Vai al contenuto

Classifica

  1. Massi1907

    Massi1907

    Utente Senior


    • Punti

      21

    • Numero contenuti

      170


  2. Oppiano

    Oppiano

    Utente Storico


    • Punti

      12

    • Numero contenuti

      7630


  3. Scudo1901

    Scudo1901

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      7908


  4. Liutprand

    Liutprand

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      7876


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/25/23 in tutte le aree

  1. salve a tutti, mi sono appassionato di banconote della corea del nord due anni fa,quando in un asta volevo cercare dei fogli di banconote interi e trovai dei fogli di banconote da 5000 won del 2006 da 24 che mi fecero aprire gli occhi su questa realtà misteriosa...eh si perchè la corea del nord è un paese di cui tanti sanno molto poco e che i media tendono a criticare...interessato dalla questione iniziai a guardare video su video e stampai il mio primo pick della corea del nord da tenere come mancolista(cosa che poi capii sbagliata in seguito ma ci arriveremo) con un obiettivo: collezionare tutte le banconote e simili di questa nazione così misteriosa,comprese relative varianti ed errori.A due anni da quel giorno la mia collezione è andata molto avanti e piano piano sono riuscito ad ottenerle quasi tutte comprese le rarità.h si perchè nonostante siano banconote molto economiche ce ne sono alcune che sono molto molto rare con alcune serie che a mio parere meriterebbero l'R4 o R5. A questo punto chi legge questa discussione potrebbe essere un pò scettico nel finanziare l'economia nordcoreana e per questo è importante precisare che la maggior parte dei soldi vanno al popolo nordcoreano che esporta le banconote illegalmente attraverso il confine con la cina e che è assolutamente vietato per legge esportare qualunque tipo di valuta dai confini nordcoreani inoltre è importante precisare che non tutte le banconote sono intese per la circolazione ma ci sono molte banconote cosiddette commemorative o per occasioni speciali oppure per usi speciali detto questo comincerei a spiegare le varie serie la collezione delle banconote nordcoreane può avere due inizi temporali: il 1945 o il 1947 le banconote del 1945,abbastanza costose per gli standard della corea del nord,sono state stampate da goznak,ovvero coloro che oggi stampano i rubli russi e sono state usate durante il periodo precedente alla nascita dello stato nordcoreano,è dunque ragionevole pensare che queste siano state riportate fuori dai confini coreani da soldati dell'armata rossa russa e che siano arrivati così ai giorni nostri.A conferma di questo,le banconote di questa serie,a differenza delle successive, si trovano molto più comunemente in russia.Queste banconote sono molto semplici e nascono in tagli di 1,5,10 e 100 won,di queste il 100 won si trova con filigrana e senza.La filigrana è pattern che si estende per tutta la banconota a forma di quadrati(questa cosa sarà ricorrenti anche nelle serie successive).Al momento io possiedo solo una 100 won con filigrana purtroppo e le sanzioni con la russia hanno reso ancora più difficile per me ottenere questo tipo di banconote.Vi allego intanto la foto di questa e potete vederle tutte qui : http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/ASI/KON/KON.htm questo link sarà importante anche successivamente quando parleremo delle varie varianti.In tutte le serie di cui parlerò darò un indice di rarità ed un fair value(ovvero valore giusto) perchè tanti compreso il pick tendono a esagerare i prezzi per questa serie rarità 7,5/10 fair value circolate come quella che vedete in foto della mia collezione queste banconote si aggirano sui 100 euro ma un esemplare unc arriva a costare 1000 euro
    7 punti
  2. Sabato prossimo si terranno le celebrazioni per il secolo dalla nascita di Don Lorenzo Milani (1923-1967), chiamato anche il "Priore di Barbiana" per il suo progetto educativo attuato sull'Appennino Tosco-Emiliano. Ebbene, in pochi sapranno che don Lorenzo era nipote di un grande numismatico: Luigi Adriano Milani (1853-1914). Laureatosi in filologia greca, nel 1877 ebbe l'importante incarico di catalogare il cospicuo ripostiglio della Venera, che comprendeva circa 50.000 antoniniani, ritrovamento avvenuto nel 1876 in provincia di Verona. In due anni riuscì a portare a termine l'immane impresa. Nel 1878 viene chiamato da L. Pigorini a Firenze e gli viene affidato l'inventario e la schedatura del Medagliere granducale. Fu poi chiamato in Etruria per organizzare i risultati dei ritrovamenti etruschi e dando vita al Museo topografico dell'Etruria, divenuto poi Museo centrale della civiltà etrusca, di cui Milani fu direttore; il museo viene inaugurato nel 1897 dal re Umberto I. Al ruolo di organizzatore affiancò anche quello di docente. Ancora oggi sono ricordate due sue opere ritenute fondamentali: Museo topografico dell'Etruria, Roma 1898 e Il Regio museo archeologico di Firenze, Firenze 1912.
    6 punti
  3. Salve. Condivido un tarì 1715 di Carlo VI con IM nel braccio. Gr. 4,33. Un caro saluto a tutti.
    6 punti
  4. Buongiorno. Oggi per dimenticare di non essere venuto a Verona mi sono fatto un regalino. Ducato di Pietro Lando in conservazione spl+/fdc. Peso gr. 3,48. Un grazie al mio spacciatore di monete di fiducia. Ex nac 108.
    4 punti
  5. In effetti questi rari denari si presentano quasi tutti con tondelli irregolari tranne qualche rara eccezione (ad esempio quello appartenente alla Collezione Reale). La forma particolare, escludendo i casi in cui il tondello si sia frazionato per le vicissitudini del tempo, porterebbe a supporre un metodo alternativo alla produzione dei tondelli simile a quello usato per i cosiddetti sesterzi di barra di epoca romana. Cioè i tondelli venivano tagliati da una lamina "quadrangolare". Un sistema sicuramente più veloce ma con un risultato poco gradevole agli occhi ma magari all'epoca accettato senza problemi non considerando l'estetica ma la sola funzione della moneta. Non va dimenticato poi che proprio sotto Giovanna I furono istituiti i quaternus in cui si rendicontavano le attività di zecca responsabilizzando i zecchieri che andavano a garantire quindi quanto coniato. L'ipotesi potrebbe essere che il mastro, facilitando il lavoro in zecca, faceva battere tondelli dalla forma quadrangolare andandone però a garantirne la bontà... ipotesi. Tornando al tondello della moneta in oggetto ho provato a sottolineare graficamente la differenza tra il tondello attuale e quello che sarebbe dovuto essere. Mi sono permesso poi di evidenziare in giallo quello sembra una lesione sul tondello. Se così fosse la moneta è da maneggiare con cura.
    4 punti
  6. Condivido volentieri questo recente ingresso in collezione. Può darsi che si tratti di un inedito. Il tipo è quello con busto/cornucopia e doppia legenda nominativa, la data 1622 è presente solo al diritto. Il presente esemplare è un'evoluzione del tipo Magliocca 96 (R/4) in quanto presenta oltre alle iniziali di Michele Cavo (la C è quasi nascosta sotto all'ultimo 2 della data) anche la sigla C del Maestro di Prova Costantino di Costanzo. Credo sia un esemplare di grande interesse, di solito il rame del '22 presenta come sigla di M.d.P. la P di Filippo Pacifico, come in alcuni grani e pubbliche. Prov.: Rimoldi Numismatica
    3 punti
  7. Salve a tutti e buonasera. Vorrei condividere con voi questa moneta che apparteneva a mio nonno. È stata coniata 200 anni prima che nascessi io e nel 1798 è nato Leopardi!! Bella data. Che ne pensate della moneta? Vi piace? È un bel pezzo o se ne vedono tante così? Non intendo la rarità ma proprio se soggettivamente vi piace. Per me ha innanzitutto il valore di essere la più antica che ho ahahah. Vi volevo chiedere poi la P che cosa significa? La zecca di Palermo? Sul catalogo online in Ferdinando IV 1759-1798 pare sia stata coniata dalla zecca di Napoli però. Secondo voi una moneta del genere da quando è stata coniata non è mai stata ‘’lavata’’? Nemmeno 100 anni fa? È proprio come quando fu tolta dalla circolazione e conservata da qualche ignoto? Buonasera.
    3 punti
  8. Grazie, è un pezzo che ho ricorso 6 mesi. La foto poi è effettivamente non disponibile online, ho fatto un fermoimmagine preso dal tour virtuale del museo, consiglio di vederlo a questo link, ogni cosa che si vede se cliccato sopra, mostra dettagli e possibilità di ingrandimento. http://www.meravigliedivenezia.it/it/venezia-media/VR/tesoro07/index.html Saluti Doge92
    3 punti
  9. Condivido. Scusa se sono stato un po’ ruvido fuori luogo 🙏
    3 punti
  10. Cari Savoiardi e non condivido volentieri 🤣🤣🤣 una delle ultime acquisizioni in collezione, lotto 1202 asta Nomisma 67. Difficile il cammino di sostituire gli scudi del regno di Sardegna con esemplari di questo calibro, difficile…ma non impossibile 😉🤗 La patina con riflessi indaco al diritto è introvabile e sicuramente farebbe sbarellare gli amici d’Oltreoceano 🎉😁
    3 punti
  11. Buongiorno ragazzi, vorrei condividere questa moneta che ho preso un po' di tempo fa. Purtroppo dalla foto rende poco, ma ha dei rilievi molto più belli. Siccome non conosco bene la monetazione, qualcuno mi può aiutare magari con cenno storici o qualche info in più riguardanti questa moneta? Grazie mille in anticipo
    2 punti
  12. 2 punti
  13. Anche questa tipologia di FTR e' estremamente interessante. Ogni elemento di questa scena ha un suo significato e può mostrare diverse variazioni sul tema che rendono coinvolgente la collezione di queste monete. Se può interessare, vi allego questo link che trovo esplicativo: Hut Coin Analysis (forumancientcoins.com) Tornando alla tua moneta, mi pare che in esergo ci sia BSIS, seguito da un marchio di officina e quindi dalla lettera M. I marchi di officina per Siscia sono indicati nel link che ho allegato (potrebbe trattarsi del 2^?). Magari, quando avrai la moneta in mano, potrai notare qualche elemento in più. Ciao da Stilicho
    2 punti
  14. taglio: 2 euro cc paese: finlandia anno: 2021 A tiratura: 800.000 condizioni: bb+ città: trieste note: NEWS!!!!!!
    2 punti
  15. questo è tutto,spero di avervi fatto conoscere un mondo nuovo e ringrazio tutti coloro che mi hanno suggerito e motivato ad aprire questa discussione e spero di potervi aiutare nella composizione di questa raccolta.Se avete dubbi o domande io sono qui e ovviamente se avete critiche o correzioni queste sono sempre ben accette.Inoltre ci sono ancora un sacco di "oddities" ma queste sarebbero extra e non mi va di andare fuori tema. saluti
    2 punti
  16. Quello che volevo sottintendere al post #221 è che la mancanza di sponsor è significativamente grave. Evidentemente, non vi sono ancora aspettative di ritorno economico e/o d'immagine da tali manifestazioni. Qualcuno ci crede a questo settore? Vien da pensare che ciascuno si limiti a gestire il proprio orticello. Le grandi Case d'Aste d'altronde hanno mission diverse. Il classico operatore di settore (che magari ha anche un proprio sito Internet) si limita a pagare il canone per l'occupazione dello stand e basta, mostrando quanto propone in vendita e contrattando sui prezzi; magari prende appuntamenti per ritiri di lotti già venduti/aggiudicati. Non esistono momenti di dialogo su aspetti del settore: relazioni, presentazioni di libri, di riviste, momenti di coinvolgimento su specifici esemplari, discussioni sull'andamento del mercato, eventi, dibattiti, etc. etc. E' tutto rimesso alla pura logica del "mercato". Si espone...si attende che qualcuno passi...quattro chiacchiere...un pò di tira e molla sul prezzo...qualche riflessione sullo stato di conservazioni...affare fatto...affare non fatto...ha quel pezzo?...no, si.... Per non parlare poi di coloro (non operatori) che vanno al "mercato" con il precipuo scopo di vendere, per se o per conto terzi, esemplari vari....Ti interessano una cinquantina di monete antiche?...le ho qui nel sacchetto...fammele vedere....ecco, vedi come son belle alcune son pure periziate...disposto anche a fare lo sconto a seconda di quante me ne compri...ma da dove vengono?...hai qualche documento?...prese da vari negozi, aste...di mio nonno...ritrovate dietro ad una vecchia credenza... Ma il "mercato" serve anche a coloro che, pur essendo operatori del settore, preferiscono semmai non usare lo stand ma fare gli affari lungo i corridoi che dividono le fila degli stand. Tutto lecito s'intende. Bisogna campare. Non lamentiamoci. Meglio questo che nulla. Sperando sempre che la prossima asta sia migliore dell'ultima e peggiore della successiva. Avanti tutta!!
    2 punti
  17. Buonasera,si conoscono alcuni esemplari del grano NEAPOLIS REX che presentano oltre alle sigle di Michele Cavo anche quella di Costantino di Costanzo, quindi è possibile che esistano altri nominali che presentano questa sigla oltre a quella del mastro di zecca, però nel caso del tuo tornese è in una posizione anomala, come è anomala la parte posteriore della testa del Re... È un pezzo che merita sicuramente un'approfondimento...
    2 punti
  18. Un vistoso esemplare di denario, forse da Antiochia all' Oronte, al nome di Marco Antonio, con al diritto sua testa ed al rovescio tiara armena . Sarà dopodomani in vendita LeuNum. 13 al n. 216 .
    2 punti
  19. Io conservo ancora come reliquie le mie trowel Battiferro e WHS. Non scaverò mai più maposso reinvasare i gladioli pensando di esser Indiana Jones (*) il titolo è stato scelto per la sola assonanza di Stefano Valentini* -> https://www.archaeoreporter.com/2023/04/16/lorigine-e-la-storia-della-trowel-strumento-icona-dellarcheologo-altro-che-cazzuola/?fbclid=IwAR1243ZxgnQ0hMU2KOM_9mTPBb6i1KNuS6IhIvmw--DO6nuxsgH9xNuH-Ik Trowelologia potrebbe essere un buon neologismo (non uno scioglilingua) per indicare la scienza che studia la trowel, l’arnese dell’archeologo per antonomasia. Scherzi a parte, tutti gli archeologi che si rispettino ne hanno una. Ci sono siti web in cui se ne descrivono nei minimi dettagli le caratteristiche, talvolta corredate persino da “consigli per l’acquisto e istruzioni per l’uso”. Ma forse in pochi si sono chiesti quale sia la storia di questo strumento e come e perché sia stato utilizzato dagli archeologi. (Nota agli utenti: contatore visualizzazioni articolo non funzionante correttamente, è quasi bloccato Stiamo lavorando per ripristinarlo) Trowel è una parola inglese dal sound piacevole, tradotta con l’italiano “cazzuola”, che, viceversa, anche per certe assonanze, suona un po’ peggio. In realtà a ben vedere non sono proprio dei sinonimi, perché trowel e cazzuola sono due attrezzi diversi. In Italia, se voi andate in una qualsiasi ferramenta, anche la più fornita e chiedete una cazzuola, vi daranno uno strumento, che al di là delle varianti, presenta una caratteristica costruttiva ben precisa: l’imposta del manico, cioè quella parte dell’arnese che fa da raccordo tra il piatto e l’impugnatura è saldato al piatto. La trowel invece, al di là della forma e delle dimensioni, è realizzata con un unico pezzo di metallo forgiato e questa caratteristica incide in maniera fondamentale sulla sua resistenza all’uso, rendendola particolarmente adatta per gli scavi archeologici. Ma anche la forma è diversa. Le cazzuole hanno un piatto generalmente triangolare, mentre le trowel hanno un piatto a forma di rombo (o diamante, foglia, goccia d’acqua), fatta eccezione per le cosiddette margin trowels, con piatto di forma rettangolare, utilizzate per rifilare le sezioni dei sondaggi. Appunti di “trowelologia” Confronto tra esemplare originale di WHS utilizzata nei cantieri edili, prodotto prima del 1951 ed esemplare originale di Marshalltown utilizzata nei cantieri edili, prodotto intorno al 1950 (archivio CAMNES). Sono queste due caratteristiche specifiche della trowel che ne hanno determinato il “successo” in archeologia. Ma come e quando le trowels hanno iniziato ad essere utilizzate in archeologia? La trowel più diffusa è senza dubbio la mitica WHS pointing trowel, di produzione inglese. Vi siete mai chiesti cosa significhino queste tre lettere? La storia viene da molto lontano. Il marchio WHS nasce nel 1793 e le lettere sono le iniziali di William Hunt&Sons produttori di utensili in acciaio a Rowley Regis, nel Worcestershire. Questa trowel forgiata viene realizzata per la prima volta in Inghilterra, probabilmente alla fine del ‘700, per essere impiegata nei lavori edili, in particolare nella costruzione di edifici in mattoni. Non a caso, essendo in origine pensata per i muratori, ha un’inclinazione dell’impugnatura rispetto al piatto (cioè non sono allineati) per evitare che la malta scivoli verso la punta della cazzuola, durante la messa in opera dei mattoni. Proprio in Inghilterra e in quel periodo, perché quella è l’età aurea degli edifici in mattoni costruiti negli stabilimenti industriali e nei quartieri dei lavoratori. E ancora oggi, in Inghilterra, i muratori utilizzano la trowel per rompere i mattoni e metterli in opera costruendo muri. Il termine pointing (con il quale ci si riferisce a questo specifico tipo di trowel) ha proprio a che fare con la tecnica di messa in opera dei mattoni (sull’Oxford dictionary leggiamo: “Pointing: the action of filling the joints of brickwork or masonry with mortar”). Quindi questi arnesi nascono con una vocazione tecnica, artigianale potremmo dire, molto specifica. C’è perfino un aneddoto a riguardo. Nel settore edile, in Inghilterra, le iniziali WHS sono state riadattate per la frase “Work Hard or Starve!” (trad. it: Lavora duro o muori di fame!) che un po’ vale anche per gli archeologi… Tornando alla storia del marchio, nel 1951 la William Hunt & Sons (WHS) si fuse con la Nash Tyzack, formando il gruppo Brades Nash Tyzack Industries, che venne poi acquistato nel 1962 dal gruppo Spear&Jackson, che vantava una tradizione antichissima nella produzione d’acciaio, essendo stato fondato nel 1760 a Sheffield, la città dell’acciaio per eccellenza. Nel 1985 Spear&Jackson è stata assorbita dal gruppo Neill Tools, con sede sempre a Sheffield, che detiene tuttora, nella produzione delle trowels, i marchi WHS, Spear & Jackson e Tyzack. Questo spiega il perché si trovino in commercio trowels con diversi loghi, o loghi compositi; ad esempio WHS-Tyzack (Tyzack è stato aggiunto nel 2006 al logo WHS), oppure solo Tyzack (il logo con le tre gambe era quello della Joseph Tyzack&Son di Sheffiled che si fuse con la WHS negli anni ’50). Ma quando è stata introdotta la WHS negli scavi archeologici? Non possiamo saperlo con certezza, ma di sicuro nel 1946, Atkinson (noto per aver scavato Stonehenge) nel suo manuale Field Archaeology raccomanda l’uso della trowel WHS (R. J. C. Atkinson, Field Archaeology, Methuen&Co. Ltd. London, 1946). Se andiamo a vedere quanto scrive Atkinson a pagina 47, dove viene descritta la trowel, lui raccomanda quella da 5 pollici (che equivalgono a 12,7 cm) e non quella standard da 4 pollici (circa 10 cm), che si è nel tempo affermata tra gli archeologi. Nel testo si legge che la lama deve essere piatta (springy, quindi non esageratamente dura, ma leggermente elastica) e più o meno parallela al manico; il codolo deve essere forgiato con la lama; la punta deve essere leggermente arrotondata per non danneggiare i reperti. Atkinson dà persino delle istruzioni sull’uso, dicendo che può essere usata in quattro modi. E cosa dire della trowel Marshalltown? La Marshalltown Company è in pratica l’equivalente americano dell’inglese Neill Tools, proprietaria del marchio WHS; una potenza nella produzione e fabbricazione di attrezzature per l’edilizia e settori affini. La sede centrale si trova in Iowa, dove fu fondata nel 1890. Nella sua produzione non poteva mancare la pointed trowel, verosimilmente mutuata dal modello inglese originale, la WHS. La sua diffusione tra gli archeologi, inizialmente americani, ma poi di tutto il mondo, si deve ad un iconico articolo di Kent Flannery (“The Golden Marshalltown: A Parable for the Archeology of the 1980s”, in American Anthropologist New Series, Vol. 84, No. 2 (Jun., 1982), pp. 265-278). In questo articolo, l’autore descrive un episodio personale. Si trova in volo con alcuni suoi colleghi di ritorno da un convegno, e ci racconta che il vecchio professore in sua compagnia gli mostra una trowel Marshalltown: “La sua mano palpò per un momento nelle profondità della sua borsa da viaggio segnata dalla battaglia, e improvvisamente tirò fuori una trowel. Una trowel che non avevo mai visto. Una cazzuola che si trasformò in una fiamma gialla ai raggi del sole al tramonto mentre la teneva contro il finestrino del 747”. E il vecchio professore dice: “Questa è stata la mia prima trowel Marshalltown. Sai com’è la prima Marshalltown di un archeologo? Come il primo guanto Wilson (da baseball, ndr.) di una major league. Ho scavato a Pecos con questa cazzuola, sotto Kidder. E nelle rovine azteche con Morris. E a Kincaid con Fay-Cooper Cole. E al Lindenmeier con Frank Roberts. Figliolo, questa cazzuola è stata a Snaketown, ad Angel Mound, e al Dalles of the Columbia con Luther Cressman” (trad. it di pagina 268, ndr.) Proprio dopo la pubblicazione di questo articolo la Marshalltown ha iniziato davvero a fare concorrenza alla WHS. E questa concorrenza dura tutt’oggi. Nonostante la produzione di queste due cazzuole presenti ormai diverse varianti, in origine, la differenza fondamentale stava nello spessore del piatto. Come tutti sanno per esperienza, il piatto della WHS è di solito più spesso e rigido di quello della Marshalltown. Nel 2005 -e questo è un altro aneddoto che ci restituisce l’attenzione che certi archeologi, giustamente, ripongono sui loro arnesi da lavoro- i produttori della WHS misero sul mercato una versione dal design più leggero. Bene, questa “innovazione” incontrò una resistenza tale da parte degli archeologi inglesi, che la British Archeological Jobs Resource riportò casi di rottura del piatto, mentre Oxford Archaeology suggerì addirittura il passaggio alla Marshalltown di fabbricazione americana. Come conseguenza l’azienda tornò sui propri passi, lasciando in produzione solo il modello standard con lama più spessa. Ma la storia non finisce qui, perché oltre alla WHS e alla Marshalltown, più recentemente, abbiamo assistito anche alla diffusione tra gli archeologi italiani di una trowel di produzione nazionale. E dovremmo esserne orgogliosi, considerata la qualità del prodotto (lo dico per esperienza!). Si tratta del modello prodotto dalla Battiferro (il nome è tutto un programma…) di Maniago (Pordenone), azienda che dal 1957 produce utensili per l’edilizia, e che dalla fine degli anni ’90 ha avviato anche una produzione di trowel per archeologi. C’è una storia davvero intrigante parallela a questa produzione della Battiferro di Maniago. L’azienda francese Strati Concept, La boutique de l’archéologue nel 1998 ha progettato, sviluppato e realizzato una particolare trowel forgiata, frutto di una serie di studi ergonomici, la Pi2, che potremmo considerare come la prima trowel pensata e realizzata “esclusivamente” per gli archeologi (almeno da quanto si può apprende da alcune info reperibili on-line). Questo test pilota, nel 2012, è divenuto un prodotto commerciale, grazie alla collaborazione tra Strati e la Battiferro di Maniago. Purtroppo però questo modello non è più in commercio, la Strati Concept non fornisce più le normali cazzuole dal 1° gennaio 2016. QUI DIRETTAMENTE UNO DEI VIDEO SULLE TROWEL DAL CANALE DI CAMNES: Ma non tutto è perduto! Se la produzione industriale non vi accontenta, potete sempre rivolgervi, come ho fatto io, che sono amante dell’artigianato, alla fonderia olandese Sneeboer. Questa piccola azienda olandese è famosa in tutto il mondo, da oltre 100 anni, per la produzione di utensili ed attrezzi (costosissimi…) per il giardinaggio. Hanno in catalogo un unico modello di trowel, forgiata in un solo pezzo per battitura e rifinita a mano. Proprio perché si tratta di pezzi unici, con tutte le imperfezioni e il fascino della produzione artigianale (oltre al costo e ai tempi di consegna, non inferiori ai due mesi!) potete persino richiedere delle modifiche personali. Io, ad esempio, basandomi sul progetto della Strati Concept, ho chiesto che l’impugnatura fosse allineata con la lama, dunque con un angolo a 90° tra piatto ed innesto del manico. In questo modo si può ottenere la massima precisione nei movimenti e la massima sensibilità durante lo scavo. È una questione ergonomica, e come tutti sapete l’ergonomia è la regola con cui, nell’uso di un oggetto di design -e la trowel non fa eccezione- un essere umano ottiene il migliore utilizzo possibile, con il minimo sforzo. *CAMNES, Firenze
    2 punti
  20. In realtà oltre al culturale e allo storico esiste un terzo elemento che la numismatica contempla, quello artistico. Ed è chiaro che l'alta conservazione lo valorizza, al di là degli aspetti strettamente economici o di mercato. Personalmente apprezzo maggiormente una raccolta tipologica con anni comuni ma alta conservazione, rispetto ad una collezione completa in scarsa conservazione ... ma mi rendo conto che è un mio modo di sentire e che non viene condiviso dalla maggior parte dei collezionisti. Catalano ("Quelli della notte") avrebbe detto: è molto meglio una collezione completa di monete magnifiche, piuttosto che una raccolta lacunosa di ruzziche. ... d'altra parte in questo mondo c'è spazio per tutti!
    2 punti
  21. Cavedoni Firenze l, le monete slabbate su aste Italiane che si vedono sono tutte sua.. Un caro saluto
    2 punti
  22. Fantozzi! Batti lei? Che fa ragioniere, mi da’ del tu? Ma no, è congiuntivo! 🤣🤣👍
    2 punti
  23. intanto per chi è interessato ho creato la discussione di cui stavamo parlando riguardante le banconote della corea del nord a questo link
    2 punti
  24. vi racconto la mia esperienza al veronafil. Una cosa importante da capire è il background del collezionista perchè ognuno ha il suo ma una fiera così,che dovrebbe essere la più importante d'italia,dovrebbe accontentare tutti.Io sono un giovane collezionista(ho 19 anni) e vengo da 230 km da verona con un interesse particolare per le banconote della corea del nord.Sono partito il sabato sfruttando una bellissima promozione di trenitalia che mi permetteva di andare a verona con 16.20€ a biglietto e voglio precisare che la promozione c'è solo il sabato.Sono arrivato a verona molto presto sabato mattina e dunque sono riuscito a visitare quei pochi banchi che offrivano ciò che cercavo (cosa comprensibile visto che è un collezionismo di nicchia).Ho notato molto calo di espositori anche dall'estero rispetto all'edizione precedente a cui ho partecipato.Sono stato a volte trattato non con troppa gentilezza e a volte con un pò di freddezza,però sono sempre stato molto educato nel chiedere e questo mi fa riflettere sul fatto che molti commercianti "schifino" i più giovani consci che non porteranno molto incasso.Alla fine ho trovato cosa cercavo per un totale di 200€ in uno dei pochi banchi che mi hanno trattato bene e mi hanno anche fatto 25 euro di sconto(ps.grazie mille di tutto).A quel punto si era fatto intorno alle 13.30/14.00 e notavo che sempre più commercianti stavano già smontando per andare via nonostante,ufficialmente,mancasse un giorno e mezzo alla fine della fiera.Leggendo i commenti sul forum ho capito che per alcuni selezionati la fiera sarebbe stata aperta anche il giovedì...quindi sono andato via da verona con molti dubbi ma vi farò un riassunto 1)come si fa ad attirare le nuove generazioni al collezionismo se questo è il trattamento? 2)perchè molti negozi si ostinano a non avere una buona presenza online?è il 2023 e la presenza online è necessaria perchè è assurdo che uno debba fare centinaia di chilometri per arricchire di poco la sua collezione 3)gli espositori,che pagano sempre di più per essere ad un veronafil sempre più vuoto,perchè lo fanno?ma soprattutto 4)perchè di 3 giorni di fiera ufficiali(4 se consideriamo quelli non ufficiali) gli espositori stanno un giorno nemmeno in fiera?.Cioè ragazzi è irrispettoso per chi si fa tutta quella strada per venire a vedervi e io capisco che soprattutto gli stranieri devono tornare anche a casa loro ma nonostante tutto questo è il vostro lavoro e mi sembra un sinonimo di poca professionalità e rispetto 5)come fa l'organizzazione del veronafil a tollerare il fatto che un gruppo selezionato di persone possa entrare un giorno prima del pubblico.Questa cosa è al confine con la discriminazione a mio parere spero che questo messaggio vi faccia aprire gli occhi.Non so se verrò più al veronafil dopo questa esperienza ma a tanti non interesserà perchè...tanto non porti una montagna di soldi quindi sei inutile Saluti
    2 punti
  25. Buongiorno, mi aggiungo al post per condividere il mio esemplare ed una immagine di come si presentano dal vivo le reliquie, possono essere viste nel Tesoro di San Marco. Saluti Doge92
    2 punti
  26. Io non vendo online. Io non vendo in asta. Anch'io apprezzo il contatto umano. Non vendo scarpe, nè lavatrici. Le monete vanno viste in mano, libere non slabbate, e una bella chiacchierata sulla loro circolazione, sulla conservazione e, perchè no, sul loro valore economico è un piacere al quale non riesco e non voglio rinunciare. Il mercato va in un'altra direzione? Pazienza io vado per la mia strada. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  27. Un sesterzio molto bello, dalla patina davvero affascinante e particolare per le sue tonalità e dalle effigi nitide. Sono stato incuriosito dal rovescio e quindi sono andato un po' a leggere. Il tutto nasce dal mito greco di Demetra (Cerere nella versione latina), dea della fecondità e della fertilità (qui rappresentata con due spighe di grano nella mano destra). Demetra aveva sposato Zeus da cui aveva avuto una figlia, Persefone (Proserpina). Tuttavia, Persefone era stata promessa in sposa ad Ade, il signore degli inferi, che la rapì. Demetra comincò a cercarla disperatamente giorno e notte (ecco la torcia, la fiaccola che tiene in mano) e non trovandola, decise di lasciare l'Olimpo (per protesta, diremmo noi). La terra, quindi si inaridì e cominciò a non produrre più le sue messi; Zeus, vista la gravità della situazione, concesse (in accordo con Ade) che Persefone potesse tornare sulla terra per sei mesi all'anno, tra la primavera e l'autunno. Demetra fu soddisfatta, tornò sull'Olimpo e la terra riprese a rifiorire ciclicamente. Perchè Cerere sulle monete di Adriano? Potrebbe forse essere un richiamo alla sua passione ed ammirazione per la cultura greca di cui era un profondo conoscitore (così come dei suoi luoghi particolari). Non e' escluso, quindi, che gli fossero ben noti i misteri eleusini, celebrati nel tempio proprio di Cerere/Demetra ad Eleusi. Oppure, si tratta semplicemente un richiamo al fatto che sotto il suo regno veniva garantita a tutti prosperità e abbondanza (non so sinceramente se prese provvedimenti specifici in merito all'approvvigionamento granario). O, infine, un richiamo al suo predecessore Traiano, che anche lui aveva fatto coniare monete con Cerere, talora effigiata anche con il modio ai suoi piedi. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Ciao da Stilicho
    2 punti
  28. Stimolato dalla diatriba sorta in questo punto del mio thread sui gatti, vi chiedo: a quale fazione appartenete? 1) Qual'è 2) Qual è Sostenitori di una delle rispettive grafie. Non hanno paura della morte e non si fermeranno finchè uno dei due l'avrà vinta. 3) MAA (Movimento per l'Abolizione dell'Apostrofo) Esasperati per il continuo stato di tensione/guerra fra le due sopracitate parti, vorrebbero risolvere in modo radicale il problema proponendo l'abolizione degli apostrofi nella lingua italiana (ufficialmente in Italia ma possibilmente anche nel Canton Ticino) 4) neutrale Del tutto disinteressati alla questione 5) non-allineato Interessati alla questione ma non tifano per nessuna delle due parti in conflitto Allora, qualè (*) il vostro pensiero in merito? La prima guerra mondiale apostrofale ha inizio: che il sangue scorra! (*) forma neutra inesistente ideata da me per non favorire nessuna parte P.S. In premio al più impegnato partecipante alla discussione... l'Apostrofo d'Oro
    1 punto
  29. Siiii come no Guarda chi sta pattugliando,un altro guru delle banconote @wstefano,un super ciotolaro ricercatore.di tesori @Meleto e altri🤣 Se tagli le foto o come ultima spiaggia fai uno screen shot,il problema lo risolvi. Potevi pure dal sito esterno far uno screen e postar le foto. Purtroppo con gli aggiornamenti del forum necessari,oggi ci sono, fra anni saranno corrotti o non piú fruibili in quanto frutto quindi di siti esterni. Sarebbe un peccato per tutti quelli che andranno a ricercare,per questo mi permetto di sottolinearlo eh☺️
    1 punto
  30. Speriamo che l’utente @Bulletti Gian Luca riesca a postare quanto già a lui richiesto. 🙂
    1 punto
  31. Concordo con Arka. Con questo stile grezzo e questo peso, non c’è dubbio sul fatto che si tratta di un’imitativa della tipologia PROVIDENTIAE AVGG/CAESS per Treveri. Il busto è laureato corazzato e forse drappeggiato, e non può essere una copia del dritto corrispondente a Costantino I (di solito con testa nuda per la tipologia PROVIDENTIAE AVGG). Costantino II è più probabile, ma non c’è spazio per la legenda completa CONSTANTINVS IVN NOB C. Un’imitativa insomma, e tutte le fantasie sono possibili. L’originale più somigliante sarebbe questo: https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-48222.htm
    1 punto
  32. Io ormai da anni sono abbonato a deamoneta che mi consente di vedere tutte le loro aste e relativi realizzi. La cifra da pagare è molto modesta. E non debbo tenere tanti cataloghi per casa, visto che lo spazio non è infinito.
    1 punto
  33. Buon giorno Ho dato uno sguardo, ma purtroppo io non ho l'occhio clinico come hanno diversi altri amici del forum. Non ci vedo nulla di anomalo. Sulla testa della G mi sembra un difetto di conio mentre sotto il secondo 2 dovrebbero essere escrescenze di metallo. Un saluto
    1 punto
  34. Non penso che Veronafil abbia mai avuto il sostegno di finanziamenti da parte della Regione Veneto, della Provincia di Verona e tanto meno del Comune di Verona. Nessun Sponsor privato pare sia venuto incontro a questa manifestazione. Gli organizzatori probabilmente hanno dovuto contare sempre e solo sull’impegno dei propri soci, sull’oculatezza delle scelte e della presenza degli espositori.
    1 punto
  35. Ecco perché preferisco l'ungherese, non si hanno tutti questi problemi...ma anch'io mi associo ad @Arkaper la corretta soluzione.
    1 punto
  36. Sotto Gregorio XIII ci fu anche il Mezzo Quattrino. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GXIIIA/3
    1 punto
  37. Propaganda e paesaggi😁 Ecco i miei won Stai tranquillo per le foto,come vedi,nessuno è infallibile. Posta pure,tanto i link esterni prima o poi non saranno piú fruibili (quello sopra giá non lo è😅).
    1 punto
  38. diciamo che queste banconote fondono la propaganda politica ai bellissimi paesaggi nordcoreani,ormai un angolo di pianeta quasi intoccato dall'uomo per chi fosse interessato all'iconografia di queste banconote ho trovato un video su youtube neanche così lungo che le spiega nel dettaglio:
    1 punto
  39. Buon pomeriggio, esemplare del tutto "irregolare", così descritto da catalogo (Asta ACM 28 ex Lotto 849 - 8/5/2023): Zecche Italiane. Napoli. Giovanna e Ludovico. 1347-1362. Denaro. Mi. Mir. 35/3. Peso gr. 0,54. Diametro mm. 20 x 10. SPL. Tondello irregolare. RRRR. Grading/Stato: SPL https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GILV/1
    1 punto
  40. Complimenti per il tuo prezioso e affascinante acquisto ! Dalla tua bellissima descrizione traspare la passione oltre che la soddisfazione dedicata a questo rarissimo Quattrino, il nominale più piccolo della monetazione Pontificia, per molti non considerato o quasi, per Noi (mi riconosco come collezionista in questo tuo post....) considerato come una Piastra o un Testone..... Daniele
    1 punto
  41. Buongiorno a tutti, complimenti Domenico, moneta rara e interessante. Moneta che nonostante la forma irregolare, che era abbastanza la norma credo per il tempo, magari un poco più irregolare del solito, abbia comunque circolato ed assolto alla sua funzione. Saluti Alberto
    1 punto
  42. Davvero c'è bisogno di aggiungere altro ? Magari il nome del "battitore" e i parenti fino alla terza generazione ? Almeno questo venditore è onesto. I problemi nascono quando delle "riprese" non sono menzionate e quando difetti sono "nascosti" dietro una patina
    1 punto
  43. Un omaggio alla Regina del Rock...semplicemente una leggenda:
    1 punto
  44. Ciao @Massi1907, Non ti scoraggiare e continua a coltivare la tua passione. Ci saranno momenti migliori. Un caro saluto.
    1 punto
  45. Napoletana del giorno... @Teo500 i 10 Tornesi 1831
    1 punto
  46. Ma chi l'ha detto? Qui la reazione di Feo ai 30° in casa l'estate...
    1 punto
  47. Vorrei allegare degli screenshot di una discussione che finalmente dipanerà il tutto, dove si evince che sono stati chiesti pareri su questa "moneta" un po' da tutte le parti. Purtoppo il sistema non permette di allegare file di oltre 1mb e quindi copio qua la discussione paro paro. spero che ora sia finalmente chiusa sta cosa fastidiosa e stucchevole. . " Buona domenica a tutti gli Amici del Corner Numismatico ! Vi scrivo per segnalarvi un falso molto insidioso che è stato portato in giro al convegno di Verona finché qualche perito non si è convinto a sigillarlo per buono . Si tratta di una Quadriga del 1914 in APPARENTE stato di conservazione molto bassa . I cinesi , falsari provetti , hanno capito che provare a riprodurre una quadriga in alto stato qualitativo è sempre una battaglia persa : tutti gli esemplari visti sul mercato sono infatti non circolati , al massimo tenuti male o puliti ma un rapido confronto tra un originale ed un falso porterà immediatamente a comprendere cosa non vada nel pezzo riprodotto . Produrre una versione MB di questa rarità classica apprezzata in tutto il mondo per il valore artistico del suo modellato , significa scombinare le carte in tavola ; non potersi più aggrappare a concetti conosciuti ed a comparazioni semplici da fare . Stravolgendo questi canoni si può imbrogliare più facilmente il Collezionista ed in questo caso l'imbullettatore di turno . Una volta sigillata è stata portata anche al mio tavolo e mi è stato chiesto , come rappresentante NGC per l'Italia , di farla slabbare e poi consegnarla in un paese straniero molto lontano ; cosa IMPOSSIBILE perché dall'Europa si deve aprire verso l'America una pratica di esportazione temporanea che va a chiudersi col ritorno della stessa una volta chiusa in SLAB NGC . Rifiutatomi di ritirarla (il mio lavoro comprende un'importante opera di triage tramite la quale consiglio o sconsiglio la chiusura in scatoletta americana onde evitare inutili attese ; spese ed enormi arrabbiature) il possessore è andato verso nuovi lidi , forte del fatto che ormai , nonostante almeno 20 persone gli avessero già detto la brutta verità riguardo al suo cioccolatino , uno gli abbia regalato la sua bella bugia chiudendola tra quattro rivetti ed apponendovi il suo nome e la sua firma . Un falso rimane un falso , anche quando viene imbullettato o slabbato ; gli errori possono capitare a tutti ; la differenza è che chi slabba paga in caso di errata comprensione del tondello rinchiuso tra silicone e due valve di plastica ; chi sigilla probabilmente no ! Queste foto vi mostrano chiaramente il pezzo prima di essere sigillato e dopo . Se avete modo di confrontarle con immagini trovate sul web di altri esemplari meglio conservati ponete la vostra massima attenzione al rovescio ; musi dei cavalli ; firme di incisore e modellatore ; volto dell'italia sul carro ; data della moneta e , davvero , mille altri piccoli particolari che portano alla naturale conclusione che SI , è uno stramaledetto falso fatto benissimo anche nell'incisione dei FERT sul bordo ma comunque resta un FALSO ! Augurando a tutti una buona domenica e conscio del piccolo terremoto che questo post susciterà , vi invito a GUARDARE SEMPRE LE MONETE , non i fiumi di inchiostro da cui sono circondate ; siano essi cartellini oppure labels ! A presto 🤗 "
    1 punto
  48. Grazie mille, questo mi rincuora molto. Ci sono altre peculiarità che mi hanno sempre affascinato molto e di cui desidero confrontarmi con chi ha senz'altro molta più esperienza di me. Aprirò una discussione a parte perché non c'entra con le contraffazioni. Grazie.
    1 punto
  49. Sempre presso l'ASN ho trovato un documento dove vengono elencati alcuni operai della zecca e anche qualche altra loro informazione. Siamo nel 1804.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.