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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/15/23 in tutte le aree
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Serie Completa di assegnati della Prima Repubblica Romana (1798-1799). I tagli emessi furono da: •3 baiocchi •5 baiocchi •10 baiocchi (equivalente ad 1 Paolo) •1 Paolo e mezzo •2 Paoli •2 Paoli e mezzo •7 Paoli •8 Paoli •9 Paoli •10 Paoli -I tagli in baiocchi sono sensibilmente più rari da reperire rispetto ai Paoli. -I tagli da 2 Paoli e 2 Paoli e mezzo furono invece emessi in soli 28 mila esemplari ciascuno, il che li rende rari da reperire, quasi quanto i baiocchi. - Il 10 Paoli fu emesso in 4 tipologie diverse, al dritto è presente sempre la stessa iconografia e la stessa firma, al retro si possono trovare 4 timbri di formato diverso. (Timbro a cerchio, quadrato, rombo e triangolo, tutti comuni da reperire). PS. Agli amici del forum suggerisco di collezionarli, sono davvero ricchi di storia e affascinanti. Inoltre, gli esemplari più comuni si trovano tranquillamente a pochi euro anche in alta conservazione.6 punti
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Come non rispondere a questa discussione ??? Ecco uno dei miei Zecca di Roma (252/3 dC) 2,57 g 22 mm Dritto: IMP CAE C VIB TREB GALLVS AVG, (busto radiato, drappeggiato e corazzato di Trebonianus Gallus rivolto a destra) Rovescio: VICTORIA AVGG, (Vittoria stante rivolta a sinistra, con ghirlanda e palma) RIC 4C 48a S5 punti
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Forse era meglio prima chiedere e poi, eventualmente, mettere in vendita. Il prezzo proposto appare come un tentativo di smerciare una moneta ad un valore venti volte quello effettivo. È inutile fare i risentiti quando ci si comporta così. Quando uno ammette di non conoscere ciò che sta vendendo, dovrebbe prima informarsi. Se io volessi vendere qualcosa di cui non ho idea del valore di mercato, non sparo una cifra vista al mercatino, ma m'informo presso negozi qualificati...4 punti
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E per concludere, ecco anche 2 falsi d’epoca in tagli da baiocchi. Già gli originali sono molto rari, i rispettivi falsi d’epoca sono estremamente rari da reperire. Da notare molte piccole incongruenze a livello grafico rispetto agli originali. I falsi sono realizzati su carta diversa al tatto rispetto agli originali e NON sono filigranati.4 punti
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Aggiungo anche il mio. Dovrebbe trattarsi della zecca di Roma. Uso l'immagine del catalogo asta in quanto sono una frana nelle foto.4 punti
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A chi fosse scappato l'annuncio: venerdi 16 e sabato 17 giugno ad Arsiero (VI) c'è un convegno numismatico. Non conosco i commercianti che vi partecipano, ma di sicuro c'è NUMISMATICA FELSINEA.3 punti
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Salve. Posto la mia piastra 120 grana 1816 "INPANS". Dovrebbe, comunque, corrispondere a quella del lotto 108 dell'asta 77 di Varesi. Un caro saluto a tutti.3 punti
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Quanto potrebbe valere realmente una moneta da 120 grana del 1825 di Francesco I con evidenti segni di usura? Diciamo in una conservazione prossima al MB (manca barba)3 punti
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Ciao, purtroppo è una riproduzione, ed il diametro lo conferma, era data in omaggio dalla perugina: Token - Carrarmato Perugina (3 Baiocchi 1849 - Repubblica Romana) - Italy – Numista La n. 11 di questa immagine:3 punti
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Ciao @Davide123, la moneta che hai postato presenta su entrambe le facce la medesima legenda: - per prima cosa la scritta non è in lingua cinese ma in dialetto Manchu - con l'Editto del Consiglio delle Entrate (novembre 1657) fu decretato che il nome della zecca, Bao Quan (= Fonte del Tesoro) dovesse essere incorporato nel rovescio delle monete ... ma in alfabeto manciuriano. Questo fu l'inizio della produzione di monete in bronzo (di questo parliamo dopo) in cui c'è un dritto cinese di quattro caratteri e un rovescio manciuriano di due caratteri. - questo modello di moneta è stato prodotto sicuramente fino ai primo anni del '900 (imperatore Guangxu), e forse anche dopo) - stabilire la data di produzione sarebbe possibile solo con i 4 ideogrammi presenti sul dritto, leggendo il nome dell'imperatore - il metallo con cui erano prodotte (per fusione) inizialmente era, ufficialmente, ottone (70% rame e 30% zinco) ma in realtà le facevano per lo più in bronzo (circa il 64/65 % rame, circa il 25% zinco, 8 % piombo, 2/3 % stagno) Ho cercato di identificare il nome della zecca (sempre che ci sia una corrispondenza )... ma non ci sono riuscito. Non c'è da stupirsi dato che la mia conoscenza del Manchu è pari allo 0 assoluto.😉 Nella letteratura a mia disposizione non risultano monete con le due facce uguali. Secondo me si tratta di una riproduzione moderna (opinione personale) Spero, come sempre, di non aver detto corbellerie e attendo conferme o smentite (entrambe graditissime) dagli esperti in monetazione cinese.3 punti
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A pelle (senza cercare tramite epoca, diametro ecc) direi che è il faccione di Giorgio III d'Inghilterra2 punti
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Dunque, la questione sta sinteticamente come segue. Nel cielo compaiono e vengono segnalati ogni tanto, specialmente da piloti di aerei di linea, degli strani fenomeni - questa è la definizione corretta - come luci di varie dimensioni e forme che stazionano o corrono a velocità folle: al netto degli inevitabili falsi del burlone di turno e dei malintesi (ad esempio gli esperimenti segreti sui veicoli e i missili ipersonici), nessuno che abbia capacità rilevanti in fatto di aerospazio (intendo i vari complessi di radar e sensori, caccia, satelliti ecc.), nè USA nè altri, ha la benchè minima idea di cosa siano questi oggetti, quale natura o provenienza abbiano. Questa è la semplice, pura e sconcertante realtà sul fenomeno UFO. Tutto il circo di rapimenti, esseri grigi con gli occhioni, astronavi a disco ecc. sono balle inventate per vari scopi o abbagli in buona fede. La faccenda è seria, infatti esistono in ogni forza armata fior di direttive e procedure ufficiali su cosa fare se si incappa in questi fenomeni, che di base consistono nel segnalare tranquillamente tutto ciò che si ritenga "UFO" in senso letterale (detto come si mangia: "Ehi, ma 'sta cosa strana in cielo che cazz'è??") a meno che non riesca una VID (identificazione visuale) che qualifichi l'oggetto come appartenente senza dubbio al proprio paese / alleanza. Gli USA hanno in mano veicoli alieni? Questo mi sembra decisamente improbabile, perchè se davvero da decenni interi avessero accesso a tecnologie così avanzate i risultati prima o poi si sarebbero visti con un enorme ed incolmabile loro vantaggio sul resto del mondo. Ne ho uno ancora pendente, ma è senza dubbio un argomento interessante.2 punti
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Riesci ad essere più preciso? Tipo: chi ha dato cosa a chi e quando? Altrimenti sembra che getti fango...2 punti
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Inoltre,senza offesa ovviamente, parlare di errore di conio quando non esiste,può esser considerata una sorte di truffa. Buona fede o meno,si sa,non si ammettono errori in tal senso quando si crea un annuncio. Ma per caritá,nessuno si vuole scagliare contro nessuno,l' importante che,nel bene della.nostra passione, si faccia sempre chiarezza su annunci o tali presunti( in generale eh-e bay ne è piena). Tutti possiamo sbagliare. In pace Riccardo😁2 punti
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Guardi che la mia non era una battuta. Le riassumo la situazione, goliardia a parte: Punto 1: la moneta non è una variante o un errore di conio ma semplicemente una moneta consumata. Punto 2: il valore oscilla tra 40 e 60 euro, quindi io per fare la media ho detto 50. Dove la veda la derisione nel mio intervento lo sa solo lei.2 punti
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Dimenticavo… facile cercare i numeri di serie particolari in banconote della Repubblica stampate in milioni e milioni di esemplari. Molto più difficile trovare il numero di serie curioso su una banconota di 225 anni fa realizzata in poche centinaia di migliaia di pezzi. Ecco il mio 10 Paoli con numero di serie 900.000 😍2 punti
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Buongiorno presento questa moneta, 10 francs 1978, degli Stati dell'Africa Occidentali. Dopo una estenuante circolazione, ormai sfinita, giace nel barattolo dei rottami, meritando un onorato riposo....2 punti
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Con piacere ho appreso che il Premio Biblionumis, arrivato alla sua sesta edizione, è stato conferito al Prof. Miquel Crusafont I Sabater, noto studisio numismatico catalano. Lascio i link del sito Biblionumism http://premio.biblionumis.it/edizione-2023-miquel-crusafont-i-sabater/, e dell'articolo pubblicato dalla redazione su Cronaca Numismatica https://www.cronacanumismatica.com/il-premio-biblionumis-2023-per-la-numismatica-a-miquel-crusafont-i-sabater/ Mi congraturo per la scelta di una persona che ha contribuito tanto con i suoi studi anche alla conoscenza ed allo sviluppo della numismatica della Sardegna, infatti con i suoi studi si è scoperta anche la Zecca di Bonaria, che senza lui magari sarebbe rimasta sconosciuta chissa fino a quando, oltre agli approfondimenti sulle monete emesse dai Catalani in tutti i loro vari domini. Insomma un grande uomo ed un grande studioso. Rivolgo pertanto da questo sito i miei complimenti al Professore ed a coloro il quale lo hanno scelto per questo prestigioso premio. 👏👏👏2 punti
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Anche secondo me gadget moderno; riproduzioni di monete antiche (o parti di esse) sono usati come amuleti...2 punti
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Certo, ma infatti servirebbe una strategia seria di transizione energetica a livello mondiale ma non se ne vede nemmeno all'orizzonte. Se io avessi 20 anni oggi sarei moooolto preoccupato del mondo in cui mi troverò a vivere. E metti che protesti e fai petizioni e non ottieni niente mentre imbrattando Palazzo Vecchio con un gesto discutibile generi discussione? Forse è proprio la bruttezza del gesto, lo scempio di una cosa bella, il messaggio che vogliono far passare: distruggere il pianeta è fare scempio di una cosa bella, come i monumenti che vengono imbrattati. Insomma, mi pare che qui c'è chi indica la luna ma troppi guardano il dito...2 punti
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Ogni periodo e tipo di metallo ha tolleranze diverse. Ad esempio nell'oro del Regno siamo nell'ordine dei 3-4 centigrammi (escluso usura, ovviamente), mentre nell'argento, se 3-4 centigrammi possono esserci in eccesso, difficilmente una moneta autentica usurata scende oltre i 3 decigrammi (certo se è ridotta ad un disco senza più rilievi possiamo scendere ancora). Nel bronzo le tolleranze sono relative e possono esserci differenze di decigrammi tra una moneta di uguale conservazione. Ne caso della moneta in oggetto, come puoi vedere, essendo la mia moneta in conservazione decente arriva a pesare 4 centigrammi in più dello standard, mentre una moneta in condizioni MB può toccare i 24,7 g. o poco meno. Ma quando hai variazioni prossime o addirittura superiori al grammo sei in presenza sicuramente di un falso. Questo perché nelle monete del Regno per i metalli come l'argento, i tondelli venivano controllati che rientrassero nella tolleranza a meno di un 5 centigrammi, altrimenti venivano riportati al peso nominale tramite levigatura o direttamente scartati. Tieni presente che il contenuto di fino era strettamente legato al valore della moneta e quindi era necessario che - almeno per i metalli preziosi - il peso fosse coerente con esso.2 punti
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La cospicua distanza purtroppo mi ha impedito di frequentare sia la biblioteca che conoscere la persona... I ricordi e i commenti di cordoglio sono illuminanti nel presentare una persona profondamente devota alla sua missione bibliotecaria, cosa che, in quanto anch'io del mestiere, sento molto e me ne avvicina empaticamente la figura e l'operato, nonostante, come detto sopra, non ci sia mai stata opportunità di conoscenza e dialogo... E' un compito delicato e di enorme importanza quella di gestire una biblioteca, in tale sede si determina il corso di passioni, talenti, attitudini e inclinazioni, avere a disposizione una guida accogliente, solida e presente, capace di orientare, consigliare e informare, è una benedizione della Vita ed un grande ausilio per tutti coloro che studiano e hanno passioni intellettuali... Ecco, il mio sentimento va anche a questa attività preziosissima, molto spesso sottovalutata negli ambiti politici ed economici, di cui la persona di cui si piange la dipartita è stata degna e valida espressione...2 punti
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Cari Amici stavo osservando questa tipologia di monete bronzee di Capua che ritengo molto affascinanti http://www.magnagraecia.nl/coins/Campania_map/Capua_map/descrCapuaHNI489var.html in cui la coniazione viene datata dal 216-211 a.C. a me l'iconografia del rovescio ha richiamato alla memoria questo bel denario repubblicano del gens Vibia continuando poi la ricerca ho notato che pantera e tirso sono molto legati all' iconografia romana difficilmente riscontrabile su monete città greche e particolarmente in voga tra il I secolo avanti C. e il I dopo C. ( si trovano diversi bronzi provinciali di Caligola) la moneta di Capua è ora ritenuta da molti esperti del settore una moneta di zecca incerta del centro\ sud Italia presumibilmente datata nel I secolo a.C. voi che ne pensate? Grazie Meja1 punto
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Genny, penso dipenda dall’ angolazione della foto. Se controlli, vedi che alla base della tua freccia rossa c’è un accumulo di metallo. È identico a quello presente in tutti gli altri esemplari pubblicati. In pratica, la moneta ha lo stesso identico conio delle altre pubblicate in precedenza. Ti saluto caramente.1 punto
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Fortuna che ti conosco, per quello so che sei umano! Regno unito, 6 Pence, 1816-1820, 19 mm Ø, 0,9 mm spessore Non ho parole! Grazie, Njk ================ https://en.ucoin.net/coin/united_kingdom-6-pence-1816-1820/?tid=75543 ================ Stavamo scivendo insieme. Non sarebbe strano trovare regnanti e/o paesi diversi su di una stessa spilla, ti ricordi quella "panamericana" con la regina olandese? Queste secondo me venivano più percepite come gioielli, le spille patriottiche sono un'altra cosa.1 punto
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Ciao Ares... prima di fare lo scambio dai un'occhiata a questo sito ... mi pare proprio la stessa identica moneta. https://www.vatera.hu/latin-csaszarsag-penze-kr-u-1204-1261-constantinopolis-16-5mm-1-82g-jezus-es-mihaly-arkangyal-3286529144.html1 punto
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Metto questa soluzione per un parere perchè non mi convince molto: B à R: con EN ella visto L, à = Barcone nella Vistola apollonia1 punto
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Salve Secondo me anche,a vista,quei puntini o zigrinatura(non si comprende) , la dicono lunga. Oltre un effetto satinato1 punto
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Ciao, e bastaaaa!!! 😞. Ancora che replicate. Unico post utile quello di @gennydbmoney. Al post 12.Il resto solo prese in giro. Mah!!!! ANTONIO1 punto
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Una in condizioni molto simili è stata venduta sulla baia a 60 euro. Secondo me ci sta qualcosina in più rispetto alla solita piastra di Ferdinando II. Facciamo 50 e tagliamo la testa al toro1 punto
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Sul Medieval Slavic Coinages in the Balkans di M.Dimnik e J.Dobrinic al n. 6.2.4. è illustrato un esemplare del mezzo dinar di Stefan Dusan, citato da @ak72, i cui dati sono 0,47 g e 16 mm. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Vi leggo sempre, ma non intervengo nelle questioni legali, perchè qui nel forum abbiamo persone molto più competenti di me. Per esperienza personale, ma in altra materia, vi posso assicurare che se ci sono in mezzo due legislazioni di nazioni diverse, qualsiasi questione, anche la più semplice, diventa difficile. E sto parlando di due nazioni facenti parte dell'UE. Figuriamoci con le nazioni extra UE come la Gran Bretagna... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Direi che almeno un risultato lo abbiamo raggiunto : un post senza errori , grazie per il tuo impegno,sintomo di rispetto verso chi legge . Significa molto per me.1 punto
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Non è nemmeno un falso ... si tratta di una riproduzione in scala ridotta che, mi pare, veniva regalata insieme alle merendine. Mi spiace. 😔 Toglimi una curiosità ... quanto l'hai pagata ? (se vuoi dirlo, è logico)1 punto
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Un mausoleo romano e 100 monete imperiali trovati ora nel centro storico di Londra durante lavori edilizi I resti di un mausoleo romano sono stati portati alla luce a Londra, in un sito a Sud della città, nei pressi di un’area in cui lo scorso erano stati trovati ampli mosaici. Il sito è vicino del London Bridge di Southwark, zona in cui si sviluppò la Londra romana. La notizie della scoperta è stata nelle ore scorse dal Mola, l’impresa archeologica britannica. Si può presumere che il mausoleo fosse poco fuori delle mura urbane. Le indagini archeologiche sono state condotte, appunto, dal Museum of London Archaeology ( MOLA ), per conto di Landsec e Transport for London (TfL), proprietari del sito, e del Southwark Council. Il progetto prevede la costruzione, su questa area, di un complesso residenziale e commerciale. Dopo il ritrovamento, l’intervento edilizio sarà rivisto. Il mausoleo sarà visitabile, entro il nuovo edificio. Gli archeologi non hanno trovato, nel mausoleo, resti umani ma oltre 100 monete, insieme ad alcuni rottami di metallo, frammenti di ceramica e tegole. L’area immediatamente circostante il mausoleo è stata scavata e ha permesso l’identificazione e lo studio di 80 sepolture romane, che includevano oggetti personali come braccialetti di rame, perle di vetro, monete, ceramiche e oggetti personali come un pettine d’osso. I resti del mausoleo (un tipo di tomba monumentale) che è stato portato alla luce comprendono le pareti e la pavimentazione interna. Al suo centro si trova un suggestivo mosaico circondato da una piattaforma rialzata su cui erano poste le sepolture. Sopravvivono anche i gradini di ingresso più bassi nella struttura. Significativamente, questo livello di conservazione degli interni rende questo mausoleo romano più intatto mai scoperto in Gran Bretagna. Antonietta Lerz, archeologa senior presso MOLA – “Questo sito relativamente piccolo a Southwark è un microcosmo per le mutevoli fortune della Londra romana – dalla prima fase del sito in cui Londra si espande e l’area ha edifici romani riccamente decorati, fino il tardo periodo romano quando l’insediamento si restringe e diventa uno spazio più tranquillo dove le persone ricordano i loro morti. Fornisce un’affascinante finestra sulle condizioni di vita e lo stile di vita in questa parte della città nel periodo romano. Il mausoleo sembra aver subito modifiche significative durante la sua vita e gli archeologi hanno scoperto un secondo mosaico direttamente sotto il primo, indicando che il pavimento della struttura è stato rialzato durante la sua vita. I due mosaici sono simili nel disegno, con un fiore centrale circondato da un motivo di cerchi concentrici incastonati all’interno di un pavimento formato da piccole tessere rosse. Le murature della struttura furono quasi completamente smantellate, probabilmente in epoca medievale, per essere riutilizzate altrove. Tuttavia, tutti i segni indicano che si trattava di un edificio consistente, alto forse due piani, che richiedeva grandi contrafforti negli angoli per il sostegno. Accanto ai mosaici, il mausoleo conteneva una piattaforma rialzata formata da piastrelle legate con una malta rosa resistente e impermeabile nota come opus signinum. La pedana definiva i luoghi delle sepolture, disposti su tre lati della struttura paralleli alle pareti. Il mausoleo sarebbe stato utilizzato dai membri più ricchi della società romana. Potrebbe essere stata una tomba di famiglia o forse apparteneva a un circolo funerario, dove i membri avrebbero pagato una quota mensile per essere sepolti all’interno. https://www.stilearte.it/un-mausoleo-romano-e-100-monete-imperiali-trovati-ora-nel-centro-storico-di-londra-durante-lavori-edilizi/1 punto
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Aggiungo questa, che ha una bella patina (anche se in foto non rende): Trebonianus Gallus, Antoninianus. Milan mint, AD 251-253. IMP C C VIB TREB GALLVS AVG, radiate, draped, cuirassed bust right. PIETAS AVGG, Pietas veiled, standing left by altar, raising both hands. RIC 72; RSC 88; Sear (1998) 2790; Sear 9643.1 punto
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Buonasera, ritorno sull'argomento delle riforme monetarie siciliane del 1490 e 1513 e delle relazioni carlino/aquila/tarì. Leggendo un altro libro del Trasselli (Da Ferdinando il Cattolico a Carlo V, vol. I, 1982) ho trovato alcune interessanti pagine sull'argomento che temo però facciano traballare quelle timide certezze che pensavo di aver raggiunto. A p.35 dice: "Fra le troppe componenti della fin de siècle [XV], non si dimentichi la riforma monetaria del 1490. In Sicilia circolavano ... monete d'argento napoletane di vecchio conio, gigliati e coronati; i gigliati avevano avuto corso al cambio di banco di un tarì ciascuno ed i coronati di un tari e 2 grani." Questo vuol dire che già prima del 1490 i carlini napoletani, che siano gigliati o coronati, comunque da 10 grani a Napoli, venivano cambiati con un tarì (da 20 grani) o più in Sicilia? E poi quella differenza del cambio tra gigliato (20 grani) e coronato (22 grani), che immagino dipenda dal rispettivo peso di 80 e 90 acini, è stranamente uguale al "cambio variabile" delle aquile coniate nel 1490 valutate appunto 1 tarì se cambiate in altro argento (es. mezzanini) e 1.2 tarì ovvero 22 grani se cambiate con piccioli. E' una coincidenza? Poi alle pp. 48-52 parla ampiamente della riforma del 1513 e della raggiunta parità tra carlino e tarì, che tra le altre cose favorisce il commercio tra Calabria e Messina, per il facile cambio tra le due monete. Ritorna anche sul cambio varibile dell'aquila del 1513, e cita la successiva riforma del 1531. Per chi fosse interessato: https://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/2019/09/C.-Trasselli-Da-Ferdinando-il-Cattolico-a-Carlo-V-Volume-I.pdf1 punto
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È tipico degli hairlines, si presentano in linee parallele (anche perché le dimensioni della moneta non favoriscono passaggi "ondulati"). Visto il colore e questi segnetti, possiamo facilmente concludere che è stata fatta una pulizia aggressiva da persona inesperta che, reputando la moneta in buone condizioni, ha pensato di "migliorarla" agendo chimicamente e meccanicamente come si fa con le stoviglie di rame rovinando irrimediabilmente l'esemplare. Il rame si può pulire (soprattutto se lo sporco è dovuto ad elementi diversi dalla semplice ossidazione o patina), ma bisogna conoscere cosa utilizzare e fare pratica prima con esemplari comuni e deteriorati. Qui sotto presento come si presentava un centesimo molto sporco e come è diventato dopo una pulizia corretta:1 punto
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Proseguo aggiungendo l'ultimo arrivo con differente iconografia rispetto ai precedenti: Coronato con scena dell'incoronazione Zecca di Napoli Segno di zecchiere sotto croce: M Peso 3,97 grammi1 punto
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Gli altri test che si possono fare per determinare la composizione di un metallo (o di un materiale solido) sono: Durezza, ovvero la capacità di un determinato materiale di resistere alla penetrazione e alla sua deformazione permanente. Questo test è altamente distruttivo (per oggetti in cui un buco ... insomma... ci siamo capiti) in quanto consiste nel far penetrare un "penetratore" (scusate il gioco di parole) nel materiale da analizzare e rilevando la forza necessaria per compiere questa operazione (n.b. fa tutto il computer collegato al macchinario). Il penetratore può avere diverse forme (variabili a seconda del test che si decide di fare). Paragonando la durezza dell'argento (parliamo della lega dell'argento 800) con il risultato della moneta Assolutamente no, ho letto tutti i tuoi post e, se devo essere sincero, trovo che dai sempre un valore aggiunto ad ogni discussione... infatti l'ho interpretato come una cosa divertente ... non come una cosa offensiva ed è per quello che ho scritto che ti capisco e che, a volte, mi sgrido da solo. Cavolo ... facciamo davvero una bella coppia. 😂 Oltre a questo ti do perfettamente ragione ... scrivere non è come parlare e quindi si possono generare malintesi. Per quanto mi riguarda non hai scontentato nessuno ... anzi, la tua risposta è stata illuminante e formativa ... e di questo non posso far altro che ringraziarti. Se in futuro vorrai condividere le tue conoscenze e la tua esperienza con il sottoscritto lo riterrò un grande onore e sarò orgoglioso per il tempo che mi dedicherai.1 punto
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In effetti il decremento di peso era troppo rispetto al grado di usura ... però devo riconoscere che ci sono andati molto vicini. La tecnologia XRF (X Ray Fluorescence) viene utilizzata per determinare quali soni gli elementi che costituiscono quel dato materiale (solidi e anche liquidi) Questo avviene sfruttando la risposta specifica di ogni elemento quando viene eccitato da una sorgente di raggi X . L'elemento reagisce emettendo a sua volta dei raggi X di fluorescenza caratteristici e che sono unici per quell'elemento... una vera e propria impronta digitale che lo identifica. Sino a un paio di decenni fa la stessa cosa si faceva con il microscopio elettronico a scansione ... un mostro costosissimo in cui il campione doveva essere prima ricoperto di un sottilissimo strato metallico (noi, per preparare i campioni, usavamo argento). Inoltre i tempi erano lunghissimi perchè, oltre alla preparazione del campione, bisognava aspettare che la cella di campionamento fosse priva di aria (tramite una pompa a vuoto collegata che doveva creare il vuoto spinto ... in caso contrario la lettura non sarebbe stata attendibile). Oggi questi macchinari sono più pratici e veloci seppur mantengano ancora la stessa struttura. P.S. Sfruttano fasci di elettroni e non di raggi-X Tornando agli analizzatori XRF, ne esistono di molti tipi (la tecnologia ha fatto passi da gigante) sia da banco che portatili (uno dignitoso da banco credo costi intorno a 18/20 mila Euro) Hanno il grande vantaggio che permettono una analisi del materiale senza doverne compromettere la struttura, quindi un'analisi non distruttiva ma altamente attendibile (basta pensare al controllo di qualità di prodotti aerospaziali, di oggetti antichi come reliquiari, ... insomma, non sarebbe giustificabile fare un buco per vedere la composizione 🤣). Non me ne vogliano i tecnici se ho voluto semplificare in questo modo. Posto lo schema del microscopio elettronico e esempi di analizzatori XRF da banco.1 punto
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Sarebbe di grande utilità trasformare "Cosa c'è sotto?" in una vera e propria rubrica in cui raccogliere tutti gli esemplari che presentano tracce di riconiazione. Ho notato in proposito un ulteriore esemplare molto interessante prossimamente in asta: https://www.sixbid.com/it/numismatik-naumann/10845/greek-coins/9421755/bruttium-kroton-nomos-stater1 punto
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Ciao, posto oltre ai 2 esemplari segnalati da @Vel Satiesaltri 5 esemplari della stessa tipologia trovati in rete anche questi con conii di incudine e martello diversi. Sicuramente ce ne saranno ancora quindi penso che sia una moneta non comune ma non rarissima 🙂1 punto
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Ciao @thetop Lo studio di Göbl non è disponibile sul web. Questo antoniniano non si trova nella tesi di Jean-Marc Doyen, e questo busto consolare con la legenda IMP GALLIENVS AVG esiste soltanto con l’esergo SM, tavola 223, n° 852. (Il n° 851 è la stessa moneta del Göbl 1349m illustrato sopra da grigioviola, con legenda IMP GALLIENVS P AVG). Ma la tua moneta con l’esergo ridotto alla menzione dell’officina S (la possibilità di una M sparita per colpa di un conio otturato mi sembra poco probabile) dovrebbe inserirsi nell’emissione precedente, accanto al Göbl n°1281 con lo stesso rovescio ma con un busto comune, a destra e radiato. Queste due emissioni sono state coniate durante il settimo consolato di Gallieno, nel 266 d.C. Una moneta interessantissima, complimenti!1 punto
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La moneta è un esemplare di Gallieno davvero interessante con un busto singolare e inusuale che fa sì che queste emissioni vengano definite dagli autori di area francese "exceptionnelles". Il busto in questione non è inedito ed è noto per la zecca di Milano (prima e seconda officina) abbinato a diverse tipologie di rovescio, il Goebl cataloga queste: la moneta da te postata non risulta censita dal Goebl che però ne riporta una similare per tipologia di rovescio ma con una legenda al dritto più lunga (IMP GALLIENVS P AVG) e con al rovescio come esergo SM, la sigla della città emittente abbinata all'officina (Secunda Mediolanum), anziché solo l'officina (S): che dire... Complimenti! Bel colpo! Non escluderei che il tipo sia noto a Doyen che aveva trattato approfonditamente la zecca di Milano. Devo mettermi con calma a vedere la sua tesi di dottorato e vedere se c'è il tuo esemplare, se riesco nei prossimi giorni ci dedico un po'di tempo e vedo di fare qualche ricerca.1 punto
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Essendoci un'associazione/organizzazione dietro a questi tizi che li forma per queste azioni stupide, si dovrebbe anche: 1- considerare i suoi dirigenti corresponsabili nell'azione penale 2- chiamarla in causa per i danni patrimoniali 3- ed infine chiederne lo scioglimento in quanto promuove ed istiga alla commissione di reati (tipo un'associazione a delinquere) Oggi imbrattano edifici e opere d'arte, domani chissà dove si potrebbero spingere per realizzare i loro scopi ? Anche le BR avevano come finalità iniziale l'equità sociale, ma sappiamo tutti che cosa sono diventati poco dopo ed anche che pericolo hanno rappresentato ( e forse ancora oggi). Forse esagero e mi sbaglio, ma prevenire è meglio che curare.1 punto
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Sull'argomento c'è stata una discussione recente: La moneta inserita lì da Emiliano 77 non sembrava triangolare.1 punto
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