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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/12/23 in tutte le aree

  1. Questo era il lato facile, pensa l'altro.
    5 punti
  2. La Manzoni con la filigrana capovolta mi mancava! Davvero curiosa, non la venderei, ma se proprio devi, visto il collezionismo di nicchia di queste varianti, puoi rivolgerti a un professionista, anche mettendola in conto vendita online sul suo sito internet.
    4 punti
  3. Amazon ci ha davvero rovinato, viziandoci con pretese fin quasi al ridicolo. Sinceramente preferisco quando mi spediscono in tempistiche lontane da quelle più ovvie, magari diminuisce pure la probabilità che qualche malintenzionato tenti di intercettare il plico.
    4 punti
  4. Cari Lamonetiani, ho riordinato le immagini delle 2 Lire "Quadrighe" e oggi voglio condividerle con voi. Che ne dite? Spero vi piacciano come piacciono a me...
    4 punti
  5. Così normale che se compro da case d’asta estere che sentono meno la problematica della serrata d’agosto faccio io questa richiesta espressamente, ovvero pago subito e gli chiedo spedizione a settembre. Il motivo lo sintetizza ottimamente @Tinia Numismatica nel suo post.
    4 punti
  6. L'ultimo acquisto mi permette di scrivere qualcosa su uno dei misteri (tanti) della monetazione sabauda. La moneta, come da titolo, è un Cavallotto del primo tipo di Carlo Emanuele I. La data è il 1587 come tutti quelli di quel tipo, anacronistiche sono le date 1586, antecedente all'ordinanza della loro produzione e il 1588 che, come l'esemplare pubblicato dal Cudazzo, è un falso d'epoca. Quello di cui mi interessa parlare è invece il segno di zecca, l'ultimo che mi mancava in collezione e molto discusso, le lettere VA in nesso. Parliamo dell'anno 1587 e delle zecche attive in quell'anno al di qua delle Alpi. La maggior parte delle pubblicazioni numismatiche che trattano la monetazione sabauda affermano che le zecche "al di qua dei monti", cioè Aosta, Asti, Torino, Vercelli e Nizza furono appaltate agli zecchieri Roglia, Robbio e Cesare Valgrandi. Sono affermazioni imprecise, il Promis scrive chiaramente che il 31 Dicembre 1586 l'appalto di queste zecche fu dato a Giovanni Tommaso Roglia e Giovanni Tommaso Robbio tutti e due di Chieri per tre anni, ma il Duca non approvò questo contratto ed affidò le zecche a Cesare Valgrandi che gli fece una offerta migliore, 13000 scudi annui al posto degli 11000 degli altri due offerenti. Quindi l'unico appaltatore delle cinque zecche aperte in quell'anno fu solamente il Valgrandi. Non ci aiuta il fatto che non siano ad oggi rintracciati rendiconti di battitura di quell'anno di queste zecche, quindi si parla solo per ipotesi senza poter far riferimento a numeri precisi. Ora voglio parlare di questo segno di zecca. Le sigle VA in nesso ad oggi sono state rintracciate solamente su quattro tipologie monetali, non escludo che in futuro possano uscire fuori nuovi esemplari di tipologie diverse, con le monete sabaude non sarebbe una eccezione, e sono la lira, la mezza lira, il cavallotto del I tipo ed il mezzo grosso di Piemonte. In queste monete solo il cavallotto ed il mezzo grosso sono datate, ma è da ipotizzare che anche la lira e la sua mezza siano state prodotte in quell'anno proprio per l'identico segno di zecca. In nessuna altra moneta di altre zecche viene inserito il nome dello zecchiere, come ho già scritto era solamente il Valgradi quindi non necessitava, era sott'inteso... perché in questo caso si? E qui la mia, penso più che valida, ipotesi: Nell'ordinanza era scritto che le monete dovevano essere battute con l'iniziale della zecca "Colla permissione di battere secondo l'ordine al contratto annesso in Torino, Aosta, Vercelli, Asti e Nizza, col contrassegno per ciascuna zecca dell'iniziale del nome della città" citando Promis. Fin qui nessun problema per Torino, Vercelli e Nizza, ma Asti ed Aosta? Ora da uno studio dell'Orlandoni risulta che molti cavallotti con la A sono stati rinvenuti in Valle di Aosta e quindi è probabile che questa sigla corrisponda proprio ad Aosta, quindi perché siglare con VA altre monete di Aosta come affermano quasi tutti? La mia ipotesi è che queste monete siano state prodotte ad Asti, probabilmente in maniera meno copiosa visto il numero esiguo di esemplari, e utilizzata la sigla VA proprio per differenziarle da quelle Valdostane. Non esistono per ora documenti che comprovino la cosa, ma neppure nulla che lo escluda! Vorrei sentire dei pareri su queste mie considerazioni, anche se oramai si mettono solo più i "mi piace" o i "grazie", anche perché magari qualcuno è a conoscenza di qualche particolare o qualche notizia che mi sfugge, o potrebbe aiutarmi nel capire se sono nella giusta direzione oppure no. Altra considerazione, anzi è solamente un appunto... Ai fianchi della sigla di zecca sono presenti due punti o bisanti, a parte Torino che presenta dei trifogli o più raramente bisanti e questa sigla VA che ha dei triangoli o raramente bisanti, ... il perché di queste differenze rimarrà un mistero.
    3 punti
  7. Spostare l’asta perché sennò le spedizioni slittano , per fare un favore agli offerenti, a dopo i periodi” pericolosi” mi parrebbe un tantino più complicato, logisticamente, che farsi pagare, così da compensare i conferenti,( del resto devi o no pagarla la moneta? Quindi cosa ti cambia agli effetti pratici?) e poi spedire in un momento più adatto Ragazzi, a voi vi ha rovinato Amazon…. mai viste di queste problematiche in passato… facevo l’offerta, pagavi e aspettavi i tempi biblici delle poste.. e poi arrivava… quando non c’erano incidenti di percorso… mai sentite tante lamentele sui tempi di arrivo… ma rilassatevi, è un hobby, mica un lavoro… capirei quelli per cui lo è, ma per quelli per cui non lo è , prendete fiato, gente!
    3 punti
  8. Non ci trovo nulla di anomalo, anzi mi sembra un concetto molto normale. Non ho mai acquistato da loro, ma mi sembra che sia la normalità pagare subito, nessuno fa pagare dopo. Essendo agosto, mi sembra anche normale interrompere per ferie e ripartire dopo con le spedizioni. Credo abbiamo proprio un’opinione diversa al riguardo! saluti
    3 punti
  9. Ci può stare il discorso se l'acquirente ha il diritto di pagare anch'egli dopo le ferie, ma leggo dal regolamento dell'asta in oggetto che "L’Acquirente è tenuto a pagare a ArtRite l’Ammontare totale dovuto immediatamente dopo la conclusione dell’asta. [...] intendendosi il termine per l’adempimento ivi previsto convenzionalmente pattuito in cinque (5) giorni, [...] In caso di ritardo nel pagamento dell’Ammontare totale dovuto per un periodo superiore a cinque (5) giorni lavorativi dalla data dell’asta Art-Rite depositerà il lotto presso di sé o altrove a rischio e onere dell’Acquirente. Sempre in caso di ritardo nel pagamento per un periodo superiore a quello sopra indicato, l’Acquirente dovrà pagare a Art-Rite interessi moratori in misura pari al tasso Euribor a 3 mesi maggiorato di uno spread del 2%, [...]". Insomma, tu devi pagare subito, o ti bastonano. Poi loro, con calma, fatte le ferie, spediscono.
    3 punti
  10. Se ti può consolare io al contrario ho fatto degli acquisti presso altra casa d’aste e ho espressamente richiesto che le monete mi vengano spedite a settembre, e faccio lo stesso a ridosso di ogni festività.. io trovo invece normale il comportamento della casa d’aste e non mi sento di biasimarla.. e se spedissero e andassero in ferie, come farebbero a tentare di risolvere eventuali problemi di spedizione (che peraltro in concomitanza di agosto in Italia rallentano sempre)..? Immagino siano case d’asta piccole e le ferie debbano farle anche loro! Mi spiace solo che tu non abbia letto prima il loro avviso almeno avresti scelto con più consapevolezza se offrire o meno. Ad ogni modo hai scoperto che le monete sono al sicuro in banca e ti saranno spedire presto!
    3 punti
  11. Premetto che sono un eretico. do un’opinione non opinione visto che si può vedere caso per caso detto ciò agli studiosi bastano davvero dati , disegni, foto, scansioni etc etc. Gli oggetti de facto servono ai superspecialisti. Ma bisogna avere a disposizione tali informazioni che, per esempio le casa d’aste forniscono per le loro attività ma non sempre ,eufemismo, le organizzazioni che custodiscono e studiano (o dovrebbero farlo) il materiale. Io ho disegnato urne cinerarie in vetro per delle pubblicazioni già disegnate e fotografare da altri. Di fatto avere l’oggetto in mano poteva servire per davvero ad uno studioso di vetri antichi. altra cosa da dire che tutto quello che viene da lasciti e collezioni private non si possono alienare. Per un po’ ho lavorato in una biblioteca che una volta ha ricevuto una meravigliosa donazione di volumi riviste fotografie e….fumetti pornografici d’epoca. Molto schifosi. Si dice che siano stati distrutti, per fortuna. Ma è un caso strano. Il resto è vincolato per lascito. Anfore… un mio cavallo di battaglia…. Centinaia di migliaia ritrovate, esposte veramente poche. Vista una per tipologia le altre a che servono? vogliamo muserà lizzare gli interi cariche delle onerarie? Va bene! Vogliamo esporre un intero drenaggio o tutti i pezzi che ancora stanno sotto al testaccio? Ma quando mai… tieni bolli, titula picta, graffiti ed impronte e poi? Perché non alienare tutte le produzioni a matrice tutte identiche? quindi vogliamo muserà lizzare interi hoards? Va benissimo. vicarello vorrei fosse esposto interamente, così come Como. non apprezzerei l’esposizione (anche se andai a vederla temporibus illis) sulla collezione di monete della zecca di Ticinum di Franco Rolla, perché sono certo che risulterebbe noiosa per il pubblico. Ho scritto da cellulare in fila in aeroporto quindi rileggerò, correggerò refusi e specificherò più avanti
    2 punti
  12. non si deprima, a volte questi incidenti hanno una loro positività. La scoperta del falso innesta una specie di spirito di rivalsa, la voglia di iniziare un percorso con monete magari di metallo non così nobile ma autentiche, vere, con sopra tanta storia. E allora da una delusione nasce un collezionista. magari inizia con le scodelle dei mercatini e poi passa a comprare dai commercianti e poi in asta....basta trasformare una delusione in un'opportunità, in un nuovo inizio...
    2 punti
  13. Così presentati, da Cesarea ed al nome di Domiziano, 2 interessanti bronzi, il 1^ AE 28, il 2^ AE 19, con al diritto teste dell' imperatore ed al rovescio, il 1^ una palma, il 2^ un trofeo di armi . Classificati, nell' ordine, AJC 36 , 9 e AJC 36 , 5 . Saranno il 5 Settembre in vendita Goldberg 136 ai nn. 187 e 188 .
    2 punti
  14. Io credo @Desiré Fulchino che nella vita sia molto importante la chiarezza, di conseguenza se la casa d'aste già da prima del 27/07 (giorno dell'asta a cui ha partecipato) aveva reso noto che i suoi uffici avrebbero comunque spedito a partire dal 28/08, credo non si possano muovere molte critiche alla casa d'aste..., perchè lei era a conoscenza della situazione, di conseguenza se non le stava bene la cosa poteva benissimo non partecipare all'asta.
    2 punti
  15. A integrazione della risposta negativa data in precedenza. Personalmente, se ne avessi il potere, toglierei l’uso della parola a chiunque usasse un’espressione del genere, ma io sono vecchio e tutte le leggi sono fatte da vecchi e da uomini: i giovani vogliono le eccezioni, i vecchi le regole. Si dice anche che non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare. Sul sito dell’Accademia della Crusca, il linguista Vittorio Coletti ha risposto al quesito di molti lettori, che hanno chiesto se è lecito costruire il verbo *sedere *con l’oggetto diretto di persona: «Siedi il bambino, siedilo lì». La sua replica legittima anche l’uso transitivo (diffuso al Sud) di salire, uscire ed entrare, ma solo in un ambito colloquiale. Quindi non a scuola, partendo dalle elementari. A giustificazione della sua risposta, scrive il linguista: «In questo significato l’uso transitivo di sedere è registrato in qualche dizionario, ad esempio nell’autorevole GRADIT, ma non compare nello Zingarelli 2019». «Si tratta di una costruzione nata, probabilmente, dall’assorbimento nel verbo semplice del composto causativo fare + sedere, una procedura sintetica che riguarda da tempo anche altri verbi di moto come salire e scendere ma anche uscire e persino, al sud, entrare, che in molti italiani regionali (non solo meridionali) ammettono, specie all’imperativo, il complemento oggetto (sali/scendi il bambino dalla nonna, esci il cane). Sedere con l’oggetto diretto di persona si legge ormai nei manuali sulla cura dei bambini o nelle istruzioni su come mettere un bambino sul seggiolino dell’automobile. Dunque, è una costruzione abbastanza diffusa e neppure solo recente. Google books riporta un “siedilo sopra una poltrona damascata” in un testo edito a Cremona nel 1865 (N.F., Memorie storiche della Colonna Mantovana nella guerra d’indipendenza 1848-49)». apollonia
    2 punti
  16. la seconda che hai detto... 😉 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/7 Mario
    2 punti
  17. Certamente si, se avete articoli, riflessioni, approfondimenti numismatici potete inviarli alla nostra mail : [email protected] Grazie e buona serata !
    2 punti
  18. Sinceramente anch'io sono d'accordo con te. Mi sembra che sia poco rispettoso verso il cliente fare l'asta, farsi pagare, chiudere baracca e burattini e andarsene in ferie... e poi al ritorno dopo un mese spedire. Ad ArtRite direi che se vuoi fare l'asta in piena estate approfittando della scarsa concorrenza e della crisi d'astinenza di noi numismatici (cosa che può pure aver senso) fai le ferie a settembre, se no fai le aste a maggio/giugno come tutti.
    2 punti
  19. 1975 Lilly... Quattro buchi nella pelle Lilly... carta di giornale Lilly... nuda e senza scarpe Lilly... bianca, e non in ospedale Lilly... senza capelli Lilly... senza denti per mangiare Lilly... una montagna di rifiuti Lilly... nessun latte ti potrà salvare... Lilly... Studiavamo insieme Lilly... viaggiavamo insieme Lilly... Quale treno ora? Quale libro ora? Quale amore ora ti si potrà ridare? Lilly... la mia stanza è gelata Lilly... dove sei andata? Lilly... I tuoi poeti maledetti, Lilly... le tue collane Lilly... li dovevano arrestare Lilly... ti dovevano guarire Lilly... quattro arance la domenica mattina Lilly... dopo due anni Lilly... non mi riconoscevi Lilly... eravamo due bambini Lilly... io non ero il tuo dottore Lilly... non riuscivi a fare l'amore... Lilly.... Lilly siringa, polizia Quale treno ora? Quale libro ora? Quale amore ora, ti si potrà ridare? Lilly.... Lilly amore, Lilly.... amore mio..
    2 punti
  20. Il giorgino modenese era una moneta dal valore di 5 soldi e con questo valore nominale venne emesso a Modena dal 1598 al 1719. Nel corso degli anni, ed in particolare fra il 1716 e il 1722 il valore dell'argento aumentò in modo significativo generando la tesaurizzazione delle monete di buona lega. Per tale motivo Rinaldo I d'Este duca di Modena, con due ordini, uno nel 1717 per le muraiole, uno nel 1722 per i giorgini, comandò che le muraiole e i giorgini in circolazione fossero consegnate alla zecca ducale al loro valore nominale per essere contromarcate. In seguito a questi ordini furono ritirate e contromarcate anche le muraiole e i giorgini dei precedenti duchi estensi (Francesco I e Alfonso IV) in circolazione da almeno 70 anni (anche per questo motivo molte monete contromarcate appaiono usurate e poco leggibili). Dopo la marcatura con giglio ed aquilette estensi le monete in questione furono reimmesse in circolazione ma con valore nominale aumentato: le muraiole da 2 soldi a 3,33 soldi; i giorgini da 5 soldi a 6,66 soldi. In pratica il duca di Modena comprava muraiole e giorgini al loro valore nominale e dopo aver loro inferto una martellata li reimmetteva in circolazione con un incremento di valore dal 33% (giorgini) al 66,5% (muraiole). Un'operazione speculativa di non poco conto... che ebbe il suo epilogo con l'ordine del 18 luglio 1726 con cui si ordinava che muraiole e giorgini contromarcati tornassero ad essere scambiati per il loro vecchio controvalore ovvero 2 soldi le muraiole, 5 soldi i giorgini... In pratica il duca, dopo aver guadagnato dal 30% al 60% con l'operazione di marcatura, riportava tutto allo stato originale. Con buona pace del volgo che di colpo si trovava svalutata di almeno un terzo la propria magra riserva di contante... Mario
    2 punti
  21. Salve amici. Nonostante mi sia da qualche tempo allontanato (spero solo temporaneamente) dal mondo del collezionismo, continuo a seguire il forum anche se in modo saltuario. Voglio postare in questa interessante discussione uno degli ultimi esemplare acquistati... Una Cingranella datata 1851 con questa, credo, interessante ribattuta. Saluti
    2 punti
  22. Auguro a tutti voi e alle vostre famiglie un sereno Ferragosto.
    1 punto
  23. Stiamo sugli 8 grammi Lato B
    1 punto
  24. Scusatemi, ma in una vita precedente devo essere stato un troll! ==================== Sayonara! Njk
    1 punto
  25. Un buon Ferragosto a tutta la Sezione ! In attesa di nuovi arrivi, ri condivido il mio 10 Tornesi 1859 di Francesco II
    1 punto
  26. Non credere a quello che dicono in giro. Se vuoi avere risposte "vere" chiedi qui.
    1 punto
  27. Buonasera Per me andrebbero rifatte le foto in quanto sovraesposte,troppa luce. Potrebbe nascondersi altro e comunque non permettono una valutazione serena,che in queste condizioni a mio avviso, oscilla troppo tra dire na cavolata e azzeccarci 😅
    1 punto
  28. Queste foto mi lasciano molto perplesso. Da una parte condivido appieno le considerazioni di @ACERBONI GABRIELLA: i rilievi ci sono tutti e ben definiti (mi sembra di scorgere addirittura della bava di conio sul bordo del D/), d'altro canto - con queste foto - i campi sembrano tutti tormentati da micro graffi mescolati ad una patina irregolare e punteggiata. Posso proporre una Rupia del 1910 che è stata valutata SPL da perito NIP per confronto. Come si vede vi è un'usura maggiore rispetto alla moneta in oggetto (capelli e Baffi soprattutto anche se qui qualcosa sembra accentuata dall'illuminazione). Consiglio di rifare le foto...
    1 punto
  29. Grazie. La cercavo da anni e mi ha fatto molto piacere trovarla. Questa senza il segno della zecca non è rara, con e senza VBD (iniziali dello scultore che ha disegnato la moneta) nel 1909 ne sono state coniate quasi 28.000.000 di pezzi ma averla in collezione mi piace. Quella rara è il One Cent 1909-S VDB, San Francisco Mint. saluti
    1 punto
  30. Alcuni rovesci più nitidi:
    1 punto
  31. @Zenzero: Volker Heuchert non ha trovato traccia dell’ ibrido di Galerio menzionato nel RIC VI p.285 nella collezione dell’ Ashmolean Museum. È tanto più sorprendente che all'epoca Sutherland, l’autore del RIC VI, fosse curatore del Heberden Coin Room di Oxford. Un mistero. Intanto ho proposto la tua moneta al Not in RIC. Lech Stepniewski concorda per la zecca di Ticinum e la seconda officina: https://www.notinric.lechstepniewski.info/6tic-42b.html
    1 punto
  32. Una volta ho comprato da Pandolfini, mi arrivò la fattura due giorni dopo con annessa richiesta di pagamento entro 24 ore. Considerando che in genere pago entro 5 minuti dalla ricezione della fattura non mi è mai venuto in mente di lamentarmi. Mi chiesero anche 15 euro per spedirmi la moneta da Firenze a Milano presso i loro uffici. Mi fecero presente che causa richiesta “speciale” di consegna fra uffici non garantivano più tempestività nella spedizione. Le monete alla fine mi arrivarono 3 settimane dopo l’asta e non c’era agosto di mezzo. sicuramente il servizio poteva essere piu celere e più economico, però alla fine ho ricevuto quel che dovevo e loro han fatto quel che dovevano. transazione di successo e andiamo avanti. A luglio in asta mi ha spedito una moneta, arrivata a Milano venerdì, consegnata a casa il giovedì successivo. Figurarsi cosa succede con le spedizioni di agosto!! credo che la casa d’aste il 21 aprirà gli uffici, contabilizzera gli incassi e preparerà le spedizioni. son sicuro che chi ha pagato subito avrà anche le monete subito. E fossi in te @Desiré Fulchinosarei contento che il plico sarà spedito a settembre, molto più sicuro
    1 punto
  33. Non mi sembra che calzi il paragone. Una cosa è la libertà delle persone, un'altra la sicurezza dei beni. Dispiace la sparizione definitiva di monete. Ricordo i medaglioni romani della Biblioteca Nazionale di Parigi fusi dopo un furto. Molti erano pezzi unici. Dispiace anche per le 450 celtiche. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  34. Io, in periodo di ferie, non ce la vorrei una mia moneta in giro tra corrieri e depositi….visto quel che succede … Ha ragione la casa d’asta: è una ulteriore protezione per il cliente… e anche per loro.
    1 punto
  35. Che sia stato un bel viaggio si è capito, pero se carichi qualche foto ci fai ancora più contenti.
    1 punto
  36. Buon ferragosto a tutti.
    1 punto
  37. Stupendo insieme! Complimenti Michele
    1 punto
  38. Buon ferragosto a tutti! E ovunque siate non dimenticate di fare attenzione agli spiccioli quando vi danno il resto 😉
    1 punto
  39. 1 punto
  40. Questa è la mia a-dorata Cingranella datata 1846, acquistata tempo fa e appartenuta alla Collezione Mirabella (la foto è dell'asta)
    1 punto
  41. No, ne teniamo uno a favignana e gli altri li mandiamo uno per museo regionale, così per vederlo non devo andare per forza a favignana, visto che , come hai scritto te, a parte minime differenza sembrano tutti uguali… se poi ne hai 1000, dopo averne mandato uno per ogni museo, quelli. che ti avanzano li vendi a chi è disposto a pagarli bene e usi i soldi per finanziare manutenzione o nuovi scavi o finalmente pubblicare le raccolte museali… adesso è più chiaro?
    1 punto
  42. Ciao Franks! Qui siamo in ferie e proprio per questo ho più tempo da trascorrere nel mio sito preferito. La rupia sembra proprio autentica, un buon BB+ per essere severi. Non la laverei, così ha il suo fascino. Complimenti per il buon inizio. Chi ben comincia è già a metà dell'opera. Buona collezione!
    1 punto
  43. Quella del 36 no ma ne ho una proprio del 1851 eccola
    1 punto
  44. Sul tallero di Maria Teresa segnalo l'approfondito studio pubblicato da Andrea Maria Ponzi (@libeccio)... consigliato per ogni ulteriore approfondimento (identificazione delle zecche, varianti, curiosità). Di seguito il collegamento a un paio di siti su cui è ordinabile... https://m.libreriauniversitaria.it/?gclid=Cj0KCQjwuNemBhCBARIsADp74QSrrTw0Uv6oexdUSyin7015Qpee9zDlJfTGP7tYC_owGarf-fdKJY0aAh7OEALw_wcB&gclsrc=aw.ds#!/product/BIT/9788899821814?utm_source=google-shopping&utm_medium=cpc&utm_term=9788899821814&utm_content=Libri Italiani&utm_campaign=google-shopping-lib-mobile https://www.hoepli.it/libro/tallero-di-maria-teresa-1780-manuale-per-l-identificazione-delle-zecche-con-grado-di-rarita-e-quotazione/9788899821814.html?origin=google-shopping&gclid=Cj0KCQjwuNemBhCBARIsADp74QTFACChvqTHj_vkPcfD9cmKZFzhG5YvQ9gx_NOK89yLSWvqPQs8mbkaAq1nEALw_wcB Mario
    1 punto
  45. Hanno comunque un importante valore storico
    1 punto
  46. Si e ti ringrazio, trovo però sia un comportamento un po' al limite. Sono del parere che prima si chiudono le spedizioni (soprattutto con chi paga in tempo) poi si va in ferie, ma magari sbaglio io. Fare aspettare un cliente oltre 1 mese per ricevere le sue monete, non lo trovo giusto. Grazie comunque.
    1 punto
  47. 10 giorni dalla data del pagamento ritengo sia una cosa normale. Il tempo di verificare l'accredito, preparare la spedizione e provvedere all'invio, è un tempo che ci può stare. Se poi vai sul loro sito segnalano che sono chiusi dal 7 agosto e riaprono il 21 e la consegna dei lotti avverrà a partire dal 28 agosto.
    1 punto
  48. Discussione davvero carina e divertente. Adoro il pessimismo alla @ART e ho amato la saga di Terminator (sono figlio di quegli anni...) ma non penso che le fosche previsioni di un'umanità schiavizzata dai robot sia realistica perché scaturisce secondo me da un equivoco antropocentrico: che i robot agiscano mossi da emozioni umane. Perché mai l'AI dovrebbe schiavizzare l'umanità? Perché mai 2 o + AI dovrebbero scontrarsi x il controllo del mondo? Siamo noi umani che coltiviamo le nostre paure e le traduciamo in guerre, sfruttamento e discriminazioni. Siamo noi che inseguiamo il potere e il denaro per colmare i nostri vuoti, per nascondere le nostre debolezze. L'AI mica ha paura, non si sente mai inadeguata (nemmeno quando dovrebbe...) né sente il bisogno di primeggiare x avere conferma del proprio valore. Nessun robot distruggerà mai nulla a meno che non sia logicamente vantaggioso. Credo che se fosse logicamente opportuno che l'AI si autodistruggesse, l'AI si autodistruggerebbe. E qui apriamo un capitolo che secondo me è il vero argomento relativo all'AI: la logica e la morale non sempre vanno di pari passo. L'AI probabilmente condurrà l'umanità verso un mondo in cui la morale avrà sempre meno peso e le decisioni verranno prese in base a criteri puramente matematici/logici. Significa che in futuro potremo considerare accettabile lasciar morire x es. 1000 persone x salvarne 1001. L'AI servirà proprio a prendere questo tipo di decisioni, che un uomo non vorrebbe mai prendere. Quindi si, facciamo penitenza perché in futuro potremmo non avere più l'occasione di sentirci in colpa... Conosco esseri umani che sono maestri in questo...
    1 punto
  49. Quella che voglio raccontarvi è una storia. La storia di questo volume “Le monete di Ticinum nella collezione di Franco Rolla”. Ebbi modo di consultarlo la prima volta alcuni anni fa, a Bologna, tra i volumi di quella che fu la biblioteca di Mario Traina (liberamente disponibile presso il locale Museo archeologico). L’ho ritrovato a distanza di anni, da uh rigattiere di Milano (io che sono di Napoli), e l’ho subito acquistato. La collezione è quella di Franco Rolla, ingegnere e professore universitario, prematuramente scomparso. La sua raccolta, principalmente incentrata sulle monete coniate dall’antica zecca di Ticinum (odierna Pavia, sua città elettiva), fu donata e immesse nelle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano. A eterna testimonianza della passione di un Numismatico.
    1 punto
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