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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/23/23 in tutte le aree
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La sezione dedicata alla numismatica e alla storia economica e dei commerci di Bisanzio, Venezia, stati crociati, oriente latino e levante Mediterraneo... tutta riunita in un unico scaffale 🤓6 punti
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io sapevo di un altro Testa .. e poi spiegatemi cosa significa quanto riportato nella descrizione (delibera esecutiva di che ? atto di riferimento numerale di cosa ? grande presa in giro - oltre all'esemplare falso pacchianissimo): <ESEMPLARE DI DELIBERA DEL 10/09/2021 ESECUTIVA DEL 26/09/2021 - N°1007 / RGNR 764 / 09 (N° 2085/2015> "MINISTERO DELLA CULTURA" (SOPRINTENDENZA PER IL PATRIMONIO CULTURALE IN TARANTO) li 09 Maggio e 29 Settembre 2022 ATTO DI RIFERIMENTO NUMERALE: Dott.ssa L. MASIELLO / Dott.ssa S. MONTANARO4 punti
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Carissimo Antonio. Magari nessuno si è voluto esprimere su questa "PATACCA ". Lo faccio io, mi assumo la responsabilità. Basta una busta sigillare il contenuto e vaiiiiiii.....con 26.500 euro, te la porti a casa. Ma in che mondo stiamo arrivando. Mi dispiace per il Perito che l'ho ha fatto. Sicuramente non capisce abbastanza sulle monete Greche Siciliane. Le monete Greche Siciliane, vanno viste com passione e sentire l'emozioni che sprigionano artisticamente. Fai attenzione ( visto che vuoi imparare ) al confronto che segue. Anche se la moneta sigillata fosse coniata, manca il contesto artistico del figurato. Non ti sembra che questa imitazione, sia stata creata da un bambino ???4 punti
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Ciao @demonetis, credo che la risposta alla tua curiosità si trovi nelle pagine dello stesso articolo scritto dal Prota, il quale - probabilmente - ciò che scrive lo evince da una supplica datata 20 Gennaio 1800 a firma del Perger. http://www.socnumit.org/doc/BCNN/BCNN1921_3.pdf Ne approfitto per esporre la mia personalissima opinione in merito alle monete/varianti di questo periodo: Molte varianti datate 1798, a mio avviso, sarebbero il frutto delle modifiche apportate dal Perger nel 1799 sui conii dell'anno precedente (1798). Queste modifiche dei conii, servivano a "SEGNARE" le monete con l'effige di Ferdinando IV (coniate però nel 1799 durante il periodo della Repubblica Napoletana), così da poterle distinguere dalle altre monete coniate effettivamente l'anno prima (nel 1798). Questo perché, probabilmente, l'urgenza di immettere moneta in circolazione, non coincideva con i tempi tecnici necessari alla realizzazione dei nuovi conii per le nuove monete repubblicane. Elenco le probabili monete 1798 "SEGNATE" - e cioé, quei conii datati 1798 e "riutilizzati" nel 1799 con l'aggiunta di punti e/o linee: Piastra da 120 Grana 1798 interno corona rigato \\\\\ - ///// R2; "D.G:" R4; Mezza Piastra da 60 Grana 1798 "FERDINAN:"; Tarì da 20 Grana "FERDINAN:" R4; "SICILIAR:" R4; "ET.." R4; "HIE.." R4; Carlino da 10 Grana "SICIL.." R2; 10 Tornesi "SICILIAR.." R2. Allego anche un altro interessante studio in PDF "Ignazio Ciaia e la Legislazione Monetale della Repubblica Napoletana del 1799". https://emeroteca.provincia.brindisi.it/Archivio Storico Pugliese/1964/Archivio Storico pugliese A.17 1964 fasc.1-4 articoli PDF/Ignazio Ciaia e la Lrgislazione Monetale della Repubblica Napoletana del 1799.pdf Spero d'esserti stato utile. Un saluto4 punti
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@Litra68, @motoreavapore, vecchia foto della mia serietta dei 6 Tornesi.3 punti
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Buongiorno, ciao , @fricogna ... Ho solo associato le varianti ad oggi conosciute (ma probabilmente, mai "interpretate") con i "segni" menzionati dal Magli... chiaramente si tratta solo di ipotesi. Sì @gennydbmoney esatto! Incrociando i dati riportati dal Prota con le informazioni riportate sullo studio del Magli (presidente del Circolo Numismatico Pugliese), si potrebbe anche dedurre che gli stessi conii con data 1799 - approntati dal Perger per la liberata dei primi quindici giorni di Gennaio 1799 - poi nei mesi seguenti siano stati modificati - intervenendo con la rigatura obliqua dell'interno corona \\\\\ - proprio per differenziarli dalla prima liberata (dei Borboni) dello stesso anno 1799. Quindi sì, per deduzione, gli interni corona rigati, potrebbero benissimo rientrare nel periodo della Repubblica Napoletana, così come potrebbero rientrarci tutte le varianti con i "doppi punti" (sia verticali che orizzontali) che possiamo riscontrare sulle monete del 1798. Ovviamente però - scusa se mi ripeto - sono soltanto delle mie ipotesi.3 punti
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Dopo il covid Verona peggiora ad ogni edizione.. Ma la cosa che mi lascia più perplesso (parlo per il Regno) è la quantità esigua di monete e banchetti mezzi vuoti con poco o nulla. E mi stupisco ancora di più leggere che i migliori affari si fanno di giovedì quando non è aperta nemmeno per il pubblico. Posso contare sulle dita di una sola mano il numero di commercianti che hanno novità con listini nuovi . Quindi la fiera cosa è diventata? Un mercato tra commercianti il giovedì e una rimpatriata gli altri giorni? Non ce l'ho con te sia chiaro, ma quest'ultima Verona non mi è proprio piaciuta e mi ha dato l'impressione che molti commercianti non abbiano nemmeno voglia di vendere. Mi domando quanto si possa guadagnare con un banchetto mezzo vuoto poi, anzi no se i migliori affari si fanno di giovedì capisco... Non lamentiamoci se tutte le volte c'è meno gente perchè a questo punto, dopo quello che ho visto, preferisco andare direttamente al negozio dal commerciante che mi interessa. E' un cane che si morde la coda. Non vedo un buon futuro per questa fiera.. Scusate lo sfogo!3 punti
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Last but not least... questo bellissimo 10 centimes 1916 regalatomi a sorpresa dalla mia ragazza ieri e preso a Veronafil. Una moneta che già avevo ma in peggiore conservazione e questo lo trovo davvero un esemplare bellissimo con una delicata patina e anche se non fdc bello ugualmente perchè circolato a tal punto da avere avuto una sua storia. Oltretutto la stella indica la zecca di Madrid una particolarità interessante...chissà perchè gli spagnoli coniavano per i francesi durante la guerra3 punti
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Buonasera a tutti, per questa discussione ho trovato un secondo me, falso d'epoca. Umberto I, 20 Centesimi 1895 R.2 punti
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Beh...Francamente trovo veramente poco plausibile che più soggetti siano stati talmente pigri da non riuscire a scrollare 3 post più in basso dove già dal 22 dicembre 2022 c'era la nuova locandina con la data aggiornata oppure talmente analfabeti funzionali da non riuscire a comprendere il misterioso significato recondito dietro il titolo della discussione che recita "19-20-21 maggio 2023 - 136a VERONAFIL - Verona"........ .......Forse è più plausibile che tanti non siano venuti perchè coinvolti direttamente/indirettamente nei gravi fatti dell'Emilia Romagna o comunque scoraggiati dalle condizioni meteo e di viabilità??? Mi chiedo: ma prima di scrivere certe stupidaggini contare fino a 10 no? Saluti Simone Curatore della sezione "Segnalazione mostre, convegni, incontri e altri"2 punti
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Purtroppo non può salvarti però sapere le identità che entrano in fiera è un deterrente....come complica le cose far scaricare dentro il capannone e ripartire sempre da dentro....chiaramente il carico scarico deve esser fatto con all'interno del padiglione SOLO gli operatori e la sorveglianza armata. E poi come si dice anche qua,chi son gli autori dei furti si sa....ma costa meno a tutti(tranne a chi perde tutto) non far nulla.2 punti
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Pare che le forze dell'ordine sappiano benissimo chi siano gli autori di furti e rapine, o quantomeno abbiano forti sospetti. Basterebbe, se non lo fanno già, seguire questa gentaglia e intercettare le loro conversazioni allo stesso modo in cui agiscono contro collezionisti numismatici presunti non corretti o sospetti.2 punti
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ci sono 2 vie per far capire ad una persona che deve imparare (almeno come puntualmente scrivi in ogni post); la prima è mettergli sul piatto la pappa pronta, ma non serve a nulla; la seconda e cercare di farlo ragionare. Ho cercato la seconda strada, e non è la prima volta, ma non ho avuto risultati, nel senso che quando qualcuno ti contesta o cerca di farti capire che le tue certezze a volte sono opinabili, rispondi come mi hai risposto al post 60 , per poi finire come al post 66 ( e ciò sinceramente non invoglia molto a risponderti, soprattutto quando mi scrivi... e quindi?? ) Mi viene a questo punto un dubbio.... vuoi realmente imparare qualcosa? Per scrivere ed argomentare sul questa monetazione, devi avere un buon bagaglio di conoscenza , aver visto molto monete (e ciò serve per capire come lavoravano in passato, approfondire sugli stili e studiare i materiali..) , farti un buon archivio di falsi (certi e dubbi) ed avere un infinita biblioteca..., poi Chiedere ed ascoltare ... Al post 55, ti ho scritto dei rilievi e dei dettagli e dello stile. Fa un passo indietro, e cerca di immedesimarti per un momento come lavoravano gli incisori un tempo, lo puoi vedere da tetradrammi od anche bronzi, anch'essi meritevoli di attenzione (come quello discusso e battuto a 46.000 franchi). Rilievi pieni di dettagli (sui quali soffermarti a meditare), perfettamente incisi ed una plasticità di insieme unica (e questa è la monetazione greca, senza nulla togliere alla romana, ma sono pianeti diversi). Poi confronta le monete conosciute e cerca di capire cosa differenzia la tua in studio dalle altre... (tu hai fatto l errore di pensare ad un altro conio, ma se guardi la moneta vedrai che ha una bassa resa stilistica in confronto all'esemplare Pennisi .... i rilievi sono evanescenti). Poi certo, si sta valutando da una foto, ma l esperienza di tanti che ti hanno risposto qua, con quanto ti ho indicato sopra, basta per dirti che la moneta presenta enormi criticità.. Spero di essere stato chiaro ...2 punti
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Io non vendo online. Io non vendo in asta. Anch'io apprezzo il contatto umano. Non vendo scarpe, nè lavatrici. Le monete vanno viste in mano, libere non slabbate, e una bella chiacchierata sulla loro circolazione, sulla conservazione e, perchè no, sul loro valore economico è un piacere al quale non riesco e non voglio rinunciare. Il mercato va in un'altra direzione? Pazienza io vado per la mia strada. Arka Diligite iustitiam2 punti
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VITTORIO EMANUELE II (1861-1878) 2 Lire 1863 Napoli MIR 1083c Pagani 506 Ag g 9,83 mm 27 • Di notevole bellezza q.FDC ex Lotto 592 Varesi 81.1 punto
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Salve condivido cartolina inclusa in una raccolta “oltremare” e chiedo ai più esperti maggiori informazioni e se ha interesse collezionistico. Anche qui mi ha incuriosito annullo della croce rossa.1 punto
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Buonasera a tutti. Ho trovato questi 10 Tornesi del 1° tipo. anno 1831 con il contorno liscio (rif. Gigante 182a). Secondo voi potrebbe arrivarci al MB o siamo molto indietro? Grazie a tutti per l'aiuto.1 punto
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Buonasera @Rocco68, questo è il mio esemplare con le F al posto delle E in legenda, tra l'altro già postato in un'altra discussione. La monetazione Napoletana riserva sempre gradite sorprese. Ciao @Teo500 che ne pensi?1 punto
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Io ti posso dire che non è comune, quindi è già una buona notizia. È una cartolina postale di stato emessa tra il1874 -1896 .l’Italia è stata tra le prime al mondo emettere queste cartoline con ricevuta. per valore devi attendere una persona più qualificata di me. Un po di pazienza non tutti sono lì in questo momento Ma stai tranquillo qui riceverai la risposta. In bocca al lupo1 punto
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Già dal titolo si capisce il livello dell'autore: "quale" aggettivo relativo riferito a temperatura (sostantivo femminile) andrebbe scritto con l'apostrofo: "qual'è"... e ripete l'errore anche più avanti. Guàrdati dai falsi profeti.1 punto
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Tante scarpe di 2000 anni fa e laboratorio calzaturiero degli antichi romani scoperti vicini a un canale. Era una filiera Una filiera romana composta da un macello, da un centro di conciatura e produzione delle colle, da un laboratorio per la realizzazione di calzature è stata scoperta durante scavi archeologici preventivi svolti dall’Inrap a sud-ovest dell’abitato di Thérouanne, lungo la Via Comunale dell’Abbazia di Saint-Augustin, alla base del versante settentrionale del “Lys”. Scarpe romane scoperte nel canale del “Lys” durante gli scavi di Thérouanne (Passo di Calais) nel 2023. © Dominique Bossut, Inrap Thérouanne è un comune francese di 1.099 abitanti situato nel dipartimento del Passo di Calais, nella regione dell’Alta Francia. La cittadella artigianale romana in cui si macellavano gli animali e si realizzavano scarpe era completata dalla bottega di un vetraio – che realizzava anche piccoli lavori in ferro, tra i quali forse i tacchetti delle scarpe – e, probabilmente da un mulino. Un isolato esclusivamente produttivo, originato dalla presenza di un canale ricavato dal fiume Lys, fondamentale per l’igiene del macello, per lavaggi della conceria e come discarica. L’attività di trasformazione della materia prima di origine animale è testimoniata non solo dai resti delle bestie – macellate sempre con la stessa modalità, secondo un approccio “industriale” – ma dal ritrovamento di numerose scarpe e di ritagli di cuoio, residui della lavorazione delle calzature. Ritagli di cuoio scoperti nel fondo del canale dello scavo di Thérouanne (Passo di Calais), nel 2023. © Dominique Bossut, Inrap La scoperta è avvenuta in un’area in cui sarà realizzato un impianto di depurazione delle acque reflue della zona. L’antico insediamento produttivo romano. In primo piano, l’area del canale © Frédéric Audouit, Inrap “L’antico sito rinvenuto durante lo scavo corrisponde ad un quartiere artigianale sviluppatosi durante il Primo Impero a sud-est della città, lungo un canale del “Lys”. – dicono gli archeologi dell’Inrap – La posizione dei resti in fondo al pendio sul lato nord del fiume ne ha favorito la conservazione. Erano infatti sigillate da alluvioni legate alle piene del fiume e da colluvioni provenienti dal pendio. L’antico sito è stato così rapidamente ricoperto da uno strato di sedimenti, che ha raggiunto uno spessore da 2,50 m a 3 m, che lo ha preservato notevolmente”. L’isolato artigianale si affacciava da una parte e dall’altra di una strada che finiva sul canale stesso, in una banchina probabilmente utilizzata per il trasporto degli animali e delle merci Ancora più eccezionale è il ritrovamento della bottega di un vetraio che svolgeva, utilizzando il calore prodotto dai forni, anche lavori di piccola metallurgia, con la realizzazione di ganci e altri oggetti d’uso comune, nonché forse, i tacchi metallici che servivano per la realizzazione delle calzature chiodate romane e che sono stati trovati nel fondo del canale. “In questo opificio – spiegano gli archeologi dell’Inrap – è stato scoperto anche un cilindro di vetro blu, destinato ad essere fuso, e, in una delle fornaci, una “goccia” di vetro altrettanto blu. Lo scavo dell’edificio (ancora in corso) ha individuato diverse fasi di occupazione legate ai forni. All’interno dell’edificio erano previsti anche interventi di metallurgia fine. Lo scavo del canale ha restituito una grandissima quantità di scarti di macellazione di ossa bovine. In epoca antica, all’attività di norcineria si affiancavano le attività connesse (conceria, fabbricazione di tavolette, fabbricazione di colla). Qui la lavorazione del cuoio è rappresentata dal ritrovamento, ancora nelle colmate del canale, di numerose scarpe in cuoio con suole borchiate e numerosi ritagli triangolari di cuoio, indizi della probabile presenza nel settore di un calzolaio e di una conceria che, come il macellai, avrebbero usato il fiume come discarica”. Chiavi romane scoperte nel fondo del canale © Patrick Lemaire, Inrap Le poche prove effettuate nel sedimento del fiume hanno restituito reperti abbondanti ed estremamente ben conservati. Numerose sono le monete, i piccoli oggetti in bronzo con dorature, i tacchi chiodati, le spille e le raffinate spille dorate. Sono stati rinvenuti anche oggetti di maggiori dimensioni come gaff (oggetti relativi alla navigazione), chiavi, piatti e aste metalliche. https://www.stilearte.it/tante-scarpe-di-2000-anni-fa-e-laboratorio-calzaturiero-degli-antichi-romani-scoperti-vicini-a-un-canale-era-una-filiera/1 punto
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Dal rovescio di un gradevole denario al nome di Caracalla, il dio guerriero Marte pronto al combattimento, in armatura con scudo e lancia . Sarà in asta GNDM 20 al n. 9425 .1 punto
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Busta non viaggiata con 60c. Michetti. Per l'identificazione di questo francobollo abbiamo due possibilità, il 60c. color lacca dell'emissione del 1917, o del 60c. color giallo bruno emissione del 1926. Non avendo date la busta non ci aiuta. Va catalogato come un nuovo senza gomma. I valori di catalogo comunque differenziano di poco. @Jagher è un buon allenamento andare a controllare sul catalogo, ti ho messo gli anni come riferimento.1 punto
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@Teo500, Un bel 10 Tornesi 1831 con al dritto le lettere in legenda grandi. Il simbolo dovrebbe essere una stella a 6 punte. Concordo con il mio Amico @caravelle82, conservazione qMB.1 punto
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Non ci crederai ma queste monete tendono a sfaldarsi, fessurarsi e... a gonfiare! Questa mia è del tipo da 5 grammi con i caratteri della data thai ๒๔๘๕ (2485-1942) attorno al foro centrale anzichè con i numeri arabi (tipi 1944-45). https://en.numista.com/catalogue/pieces12255.html Ebbene ha uno spessore esagerato da 3,10 mm. anzichè i 2,60 mm. indicati, è come se il metallo esplodesse dall'interno, sembra che potrebbe rompersi da un momento all'altro, hai avuto modo di notare che sono proprio fragili. Credo che nel corso del tempo qualche minuscola scaglietta si è già staccata, l'ho notato all'interno della sua casellina. (porzione del settore Thailandia)1 punto
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Si certo, infatti i realizzi Nomos dell asta 26, sono proprio in questa direzione. 🙂1 punto
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ho recuperato una foto di un asse di tacito da 7,4 g... ovviamente per lo sforzo di ricordarmi questa cosa, ho dimenticato i nomi di 4 dei miei famigliari .. tutto non poteva starci può quindi essere che l'idea fosse di vendere un asse ricavato da conii di un solido? ho vinto qualche cosa? nel buona non buona non dico nulla perché non è "roba mia" saluti Alain1 punto
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Bellissima cartolina illustrata di Axum, da Massaua a Senafe' ( 220 km circa), affrancata con 5c. verde del Regno d'Italia per la colonia Eritrea, della serie pittorica del 1910/14. Viaggiato su busta il francobollo vale 60/65 euro.1 punto
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Un dupondio del genere è nella prossima asta Leu Lot 233 Octavian and Divus Julius Caesar. Dupondius (?) (Bronze, 31 mm, 22.74 g, 10 h), uncertain mint in southern (?) Italy, circa 38 BC. CAESAR - DIVI•F Bare head of Octavian to right. Rev. DIVOS - IVLIVS Head of Divus Julius Caesar to right, wearing laurel wreath. Babelon (Julia) 99. Crawford 535/1. CRI 308. RBW 1822. RPC I 620. Sydenham 1335. An exceptional example of this prestigious issue, with a very attractive dark brown patina and two superb portraits of splendid fine style. Small punch mark 'D' on the reverse, otherwise, nearly extremely fine. https://leunumismatik.com/en/auction1 punto
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Buona domenica a tutti, dopo il testone di Clemente VIII per Fano che recentemente ho presentato qui sul forum ( https://www.lamoneta.it/topic/214643-clemente-viii-testone-per-fano/ ), oggi vi mostro questo testone coniato a Roma. Clemente VIII (1592-1605), Roma, Testone. Munt 23, CNI 1. D/: busto a destra a testa nuda con piviale ornato di figura dell'Immacolata Concezione e di santo vescovo in abito pontificale, e con fibbia ovale. . CLEMENS . VIII . PON . MAX. In basso . A . _ . I .ai lati del segno di zecca di Guglielmo Tronci, zecchiere. R/: San Pietro, nimbato, seduto di fronte nella navicella a sinistra, la destra in alto regge con la sinistra il timone; in basso il mare agitato, in alto nel giro ai lati due teste di venti che soffiano. . NON . _ . PREVA - LEBVNT. Es.: ROMA, in basso segno di zecca di Guglielmo Tronci, zecchiere. T/: liscio. Peso 9.41 g Si tratta di un testone rarissimo che presenta un pedigree di tutto rispetto: ex Bank Leu 36, lotto 736 (collezione Cappelli), ex Varesi 16 del 1992, lotto 175 ed infine ex NAC 81 lotto 441 (collezione DeFalco). È inoltre l'esemplare illustrato sul MIR. La conservazione è molto buona per la tipologia. La legenda al rovescio che si traduce con "Non vinceranno" (Matteo XVI, 18), fa riferimento alla lunga guerra contro i Turchi che il papa intraprese durante il suo pontificato. Da Wikipedia: "Clemente VIII si impegnò durante tutto il suo pontificato per la costituzione di un'alleanza di regnanti cristiani contro gli Ottomani. Nel 1594 il pontefice riunì una Lega Santa per appoggiare l'imperatore Rodolfo II nella Lunga Guerra contro l'Impero ottomano. All'inizio degli anni novanta del XVI secolo l'Impero ottomano era giunto ad espandersi fino a toccare il cuore dell’Europa danubiana. Il Sultano aveva esteso il proprio dominio sul quaranta per cento delle terre ungheresi. I vicini principati di Moldavia, Valacchia e Transilvania erano diventati suoi tributari. Clemente VIII avviò un'intensa attività diplomatica volta a ricreare, sulla falsariga della coalizione che aveva vinto la battaglia di Lepanto, un ampio schieramento anti-ottomano comprensivo di Spagna, Venezia, Polonia, Transilvania, Moldavia e Valacchia. Strumento funzionale a tale opera fu innanzitutto la rete dei nunzio pontifici, stabile e ramificata in tutta l’Europa cristiana. Il Papa avviò un dialogo anche con il re dei Russi (ortodosso) e persino con lo scià di Persia, in quanto acerrimo nemico degli Ottomani. Clemente VIII aveva compreso che, affinché l'alleanza avesse la forza necessaria per sconfiggere i Turchi, ne dovevano fare parte sia la Francia che la Spagna, le due più forti potenze militari europee. I suoi sforzi per coinvolgere le due potenze in una «Santa Impresa» avevano come fine ultimo quello di formare un esercito transnazionale. Gli sforzi del pontefice non ebbero successo: Filippo II di Spagna si limitò a promettere al pontefice un sostegno finanziario, trovando troppo onerosa e impegnativa una partecipazione diretta con le forze di terra e (soprattutto) di mare; da parte sua, Enrico IV di Borbone era alleato del Sultano, in funzione antiasburgica. Neanche il progetto di occupare Costantinopoli servendosi del capo dell'esercito turco, Scipione Cicala (un genovese che, rapito dai turchi all'età di quattordici anni, aveva dovuto rinnegare la fede cristiana) trovò attuazione. Il territorio dell'Impero Ottomano confinava con i possedimenti della Casa d'Asburgo. Gli Asburgo erano contrari a condividere con la Santa Sede il merito di un'eventuale cacciata degli Ottomani dai Balcani. La loro strategia – da Ferdinando a Rodolfo II – era improntata all'ottenimento di accordi di tregua (l'ultimo era stato stipulato nel 1590). Questi accordi, però, avevano un alto prezzo (gli Ottomani pretendevano una cospicua dote di fiorini ungheresi in cambio della pace). Non solo: durante i mesi caldi le truppe del Sultano compivano scorribande aldilà dei confini che allertavano costantemente le forze asburgiche. Quando gli Ottomani assaltarono la fortezza di Giavarino, caposaldo strategico sulla riva destra del Danubio (luglio 1594), gli Asburgo si risolsero ad accettare l'aiuto del pontefice. Papa Clemente VIII nominò capo della spedizione militare pontificia Giovan Francesco Aldobrandini, Capitano generale della Chiesa. Aderirono all'appello di Clemente VIII i principati di Transilvania, Valacchia e Moldavia. In Italia si mobilitarono: il Ducato di Mantova, il Granducato di Toscana e la città di Bologna. Clemente VIII impose decime al clero d'Italia e riuscì a formare un esercito di diecimila fanti e seicento cavalieri. Poi incaricò i frati Camilliani di curare i feriti sui campi di battaglia, ordinando la loro partenza per l'Ungheria nel 1595. I Camilliani istituirono a Strigonio un ospedale da campo, con dottori e infermieri, segnalandolo con una croce rossa simbolo dell'ordine. All'assistenza spirituale dei soldati vennero comandati i Gesuiti. Clemente VIII inviò tre volte in Ungheria il generale Aldobrandini a sostegno dell'imperatore Rodolfo II d’Asburgo. Le tre campagne ebbero come esito: -la vittoriosa presa di Strigonio nel 1595; -la conquista di Pápa e l'inconcludente assedio di Giavarino del 1597; -la tentata liberazione di Canisa (assediata dai Turchi) nel 1601. Il lasso di tempo che intercorse tra la seconda e la terza campagna fu dovuto al diffondersi delle epidemie di peste e colera che decimarono le truppe nonché all'insorgere di dissidi con i capitani imperiali sulla strategia da adottare. L'Aldobrandini infatti propose di liberare la città di Buda per infliggere una sconfitta decisiva agli Ottomani, ma gli imperiali non si mostrarono mai favorevoli all'impresa. Nel complesso l'esercito pontificio riportò due vittorie contro i Turchi. Giovan Francesco Aldobrandini morì durante la terza spedizione (17 settembre 1601), volta a liberare Canisa dall'assedio turco. Dopo la sua morte il comando dell'esercito pontificio passò a Flaminio Delfini. Però gli Asburgo decisero autonomamente di abbandonare l'assedio. I soldati papali rimasero soli sotto le mura della città. Ad essi non rimase che ritirarsi e ripiegare verso l'Italia. Alcuni storici stimano che, dei diecimila soldati impegnati nelle tre campagne, ben seimila non abbiano fatto più ritorno in patria. La «Santa Impresa» fu la più massiccia mobilitazione di truppe pontificie al di fuori dei confini dell’Italia di tutta la storia dello Stato della Chiesa". Michele1 punto
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Io ebbi il piacere di veder all' opera il buon @Meleto l' anno scorso,dopo una stretta di mano e velocissima conoscenza. Zitto zitto e velocemente tira fuori cose veramente degne di nota da ste ciotole😁 Mo ti devi divertire però all' allegro chirurgo coi 5 Markkaa eh. Ahimè quel verde è proprio "lui". Mi piace molto,anzi tanto,la pesacata del gettone/moneta col gallo☺️1 punto
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Operai cinesi si imbattono in una bara, quello che c’è dento è incredibile Durante dei lavori stradali, gli operai hanno fatto una scoperta a dir poco incredibile. I lavoratori stradali cinesi si sono imbattuti in una sorprendente scoperta : i resti straordinariamente intatti di una donna della dinastia Ming , risalenti a 700 anni fa. La scoperta ha fatto luce sulla vita quotidiana della gente di quell’epoca, sollevando anche interrogativi sull’identità della donna e sul segreto dietro la sua straordinaria conservazione. Chi era lei? E come ha fatto il suo corpo a rimanere così ben conservato nel corso dei secoli? La scoperta della mummia di Taizhou è stata piuttosto scioccante. I lavoratori stradali di Taizhou, nella provincia di Jiangsu, nella Cina orientale, sono stati incaricati di ampliare una strada. Durante il processo di scavo, hanno scavato diversi metri nel terreno e hanno colpito inaspettatamente un oggetto grande e solido. Riconoscendo il potenziale significato della loro scoperta, i lavoratori hanno prontamente contattato un team di archeologi del Museo di Taizhou per scavare nell’area. Successive indagini hanno rivelato che l’oggetto trovato a Taizhou era, in effetti, una tomba cinese , contenente una bara a tre strati all’interno delle sue mura. Quando gli archeologi hanno aperto la bara principale, sono stati accolti da strati di seta e lino , tutti ricoperti da un misterioso liquido marrone. Dopo un’ulteriore ispezione, hanno scoperto i resti sorprendentemente ben conservati di una donna, completi di corpo, capelli, pelle, vestiti e gioielli. Anche le sopracciglia e le ciglia erano perfettamente conservate, rivelando dettagli notevoli sul suo aspetto di secoli fa. Dalla scoperta, è diventata nota come la mummia di Taizhou o la mummia accidentale. I ricercatori non sono stati in grado di determinare con certezza l’età del corpo della donna. Tuttavia, sulla base dei manufatti e degli indumenti trovati con la mummia di Taizhou , si ritiene che sia vissuta durante la dinastia Ming , che va dal 1368 al 1644. Ciò significa che il corpo della donna potrebbe potenzialmente avere fino a 700 anni. La donna è stata trovata vestita con abiti tradizionali della dinastia Ming e adornata con diversi gioielli, tra cui un sorprendente anello verde. Sulla base della qualità dei suoi gioielli e delle sete pregiate in cui era avvolta, si ritiene che fosse una civile di alto rango. La scoperta dei suoi resti ben conservati ha fornito preziose informazioni sulla vita quotidiana e sulla gerarchia sociale della dinastia Ming. Oltre ai resti della donna straordinariamente conservati, la bara conteneva anche ossa, ceramiche, antichi scritti e altre reliquie. Gli archeologi che hanno scavato la bara non sono stati in grado di determinare se il misterioso liquido marrone all’interno della bara fosse usato intenzionalmente per preservare il corpo o se fosse semplicemente acqua sotterranea che era filtrata nel tempo.Alcuni ricercatori, tuttavia, hanno suggerito che il corpo della donna potrebbe essere stato preservato a causa dell’ambiente specifico in cui è stata sepolta. Se la temperatura e i livelli di ossigeno nell’acqua che la circonda fossero stati giusti, i batteri non sarebbero stati in grado di crescere, rallentando o arrestando di fatto il processo di decomposizione. Questa scoperta inaspettata ha lasciato sia gli archeologi che gli scienziati desiderosi di saperne di più sulle circostanze uniche che hanno portato alla straordinaria conservazione della mummia di Taizhou. https://www.scienzenotizie.it/2023/05/19/operai-cinesi-si-imbattono-in-una-bara-quello-che-ce-dento-e-incredibile-09694921 punto
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400 reis 1918 Brasile. Questa è proprio una moneta di soddisfazione! bellissimo il disegno al dritto. Il 1918 è anche uno dei millesimi dalla tiratura più bassa, poco meno di mezzo milione di pezzi Questa la cercavo da tempo, anche se molto comune sono contento di averla presa per 50 cent! è un piccolo pezzetto di storia, una moneta coniata per il Belgio sotto occupazione americana Concludo con questo affascinante gettone/moneta del 1835 la sua storia devo ancora approfondirla bene ma so che sarà interessante!1 punto
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Per concludere gli argenti questo bellissimo (almeno su un lato!) e mai visto in ciotola 10 centavos della Colombia del 1879 Finiti gli argenti inizio con le monete in metallo più vile...ma non per questo meno interessanti! Due monete dell'India britannica: 1 anna del 1916 e un 2 anna del 1944. Le scansioni mi sono uscite un po' storte per la fretta😄 Ceylon, una delle mie monetazioni coloniali preferite del primo novecento non poteva mancare in questa pescata con questo bel 5 cent 19261 punto
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Probabilmente alcuni utenti non hanno osservato il mio post # 6. Il confronto evidenziato nel quadratino in nero, fa osservare una diversa posizione di alcune ciocche di capelli. Se la moneta fosse autentica, quellq ciocca sarebbe come le altre genuine. Magari l'ingrandisco, cosi si può vedere a che accenno. Confronto con altri 3 genuini, come si vede, la ciocca è semprela stessa su quelle coniate dal conio originale.1 punto
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Ma tu le monete le hai viste o no? mi sa che forse no… comunque non turbiamo nessuna posizione favorevole agli slab. Ci asterremo ‘anche’ da questi commenti in questa sezione. Tanto chi li predica e li promuove continuera ‘ a farlo - liberissimo peraltro. Chi invece si astiene - come il sottoscritto e pochi aficionados - sara’ felice di continuare a perseguire le monete del libero stato di Bananas frequentando le aste che meritano. firmato: ultimo dei Mohicani ( e felice di esserlo😁)1 punto
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Giusto per capire il tuo pensiero di oggi, la moneta per te è autentica (anche da quanto hai scritto sopra) ? Corretto ?1 punto
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Banconota da 1 dollaro del 1923 con Giorgio V messa ultimamente in collezione. (cliccarci sopra per ingrandire) Appartiene all'ultima serie di banconote di grande formato, successivamente, dal 1935 in poi, sempre con Giorgio V, saranno prodotte in forma ridotta. A confronto con un'altra banconota in mio possesso con Giorgio VI del 1937.1 punto
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Ad esempio la scienza stratigrafica , che pur essendo prettamente una scienza geologica si adatta perfettamente nella ricerca archeologica . In archeologia la stratificazione è un concetto che indica la disposizione di strati omogenei . Tale concetto si basa abbondantemente sulla regola della sovrapposizione degli strati , i piu' antichi in basso e quelli piu' recenti in alto . Quando dei ritrovamenti archeologici si trovano al di sotto della superficie del terreno , l' identificazione del contesto di ognuno di questi permette agli archeologi di trarre conclusioni sul sito , sulla natura e sulla datazione della sua occupazione . Nella maggior parte dei casi le caratteristiche dei reperti possono essere identificate e datate con riferimento alla stratificazione del suolo e al materiale in un arco di tempo . Lo scavo stratigrafico costituisce il metodo elaborato dall' archeologia per raccogliere e documentare i dati disponibili in un determinato sito , riguardo alle attività umane che vi hanno avuto luogo e all' ambiente con cui hanno interagito .1 punto
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L'affluenza é stata "ridotta" rispetto alle edizioni precedenti e i romagnoli non c'erano, o quasi. Il "grosso", per chi lo fa e quando lo fa, é il giovedì... Venerdì e Sabato é qualche vendita, anche buona, e tanta public relation. Domenica é il deserto. A noi é andata bene, non certo un Verona record però. Anche perchè il materiale é poco. Ho rivisto con piacere amici che non vedevo da qualche anno e che a Novembre non c'erano. Diversi colleghi che invece di avere lo stand, siedevano per un po' nel mio, e quello di altri amici, per chiacchierare un po'.1 punto
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Salve. Le ho fotografate insieme e le pubblico insieme. Aggiungo alla 1754 una piastra 120 grana del 1750. Ringrazio tutti per l'attenzione. Un caro saluto.1 punto
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Buon giorno a tutti e buon inizio settimana✌️.Condivido 2 monete : -5 centesimi Vitt Em II zecca “N” data purtroppo non leggibile.. almeno per me… -2 centesimi Italia su prora 1917 abbastanza horror…😄 Saluti!1 punto
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volevo condividere anche io i miei nuovi acquisti vicereali. monetazione che mi sta appassionando sempre di più:1 punto
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Ciao @Stilicho Perché Treveri? Semplicemente per lo stile del ritratto che non lascia dubbi. Per questo modulo e la legenda espressa al dativo Helenae al dritto, si tratta della serie commemorativa per Elena (PAX PVBLICA) e Teodora (PIETAS ROMANA) emessa in solo tre zecche (Costantinopoli, Treveri e con estrema parsimonia a Roma) Lo stile delle due altre zecche è molto diverso:1 punto
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Prima di restituirci i tesori, li hanno scambiati con patacche clonate dagli originali.1 punto
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Sarà patriottismo, ma per me le banconote italiane rimangono impareggiabilmente le più belle in assoluto.1 punto
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In realtà non è l'immenso paradiso che sembra. Nel senso che ci sono parecchie cose altamente discutibili, più che altro nel modo in cui la società è organizzata, e una scarsa lungimiranza "geopolitica" che creano effetti paradossali.1 punto
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