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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/10/23 in tutte le aree

  1. Gran bella moneta. Condivido anche io il mio denario di Eliogabalo con corno, è della stessa tipologia di quello @Pxacaesar (RIC88) anche se è un po' sottopeso. Diametro: 20mm Peso: 2.34g
    4 punti
  2. Eccomi di nuovo, come promesso vi mostro il secondo acquisto del mese, dopo il falso asse di Otone (discussione nelle monete provinciali) e lo scambio del sesterzio di Filippo I l'arabo (discussione recente di ieri qui in imperiali), finalmente un acquisto andato a buon fine senza incidenti (ci tengo a ringraziare il venditore per l'ottima transazione anche se non posso nominarlo), sarà forse la benedizione del Dio Sole? Dopotutto c'era qualcuno una volta che diceva "E ora, con l'aiuto del sole, vincerò!", in ogni caso quello era Daitarn III e non Elagabalo, anche se, vista la sua fama, non mi stupirebbe che pure lui avesse usato una frase simile 🧐 Tornando al denario in questione, sono estremamente soddisfatto di averla inclusa nella collezione perché è una moneta che per me ha un profondo significato storico. Oltre al ritratto (bellissimo aggiungerei) di Sesto Vario Avito Bassiano, poi Imperatore Marco Aurelio Antonino Augusto, noto a tutti come Elagabalo, sul rovescio ha una raffigurazione del suddetto nelle vesti di Sacerdote del Dio Sole (cosa che lui effettivamente era anche prima di diventare Imperatore) e di conseguenza nella legenda è presente quindi anche il suo soprannome (che deriva appunto dal nome dl Dio El-Gabal), non so bene come spiegarlo, ma è una cosa che mi emoziona tantissimo (lo sto usando anche come foto profilo 😅). Spero piaccia anche a voi ☺️ Ecco la moneta: Elagabalo, Denario 220-222, Roma, RIC 131 3.47g x 20mm. Argento D/ IMP ANTONINVS PIVS AVG; busto laureato, drappeggiato e corazzato; corno sulla corona. R/ SACERD DEI SOLIS ELAGAB; Elagabalo, con patera e clava, che sacrifica su altare; a destra, una stella. qSPL
    3 punti
  3. Salve chiedo maggiori informazioni sulla cartolina in foto, rientrante in una raccolta di cartoline avente ad oggetto “Firenze”. ringrazio in anticipo
    3 punti
  4. Allego anche io la foto del mio denario, in questo caso solo con testa laureata
    3 punti
  5. Buon giorno, il ritrovamento in Marcianise, borgo di Trentola, è del 1932 ed era composto da diverse monete tra cui 8 vittoriati ( P: Fecondo - Il territorio di Marcianise) Altro ritrovamento si ebbe in Maddaloni nel 1913, ( A. Maiuri -Ripostiglio di monete repubblicane scoperte nell'area dell'antica Calatia) Saluti Eliodoro
    3 punti
  6. Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Giulia Mamea (222-235 d.C.) ,figura molto influente e vero Dominus durante il regno del figlio Alessandro Severo, con la personificazione sul rovescio della dea Vesta coniato a Roma nel 226/227 d.C. di tipologia molto comune. Vesta è raffigurata velata, stante con il Palladio sul palmo della mano destra ed uno scettro a sinistra. Di origine greca, fu molto corteggiata da Apollo e Poseidone ma lei chiese ed ottenne da Zeus di poter restare vergine rinunciando ad una vita normale. Divenne così la dea del focolare domestico, venerata in tutte le case private oltre che nel tempio a lei dedicato all'interno del quale il fuoco a lei sacro veniva perennemente alimentato dalle Vestali. Erano delle "sacerdotesse" che avevano come compito principale proprio quello dì non far spegnere mai il fuoco sacro del Tempio di Vesta, i resti del quale sono ancora visibili ai Fori Imperiali. Si narra che in origine venissero letteralmente sottratte alle loro famiglie da fanciulle, poi nel tempo vennero scelte con delle vere e proprie selezioni che erano vincolate da severi criteri estetici, giuridici e morali. La loro consacrazione era sancita dal Pontefice Massimo (la più alta carica della religione romana) ed il loro sacerdozio durava fino al compimento del trentesimo anno di età dopodiché potevano ritornare alle loro famiglie e riprendere una vita normale. Erano mantenute economicamente dallo Stato, godevano di molti privilegi ed erano rispettate ed omaggiate da tutti. Tuttavia far spegnere per incuria il sacro fuoco ed abbandonarsi ai piaceri sessuali portavano alla loro sicura condanna a morte, due cose quindi da evitare. Da esame diretto il denario risulta coniato (spero ai tempi di Mamea) , con metallo non troppo compromesso, abbastanza centrato ed ha circolato. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 18,50 mm. 2,95 g. RIC 360 I resti del Tempio di Vesta visibili ai Fori Imperiali. Le Vestali intende a preparare i tizzoni ardenti coi quali alimentavano perennemente il sacro fuoco all'interno del Tempio di Vesta.
    2 punti
  7. Buongiorno a tutti. Scrivo dal Giappone. Volevo farvi vedere una foto antica di un trentino che ha vissuto per tanti anni in Giappone (Niigata), il fondatore del primo ristorante italiano in Giappone. Abbiamo unica foto in abito giapponese scattata durante il suo soggiorno giapponese (1870-1912). Alcuni viaggiatori d'epoca scrivono che era un garibaldiano che ha partecipato alla spedizione dei Mille. Ma il suo nome, Pietro Miola non risulta sull'equipe dei Mille. Almeno volevo fare una ricerca su 2 medaglie che ha sul petto. A me sembra che la medaglia di sinistra sia quella per le guerre di indipendenza e quella di destra sia la medaglia per i partecipanti dei Mille conferita in Palermo. Su Wikipedia dice che era l'unica medaglia che poteva stare con la medaglia di guerre di indipendenza.... Sto leggendo anche Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 59 del 9 marzo 1865 che definisce la modalità d'uso. Vorrei avere i vostri pareri. Grazie mille.
    2 punti
  8. Ciao, da quando si può vedere si tratta di un sesterzio dell'imperatore Claudio recante sul rovescio la personificazione della dea della Speranza (Spes). Posto foto di esemplare della stessa tipologia 🙂 ANTONIO
    2 punti
  9. Il tesoro di Marcianise è stato ritrovato nel 1932. Si dice che contenesse 100 Victoriati di cui 1 victoriatus d'oro nello stile del 94/1 victoriatus. All'arrivo dei Carabinieri erano rimasti solo 8 Victoriati, tutti 94/1. Le altre monete del tesoro di Marcianise non sono mai state documentate ma noto che il BM, il BNF e altri musei hanno acquisito più esemplari di 94/1 negli anni '30 e dei 16 esemplari del tipo noti a Crawford ha anche indicato che tutti tranne uno ( un esemplare posseduto dal BM prima di Marcianise) provenivano da questo unico tesoro. Per maggiori informazioni si veda il Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano 1937 pag. 32 dove Ettore Gábrici discute di questo tesoro. Puoi trovarlo qui: http://www.socnumit.org/doc/BCNN/BCNN1937.pdf . Crawford cita anche AIIN 1954 pagina 113 tuttavia non ho accesso a questo articolo. Se qualcuno può scansionarlo e fornirmelo gli sarei molto grato. Non si sa molto del cosiddetto tesoro "Münzen und Medaillen". È arrivato sul mercato intorno al 1985. Alcune delle monete sono state vendute nelle loro vendite, ma molte sono state vendute privatamente. Mi è stato detto che hanno offerto in vendita circa 40 esemplari. Non si sa esattamente da dove provengano queste monete e sfortunatamente sospetto che chiunque possa averlo saputo con certezza sia morto da tempo. Puoi vedere molte delle monete di entrambi i depositi al CRRO qui: http://numismatics.org/crro/id/rrc-94.1#annotations The Marcianise hoard was found in 1932. It reportedly contained 100 Victoriati including 1 gold victoriatus in the style of the 94/1 victoriatus. By the time the Carabinieri arrived only 8 Victoriati remained, all of which were 94/1. The other coins in the Marcianise hoard were never documented but I note that the BM, BNF and other museums acquired multiple examples of 94/1 in the 1930s and of the 16 examples of the type known to Crawford he also indicated that all but one(an example owned by the BM before Marcianise) were from this one hoard. For more information see Bolletino del Circolo Numismatico Napoletano 1937 page 32 where Ettore Gábrici discusses this hoard. You can find this here: http://www.socnumit.org/doc/BCNN/BCNN1937.pdf . Crawford also cites AIIN 1954 page 113 however I do not have access to this paper. If someone can scan it and provide it I would be most grateful. Not much is known about the so-called "Münzen und Medaillen" hoard. It came on the market around 1985. Some of the coins were sold in their sales but many were sold privately. I am told they offered approximately 40 examples for sale. Exactly where these coins came from is not known and unfortunately I suspect anyone who may have known for sure is long dead. You can see many of the coins from both hoards at CRRO here: http://numismatics.org/crro/id/rrc-94.1#annotations
    2 punti
  10. Salve chiedo maggiori informazioni sulla cartolina in foto, rientrante in una raccolta molto carina di cartoline avente ad oggetto “Umorismo”. ringrazio in anticipo
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  11. Punta di freccia trovata in Svizzera fu realizzata con una scheggia di un meteorite caduto a 1600 chilometri da lì. Lo studio Una punta di freccia realizzata con una scheggia ricavata da un meteorite, durante la fine dell’Età del Bronzo – 800 a.C. circa – è stata identificata tra i reperti bronzei svizzeri di quell’epoca. L’oggetto fu ricavato, probabilmente a freddo, fresando e limando una piccola porzione dei detriti ferrosi del bolide. Ma il corpo celeste, come hanno stabilito i ricercatori, non era caduto nelle vicinanze. I marcatori chimico-fisici hanno consentito di stabilire che il metallo celeste sia giunto, con elevata probabilità, dall’Estonia, dove, proprio nell’Età del Bronzo, era caduto un meteorite che presenta le stesse caratteristiche fisico-chimiche dell’arma trovata in Svizzera. La punta di freccia giunse alle palafitto a Mörigen – nel territorio del comune svizzero che conta oggi 891 abitanti ed è situato nel Canton Berna – dopo aver percorso, con altre merci, più di 1600 chilometri, forse seguendo la cosiddetta via dell’ambra. Doveva essere un oggetto molto prezioso, magico e performante. In quell’epoca il ferro non veniva ancora prodotto e le uniche, rarissime armi in ferro – tra i quali i “pugnali” di alcuni faraoni – venivano realizzate facendo ricorso ai doni del cielo, cioè ai resti di meteoriti. Lo studio -” Una punta di freccia in ferro meteoritico proveniente dall’insediamento della tarda età del bronzo di Mörigen, in Svizzera e dalla sua possibile fonte” – sarà pubblicato nel mese di settembre 2023 sul Journal of Archaeological Science. “La ricerca di manufatti in ferro meteoritico è stata eseguita in collezioni archeologiche nell’area più ampia del lago di Bienne, in Svizzera. – dicono gli studiosi che hanno compiuto lo studio – È stato identificato un singolo oggetto in ferro meteoritico, una punta di freccia con una massa di 2,9 g trovata nel XIX secolo nell’insediamento lacustre della tarda età del bronzo (900-800 a.C.) di Mörigen, in Svizzera. L’origine meteoritica è sicuramente provata combinando metodi estesi e recentemente applicati ad un manufatto archeologico “. Tra i rilevatori principali del ferro di natura cosmica, una consistenza presenza di nichel. I ricercatori hanno inizialmente pensato che il ferro meteoritico potesse provenire da campo disseminato di “frammenti di bolide” a Twannberg, nelle vicinanze del luogo del ritrovamento, ma probabilmente i materiali di Twannberg non erano disponibili in quell’epoca. Così la freccia o il metallo da cui essa è composta vengono da molto lontano. “La punta di freccia realizzata con ferro meteoritico IAB e proveniente da un insediamento dell’età del bronzo a Mörigen, in Svizzera, dimostra che i meteoriti di ferro venivano usati e scambiati dall’800 a.C. (o prima) nell’Europa centrale. – affermano gli studiosi – In base ai componenti della punta di freccia svizzera, il meteorite di Kaalijarv (Estonia) con un’età dell’impatto relativa all’età del bronzo (∼1500 a.C.) sembra essere un possibile candidato come fonte di prelievo di questo materiale, il che implica un trasporto di oltre 1600 km. Frammenti di questo meteorite potrebbero essere stati scambiati sulle stesse rotte dall’area baltica dell’ambra. Derivata o meno da Kaalijarv, la punta di freccia molto probabilmente non era un oggetto singolare e probabilmente altri frammenti lavorati di ferro meteoritico, inclusi campioni di dimensioni relativamente piccoli, sono presenti nelle collezioni archeologiche in Europa e forse anche a distanze maggiori”. “La piccola dimensione di tali oggetti sembra essere legata allo sfruttamento di numerose “schegge” risultanti dall’impatto del meteorite Kaalijarv, ma potrebbero essere stati usati usati anche blocchi più grossi per realizzare manufatti di dimensioni maggiori. -proseguono gli studiosi – Altri manufatti dell’Età del Bronzo realizzati con meteoriti, in particolare quelli piccoli dall’aspetto molto piatto come gli “scalpelli” nella tomba di Tutankhamon dovrebbero essere oggetto di analisi comparative. (per stabilire se anch’essi siano stati ricavati dal meterorite estone, ndr – La ricerca di relativi frammenti di ferro di origine meteoritica in collezione dovrebbe quindi includere (ma non limitarsi a) oggetti piccoli e piatti”. Lo studio è firmato da Beda A. Hofmann, Sabine Bolliger Schreyer, Sayani Biswas, Lars Gerchow, Daniel Wiebe, Marc Schumann, Sebastian Lindemann, Diego Ramírez García, Pierre Lanari, Frank Gfeller, Carlos Vigo, Debarchan Das, Fabian Hotz, Katharina von Schoeler, Kazuhiko Ninomiya, Megumi Niikura, Narongrit Ritjoho, Alex Amato https://www.stilearte.it/punta-di-freccia-trovata-in-svizzera-fu-realizzata-con-una-scheggia-di-un-meteorite-che-cadde-a-1600-chilometri-di-distanza-lo-studio/
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  12. Non sei il solo. La mia precisazione sul relata refero era per ribadire il fatto che la citazione non significa condivisione. apollonia
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  13. Buongiorno a tutti, cortesemente potreste aiutarmi ad identificare questa moneta. Diametro circa 2 cm. Grazie in anticipo per l'aiuto. Buona giornata. Mosdef
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  14. Questo timbro mi ha incuriosito molto, la prima volta che lo vedo. Sapresti dirmi quando e per quale motivo veniva usato?
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  15. Cartolina in perfetta tariffa di 5c per cinque parole di convenevoli, affrancata con due aquilini da 2c rosso bruno (Aquila Sabauda) della serie floreale del 1901 + 1c bruno stessa emissione. Annullo doppio cerchio di Firenze ferrovia detto con svolazzo o linee ondulate del 12 V 1915, molto bello e nitido, e inoltre timbro del quartiere postale o del postino che consegnò la missiva, 41 in ovale nero. Molto bella.
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  16. E' tutto piuttosto comune e di scarso valore, ma in complesso una bella testimonianza del passaggio storico fra l'Indocina francese e il Vietnam del sud (di particolare interesse storico la 10 xu in basso a destra nell'ultima foto https://en.numista.com/catalogue/note209615.html ). E' un'ottima base per portare avanti l'idea del nonno aggiungendo ad esempio banconote del Vietnam del nord e del Vietnam unificato. http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/ASI/VIE/VIE.htm
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  18. Grazie anche a voi per i commenti, vedo che il primo vince a mani basse, a prescindere da come si risolverà il disguido mi fa piacere constatare che un pò di occhio numismatico me lo sono fatto a forza di seguire questo forum, pare che la mia scelta sia condivisa da molti 😃 Questo senza niente togliere anche all'altro ovviamente che nel caso aggiungerò comunque con piacere alla collezione...al momento aspetta fiducioso nel vassoio di velluto in attesa di capire se è ospite temporaneo o permanente 😅
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  19. Bellissimi entrambi... Ma se dovessi scegliere direi il primo.
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  20. Non capisco perché Gábrici lo abbia detto (potrebbe semplicemente non aver voluto ammettere di avere una conoscenza così diretta delle monete scavate di recente, soprattutto perché i Carabinieri ne hanno recuperate solo una piccola parte) tuttavia tutte le altre fonti che ho visto discutere di questo tesoro, incluso Crawford ( RRCH 90) si riferiscono specificatamente a Marcianise e al 1932. Ho visto anche il racconto di Fecondo citato da @eliodoro che cita il victoriatus d'oro come proveniente dal tesoro del 1932 rinvenuto presso Marcianise (Fecondo specificatamente dice ritrovato a Trentola). Tale account può essere trovato qui, ma potrebbe richiedere un account Facebook: https://www.facebook.com/groups/1572812273010718/permalink/1574477339510878/ Sospetto che ci siano maggiori informazioni nell'articolo dell'AIIN 1954 citato da Crawford per RRCH 90. So che l'articolo parla di tesori nel Museo Nazionale di Napoli dove alla fine furono depositati gli 8 94/1 rimanenti di questo tesoro. Potrebbero esserci anche ulteriori informazioni presso il museo stesso. I do not understand why Gábrici said that(he may have just not wanted to admit having such direct knowledge of recently excavated coins especially since the Carabinieri only recovered a small fraction of them) however all other sources I have seen discussing this hoard including Crawford(RRCH 90) refer specifically to Marcianise and 1932. I have also seen the account from Fecondo cited by @eliodoro which cites the gold victoriatus as coming from the 1932 hoard found near Marcianise(Fecondo specifically says found at Trentola). That account can be found here, but may require a Facebook account: https://www.facebook.com/groups/1572812273010718/permalink/1574477339510878/ I suspect there is more information in the paper from AIIN 1954 cited by Crawford for RRCH 90. I know that paper discusses hoards in the Museo Nazionale di Napoli where the 8 remaining 94/1 from this hoard were eventually deposited. There may also be more information at the museum itself.
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  21. A destra lo spessore dell'autentica di Venezia, a sinistra lo spessore del falso: Ciao Meleto, mi consigli di proporla come falso storico nel catalogo del forum?
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  22. Questa è la differenza fra le distanze dal bordo delò 5 Lire "Delfino": L'immagine è tratta da: TECNICHE ED ERRORI DI CONIAZIONE nella sezione VARIANTI delle 5 LIRE sul sito di ANDREA DEL PUP (https://www.erroridiconiazione.com). Qui troverai anche le annate che presentano diversità nella distanza.
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  23. Avanti il busto c'è il simbolo del coniatore, ma non riesco a decifrarlo.
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  24. Grazie mille Antonio molto gentile
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  25. Grazie mille Rocco molto gentile
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  26. Non è una moneta romana bensì un Tornese con Tosone di Filippo IV per Napoli Viceregno Spagnolo La data non si legge , sarà 1636/37
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  27. Capito. Sei Fomenko sotto mentite spoglie. Il tuo obiettivo è promuovere l'assurdità. Confessa e togliti il trucco.
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  28. Strano che siano rimaste le due metà, solitamente una delle due veniva utilizzata, una metà ha anche quello che sembra un saggio...messa malissimo comunque
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  29. Buone vacanze a tutta la sezione e Auguri Lorenzo!
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  30. Grazie @Pxacaesar e @Signifer_X per aver condiviso i vostri bellissimi denari, mi rendo conto che la monetazione di Elagabalo è ancora più affascinante di quello che pensassi. Se posso cercherò di aggiungere altri esemplari alla collezione prima o poi 🙂
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  31. Ciao, possedendo diversi denari di Eliogabalo solo uno ha il ritratto dell'imperatore rappresentato con il "corno sacro" ed anche se di tipologia diversa da quella dì @Rufiliussul rovescio vi è comunque la sua figura in veste di sacerdote. Quindi sembra che solo per questi denari, proprio perché comunicavano un chiaro messaggio religioso, è presente tale particolare. ANTONIO 19 mm. 3,64 g. RIC 88
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  32. Medaglia devozionale ( francescana), bronzo/ottone, della seconda metà del XVII sec., Roma.- D/ Immacolata Concezione raggiata su crescente di luna, dentro elisse lineare, contornata da ornato floreale (fiordalisi).- R/ Calice con l'Eucarestia contornata da raggi e fiammelle (SS. Sacramento) tra due angeli oranti. esergo: ROMA, non comune. Ciao Borgho
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  33. Absolutely. I have copied the entire post below in English: I attach photos of my two examples of this victoriatus. I suspect these coins were minted during one of the sieges of Nola. Hannibal besieged the city for three consecutive years and it is recorded by Livy that a local citizen received a considerable sum for his allegiance to the Romans. It would make sense during these prolonged sieges that anyone(especially those outside of the city - merchants for instance) working with the Romans would have quickly melted any payment they received(not wanting to be caught in an occupied area assisting the Romans) and this may explain the lack of these victoriati appearing in any hoards with the exception of Marcianise and the 1980s hoard sold by Münzen und Medaillen (from which both of my examples come). Both of these hoards were apparently composed exclusively of these victoriati and, to my knowledge no other known hoard has ever contained an example of one of these types. Additionally almost all of these victoriati known today can be traced back to one of these hoards. This isolated circumstance would also explain the style of these coins which cannot be linked to any other Roman coins of this period.
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  34. 1 punto
  35. DE GREGE EPICURI Molto bello, con un rovescio chiarissimo (cosa non frequente). Al D, anche se non si vede benissimo, c'è anche il c.d. "corno di ELAGABALO" sopra i capelli: sembra la continuazione della corona di alloro, ma è il corno, attributo religioso-semidivino.
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  36. Colle GI: A li' condivisero S A COLLEGIALI CON DIVISE ROSA Ciao. Stilicho
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  37. Buona sera, il gel di silice in sacchetti si usa per assorbire l'umidità in contenitori o dispositivi chiusi, ovvero per impedire che l'umidità presente possa entrare nel "sistema isolato che vogliamo proteggere". Ad esempio nei tappi di prodotti particolarmente sensibili è presente il gel di silice che assorbe l'acqua/umidità che può entrare nel flacone durante la somministrazione di capsule o compresse. Chiaramente il gel di silice DEVE essere separato fisicamente dall'oggetto che vogliamo mantenere asciutto o anidro. Non conosco le capsule per monete ed immaginando il tutto non riesco a capire dove trovare lo spazio per inserire il sacchetto di gel di silice. Se però si intende chiudere le monete nelle capsule e poi conservare le stesse in un contenitore (valigietta ? cassetto? scatola ?) ben chiusa allora i sacchetti di gel di silice possono funzionare benissimo. E' vero che assorbono l'umidità e quindi si...."scaricano" o meglio si caricano di acqua ma comunque la resa in termini di volume/(moli acqua) per volume (moli di silicato) è favorevole ed il ricambio è necessario dopo qualche anno..... Personalmente uso il cloruro di calcio , quello dei deumidificatori per ambienti con ricarica, perchè più economico e più efficace , le moneta sono però tutte su vassoi di velluto in un mobiletto piccolo a cassetti ben chiuso dove nell'ultimo cassetto è appunto messo il cloruro di calcio. Quando il cloruro di calcio comincia ad essere "troppo bagnato"..deve essere cambiato. Io colleziono monete provinciali e le proteggo dall'umido perchè spesso...nel tempo tendono a sviluppare fenomeni di BZD
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  38. Oggi 7 agosto viene emessa la 500a moneta commemorativa da 2 euro dal lontano 2004: Finlandia 2023: Servizi Sociali e Sanitari Alcune curiosità: 344 monete (68,8%) commemorano un anniversario, di cui 56 sono un compleanno, 44 sono un anniversario di morte e 6 sono un anniversario di matrimonio. Tra l'altro, 153 monete onorano una personalità, 133 delle quali un uomo, 13 una donna e 7 una coppia. 139 monete commemorano un importante evento nazionale. 115 monete rendono omaggio, a un importante evento europeo. 106 monete onorano un simbolo nazionale. 103 monete sono classificate come non destinate alla circolazione (NIFC). 100 monete rendono omaggio all'Unione Europea. 91 monete fanno parte di un'emissione congiunta grande o piccola. 90 monete fanno parte di una serie di monete nazionali. 73 monete onorano una città 56 monete commemorano un evento di importanza mondiale. 52 monete onorano il compleanno di un uomo, ma solo 4 il compleanno di una donna. 51 monete onorano un edificio 41 monete commemorano l'anniversario della morte di un uomo, ma solo 3 l'anniversario della morte di una donna. 38 monete rendono omaggioall'euro o all'unione monetaria. 38 monete rendono omaggio all'arte o a un artista 37 monete rendono omaggio a un reggente. 37 monete rendono omaggio a un sito del patrimonio mondiale 31 monete rendono omaggio ad una regione. 29 monete rendono omaggio all'istruzione 26 monete rendono omaggio alla cultura o al patrimonio culturale 26 monete onorano un'università. 22 monete onorano la letteratura o uno scrittore 21 monete onorano la ricerca 20 monete rendono omaggio a questioni sociali. 19 monete commemorano un evento religioso. 18 monete onorano l'indipendenza di un paese. 18 monete sono dedicate alla guerra e alla pace. 17 monete onorano un evento bilaterale. 16 monete rendono omaggio a una conferenza internazionale. 15 monete rendono omaggio alla natura o all'ambiente 15 monete onorano la solidarietà 15 monete rendono omaggio alla costituzione di un paese. 14 monete onorano un evento sportivo. 13 monete rendono omaggio alla musica oa un musicista 13 monete rendono omaggio a un politico 11 monete rendono omaggio alla salute. 11 monete rendono omaggio ai Giochi Olimpici. 11 monete rendono omaggio alle elezioni politiche. 10 monete rendono omaggio all'archeologia 9 monete commemorano il cambio di reggente nazionale. 8 monete rendono omaggio a un sacerdote. 8 monete trattano di una rivoluzione. 7 monete rendono omaggio alla Presidenza del Consiglio dell'UE del paese di emissione. 7 monete rendono omaggio a piante o botanica 6 monete rendono omaggio al Consiglio d'Europa. 6 monete riconoscono lo status di un paese come repubblica. 6 monete rendono omaggio alla polizia 6 monete rendono omaggio alle Nazioni Unite 5 monete onorano l'astronomia o un astronomo. 5 monete rendono omaggio alla caduta del muro di Berlino. 5 monete rendono omaggio ai diritti umani. 5 monete onorano un anno internazionale. 5 monete rendono omaggio agli animali 5 monete onorano uno scienziato 4 monete onorano un anno europeo. 4 monete rendono omaggio a un numismatico 4 monete onorano una Giornata Mondiale della Gioventù. 3 monete rendono omaggio alla banca nazionale del paese di emissione. 3 monete onorano una capitale culturale 3 monete rendono omaggioall'aviazione. 3 monete rendono omaggio alla gente di mare o a un marittimo. 2 monete rendono omaggio all'inno nazionale del paese di emissione. 2 monete rendono omaggio alla Croce Rossa. 2 monete rendono omaggio a un atleta 1 moneta onora i vigili del fuoco. 1 moneta onora l'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). 1 moneta onora i giudici
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  39. Leu Numismatik AG > Web Auction 26 Auction date: 8 July 2023 Lot number: 2335 Price realized: 160 CHF (Approx. 180 USD / 164 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: CILICIA. Tarsus. Hadrian, 117-138. Tridrachm (Silver, 22 mm, 10.59 g, 1 h). ΑΥΤ ΚΑΙ ΘΕ ΤΡA ΠΑΡ ΥΙ ΘΕ ΝΕΡ ΥΙ ΤΡΑI ΑΔΡΙΑΝΟϹ ϹEB Laureate head of Hadrian to right. Rev. TΑΡϹΕΩΝ ΜΗΤΡΟΠΟΛΕΩϹ City-goddess, turreted and veiled, seated left, holding palm in her right hand and cornucopiae in her left; at feet to left, river-god Kydnos, crowned with wreath of sedge, swimming left. Prieur 761. RPC III 3262. Graffito of 'AXI' on the obverse and with a scratch on the reverse, otherwise, good very fine. Starting price: 50 CHF ILLUSTRAZIONE: LA TICHE DI ANTIOCHIA, COPIA MARMOREA DI UN ORIGINALE GRECO IN BRONZO DEL III SECOLO A.C. OPERA TI EUTICHIDE, MUSEI VATICANI
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  40. Aggiungo un commento dedicato a chi si diletta a fare patine artificiali (a me francamente piacciono poco anche quelle naturali). Se volete dare un aspetto "antico" alle vostre monete potete usare il cosiddetto "fegato di zolfo" che in realtà con il fegato non c'entra proprio niente. Si tratta di una miscela di solfuro di potassio (K2S) e di polisolfuro di potassio (K2S3) che si può comprare facilmente in Internet. Il prodotto ha un colore giallo-verdastro e si usa - più o meno diluito in acqua - per imbrunire o per dare iridescenza a superfici di metalli come rame o argento. Il meccanismo fisico è quello che ho descritto nel mio post precedente. Con un po' di pratica, variando la concentrazione della soluzione ed il tempo di immersione, si possono ottenere facilmente gradazioni diverse. Ricordo comunque che il processo è basato sull'attacco chimico della superficie della moneta. Una volta formato lo strato superficiale di solfuro di argento, si può - almeno in linea di principio - tornare alla superficie metallica originale ricorrendo alla classica reazione redox con alluminio, coadiuvato da sale e bicarbonato di sodio. Ho scritto in linea di principio perché se guardiamo la superficie della moneta a livello microscopico, non è detto che il processo di eliminazione dello strato superficiale di solfuro avvenga in modo omogeneo. Possono rimanere macchie o punti più o meno grandi che deturperanno la superficie della moneta. In altre parole, meno chimica si usa e meglio è.
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  41. L'iridescenza è un fenomeno fisico associato alla interferenza che può avvenire quando la luce (bianca) viene riflessa da una superficie che abbia una particolare struttura. Per chi mastica poco di fisica, ricordo che l'interferenza tra due fasci di luce bianca produce l'aumento di una certa parte dello spettro luminoso (un certo colore), mentre attenua le altre parti (altri colori). Ci sono molte cause che possono dare origine al fenomeno, ma il caso più comune è quello di una superficie metallica ricoperta da uno strato sottile di un materiale parzialmente riflettente e non troppo assorbente per la luce incidente. In tal caso, un fascio di luce bianca che illumini la moneta, genererà due fasci di luce riflessa (uno generato alla sommità dello strato sottile ed uno all'interfaccia tra la fine dello strato sottile e la superficie sottostante). Questi due fasci di luce interferiranno apparendo di un colore che dipenderà dalla posizione dell'osservatore. Nel caso di una moneta d'argento esposta al classico uovo sodo (che anche se non è marcio è comunque sempre una sorgente di idrogeno solforato) avviene una reazione che ricopre la superficie del metallo con uno strato sottile di solfuro d'argento. Per approfondimenti sulla chimica del processo consiglio questo sito. Lo strato di solfuro d'argento che si forma sulla superficie della moneta è il responsabile dell'iridescenza che la farà apparire di colori diversi, cangianti quando la si osserva da una diversa angolazione. Ovviamente per osservare l'iridescenza bisogna che lo strato di solfuro di argento non diventi troppo spesso. Se si esagera con l'esposizione all'idrogeno solforato la moneta apparirà sostanzialmente nera. L'iridescenza sparirà - indipendentemente dallo spessore dello strato superficiale - se invece di illuminare la moneta con una luce bianca si usasse una luce monocromatica (di un solo colore, generata - ad esempio - tramite un diodo LED). Il fenomeno dell'iridescenza di una moneta d'argento (o di altri metalli, oro escluso, a meno che sull'oro non si depositi - usando tecniche particolari -uno strato sottile che lo ricopre) può avvenire anche spontaneamente (senza bisogno dell'uovo sodo od altri artifici) soprattutto se si vive in una zona dove ci sono esalazioni naturali (anche minime) di idrogeno solforato o di altri gas che possono reagire con la superficie dell'argento. Se vivessi vicino alla solfatara di Pozzuoli credo che collezionerei solo monete d'oro! (poche, considerate le mie modeste finanze).
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  42. Quindi… Spedizione in Britannia. 20.000 ausiliari e 4 legioni coinvolte nella campagna bellica. Necessità di pagare le truppe di stanza sul continente e quelle che sono sbarcate in un territorio dove non possono utilizzare la moneta locale come moneta di necessità come accaduto in altre aree dove venne utilizzata quella presente in bronzo per le piccole spese quotidiane. Inoltre Roma deve pagarli per evitare rivolte e sedizioni. Per questo motivo vengono attivate delle zecche sia in Gallia che in Hispania e che provvedono al fabbisogno dell’area gallica e britannica le prime, quella ispanica e dell’Africa del Nord (cif. Mauretania) la seconda. Circolano poi delle produzioni imitative caratterizzate da una certa sommarietà ed approssimazione (con diametri e pesi calanti) che verosimilmente sono monete di necessità (di origine militare?) non ufficiali ma tollerate obtorto collo in quanto appunto necessarie alle miriadi di piccole operazioni comemrciali di ogni giorno. Le produzioni galliche sono relativamente simili a quelle centrali da un punto di vista stilistico, mentre quelle ispaniche sono caratterizzate da uno stile abbastanza tipico, come nel caso in esame. Quindi non imitativa ma ufficiale da zecca ispanica. Si tratta di una cosiddetta "moneta ausiliaria" dal Rodolfo Martini. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=3810&lot=916 https://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=65318.0 La legenda dalla spaziatura sembra che NON termini con il successivo titolo PP (Pater Patriae) che entra in vigore dal gennaio 42 e quindi è antecedente come emissione. Tutto ciò in estrema sintesi. Saluti Illyricum
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  43. Qual è il titolo del topic? “Fakes of Probus or I am blind”. Quindi i miei dubbi sono condivisi anche da altri e pure in modo deciso! Dalla discussione emerge non solo che si tratta di clone moderno ma ne esce un quadro complessivo in cui il povero Probo è molto “ispirativo” ai nuovi zecchieri balcanici di area bulgara. Sembra che alla stessa officina siano imputabili questi altri oggetti: E non solo Probo… Ringrazio pertanto il lavoro svolto da @maridvnvm nell'altro sito e i contributi degli altri frequentatori del Forum www.coincommunity.com … a good work!👍 A questi esemplari possiamo quindi aggiungere i Fakes 2009 limitandoci al “povero Probo” There has been a massive number of fake coins from Serbia circulating since early July 2009. The coins are very well made, struck (not cast) and have fooled not only the casual buyer on auction websites and coin shop websites, but even experienced dealers. I hope that the following images, kindly provided by Marcus of www.worldpapermoney.nl and Forum Ancient Coins, will avoid yet more people being cheated. You will see that the examples of each type are all from identical dies or transfer dies, with a little extra "enhancement" such as nicks, cracks, extra patina etc. added for good measure. THESE COINS ARE MODERN SERBIAN FAKES DELIBERATELY MADE TO CHEAT COLLECTORS https://www.wildwinds.com/coins/ric/fakes2009.htm Il grave è che dopo aver visto questa carrellata se si compie una ricerca “Probus” sulla Baia tanti esemplari ci assomigliano a quelli di Coin community. Paraedolia? Ahimè, non mi pare quindi… attenzione, ricerca e occhio fino. Se poi avete una memoria fotografica che vi permette di riconoscere delle somiglianze con immagini viste in precedenza tanto meglio! Vi rimando inoltre alla pagina “fake coins” del FAC: https://www.forumancientcoins.com/fakes/thumbnails.php?album=search&cat=0&page=1 Da parte mia… vi ho fornito la possibilità di osservare un bel po’ di falsi moderni noti. Spero appezziate e possa esservi di utilità. Saluti Illyricum
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  44. Iniziamo dal francobollo. 5c.verde per la colonia Eritrea emissione dell'agosto 1914 della serie Pittorica. Il francobollo su busta/cartolina viaggiato è quotato 55/60 euro. Annullo di Adi Caieh (Eritrea) doppio cerchio grande con lunette vuote del 15.2.17 molto bello e nitido, raro anche per la nitidezza. L'affrancatura è in perfetta tariffa per una cartolina con non più di cinque parole di convenevoli. Il Capitano Ettore Giannuzzi a cui è indirizzata in ''zona di guerra'' è uno famoso: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ettore_Giannuzzi Molto molto bella, un vero pezzo di Storia postale.
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  45. Diretta a Taranto, c’è L’annullo. Mi ha incuriosito la presenza di un francobollo giapponese, peraltro inserito appositamente dal mittente. nel testo della cartolina infatti lo menziona
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  46. Ciao @Flavius Gratianusil motivo per cui ti avevo chiesto nuove foto è perché da quando si vede da quelle che hai postato, anche se sono sfuocate, qualche dubbio sulla sua autenticità a me personalmente viene. Ovviamente è solo un mio parere è null'altro. Con foto migliori arriveranno sicuramente interventi più autorevoli a tutto beneficio di noi neofiti e di chi legge la discussione 🙂 ANTONIO
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  47. La Pietas al diritto allude alla capacità di perdono vantata dal conquistatore delle Gallie. Anche il rovescio con le due mani che si stringono, in segno di amicizia, rimarca questa parte evidentemente strategica della politica di Cesare al suo ritorno a Roma da dittatore. Il caduceo rappresenta la Felicitas. Il tipo al retro ricorda un tema caro alla propaganda cesariana della clemenza e riconciliazione. Le due mani destre giunte appartengono all'iconografia antica della dextrarum iunctio; la mano destra era consacrata infatti alla dea Fides. La stretta di mano appare nell'iconografia monetale subito dopo il ritorno di Cesare a Roma nel 49 caricandosi di un nuovo valore, legato ancora di più alla sfera individuale, come gesto simbolico di fiducia in un uomo, di appartenenza ad un generale. Albinus subisce tuttavia le adulazioni di Cassio e Labeone per indurlo a partecipare alla congiura contro Cesare. Assicuratosi del coinvolgimento di Marcus Brutus, aderisce. I tipi sono una chiara allusione alle attività militari di Cesare ma anche ai temi della clemenza e della riconciliazione, grazie ai simboli della Felicitas e della Concordia. Quasi un invito alla moderazione, durante la terribile guerra civile. Per la personalità del monetiere, si veda http://www.lamoneta.it/topic/106537-denario-di-bruto-albino-con-marte-e-carnices/
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