste di fine Ottocento-inizi Novecento, aurei di quelle serie ricorrono con grande frequenza, anche in più pezzi nella stessa vendita. Ancora oggi, benché assorbiti dal mercato, non sono difficili da trovare nelle aste internazionali… Basta avere sufficienti disponibilità economiche. Approfittando dell’interesse per queste monete, qualche "artigiano" ha prodotto dei curiosi ibridi che associano il dritto di Lucio Vero loricato e paludato al rovescio di una serie omologa di Marco Aurelio. https://www.biddr.com/auctions/harmeroflondon/browse?a=3937&l=4622303 La casa d’aste censisce un secondo esemplare passato nel 2014 e, a mio giudizio, prodotto dalle stesse matrici https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=646&lot=402 Quanto asserito costituisce mio giudizio personale: caveat emptor.3 punti
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Fatto, semplice. Nome, cognome, telefono e città di provenienza e stampi il voucher d'entrata. Chissà che lo facciano anche gli altri convegni. Bravi. Ci si lamenta che avvengono furti, di gente poco raccomandabile che gira per i convegni e quando vengono prese delle iniziative per tutelare e tutelarsi, ancora si trova qualcosa da dire... mah...3 punti
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Ciao Alberto , complimenti per l'ottimo denario con la Venere Genitrice. Posto mio esemplare della stessa tipologia ma di un antoniniano. Condividere le nostre monete , a mio parere, è molto importante soprattutto per noi neofiti. 🙂 ANTONIO 22,50 mm. 5,10 g. RIC 388a3 punti
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Per una napoletana voglio mostrarvi questa Lira 1813 Murat con un particolare nella data sembrerebbe un 5 su 3 o viceversa, strano perché nel 1815 non è stato battuto, un errore corretto? Guardate voi............3 punti
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DE GREGE EPICURI Anche a me sembra autentica, senza dubbio. Penso che la frattura si sia originata al momento della coniazione, forse per la temperatura troppo bassa del metallo; poi può essersi approfondita per traumi meccanici. Domandare nel forum quanto è stata pagata una moneta risulta un po' sgradevole; in casi particolarissimi, forse lo si può chiedere con pm.2 punti
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Dissento categoricamente. La Numismatica è altro, è studio, è inquadramento storico di una emissione. Può essere anche tecnologia (collegata alla produzione dell'esemplare, p.e.) in senso lato. Il Collezionismo e il commercio numismatico invece si occupa di prezzi e quotazioni. Detto senza accezioni negative.Sono due cose differenti, imho. A un Martini, a un Saccocci interessa sapere dati sulla moneta, diffusione, motivi sulla necessità di produzione per esempio, non il valore economico del pezzo. Saluti Illyricum 😉2 punti
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Salve a tutti, ho ripreso in mano questo bronzetto di Eraclea per una più precisa classificazione. La moneta è catalogata come Van Keuren 162-165. Non avendo la possibilità di consultare il lavoro della Van Keuren chiedo gentilmente a qualche amico del forum , in possesso del testo, se può indicare a quale delle quattro corrisponde... Un grazie anticipato Greek Italy. Southern Lucania, Heraclea. AE 11.5 mm., 3rd-1st centuries BC. D/ Head of Herakles right, beardless and wreathed; below, cornucopiae. R/ I-H. Bow, club and quiver. HN Itay 1446. Van Keuren 162-5. AE. g. 1.23 R. Rare. In excellent condition for the issue. Green patina. About EF/EF.2 punti
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Per la presenza del simbolo della cornucopia l'esemplare è ascrivibile al n. 164 della classificazione Van Keuren.2 punti
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Quella in testa al topic. Quella postata da te, seppur ritagliata "a muzzo", é buona. Il bordo stondato si vede anche da quelle foto e si percepisce anche che i rilievi sono poco impressi rispetto all'originale.2 punti
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Come temevo, è arrivato un cofanetto più capiente! Fortunatamente non è un problema riempire gli spazi liberi, per esempio con un caricatore per 7,92 mm (8x57) , probabilmente di un "Gewehr 88", un fucile adottato a partire dalla fine del XIX secolo dall'Esercito imperiale tedesco. il bossolo il fondo del bossolo, che ci rivela come, dove e quando: S= Spitzgeschoss, pallottola a punta (c'erano anche le E = standard, sS, etc.) / I fraktur per Ingolstadt, città della Baviera / 1=gennaio, 13=1913 la punta ed il fondo, che tanto per complicare le cose ha una lettera che non mi sento di aver identificato con certezza foto di famiglia, tutte cinque montate sul listello le cartuccie sono vuote e si può togliere la punta (per non prendersi una denuncia per possesso di armi da guerra), ma tanto, arrugginite come sono, sarebbero più adatte ad un suicidio che non ad un omicidio. Un po' di polvere da sparo la ho tenuta, e per chi non la ha mai vista NON sembra così ... polverosa che conservo in una capsula per 2Euro, la scala è in mm. Questa è chiamata "polvere bianca" che, a differenza di quella nera, durante la combustione non esplode ma produce solo scorie gassose. Anche se ha 110 anni, non ha reagito ad una bella martellata su di un incudine, ma appena ho avvicinato un fiammifero acceso a qualche granello ha reagito subito infiammandosi. Adesso vado, che devo ancora tappare un paio di buchi... Servus, NJk2 punti
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Buon giorno a tutti i "lamonetiani". Pubblichiamo di seguito la locandina appena realizzata per l’VIII^ edizione dell’evento di Venezia e presentata alla recentissima manifestazione di Riccione. Tanti gli elementi di novità: 1) eliminiamo il termine “convegno”, che allude ad altri concetti e chiamiamo questa manifestazione con un nome più consono, cioè Expo-Mercato della Numismatica; 2) la manifestazione si chiama “NUMISMARKETING VENEZIA” 3) ci saranno SOLAMENTE espositori nel settore numismatico. 4) l’accesso non sarà libero, ma con registrazione su di un sito in fase di completamento (si prevedono 7-10 giorni). Chi non si accredita potrà farlo anche all’ingresso il giorno stesso; ma, per sveltire le operazioni, si consiglia vivamente di fare la registrazione on-line. Sulle modalità di registrazione sarò più preciso, perché le stiamo definendo ed affinando. Questa scelta si è resa necessaria per un problema sempre più dilagante di sicurezza nelle manifestazioni commerciali. Tutto ciò va a vantaggio sia di chi espone, sia di chi partecipa. L’intento è di selezionare gli ingressi affinché arrivino alle manifestazioni persone EFFETTIVAMENTE interessate alla numismatica e non malintenzionati. La manifestazione di Venezia si terrà il giorno 21 ottobre, sempre presso il Novotel, sito in Via Ceccherini 21, immediatamente adiacente all’uscita Castellana della Tangenziale di Mestre. Per gli orari sarò più preciso nei prossimi giorni, per coordinare alcune iniziative in fase di definizione, compresa una culturale, che si terrà sempre nell’adiacente Sala Firenze. Sempre a disposizione. Stefano Palma – alias Sivis1 punto
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Ciao a tutti, oggi condivido con voi (e in futuro via via vorrei farlo con tutte) una delle monete della mia collezione della serie "acquisti da rinnovato impeto collezionistico", per capirsi, le monete che ho preso nel periodo iniziale della mia ritrovata passione per la numismatica, premetto che non mi sono pentito di nessuno degli acquisti anche se alle volte fatti un pò "di getto" rispetto a quelli più ponderati dell'ultimo periodo. Se a quanto sopra aggiungete anche una passione particolare per Nerone, per i motivi per cui piace a molti ma anche per una certa affinità (speriamo non eccessiva 😱) dovuta al fatto (credo di averlo già scritto in un altro post perdonatemi) di essere nati entrambi il 15 dicembre anche se lui mi ha preceduto di 1940 anni, ecco che arriviamo alla moneta in questione, seconda in un totale di 3 che al momento possiedo di questo Imperatore. Lo chiamo il "dupondio masticato", frutto di una lunga ricerca di una moneta che, nei limiti del mio budget, avesse un ritratto del fu Lucio Domizio Enobarbo che fosse quantomeno decente o che almeno mi piacesse. Ritengo che il ritratto sia molto bello, anche il rovescio (adoro l'ala e la ghirlanda della Vittoria), peccato per il "morso" che ha provocato uno schiacciamento della moneta e una rottura (o posso usare il termine frattura?) da ore 11 a ore 5, in ogni caso è grazie a questo se me la sono potuta permettere quindi non mi lamento. Ecco l'immagine con i dettagli: NERONE, DUPONDIO, Zecca di Lugdunum (Lione), 66 d.C., AE, RIC 523 D/ IMP NERO CAESAR AVG P MAX TR P P P. R/ VICTORIA - AVGVSTI/ S|C. gr. 12,78 Diam. mm 29 Ho pensato di condividerla anche per avere delle vostre considerazioni su cosa possa esserle successo, partendo ovviamente dal presupposto che si autentica, e se la cosa, se mai ci siano indizi per capirlo, sia successa in corso d'opera oppure a seguito di qualche evento traumatico volontario o casuale. Grazie a tutti per la vostra attenzione 😄1 punto
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Nella giornata di ieri, complice il maltempo, ho deciso di tornare a visitare il Museo della Media Valle del Liri di Sora. Bisogna ammettere che i reperti al suo interno non sono di certo molti, ma quei pochi, sono ben esposti e meritevoli di una visita. In particolare all'interno del museo è esposto il reperto a mio avviso più interessante come da titolo della discussione, cioè il Thesaurus di Sora datato al II sec. a. C. Si tratta in pratica di un contenitore per le offerte posizionato all'ingresso del tempio (ora sede della cattedrale). Il corpo era costituito da tre blocchi in pietra scavati. I due corpi superiori, una volta uniti, lasciavano un foro per le offerte che venivano inserite dall'alto e che andavano a cadere nel terzo blocco che faceva da base e che raccoglieva le monete. Particolare ancor più interessante è la calotta in bronzo che copriva la parte superiore e che aveva dei fori (simili a quelli di un moderno salvadanaio) che permetteva l'inserimento di offerte (e dal tipo di foro, solo monete). Qui l'immagine del Thesaurus ed il link da cui è stata tratta e da dove è possibile reperire qualche notizia ulteriore anche sulle iscrizioni presenti sulla calotta bronzea. http://www.menteantica.it/am/itinerari/paesi/533-torna-a-casa-la-calotta-bronzea-del-thesaurus-di-sora Nell'esposizione erano assenti le monete rinvenute in esso (poi spiegherò il motivo...) che però sono indicate nella guida del museo. Si trattava di 50 monete databili tra il 211 a. C. e la metà del I secolo d. C. (datazione riportata nella guida) 3 Assi con Giano/Prora del 211 a. C. 1 denario di Lucius Licinius, Cneus Domitius e Caius Pomponius del 118 a. C. 1/2 asse di Pompeo Magno del 45-44 a. C. 2 assi con nome divus Julius (teste Ottavio e Cesare) del 41-40 a. C. 2 assi con nome divus Julius (testa Ottavio e corona d'alloro) 18 assi dei triumviri monetali d'Augusto, Caius Cassius Celer (16 a.C.), Caius Gallicus Lupercus (16 a.C.), Cneus Piso Cn. F. (15 a.C.), Lucius Naevius Surdinus (15 a.C.), Caius Plotius Rufus (15 a.C.), Publius Lurius Agrippa (7 a. C.), Marcus Maecilius Tullus (7 a.C.), Marcus Salvius Otho (7 a. C.). 1 asse con nome Tiberio (10-11 d. C.) 2 assi di Augusto zecca di Roma (10-11 d.C.) 1 asse di Tiberio (16 d. C.) 2 assi di Tiberio (22-23 d. C.) 2 assi con l'effige di Druso (22-23 d.C) 8 assi con altare della Providentia (31-37 d. C.) 1 asse con Aquila (fine regno Tiberio) 1 asse di Caligola con Vesta (37-38 d. C) 1 asse con Germanico (37-38 d. C.) 1 asse con effige di Germanico (emissione non datata di Caligola) 2 monete in bronzo di età repubblicana Dove sono oggi le monete??? Cito testualmente la nota della guida: Fino agli anni '90 le monete erano all'interno dei magazzini della Soprintendenza archeologica del Lazio nei pressi del tempio di Ercole a Tivoli, dove sono state viste e studiate. Chi scrive ha tentato di rintracciarle, purtroppo senza fortuna, recandosi nei magazzini. Per approfondimenti F. Catalli-J. Scheid, Le thesaurus de Sora, in Revue Numismatique, VI serie, tomo XXXVI, 1994, pagg. 55-65. Qui il link: http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/numi_0484-8942_1994_num_6_36_1997?luceneQuery=%28%2B%28content%3Athesaurus+title%3Athesaurus^2.0+fullContent%3Athesaurus^100.0+fullTitle%3Athesaurus^140.0+summary%3Athesaurus+authors%3Athesaurus^5.0+illustrations%3Athesaurus^4.0+bibrefs%3Athesaurus^4.0+toctitles%3Athesaurus^4.0+toctitles1%3Athesaurus^3.0+toctitles2%3Athesaurus^2.0+toctitles3%3Athesaurus%29+%2B%28content%3Asora+title%3Asora^2.0+fullContent%3Asora^100.0+fullTitle%3Asora^140.0+summary%3Asora+authors%3Asora^5.0+illustrations%3Asora^4.0+bibrefs%3Asora^4.0+toctitles%3Asora^4.0+toctitles1%3Asora^3.0+toctitles2%3Asora^2.0+toctitles3%3Asora%29%29+AND+%28+%2Baccess_right%3A%28free%29+%29&words=thesaurus&words=100&words=140&words=sora&words=free E' la prima volta che scrivo in questa sezione :P, se i curatori ritengono che la discussione sia più attinente all'archeologia possono liberamente spostarla.1 punto
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Buonasera a tutti, allego le foto di un volume che ho preso oggi alla fiera del libro che in questi giorni si sta svolgendo a Bologna. Lo avevo già visto altrove, ma non ero riuscito a prenderlo e oggi ho colto l'occasione. Si tratta del volume "Monete Sonanti - La cultura musicale nelle monete e nelle medaglie del Museo Civico Archeologico di Bologna" e - come si evince dal titolo - vi sono illustrazioni e descrizioni di monete e medaglie (205 totali) di tutte le epoche collegate alla cultura musicale, corredate da note storiche e non solo. Nota estremamente positiva le immagini delle monete, che sono di ottima qualità e dimensioni, perfette per apprezzarne i dettagli. Allego foto della copertina e dell'indice. Riccardo1 punto
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Buonasera, Lars Ramskold su LRBC (ringrazio entrambi) afferma testualmente che: "... In this case, the letters do not indicate workshops (the Trier coin is marked officina S, and the Arles coin officina P). The meaning of the letters on the standard is most uncertain. It is a bit like the letters on the altars of the VLPP emissions. We use them to define emissions, but their meaning is anyone's guess." Quindi al momento attuale non si conosce il significato delle lettere presenti nel labaro. Saluti Illyricum1 punto
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Claudia Perassi insegna Numismatica all'Università Cattolica di Milano. Collabora con la missione archeologica italiana a Malta, con la missione archeologica italiana a Hierapolis di Frigia (che poi sarebbe la moderna Pamukkale, Turchia), e con la missione archeologica dell'Università del Kentuky a Monte Palazzi (Grotteria, RC). E' vice-presidente della Società Numismatica Italiana e vice-direttore della RIN (Rivista Italiana di Numismatica). La sua produzione scientifica ha come tematiche principali: lo studio di monete da contesti archeologici in Italia ed all'estero (Malta), gli usi rituali delle deposizioni monetali nel mondo antico, la gioielleria monetale romana, gli aspetti iconografici, artistici e ideologici della monetazione antica.1 punto
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Un esemplare di 1/2 siliqua in argento, battuta in Cartagine al nome di Ilderico, penultimo re dei Vandali in Africa . Sarà il 18 Ottobre in vendita Baldwin 113 al n. 98 .1 punto
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Ciao @Rufilius , bella moneta che ancora non presenta la testa radiata introdotta proprio da Nerone a partire dal 66 , quindi la moneta venne emessa in un anno precedente questa data . Piu' che "masticata" la moneta presenta qualche frattura di conio . Mi associo sull' autenticita' della moneta . Forse la legenda della moneta si riferisce alla VICTORIA AUGUSTI del suo Generale Domizio Corbulone in Armenia .1 punto
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Davvero ottima risposta.. me la salvo perché la trovo molto interessante. Grazie mille e buona giornata a te1 punto
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Ciao, non è una moneta molto facile da giudicare tramite foto tuttavia, nel suo aspetto generale il mio parere è che sia autentica. Non sembra avere segni di produzione per fusione. Il dupondio è in tuo possesso quindi penso tu abbia esaminato anche tutto il bordo. È regolare o ci sono delle mancanze o eccessi di metallo o delle abrasioni o limature sospette in qualche punto ? 🙂 ANTONIO1 punto
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A me sembrerebbe autentica , spatinata ma genuina, in generale una bella moneta complimenti1 punto
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Ciao, grazie per il tuo intervento, oltre che per condividere una storia l'ho messa anche per avere un vostro parere quindi mi affido ai vostri giudizi 😀1 punto
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Ciao! visto uno in vendita ... https://www.ebay.it/itm/183906208462 saluti luciano1 punto
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Sarebbe meglio avere la fotografia anche del diritto per farsi una idea complessiva, ma in sè NON sembra proprio un fuso, anzi si vedono elementi da coniazione. La lettera P che indichi direi che è il risultato di una rottura localizzata del conio, che coinvolge anche un pallino della perlinatura. Un cordiale saluto, Enrico1 punto
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Che dire! Sempre belle anche quando la conservazione non è al top ma soprattutto ben presentate: con cura e stile. Complimenti Gordon1 punto
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Si risolve subito: il contenitore è la trabant! 🤣 elegante cofanetto in vetroresina imbottito di cartone!1 punto
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Salve, dovrebbe essere una devozionale ovale con appendici dell'anno santo 1600. Clemente VIII? Nel dritto la Madonna di Loreto con bambino sormontata da un'arcatura dalla quale pendono due lampade. Al fianco due angeli. Nel rovescio la Porta Santa aperta con un pellegrino davanti in ginocchio. Scritte ANNO IVBIL. In esergo 1600. Materiale: ottone/bronzo. Dimensioni con (senza) appendici e/o appiccagnolo: - asse maggiore: 31.1 (22.2) mm - asse minore: 23.3 (17.9) mm Forse una variante di W-ME7L/1-1: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME7L/1 ?1 punto
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Non è una variante, ma una delle tante tipologie che celebrarono l'Anno Santo del 1600. il resto l'hai già detto tu, bella e non comune medaglietta.- Ciao Borgho1 punto
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Buonasera a tutti. Ciao Alberto, bel quartetto il tuo : 1856 "modello base" 1856 caratteri grossi al dritto 1856 VTR . . 1856 falso d'epoca. I caratteri grossi il legenda , per le Piastre furono approntati dal 1856 in poi, per i 60 Grana iniziano a vedersi per 1841-1842-1845-1846- e per ultimo il 1846 con busto adulto. Unica eccezione è il dritto di un conio 1847 (busto adulto) con 7 ribattuto su 6. Infatti fu modificata la cifra ma i caratteri grossi rimasero quelli dell'anno precedente. Condivido per "una Napoletana al giorno" la mia Mezza del 1846.1 punto
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DE GREGE EPICURI Da totale ignorante su Salerno, ho imparato un mucchio di cose, tra cui: -Salerno si distacca dal ducato longobardo di Benevento, dopo violente lotte intestina in quest'ultimo. Successivamente, Salerno amplia i territori sotto il suo controllo. -Molto grossolanamente, si possono distinguere due periodi in questa monetazione: il primo post-longobardo, il secondo normanno. -La monetazione in metallo vile (quella di gran lunga più abbondante) si ispira ai follis bizantini. -Su alcune monete successive (ma siamo in periodo normanno) compaiono rappresentazioni della città (mura e torri) oppure la scritta OPULENTA SALERNO. -Molte monete sono riconiate, anche su esemplari precedenti dello stesso regnante. - Il termine ISTAMENON con cui è designata la moneta aurea bizantina del periodo viene dal verbo greco ιστημι (pongo), uno dei 4 terribili verbi in μι, incubo di chi studia greco...ve li ricordate?1 punto
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Ciao, provo a descrivere ciò che vedo. D/ CONSTAN-TINVS AVG : busto di Costantino I, a destra. Ipotizzo sia laureato; La distinzione non e' sempre facile, soprattutto nel diadema di perle (di diadema ne esistono poi diversi tipi) e io faccio sempre un po' fatica (probabilmente anche per miei limiti di conoscenza e di esperienza) R/ PROVIDEN-TIAE AVGG: campgate senza battenti, con due torrette e stella in alto al centro ESERGO/ SMK dot: zecca di Cyzicus, 5^ officina Alla luce di ciò, se esatto, propenderei per la RIC VII 34: Online Coins of the Roman Empire: RIC VII Cyzicus 34 (numismatics.org) Ciao. Stilicho1 punto
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Leu Numismatik AG > Web Auction 27 Auction date: 9 September 2023 Lot number: 443 Price realized: 3,400 CHF (Approx. 3,813 USD / 3,558 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: CIMMERIAN BOSPOROS. Pantikapaion. Circa 370-355 BC. Hemidrachm (Silver, 14 mm, 2.52 g, 6 h). Bearded head of Pan with animal ears and a pug nose facing slightly to left, wearing wreath of ivy and fruit. Rev. ΠΑΝΤΙ Lion attacking stag to right. HGC 7, 65. MacDonald 42. SNG BM Black Sea 860. SNG Stancomb 536. Very rare and of exceptionally fine style. Somewhat rough, otherwise, good very fine. From the Pontos Euxeinos Collection, formed in the late 1990s and early 2000s. Starting price: 500 CHF illustrazione: STATUA DEL DIO PAN1 punto
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Segnalo una cosa importante: se avete un profilo online sul sito web della Divisione Filatelia e Numismatica di San Marino, ora compare la voce "Saldo" in cui potete verificare quanto vi rimane. Lo dico perché personalmente ho sempre evitato di acquistare abbonamenti a inizio anno dal sito web perché avevo sempre un saldo che il sito web non mi riconosceva (inviavo sempre la mail con il modulo). Ora che il saldo compare (e nel mio caso è corretto!) credo che acquisterò direttamente dal sito. Mi pare più comodo e meno macchinoso.1 punto
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Buongiorno a tutti. Pierg50. 1) Hai aperto la discussione in data 3 settembre chiedendo pareri in merito; 2) molti ti hanno risposto, e ognuno ha espresso la proprio opinione; 3) ad oggi si parla si parla ma una semplice foto non l'hai ancora pubblicata; 4) nonostante ciò assumi un atteggiamento scorretto nei confronti di chi dedica del proprio tempo a risponderti. Detto ciò, considero questa discussione molto aleatoria basata sul nulla che tende ad essere anche poco credibile.1 punto
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Quella è una classica frase da catalogo per la conservazione B, per questo biglietto l'MB ci sta a pieno titolo1 punto
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Molti dettagli sono approssimativi, noto anche il viso, molto diverso Posto la mia per un confronto1 punto
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Ciao, oggi condivido con piacere il mio ultimo arrivo, un sesterzio dell'imperatore Antonino Pio (138-161 d.C.) con la personificazione sul rovescio della dea dell'Equita' (Aequitas), moneta comune coniata a Roma nel 148-149 d.C. Il sesterzio mi permette di archiviare anche questo Augusto (una finestra aperta la lascio solo per un antoniniano di consacrazione fatto coniare da Traiano Decio 🙂) del quale sono giunte a noi un numero molto elevato di monete. Fu senza dubbio uno dei migliori regnanti che l'impero ebbe, infatti governò per più di vent'anni e grazie alle sue capacità politiche ed umane assicurò al popolo un lungo periodo di pace e prosperità. Proprio per queste sue virtù gli fu dato l'appellativo dì Pio. Per quanto riguarda l'Equita' sul rovescio della moneta (nella sua raffigurazione classica, stante con bilancia e cornucopia dell'abbondanza) rappresentava per I romani l'imparzialità e quindi la giustizia ed era punto di riferimento sia nei rapporti commerciali che nei contenziosi giuridici. Principio di equità e quindi di imparzialità (che non era una norma scritta) da tenere sempre presente anche oggi soprattutto da chi svolge funzioni di garante e di giudice (ma purtroppo per incompetenza, per malafede o peggio per accondiscendenza di parte e per mancanza di spina dorsale non è sempre così.....peccato....anzi vergogna....). Da esame diretto risulta coniato, ben centrato, con buon modulo e peso, metallo abbastanza integro (per una moneta che ha 2000 anni) ed ha evidentemente ottemperato alla sua funzione di moneta con usura da circolazione ben visibile. Su questo ho tutto da imparare ma sembra non essere stato ritoccato nelle legende e nelle figure, quindi nessuna manomissione da parte "dell'homo insapiens". Per me ottimo il ritratto di Antonino Pio (che è stato il motivo principale che mi ha spinto ad acquistarlo 🙂). Posto per condivisione anche I miei denari. Grazie ed alle prossime ANTONIO 33 mm. 26,20 g. RIC 8551 punto
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Buongiorno alla sezione, Continua il mio studio sulle aquile capovolte, condivido con voi la seconda 1858 della mia piccola raccolta, lettere sottili al diritto e al rovescio. Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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A parziale modifica aggiungo che acquistai moneta contestualmente alla data di emissione ( ero ad Asti), quindi 1988 credo. Grazie , saluti.1 punto
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Buonasera. Cerco qualche informazione su una moneta da 100 rubli in oro con effige Gorbaciov acquistata nel 1990 o 1991 quando fu emessa. Ho fatto qualche ricerca ma sembra sia una moneta pò " fantasma", sconosciuta. Ho letto che anni dopo l'URSS dichiarò illegale la moneta ( per cancellare il ricordo di Gorbaciov) procedendo in quello Stato alla fusione. Qualcuno ha qualche informazione aggiuntiva? Ringrazio per eventuali risposte. Saluti.1 punto
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anni fà ,poco dopo l'entrata dell'EURO ,girovagando x bancarelle alla ricerca di monete trovai un piccolo album con tutti i commemorativi dell'URSS ,mi chiesero 60 euro e ricordo di averci pensato tutto il giorno per poi decidermi a fine della fiera a prendere l'intera collezione .Mai scelta fù più azzaccata visto oggi la non facile reperibilità, nonchè l'aumento vertiginoso dei prezzi. I pezzi sono 64 ...48 da 1rublo....3da 3rubli....13 da 5rubli1 punto
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Con la Legge del 21 luglio 1595 fu ordinata a Pisa l'erezione di una nuova zecca per battere monete a titolo inferiore a quelle di Firenze. Con la soppressione della Zecca di Pisa si intese per Pisis le monete ad uso di Pisa, cioè a titolo più basso. Se avesse modo Le consiglio la lettura del Galeotti a pag. 432 e 433 che da spiegazione alla sua domanda. Per la monetazione di Carlo Ludovico e Maria Luisa, solo il dieci paoli è segnato pisis in quanto di titolo inferiore, mentre il Dena ed il Mezzo Dena sono segnati FLORENTIAE in quanto di titolo dell'argento pieno.1 punto
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