Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/01/23 in tutte le aree
-
-> https://www.cronacanumismatica.com/un-denario-unico-e-virgiliano-dellusurpatore-carausio/ Un DENARIO unico e “VIRGILIANO” dell’usurpatore CARAUSIO Coniata a fine III secolo e rinvenuta nel 2017, un moneta di Carausio svela una raffinata pagina di propaganda numismatica voluta dall’usurpatore della Britannia di Roberto Ganganelli | Marco Aurelio Mauseo Carausio (? – 293) rappresenta una delle figure più interessanti nella storia turbolenta storia romana di fine III secolo: nel 286, infatti, dismesso il ruolo di capo militare fedele al potere di Roma Carausio entrò nel novero degli “usurpatori” proclamandosi imperatore della Britannia e della Gallia settentrionale. Tra alterne vicende, mantenne il potere per sette anni prima di essere assassinato dal suo tesoriere, Alletto, che gli succedette. Tra le monete dell’usurpatore Carausio ce n’è una che riveste un interesse particolare – oltre che per la sua apparente unicità, almeno fino ad ora – dal momento che al classico busto laureato, drappeggiato e corazzato a destra sul dritto, con legenda IMP CARAVSIVS PF AG abbina una seconda faccia dall’iconografia quanto meno curiosa. Denario a nome dell’usurpatore in Britannia, Carausio, con l’inconsueto rovescio del leone radiato che stringe in bocca un fulmine e in esergo le lettere RSR Si tratta di un denario in argento (mm 22, g 3,66, orientamento D/R ore 7) attribuito alla zecca di Londinum (Londra) e al periodo 289-290 e che sul rovescio mostra un leone radiato andante verso sinistra, con un fulmine in bocca. Attorno la legenda VIRTVS SAEC C e in esergo la sigla RSR. Questo denario fu trovato nella parrocchia di Itchen Stoke e Ovington vicino a Winchester, nello Hampshire (Regno Unito) domenica 5 novembre 2017 e, consegnato alle autorità dal suo rinvenitore, venne registrato presso il Portable Antiquities Scheme con numero di inventario HAMP-2E6A12. Nel 2018, svincolato dalle autorità britanniche nonostante la sua unicità, è andato in asta Roma Numismatics Limited (Auction 16, lotto 782) alla base di 8000 sterline e aggiudicato per ben 13.000. Un esemplare di antoniano di Carausio battuto a fine III secolo: in questo caso il leone è andante a destra e non porta attributi particolari Quando Carausio si stabilì in Britannia nel 286 la massa di moneta circolante era in una situazione pessima e costituita quasi esclusivamente da emissioni in metalli vili; da usurpatore, perciò, Carausio colse l’occasione di usare le monete, migliorandone intrinseco e aspetto, come mezzo di propaganda per se stesso, per il suo regime e il suo progetto di “Impero britannico” separatista. Ed è in particolare nella criptica sigla RSR che si può ravvisare un’allusione letteraria a scopo di propaganda da parte di Carausio: lo studioso Guy de la Bédoyère, in un articolo per Numismatic Chronicle (n. 158, 1998, pp. 79-88), sostiene infatti una lettura “virgiliana” delle lettere RSR in base al loro utilizzo su un medaglione in bronzo dello stesso Carausio, molto simile nello stile a un secondo medaglione con in esergo le lettere INPCDA e la legenda EXPECTATE VENI, (“Vieni, tanto atteso”, Eneide, II, 283), che di solito compare sulle monete d’argento. Da Virgilio, un input di propaganda politica e numismatica da sfruttare per sostenere l’Impero britannico come nuova culla della civiltà romana Guy de la Bédoyère ci suggerisce che RSR sia un’abbreviazione di REDEUNT SATURNIA REGNA (“Il ritorno dei regni saturniani”), dalla IV delle Egloghe di Virgilio, da cui la riga seguente recita non a caso “iam nova progenies caelo demittitur alto” (INPCDA, “Ora una nuova generazione è stata inviata dall’alto dei cieli”). Le Egloghe di Virgilio appaiono dunque a Carausio una fonte nobile e ideale promuovere il suo Impero britannico come luogo in cui ritrovare i valori romani tradizionali e, del resto, “l’età di Saturno” indicava, nella letteratura romana, una sorta di “paradiso perduto”. C’è poi quell’immagine del leone radiato che stringe in bocca un fulmine e che, almeno stando agli studi più recente, non svela ancora una spiegazione logica. Come tipo, quello del leone radiato era infatti già stato usato da Caracalla, Filippo I, Aureliano e Probo che rivendicavano tutti, a vario titolo, un dominio sull’Oriente ma che sembra non aver nulla a che fare con la vicenda di Carausio. Nel contesto dell’usurpatore Carausio , infatti, il significato non può essere lo stesso a meno che non si tenga conto dell’arroganza del personaggio, fiero di aver sconfitto una flotta d’invasione inviata dall’imperatore Massimiano nel 289. E anche se un panegirico consegnato a Costanzo Cloro attribuisce questo fallimento al mare in burrasca, va da sé che Carausio sfruttò l’occasione per trasformare il frutto delle tempeste in una roboante vittoria. Un altro antoniniano di Carausio con il leone al rovescio che tuttavia, in questo caso, è esplicitamente indicato come simbolo della “Legio IIII Flavia Felix” Il tipo del leone potrebbe essere dunque, molto semplicemente, un riferimento a una delle unità militari comandate da Carausio, la Legio IIII Flavia Felix la cui insegna con il leone era già stata raffigurata su altre monete coeve dell’usurpatore. Per concludere, va detto che la “misteriosa” sigla RSR in esergo appare anche su un altro denario passato in asta Roma Numismatisc Limited nel 2014 (Auction 7, lotto 1230, base 4000 sterline e realizzo 5500 sterline) al ben noto tipo della CONCORDIA MILITVM e delle due mani che si stringono. Al tipo della CONCORDIA MILITVM, quest’altro denario di eccezionale rarità reca nell’esergo del rovescio la sigla RSR che alluderebbe alle “Egloghe” di Virgilio La moneta, anche in questo caso è stata considerata inedita e unica (mm 19, g 3,70, orientamento D/R ore 3) ma gli estensori del catalogo d’asta – non citando l’articolo di Guy de la Bédoyère, si sono limitati a ipotizzare che quelle tre lettere potevano essere il segno di un’officina monetaria sconosciuta. Altro che citazione virgiliana…5 punti
-
Ciao a tutti, voglio condividere con voi questo "simpatico" denario di Giulia Domna (moglie di Settimio Severo e madre di Caracalla e Geta), coniato (spero ai tempi di Giulia Domna, per rubare la frase a @Pxacaesar), mi ha colpito in particolare la pettinatura "sbarazzina" della Augusta, nonchè una incredibile somiglianza con una delle mie nipoti che le dà quindi un valore aggiunto 😅 Ecco l'immagine con i dettagli: GIULIA DOMNA, DENARIO, Zecca di Roma, 196-211 d.C., ARGENTO, RIC 574 D/ IVLIA AUGUSTA, busto ammantato a destra R/ PIETAS PVBLICA, la Pietas velata stante di fronte, la testa volta a sinistra, con ambedue le braccia levate; accanto a lei un altare acceso gr. 3,21 Diam. mm 17,64 Sto cercando di avere almeno un denario per ciascuna delle donne dei Severi, ritengo che questo sia un buon inizio 😀5 punti
-
Una effigie di dritto molto bella, espressiva. Affascinante, direi. Tra i miei file ho trovato questo articolo che spero possa interessare: LE EMISSIONI DI GIULIA DOMNA.pdf Ciao. Stilicho4 punti
-
Ciao a tutti, mi servirebbe il vostro aiuto per sapere se qui sono nella sezione giusta. Io ho iniziato un cofanetto tematico "La Grande Guerra": non so se postare il contenuto in medaglistica "Diede oro alla patria" del '17 / In tempi duri: "Ho dato l'oro per la difesa, ferro ho preso per l'onore" tedesca del 1916. ================= oppure nel regno una e due lire 1916+17 ================= Monete mondiali? Spille belghe del fronte occidentale, anche con monete del congo belga. ================= Monete europee? Copechi del fronte orientale "Wilna 1916" ================= oppure cartamoneta? 5 marchi del 1917 ================= Questa di sicuro è contemporanea: due sterline del 2014 ================= ed il tagliacarte andrebbe messo in "altre forme di spendere soldi" Scheggia di granata: Proiettile: lama fatta con una fascetta di una granata: ================= Uhm... adesso mi accorgo che ho già detto tutto qui. A questo punto lasciamo stare le cose come sono! Tanto non credo che una "sezione mista" verrà mai creata sul forum. Servus Njk PS: la cassettina è già adesso un po'strettina, ma se ne prendo una più grande poi sembra vuota e devo riempire gli spazi liberi... voi tanto sapete cosa intendo 🤣3 punti
-
Da quello che si può vedere a schermo alcuni sono molto belli ben marginati ed anche di valore. I danneggiati VANNO CONSERVATI anche loro con cura perché serviranno da studio. Per i colori devi vedere tu che li hai in mano, segui l'istinto e il catalogo. Scriviti quello che secondo te è. Ti allego uma foto di un mio vecchio lavoro dove puoi vedee che ci sono dei quadratini bianchi dove poter scrivere l'anno', il numero di catalogo e note varie... altrimenti te lo dimentichi e perdi il lavoro fatto.3 punti
-
Buongiorno, visto che la precedente discussione ha avuto un buon numero di risposte, posto un'altra moneta da 100 lire, questa volta del 1961. La foto come la precedente non è ottimale, ma provate comunque a dare il vostro parere, vi ringrazio anticipatamente. Saluti Marfir2 punti
-
Buon giorno a tutti, sposo in pieno quanto scritto da @gennydbmoney riguardo la mancanza delle lettere in legenda. Mi piacerebbe tenerla in mano e metterla nel mio vassoio delle pubbliche. Riguardo la legenda mi sembra che che sopra la B ci sia una L almeno così mi pare confrontando la base della gobbetta inferiore della B. Ma questi ovviamente sono dettagli. Fai i miei complimenti al tuo Amico. Saluti Alberto2 punti
-
Inoltre, se servisse in futuro, c'è sempre, per le provinciali, il Boll. Num 51-52, bel catalogo della collezione de Sanctis Mangelli. https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/BdN/pdf/BOLLNUM-51-52.pdf2 punti
-
Buongiorno, forse alla base di questo cambiamento c’è la perdita di importanza che la moneta metallica ha visto negli ultimi decenni. Nella società di oggi non esiste una cultura della moneta, semplicemente perché la moneta (fisica) non esiste quasi più. È quasi uno strumento del passato. Oggi se vuoi mettere da parte del denaro difficilmente lo fai con le monete metalliche, un po’ più facilmente con la banconota ma ancora più facilmente con depositi bancari/ postali. E quando vorrai spendere quei soldi quasi sicuramente lo farai utilizzando metodi di pagamento elettronici. È evidente che la pandemia, volente o nolente, ha accelerato il passaggio alla moneta elettronica incrementando gli acquisti online. Se già prima della pandemia buona parte della popolazione faceva acquisti online, dalla pandemia in poi TUTTE le fasce della popolazione hanno imparato ad acquistare online. Chiaramente ciò ha fatto perdere molta importanza alla moneta fisica. Produrre vere monete/medaglie per collezionisti in una società in cui la moneta non esiste è come se si producessero spade per collezionisti in una società che non l’ha mai vista usare una spada. Si creerebbero spade dalle forme assurde fatte per sfamare la fantasia di chi una spada non l’ha mai vista. La spada potrà essere fatta con la maggior cura al dettaglio possibile ma resterà comunque una spada/scemenza. Stesso discorso vale per questi gadget/scemenze che vedo da una decina di anni sul sito dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Immagino invece fosse diversa la società (che ancora usava la moneta metallica e quella cartacea) cui erano rivolte le monete/medaglie per collezionisti emesse dalla Zecca nel periodo della Lira della Repubblica e degli inizi dell’Euro. Queste ultime sono senz’altro belle e rappresentative di un’epoca mentre i gadget attualmente venduti dalle zecche nom rappresentano assolutamente l’epoca in cui viviamo. Come tutti i cambiamenti ha vantaggi e svantaggi.2 punti
-
Seconda pagina..... Australia.. quasi tutti viaggiati, diciamo che erano francobolli facili da procurarsi per un ragazzino in Gran Bretagna negli anni 50, .. non sono una prima scelta, ma ovviamente per chi ama veramente la filatelia ciò non è così importante, non ci dobbiamo diventare ricchi. ... a noi servono per il viaggio che comunque sono in grado di farci fare. Il primo che attira la nostra attenzione e il 2 dime e 1/2 rosso Star and wreath (stella e corona) Peace 1945. Emesso nel 1946. Ovviamente siamo negli anni dove anche la filatelia commemora la fine della guerra. Il francobollo accanto da 2d1/2 di colore lake emissione del 1947 commemora il 150esimo anniversario della fondazione della città di Newcastle in Australia, con un primo piano del Capitano di marina inglese John Shortland fondatore della suddetta cittadina.2 punti
-
È proprio così, non solo per le zecche, un fenomeno popolare in ogni contesto di vendita. I cambiamenti repentini degli ultimi tempi hanno creato opportunità variegate soprattutto nel commerciale. Nuove tecniche di produzione, nuovi mezzi di vendita, nuovi interessi e ci più ne ha più ne metta. Non ci sono leggi (se non etiche soggettive) che legano al tradizionale anche le più secolari attività esistenti. La scelta di acquistare determinati prodotti in una vetrina più nutrita del passato, anche con articoli che non c'entrano nulla con quanto offerto fino a pochi anni fa, è sempre libera e personale. Chi vorrebbe che certe attività si fermino a determinate tradizioni evitando eventuali possibilità di fare più utili, credo che debba farsene una ragione. Nel mio caso, e presumo anche nel caso di molto altri, ci sono stati diversi cambiamenti poco apprezzati o difficile da accettare, in numerosi contesti del mercato in genere, nel contempo qualche nuova figura ha trovato un nuovo interesse e (assecondando i fini di chi produce) acquisita nuovi prodotti. Nel caso specifico delle zecche, personalmente, credo che l'errore di fondo sia confondere i prodotti tradizionali con quelli di nuova fattura e produrre con nuove tecniche di fabbricazione. Il termine generico monete, forse è troppo generico o aggiungere "da collezione" non aiuta a fare una netta distinzione. Poi chissà se tra qualche decennio, le attuali chincaglierie metalliche colorate acquisiranno comunque un interesse intrinseco alla numismatica (già oggi si colleziona di tutto). Io sono tra quelli "appena arrivati" e non interessato alla numismatica tradizionale, con tutto il rispetto parlando, (cosa enorme per me), nel compenso mi piacciono questi nuovi giocattolini metallici colorati, come fossero statuette, o dipinti o semplici oggetti artistici dal mio modestissimo punto di vista. La zecca ha cominciato ad interessarmi solo vedendo questi prodotti, strani, diversi, nuovo e senza storia (ancora, o con una storia tutta da scrivere probabilmente per qualcuno di questi prezzi). Che facciano mercato o no (oggi o domani) sono solo effetti collaterali che possono proporre altre possibilità di come gestire in futuro questi oggettini, ma questo non è un dettaglio indispensabile, solo un plus imprevisto ed imprevedibile. Non so chi sarebbe d'accordo con me, ma effettivamente le differenze sono tali che meriterebbero distinzione con termini più appropriati, perché la tendenza dei neofiti è quella di associare qualcosa che raccoglie valori storici, culturali (numismatica) agli attuali "bugigattoli" solo perché simile forma, simile nome, una valuta (ste6sso discutibile) e stesso produttore.... La questione comunque non si ferma qua, ci saranno ulteriori evoluzioni con probabili nuovo malcontenti... 😉2 punti
-
sinceramente non capisco il nesso con l'arresto di Richard Beale.. ad ogni modo con il suo ultimo commento apriamo la porta a psicoanalisi dove possiamo dire tutto e il contrario di tutto2 punti
-
È esattamente ciò che ferma anche me!! Anche se per il pezzo che vorrei acquistare non penso ci possano essere problemi, preferisco passare..2 punti
-
1 punto
-
DE GREGE EPICURI Sono caratteri latini, da leggere però in senso anti-orario, come è frequente nel 1° secolo. Osservando bene, puoi leggere: ..R DIVI AVG F A...Quindi...1 punto
-
1 punto
-
Ieri sera mi stavo controllando le 50 lire vulcano I quando mi é subito balzata all'occhio una vistosa differenza di diametro tra due monete. Incuriosito, ho preso il calibro e mi sono messo a misurarle. Non disponendo di un calibro digitale, ho semplicemente preso la misura della moneta più "sottile" sottoponendo le altre alla prova tipo scarpetta di cenerentola. Ebbene: sorpresa! Alcune prima entravano correttamente, poi, sottoposte a un ennesimo controllo non entravano più. Il mistero si infittiva finché, prova e riprova, mi sono accorto che, praticamente, ci sono 3 tipologie di diametro. Cioé, io ne ho appurate 3, poi vai a saper quante effettivamente siano. Quelle che ho appurato io sono: a) monete di spessore completamente diverso tra loro; b) monete di spessore uguale solo in alcuni punti; c) monete di spessore uguale in molti punti, ma non tutti. Da ciò se ne deduce che la moneta, anziché essere perfettamente piana, come io supponevo, é in realtà più o meno depressa, a seconda del punto in cui la si va a misurare. Fatta una rapida carrellata di riscontri su internet, ne é uscita fuori una discussione sull'effettivo diametro della 100 lire Minerva I, proprio su questo sito (9 luglio 2009) e un interessantissimo studio di Andrea del Pup dove descrive, moneta per moneta, la tolleranza di peso determinata per decreto ministeriale. Da questo studio risulta che la 50 lire Vulcano I ha una tolleranza compresa tra 6,094 grammi e 6,406 grammi. E questo é tutto. Ho pensato bene condividere con voi queste osservazioni.1 punto
-
Buonasera a tutti, complimenti a @Rufiliuse @Pxacaesar per le vostre Auguste, mi piace l'impostazione che avete dato alle vostre collezioni, vi seguo a ruota. Saluti Alberto1 punto
-
Ciao, certamente... Peso 22,68 g. Diametro 37mm Saluti Alberto1 punto
-
Per questo esemplare Valutazione: 1'500 EUR, Base d’asta: 1'200 EUR. Poi si vedrà dalle offerte in asta dove arriva. apollonia1 punto
-
Buonasera a tutti, recentemente ho preso la mia prima piastra Falso d'epoca di Ferdinando II Millesimo 1856. Appena possibile posterò le foto. @Rocco68, quando puoi faresti foto dettaglio Giglio (se c'è) nel taglio? Saluti Alberto1 punto
-
Un raro testo fondamentale per il periodo storico da Carausio a Giuliano e' questo datato libro del 1972 , poderoso , ben 453 pagine e purtroppo caro : "Iconografia Romana Imperiale Da Carausio a Giuliano" (287-363 d.C.) Suddivisione contenuti : Prefazione . Elenco delle abbreviazioni - Parte I = Fonti e testimonianze . Tabelle genealogiche . Parte II = Iconografia . Indice dei personaggi : A cronologico , B alfabetico - Indice dei Musei . Indice delle illustrazioni .1 punto
-
Ciao, direi a mio parere un ottimo inizio. Ottimo denario con un ritratto particolare, quasi da adolescente, di Giulia Domna che si contrappone ad altri dove appare anziana ed accigliata (posto alcuni esempi) . È per me proprio questo il bello della monetazione imperiale dei primi due secoli. Tanti ritratti di imperatori ed auguste, ovviamente molto realistici ( alcuni sono vere e proprie fotografie), ma sempre diversi gli uni dagli altri grazie alla bravura dei maestri incisori che anche su moduli di circa 2 cm. riuscivano a rappresentarli magistralmente. Penso che se uno volesse, potrebbe improntare la sua collezione solo sui denari e sugli antoniniani di questa augusta (o di un altra augusta o imperatore). Tenendo conto delle diverse tipologie e sopratutto dei diversi ritratti, ci vorrebbero anni e non ci si annoierebbe mai nella ricerca (ma io sono ovviamente di parte, percui). Complimenti ANTONIO1 punto
-
1 punto
-
Guardia Perticara è un comune di 519 abitanti della provincia di Potenza, in Basilicata. Siamo in una zona collinare e montana, a circa 750 metri sul livello del mare. Il borgo ha origini antichissime, testimonianze archeologiche rilevano la presenza di un abitato già dalla prima età del ferro nel IX-VIII secolo a.C. In località San Vito sono stati rinvenuti corredi tombali risalenti soprattutto al V secolo a.C. e queste scoperte si sono rilevate fondamentali per la miglior conoscenza degli Enotri, gli antichi abitanti di questa regione. L’Enotria – il cui nome deriva da “vino” in greco e da un eroe mitico, Enotrio, che si trasferì dalla Grecia a qui – era un’antica regione d’Italia meridionale, di difficile delimitazione, ma che sicuramente comprendeva le frange sud-orientali della Campania, la Basilicata e la Calabria. Gli antichi storici greci dicevano che gli enotri provenivano, all’inizio dell’Età del ferro (XI secolo a.C.), dalla Grecia insieme ad altri popoli dello stesso gruppo etnico attraverso il Canale d’Otranto. Per gli storici romani, furono di antica stirpe greca del Peloponneso (XV-XII secolo a.C.), e per lo storico siceliota Antioco di Siracusa furono il primo popolo antico in Italia di cui si ebbe notizia. Queste popolazioni di origine greca portarono con sé conoscenze e cultura che furono trasmesse ai discendenti. Ne sono testimonianze tante tombe trovate dagli archeologi anche qui a Guardia Perticara. La Direzione Regionale Musei Basilicata segnala, in particolare, la donna della tomba 399 trovata nellla località San Vito. “E’ lei protagonista in questi giorni al Museo della Siritide di Policoro, la donna che le mani sapienti delle restauratrici stanno riportando al suo originario splendore”. All’interno del museo è stato inaugurato un nuovo percorso tematico ideato dal direttore del Museo della Siritide, Carmelo Colelli, dedicato alla moda e all’eleganza, tra enotri, greci e romani. Regina indiscussa è la donna della tomba 399, che risale alla metà dell’VIII secolo a.C. “Particolarmente ricco il corredo. – afferma la Direzione dei Musei della Basilicata – La testa era ornata da un copricapo in bronzo composto da una cuffia realizzata con emisfere, tubuli spiraliformi con fermi a disco e a catenelle. Anelli in bronzo e ferro erano posti alle dita delle mani e dei piedi. Sulla veste erano fibule di diverso tipo. Grazie al restauro è ora visibili una statuetta di ariete in bronzo utilizzata come pendente, posta nella mano sinistra della defunta appesa ad una catenella realizzata da anellini in bronzo e da vaghi in vetro colorato giallo. Vasi in ceramica dipinta completavano il ricco corredo. Il lavoro di restauro in corso presso il museo permetterà il recupero di tante altre tombe conservate nei depositi. https://www.stilearte.it/elegante-come-una-donna-della-belle-epoque-ma-vissuta-in-basilicata-2700-anni-fa-il-corredo-in-mostra/1 punto
-
Altri francobolli regno Sardegna Del Regno di Sardegna io ho finito .1 punto
-
@savoiardo: autocitandomi ti faccio presente il catalogo La monetazione provinciale romana della Hispania - CATALOGO PDF di Pere Pau Ripollés Alegre che avevo segnalato qualche mese fa e che, penso, contenga la moneta in questione per la zecca di Cesaraugusta. Il catalogo in PDF è scaricabile gratuitamente1 punto
-
Articolo molto interessante, per chi volesse una seconda lettura sul tema, vi ripropongo questa vecchia discussione che feci a suo tempo:1 punto
-
Non c’è motivo di chiudere il topic; abbiamo sempre la speranza che @Pertile Giovanni posti la foto della moneta in questione. Si ricorda che la chiusura dei topic deve avvenire solo in quei casi in cui si necessiti di bloccare continui interventi offtopic, e dopo che lo scopo della discussione è stato raggiunto1 punto
-
Il medaglione INPCDA e la sigla RSR li porto sempre come esempio di penetrazione della cultura classica in Britannia con i miei studenti1 punto
-
Ecco Giorgio, e’ l’unica siliqua di Perctarito presente in catalogo (ENH vil. V)1 punto
-
Puoi seguire questa semplice guida i risultati sono dignitosi Per via dei riflessi, maggiormente presenti su questo metallo. Puoi Comunque seguire la sopracitata guida anche per le monete in oro, prestando solo l’accortezza di allontanare un poco la fonte di luce dalla moneta nel caso di eccessivi riflessi Fabrizio1 punto
-
1 punto
-
Interessante variante con anche un errore nella disposizione della legenda al rovescio,potrei avere dei dubbi per quanto riguarda la seconda O di COMMO e la A di DITAS che potrebbero essere evanescenti ma la S di DITAS non ci sarebbe comunque stata a causa dello spazio ristretto tra l'ultima riga della legenda e la corona d'alloro... Raff,conosci il peso è il diametro?...1 punto
-
1 punto
-
7 Penso che sia innanzitutto un metodo di valutazione di qualità garantita, e bisogna ammettere che ci sono molte monete che ottengono punti che superano la loro condizione reale, ma il più delle volte la scatola di plastica garantisce un trattamento equo per entrambe le parti. Essendo straniero, è impossibile per me raccogliere a caso belle monete in Europa a causa delle grandi distanze. D'altronde faccio acquisti all'estero tramite Internet dal 2012, ma riscontro spesso questo problema: alcuni venditori che affermano che le loro monete sono FDC o SPL non hanno una conoscenza precisa dello stato dei propri beni. Quando ho ricevuto la moneta, ho scoperto che aveva numerose imperfezioni simili a spazzole metalliche sulla superficie, il che è stato comprensibilmente deludente. E la scatola di plastica mantiene la moneta in un certo stato, il che facilita l'anticipazione. Se alle persone non piacciono le scatole di plastica, possono ovviamente romperle, liberando monete. Il problema è che quando torneranno di nuovo nella scatola di plastica, il punteggio non sarà necessariamente lo stesso di prima, ma potrebbe essere più basso, il che è la cosa più degna di critica. Infatti ci sono alcune scatole di plastica dove si può vedere il lato della medaglia, come ad esempio il francese GENI. Per me, ovviamente, lo stato della moneta viene prima di tutto, la scatola di plastica è solo un riferimento. Ma senza di essa, faremmo molto affidamento sulla garanzia professionale ed etica dei venditori stessi. ps: quando compro una moneta senza imballaggio, tendo anche a metterla nella scatola di imballaggio trasparente che ho comprato per evitare incidenti come cadute e danni da attrito.1 punto
-
1 punto
-
Buongiorno, Condivido con voi una simpatica pubblica di un mio carissimo amico, vorrei sapere cosa ne pensate a riguardo. Saluto tutti. Raffaele.1 punto
-
1 punto
-
@rcris Buongiorno. Ha pieno diritto di dissentire ma io credo di avere il dovere di mettere in guardia dai facili entusiasmi. I prezzi raggiunti dalla "tigre" e dalla "mozzarella" possono essere conseguenti alla moda e tra qualche tempo rivelarsi il classico fuoco di paglia. Ciò anche in ragione del fatto che, come più volte detto, parliamo di oggetti che di numismatico hanno solo una larvata parvenza. Non riesco a immaginare una ideale Asta del 2040 dove i partecipanti si contendono a suon di rilanci il 5 euro "mozzarella"....😊 Condivido al 100% le osservazioni di @Pontetto e trovo particolarmente appropriato il richiamo alla filatelia: più la Numismatica retrocede in termini di serietà e di credibilità, più aumenta la possibilità di fare la fine della filatelia. E' chiaro che le due realtà sono diverse per moltissimi aspetti e, conseguentemente, il paragone credo sia volutamente forzato ma è un dato di fatto che un giovane (spesso autodidatta) che approccia la materia per la prima volta si ritrova inondato di gadget e magari crede pure di fare affari. Una volta "scottatosi", cosa pensate che faccia? Abbandonerà ogni interesse per la disciplina... Ringrazio @Fra11 per aver articolato un pensiero con argomentazioni logiche e, in parte, pure condivisibili. A mio parere, infatti, è correttissimo quanto affermato circa la necessità di operare una "distinzione con termini più appropriati" tra le monete vere e proprie e gli "attuali bugigattoli": questo punto è fondamentale perché è ovvio che ciascuno può comprare quel che vuole, a patto però di sapere cosa sta comprando e di non avere di fronte un venditore che gioca sul filo delle parole. Al contrario, non condivido il richiamo alla "numismatica tradizionale" che appare quasi in contrapposizione con una (inesistente) "numismatica nuova o contemporanea": l'appassionato di monete compra oggetti che hanno una storia, che hanno circolato (o avrebbero potuto farlo), che sono serviti a comprare qualcosa (o sarebbero potuti servire). Punto. Altra cosa è comprare dei tondelli dentro una scatola, dalla quale non potranno mai uscire. Per farti un esempio molto basico pensa ai 100 lire della Repubblica: non sono nulla di ché ma hanno una simbologia, puoi studiarne le prove, rappresentano la storia italiana dagli anni '50 agli anni '90 e vi si può abbinare per ciascun anno il ricordo di un fatto storico o familiare, creando un insieme di monete con un ordine logico. Come vedi, si può "fare numismatica" anche senza prendere argomenti troppo impegnativi.1 punto
-
una riproduzione fatta MOLTO male ha fatto una truffa a avenderla l'originale. Il modello-tipo ellenistico da cui la figura del cavallo col fantino è stato ripreso ancora di più “Fantino di Capo Artemisio”, in bronzo, opera di scultore anonimo databile intorno al 140 avanti Cristo.1 punto
-
Complimenti @Marfir la foto che hai fatto al post 24 anche se fatta al volo a mio parere mette in rilievo molto chiaramente la bellezza della moneta. Sona d'accordo con Cinna74, monete così vanno mantenute illibate... saluti1 punto
-
Complimenti davvero, non solo in fior di conio ma oltre. Condivido la scelta di chiuderla. Una moneta del genere non va "goduta in mano". A mio parere va mantenuta illibata per i posteri. Ma è solo la mia opinione. Buona serata1 punto
-
Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Gordiano lll (238-242 d.C.) recante sul rovescio l'Augusto stesso che, a cavallo, si appresta a fare il suo ritorno nella città di Roma (Adventus) dopo che per svariati motivi (esempi viaggi nelle province o campagne militari) ne era stato lontano coniato a Roma nel 240 d.C. Si svolgeva per questa occasione una solenne cerimonia che coinvolgeva tutto il popolo dell'Urbe. All'Adventus faceva da contraltare la Profectio ossia una cerimonia religiosa che voleva essere di buon auspicio quando l'imperatore partiva, per vari motivi, da Roma. "Il ragazzo " come veniva affettuosamente chiamato dal popolo si trovò sul trono imperiale all'età di 13 anni nel 238 data di inizio della cosidetta anarchia militare (dove l'esercito faceva da ago della bilancia per gli imperatori che venivano proclamati o sostituiti, in maniera quasi sempre cruenta, senza tener più conto della successione dinastica). Un cinquantennio circa (che iniziò con Massimo Trace) che fu senza dubbio molto deleterio per le sorti dell'impero. Essendo giovanissimo ed inesperto fu affiancato da persone capaci che gli permisero di restare sul trono per 6 anni fino a quando, sempre con la complicità dell'esercito, non fu ucciso e sostituito da Filippo l'Arabo ( queste sono le notizie storiche che vanno per la maggiore tuttavia ci sono altre che invece parlano di una sua morte in battaglia nella campagna contro i Sasanidi). Aveva solo 19 anni. Il denario da esame diretto è coniato (spero ai tempi di Gordiano ), ben centrato, con buon modulo e discreto metallo ed ha ovviamente circolato. Grazie ed alle prossime ANTONIO 20 mm. 3 32 g. RIC 811 punto
-
DE GREGE EPICURI Sempre per gli anglofili, questa bella monetona d'argento (14 g) di Giorgio IV, del 1821. Sì, non è per fetta, ma mi posso accontentare.1 punto
-
Buongiorno, se l'hai inscatolata hai anche la foto dell'ente certificatore? Ciò che conta è il lustro e magari si può apprezzare meglio in altra foto. Da questa immagine per dire ms 63 o 65 bisogna tirare a caso. Con foto professionali è più facile. Ad esempio (anche se il millesimo è diverso): MS 63 (qFdc) MS 65 (fdc) Con le nostre foto apprezzare con cognizione l'acmonital è impossibile (almeno per me). Si ha l'impressione che più la moneta sia fresca più sia difficile da fotografare e più la foto la penalizzi. Buona domenica1 punto
-
Ringrazio pubblicamente @Raff82 e @Litra68 per avermi aiutato nella ricerca...1 punto
-
Ciao Luciano, forse ti riferisci all'articolo di Asolati sulle tessere ritrovate al Lazzaretto Nuovo?Se e' quello mi pare di ricordare sia online il pdf...1 punto
-
Buongiorno amici...oltre alle borboniche che prediligo, ho altri piccoli rami di collezione aperti, uno di questi riguarda le coniazioni avvenute nel periodo Napoleonico e delle occupazioni francesi...oggi condivido questo 2 soldi per la repubblica Piemontese, moneta in rame tra le più ostiche, in fior di conio io non l'ho mai vista, e di cui sono già rari gli esemplari in BB...ho aggiunto in collezione questa, che mi sembra un ottimo esemplare. Condivido le foto del venditore e a voi i pareri. Si dice che queste monete furono coniate con il rame/bronzo ricavato dalla fusione delle campane ritenute superflue x il culto. Dritto: in legenda NAZIONE PIEMONTESE al centro SOLDI DUE Rovescio: in legenda LIBERTA' EGUAGLIANZA al centro archipenzolo sormontato da berretto frigio tra due rami di quercia.1 punto
-
Io volevo provare ad aggiudicarmi un paio di esemplari ma visto la situazione penso che purtroppo non farò nessuna offerta.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.