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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/30/23 in tutte le aree
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Ciao Amici, era un bel pezzo non postavo piú nulla di mio nel forum, ho pensato di fare cosa gradita vedendo ultimamente qualche discussione su Pisa e i suoi Talleri volevo fare vedere questo pezzo in alta conservazione ricordando a chi si cimenta su queste monetazione, che i pezzi dei Medici non sono comuni, sono tutte rare, altre date molto di piú! un saluto Il Fofo3 punti
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Buongiorno, Altra piastra aggiunta alla mia piccola raccolta di 1825. Mi pare che fin ora non sia stata postata una 1285 senza punto dopo HIER Un saluto a tutti. Raffaele.3 punti
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Grazie, innanzitutto, per questa approfondita analisi della nuova edizione del Gigante. Per quel che mi riguarda, devo dire che vado ancora avanti col mio "vecchio" Gigante 2017 e, a differenza di molti, non sento la necessità di aggiornarlo. Lo scorso anno comprai un nuovo Gigante (ed. 2023) da regalare ad un mio cugino di 13 anni, che forse potrebbe (speriamo) avvicinarsi al mondo della numismatica. Ricordo che, sfogliandolo, non notai particolari differenze, se non per quel che riguarda le quotazioni (che già considerando il solo aumento del costo dell'oro al grammo, mi pare abbastanza logico che vi sia un incremento delle quotazioni dei marenghi più comuni). Purtroppo, però, a me delle quotazioni riportate in un catalogo interessa relativamente. Preferisco, piuttosto, guardare lo storico delle aggiudicazioni in asta di una determinata moneta. Tra l'altro, seguendo le napoleoniche, molte delle monete che colleziono non sono nemmeno italiane o magari non sono riportate sul Gigante perché prove (come la serie del 1806 per il Regno d'Italia). Quindi, ogni anno dovrei comprare un nuovo catalogo per le italiane, uno per le francesi, uno per le spagnole, uno per le olandesi, ecc. Così facendo, diventerei come Fantozzi quando si trova la casa piena di pane perché la moglie Pina si è invaghita del fornaio. Con la sola differenza che, anziché il pane, sarei circondato da cataloghi 😆3 punti
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Si tratta di una abbazia benedettina molto importante nella storia veneziana. E' stato luogo di sepoltura di dogi. All'abbazia di Sant'Ilario e Benedetto erano sepolti i dogi Angelo e Giustiniano Partecipazio, fondatori del monastero. Vi riposavano anche il doge Pietro IV Candiano e il figlio Pietro uccisi durante una rivolta nel 976. Scompare dalla storia nel XV secolo a seguito del progressivo impadulamento e dell'insalubrita' derivante dalle deviazioni di alcuni canali da parte dei padovani nell'ambito delle guerre a seguito della prima espansione in terraferma di Venezia. E' stato spogliato nel tempo dei materiali, destino molto frequente. La memoria del luogo non e' mai stata completamente perduta, sebbene una zona pienamente lagunare e' ora zona di campi molto vicina alla caserma dei lagunari. Se non ricordo male qualche reperto si conserva gia' al Correr. Bene che si voglia valorizzare un luogo cosi' importante e misconosciuto.3 punti
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Ormai è da un anno che sono iscritto al forum ma è come se mi fossi iscritto ieri. Non mi sarei mai aspettato di trovare così tante persone disponibili a rispondere e dare informazioni gratuite. Penso che questo forum abbia un grosso potenziale di divulgazione, soprattutto per i neofiti e per i ragazzi/e che difficilmente quando si avvicinano a questa passione trovano qualcuno con cui confrontarsi. Quindi voglio ringraziare tutti gli utenti del forum, soprattutto @Il Lanzichenecco che ho tartassato di domande e che con pazienza ha risposto a tutti i miei quesiti. E grazie a tutti per far sì che Lamoneta ora e in futuro rimanga un luogo di informazione e di discussione.3 punti
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Cari Lamonetiani, sono particolarmente orgoglioso di condividere con voi questo Tallero. L'avevo già, ma non ho potuto resistere davanti a questo 1891: un'occasione che si presenta raramente e così... l'ho preso ed ho ceduto il vecchio q.SPL che avevo (moneta peraltro dignitosissima con usura uniforme).3 punti
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Buongiorno a tutti, non avendone ancora in collezione, mi ha fatto piacere riuscire ad acquistare questo tallero per il levante coniato sotto Francesco I di Lorena, a Firenze. E' una imitazione dei talleri austriaci. Il conio fu approntato da Giovanni Zanobi Weber, che ricevette dalla zecca di Vienna due coni campione da riprodurre e che ha posto la propria sigla sotto il busto del sovrano, IZV. Avevo letto in passato che non vi era la certezza che queste monete fossero state prodotte dalla zecca di Firenze ma nell'opera di Andrea Pucci, sulla monetazione mercantile di Francesco I, vengono riportate lettere e annotazioni di zecca che ne attestano l'appartenenza alla zecca di Firenze. Non hanno lo stesso fascino dei francesconi ma sono pur sempre belle monete che attestano un periodo storico e che raccontano i commerci dei mercanti fiorentini. La volevo condividere in quanto ritengo sia in bella conservazione per il tipo. saluti2 punti
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Molti dettagli sono approssimativi, noto anche il viso, molto diverso Posto la mia per un confronto2 punti
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Cominciando ad utilizzare la pubblicazione per la catalogazione di alcuni pezzi, posso garantire la facilità di reperire ivelocemente i tipi e le varianti grazie ai particolari ed agli ingrandimenti. Proprio un lavoro esaustivo, da consigliare a tutti e, se è consentito, anche agli operatori del settore che spesso incorrono in sviste nella catalogazione di queste monete.2 punti
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Due bei annulli di partenza tondo riquadrati da Squinzano (Lecce) del 4.3.1913 per Bengasi (Cirenaica)...... Notare il crayon azzurro 'Rimpatriato' e la correzione a 67° Fucilieri sopra l'erroneo 40°... queste annotazioni vengono fatte a Bengasi.... ..la cartolina quindi arriva a Bengasi ma viene reinstradata a Como, notare il crayon blu scuro diverso da quello di Bengasi... ....arriva a Como il 31.3.1913 vedi annullo grande cerchio Como Arrivi - Partenze con lunetta superiore vuota e lunetta inferiore con C che purtroppo al momento non ti so dire cosa significa. (Dovrò controllare per questo se lo trovo) La cartolina ha fatto un bel giro.. Fantastica. !!2 punti
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Complimenti! Moneta di gran fascino, anche sul piano araldico, con lo stemma granducale sovrapposto alla croce dell'Ordine di Santo Stefano. Concordo che gli indici di rarita' riportati dal MIR siano un po' aleatori. Mi fa piacere pubblicare il mio tollero di Pisa del 1621 di Ferdinando II, appena assurto al trono granducale alla giovanissima eta' di 11 anni.2 punti
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Salve. Condivido una piastra 1834 con variante "GRTTIA" al dritto e con 13 torrette + "0" ribattuto della data al rovescio. E' dello stesso conio della piastra di Raffaele pubblicata al post 36 di questa discussione. Non è in condizioni meravigliose, ma bisogna accontentarsi, visto che me la sono aggiudicata nell'ultima asta Acm per poco più di una cinquantina di euro. Un caro saluto.2 punti
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Ciao, Antonio. Premetto un'esperienza con Traiano ai tempi dell'università visto che l'ateneo possedeva diversi esemplari ed il nostro professore l'aveva abbondantemente studiato quindi avevamo oggetti da poter visionare autopticamente. Non mi piace intaglio, stile ed epigrafia oltre al volto dell'imperatore. Ma è solo un'impressione epidermica2 punti
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Effettivamente lo stile dei caratteri della legenda e delle cifre che compongono data e valore sono alquanto insolite... Non conosco questo periodo ma se effettivamente non esiste l'emissione del 1828 allora questo falso d'epoca assume un certo interesse storico...2 punti
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Buongiorno a tutti. Riporto in alto nella pagina dedicata alla Storia questa discussione: un argomento con 4700 visualizzazioni mica può finire in seconda pagina....😉 Non appena possibile, darò seguito alla disamina dedicata al nostro penultimo Sovrano. Un saluto e a presto.2 punti
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A mio modo di vedere si tratta di un falso d'epoca di una tarì di Federico II o di poco precedente. Per entrare nel merito servirebbe una foto decente del dritto, quella con la legenda pseudo cufica per intenderci. Essendo una legenda inventata da un falsario che non leggeva il cufico, non è improbabile che la moneta sia precedente. In questo caso sarebbe interessante vedere bene cosa vi è all'interno del cerchietto interno. Da quello che vedo vi sono similarità anche con monete coniate da Guglielmo II, Tancredi e Federico II. In ogni caso essendo un falso d'epoca, la moneta doveva solo essere verosimile. non credo sia coniata in zecca in un momento di necessità (mi sembra che la croce astile differisca da quella usualmente coniata negli esemplari autentici), penso più a falsari veri e propri. Moneta interessante.2 punti
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Denaro provisino di Provins emesso a nome di Henri I; vedi la terza del collegamento: http://lesmonnaieschampenoises.free.fr/provins/henri1.htm Mario2 punti
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Bravo! Cerca quelle degli anni che hanno circolato: con un minimo di pazienza si trovano ancora in alta conservazione e non hanno prezzi elevati:2 punti
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Buon giorno a tutti i "lamonetiani". Pubblichiamo di seguito la locandina appena realizzata per l’VIII^ edizione dell’evento di Venezia e presentata alla recentissima manifestazione di Riccione. Tanti gli elementi di novità: 1) eliminiamo il termine “convegno”, che allude ad altri concetti e chiamiamo questa manifestazione con un nome più consono, cioè Expo-Mercato della Numismatica; 2) la manifestazione si chiama “NUMISMARKETING VENEZIA” 3) ci saranno SOLAMENTE espositori nel settore numismatico. 4) l’accesso non sarà libero, ma con registrazione su di un sito in fase di completamento (si prevedono 7-10 giorni). Chi non si accredita potrà farlo anche all’ingresso il giorno stesso; ma, per sveltire le operazioni, si consiglia vivamente di fare la registrazione on-line. Sulle modalità di registrazione sarò più preciso, perché le stiamo definendo ed affinando. Questa scelta si è resa necessaria per un problema sempre più dilagante di sicurezza nelle manifestazioni commerciali. Tutto ciò va a vantaggio sia di chi espone, sia di chi partecipa. L’intento è di selezionare gli ingressi affinché arrivino alle manifestazioni persone EFFETTIVAMENTE interessate alla numismatica e non malintenzionati. La manifestazione di Venezia si terrà il giorno 21 ottobre, sempre presso il Novotel, sito in Via Ceccherini 21, immediatamente adiacente all’uscita Castellana della Tangenziale di Mestre. Per gli orari sarò più preciso nei prossimi giorni, per coordinare alcune iniziative in fase di definizione, compresa una culturale, che si terrà sempre nell’adiacente Sala Firenze. Sempre a disposizione. Stefano Palma – alias Sivis1 punto
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Buongiorno a tutti,oggi in un lotto mi é capitato questo centesimo in bassa conservazione con data 1828 del regno lombardo veneto . A me non risulta siano state coniate monete con quella data.. voi cosa ne pensate? peso 1.26grammi e diametro coerente. Zecca sembrerebbe milano1 punto
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Casomai ce LO potresti chiamare… sono un maschietto … Comunque , sempre giudicando dalle foto, direi che la tua moneta è un falso derivato da quella del British1 punto
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Scusa, ma non mi chiaro perché, se la stragrande maggioranza degli utenti del forum hanno scritto di non volere gli slab e tu stesso hai scritto di voler toccare-annusare-fotografare le monete senza coperture, gli acquirenti ormai dovrebbero preferirle in slab.1 punto
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Si le monete medicee sono stupende. Purtroppo fuori target per me @Carolus 86 🙂 mi lasci citare che codesto giovincello Ferdinando II avrebbe poi protetto (quanto possibile) gente come Galileo e Torricelli Grazie per la lunga risposta @manuelcecca. Spero avesse capito che non considero "rari" i due euro di Grace Kelly. Per andare sul mio terreno, ecco un mio acquisto recente (foto allegata). 13 960 pezzi battuti (meno dei 2 euro di G Kelly), repertoriata R2 dal Gigante, R3 dal Bertsch. Quarto di Torino 1807-U in condizioni medie, un VF-35, collezionabile. Chiaro che qui si tratta di una moneta rara, ma quanto? Da "Molto rara" (R2) a "Rarissima", cosa vuol dire in termini scientifici? Sulla rarità agiscono anche gli effetti storici, una moneta battuta a Torino da una autorità francese, che ha circolato meno di una decina di anni, che fine fanno i 13 000 pezzi? Sono ritirati, esportati in Francia, dove coesistono fino a consumarsi? Oppure sono tesaurizzati più del previsto? Non ne ho idea Avrei delle osservazioni da fare sul suo intervento. Se lei osserva la frequenza nel suo corpus, lei fa la cosa più scientifica possibile, quella che tutti i numismatici dei musei fanno quando studiano i ritrovamenti dei tesoretti. Con una differenza importante, pero': lei opera su un campione da lei raccolto nel mercato, e non su un campione realizzato all'epoca dai toscani. Cosa introduce, come "bias", questa differenza? E' molto difficile da dire. Sono completamente d'accordo che la maggior parte degli indici di rarità siano messi, come dire? forse non a casaccio, ma con un alto margine di errore; quindi ben vengano le informazioni che lei gentilmente condivide con noi; Io direi che lei ha in più assolutamente ragione quando smentisce dei presunti R5!!! Per essere R5, devono esserci due o tre pezzi. Sono completamente d'accordo quando scrive "La reperibilità effettiva, dipende da altre variabili assolutamente imprevedibili, e cioè, in pratica, quando e perché qualcuno vende. quindi è più consono parlare di 'reperibilità' potenziale dei pezzi noti in collezioni potenzialmente alienabili.". Aggiungerei solo che il bello dell'essere collezionisti è proprio quello, attendere magari una vita che arrivi il "pezzo unico" in vendita, e che possibilmente quel giorno là gli altri collezionisti siano distratti, in viaggio... Il quarto che ho preso non è né un pezzo unico né il più bello, ma su acsearch non ne risultano battuti più di sette, negli ultimi vent'anni... E l'ho pagato meno di Grace Kelly 🙂 Saluti (ovviamente) napoleonici, L1 punto
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Hai chiamato? Piccolo spazio pubblicitario: Questa sera presentiamo la fabbrica di fiammieri Huch e le lampade di Müller, un ringraziamento particolare va alla ditta Schneider ed alla Kieslich! in effetti questo Notgeld/Denaro di emergenza da 10 Pf. della città di Patschkau (Paczków) oggi in Slesia (Polonia) è una reclame per l'industra sul territorio: A sinistra: Un nanetto soffia su di un pacchetto di fiammiferi, sullo sfondo un'autopompa. "Le autopompe motorizzate di Kieslich spengono ogni incendio." (Fabbrica di fiammiferi Huch). A destra: Nanetto davanti a un tavolo da disegno "Strumenti da disegno Schneider" e nanetto con candela "I tempi più cupi della storia si illuminano con le candele e le luci di Müller" [Bella battuta: siamo nel 1921, in piena crisi] Al centro: il municipio di Patschkau l'altro lato non è nulla di particolare ciao & fine delle trasmissioni!1 punto
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Buonasera, proseguo con le mie richieste di aiuto, con questa moneta microscopica (8,9 mm!) che penso di poter attribuire a Venezia, ma sulla quale non ho trovato nulla... Grazie a tutti Dati ponderali: peso : 0,11 grammi Ø max : 8,9 mm Metallo: argento (mistura?)1 punto
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Doppio annullo di partenza frazionario grande cerchio lunette vuote di Vicovaro (Roma) del 26.1.1919. Vicovaro è a poca distanza dalla Mandela (menzionata nella cartolina) che è una stazione ferroviaria. .......Da come leggiamo nella cartolina la Mandela era un 'concentramento prigionieri' nel gennaio 1919. La cartolina è diretta in ''Zona di guerra'' che in quel periodo credo sia nelle zone Jugoslave, Dalmazia, Istria, in località come Zara, Gorizia ecc... per l'annessione di alcuni territori l'Italia inviò un Corpo di spedizione. La cartolina con il suo bel 10c Leoni è in perfetta tariffa. Il Maggiore in indirizzo è un'eroe di guerra. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ettore_Giannuzzi Altro pezzo di storia.1 punto
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Una riproduzione. Non è un tondello che si ha per caso. Tra l' altro tra quello già segnalato,aggiungerei il classico effetto satinato della superficie,aggiunto a quello "bombatura" . Saluti1 punto
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Il fiore non è un simbolo nobiliare, più che altro suddivide in modo simmetrico le diciture, è solo un elemento in più che ho fatto visualizzare, ma se può servire per l'identificazione La moneta perfettamente circolare, è solo un mio errore nel posizionare il cerchio nero attorno.1 punto
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Sono d'accordo, per il collezionista esperto non è necessario un catalogo aggiornato, perché per gli ambiti di sua competenza avrà un'idea di rarità e valutazioni sicuramente più accurata di quella di un catalogo Qualche cambiamento interessante comunque c'è, e diventa rilevante soprattutto per le monetazioni che non si segue direttamente. Qualche esempio: - lo scudo di Carlo Felice del 1823 che è passato da R (quotazione in MB 180) a R3 (quotazione in MB 650): qui fortunatamente non avevo ancora aggiornato il Gigante quando ho convinto il venditore tedesco a farmi lo sconto mostrandogli la vecchia quotazione ... giuro che non lo sapevo che fosse così sballata la stima, sapevo solo che non lo avevo mai trovato! - il 10 quattrini di Ferdinando III di Toscana era stato scambiato con quello di Ludovico d'Etruria: ora son stati rimessi a posto; - il Paolo di Toscana del 1857 è passato da C a R: avevo giusto fatto in tempo a comprarlo! - il mezzo scudo del 1803 di Pio VII è passato da R2 a R5 (ed è ancora poco perché l'unico esemplare noto è di dubbia autenticità, quindi dovrebbe essere almeno R7 se non "dubbio") - Si è riconosciuta l'inesistenza delle piastre napoletane del VI tipo del 1795, così come del Carlino del V tipo del 1835 ...e questi sono sono alcuni esempi di cui mi ricordavo, ma ce ne sono altri. Comunque, visto il costo modesto e il fatto che il 2018 stesse ormai cadendo a pezzi, l'acquisto mi è risultato utile.1 punto
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Ciao Marco, tieni presente i superati romani d'argento con l'anima di rame all'interno? Come li definiresti? Monete autentiche? Oppure falsi d'epoca? Beh secondo me entrambe le cose perché sappiamo bene che nei momenti di necessità, era la stessa autorità a produrre queste monete truffaldine e sicuramente non mancavano i falsari che sono sempre esistiti. Quindi i falsi d'epoca sono monete che circolavano insieme alle monete originali. Del resto la parola "d'epoca " non lascia dubbi. Nel caso del tari in discussione valgono le stesse considerazioni. Naturalmente non sapremo mai chi l'avrà battuto, ma sicuramente in quell'epoca ha circolato. Spero mi sono fatto capire. Un saluto.1 punto
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😄 Perfetto il mio sesto senso divinatorio in monete è pessimo!1 punto
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In quello che hai scritto hai azzeccato solo 'argento', quindi lascia perdere tutto il resto. Preciso che quanto sopra non è un aiuto solo per chi ci prova ed ottiene degli indizi, è un aiuto valevole per tutti quelli che vogliono partecipare al quiz, tenete conto quindi di tutto quello che si scrive in precedenza. Riepilogando: non è italiana non è dell'ottocento non è sudamericana è in argento1 punto
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Ma non torna il diametro che è da 18mm e nemmeno somiglia...io le ho guardate tutte e non solo su quel sito e l unica che somiglia anche confrontandola è il 3 sols. Su un sito che non so se posso postare perché ritrovata sotto terra.. ce n'è una del 1643 dal peso di 1.1g, quindi potrebbe essere plausibile.1 punto
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NO. Come precisato più volte, la chiusura di un topic viene effettuata solo in casi di moderazione. Quindi la discussione rimane aperta. Dato che la discussione è perfettamente in linea con la tematica della sezione, l’utente @Bruzio può postare tranquillamente tutte le monete euro che desidera Per ulteriori domande, siete tutti pregato di non rispondere qui nel topic (per evitare off topic) ma semmai contattarmi in privato1 punto
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Sono d' accordo con @Raff82, questa è una A per me,una delle poche che vedo in giro. La stanghetta chiude in maniera idonea la V ,all' altezza giusta per esser appunto una A. Saluti1 punto
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Cari Lamonetiani, il buon @viganò mi invita a postare le monete dell'Eritrea della mia collezioncina ritenendo ch'io abbia qualcosa di buono (bonta sua) fra le monete di Umberto. Condivido con voi il 1890 (in attesa di reperire le foto degli altri anni). I 50 Centesimi (o 1/10 di Tallero) furono coniati, rispettivamente 686.082 nel 1890 ed 1.113.918 nel 1891 (sempre con millesimo 1890) per un totale di 1.800.000 esemplari. Di questi, ne furono ritirati 1.732.991 pezzi per essere rifusi e trasformati (così come anche gli altri valori) in spezzati d'argento (Ag 835/1000) nazionali (Gigante). Contando anche i dispersi e quelli andati distrutti, ne rimangono a disposizione dei collezionisti 67.009.1 punto
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La riforma è stata attuata dal ministro delle finanze, conte Kankrin. E ha equiparato tutti i soldi a un rublo d'argento. La moneta dice: kopecks d'argento. Ciò significa che queste nuove monete equivalgono all’argento e valgono più delle monete di rame.1 punto
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Congratulazioni. Questa è una moneta importante per la storia della numismatica russa. Questa è una moneta dell'epoca della riforma monetaria. Prima di questa riforma, la carta moneta equivaleva al rame. E si è scoperto che per 100 rubli in banconote si potevano ottenere 10.000 copechi in rame = 100 rubli, ma 50 rubli in argento o oro. E più moneta di rame guadagnavano, minore era il costo della cartamoneta)1 punto
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Ottimo, un piacere vedere giovani numismatici1 punto
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Ciao Matteo, Io sono Luca (albatroz) e sono un ragazzo anche io. Saremo presenti io e altri ragazzi del gruppo GNI (Giovani Numismatici Italiani) l'11 novembre all'evento per presentare un piccolo abstract dei nostri articoli. Nel caso, se ti facesse piacere, possiamo conoscerci in modo che, se vuoi, potrai entrare nel nostro gruppo. I giovani ci sono e stiamo battendo i primi importanti colpi.... vero Mario @dabbene ??? 😀1 punto
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Anche i miei sono ingialliti, che peccato. Non conosco Abafil, avevo scelto Masterphill perchè più economici.1 punto
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Negli acquisti precedenti della Masterphill non mi era mai successo. Per questo ora vorrei passare ad abafil per le monete. Qualcuno ha avuto la stessa esperienza?1 punto
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Anche I fogli delle monete Masterphill, a distanza di 2 anni sono diventati da trasparente a trasparente color marrone. Orribile. E li ho sempre tenuti con cura in scatole proprio per evitare di esporli alla luce.1 punto
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Anche io cercherò di esserci. Coniuga un corposo gazzettino con il workshop esperienziale che era ben riuscito anni fa. Grazie Marco1 punto
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