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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/20/23 in tutte le aree

  1. Permettetemi un paio di riflessioni in ordine sparso anche a conferma di quanto scritto dal CDC. Lasciare aperta una discussione del genere non è stata una svista del CDC. Perché? perché ogni tanto ci proviamo... Perché sarebbe bellissimo poter discutere anche di argomenti complessi. Eh si, tenere la politica fuori da un forum come il nostro è stata una scelta sofferta, in effetti è un limite pesante. È un limite perché la numismatica è intrinsecamente legata alla storia e alla politica. Le monete sono testimoni tangibili dei momenti cruciali della nostra storia, incise con simboli, volti e eventi che riflettono l'evoluzione delle civiltà e delle società. Ogni moneta rappresenta un capitolo nella cronologia delle nazioni, incanalando le aspirazioni e le sfide dei governi e dei popoli che le hanno coniate. Attraverso le monete, si possono studiare le trasformazioni delle economie, le dinamiche sociali e le lotte politiche nel corso dei secoli. La numismatica non è solo un'appassionante ricerca di oggetti da collezione, ma anche un viaggio affascinante attraverso le epoche e le vicissitudini dell'umanità, in cui la storia e la politica si fondono in un'unica narrazione intricata. Detto questo, va bene il tentativo ma questo non significa che in questo topic è concesso tutto. Rimane prioritario per chi scrive e per tutto lo staff mantenere l'ordine e il civile rispetto degli utenti. Rispondere a un pensiero che non condividiamo senza litigare, senza replicare con rabbia e senza cercare necessariamente di convincere l'interlocutore richiede una comunicazione empatica e rispettosa. Qualche consiglio: Leggere attentamente: Prima di rispondere, leggere con attenzione ciò che l'altra persona sta comunicando. Cerca di capire il loro punto di vista e le ragioni che lo sostengono. Rimanere calmi: Mantenere la calma è essenziale per una discussione costruttiva. Bisogna gestire eventuali emozioni negative come la rabbia e la frustrazione o meglio astenersi dall'intervenire. Evitare l'aggressività: Evitate di usare un linguaggio accusatorio o offensivo. Evitate espressioni come "hai torto" o "non capisci nulla". Invece, esprimete il vostro punto di vista in modo gentile e rispettoso. Usare l'empatia: Anche se ci troviamo davanti a concetti per noi assurdi cerca di capire il punto di vista dell'altra persona. Poni domande aperte per approfondire la loro prospettiva e mostrare interesse genuino. Trovare punti in comune: Cerca di individuare punti di convergenza o similitudini tra le vostre opinioni. Questo può aiutare a stabilire una base comune per la discussione. Accettare le differenze: Tenete sempre ben presente che è normale avere opinioni diverse e che non è sempre necessario convincere gli altri a cambiare idea. Le persone hanno esperienze e storie diverse che influenzano opinioni. Esprimere il proprio punto di vista in modo chiaro ma gentile: Quando è il momento di condividere il tuo punto di vista, fallo in modo chiaro ma rispettoso. Usa dichiarazioni "Io" per evitare di fare sembrare le tue opinioni come verità assolute. Ad esempio, puoi dire: "Io vedo la situazione in modo diverso perché..." invece di "Tu sbagli perché...". Sapere quando chiudere la discussione: In alcune situazioni, potrebbe non essere possibile raggiungere un accordo o cambiare l'opinione dell'altra persona. In questi casi, è meglio concordare di dissentire e chiudere la discussione in modo pacifico. Rispettare l'autonomia dell'altra persona: Alla fine, è importante rispettare il diritto dell'altra persona di avere le proprie opinioni e convinzioni, anche se non le condividi. Non è sempre necessario cambiare il loro punto di vista per mantenere una relazione positiva e rispettosa. I botta e risposta infiniti tra due persone sono noiosi e spesso sono la causa principale della perdita di interesse di tutti gli altri. Prima di rispondere 10 volte meglio aspettare anche interventi di altre persone. Questo è un piccolo vademecum su come dovrebbe essere portata avanti una discussione complessa come questa. Inutile dire che di questi 10 punti non vi è che qualche sparuta traccia in questo topic. Peccato... Avrei cose da dire anche nel merito delle argomentazioni presenti in questa discussione e magari darò il mio contributo alla discussione solo se la conversazione diventerà più civile e rispettosa. (non voglio offrire lo spunto per andare fuori tema, non c'è bisogno di rispondere a questo mio messaggio) Quindi Vittorio Emanuele III...
    8 punti
  2. Il tallero per pisa coniato nel 1603 si presenta in 2 varianti principali riguardanti corona e legenda del rovescio. Nel mio catalogo sono riuscito finora a censire complessivamente 8 esemplari così ripartiti: 6 del tipo A (di cui uno nella raccolta reale) e 2 del tipo B. Per quanto mi riguarda, il 1603 B È uno dei pezzi più rari di questa monetazione (considero la raritÀ in riferimento alla singola variante) . Qui sotto gli esemplari della mia collezione: Tallero 1603 di tipo B. almeno 2 esemplari noti. un chiaro R5. Questo è invece il tallero del 1603 di tipo A (almeno 6 esemplari noti, di cui solo 5 potenzialmente reperibili. R4)
    5 punti
  3. Taraaa! NDCF: Nach Dem Conventions-Fuß / secondo il piede monetario corrente O. L. M.: Oldenburgische Landes - Münze / Zecca dello stato di Oldb. e qui con le compagne: le 1 + 2 + 4 grote hanno ancora lo stemma di Pietro Federico Guglielmo, Duca di Oldenburg ("regnante" per modo di dire, l'hanno interdetto in quanto un po'matto) le 6 (forse perchè c'era più spazio..) quello del Granducato, che qui possiamo ammirare in tutto lo suo splendore su di un tallero Belle le collezioni di questi staterelli, che si possono completare con qualche dozzina di pezzi, peccato però che - dovuto ad una tiratura limitata - certe monete non sono proprio accessibili. Alla prossima, Njk
    4 punti
  4. Salve. Dopo più di tre anni riapro questa discussione pubblicando il mio mezzo carlino di Filippo III con perlinato. Perlinato che è presente sia al dritto che al rovescio. Sigla GF/GI. GR. 1,34. Sul Magliocca non l'ho trovato: al numero 35/1 di pagina 175 del lavoro del Magliocca viene riportato con il perlinato solo al dritto. Non so se qualche collezionista ha conoscenza di un mezzo carlino simile al mio. Gli sarei molto grato se riuscisse a chiarirmi anche la sua catalogazione ed il grado di rarità da attribuirgli. Ringrazio e saluto tutti caramente
    3 punti
  5. Premetto che non ho tatuaggi e non penso di farne, ma lavoro nel campo artistico e apprezzo molto la bellezza che alcuni di essi sfoggiano, al pari di vere e proprie opere d'Arte, su tela. Mi fa abbastanza strano leggere cose come "moda" in riferimento ai tatuaggi, in un ambiente come questo, in cui la storia dovrebbe essere pane quotidiano. Il famosissimo Ötzi, vissuto ben 5300 anni fa, ne aveva più di 60, e per millenni, in ogni parte del pianeta, i tatuaggi hanno sempre accompagnato, per i motivi più svariati, l'essere umano e la sua storia.
    3 punti
  6. Ciao a tutti Nel periodo tra il 1814 e il 1860, credo che la difficoltà di questo fosse relativamente elevata. Essere ben protetto e in buone condizioni
    2 punti
  7. Confermo che sia una moneta bratteata del ipo riportato da @SAURON05 ma non riesco ad identificarne il tipo
    2 punti
  8. Saluti. Il 1917 è un anno significativo per la storia della Russia. Per questo motivo queste monete vengono spesso contraffatte. Gli specialisti li identificano immediatamente con il numero 7 nella data. Non sono un esperto. Ho chiesto a persone esperte.
    2 punti
  9. Dopo vari mesi vorrei mostrare una bella moneta della zecca di Lienz per la Contea di Gorizia: Alberto III (1338-74), Denaro, 0,90 g. Rif.: Rizzolli Li 44 Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  10. Effettivamente la corona è identica e c'è quella N che me la sono segnata la notte 😂
    2 punti
  11. Allora se rimaniamo in Germania sarà la corona di Oldenburg, probabilmente un 4 grote (?) della prima metà dell'800. Posseggo questo 6 grote del 1816 un pò malandato e la corona sembrerebbe la stessa.
    2 punti
  12. Con il termine del corso di validità della serie "Democratica", "Italia al Lavoro" e "Siracusana", si rese necessario una nuova serie ordinaria e si pensò a soggetti tratti da opere di Michelangelo Buonarroti, cui nel 1964 sarebbe ricorso il quarto centenario della sua scomparsa e che, sino ad allora, non era stato celebrato nei francobolli italiani salvo qualche riproduzione di sue opere. Fu così che nel 1961 venne emessa la nuova serie con la denominazione "Michelangiolesca", i cui soggetti sono tratti dagli affreschi realizzati per la Cappella Sistina e che di questa serie, mostro quelli inerenti al tema della discussione... Sibilla Libica Sibilla Eritrea Sibilla Delfica Sibilla Cumana
    2 punti
  13. Ed il giubilo è davvero grande, una locandina davvero accattivante, che accresce ancor di più la voglia di partecipare all’evento. Spero tanto di ottenere il giorno libero per poter partecipare, questo è un evento memorabile, con la chicca del dott. Morizzi.
    2 punti
  14. Buongiorno, a me ricorda queste monete di Genova, ma potrei sbagliarmi non seguendo precisamente questa zecca. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GENQ/1 Riccardo
    2 punti
  15. In realtà, la prima moneta che hai postato presenta il fantasma del vecchio conio:
    1 punto
  16. Scusa mi era sfuggito!! Hai fatto bene a segnalarlo, mi metto subito all'opera!
    1 punto
  17. @gpittini Un estratto è comunque scaricabile liberamente da Academia (99+) Jitals | Robert Tye - Academia.edu
    1 punto
  18. Che patacca..! Mamma mia… presidente ANPE
    1 punto
  19. Le ingiustizie non si annullano tra loro, solo perché in buona compagnia, ma si sommano e diventano solo... più ingiustizie. Dunque si ritorna a quanto ho detto prima e cioè che tale scelta, è dettata, mi autocito "da regole vetuste, che antepongono il pregiudizio e lo stereotipo, alle reali capacità di una persona"
    1 punto
  20. È un peccato davvero perché nel momento in cui si può svoltare l'Italia fa sempre auto-sabotaggio
    1 punto
  21. L' "Italia turrita" @PostOffice ricorda la testa attribuita a Tyche, sui tetradrammi ellenistici di Smyrne ( circa 170-145 a.C. ) . una buona giornata
    1 punto
  22. Ammazza,sembra che Krowley mi abbia sentito: Garbisi spostato come 1° centro e Capuozzo estremo,riportando Allan in apertura😅 Forza azzurri
    1 punto
  23. Di nulla! È stata la parte di legenda OVRNOIS a farmi accendere la lampadina, insieme al numero XIII del regnante ben visibile in alto nella seconda foto postata Riccardo
    1 punto
  24. Ciao, qualche anno fa quella del 1916 l'ho trovata in ciotola per un euro (foto sotto), probabilmente con una tiratura più bassa la tua del 1917 sarà più difficoltosa a reperire ed avrà un costo maggiore. 10 Kopecks - Nicholas II (without mintmark) - Russian Empire – Numista Ma sono pur sempre milioni di pezzi, ad ogni modo non vedo nulla che non va nella tua moneta (dovresti ingrandire le immagini), ma giustamente aspetta l'intervento di uno più qualificato.
    1 punto
  25. https://www.biddr.com/auctions/snmw/browse?a=3891&l=4537786 Non so se può essere d' aiuto ma la conformazione della moneta è molto simile.
    1 punto
  26. Peccato Originale - Cacciata dall'Eden Particolare di Eva
    1 punto
  27. Mettiamo i punti sulle "i": 1- I tatuaggi fino a qualche decennio fa erano veramente rari nella popolazione italiana (ad eccezione di alcuni ambienti chiusi come la popolazione carceraria). Oggi invece secondo alcuni studi almeno il 48% della popolazione italiana possiede un tatuaggio. Perché sono aumentati? Non è forse per moda ? O perché c'è un obbligo a farli ? Quando c'è un aumento esponenziale di un determinato fenomeno in un breve lasso di tempo non si può sostenere che questo l'aumento è naturale ma è certamente stimolato da qualche fattore (se non crediamo alla moda e al sentimento di emulazione, sono proprio curioso quale possa essere la molla che ha spinto tutti questi milioni di italiani a farsi un tatuaggio! Poi naturalmente può anche esserci un fattore emotivo/personale individuale, ma comunque questo è tendenzialmente subordinato al fattore moda/emulazione). 2- nel passato esistevano i tatuaggi (come oggi) in alcune culture, ma questo non significa che erano presente in tutte o che avevano lo stesso significato in tutte culture presenti. In alcune tribù il tatuaggio rappresenta un passaggio di status (come il passaggio all'età adulta), in altre rappresenta direttamente un rango sociale, in altre rappresenta delle vittorie militari,.... Ma il tatuaggio effettuato in Italia oggi ha lo stesso scopo rituale/sociale oppure è un appagamento ad un semplice desiderio estetico (che pur legittimo) di un individuo ? Non si dovrebbero confondere i vari piani culturali e temporali perché si commettono errori di valutazione. Inoltre credo che in certi casi sia anche una forma di scimmiottamento ed appropriazione culturale indebita (vedi i tatuaggi tribali). Poi ognuno ha diritto di fare ciò che vuole, comunque sono dell'idea che ci dovrebbe essere maggiore consapevolezza perché non è un taglio di capelli o una permanente. PS: @Apeironse ad esempio un dipendente di un carcere non deve avere tatuaggi un motivo ci sarà!
    1 punto
  28. A me pare anche di vedere delle microsfere qua e là... Sbaglio?
    1 punto
  29. Come il volto del figlio morto fu imprigionato nell’anello della matrona romana. Il viso era il suo. I segreti dell’immagine L’anello dell’amore eterno: la toccante storia di Aebutia Quarta e suo Figlio Carvilio Nell’antica Roma, tra i fasti e le tragiche vicissitudini della vita quotidiana, si cela una storia d’amore e dolore che ha sfidato il trascorrere dei secoli. Aebutia Quarta, una nobildonna romana, ha vissuto il profondo amore di ogni madre. Purtroppo, il destino ha portato via Carvilio, il suo amato figlio, a soli 18 anni, forse a causa di una setticemia o, secondo alcune teorie, a causa di avvelenamento. Indagine antropometriche e tecniche hanno permesso di stabilire che il volto inciso nella gemma non era un viso di una divinità o un’immagine idealizzata del ragazzo. L’opera mostra, al contrario, il rifiuto di ogni idealizzazione e una ricerca realistica assoluta. La madre voleva che fosse ricreato il volto del figlio amato perchè lui continuasse a guardarla e a colloquiare mutamente con lei. E lei, la mamma, avrebbe portato quell’anello con sé per l’eternità. Le fu, infatti, trovato al dito, durante gli scavi in cui furono portate alla luce le loro due tombe. Com’era possibile che il volto di Carvilio trovasse perfetta rispondenza nell’anello? L’artista che realizzò l’opera ebbe certamente la possibilità di avere davanti a sé, mentre intagliava e bulinava il cristallo di rocca e la cera della fusione, la maschera funebre del ragazzo. I tratti del volto furono probabilmente fissati nel calco, grazie al gesso che veniva steso sul volto del defunto, sul quale era stata posta una crema. Il gesso rapprendendosi, creava un negativo perfetto. Oliando la parte interna della maschera e gettando altro gesso era possibile ricavare il positivo: un volto perfetto. Le maschere per mantenere vivo il ricordo del volto reale del defunto. La storia di Aebutia e Carvilio ha trovato la sua testimonianza più toccante in questo gioiello prezioso, un anello che – appunto – contiene il volto delicatamente cesellato di Carvilio. Oggi, questo anello, con il volto di Carvilio, può essere ammirato “Museo Archeologico Nazionale di Palestrina e Santuario della Dea Fortuna”. Il 2000 è stato un anno cruciale per questa storia, quando durante i lavori di rimozione di un traliccio in un terreno privato vicino a Grottaferrata, è stata scoperta una tomba romana pressoché intatta risalente al I secolo d.C. All’interno della tomba, sono stati ritrovati due sarcofagi di marmo, uno con l’iscrizione “Carvilio Gemello” e l’altro con “Aebutia Quarta”. Sorprendentemente, i corpi erano ancora quasi intatti, conservati grazie all’antica pratica dell’imbalsamazione e alle particolari condizioni microclimatiche della tomba. La tomba di famiglia è nota come “delle ghirlande” per due corone poste sui due corpi sepolti. Una rivelazione sorprendente è emersa grazie al lavoro del prof. Lorenzo Costantini, bioarcheologo del Museo dell’Arte Orientale di Roma. Analizzando il polline presente nella tomba, è stato possibile stabilire che i fiori utilizzati per le ghirlande funebri erano viole, rose e lilium. Questa scoperta indica che madre e figlio – in anni diversi – sono morti all’inizio dell’estate, forse nella loro villa suburbana a Tusculum. Aebutia aveva avuto due figli da matrimoni diversi. Carvilio era il figlio del suo primo marito, Tito Carvilio, della gens Sergia. L’anello al dito di Aebutia è un pezzo di straordinaria bellezza. Sotto il raro cristallo di rocca, lavorato con maestria, è realizzato un mini-busto di Carvilio, un giovane a torso nudo. Questa microfusione crea un effetto luminoso, conferendo all’immagine un’aura di mistero, come se l’anima di Carvilio fosse sempre vicina a sua madre. La gemma fu incisa così da creare una cavità. I particolari furono evidenziati grazie a una microfusione. Al di là degli Dei, che avevano immagini idealizzate e stereotipate, i Romani amavano ritrarre con estrema accuratezza i volti umani. La perfetta tecnica del ritratto aveva funzioni sociali – la riconoscibilità del politico – e affettive. Piccoli ritratti venivano mandati a casa da legionari lontani. I familiari ricordavano i defunti attraverso una galleria degli antenati in cui erano appesi dipinti o collocate statue ricavate dal calco del volto. Le tecniche pittoriche utilizzate da Greci e Romani erano in grado di sviluppare, quasi fotograficamente, l’oggetto da effigiare. Così si può dedurre che questo fosse proprio il volto del ragazzo, che ora galleggia, come in un ologramma in uno spazio privo di una dimensione temporale. La causa esatta della morte di Carvilio rimane un enigma. Le teorie spaziano da una setticemia derivante da un trauma a un possibile avvelenamento, come suggerito dalla presenza di arsenico nei suoi capelli. Aebutia, nell’immensa tristezza per la perdita del figlio, volle un sarcofago pregevole e finemente decorato per lui. La madre stessa morì alcuni anni dopo, all’età di 40-45 anni, nella stessa stagione in cui Carvilio aveva trovato la sua pace, com’è rivelato, appunto, dall’analisi dei pollini presenti sulle ghirlande funebri. In modo sorprendente, all’interno del sarcofago di Aebutia sono state scoperte piccole ossa infantili. https://www.stilearte.it/come-il-volto-del-figlio-morto-fu-imprigionato-nellanello-della-matrona-romana-il-viso-era-il-suo-i-segreti-dellimmagine/
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  30. Una nuova sceatta di serie E rinvenuta pochi giorni fa nell'Essex. Probabilmente è una fase secondaria var i.
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  31. p.s. se vuoi che le persone citate ti rispondano o lo fai tramite il post interessato, quello delle 10 lire che menzionavi, oppure fai la ricerca tramite la lettera @ che ti fa comparire i nomi degli utenti. saluti
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  32. Complimenti, non ho risposto agli altri topic ma sappi che sono belle tutte le monete che hai condiviso!
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  33. Non so se adesso ha cambiato qualcosa perché è da qualche anno che non lo uso più, comunque partiva da Carlo II di Spagna...
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  34. Il peso è un po’ basso per il tipo. sembrerebbe essere riconiato , si intravede qualcosa al rovescio. Normalmente non sono riconiati da Siracusa.
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  35. Mi sono dedicato alla monetazione greca negli anni ottanta - novanta ed è passato un bel po' di tempo. Ho scritto hemilitron perchè questo era scritto nella descrizione di un'asta. Ricordo che nei bronzi siracusani era cambiata la metrologia, ma non ricordo più quali monete abbinare ai nomi... 🥺 Arka Diligite iustitiam
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  36. Ciao Renzo, le lettere greche dovrebbero essere ZΕYΣ [ΕΛ–ΕY–ΘΕΡΙ]ΟΣ (Zeus Eleutherios) al dritto e [ΣYΡΑ]ΚΟ-ΣΙΩΝ (dei Siracusani, sottinteso moneta) al rovescio Penso che Arka, al quale non va tolto il merito d’aver riconosciuto il bronzo, possa confermare. Approfitto per chiedere ad Arka cosa pensa degli 8,40 g della moneta. Hemilitron? Onkia? Non potrebbe trattarsi di un bronzo sovraconiato su un’emilitra siracusana Atena/Ippocampo? apollonia
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  37. Addirittura circolavano ancora monete romane. Abbiamo la testimonianza diretta di Gnecchi che ricordava a fine Ottocento che non era inusuale imbucare monete romane di rame invilito nei bussolotti delle chiese per le elemosine.
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  38. Ricordo che da ragazzo, prendendo spunto da un articolo di un giornale che mostrava come alle Poste venissero timbrati oltre ai francobolli anche fantasiosi pseudo francobolli creati da privati non per frodare le stesse ma per una sorta di gioco, con un paio di amici ci divertimmo a compiere analoghe "imprese". Come base cartacea usavamo francobolli veri già passati per posta, disegnando sul rovescio di questi rettangolini dentellati quello che ci pareva, per altri invece usavamo la tecnica del collage, realizzando pseudo francobolli con inserti tratti da altri (ne ricordo uno con il volto di Hitler 🙂), regolarmente bollato e giunto al destinatario. Alcuni li ho conservati ma in questo momento non mi è possibile mostrarli, lo avrei fatto volentieri perché tuttora costituiscono una curiosità, ma credo niente di più. Non sono francobolli falsi che imitano quelli veri, in questo caso è evidente la frode, ma - almeno nel mio caso - semplicemente un "divertimento".
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  39. Mi piacciono queste imitazioni contemporanee e in particolare dove posso trovare la variazione originale con cui confrontarla. Ecco un tipo di cambusa per illustrare cosa intendo. Originale:- Constans Obv:- D N CONSTANS P F AVG, Pearl diademed, draped & cuirassed bust right Rev:- FEL TEMP-REPARATIO, emperor in military dress standing left on galley, holding Phoenix and labarum, Victory sitting at the stern, steering the ship Minted in Aquileia; (//AQP dot), A.D. 348-350 Reference:– RIC VIII Aquileia 99 Copia:- Ho anche alcune monete in cui è identificabile la zecca copiata. Generalmente però la moneta copiata non è sempre identificabile. Copies Cyzicus Copies Heraclea Ecco una piccola imitazione in cui la zecca non è identificabile 1.22 gms. 180 degrees. 12.77 mm
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  40. È una bella frode postale.
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  41. ah ah... ma no!!! l'ho solo appoggiata per fare delle foto... la moneta fa parte di un mucchio di una sessantina di monete che mi ha portato un'amica per identificarle... valore totale del lotto dalle 15 alle 20 euro! però ho passato due orette simpatiche a catalogare monete...
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  42. bella moneta. Solo una precisazione: gli emblemi sono delle tre nazioni del Regno Unito: il leone araldico anglo-normanno rappresentato due volte; il leone rampante scozzese e l'arpa irlandese. Non c'è il Galles, in quanto, alla nascita del Regno Unito di Gran Bretagna era già parte dell'Inghilterra.
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  43. Questo è il mio Non proprio perfetto (altrimenti costava troppo ) ma pur sempre un bel pezzo di storia petronius
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  44. Deliziosi !! In Italia siamo pieni di storia e di arte.
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  45. Da appassionato di tutto ahahaha, ho notato una grossa differenza tra queste "branche" . Purtroppo nella numismatica c' è la tendenza all grande conservazione,che gioco forza ridimensiona le basse. Mi spiace dirlo,da grande appassionato numismatico,ma stiamo prendendo una tendenza un pò "pericolosa". Qui i prezzi salgono e di brutto, compri e ti vedi una moneta chiaramente mb,sovrastimata bb(perciò maggiorata di prezzo), trovi materiale ritoccato e bulinato, slab ecc ecc....insomma,a volte ti fanno passare la voglia. La filatelia e la storia postale,proprio perchè in tanto dicono siano "morte", le trovo attualmente "più sane".... Agli amici dico sempre che avverrà prima o poi il "big bang numismatico" . Quando si esagererà troppo e la corda si spezzerà,sarà di nuovo il momento della filatelia-storia postale,abbordabili e altrettanto appassionanti. MIO pensiero.
    1 punto
  46. Io ho tanti francobolli belli freschi nuovi e anche di valore,ma la storia postale ha 10 marce in più,mi sento più appagato dal possederla. Ho anche molte monete ,ma vedo che qui conta solo fdc . Personalmente che soddisfazione ti dà di una moneta nata e morta in una cassaforte. Booo! Io sono un sognatore e raramente domando quanto vale ,amo avere pezzi di storia tutto qua . Forse sbaglio ,ma io compro ciò che mi piace . Buona collezione a tutti .
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  47. Non credo che le posizioni di @viganò e @ARES III siano in contraddizione. L'elemento storico è ovviamente essenziale per la numismatica, quindi studio e conoscenza sono la base imprescindibile per chiunque voglia accostarsi seriamente alla disciplina. E' questo il motivo per cui sono tanto insofferente quando ci dilunghiamo a speculare su MS65 e MS66, fattori a mio parere del tutto irrilevanti per la vera numismatica. Il fatto che poi il giudizio sul Vittorio Emanuele numismatico sia sostanzialmente diverso da quello sul Vittorio Emanuele politico penso sia inevitabile. Anche perché per avere una figura di politico all'altezza di quella che è la levatura numismatica di Vittorio Emanuele credo dovremmo andare a scomodare Alessandro Magno
    1 punto
  48. Caro Norm55 hai postato una moneta che ha tolto la parola a molti a quanto pare. O forse è passata inosservata perché inserita all'interno di una discussione sulle pubbliche. Immagino che tu sappia benissimo cosa hai in mano e mi congratulo con te per la moneta e mi permetto di ringraziarti per avercela mostrata. La risposta sul probabile valore non è semplice. Non vi sono passaggi d'asta di riferimento e la moneta ha una rarità tale che qualsiasi stima potrebbe essere fuorviante. Anche la conservazione è notevole. Tutti fattori che rendono la moneta molto appetibile a chi colleziona questo particolare periodo della zecca di Napoli. In un'asta sono quasi certo che un pezzo del genere possa superare abbondantemente diverse migliaia di euro. Conoscendo le dinamiche del forum non mi sorprenderebbe che già ti siano giunte offerte in merito. Se scegli di vendere il consiglio è quello di affidare la moneta ad una casa d'aste per poter così cercare di raggiungere un realizzo il più vicino possibile al valore della moneta. Ma se collezioni questo tipo di monete io ti consiglierei di tenerla.
    1 punto
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