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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/27/23 in tutte le aree
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Hello all, I hope that you do not mind me also participating in this thread that is quite close to my heart and is one of my collecting themes. I have too many of this type across many mints. I hope that youi do not mind me sharing a few in this thread. I will start with a small selection of my Constantius II coins from Antioch. These coins get progressively smaller and lighter:- Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped & cuirassed bust right Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman is bearded and falls forward reachine towards emperor (type FH3) Minted in Antioch (* | _ //ANE). A.D. 348-350. Reference:- RIC VIII Antioch 122 var (unlisted for this officina, listed for A. B. D and Z, which are S) 4.54 g. 24.18 mm. 0 degrees Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped, cuirassed, bust right Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman is bearded and falls forward reaching towards emperor (type FH3) Minted in Antioch (Gamma | _ //ANS). A.D. 350-355 Reference:- RIC VIII, Antioch 132 Obv:- DN CONSTAN - TIVS P F AVG, Pearl diademed, draped and cuirassed bust right Rev:- FEL TEMP RE - PARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman is bearded and falls forward clutching horse's neck (type FH4) Minted in Antioch. (Gamma | _ //ANB). A.D. 350-355 Reference:- RIC VIII, Antioch 135 Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped & cuirassed bust right, Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Helmeted soldier left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield at ground to right. Horseman turns to face the soldier, and reaches his left arm up towards him. He is bare headed and bearded Minted in Antioch (E | _ /ANEI). 350-355 AD. Reference:- RIC VIII Antioch 144 (C2) (officina 15) Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped & cuirassed bust right Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman is bearded and falls forward reachine towards emperor (type FH3) Minted in Antioch (S | _ //ANZ). Reference:- RIC VIII Antioch 148 Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped & cuirassed bust right Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman is bare headed and bearded and reaches towards emperor (type FH3) Minted in Antioch (//ANB). 6th November 355 A.D. - 3rd November 361 A.D. Reference:- RIC VIII Antioch 187A (C3) 18.86 mm. 2.14 gms, 0 degrees Obv:- D N CONSTANTIVS P F AVG, pearl diademed, draped and cuirassed bust right Rev:- FEL TEMP REPARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman is bare headed and falls forward clutching horse's neck Minted in Antioch (// ANGI). References:- RIC VIII Antioch 188 3.41 gms. 17.41 mm. 180 degrees Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped & cuirassed bust right Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman is bare headed and bearded and falls forward clutching his horse. Minted in Antioch (M | _ //ANTheta). Reference:- RIC VIII Antioch 191 (C3) Regards, Martin5 punti
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A proposito di Andrea Del Pup... sul suo sito spiega nel dettaglio tutti i diversi casi di sdoppiamento del conio. https://www.erroridiconiazione.com/c-8-2-sdoppiamento-del-conio/ Un altro esempio, Centesimo "Italia su Prora" sempre 19154 punti
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Salve. L’utilizzo dello stesso identico conio per minimo due anni consecutivi ( 1856/57) non potrebbe rilevare che lo stesso identico “doppio orecchio” sia presente direttamente sul conio piuttosto che solo sulle singole monete? In definitiva, non si è portati a pensare che il difetto “doppio orecchio” possa non costituire un difetto verificatosi nella fase di coniazione riguardante la sola moneta, ma, piuttosto e più verosimilmente, un difetto risalente all’origine, cioè al momento della realizzazione e dell’utilizzo del conio stesso? Se così fosse, ne deriverebbero interessanti conseguenze sul ruolo da attribuire al “doppio orecchio” nella monetazione napoletana ed a tanto altro. Queste, naturalmente, non sono certezze assodate, ma solo congetture su cui, però, sarebbe opportuno riflettere attentamente.4 punti
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Ciao a tutti, Il Sig. Delpup qui spiega bene le tecniche di coniazione, anche se per una zecca diversa e posteriore di circa sessant'anni, ma penso che il procedimento sia comunque molto simile. Un saluto Raffaele.3 punti
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Buon pomeriggio a tutti, riapro l'argomento solo perché mi preme fare una piccola precisazione su ciò che ho scritto riguardo alle piastre 1798 con interno corona rigato... per onestà intellettuale, devo proprio fare una correzione su questo punto - perché ripensandoci - mi sono reso conto che i conii delle Piastre 1798 con interno corona rigato, non possono essere tra quelli modificati nel 1799 durante la Repubblica Napolitana, per il semplice fatto che, mi pare non sia mai stato censito un conio con data 1798 che presenti 9 torrette nello stemma del Portogallo e che, allo stesso tempo, non presenti la rigatura obliqua nella corona. Invece, le Piastre con data 1799 con interno corona rigato, presentano le canoniche dieci torrette nello stemma del Portogallo. Concludo che - molto probabilmente - tale variante 1798 sia stata coniata solo in quell'anno, mentre la stessa variante 1799 - come avevo già ipotizzato - potrebbe anche rientrare tra i conii modificati dal Perger nei mesi della Repubblica Napolitana. Tutto qui. Un saluto, Lorenzo3 punti
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I am a specialist in collecting the coins of Septimius Severus and particularly those from his eastern mints. I can confirm that the original coin in this thread come from the later period of Laodicea-ad-Mare. What has not helped in this thread is that several of the coins have been mis-identified as Rome but are indeed Laodicea. The best way to understand the different styles are to study as many correct examples as you can. I have a gallery of a small section of my collection that is aimed at this period from Laodicea. https://www.forumancientcoins.com/gallery/thumbnails.php?album=1473 I must admit that my passion is not these later issues but the earlier "old style" eastern issues. Regards, Martin3 punti
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Buongiorno, segnalo l'uscita del seguente saggio storico distribuito dall'editore Aiep (https://www.aiepeditore.com/prodotto/falsa-moneta/) in vendita oltre che in libreria nei vari marketplace o piattaforme di vendita libri online (mondadori, felrinelli, ibs ecc ecc). Falsa Moneta è la storia di due falsari sammarinesi che, muovendosi nella Valmarecchia di fine ’800, tra San Marino, San Leo e Rimini, mettono in atto una serie di tecniche collaudate per fabbricare e diffondere monete e banconote false. L’autore, attraverso una documentata ricerca bibliografica ed archivistica negli archivi sammarinesi, romagnoli e marchigiani, ricostruisce tutti i passaggi della vicenda a partire dall’arresto di Freducci, complice delle prime falsificazioni. La narrazione si concentra poi sui personaggi di Taddei e Filippucci, i veri protagonisti del manoscritto e della relativa storia falsaria. Il Taddei, cognato di Filippucci, si presenta come un personaggio complesso, capace di condurre una vita turbolenta e in aperto contrasto all’ordine costituito, spesa a coniare false monete, nella fabbrica di Montebello di Torriana e non solo. Nella sua attività criminale coinvolgerà lo stesso Filippucci, il quale si troverà a fare i conti con la giustizia a partire dai 16 anni di età, reprimendo le proprie vene talentuose e artistiche che riprenderà soltanto dopo aver espiato ben due condanne penali. Un artista che, nonostante la vita umile condotta, lascerà memoria di sé, oltre che negli archivi criminali, anche in affreschi, disegni e pregevoli lavori d’intarsio, tanto da valergli riconoscimenti internazionali, quali una menzione d’onore all’Expo di Parigi 1900. Falsa moneta, tuttavia, non è solo la narrazione criminale di ingegnosi falsari, di perizie, e di vicende e interrogatori giudiziari, dispute sentimentali risolte ad armi da fuoco, evasioni e periodi di esilio. Al contrario, il manoscritto è inserito all’interno della cornice sammarinese di metà ’800 e si presenta anche come uno spaccato del contesto sociale, storico e penale di San Marino e dell’Italia del XIX secolo. I continui rimandi ai processi, alla società e alla giurisdizione del tempo, rendono la ricostruzione di Falsa moneta non solo un testo narrativo affascinante da leggere, ma anche un saggio, unico nel suo genere, interessante sotto il profilo soprattutto culturale, giuridico e sociale. Un’appendice conclusiva più tecnica, basata sulle perizie e i verbali dell’epoca, ricostruisce in ogni aspetto i procedimenti di coniazione di moneta e argentatura\doratura a corrente elettrica mediante l’utilizzo di un’ ingegnosa e rudimentale pila voltaica, trasformando cosi l’officina dei falsari, anche in un laboratorio di sperimentazione chimica e scientifica. Per quel che riguarda invece la contraffazione di cartamoneta della Banca Nazionale nel regno d’Italia, il Filippucci utilizzerà un metodo innovativo e fino allora sconosciuto ai periti dell’epoca. Antonio Massimino capo della stamperia dell’officina governativa carte e valori di Roma rimase ammirato da questa tecnica di contraffazione eseguita a penna che racchiudeva in se le doti del suo esecutore, pittore, incisore e disegnatore meccanico. Nell'appendice fotografica sono inseriti diversi documenti dell'epoca, tra i quali, la falsa cartamoneta da 100 lire della banca nazionale nel regno d'Italia disegnata dal Filippucci, gli appunti per la corretta esecuzione del procedimento di argentatura a corrente elettrica e il disegno originale della macchina torchio utilizzata per la coniazione delle lire e delle mezze lire di Vittorio Emanuele II.2 punti
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Buongiorno. Oggi per dimenticare di non essere venuto a Verona mi sono fatto un regalino. Ducato di Pietro Lando in conservazione spl+/fdc. Peso gr. 3,48. Un grazie al mio spacciatore di monete di fiducia. Ex nac 108.2 punti
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Salve ho trovato una cartolina raffigurante Roma viaggiata nel 1926 con annullo “acquistate buoni postali” come da foto. Mi ha incuriosito. Chiedo ai più esperti maggiori informazioni al riguardo. Ringrazio in anticipo2 punti
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Sono esattamente del parere che ART ha sopra elegantemente espresso. Io parlo una mezza dozzina di lingue, che non mi fa più intelligente di quelli che ne parlano magari solo una ma perfettamente (perfezione qui teorica) e mi sento in grado di dire - dall'alto della mia esperienza (pratica) - che le lingue sono una massa fluida, che il vento (i parlanti) spinge qua e là e forma delle onde (le mode) che certe volte si perdono al largo (per. es. certi neologismi di vita breve), altre volte giungono a riva (tipo i termini che vengono implementati). L'unico modo per evere certezze sarebbe quello di congelare il tutto, ma così si perderebbero le scintille di vita pulsante create dall'attrito del movimento. Per fortuna io di esami non ne devo più scrivere, posso liberamente scrivere come voglio e se qualcun ha qualcos' da ridire, faccio appello alla mia licenz poetica. Servus, Njk2 punti
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Ho fatto con piacere questo post. Tanti anni fa, nel corso di laurea in filosofia, dovetti sostenere un esame sulla pedagogia sperimentale di Don Milani. Fui attratto molto da quella figura e rimasi molto colpito dalla "Lettera ad una professoressa", fu uno degli esami che più mi coinvolse (per la cronaca ebbi 30 e lode). Ricordo che il "Priore di Barbiana" era morto da pochi anni e la sua opera era oggetto di dibattiti e, come sempre, c'erano due fazioni avverse, "l'un contro l'altra armata". Quindi mi fa piacere che oggi Don Milani sarà celebrato ad alto livello....ma per me resta pur sempre una figura romantica..."un prete di periferia" che osò dubitare e rivoluzionare, mettendo al centro della sua opera il suo enunciato preferito "I care".2 punti
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Dopo l'elisione e il troncamento propongo una nuova forma: l'annientamento. Eccone un esempio:2 punti
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Questa moneta abbonda nelle aste di maggio Complimenti per la conservazione. Ben al di sopra delle altre.2 punti
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La ringrazio perché l'accostamento della numismatica alla famiglia Milani Le ha fatto ricordare don Lorenzo. Una generazione ( la mia), che ha vissuto in "contemporanea" la Sua vicenda umana ed educativa. Gli siamo sempre grati per quello che ci ha trasmesso: i valori veri della vita e della democrazia. Oltre l'aspetto umano c'è da evidenziare un altro grande dono che ci ha lasciato, quello di commuoverci per le parole che ha scritto , per quello che ci ha comunicato, per quello che ha fatto, (la scuola di Barbiana, la "piscina" costruita per i poveri ragazzi che non sanno nuotare) sono testimonianza di amore che commuove, sempre. Invito tutti a fargli visita a Barbiana, Lui e' sepolto lì, in quel piccolo cimitero che raccoglie le Sue spoglie (con gli scarponi da montagna). Pero', da accanito lettore quale sono non posso tralasciare i suoi libri "Lettera ad una professoressa" e "Lettere di Don Lorenzo Milani, priore di Barbiana" evidenziando la sua bellissima "lettera a Pipetta". Vorrei ricordare che il Papa è andato a trovarlo. Grazie, SANTI2 punti
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I apologise for the intrusion and my lack of Italian. I was made aware of this board and thought it worth sharing the following coin, which is the same coin as above but BEFORE the engraver had an opportunity to make his enhancements. This should provide you with all the information on which areas of the coin have undergone new engraving. Regards, Martin (maridvnvm)2 punti
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Buona sera, il disallineamento deriva semplicemente dal fatto che dopo la rivolta del vespro Napoli e Sicilia ebbero storie monetarie in larga parte separate. Si trattava di due regni diversi ognuno con una diversa politica monetaria ed interessi diversi. Farò un breve sunto. nel 1278 Carlo D'angiò introduce il carlino del valore di mezzo tarì d'oro e del peso di circa 3.3 g. Poichè il Tarì era diviso in 20 grani, se ne ebbe che il Carlino si divideva in 10 grani (Grana a Napoli). Con la rivolta dei Vespri il Carlino viene "copiato" in Sicilia, quantomeno dal punto di vista ponderometrico. In Sicilia prende il nome di Pierreale. Si divide anche qui in 10 grani. Intorno al 1300 Carlo II D'angiò riforma il carlino Napoletano, per mantenere intatto il rapporto tra moneta d'argento e moneta d'oro a 15 a 1 (l'oro si stava sopravvalutando sull'argento). Il carlino viene coniato con un piede di circa 4 g e prende il nome di gigliato (diviso sempre in 10 grani). Il pierreale rimane inalterato (sempre 3.3 g). I piedi monetari rimangono grossomodo stabili fino a metà del 1400. All'inizio del regno di Giovanni d'Aragona il Pierreale deve essere svalutato per tutta una serie di problematiche economiche interne alla Sicilia. Il nuovo Pierreale (che oramai chiamano carlino anche in Sicilia) pesa 2.6 g. A Napoli il carlino da 10 grana (che ora prende il nome di coronato) pesa sempre 4 g. Ferdinando II D'Aragona effettua una nuova svalutazione della moneta Siciliana ed introduce il tarì (o Aquila) da 3.6 grammi e del valore di 2 vecchi pierreali. In quest'epoca per la prima volta il Tarì pesa quanto il carlino Napoletano (3.6 grammi). Non è una coincidenza, Ferdinando il cattolico aveva appena riunificato i due regni. Ovviamente il tarì Siciliano eredita la suddivisione in 20 grani. Tuttavia una seconda svalutazione fatta sempre da Ferdinando II in Sicilia ai primi del '500 porta il tarì ad un peso intorno ai 3 g. Il tarì Siciliano pesa ora meno del Carlino Napoletano. Il tarì Siciliano in epoca vicereale pesa sempre leggermente meno del carlino Napoletano. Sotto Carlo V il tarì Siciliano pesa 2.9 g, sotto i 3 Filippi 2.6 g. Il carlino Napoletano si Stabilizza per larghissima parte del '600 intorno ai 3.1 g. Ed ecco che sotto Carlo II di Napoli stavolta è il carlino napoletano a dover essere svalutato per motivi fiscali ed economici vari (di cui non è opportuno parlare in questa sede). Con due svalutazioni successive, se non ricordo male, il peso del Carlino si riduce fino a 2.2 g, peso che manterrà fino al 1859. Il tarì Siciliano rimane stabile a 2.6 grammi. E' ora lui a pesare più del cugino Napoletano. Sarà Carlo di Borbone a stabilire l'eguaglianza tra le due monete, per ovvi motivi pratici di circolazione monetaria tra i due regni, svalutando nuovamente il tarì Siciliano fino ad un peso di 2.2 g. Peso che le due monete manterranno fino alla fine dei loro giorni.2 punti
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Dalla prossima asta Munzen & Medaillen, solita produzione da pressa... con immagine conio Rovescio ... Siamo alle solite ... 😞2 punti
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Buonasera a tutti, la sera dopo una giornata di lavoro la mia mente come quella di tanti non trova sosta e non pone limiti alla fantasia. Allora mi è venuta l'idea di impostare una discussione leggera, una sorta di contenitore di monete Borboniche che abbiano un filo comune, un doppio orecchio. Ho spulciato sul Web e sul nostro Forum ma non ho trovato una discussione specifica ad hoc. Per onestà e completezza linko quella che ho trovato che ha più attinenza con quello che mi accingo a fare soprattuto con il vostro aiuto. Una discussione da far crescere insieme ognuno apportando del suo. Questa è una discussione di Ascolto visto il titolo. Ognuno posti il suo doppio orecchio... Inizio con il mio. Una mezza piastra di Ferdinando II millesimo 1859 ( sarei tentato di dire 9 su 7). Un apprezzabile e visibile Doppio padiglione auricolare... Segni di rimozione di appiccagnolo, segni di strappi e graffi di conio al rovescio, ma resta per me comunque una moneta pienamente godibile e collezionabile. Aspetto le vostre. Saluti Alberto1 punto
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Teramo rifà la pavimentazione e sotto la strada scopre magnifici mosaici romani. A che epoca risalgono? Resti di una villa romana, sotto l’asfalto. Nelle scorse ore, a Teramo, sono stati trovati magnifici pavimenti musivi romani, che dovevano decorare una villa. Ne dà notizia la Soprintendenza ABAP per le province di L’Aquila e Teramo. Siamo, più o meno, secondo una prima valutazione, al I secolo dopo Cristo, qualche decennio prima della fine di Pompei. · “Interamnia Praetuttiorum – oggi Teramo continua a svelarsi sotto di noi e regala nuove informazioni sulla sua storia. – annuncia la Soprintendenza abruzzese – Così è accaduto in via Sant’Antonio, nel cuore della città, dove nell’ambito dei lavori per il rifacimento della pavimentazione stradale sono venuti in luce due nuovi mosaici e diverse strutture di interesse archeologico. Sono state individuate tre pavimentazioni riferibili ad altrettanti ambienti, in collegamento tra di loro e attribuibili con molta probabilità a una domus di epoca romana. Si tratta di un mosaico, nei colori del bianco e del nero, con decorazione centrale costituita da una composizione a scacchiera e con cornice composta da una doppia fascia e da una treccia a due capi; la pavimentazione pare collocabile nel I sec. d.C. Accanto a questa ne è venuta in luce un’altra, al momento in corso di indagine, di cui si riconosce una soglia di ingresso con una decorazione con motivo vegetale, mentre una ulteriore pavimentazione in tessellato, impreziosita da piccoli elementi in pietra colorati, è stata intercettata a seguito di un allargamento dell’area di scavo. A completare le scoperte, una ricca presenza di intonaci dipinti nei colori del rosso, giallo, verde e nero, in parte presenti in frammenti negli strati di riempimento, in parte ancora in opera, a decorare quello che rimane delle pareti degli ambienti”. https://www.stilearte.it/teramo-rifa-la-pavimentazione-e-sotto-la-strada-scopre-magnifici-mosaici-romani-a-che-epoca-risalgono/1 punto
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Buongiorno, attendevo da tempo stile "cinese sulla sponda del fiume" una discreta occasione economica per acquisire un antoniniano di Mariniana, anche un po' per chiudere la galleria ritrattistica familiare di "Valeriano and relatives". In questi ultimi giorni ho trovato da venditore professionale francese (molto gentile e disponibile tra l'altro) un esemplare in condizioni di conservazioni non altissime (come molti esemplari del periodo anzi, nemmeno troppo male in confronto ad altri) ma comunque chiaramente autentica e catalogabile. Quindi dopo una breve contrattazione... è arrivato da me. MARINIANA, ANTONINIANO, Emissione: 256 d.C. (Prima emissione), Zecca di Roma, R.I.C. V-1, 3; Cohen, 2-3; DIVAE MARINIANAE Busto di Mariania diademato, velato e drappeggiato rivolto a destra su crescente di luna / Pavone stante con testa rivolta a sinistra (che identifica il RIC 3) e che dispiega la coda. Metallo: AR, gr. 2,69, Diam.: mm. 23. Come già detto le condizioni di conservazioni non sono ottimali e se la superficie monetale già di suo si presenta porosa i conii (specie quello di rovescio) sono ad un punto di usura abbastanza marcato. Detto ciò è sempre per confronto e per discussione/didattica c'è un particolare un po' strano che non quadra (anche se ritengo spiegabile -credo- a livello tecnico) e che, limitandosi solo ad una visione da foto, potrebbe creare qualche dubbio in qualche osservatore meno esperto. Quale? E con che motivazione? Buona giornata Illyricum1 punto
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Segnalo l'uscita del n. 129 di Monete Antiche. Questo è il sommario: Selinunte: dracma con Eurymedousa (o Eurymedosa). (Alberto Campana) [3-8] Il linguaggio delle monete. Demetra (Cerere) - Euteria (Abbondanza) - Annona - Trittolemo - Persefone/Cora (Proserpina) - Il cavallo Arione - Despena. (Giovanni Santelli e Alberto Campana) [9-18] Il ritratto di Fulvia, moglie di M. Antonius, su una moneta provinciale di Tripolis (Phoenicia). (Katia Pontone) [19-31] Marcus Claudius Marcellus, figlio di Octavia, marito di Iulia, nipote e genero di Augustus. (Antonio Morello) [32-45] ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica (a cura di Luca Lombardi). B. von Koehne, Beitrage zur Munzkunde Sud-Italiens vor der Hohenstaufischen Herrschaft, in "Mémoires de la Société d'Archéologie et de Numismatique de St. Pétersbourg", vol. V, Pétersbourd 1851, pp. 340-357. [1-8]1 punto
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Nella serie dei monogrammi presenti nei bronzi repubblicani compare a volte la sigla AT oppure TA secondo come si voglia leggerla . Questo monogramma o sigla o simbolo , rimane anonima nel senso che se fosse un monogramma non apparterrebbe a nessun magistrato conosciuto avente un nome che inizi con queste lettere ; soltanto due Gens repubblicane iniziano con AT , la Atia e la Atilia , ma nella prima Gens i Magistrati monetali conosciuti furono Atio Balbo , Propretore in Sardegna nel 59 a. C. e Atio Labieno dei quali non si conoscono Assi emessi o suoi sottomultipli , mentre nella seconda Gens i Magistrati furono un Atilio Saranus , un Marco Atilio Saranus e un L. Atilio Nomentano , questi “firmarono” le loro emissioni con SAR , M. ATILI e L. ATILI , ma nessuna di queste Gens citate mai con il monogramma AT-TA . Se invece volessimo leggere nel monogramma TA al posto di AT , l’ unica Gens repubblicana conosciuta che emise monete fu la Tarquitia , il cui Magistrato fu un Questore , C. Tarquitio , di cui si conosce un Denario . In considerazione di questo mio dubbio , spero che qualcuno piu’ esperto gentilmente me lo chiarisca , ho cominciato a fare delle ricerche in campo numismatico : monete e libri , ricerche numismatiche che mi hanno portato a quanto sopra descritto , finche’ sono giunto alla parte letteraria , al libro del Garrucci : “Le monete dell’ Italia antica” nel quale testo alla tavola XXVI (punti 4a-b , 5a-b , 6a-b) delle monete fuse ho trovato degli Aes Signatum con impresso quello che sembra il monogramma o sigla AT o TA , lingotti frammentati di bronzo ( vedere foto) che furono trovati a Tarquinia . A fronte di quanto esposto sorge naturale una domanda : c’e’ un legame tra la sigla o simbolo presente sull’ Aes Signatum con quello presente sull’ Asse repubblicano ? Oppure e’ solo una coincidenza ? Altra domanda : AT o TA potrebbe invece essere un monogramma arcaico delle Gens sopra nominate ? Per concludere , per chi non avesse il testo del Garrucci , riporto in foto quanto da lui scritto a proposito degli Aes Signatum che presentano questo simbolo , sigla o altro : AT o TA . Essendo propenso a ritenere le due lettere piu’ un monogramma , avendone le caratteristiche , piuttosto che altre possibilita’ , sarebbe utile ed anche necessario sapere a chi appartenne , quindi sentire i pareri dei piu’ esperti della sezione , grazie . In foto un Asse con il monogramma AT-TA in questione , la tavola XXVI del Garrucci e la descrizione a pagina 12 del libro , dei tre esemplari di Aes Rude disegnati nella tavola .1 punto
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Come in Highlander: ne resterà solo uno... Di solito amo i duelli e le sfide ma per questa volta mi sfilo...1 punto
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Non sono d'accordo: " i gatti avranno vita libera " è questa la forma corretta! Soprattutto dai parassiti...di qualunque genere...1 punto
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Buonasera a tutti. Ringrazio per la risposta dettagliatissima ricevuta da gennydbmoney. Ho un ulteriore spunto di riflessione su questa moneta. Secondo voi al dritto la porzione superiore destra dello stemma è mal definita a causa di usura oppure potrebbe essere proprio il conio (conio stanco si dice?) liscio in quella porzione? Mi è venuto il dubbio perchè la corona di alloro in alto a destra non è cosi mal definita come lo stemma. Che dite? Grazie per le risposte1 punto
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Sabato 16 marzo 2024 si terrà presso il Department of Anglo-Saxon, Norse & Celtic (ASNC), presso la Faculty of English, 9 West Road, Cambridge CB3 9DP, il IX International Symposium in Early Medieval Coinage. Il tema è il commercio e i relatori devono ancora essere annunciati. Organizato da Tpny Abramson (quello delle monete anglosassoni). Se sei interessato a partecipare, contatta [email protected]. I posti sono limitati, quindi non tardare! Il simposio è gratuito oltre a un costo simbolico per coprire i rinfreschi e un pranzo a buffet.1 punto
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Many thanks for the welcome. I am glad that you like some of my coins. Here are some from the same mint but minted under Constantius Gallus. Obv:– DN CONSTANTIVS IVN NOB C, Bare, bust draped and cuirassed right Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Soldier spearing fallen horseman, who is bare headed, reaching backwards Minted in Antioch (Gamma | _ // ANA), A.D. 350-355 Reference:– RIC VIII Antioch 134 This would have been a nice coin but an uneven strike means it has lost detail on the lower part of both sides Obv:– DN CONSTANT-IVS NOB CAES, Bare, bust draped and cuirassed right Rev:– FEL TEMP RE-PARATIO, Soldier spearing fallen horseman, who is bare headed, falling forward, clutching his horse. he is bare headed Minted in Antioch (G|_//ANS), Reference:– RIC VIII Antioch 137 (C) Obv:– DN CONSTANTI-[VS NOB CAES], Bare, bust draped and cuirassed right Rev:– FEL TEMP RE[PARATIO], Soldier spearing fallen horseman, who is bare headed, reaching backwards Minted in Antioch (S | _ // AND) Reference:– RIC VIII Antioch 149 var (149 rated S). Unlisted workshop1 punto
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Per collezionare monete francesi, si dovrebbero consultare due dei cataloghi più venduti in Francia, il catalogo Gadoury e Le Franc 2019. GADOURY Victor, Monnaies Françaises 1789-2021, 25ᵉ édition LE FRANC - LES MONNAIES, LES ARCHIVES, 2019 Gadoury-584: 1809 A: B (€40), TB (€70), TTB (€180), SUP (€500), FDC (€2300) 1810 A: B (30€), TB (55€), TTB (120€), SUP (400€), FDC (2000€) F. 307 (Le Franc 2019): 1809A: B (€40), TB (€70), TTB (€180), SUP (€450) 1810A: B (25€), TB (50€), TTB (90€), SUP (400€), SPL (1300€) Ovviamente, il prezzo incluso in un libro è scaduto prima che vada in stampa.1 punto
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Ipotesi interessante e che mi sento di condividere ma non avendo conoscenze approfondite sulle tecniche di coniazione preferisco non sbilanciarmi in merito...1 punto
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posso solo dirti che compare in tavola 46 del Gobl, descrizione assai generica: obolo del norico type LL peso 0,86, rif. Paulsen 6751 punto
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Sì, sono nato highlander. Purtroppo dotato di pochi mezzi e sono secoli che tribolo... 🥺 Arka 😁 Diligite iustitiam1 punto
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È una istituzione nata con buoni principi e migliori fini ma poi è diventata una lobby guidata da banchieri affamati di profitto. Basta guardare l’attuale miope politica di continui rialzi dei tassi di interesse che stanno mettendo in ginocchio imprese e famiglie in nome di un astratto quanto privo di senso obiettivo di riportare l’inflazione al 2%. Peccato che i soloni di Bruxelles non abbiano realizzato che questa inflazione non è da eccesso di domanda ma da speculazione sulle materie prime. Quando avranno affamato mezza Europa e si accorgeranno delle scempiaggini che stanno attuando sarà troppo tardi perché intanto molte aziende avranno chiuso, molti cittadini non saranno riusciti a pagare i mutui e le banche gli avranno preso gli immobili, arricchendosi ulteriormente. Non so davvero cosa ci sia di così meritorio da celebrare.1 punto
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Bellissima questa parola "I care" (mi occupo di te, ti ho a cuore) di Kennedyana memoria. Ogni volta che la sento mi si "rischiara" l' anima e guardando (con occhi lucidi) quello che sta' avvenendo in Romagna (quanti giovani solidali!) penso che i Suoi insegnamenti non sono andati perduti.1 punto
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Complimenti! Che asta la 108 Nac! Ero in sala e qualche lotto me lo ero aggiudicato. Con il senno di poi e con maturita' in piu' avrei dovuto fare di piu'. Ricordo una seconda parte con diversi invenduti in particolare sulle lire e i pezzi d'argento seicenteschi o comunque aggiudicazioni poco guerreggiate. Giudicavo le basi troppo alte allora...guarda un po' adesso nel mercato numismatico...tornerei indietro nel tempo volentieri...1 punto
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Sembrano quasi “pubblicitari”.. ve ne sono anche di simili ma con altri messaggi. Ho posto la domanda in quanto non conosco la tematica, ho pensato di trovare sicuramente risposta qui nel forum. Peraltro ho provato a fare una ricerca con “acquistate buoni postali” e ho visto che la discussione non era mai stata toccata1 punto
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Anch'io mi sono chiesto in passato se fosse più raro il mezzo Baiocco del Papa o del Camerlengo parlando del 1676 Ferrara in quanto i passaggi in asta sono sconosciuti e, come dice giustamente Roberto, difficilmente "registrabili" per questi piccoli nominali rispetto ai Giuli, Testoni o Piastre. Complimenti per il tuo acquisto....ricordo la mia soddisfazione quando misi in collezione la "sorella" di Sede Vacante come l'hai chiamata tu e quindi immagino la Tua.... Daniele1 punto
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Saluti a tutti. Innanzitutto complimenti Alberto @Litra68 per la bella discussione che hai postato. L'argomento è molto interessante e poco dibattuto e spero sia l'occasione per condividere le monete che presentano tale anomalia. Se la risposta sarà positiva, potremo censire i millesimi che presentano il "Doppio Orecchio" e cercare di avanzare qualche ipotesi. Per adesso condivido il mio 10 Tornesi 1856. Ciao Beppe1 punto
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Molto bella, prima o poi se riesco voglio aggiungere qualche altra moneta di quel tipo alla mia collezione, per adesso possiedo solamente quella con l'albero dai frutti tondi della zecca di Treveri 😀1 punto
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Buongiorno a tutti, Alberto partecipo volentieri con le mie... Un saluto. Raffaele.1 punto
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Con questo software puoi ingrandire fino a 600 volte utilizzando l'intelligenza artificiale.1 punto
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DE GREGE EPICURI Vi mostro questo gettone che mi pare interessante (anche se è abbastanza comune, mi dicono). Nel 1833, se leggo bene, la statua di Napoleone fu rimessa sulla sua colonna, dalla quale evidentemente era stata tolta. Insomma, l'aveva fatta togliere Luigi XVIII, e viene fatta rimettere dalla "monarchia di luglio" (Luigi Filippo). Le scritte sono ovviamente in francese.1 punto
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Il commerciante le acquista a 8 euro, al massimo 10 se fior di conio. Ti consiglio di tenerle, sono davvero bellissime per quanto comuni, vista la tesaurizzazione delle famiglie italiane.1 punto
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Il termine corretto è fornito, o condiviso. Questo che hai definito intrallazzo strano non ha niente di strano e tecnicamente si chiama pooling, una pratica comune fin dalla nascita dell'euro in contante unitaro: se per qualunque motivo uno stato ha necessità di monete nuove gliele può anche passare un altro (al costo facciale, ovviamente) e le mette in circolazione. Il risultato finale è lo stesso, come se fossero state prodotte ed emesse localmente. Un esempio particolare che noi italiani conosciamo bene è quello citato da fagiolino, la circolazione degli 1 e 2 cent austriaci: visto che in Italia come in altri stati si è deciso di non produrre più le 1 e 2 cent se ne vogliamo mettere lo stesso in circolazione locale ce le facciamo dare dall'Austria. Come puoi notare da quanto scritto da Rossano questo meccanismo è molto battuto dai gomblottari di professione, quindi vediamo per sicurezza di chiarire sinteticamente qualche punto: "Da un punto di vista tecnico invece dice una cosa piuttosto significativa, che l'euro come moneta unica in realtà non esiste. ogni paese usa e contabilizza il proprio euro nazionale, che ha solo un cambio fisso con le altre," Classica farneticazione in voga negli anni 2000, dopo la messa in circolazione del contante in euro. Naturalmente non esistono "euro nazionali" e la loro contabilizzazione e uso sconnesso, anche perchè come ben sappiamo le entità che emettono l'euro sono due differenti (come in quasi ogni paese al mondo): gli stati per le monete e la banca centrale per le banconote. Nella fondazione dell'unione monetaria gli stati dell'eurozona dell'epoca hanno deciso di comune accordo di istituire una valuta in cui... "soprattutto le decisioni circa le politiche monetarie [sono] prese dall'unico organo sovranazionale, la BCE." Il che contraddice già di per sè le precedenti affermazioni sull'esistenza di fatto di diversi euro. La politica monetaria della valuta è una, centralizzata, com'è ovvio che debba essere. "Il quadro dell'emissione monetaria, con ogni paese che emette e gestisce le proprie monete, contrassegnate dalla faccia nazionale," Visto che con pochissime eccezioni tutte le valute del mondo sono emesse in moneta dallo stato (in genere dai ministeri delle economie) e in banconota dalla banca centrale è normale che le monete di un'unione monetaria possano anche avere una faccia diversa, ma ciò non cambia la sostanza: quelle monete e quelle banconote, indipendentemente dalla grafica di una faccia, sono per volontà e legge degli stati membri una valuta sola con una gestione sola. Non a caso in UE gli stati determinano le caratteristiche tecniche comuni delle monete (e anche delle banconote) ma è la BCE che calcola quante bisogna emetterne per garantire la normale circolazione. "rende visibile cioè il vero sistema di funzionamento dell'intero euro. A ben vedere anche le banconote hanno il contrassegno nazionale, che è la prima lettera del numero di serie." Rende visibile cioè che non va data retta alle balle complottiste, anche quelle fuori moda, perchè fa male alla mente e al corpo come fumare o drogarsi. Ad esempio, a ben vedere le banconote non hanno più da un pezzo neanche il contrassegno nazionale, in quanto nella serie Europa la prima lettera indica la stamperia e non più lo stato in cui la banconota è stata emessa (che è diverso dal caso delle monete, perchè l'ente emissore delle banconote è solo la BCE). Un cenno anche al TARGET2 e assurdità varie applicabili ad esso: si tratta del sistema di regolamento lordo in tempo reale adottato in eurozona e oltre (ne fanno parte anche stati UE che ancora non adottano l'euro), come ne hanno tutti i sistemi bancari del mondo. Lo dico perchè la definizione di "complesso ed oscuro", che vuol far pensare al solito complotto in azione, è attributo caratteristico della modalità di pensiero in cui tutto quello che non piace è sempre "oscuro", "fumoso", "non chiaro", "narrazione ufficiale" ecc. Calcolarlo alla perfezione è impossibile, anche perchè non si poteva prevedere l'entità delle speculazioni dei commercianti sul changeover e il livello esatto dell'inflazione che si sarebbe avuta quest'anno.1 punto
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https://www.veronafil.it/it/veronafil/prossime-manifestazioni/1 punto
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Il primo è un coronato con sigla A sotto la croce: P/R 15a, MIR 68/1. Il secondo è con sigla C gotica sotto la croce; P/R 15b, MIR 68/2. A mio avviso i coronati così tosati, considerando che sono abbastanza comuni, sono il frutto di tosature estreme che alla fine hanno portato alla circolazione della moneta come frazione del coronato originale. Una moneta ormai non più facile da far accettare nelle transazione perchè fortemente tosata, veniva ridotta ulteriormente per essere scambiata come sottomultiplo o a peso.1 punto
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