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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/09/23 in tutte le aree
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I Borbone a Mongiana. Ferdinando IV di Borbone, nella seconda metà del 1700, decise di avviare la realizzazione di un complesso siderurgico che avrebbe dato maggiore impulso all’economia calabrese e a quella del Regno di Napoli. Con questo intento, nel 1768, la Regia corte inviò nelle Calabrie l’architetto Mario Gioffredo, detto anche il Vitruvio napoletano, con il compito di trovare un luogo adatto a costruire un nuovo polo siderurgico da affiancare alle Regie Ferriere di Stilo, oramai datate e bisognose di restauri. Il luogo venne individuato in località “Cima”, ricco di acque e boschi, tra i fiumi Ninfo e Allaro. L’acqua dei fiumi avrebbe garantito la forza motrice, mentre i boschi, composti prevalentemente di faggi e abeti, avrebbero assicurato la legna necessaria per la fornitura del carbone occorrente per la messa in funzione dei forni per la fusione del materiale ferroso. Il governo borbonico, per avere anche una ricca riserva di boschi da destinare a uso della nuova fonderia, decise di comprare una vasta estensione di terreno detta “Stagliata Micone” dal principe di Roccella e duca di Bruzzano, già feudatario di Fabrizia. In quest’area l’architetto Mario Gioffredo progettò le Regie Ferriere, la Fabbrica d’Armi e predispose opere idrauliche e di livellamento dei corsi dei due fiumi per poter creare le cadute d’acqua necessarie al funzionamento dei meccanismi: le “trombe idroeoliche” che dovevano alimentare d’aria i processi di fusione, i magli, le ruote idrauliche, ecc.. Intorno al complesso siderurgico si svilupperà un primo nucleo urbano, residenza per operai, artigiani e guarnigioni militari, dal quale prese vita Mongiana. I Borbone si dimostrarono particolarmente attenti allo sviluppo del polo siderurgico calabrese. Prima Carlo III, e in seguito Ferdinando IV, per assicurare la manodopera necessaria, accordarono franchigie alle autorità baronali e diritti d’asilo. Fu inoltre concessa l’esenzione del servizio militare, con l’assegnazione a tutti i “filiati” di appezzamenti di terreno e 40 ducati per la costruzione della baracca dove abitare. Con Carlo III, al fine di approfondire gli studi riguardanti miniere e metallurgia, fu istituita la cattedra di scienze metallurgiche all’Accademia di Napoli e fu bandito, nel 1789, un concorso al fine di selezionare studiosi per una spedizione scientifica da inviare prima a Vienna, poi in Francia e in Inghilterra per studiare i sistemi di fusione e di scavo delle miniere in atto nei vari distretti industriali europei. Al loro rientro a Napoli nel 1799 alcuni di questi studiosi (Melograni, Faicchio, Savaresi e Tondi) furono inviati a Mongiana per migliorare i sistemi di lavoro. Dopo il decennio francese (1806-1815) il congresso di Vienna sancì la restaurazione Borbonica riconoscendo a Ferdinando IV il Regno di Napoli e quello di Sicilia, così Ferdinando IV re di Napoli divenne Ferdinando I Re delle Due Sicilie. Anche Ferdinando I si dimostrò interessato allo sviluppo del polo siderurgico calabrese e, sul finire del 1820, fece stipulare un contratto con i proprietari di imbarcazioni per il trasporto di proiettili prodotti a Mongiana dal deposito di Pizzo a Gaeta. Con l’ascesa al trono di Ferdinando II, nel 1825, si avviò per il Regno delle Due Sicilie un processo evolutivo del tessuto produttivo locale che stimolò governi stranieri e società private a investire nel Regno delle Due Sicilie. In questo contesto si registrò un sensibile aumento della richiesta di prodotti da molte parti del Regno che consentirono i lavori di ampliamento delle Ferriere di Mongiana. Nel 1831 venne completata la nuova fonderia di Stilo e nel 1833 fu inaugurata la “Ferdinandea” alla presenza di Ferdinando II. È questo un periodo florido per le attività degli stabilimenti di Mongiana che, con l’incremento della produzione, innescarono notevoli effetti diretti e indotti all’economia del Regno e alle popolazioni locali. Il governo Borbonico si prodigò a realizzate importanti opere d’ingegneria e venne migliorato e completato l’asse viario Napoli-Reggio che rimase l’unico collegamento tra Calabria, Sicilia e Centro Italia fino alla realizzazione dell’autostrada del Sole nella seconda metà del 1900. Il collegamento viario tra Mongiana e Pizzo nel 1837 e l’inaugurazione nel 1839 del primo tronco ferroviario italiano Napoli-Portici furono realizzazioni infrastrutturali che diedero alle Ferriere di Mongiana impulso alla produzione di diversi tipi di manufatti di cui aveva bisogno l’economia dell’epoca, sia a livello militare sia civile. In questo clima, e grazie anche a nuovi stanziamenti destinati all’ammodernamento delle miniere e degli stabilimenti, si riuscì a migliorare la qualità del prodotto registrando anche un notevole incremento della produzione. Proprio in questi anni, per volontà del governo Borbonico, l’ingegnere Domenico Fortunato Savino ebbe incarico di restaurare gli immobili del polo siderurgico calabrese e di elaborare nuove progettazioni tra cui la Fabbrica d’Armi, gli alloggi militari, la Fonderia, le nuove Officine e le opere infrastrutturali a corredo del complesso siderurgico quali la viabilità, i canali di scolo, i ponti, la Chiesa e il Cimitero. Nel 1852 Ferdinando II fece un viaggio attraversando le Calabrie e il 10 ottobre fece visita alla nuova Fabbrica d’Armi. In questa occasione il Re, al fine di modernizzare il polo siderurgico di Mongiana, diede disposizione affinché si costruissero nuovi e più moderni altoforni. A Mongiana, nel 1851 e nel 1855 si “innalzarono” due altoforni di tipo inglese denominati: ”San Francesco” e “San Ferdinando”. Nello stesso periodo la Fabbrica d’Armi di Mongiana cominciò a produrre fucili completi etichettati come modello “Mongiana”. Da ricordare che nel 1860 il Regno delle Due Sicilie per capacità industriale era seconda solo all’Inghilterra e alla Francia e possedeva il doppio della moneta metallica di tutte le altre regioni del nuovo Regno d’Italia. Dallo stesso anno, però, la produzione industriale del Regno fu quasi del tutto paralizzata a vantaggio dell’industria del Nord Italia. Un saluto Raffaele.4 punti
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Mi scusi sig. @Pierg50 ma non mi pare che qui vi sia qualcuno che abbia straparlato. Ammetterà anche lei che le foto sono necessarie per permetterci di comprendere meglio ciò che ci viene richiesto. Non si tratta di una mancanza di fiducia nei confronti dell'interlocutore ma di un modo per aiutare in maniera efficace chi richiede una qualunque informazione in merito ad una moneta in suo possesso. Valutazioni alla cieca non sono nello spirito di questo forum. Perciò, la pubblicazione di immagini relative a quanto da lei richiesto non è un atto di cortesia nei nostri confronti ma un elemento fondamentale per il corretto svolgimento della discussione. In altre parole, o riesce a vincere questa sua forma di "pigrizia" oppure non saremo in grado di aiutarla. Per quanto riguarda la questione libri, il forum è un luogo virtuale dove si confrontano tanti appassionati di numismatica. Di conseguenza, leggendo i contenuti delle varie discussioni, si riesce ad ottenere una mole sorprendente di informazioni sulle monetazioni più disparate. Ciò, tuttavia, non va a sostituire l'importanza che può avere un libro. Perciò, se qualcuno le consiglia di acquistare un volume non lo fa per liquidarla ma per aiutarla in quello che cerca. D'altronde lei stesso ha domandato: "Esiste una pubblicazione sulle varianti conosciute, non solo per le 50 lire, ma per tutte le monete?"4 punti
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Buonasera a tutti, oggi posto un mio modesto denario di Faustina Minore. Di seguito classificazione della Casa D'Aste. Faustina Junior (Augusta, 147-175). AR Denarius (19mm, 2.20g, 12). Rome, c. 152-6. Draped bust r. R/ Pudicitia, veiled, standing l., sacrificing over altar. RIC III 513 (Pius); RSC 184. Good Fine Annia Galeria Faustina, meglio nota come Faustina minore (130 circa – Halala, 175), è stata un'imperatrice romana della dinastia degli Antonini, figlia dell'imperatore Antonino Pio e di Faustina maggiore; moglie dell'imperatore Marco Aurelio; madre dell'imperatore Commodo. In origine, Faustina era stata promessa dall'imperatore Adriano a Lucio Vero, ma nel 139 fu data in fidanzamento al proprio cugino Marco Aurelio, che Faustina sposò nel 145. Nel 147 fu elevata al rango di Augusta. Si tramanda che avesse una personalità attiva. La tarda e inaffidabile Historia Augusta racconta di sue relazioni con marinai e gladiatori: ospitati spesso nella sua splendida villa di Gaeta. Al riguardo del concepimento di Commodo, l'Historia Augusta riferisce che il futuro imperatore sarebbe stato figlio di un gladiatore (spiegando così il suo interesse per i combattimenti nell'arena), o che Faustina l'avesse concepito da Marco Aurelio dopo aver fatto il bagno nel sangue di un gladiatore giustiziato. Faustina seguì Marco Aurelio nella sua campagna nel nord (170-174) come pure nel viaggio in Oriente a seguito della usurpazione di Avidio Cassio (di cui forse fu simpatizzante), durante il quale morì, lungo una sosta ad Halala, nel sud della Cappadocia, durante l'estate del 175.Nel luogo della morte, come è stato confermato dagli scavi, l'imperatore istituì la nuova colonia di Faustinopolis. Marco Aurelio così facendo la divinizzò, e in suo onore fu costruito un tempio a Roma e fondato un nuovo alimenta o sussidio per fanciulle bisognose, il secondo Puellae Faustinae dopo quello dedicato da Antonino Pio a Faustina maggiore. I Bagni di Faustina a Mileto vennero dedicati a lei. Saluti Alberto3 punti
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Caro @littleEvil sarà un gran bel viaggio, ci sarà da divertirsi perché mi hanno messo al comando della nave...per la prima volta😱👹....ma non preoccuparti sto leggendo il manuale teoria e pratica del Titanic🤣3 punti
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Buonasera a tutti, si interessante contrasto tra quanto rappresentato ed esaltato nel rovescio quanto invece riportato da Fonti storiche. Proprio ieri cercando notizie ho trovato e letto un interessante Saggio sulla figura di Faustina Minore. Lo riporto per chi magari volesse leggerlo. Non lo condivido per non incorrere in problematiche di copyright anche se è liberamente scaricabile dal web. Il titolo è : Il ruolo di Faustina Minore nel principato di Marco Aurelio. L'autore è la Dott.ssa Francesca Cenerini Università di Bologna. A lei va il mio ringraziamento e apprezzamento per il Saggio. Saluti Alberto3 punti
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il 10 Cent è tra le mie monete preferite in assoluto, io ho questa presa anni fa ad un convegno (era periziata MS-64 e racchiusa in quel terrificante astuccio di plastica che distrussi all'istante 😁)2 punti
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Vittore Carpaccio ( 1502 ) San Giorgio uccide il drago Venezia - Chiesa di San Giorgio degli Schiavoni2 punti
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Ok mo me lo segno... "non contraddire Genny" 😝2 punti
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La nave della numismatica eretica, detta monetologia, veleggia, con vele nere, verso il regno dei morti, dove regna la moneta digitale, moneta virtuale, che non puoi sfiorare, toccare, amare, venerare, adorare. Nel viaggio di quel vascello maledetto verso gli inferi, Nettuno (noto numismatico compulsivo) scatena una tempesta perfetta. Uno tsunami gigantesco scuote le onde. I demoni-marinai gettano in mare i nummi, ma il Nume irato non si placa: un'onda che pare scaturita dai ruggiti di Satana travolge il vascello e il suo equipaggio di dannati. Placato il mare, un'onda pietosa rovescia sulla spiaggia un antico forziere spagnolo, colmo di dobloni d'oro. Un numismatico, con cent'anni sulle spalle ma con il cuore di venti, trova quel tesoro. Avviserà le autorità? Seppellirà quel tesoro perché non finisca in mani profane? Si metterà in tasca una di quelle monete per guardarla, di notte, a lume di candela? Coetera desiderantur...2 punti
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Mentre riordinavo i miei francobolli esteri pensavo che sarebbe bello avere tutti i popoli del mondo così vicini e tranquilli proprio come questi francobolli ....2 punti
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Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2022 Tiratura: 400 000 Condizioni: SPL+ Città: Rimini Note: NEWS Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2021 Tiratura: 200 000 Condizioni: SPL+ Città: Rimini Note: NEWS2 punti
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Bella moneta, bello anche il contrasto storico fra il rovescio con la Pudicitiae e i presunti fatti amorosi/truculenti nella vita dell'Augusta Faustina. È interessante anche osservare le diverse iconografie per le divinità o personificazioni di virtù, ad esempio qui la Pudicitiae è raffigurata in piedi mentre nella moneta di Giulia Maesa che ho postato ieri è raffigurata seduta 😄2 punti
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Ciao, visione distorta ed evidentemente di parte, visto che hai parlato di rossi e di sovietici. Siamo sempre nel campo della fantastoria. Vero qualche episodio isolato di rappresaglia contro ex fascisti,sempre deprovevole e mai giustificabile ma senza dubbio comprensibile ed inevitabile viste le nefandezze ed i soprusi di cui si erano macchiati nel ventennio precedente. Per non parlare delle stragi di innocenti perpretate dai nazisti con l'aiuto del 'fasciume ' italiano. Ne cito alcune Marzabotto, S.Anna.... macchie vergognose....Questa è Storia, sono fatti accaduti e non ipotetici. La Storia non si fa con i se e con i ma. Mi dispiace ma la mia è una visione super partes . Sono stato, fortunatamente per me, educato a tenermi a debita distanza dagli estremismi e dalle ideologie becere, di qualsuasi colore....che ripeto hanno prodotto solo danno 🙂. ANTONIO2 punti
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Grazie veramente per questo nuovo slancio a una manifestazione a cui tengo molto. Molto apprezzato lo sforzo di raccogliere in modo costruttivo le critiche mosse in precedenza, anche attraverso questo forum, ad altre famose manifestazioni. Spero davvero che questi intenti possano far crecere capillarmente l'interesse per la numismatica partecipando numerosi. Così creando un punto d'incontro in un capoluogo da sempre vivacissimo negli scambi commerciali, ma spesso snobbato come fosse in concorrenza per campanelismo.2 punti
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Non ho mai collezionato monete veneziane, ma le trovo di grande interesse storico, soprattutto mi ha sempre affascinato molto la storia del ducato/zecchino, moneta unica nel panorama mondiale per la sua plurisecolare stabilità in tutti gli aspetti, iconografici e metrologici, e dalla vita piuttosto avventurosa con i suoi frequenti viaggi in terre esotiche, dal Levante mediterraneo ed Europa orientale fino ai lontani lidi dell'Oceano indiano, senza contare le innumerevoli e a volte ancora inedite imitazioni e falsificazioni prodotte per ogni dove. Credo però che oltre alle monete in questa sezione possa starci bene anche qualche cenno ai libri sulle monete di Venezia, mi riferisco non tanto ai repertori classici, noti a tutti gli appassionati e collezionisti di questa monetazione (Papadopoli, Paolucci, Montenegro, etc.), ma in particolar modo a quei testi che tratteggiano soprattutto aspetti di storia monetaria e che spesso sono un po' trascurati, anche a causa dei titoli piuttosto fuorvianti, titoli cioè che "depistano" l'appassionato in quanto non evidenziano nelle parole usate argomenti che possono essere di interesse per il numismatico e per lo storico della moneta, un esempio perfetto di ciò è un volume acquisito da poco e che trovo di notevole importanza, si tratta di un lavoro di Ugo Tucci, studioso già noto ai venezianisti, che si intitola: Un mercante veneziano del seicento: Simon Giogalli, sicuramente se ci si limita solo al titolo si ignorerà completamente che nel testo in questione la prima parte è sostanzialmente una storia monetaria veneziana del seicento, osservata e trattata da un punto di vista originale, quello del mercante del titolo, Simon Giogalli, che a partire dagli anni sessanta di quel secolo costituì una società la cui specializzazione era la fornitura di paste metalliche monetabili alla zecca di Venezia, da cui tutto un narrare di complesse e delicate procedure per l'approvvigionamento dei metalli, le lunghe discussioni delle magistrature veneziane, e in particolar modo quelle inerenti alla zecca con i relativi calcoli dei costi del metallo, del trasporto e delle eventuali operazioni di raffinamento e le necessarie contrattazioni con i mercanti della piazza al fine di spuntare l'offerta più vantaggiosa sulla base delle monete che poi dovevano essere coniate, spesso la decisione di coniare nuove monete, tra cui nello specifico il cosiddetto ducatello, più leggero e di fino meno alto rispetto alle monete precedenti, dipendeva proprio da considerazioni di questo tipo, cioè dalla disponibilità e dal prezzo del metallo, in questo caso l'argento, sul mercato, vi sono poi approfondimenti sulle vie di questi rifornimenti metalliferi, le sedi principali (Cadice, Genova, Livorno), il mercato mondiale dell'argento e dell'oro con le note problematiche degli arrivi americani e degli invii nel Levante e in estremo oriente, così come sono trattati gli affari del Giogalli, la sua capacità di inserirsi in questo mercato dei metalli preziosi, di farne un businnes redditizio e di lunga durata... Insomma si tratta di un testo di sicuro interesse per appassionati e studiosi venetonummofili, di seguito posto le immagini di copertina e indice...2 punti
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Buongiorno a tutti. L'abbinamento tra la disciplina storica e quella numismatica è quasi automatico ed essenziale. Fatta questa premessa, la figura del nostro penultimo Sovrano appare davvero protagonista di entrambe: Egli infatti si colloca senza dubbio tra le figure più rilevanti della nostra Storia e, al contempo, è ancora oggi ricordato come un Numismatico di primissima grandezza. E' noto a tutti che sono stati scritti migliaia di libri sulla Sua vita e la sua azione di Sovrano ma, proprio per questo motivo, spesso la storiografia è scaduta nell'agiografia o nella becera denigrazione. Ritengo sia interessante per tutti e coerente con gli scopi del Forum - sine ira et studio - capire meglio chi fu Vittorio Emanuele III e, pertanto, inizio proponendo tre libri di recente pubblicazione ma molto documentati e ben scritti: Spero che la discussione abbia un buon seguito, specialmente a vantaggio degli Utenti più giovani... Un saluto cordiale e a presto.1 punto
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Buon giorno a tutti i "lamonetiani". Pubblichiamo di seguito la locandina appena realizzata per l’VIII^ edizione dell’evento di Venezia e presentata alla recentissima manifestazione di Riccione. Tanti gli elementi di novità: 1) eliminiamo il termine “convegno”, che allude ad altri concetti e chiamiamo questa manifestazione con un nome più consono, cioè Expo-Mercato della Numismatica; 2) la manifestazione si chiama “NUMISMARKETING VENEZIA” 3) ci saranno SOLAMENTE espositori nel settore numismatico. 4) l’accesso non sarà libero, ma con registrazione su di un sito in fase di completamento (si prevedono 7-10 giorni). Chi non si accredita potrà farlo anche all’ingresso il giorno stesso; ma, per sveltire le operazioni, si consiglia vivamente di fare la registrazione on-line. Sulle modalità di registrazione sarò più preciso, perché le stiamo definendo ed affinando. Questa scelta si è resa necessaria per un problema sempre più dilagante di sicurezza nelle manifestazioni commerciali. Tutto ciò va a vantaggio sia di chi espone, sia di chi partecipa. L’intento è di selezionare gli ingressi affinché arrivino alle manifestazioni persone EFFETTIVAMENTE interessate alla numismatica e non malintenzionati. La manifestazione di Venezia si terrà il giorno 21 ottobre, sempre presso il Novotel, sito in Via Ceccherini 21, immediatamente adiacente all’uscita Castellana della Tangenziale di Mestre. Per gli orari sarò più preciso nei prossimi giorni, per coordinare alcune iniziative in fase di definizione, compresa una culturale, che si terrà sempre nell’adiacente Sala Firenze. Sempre a disposizione. Stefano Palma – alias Sivis1 punto
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Vorrei chiedere alla comunità numismatica quanto vi piacciono le monete conservate in slab da 1 a 10. Ringrazio da subito chi avrà la pazienza di rispondere a questo sondaggio.1 punto
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Salve, è la prima volta che intervengo nel forum, abito nella provincia di Reggio Emilia, e per precisare non sono un collezionista di monete. In un cassetto ho trovato delle vecchie monete, molte, perché relativamente recenti le ho identificate, meno una che su un lato è molto consumata, e sull'altro presenta una ribattitura (Non ho idea se si dice così!). Ingrandendola si nota chiaramente lo stemma estense di Modena, sul quale è stato ribattuto un simbolo circolare contenente, apparentemente, un aquila. La moneta sembra in argento e ha un diametro di 15/16mm. Vi allego la foto ingrandita del lato non consunto, e vi sarei grato se mi toglieste questa curiosità. Grazie Norberto C.1 punto
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Vai che con questo intruglio dop che ti schiarisce la voce, ottimo pure per i brufoli ed emorroidi1 punto
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Prego il barista del forum di servirmi lo stesso che ha preso @1412luigi🤣😁🤣1 punto
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Bellissima serie floreale Natale 1970 - Bahrein1 punto
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Rocco, ti sono sincero, non vedo perché dobbiamo sperderci fra tanti viottoli quando la strada che abbiamo davanti è alquanto chiara e delineata. Poi, ognuno è libero di liberare la sua fantasia come più gli aggrada. La numismatica affascina anche per questo. Ti ringrazio e ti saluto caramente.1 punto
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In linea di massima sembra autentica anche a me, c è un difetto evidente al dritto che fa storcere un po' il naso, ma credo sia imputabile ad una rottura di conio1 punto
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Buongiorno a tutti, buon fine settimana. Propendo anche io per una S. In epoca moderna anche si è utilizzata la S al posto del 5 magari copiando proprio il passato. Hexspeak è una forma di scrittura ideata da alcuni programmatori di computer. La sua particolarità è quella di utilizzare solo le cifre del sistema numerico esadecimale, ovvero le normali cifre da 0 a 9 e le lettere dell'alfabeto dalla A alla F. La cifra "0" viene usata al posto della lettera "O", la cifra "1" al posto della "I", la cifra "2" al posto della "Z" e la cifra "5" al posto della "S". Scusate l' OT. Saluti Alberto1 punto
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luccichera' Z zia? No! LUCCI CHE RAZZIANO Buona giornata. Stilicho1 punto
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Releo,ho provato a fare un confronto tra le due S del tuo tornese e quello postato al post 91,tieni in considerazione la differenza che c'è tra la conservazione dei due esemplari e la differenza non da meno nella qualità delle immagini...1 punto
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DE GREGE EPICURI Una carrellata bellissima, che mostra quasi tutte le varietà conosciute per il guerriero vincitore, il cavallo caduto e il cavaliere ucciso. Diverso e molto più complicato sarebbe il discorso sulle lettere, presenti o assenti al D e al R, rispettivamente per Costanzo 2° e Costanzo Gallo, e relative probabilmente alla tariffazione della moneta ( e quindi anche, in linea di massima, all'anno di emissione).1 punto
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Buonasera a tutti, 8 Settembre 1849 Papa Pio IX approfittando della sua permanenza nel Regno Delle Due Sicilie, sperimento' il suo primo viaggio in treno sulla linea Nocera-Napoli. Successivamente il 23 Settembre dello stesso anno visitò le officine ferroviarie di Pietrarsa. Saluti Alberto1 punto
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Ciao! Non so se è la discussione giusta, ma oggi è il mio ultimo giorno in Irlanda del nord e mi è stata regalata questa. Niente di che, sia chiaro, ma è la mia prima moneta britannica (ne ho comprate diverse in questi giorni, magari le posto appena rientro). Perdonate per la foto, non è granché.1 punto
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Ah, forse in Libia, Eritrea, Somalia ed Etiopia siamo stati buoni noi, gassadandoli! Ricordo che i primi ad utilizzare armi proibite furono gli Italiani in Etiopia... naturalmente solo per la gloria non per tornaconti economici ! Quindi i Belgi sarebbero peggiori a noi ? Che bella e nobile sfida! E per mia somma gioia, finalmente devo essere d'accordo con @littleEvil. Domani potrebbe nevicare ...1 punto
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Buonasera a tutti. Ringrazio come sempre @El Chupacabra per tutto quanto condivide con il Forum. In realtà non mi sento di sminuire troppo questi pezzi. Quale fascino hanno? Quello di essere entrati davvero nelle tasche di tutti per moltissimi anni...😊 Un saluto cordiale e a presto.1 punto
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Ciao a tutti, dopo il denario di Giulia Domna in giovane età, questo mese sono felice di condividere con voi un denario della sorella, Giulia Maesa, più grande di lei di circa 10 anni, anche se l'anno preciso di nascita (generalmente attestato al 160 d.C.) non è sicuro. Molto più spregiudicata della sorella, capace di detenere il potere dietro le quinte senza mai esporsi troppo, Giulia Maesa al contrario non faceva segreto della sua smania di potere tanto da presentare nel 218 (dopo la morte di Macrino) il nipote (avuto da una delle figlie, Giula Soemia, l'altra figlia era Giulia Mamaea), tale Vario Avito Bassiano, con lo stesso cognomen di Caracalla, facendolo acclamare imperatore col nome di Marco Aurelio Antonino (per rafforzarne la legittimità associandolo a Caracalla), passato alla storia poi come Elagabalo anche se lui non sembra avesse mai usato questo soprannome. Elagabalo dedicò alla nonna e alla madre molte monete, la nonna poi lo ricompensò, facendolo giustiziare insieme alla madre l'11 marzo 222, visto che era divenuto intrattabile e dedito solamente ai vizi, almeno così la storiografia ce lo ha tramandato, vero o no quello che è sicuro è che si era inimicato l'esercito e questo non lo ha certo aiutato. Dopo essersi liberata del nipote scomodo e già che c'era pure della di lui madre Giulia Soemia, ci concentrò sull'altra figlia, Giula Mamaea, anche lei con un figlio, di nome Gessius Bassianus Alexianus, fatto nominare preventivamente Cesare da Elagabalo, il futuro Imperatore Alessandro Severo. Dopo essersi dimostrata quindi nonna e madre amorevole, morì nel 223 (o nel 226, ho trovato fonti discordanti) senza quindi poter assistere al regno di Alessando Severo, lasciando l'ultima Giulia dei Severi, Mamaea, che anche se assetata di potere come la madre, non riuscì ad eguagliarla. Ma veniamo alla moneta oggetto del post, il ritratto presenta una Giulia Maesa di età compresa presumibilmente fra i 55 e i 60 anni: Giula Maesa, Denario, zecca di Roma, 218-222, RIC 268 2.47g X 21mm, Argento D/ IVULIA MAESA AVG - busto drappeggiato R/ PVDICITIA - la Pudicitia con scettro Le informazioni storiche sono riprese in gran parte dal bell'articolo "Le donne della dinastia dei Severi" di Roberto Viegi - Panorama Numismatico 02/20151 punto
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Antiche uniformi del Sovrano Militare Ordine di Malta 😍1 punto
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Salve. Condivido un tornese di Filippo II del 1591, Magliocca pagina 142 numero 143 ( R3 ). Anche questa moneta presenta una piccola curiosità: al retro, il "5" della data risulta rovesciato. Saluti.1 punto
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A mio avviso Vittorio Emanuele III non fu un grande statista e la sua colpa principale è quella, con le sue azioni e scelte, di aver fatto cadere la monarchia. Per il resto è figlio del suo tempo. Nei riguardi del Fascismo, non è più colpevole degli Italiani. Anche in un'Italia ipoteticamente repubbilicana, il Fascismo si sarebbe sviluppato lo stesso. Perché la politica è espressione del popolo, ed è il popolo che era fascista1 punto
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Buona giornata Non può essere una prova ... le prove ed i progetti che venivano effettuate erano comandate dalla Signoria ed i numeri di queste erano numerate; non erano cose raffazzonate e "pasticciate" .... allego parte del testo del mio scritto che riguarda il facimento delle prove di grossi, grossoni e piccoli al tempo del Doge Cristoforo Moro. Nel "Capitolar dalle broche", nei mesi di giugno e luglio 1462 (il Moro era stato eletto Doge il mese precedente), si susseguono le trascrizioni di disposizioni emanate dalla Signoria ai Massari della zecca, perché producano dei flaoni buoni per stampare grossi e grossoni, così che possano essere incisi da miser Antonello per il facimento di prove. Alla data del 21/06/1462 leggiamo che i primi 12 flaoni per stampare grossi devono essere consegnati a miser Piero Salomon, Capo della Quarantia; successivamente, alla data del 23/06/1462 vengono consegnati altri 20 flaoni per la stampa di grossi ed il successivo 03/07/1462 la Signoria richiede ulteriori 13 flaoni per le stampe di grossoni. Interessante è quello che si legge alla data del 7 luglio 1462: + MCCCC°LXII adì 7 luio Noto io Iachomo de Antonio d'Alvixe schrivan chomo vene qui alla Zecha miser Triadan Griti savio grando disse da parte de la Signoria se dovesse far far zerti pezolli grandi per mostre de rame puro e chussì fo fato et è fato che i fono e fono dati al dito miser Triadan. I qual pizoli aveva da una banda la testa del Dosie e da l'altra san Marco, presente io Iacomo schivan sopradito. Curioso il nome Triadan (derivante da Hàghia Triàda, cioè Santissima Trinità in greco) e che, salvo omonimie, ma non credo, era il nonno di Andrea Gritti, futuro Doge; morto nel 1474 a ottant'anni, con la dignità di Capitano generale da mar, cioè comandante in capo della flotta veneziana. Quanto sopra è inequivocabile; la Signoria ha voluto delle prove di piccoli (bagattini) in puro rame, che riportino in un lato il ritratto del Doge e nell'altro San Marco. saluti luciano1 punto
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Oggi ho fatto una nuova scoperta (almeno per me): E' un grosso di Francesco Dandolo (1329-39) proveniente dall'asta Varesi 59, n. 878. Come dicevo, oggi mi sono accorto di una cosa. S.Marco è decisamente più alto del doge. Sui grossi precedenti sono sempre alla pari, su quelli successivi pure... Anche l'altro esemplare dell'asta Varesi 59 ha la stessa caratteristica. Altri grossi di Francesco Dandolo invece presentano i due personaggi con la stessa altezza. E' una piccolissima variante, ma quello che volevo mettere in evidenza è che non si finisce mai di trovare nuovi particolari... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Taglio: 2 euro cc paese: portogallo anno: 2010 tiratura: 1.035.000 condizioni: bb+ città: trieste taglio: 2 euro cc paese: grecia anno: 2015 tiratura: 750.000 condizioni: bb+ città: trieste1 punto
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Non posso aiutarti ulteriormente perché non è la monetazione che seguo... Forse così è meglio...1 punto
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Per me questi oggetti non fanno parte della numismatica. Io propongo la coniazione del termine "monetologia" e "monetologo" è colui che colleziona tali oggetti che non sono monete, ma discendono da esse. In questo modo si evita anche l'assonanza con il termine numismatica1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: germania D anno: 2023 B tiratura: 4.200.000 condizioni: spl città: trieste taglio: 2 euro cc Erasmus paese: germania D anno: 2022 tiratura: 3.570.000 condizioni bb+ città: trieste1 punto
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@fasa_2002 Buongiorno, presumo che l'anno che compare nel nick sia quello di nascita e, pertanto, mi permetto di usare il "tu"... Se vuoi un consiglio spassionato non abbinare la parola "numismatica" a "investimento", soprattutto da neofita. Se ti stai avvicinando a questo mondo inizia a comprare qualche moneta bella ma che non costi oltre i cinquanta euro (ad esempio con Vittorio Emanuele III hai ampia scelta), cerca e leggi qualche articolo sulla moneta che t'interessa e sul periodo storico. Anzi, a dire il vero, sarebbe meglio il contrario ma per iniziare cerchiamo di essere pratici... Comincia a mettere insieme monete che abbiano un ordine logico: anche in questo caso, per esempio, una tipologica dei pezzi in rame di Vittorio Emanuele III non costa un patrimonio ma inizia ad essere interessante e poi procedi secondo disponibilità economica, interesse culturale e piacere personale. Il concetto d'investimento può essere valido per i grandi Collezionisti con disponibilità elevate e/o con competenze particolari che permettono loro di completare un certo tipo di collezione o di assemblarne una coi pezzi migliori che compaiono sul mercato: ma questo è un discorso che per il momento non ti riguarda, così come non riguarda il sottoscritto. Considera che sul Forum gli spunti di curiosità e approfondimento non mancano, così come i tanti esperti che possono aiutarti a non prendere qualche "fregatura". Ad ogni modo, credo che la domanda che hai posto credo sia stata formulata nel corso del tempo da tantissimi appassionati, specie all'inizio del loro percorso numismatico. Pertanto, non c'è nulla di male nel farsi certe domande a patto di giungere senza indugio alle risposte giuste. Un saluto e a presto.1 punto
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Diretta a Taranto, c’è L’annullo. Mi ha incuriosito la presenza di un francobollo giapponese, peraltro inserito appositamente dal mittente. nel testo della cartolina infatti lo menziona1 punto
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Ok, se nessuno vuole aggiungere altro, proseguirei con un altro esemplare di tornese. Tornese di Filippo II - 1577/1580 - GR/VP Magliocca 114, stessa moneta della foto. Mi domandavo, perché solo in questi "ibridi" con la data diversa tra dritto e rovescio è presente una data al diritto e poi perché abbiamo un 1580/1582 e un 1577/1580 e non un 1580/1580. Secondo me è questione di tempo, prima che escano, altrimenti non avevano senso questi tornesi. Date conosciute: 1575/1575 1575/1577 1575/1579 1575/1582 1577/1577 1577/1579 1577/1580 1580/1582 In grassetto gli esemplari con dritto e rovescio uguale per data. Per 1579 e 1582 si capisce facilmente che hanno usato il rovescio dei tipi senza data al dritto, ma 1580 al dritto significa che l'hanno fatto apposta per queste monete il dritto1 punto
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