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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/06/23 in tutte le aree
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Salve amici. Nonostante mi sia da qualche tempo allontanato (spero solo temporaneamente) dal mondo del collezionismo, continuo a seguire il forum anche se in modo saltuario. Voglio postare in questa interessante discussione uno degli ultimi esemplare acquistati... Una Cingranella datata 1851 con questa, credo, interessante ribattuta. Saluti7 punti
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https://en.numista.com/catalogue/index.php?r=Takvorin&ct=coin Dovrebbe essere 1 takvorin del regno di Cilicia. Da stabilire solo di quale regnante tra quelli nel link.4 punti
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Salve chiedo maggiori informazioni sulla cartolina in oggetto, rientrante in una raccolta molto carina di cartoline avente ad oggetto “Umorismo”. ringrazio in anticipo3 punti
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Salve chiedo maggiori informazioni sulla cartolina in oggetto, rientrante in una raccolta molto carina di cartoline avente ad oggetto “Umorismo”. ringrazio in anticipo3 punti
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Sull’uso dell’accento acuto e grave, a integrazione della risposta al quesito di stilicho nel post #5. In genere, quando si scrive, non si fa attenzione al tipo di accento e lo si segna come un trattino obliquo sulla vocale finale. Ma nell'uso corretto il trattino che, nel senso da sinistra a destra della scrittura, va dal basso verso l’alto rappresenta l’accento acuto con cui si indica per es. la e chiusa di perché, mentre il trattino che va dall’alto verso il basso rappresenta l’accento grave con cui di indica per es. la e aperta di caffè. Se si vuole scrivere in modo impeccabile, queste differenze vanno rispettate, soprattutto se non scriviamo a mano ma usiamo una macchina per scrivere o il computer, dove sulla tastiera troviamo un tasto apposito per distinguere fra la é e la è. Può essere d’aiuto dare l'elenco delle parole più comuni che richiedono l'accento acuto sulla e finale: affinché, benché, cosicché, finché, giacché, né, nonché, perché, poiché, purché, sé (quando è pronome: "Marco pensa solo a sé"), sicché, ventitré e tutti i composti di tre (trentatré, quarantatré, centotré, ecc.); infine, le terze persone singolari del passato remoto di verbi come battere, potere, ripetere, ecc.: batté, poté, ripeté, ecc. In tutti gli altri casi, l'accento sulla e finale è grave va segnato sulla terza persona del presente indicativo del verbo essere: è, su tè e su caffè. [...] Una lista di termini dall’accentazione “dubbia” con la proposta dell'accentazione (più) corretta è data in https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/vademecum-sullaccento-quando-indicarlo-e-dove-pronunciarlo/34 apollonia3 punti
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Salve vi scrivo per sapere se tra gli utenti del forum ci sono esperti di chiavi. Ho ereditato una collezione molto piacevole e mi piacerebbe capirne di più. Ringrazio chi mi saprà dare qualche indicazione.2 punti
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Sempre un onore partecipare a questa iniziativa! Direi che anche questa volta si tratta di una bella antologia di studi sulla materia, c'è davvero di tutto e sarà interessante!2 punti
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Ciao @ferdinandoII complimenti per la bellissima Cingranella con la particolarità di avere una collisione di conii che la rende unica. Penso sia la stessa moneta ex-Inasta Asta E-live 89 che avevo inserito al post #69. La tua moneta ( come altre dei millesimi 1851 e 1853 ) presenta un'ulteriore curiosità/variante: il doppio puntino dopo HIER. Come già scritto, è attualmente impossibile affermare se si tratti di un evento casuale oppure un "segno" apposto volontariamente dall'incisore. In mancanza di documenti, anche se gli esemplari sono ormai un certo un numero, mi limito a segnalarlo. Buona Serata a Tutti, Beppe2 punti
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Zecca di Ancona, quattrino con S. Ciriaco. battuto sotto il Pontificato di papa Sisto V (1585-1590), M.I.R., 1346, var.-Ciao Borgho2 punti
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La datazione del vittoriato è abbastanza discussa, essendo collegata con quella del denario; il 211 è stato proposto da Crawford, ma potrebbe essere precedente di qualche anno. Alcune teorie, ormai per lo più abbandonate, datano addirittura l'introduzione del denario (e, quindi, del vittoriato) al 269 a.C. La raffigurazione del retro è ispirata, secondo Zehnacker, da una statua di Vittoria in oro di 72 kg, donata da Ierone di Siracusa al popolo romano nel 217/216 a.C., dopo la disfatta del Trasimeno, e collocata nel tempio sul Campidoglio; era la prima volta, come riferisce Livio, che il Senato accettava un dono in oro, come omen (augurio) di aiuto divino. Friedman e Schaefer, invece, ritengono che la moneta copi volutamente l’iconografia di una tetradracma di Agatocle di Siracusa (Sear 974, SNG ANS 680), emessa dal 310 al 304. In ogni caso, i modelli cui i Romani si ispirarono sarebbero precedenti al 216. Infine c'è da notare che la medesima iconografia di Vittoria (ma senza trofeo) compare su una didracma romana datata 265/242 a.C. (RRC 22/1 - http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/9 ). Insomma, non ho idea quanto sia attendibile la datazione dell'oncia capuana al 216 a.C. (non conosco la monetazione magnogreca, ma credo ci siano le stesse incertezze che caratterizzano quella romana) ; sta di fatto che anche un'eventuale antecedenza di pochi anni non è sufficiente a definire una primazia, perché il modello iconografico era sicuramente già molto diffuso. Qui sotto allego due immagini della moneta siracusana del 310-304 prese dal sito wildwinds2 punti
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Anzi, facciamo prima: le ho scaricate, convertite in JPG con un servizio gratis online, ritagliate ed eccole:2 punti
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L'assimilazione culturale di Capua nel mondo romano fu progressiva, ma comunque molto significativa. Non è un caso che i Capuani abbiano spontaneamente offerto se stessi a Roma, con la deditio del 343, rinunciando alla propria identità giuridica pur di ottenere l'aiuto dell'Urbe; e non è neppure un caso che solo 3 anni dopo la città campana si era invece alleata con i Latini, contro quella laziale. Fu sempre un rapporto di amore e odio, con il primo che progressivamente si affermava sul secondo. In questo contesto, non mi sembra affatto inusuale che, quando si ribellò una volta di più, Capua abbia battuto monete proprie ... ma ispirandosi ai tipi iconografici romani. Del resto, è quello che hanno fatto, più di un secolo dopo, anche i ribelli del bellum sociale Inoltre, c'è da dire che le due iconografia della Vittoria stante che offre la corona d'alloro e del trofeo di armi nemiche erano, entrambe, molto comuni e diffuse anche nella monetazione greca. Poteva quindi essere più che naturale proporle assieme2 punti
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Mi piacerebbe chiedere agli esperti e opinionisti del forum quanti esemplari di bolle papali esistono, o meglio fare una media di quante siano rinvenute mediamente fino ai nostri giorni. Ringrazio chi vorrà esprimersi in merito.1 punto
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Buonasera, gradirei un vostro parere. Ho notato una grandissima somiglianza tra i vittoriati della repubblica e questa moneta da un’oncia di Capua coniata nel periodo 216-211 a.C. in cui Capua era alleata dei cartaginesi nel contesto della seconda guerra punica. La monetazione di Capua è tutta in bronzo (eccetto una didracma appartenente alla seconda serie) ed è divisa in 3 serie. Un lavoro trovato in rete riporta che la prima serie è del periodo 216-215 a.C. ; la seconda serie è del 215-212 a.C. ; la terza è del 212-211 a.C. . La moneta che allego appartiene alla seconda serie, ha valore un’oncia, è presa da acsearch e pesa 7,85g ed ha diametro 21mm. Dritto: Testa laureata di Giove a destra , a sinistra il segno di valore *. Rovescio: Vittoria alata a destra che corona un trofeo, a destra il segno di valore * n.b. La stella presente a sinistra sul dritto ed a destra sul rovescio indica il valore 1 oncia. È presente solo sulle monete da una e da due once esclusivamente della seconda serie. Per le altre monete sia della seconda che delle altre serie il valore è indicato con altri simboli. Per comodità visiva allego anche un vittoriato 44/1 preso dal catalogo del forum. Dritto: Testa laureata di Giove a destra Rovescio: La vittoria stante a destra, incorona un trofeo d’armi. Grazie.1 punto
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Buongiorno, vi presento questa moneta da 5 marchi 1970, rame/zinco/nickel, della DDR (Repubblica Democratica Tedesca), commemorativa del 125° anniversario della nascita di Wilhelm Conrad Röntgen, scopritore dei "raggi X" ( e di cui quest'anno, ricorre il centenario della morte). Per questa scoperta, Röntgen ricevette il primo premio Nobel per la fisica nel 1901. Röntgen donò il premio in denaro alla sua università e rifiutò di brevettare questa scoperta per motivi morali; non volle nemmeno che le nuove radiazioni prendessero il suo nome, anche se questo avvenne, indipendentemente dalla sua volontà. Al dritto :una rappresentazione schematica di un tubo a vuoto generatore di raggi X Al rovescio: emblema della DDR. Nella foto sotto , Wilhelm Conrad Röntgen . A destra, la prima radiografia del mondo: la mano di sua moglie con un vistoso anello al dito. Questa radiografia è stata ottenuta nel Novembre 1895, pochi giorni dopo la scoperta dei raggi X.1 punto
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Io la conserverei. Nonostante la mania del FDS a tutti i costi non è assurdo che in futuro possa diventare appetibile per qualcuno che vuole una 500 ma non può spendere cifre nell'ordine di quelle richieste per il FDS.1 punto
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Ti rendi conto di essere anziano di lunga data quando a tuo nipote che ti chiede se ti sei addormentato davanti al televisore, rispondi: “No no, ero sveglio: ho solo fatto riposare gli occhi!”. E ancora, quando alla domanda se hai pianto per un evento particolarmente emozionante come la recentissima vittoria di Filippo Ganna ai mondiali di ciclismo e l’abbraccio in pista con l’avversario britannico battuto per 54 millesimi, rispondi: “No no, non mi sono commosso: ho solo fatto un bagnetto agli occhi!”. apollonia P.S. Riflessioni personali.1 punto
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La Bulgaria ha spostato l'obiettivo dell'ingresso ufficiale nell'unione monetaria al 1° gennaio 2025 ma già da un mese ha avviato trattative con la Commissione europea per l'introduzione parallela dell'euro già dal 2024. Se la Commissione europea e la BCE daranno parere favorevole la Bulgaria potrà permettere ai suoi cittadini di scegliere se operare in euro o in lev, con doppia prezzatura delle merci e scelta libera della valuta con cui pagare. Il referendum chiesto dal partito nazionalista filorusso Vazrazhdane per rimandare l'ingresso nell'euro al 2043 è stato rifiutato dal parlamento bulgaro. A mio parere un lungo utilizzo parallelo della valuta locale con l'euro è una buona idea, perchè è un ottimo metodo per fermare la speculazione facendo in modo che tutti si abituino a pensare in euro, senza stacco netto e conseguente effetto collaterale di arrotondamenti pazzi (o truffe vere e proprie) così facili da attuare.1 punto
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White Gold ce l'ho. In merito alle emissioni con legenda mi risulterebbe soltanto il lavoro su Phanes, che citavo prima. Per scrupolo, ricontrollo che non vi sia qualche accenno a questa emissione proprio in quell'articolo perché ormai è passato più di un anno dalla lettura...1 punto
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La moneta dalle foto sembra buona, per quanto riguarda la conservazione, ritengo che sia molto penalizzata dal colpo evidente ad ore 11, per me non va oltre un BB+.1 punto
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Ciao a tutti, ormai diversi anni fa era stata avviata questa discussione sui denari di Siena; ci sono evidenti problemi di datazione su queste monete e manca uno studio completo (quello di Metcalf è riferito solo ad un ripostiglio e mancano i riferimenti ad altre emissioni)... e poi ci sarebbe da fare una lista dei ritrovamenti noti... e molto altro. Avreste voglia di fare questo esercizio insieme? magari postando le proprie monete con i relativi dati e i ripostigli che conosciamo, così possiamo iniziare a dividerli in gruppi secondo le proposte anche di Metcalf e del Promis, e provare ad associarli cronologicamente. Magdi1 punto
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Foto che non permette visualizzazione graffietti o di capire se sia stata lucidata. Se non fosse per il colpetto ad ore 11 potrebbe essere SPL, vista così.1 punto
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Un caro saluto e un grazie per l'importante condivisione al più Grande studioso ( per me ) della monetazione di Ferdinando II .1 punto
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Buon giorno odjob. Il suo intervento , relativo ad un l. 5 1827 Genova, è contenuto in "monetazione degli stati preunitari" pag. 2 del 27 marzo. Ho letto adesso questo suo intervento e personalmente non sarei così certa della falsità della moneta in questione, purtroppo anche in questo caso la qualità delle immagini mi sembra insufficiente per esprimersi con relativa sicurezza in un senso o nell'altro. Unico dato che paradossalmente mi da da pensare sono quei 37 millimetri esatti del diametro. Scusi se mi fossilizzo su un dato così banale, ma, di tutti gli scudi (precedenti e successivi a questa data) in mio possesso non c'è uno di questa misura, vanno tutti tutti da 37,1 a 37,24 millimetri (misurati con calibro a nonio cinquantesimale). Sarebbe interessante se volesse sottoporre queste monete a perizia così da poter dissipare questo dubbio che francamente mi ha molto coinvolta. Cordialità Gabriella1 punto
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Buongiorno, ho trovato questo set venduto su ebay https://www.ebay.it/itm/305032382604?mkcid=16&mkevt=1&mkrid=711-127632-2357-0&ssspo=8XiSBtS8SQu&sssrc=4429486&ssuid=&var=&widget_ver=artemis&media=COPY Non so se è proprio lo stesso. Qui sotto ne trovi altri in vendita come il tuo. Spulcia fra le inserzioni di questa ricerca: https://picclick.com/1980-Moscow-Olympic-28-Silver-Coin-Proof-Set-223195098702.html Buona domenica1 punto
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Dopo 45 anni ritrovata la testa della statua di Hermes Rubata nel 1978, ritrovata nel '79, poi smarrita nei depositi del Mann fino a oggi che è stata rimessa al suo posto a Baia Una storia lunga 45 anni che ha riportato, oggi, la testa della statua di Hermes al suo posto: a Baia, frazione di Bacoli, nel Parco archeologico dei Campi flegrei. Una storia, raccontata sulla pagina Facebook del Parco, che comincia nel giugno del 1978, quando nella notte tra l'8 e il 9, la testa fu staccata dal corpo e portata via. Le ricerche dei carabinieri portarono al ritrovamento del manufatto l'8 maggio del 1979. era finita in Germania e, una volta riconosciuta grazie all'inconfondibile macchia rossastra, fu custodita nella Glyptothek di Monaco di Baviera. Bisognerà attendere l’11 luglio del 1979, affinché la testa venisse restituita alla Soprintendenza. Il peggio sembrò passato e, invece, il capitolo più doloroso della storia doveva ancora essere scritto. Il reperto, infatti, è stato smarrito tra le migliaia di pezzi nei depositi del Mann di Napoli e, con il tempo, la precisa collocazione è stata dimenticata. Ci sono voluti anni di indagini da parte degli archeologici del Parco archeologico del Campi Flegrei perché l'oggetto in marmo fosse individuato, ancora avvolto in un giornale del 1979. A quel punto, si è trattato solo di completare l'iter burocratico. La testa di Hermes è oggi tornata a Baia, come 45 anni fa, ma anche come oltre 2000 anni fa, nel luogo dove gli antichi romani l’avevano voluta. https://www.napolitoday.it/cultura/testa-statua-hermes-baia-campi-flegrei.html1 punto
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Quando ho letto la notizia, temevo fosse solo una fake news. Sono davvero contento che finalmente a questo danno seguito da incredibili errori da guinnes sia stato finalmente posto rimedio. Sperando che ora che la statua possa rimanere definitivamente intatta e sorvegliata a dovere, ringrazio chi ha postato questa buona notizia.1 punto
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@fasa_2002 Buonasera. Anche nella Biblioteca numismatica presente nelle risorse del Forum puoi trovare tante cose da leggere sulla monetazione del Regno. Condivido il consiglio d'iniziare col Catalogo Gigante ma solo per un'idea generale, poi ci sono tanti cataloghi d'asta ormai facilmente consultabili su internet, le pubblicazioni specialistiche che ti hanno già indicato e alle quali aggiungo i libri di Domenico Luppino editi da Montenegro di Torino. Per ogni dubbio il Forum è sempre un ottimo posto dove far domande...1 punto
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Personalmente penso ce ne siano anche troppe in vendita. Oerche temo diversi esemplari siano copie moderne. fino a pochi anni fa i sigilli e le bolle in piombo non interessavano quasi nessuno - oggi invece c’è maggiore interesse e quindi piu’ materiale viene fuori.1 punto
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Una bellissima raccolta di monete greche e romano campane conservate presso il Museo Campano di Capua . Alcune immagini presenti nel link sono ingrandite permettendo di osservare un po' piu' da vicino le monete . "La collezione del Museo riveste un grande interesse per gli storici ed archeologi perché fornisce un ampia documentazione sulla circolazione monetale fin dai tempi più antichi in Campania e attraverso i suoi esemplari, molti dei quali di singolare preziosità testimoniano l’evolversi della monetazione dai suoi albori fino all’epoca medievale. Per freschezza di conio e rarità di emissione citiamo le monete di Sibari, Taranto, Metaponto, Crotone, Velia, Paestum, Atella e naturalmente Capua. Nonché le monete dei Mamertini di Cartagine, di Siracusa e di Egitto pervenute in Italia probabilmente come bottino di guerra. I pezzi sono sistemati in bacheche e vetrine a muro, ognuna di esse è corredata da ampia didascalia. L’evolversi della numismatica è resa comprensibile da un sistema espositivo cronologico, dalle rare monete delle colonie della Magna Grecia del VI sec. a.C. ai denari d’argento della Roma repubblicana; dalle monete longobarde del Mezzogiorno d’Italia agli argenti borbonici del Regno delle Due Sicilie. Tra le medaglie degne di nota i rari esemplari di epoca rinascimentale. Di interesse storico le medaglie dei Papi e quelle risorgimentali. II medagliere, esclusi alcuni esemplari, è dono al Museo Campano della Famiglia Garofano-Venosta" Tratto da : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=3bdcbb759b0a5ddeJmltdHM9MTY5MTE5MzYwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTIxOQ&ptn=3&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=monete+di+capua&u=a1aHR0cHM6Ly93d3cubXVzZW9jYW1wYW5vY2FwdWEuaXQvY29sbGV6aW9uaS9udW1pc21hdGljYS8&ntb=11 punto
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attenzione... dire che molte monete siano "imitative" o "non ufficiali" o comunque che si discostino dalla "norma"...usate il termine che volete.... e dire che siano coniate in Africa, (quindi sotto una autorità? o no?) sono due cose ben distinte... ma nettamente la penisola italica, soprattutto nel V secolo è una terra di imitative ben oltre ciò che la vulgata ci passa... Diventano sempre tutte vandale, protovandale o vandaliche, come diceva il Wroth, e ancora ce lo si porta dietro, quando, e ci tengo sempre a citarla, Cesano nel 1913 (!!!!) già scriveva queste illuminanti parole, che vi metto volutamente in neretto perché a più di 100 anni di distanza sono ancora poco ascoltate, soprattutto dalla numismatica diciamo "da negozio" o da quella "a braccio"...(che non è quella di questa discussione ci tengo a precisarlo)..... scriveva quindi la Cesano, ripeto, 1913, criticando Wroth senza mezze misure: Come si può apporre ai Vandali questo gruppo di pezzi tanto numerosi su tutta la penisola italica? Sinora mancano dunque prove e ragioni che confermino la attribuzione del De Salis e del Warwich Wroth, laddove abbondano le une e le altre per considerare primieramente quegli esemplari quali vere e proprie contraffazioni sorte sul suolo italiano nell’età preostrogotica .... e questa frase, per chi ha visto le monete da scavo in Italia, e studiato i ritrovamenti, andrebbe scolpita sulla pietra saluti Alain1 punto
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Ciao anche io sono un ragazzo non da troppo tempo appassionato alla numismatica. Anche se i Savoia non sono proprio il mio campo, questi sono alcuni libri che mi sono venuti in mente. Questo libro parla più delle varianti e degli errori delle monete Savoia ma è comunque potrebbe interessante. https://numisleo.it/products/nl-libro-attardi-prove-varianti-errori-falsi-nelle-monete-savoia-veiii-vol-ii Il secondo invece penso che sia più storico. https://www.liberbonus.it/prodotto/monete-di-casa-savoia-regno-ditalia-1800-1946 Se poi ti piacciono anche le monete sabaude antiche allora ti consiglio i libri di Elio Biaggi. https://www.numismaticarollero.it/catalogo/libri-e-cataloghi/libri/vol-1-8-secoli-di-storia-delle-monete-sabaude-dettagli.html1 punto
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Credo che più si vada indietro nei secoli e più aumenti il tasso di rarità di una bolla papale, ad esempio è senz’altro molto più rara una bolla di papa Gelasio rispetto ad una del XIX secolo. Comunque di bolle papali ne ho viste passare abbastanza in varie aste. Una ultima considerazione va fatta sul fatto di prestare molta attenzione all’autenticità delle varie bolle, perché girano parecchi falsi.1 punto
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La collezione di bolle papali è molto di nicchia. Personalmente, in aste, ne ho viste pochissime. Una è passata pochi giorni fa da Kunker. Erroneamente è indicato Ancona.1 punto
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un paio di ingressi in biblioteca con articoli inerenti alla monetazione genovese: A.A.V.V. Memorie dell'Accademia Italiana di Studi Filatelici e Numismatici. Vol. II, fascicolo 3 e 4. 1985. Indice. Plessi G. – Sigillografia e araldica come supporti agli studi di Filatelia e Numismatica. –Gallamini P. – Riflessi dell’iconografia religiosa su monete e medaglie dell’Occidente. – Lunardi G. – Le monete dei Crociati. – Pesce G. – Luigini di contraffazione emessi in Liguria a paesi confinanti nel sec. XVII. – Panvini Rosati F. – Le collezioni numismatiche pubbliche in Italia. – Balbi de Caro S. – I problemi delle collezioni pubbliche. – Cocchi Ercolani E. – Le collezioni dei Musei dell’Emilia Romagna. – Picozzi V. Le collezioni pubbliche viste da un collezionista. A.A.V.V. Memorie dell'Accademia Italiana di Studi Filatelici e Numismatici. Vol. III, fascicolo 1. Reggio Emilia, 1986. Indice. Riva R. – Osservazioni sui denari di Q. Pomponio Musa. – Orlandoni M. Piombi medioevali negli scavi archeologici di Aosta. – Lunardi G. – Per una migliore conoscenza delle monete delle Colonie genovesi del Mar Nero. – Scerni N. – Il travagliato ingresso del nichelio nella monetazione italiana1 punto
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Eccezionale veramente, accorgersi di questi dettagli lascia a bocca aperta. Non posso aggiungere altro, oltre ai sentiti complimenti. Grazie!1 punto
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Ciao Rocco, anch'io non ho dubbi che si tratti di un artefatto ma la foto del taglio fugherebbe ogni dubbio.1 punto
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Salve chiedo ai più esperti maggiori informazioni in merito alla cartolina in foto. Ringrazio in anticipo.1 punto
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Buongiorno a tutti e buongiorno Alberto @Litra68,ti faccio i miei complimenti per i tuoi post sempre conditi da notizie storiche e impressioni personali,in questo modo metti sempre un po' di "sale" nei tuoi interventi dove si nota anche una certa passione e voglia di conoscenza,a differenza dei soliti post dove, a parte l'immagine di una moneta,non c'è quasi mai nulla di interessante da leggere... sicuramente lo sai già,ma per chi non se ne fosse accorto la tua bella piastra è della variante con il sottocorona rigato \\\\\\...1 punto
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Salve chiedo ai più esperti maggiori informazioni sulla cartolina viaggiata qui in foto. Ringrazio in anticipo1 punto
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Da un importante personaggio, Alfredo il grande re del Wessex, un esemplare di penny, già all' Ashmolean museum di Oxford . Sarà il 7 Giugno in vendita Noonans 274 al n. 51 .1 punto
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