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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/09/23 in tutte le aree
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Da pochi giorni è visitabile (seppur ancora non completata), una sezione dedicata interamente alla Cartamoneta Italiana nel museo all’interno del castello di Santa Severina, borgo in provincia di Crotone. L’inaugurazione ufficiale avverrà a fine agosto. Il borgo di Santa Severina è più volte rientrato al primo posto nella classifica dei borghi più belli d’Italia. Una realtà antica, con gente ospitale e con grande attenzione verso la cultura. Le banconote esposte sono state donate da me e da alcuni di noi lamonetiani, è stata un’esperienza unica poter contribuire alla donazione e organizzare l’allestimento . A breve mi hanno avvisato i gestori del museo, arriveranno anche i pannelli descrittivi. Mi hanno già informato che la sezione di cartamoneta sta ottenendo un bel successo, riuscendo ad incantare i numerosi visitatori del museo.4 punti
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Questa FDC privata commemorativa del 3° scudetto del Napoli non potevo mancare nella mia collezione per le tante curiosità:2 punti
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Segnalo agli appassionati di monetazione marchigiana e a tutti gli appassionati e curiosi numismatici la recentissima pubblicazione da parte di Nomisma della monografia sulla zecca di Camerino. L'opera, curata da Lorenzo Bellesia, rappresenta la seconda tappa di una collana che l'autore, in seguito ad approfonditi studi, ha deciso di dedicare alla monetazione marchigiana; il volume infatti porta in copertina il n°2 (il n°1 è stato dedicato a Recanati)... e il n°3 è già in fase di redazione... In questo volume viene rianalizzata l'intera monetazione di Camerino e la relativa documentazione disponibile. Il volume è composto di 203 pagine, ordinabile al prezzo di 80 euro, sarà disponibile a Riccione sul banco di Nomisma. allego immagine della copertina Buona lettura estiva Mario2 punti
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Buon giorno. Queste due monete sono molto comuni oltre ad essere in cattiva conservazione ed hanno un valore esiguo. Se fosse interessato ad avere informazioni sulle altre dovrebbe ,una alla volta, postarne le immagini o quanto meno fare un elenco. Cordialità Gabriella2 punti
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Buongiorno a tutti, condivido con voi un recente acquisto effettuato nel mio mercatino di fiducia. Pur non collezionando medaglie, mi ha colpito e ho deciso di prenderlo, tenuto conto anche degli ormai cent'anni di età. Allego la prefazione e l'elenco delle medaglie illustrate (che sono 120, ma quelle descritte sono molte di più). La maggior parte di esse è inglese (ma ce ne sono alcune italiane), con annessa descrizione dell'evento storico ricordato nella medaglia. Se qualcuno fosse interessato ad ulteriori foto, non esiti a contattarmi. Riccardo2 punti
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Eccomi di nuovo, come promesso vi mostro il secondo acquisto del mese, dopo il falso asse di Otone (discussione nelle monete provinciali) e lo scambio del sesterzio di Filippo I l'arabo (discussione recente di ieri qui in imperiali), finalmente un acquisto andato a buon fine senza incidenti (ci tengo a ringraziare il venditore per l'ottima transazione anche se non posso nominarlo), sarà forse la benedizione del Dio Sole? Dopotutto c'era qualcuno una volta che diceva "E ora, con l'aiuto del sole, vincerò!", in ogni caso quello era Daitarn III e non Elagabalo, anche se, vista la sua fama, non mi stupirebbe che pure lui avesse usato una frase simile 🧐 Tornando al denario in questione, sono estremamente soddisfatto di averla inclusa nella collezione perché è una moneta che per me ha un profondo significato storico. Oltre al ritratto (bellissimo aggiungerei) di Sesto Vario Avito Bassiano, poi Imperatore Marco Aurelio Antonino Augusto, noto a tutti come Elagabalo, sul rovescio ha una raffigurazione del suddetto nelle vesti di Sacerdote del Dio Sole (cosa che lui effettivamente era anche prima di diventare Imperatore) e di conseguenza nella legenda è presente quindi anche il suo soprannome (che deriva appunto dal nome dl Dio El-Gabal), non so bene come spiegarlo, ma è una cosa che mi emoziona tantissimo (lo sto usando anche come foto profilo 😅). Spero piaccia anche a voi ☺️ Ecco la moneta: Elagabalo, Denario 220-222, Roma, RIC 131 3.47g x 20mm. Argento D/ IMP ANTONINVS PIVS AVG; busto laureato, drappeggiato e corazzato; corno sulla corona. R/ SACERD DEI SOLIS ELAGAB; Elagabalo, con patera e clava, che sacrifica su altare; a destra, una stella. qSPL1 punto
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Buongiorno. Condivido con voi questo probabile falso. Invece di 1,33 g siamo su circa 0,82. Lo spessore è minore rispetto a un 5 Kreuzer 1859 Venezia che ho in collezione. Il diametro, benché non abbia ancora fatto la misurazione del caso, è impercettibilmente minore rispetto all'esemplare autentico già menzionato. La presunta argentatura (non so se si tratti davvero di argentatura) non è omogenea. Il rovescio è più leggibile del recto. Altri dettagli ci parlano della rozzezza della coniazione. Considerando il fino di modesto tenore di un esemplare originale, se il pezzo qui ritratto avesse avuto un peso congruo, avrei pure potuto pensare a usura e difetti di coniazione. Mi chiedo: falso storico? Qualcuno è a conoscenza di azioni di falsificazione? Ho visto atti giudiziari con allegata svanzica falsificata, però non sono a conoscenza di falsi da 5 carantani/Kreuzer. Escluderei l'ipotesi che si tratti di gettone come anche l'ipotesi che sia un falso moderno. Mi scuso per le foto, ma non credo di riuscire a fare meglio col mio cellulare. Cosa ne pensate? Grazie.1 punto
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DE GREGE EPICURI Molto bello, con un rovescio chiarissimo (cosa non frequente). Al D, anche se non si vede benissimo, c'è anche il c.d. "corno di ELAGABALO" sopra i capelli: sembra la continuazione della corona di alloro, ma è il corno, attributo religioso-semidivino.1 punto
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Quanto scrivi ora ridimensiona quanto scritto da te in precedenza, tuttavia permane secondo me un errore di valutazione nelle tue intenzioni. Come scritto da @Pontetto, non v'è garanzia alcuna che tu in fase di futuribile vendita possa recuperare tutte le spese sostenute. Per questo ti stiamo dicendo di rivolgerti all'oro: avresti una forma di investimento classica, in più potresti divertirti con le tue aspirazioni collezionistiche scegliendo un tipo di conservazione piuttosto che un altro, rimarresti nell'ambito del regno e in più avresti probabilmente gioco facile in un'eventuale fase di rivendita. Eppure a Napoli dicono... "Stamme sott'o cielo", cioè... Chissà cosa accadrà domani. Se il tuo piglio principale però non è l'investimento potresti anche pensare alla classica (e facile) coppia in oro di Vittorio Emanuele III, le uniche monete auree del suddetto sovrano che io ho potuto finora permettermi. Le ho acquistate qualche anno fa, e ti dico che se volessi riacquistarle oggi, con gli aumenti che ci sono stati, con l'inflazione e con l'aumento dei prezzi generalizzati, io non potrei forse più permettermele. Finora dunque l'acquisto della coppia per me profuma di investimento, ma ti dico anche che se tra due anni il prezzo dell'oro crolla (sto solo ipotizzando) io me ne fregherò. Sarò anzi contento, a patto che il mio potere d'acquisto sarà rimasto lo stesso di oggi. Meno costa l'oro, più monetine in oro posso permettermi.🤑 😉 Per quanto riguarda investimenti numismatici tarati sulle alte conversazioni (di qualunque metallo si tratti) lascio parlare chi è molto più esperto di me.1 punto
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Buonasera. Prendo spunto, trovandoci proprio in questa discussione sulle ‘’curiosità dell’italiano’’, per evidenziare una curiosa somiglianza tra due diversi termini di ambito medico, arteriosclerosi ed aterosclerosi, spesso utilizzati (erroneamente) in maniera interscambiabile.. Più nello specifico, accade che si usi il termine arteriosclerosi per riferirsi al fenomeno dell’aterosclerosi. Non accade invece il contrario. La porzione comune alle due parole è -sclerosi, dal gr. σκληρός,ά,όν : rigido, duro, non pieghevole. Mentre però nel termine arteriosclerosi la prima parte, arterio-, fa chiaramente riferimento alle arterie, in aterosclerosi la porzione atero- ha tutt’altro significato. Infatti atero- deriva dal gr. αθεηρα,ας : farinata e si riferisce all’aspetto esteriore delle lesioni aterosclerotiche in fase avanzata. Il termine arteroclerosi, che suona più familiare rispetto ad aterosclerosi ed è per questo più usato nel linguaggio conune, indica un generico indurimento della parete arteriosa che è però causato, come si può immaginare, anche da fenomeni diversi dalla formazione dell’ateroma. Infine, a favore di un maggiore utilizzo del termine arteriosclerosi rispetto a quello di ateriosclerosi c’è la caratteristica della patologia ateromasica di colpire solo le arterie e non le vene, per cui può sembrare, erroneamente, meglio espressa col termine arteriosclerosi che con quello di aterosclerosi.1 punto
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Mi piacciono entrambi; se devo proprio scegliere il primo.1 punto
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A me sembra che lo stile del dritto sia diverso dallo stile dei Vittoriati emessi dalla zecca di Roma che sembrano meglio rifiniti come conio ; anche la scritta ROMA al rovescio pare meno curata rispetto ai Vittoriati emessi da Roma . In complesso queste emissioni (capuane ?) sembrano antecedenti ad Annibale rientrando nella serie delle monete Romano/Campane , ma questo , come giustamente scrivi , andrebbe contro la teoria del Crawford . Prendi quindi questo scritto come uno scambio di idee tra semplice appassionati , senza pretese alcune .1 punto
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Come ho già scritto in altra discussione, la datazione dei vittoriati è discussa; sembra tuttavia del tutto pacifico che siano monete esclusivamente romane. Tanto premesso, non credo che Roma si sarebbe fatta problemi ad adottare, come mero simbolo (e non, quindi, ai fini di scrittura in senso stretto), la lettera di un alfabeto di una popolazione "assorbita" dall'Urbe. Su altre monete compaiono, come noto, lettere dell'alfabeto greco. Ciò posto, però, ricordiamoci che non serve necessariamente pensare a una scrittura osca: in epoca molto risalente, infatti, la scrittura romana era bustrofedica, e quindi era ammissibile anche una scritta retrograda (da destra a sinistra). E' ben vero che alla fine del III secolo la grafia da sinistra a destra si era ben sedimentata da ormai almeno un paio di secoli, ma - nell'ottica del tradizionalismo romano - non sarebbe apparso strano l'utilizzo sporadico di una lettera "antica", quale sarebbe stata una "N" retrograda. Ad esempio, in questa moneta, molto posteriore al vittoriato in esame, risulta usata una "T" rovesciata, che è la grafia arcaica (molto arcaia) della L: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I2/21 punto
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Salve, interessante osservazione. Al tempo di Annibale Capua emetteva monete con la scritta in lingua Osca ‘’KAPU’’, quindi da destra a sinistra. Quindi sulle monete che emetteva nel 216-211 a.C. ( si ritiene che la monetazione con scritta ‘’KAPU’’ sia limitata a questo periodo) la città di Capua usava la lingua osca. Però queste sono monete di Roma, avversaria di Capua e di Cartagine nelle guerre puniche. Perché Roma avrebbe utilizzato l’osco? A meno che non si pensi che Capua abbia coniato per Roma queste monete ma in questo caso non si tratterebbe più di una coniazione risalente alle guerre puniche come dice l’articolo di Crawford nel tratto che ho evidenziato.1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: spagna anno: 2016 tiratura: 3.400.000 condizioni: bb città: trieste taglio: 2 euro cc paese: portogallo anno: 1.275.000 condizioni: bb città: trieste1 punto
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Anche per me bel denario, con un rovescio che rappresenta l'imperatore1 punto
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Potrebbe essere una N (capovolta) presa dall' alfabeto osco ? I primi abitanti di Capua furono di origine osca ; puo' darsi che al tempo di Annibale esistesse ancora in Capua l' idioma osco ? Moneta completa del rovescio .1 punto
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Bellissimo il dettaglio del retro con il soprannome dell'imperatore. Mi fai venire voglia di cercarne una anche per me! Complimenti1 punto
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Vi ringrazio per i commenti, vedo che il primo riscuote più successo, vediamo come si risolve la faccenda a questo punto. Per la benedizione ci sto lavorando 😆1 punto
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No, non greca, ma romana. È un follis di Costante con due Vittorie e ramoscello per la zecca di Aquileia prima officina. Moneta molto comune. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Sono belli tutti e due @Rufilius, anche se personalmente preferisco il primo.1 punto
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Ciao @Rufiliusinizio col dire che, visto i precedenti, sono d'accordo con te e più che un esorcismo sarebbe forse meglio una bella benedizione 🙂. Sono due bei sesterzi che a me piacciono molto. ANTONIO1 punto
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Ciao a tutti di nuovo, vi scrivo per un aggiornamento nel caso possa interessare, dopo alcuni scambi di mail con la casa d'aste, alla quale ho scritto le conclusioni venute fuori su questo forum, mi hanno confermato che potevo rispedire la moneta e che mi avrebbero restituito l'importo una volta arrivata, loro poi l'avrebbero mandata all'NGC per avere conferma di quanto ho detto. Attualmente è in transito e dovrebbe arrivare a breve a destinazione (speriamo così concludo questa cosa finalmente), ho anche chiesto la possibilità di avere per l'archivio, in forma anonima, il responso dell'NGC, se possono hanno detto che me lo faranno avere. Confermo che la moneta di riferimento presunta era quella linkata da @FlaviusDomitianus al post 18, per completezza (e anche per eventuale comparazione nel caso serva visto che è un esemplare in conservazione diversa da quello del link, qui si legge la legenda anche), visto che me lo sono comprato, almeno se non posso averla al momento una moneta di Otho me le guarderò, metto l'immagine tratta dal libro "L'Imperatore Otone, storia e monete" - Alberto Campana e Giovanni Santelli: Approfitto nuovamente per ringraziare tutti per l'aiuto che mi avete dato per la risoluzione di questo mio scivolone numismatico, vi farò sapere poi la conclusione definitiva della storia 😃1 punto
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A meno che non rappresenti la sezione di un acquedotto...la butto li...se tali monete sono state coniate per commemorare la fondazione della nuova Roma...perche' non celebrarne un'opera di cui i Romani erano maestri...a Costantinopoli vi era il problema dell'approvvigginamento idrico risolto con un acquedotto di 60 km poi ampliato da Valente...solo che non sono sicuro fosse completato gia' alla fondazione. L'ipotesi che possa trattarsi del ponte Milvio e' senz'altro suggestiva...forse la piu' ovvia e' quella giusta...1 punto
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Descritto come obolo e 'very rare' ( 410-350 a.C. / 0,36 g / 11 mm ) un piccolo esemplare da Poseidonia con al diritto Poseidone con tridente, tra delfino ed etnico ed al rovescio toro sormontato da 2 circoli . La classificazione riferita è H.N.Italy 1146 (diobol ) / SNG ANS 705 . Sarà il 24 Agosto in vendita RomaNum. 111 al n. 26 .1 punto
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Buongiorno @dux-sab, potrei chiederle cortesemente di esporre i motivi della sua affermazione? Credo che quando si fanno affermazioni del genere sarebbe opportuno sempre argomentare ... sia che provenga da un esperto (quindi spiegazione utile a tutta la community) sia che venga da un profano (come mi considero io), in modo tale che il suo dubbio possa essere debitamente valutato e, eventualmente, confermato o smentito da chi è "skillato" in materia. P.S. Ancora una volta devo precisare che quanto scritto non vuol essere un rimprovero o una inutile polemica, ma un suggerimento atto a poter avvantaggiare tutti quanti.1 punto
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Carina questa discussione, più che i vari uffici e affini nell'ultimo paio d'anni mi è preso il pallino di visitare di persona quanto raffigurato sulle monete, ovviamente ove possibile e alla mia portata. Per il momento completato gli 8 tagli (in realtà 7 perchè l'Uomo Vitruviano non è esposto pubblicamente) nominali italiani e di San Marino, quello chi mi ha dato maggiore soddisfazione è questo:1 punto
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Ciao, da che parte d'Italia scrivi? Magari potresti fare un salto in qualche circolo di collezionisti, così possono darti qualche indicazione.1 punto
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Quant' è bella la lettera R nelle reimpresse del 1832, piccola e ben fatta 😊1 punto
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Purtroppo è una moneta comunissima coniata in 196.200.000 esemplari e molto usurata dalla circolazione. Vale come ricordo del tempo che fu. Persino se fosse come l'esemplare postato qui sotto varrebbe solo qualche euro:1 punto
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Salve, secondo voi ci sono Gallerie d’arte che espongono collezioni private di monete/medaglie ? Grazie, Domenico1 punto
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