Vai al contenuto

Classifica

  1. Scudo1901

    Scudo1901

    Utente Storico


    • Punti

      10

    • Numero contenuti

      7908


  2. Asclepia

    Asclepia

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      3943


  3. DB48

    DB48

    Utente


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      82


  4. Oppiano

    Oppiano

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      7608


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/15/23 in tutte le aree

  1. Quando ero un ragazzo (parlo di più di mezzo secolo fa) il mercato filatelico fu interessato da un momento di folle speculazione (del tipo bulbi di tulipano ad Amsterdam per intenderci). Ogni anno i prezzi dei cataloghi crescevano vistosamente ed i collezionisti pagano a prezzi esorbitanti serie recentissime che erano state stampate in milioni di esemplari. Poi, esattamente come accadde per i bulbi di tulipano di Amsterdam, improvvisamente la bolla speculativa scoppiò e chi sperava di essere diventato ricco grazie all'investimento in francobolli si ritrovò "in braghe di tela". Il prezzo dei francobolli che fino a qualche mese prima venivano strapagati crollò addirittura sotto al loro valore facciale e - da allora - non si è più ripreso. Ancora oggi mi capita di vedere in alcune aste lotti di francobolli emessi in quel periodo che vengono venduti a prezzi irrisori. Quella ormai lontana esperienza giovanile mi ha insegnato che il collezionismo (vale per la filatelia, ma anche per la numismatica) non è il posto dove si possono fare speculazioni. Chi ha soldi in abbondanza può "giocarseli" in borsa o acquistare "monete virtuali". Oggi ci sono tanti modi per speculare ed (in genere) per dissipare il proprio capitale. Io che (ahimè) di soldi da buttare non ne ho, compro - quando posso - qualche moneta o qualche busta viaggiata antica per soddisfare le mie passioni, senza illudermi di guadagnare alcunché. Ovviamente i pezzi più pregiati li vedo solo sulle pagine dei cataloghi d'asta, ma va bene così. Se c'è la passione, uno si può accontentare dei pezzi meno costosi a cui non manca comunque il fascino della storia.
    7 punti
  2. Buongiorno...condivido un'ultima arrivata...la mia napoletana di oggi un 6 cavalli 1790 monetina comune ma in bella conservazione, che dite?
    5 punti
  3. Salve. Facendo ricorso alle risorse del mio temperamento ed alla saggezza propria degli anziani, sono riuscito a contenermi dall'alimentare la rissa. Ne sono contento. Confesso, comunque, che sono rimasto traumatizzato. Condivido una mia mezza piastra 1760 (" pupillare" ) di Ferdinando IV. Saluti.
    5 punti
  4. Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Faustina Minore (147/175 d. C.), figlia di Antonino Pio e Faustina Maggiore e moglie dell'imperatore Marco Aurelio, coniato a Roma nel 161 d. C. circa. Sul rovescio è raffigurato un pulvinare ( che rappresenta in questo caso il letto imperiale) dove sono seduti due bambini che sembrano giocare, figli di Marco Aurelio e Faustina Minore, e cioè Commodo (futuro imperatore) e Antonino che erano gemelli. Sono solo due dei 13 figli avuti dalla coppia imperiale, dei quali la maggior parte morirono in giovane età (sorte che toccò anche ad Antonino presente sul denario). Divennero adulti solo in sei, 5 donne e Commodo (180/192 d. C.) che sostituì non proprio degnamente alla sua morte il padre, molto amato dal popolo, come nuovo imperatore. Una immagine quella sul rovescio della moneta di augurio di giorni sereni e felicità nel tempo per i due figli. Faustina viene descritta dagli storici dell'epoca come una donna molto capace e quindi partecipe insieme al marito sia alla vita politica che anche a quella militare dell'impero. Non esitava a seguirlo durante le campagne militari e fu proprio in una di queste, in Cappadocia, che nell'estate del 175 morì per cause naturali. Marco Aurelio, in sua memoria, in quei luoghi fece insediare una nuova colonia a cui diede il nome di Faustinopolis. Tutto sembra essere confermato dagli scavi archeologici e dai ritrovamenti conseguenti. Fece inoltre costruire a Roma un tempio a lei dedicato che ne celebrava la divinizzazione e consacrazione con concomitante coniazione di monete a tema. Ogni intervento di approfondimento su quando detto sarà molto gradito. Il denario da esame diretto risulta coniato (spero nel 161 d. C.🙂) abbastanza centrato e con discreto metallo (le monete di questo periodo contenevano ancora l'80% circa di argento) ed ha evidentemente circolato svolgendo la sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 17,50 mm 2,85 g RIC 710
    4 punti
  5. Rientro nella discussione citando il " decalogo" di Massimo GHENZER: Un CLIENTE è la persona piu' importante per qualsiasi business. Un CLIENTE non dipende da noi. Noi dipendiamo da lui. Un CLIENTE non è un' interruzione del lavoro: egli è lo scopo del nostro lavoro. Un CLIENTE ci fa un favore quando ci viene a cercare. Noi non gli facciamo un favore servendolo. Un CLIENTE è la parte essenziale del nostro business, non un estraneo. Un CLIENTE non è solo soldi da mettere in banca. Egli è un sensibile essere umano e va trattato con rispetto. Un CLIENTE merita la piu' cortese attenzione che possiamo dedicargli. Egli è la parte vitale di questo e qualsiasi business. Egli paga il nostro salario. Senza di lui noi dovremmo chiudere la nostra attività'. NON DIMENTICHIAMOLO MAI. Naturalmente ringrazio per la cortese attenzione (siamo tutti, sempre e ovunque, in qualunque contesto, CLIENTI) SANTI
    3 punti
  6. @gennydbmoney @caravelle82 @Illyricum65 @Litra68 ho creato una nuova discussione in Identificazioni trasferendovi i post di genny (e seguenti) al quale chiedo, se possibile, di inserire i dati ponderali delle monete, per facilitarne l'attribuzione.
    3 punti
  7. Non centra niente con lo specifico di questo thread ma è comodo averlo dove si parla in generale di euro difettati. http://www.eurosfautes.fr/
    3 punti
  8. Nella mia personale sensibilità tutto il tempo impiegato dal CdC per approvare un argomento è tempo ben impiegato. Nell’attuale società digitale ci sono già troppi luoghi totalmente inutili se non dannosi dove improbabili personaggi altrettanto inutili se non dannosi scrivono fiumi di sciocchezze. Secondo il mio modesto parere se il nostro Forum viene caratterizzato da un po’ di selettività non può farci che del bene. Tra l’altro non mi pare che si possa attribuire al CdC particolari caratteristiche censorie. Discussioni talvolta di una sterilità stucchevole e argomenti banali vengono promossi senz’altro con una captatio benevolentiae assoluta, nel nome, commendevole, del diritto di tutti, quindi, come scriveva chi mi ha preceduto, basta applicare un po’ di pazienza e ognuno, con solo rarissime eccezioni, può trattare il tema che desidera.
    3 punti
  9. Buonasera, ho il piacere di condividere un antoniniano della zecca di Ticinum per Probo (279d.C.) d/ VIRTVS PROBI AVG r/ PROVIDENT AVG in esergo BXXI RIC553 var. È data R3...in effetti di questa tipologia non si vedono esemplari in giro. Un parere? Grazie Antonio
    2 punti
  10. Ecco un classico scarto di zecca finito chissà come fuori dalla zecca
    2 punti
  11. Buongiorno a tutti, inizio la mia settimana Numismatica sotto la Corona Borbonica. Nel fine settimana ho passato a rassegna i miei 10 Tornesi di Ferdinando II. Devo dire che fanno la sua bella figura nel vassoio, certo ci sono delle caselle vuote che andrebbero riempite, non sono un completista ma diciamo un discreto accumulatore seriale. Non disdegno i doppioni ma nemmeno qualche annata mancante se capita l'occasione di innamorarmi. Ho però realizzato che ci sono sicuramente delle annate rare, altre molto rare e altre (questo mi intriga di più) che non sono nemmeno menzionate nei cataloghi o sul web. Vengo al punto 1. Millesimo 1834 Anno particolare di produzione dove la fa da padrona una marea di Piastre con continua comparsa e presenza di esemplari con varianti. Ma ed eccomi alla mia riflessione... Il 10 Tornesi 1834 Chi lo ha visto? Ne discutevo con amici del Forum in privato. La risposta nel Magliocca e Nel Gigante grazie @giuseppe ballauriper avermi segnalato cio che andiamo a riassumere: Il 10 Tornesi 1834 è già citato da Cagiati e D'Incerti. Il Gigante e Magliocca scrivono che probabilmente esistono 2 esemplari nella Collezione Neumann uno con stella a 5 punte, uno con rosetta a 5 petali. Mai comparso comunque. Se qualche anima Pia ne sa qualcosa in più o magari ha la fortuna di avere qualche foto o un disegno per favore interagisca. Punto 2 Millesimi 1842 e 1843 Cosa sappiamo? Di questi non ho trovato nulla, o magari non ho cercato bene, unica sicurezza che nei testi da me consultati non sono menzionati. Esiste documentazione che ne parli? O del perché non furono coniati? Anche per queste due annate ci sono gli altri tagli e mi chiedo il perché non siano stati coniati i pezzi da 10. Se esiste già una discussione simile per favore me la segnalate ed ignorate la mia. In caso contrario tirate fuori i vostri pezzi. Saluti Alberto
    2 punti
  12. Buonasera a tutti, recentemente ho iniziato ad apprezzare sempre più le monete romane e questa è la prima discussione che apro in questa sezione, anche se la leggo spesso. Sono ancora un novizio in questo ambito, ma mi affascina il valore storico di questa monetazione, in particolare l'importanza del messaggio che ogni moneta racchiude. Ho provato ad acquistare questo antoniniano di Aureliano proprio per ciò che raffigura. So che è una moneta comune, ma il suo messaggio è particolarmente potente: Aureliano riunificò l'impero e per questo ricevette il titolo di Restitutor Orbis. L'ho acquistata a un convegno e il venditore mi ha fatto notare come conservi ancora buona parte dell'argentatura originale. Veniamo al motivo per cui ho iniziato questa discussione: a quanto ho capito, già con Gallieno (figura che conoscevo poco, ma che adesso mi sembra anch'essa di particolare interesse e di cui ho visto online bellissime monete) era iniziato un processo di sostituzione dell'argento con il bronzo e che progressivamente si passò da antoniniani in argento a quelli, appunto, in bronzo. Questa coniazione in particolare (Restitutor Orbis) si potrebbe quindi ritenere a metà di questa transizione? Una base bronzea poi argentata? Perdonate la mia inesperienza nel caso avessi sbagliato qualcosa nella mia ricerca e grazie per le risposte. Nel campo inferiore vedo quello che dovrebbe essere il segno di zecca. Mi sapreste cortesemente dire a quale zecca corrisponde il segno Z? XXI invece è forse il numero della zecca nell'Impero? Ecco la moneta (con diverse esposizioni alla luce). Un cordiale saluto Regium
    2 punti
  13. Uno spunto interessante, su cui i pareri possono divergere anche sensibilmente a seconda delle disponibilità economiche come giustamente - secondo me - scrive il buon @ARES III. Forse però la domanda è mal posta: tutte le collezioni numismatiche hanno un senso, anche soltanto per la passione che richiedono, la pazienza, la conoscenza, l’impegno, non solo finanziario. Se invece ci chiediamo quale approccio consigliare a un giovane collezionista, perché questo è il quesito che alla fine poi emerge dal resto dell’intervento, e sempre considerata la variabile prezzo e disponibilità economica, io personalmente sono più per pochi marenghi, magari diversi per tipologia, ma che siano FDC.
    2 punti
  14. Ciao a tutti, questa sera vi presento questo testone della mia collezione, moneta che qui sul forum è comparsa assai di rado. Clemente VIII (1592-1605), Testone, Fano. Munt 153, CNI 1, MIR 1510/1 D/: stemma ovale in cornice a volute e cimasa con maschera, sormontato da chiavi decussate con cordone e fiocco e da tiara. CLEMENS . VIII . - . P . M . ANNO . I . R/: l'Immacolata entro ellisse radiante. TOTA * FORMO - SA * FANVM * In basso nel giro: * GT * T/: liscio. Peso 9.36 g Si tratta di una moneta rara. Appare sul mercato sempre in bassa conservazione, generalmente inferiore al BB e con impronte e conio di bassa qualità. Per esempio l'esemplare della collezione DeFalco era MB (NAC 81). Questo è un esemplare di conservazione sicuramente superiore alla media e personalmente lo ritengo uno dei migliori apparsi sul mercato, corredato da una bella patina di monetiere. Le lettere GT al rovescio sono le iniziali dello zecchiere Galeotto Tommasini. L'appellativo "TOTA FORMOSA" (Tutta bella), è attribuito riferito alla Madonna. Michele
    2 punti
  15. Ciao Alberto, @Litra68 Cominciamo a prendere in considerazione il millesimo 1834. In questo anno si coniò un numero ingente di Piastre, come dimostra la facilità nel reperire tale moneta e soprattutto nell'enorme numero di Varianti/Curiosità della stessa. Le altre monete d'argento sono piuttosto rare ( Mezza Piastra R -Tarì R4 – Carlino R3/R4 – Mezzo Carlino: non emesso ). Può essere spiegato con il fatto che gli addetti alla Zecca fossero occupati quasi esclusivamente nella coniazione delle Piastre. La monetazione in rame manca totalmente, con l'eccezione del 10 Tornesi che è riportato dal Cagiati e successivamente dal D'Incerti. Il Cagiati è abbastanza preciso, citando la Collezione Neumann ed il numero di archivio. Un dato di fatto è però certo: la moneta non è mai comparsa, non esistono documenti e/o fotografie che possano attestare l'esistenza della stessa. La stessa Collezione Neumann, se si svolgono delle ricerche sembra non esistere. A questo punto si ritorna al quesito: “ Perchè nel 1834 non furono coniate le monete in lega di rame?” Avanzerei delle semplici ipotesi. Nel 1834 Re Ferdinando appoggiò esplicitamente Don Carlos nella prima Guerra Carlista a discapito di Isabella II° che risultò il “cavallo vincente”. Si inimicò Francia ed Inghilterra che appoggiavano la futura Regina, oltre naturalmente alla Spagna. E' possibile pensare ad un boicottaggio di queste potenze nelle materie importate? Secondo il mio parere è una ipotesi da scartare perchè non spiegherebbe la grande disponibilità di argento e quindi la grande tiratura delle Piastre con questo millesimo. Altro fatto degno di nota è l'eruzione del Vesuvio, ma da fonti storiche, non sembra abbia causato danni a Napoli e quindi problemi tecnici alla Zecca. A mio parere l'ipotesi più probabile è che si comprese l'evidente carenza di Piastre nel circolante e quindi la Zecca era “sotto pressione” per coniare questo nominale al contrario delle monete in rame che erano ritenute sufficienti. Stessa supposizione per le annate mancanti 1842-43. Probabilmente negli anni 1838-39-40 furono coniate molti 10 Tornesi, pertanto si ravvisò che, per qualche anno, non fosse necessario coniare tale moneta. Saluti a tutti
    2 punti
  16. La scorsa settimana, la Russia è stata anche accusata di aver falsificato i risultati delle votazioni all'Eurovision e alle elezioni in Turchia. Presto la Russia sarà dichiarata colpevole del genocidio dei dinosauri.
    2 punti
  17. Confermo la provenienza ex Evans , da catalogo sotheby prezzo in franchi francesi Ciao didrachm, la moneta proviene da un ripostiglio, pertanto difficile sia falsificata. certo, nulla è impossibile , sarebbe comunque meglio che articolassi un po’ di più il tuo “non mi piace”, come magari abbiamo sempre fatto , con comparazioni di altri esemplari dello stesso conio.
    2 punti
  18. Questa è la mia. Cosa potrebbero essere quei segni?
    2 punti
  19. Condivido un interessante bagattino anonimo che mi pare ribattuto su un sesino
    2 punti
  20. Dalla rivista italiana di numismatica e scienze affine... Dal Cagiati?... Almeno abbiamo il numero d'inventario della collezione Neumann...
    2 punti
  21. Buongiorno è da un po' che non partecipo e riporto su la mia prima discussione, prima in assoluto, per condividere un 6 cavalli 1804 diverso, in realtà credo che la variante sia il 6 cavalli di cui trovate le foto sopra, credo che quella che andrò a postare sia la versione base, la differenza sta nella spaziatura degli elementi nel rovescio...ecco le foto...la moneta nasconde ottimi rilievi e al momento sta in ammollo....ecco le foto che non sono il massimo ma si fanno leggere...graditi i vostri pareri. il taglio ha una bella rigatura evidente...
    2 punti
  22. la distinzione tra le zecche di Anastasio è abbastanza complessa - Costantinopoli - Nicomedia, l'unica in cui può anche apparire la zecca NIC e NI - Tessalonica - Antiochia - e un gruppo di notevole dimensione con un chiaro stile di Cizico, sul quale si dibatte ... Cizico, o personale di Cizico spostato a Nicomedia? tuttavia per questa sarei abbastanza tranquillo nel dire Nicomedia
    2 punti
  23. No, quello a cui ti riferisci è ciò che prevedeva il cosiddetto Codice Urbani del 2004 e successive modifiche ( praticamente era il Testo Unico )... al momento grazie alla modifica introdotta dall'art. 1, comma 1, lettera b), della L. 9 marzo 2022, n. 22. le pene sono raddoppiate con l'art 518 undecies C.P. : Uscita o esportazione illecite di beni culturali (art. 518-undecies c.p.) Chiunque trasferisce all'estero beni culturali cose di interesse artistico storico archeologico etnoantropologico bibliografico documentale o archivistico o altre cose oggetto di specifiche disposizioni di tutela ai sensi della normativa sui beni culturali senza attestato di libera circolazione o licenza di esportazione è punito con la reclusione da due a otto anni e con la multa fino a euro 80.000. La pena prevista al primo comma si applica altresì nei confronti di chiunque non fa rientrare nel territorio nazionale alla scadenza del termine beni culturali cose di interesse artistico storico archeologico etnoantropologico bibliografico documentale o archivistico o altre cose oggetto di specifiche disposizioni di tutela ai sensi della normativa sui beni culturali per i quali siano state autorizzate l'uscita o l'esportazione temporanee nonché nei confronti di chiunque rende dichiarazioni mendaci al fine di comprovare al competente ufficio di esportazione ai sensi di legge la non assoggettabilità di cose di interesse culturale ad autorizzazione all'uscita dal territorio nazionale. Un cordiale saluto, Enrico P.S. visto adesso quanto correttamente scritto praticamente in contemporanea da @allek
    2 punti
  24. A me personalmente comincia a dar noia questa pletora di interventi che provengono da investitori, o pseudo tali, e non da numismatici evidentemente. È chiaro che nessuno vuol rimetterci, ma comprare monete solo per specularci lo trovo di uno squallore infinito. Siamo in democrazia, come dice qualcuno, giustamente peraltro, e quindi questo pensiero vuol rappresentare soltanto me stesso.
    2 punti
  25. Buona sera @pato19 @Meleto Come si potrebbe vedere, da 9 anni e 2829 interventi, sono un appassionato essenzialmente di monete greche antiche ed anche alto-medievali . Una buona maggioranza dei miei 2829 interventi consiste nel condividere, con a volte commenti ed in quelle sezioni, esemplari che hanno per me una validità storico-artistica e magari anche archeologica e mi paiono meritevoli di uno sguardo e di attenzione . E questa validità la ho vista oggi, dopo un buon caffè, nel diritto di una corrente moneta da 2 euro, che non conoscevo e mi è apparsa meritevole di condivisione, credo con pressochè l' unico mio post in questa sezione . Grazie di avermi letto ed una buona serata
    2 punti
  26. Non si può. L’ingresso è ostruito da monete…. 🤣🤣🤣🤣🤣
    1 punto
  27. Ciao Roberto, grazie! No, la tua variante non è censita dal MIR che molto genericamente distingue sono anno I e II.
    1 punto
  28. Buona sera. Non c'è dubbio che questa moneta non si presenti molto bene, però, più la guardo, più non riesco a vedere elementi che la "condannino" in maniera definitiva. Mancherebbe il peso, per valutare almeno se si tratta di una lega più leggera. Il dubbio emerge dalle immagini dove sembra di vedere la moneta "spelata" con un sottostante metallo un po' troppo giallo. Mancano anche un' immagine del bordo ed il diametro. Mi sembra di vedere la moneta afflitta da una miriade di colpi e mi sembra che il 6 della data, la doppia T di MOTTI e la R della zecca ne siano rimasti soggetti tanto da non sembrare congrui. Il dubbio che la moneta sia originale comunque persiste per il fatto che non vedo lo scopo di falsificare una moneta tanto comune e che , se d'argento, non darebbe alcun margine di guadagno al falsario. Osservando la moneta, non ho visto, oltre a quello che ho già detto, 6 ,TT ed R, cose fuori posto. Le vorrei chiedere, Fiore151, siccome questa moneta dovrebbe avere un costo esiguo, se è ancora possibile acquistarla tanto per vederla, perché, se falsa, a me sembra molto ben fatta. Scusate la filippica. Cordialità e buona serata. Gabriella
    1 punto
  29. Buonasera, scusatemi se mi permetto ma credo che la verità stia nel mezzo... più o meno. E' vero, come sostiene @manuelcecca , che non vi è alcuna norma che vieti a un acquirente straniero di acquistare monete in Italia o a un italiano (o a uno straniero) di vendere monete che si trovano in Italia ma con destinazione estero. Ma è vero anche, come sostiene @ARES III , che l'esportazione all'estero è soggetta a un complesso, lungo e tortuoso iter burocratico finalizzato proprio a ottenere l'autorizzazione all' "espatrio" (definiamola simpaticamente così). E se è vero che ciò, formalmente, non costituisce un limite alla possibilità di acquistare e vendere in ogni dove, non si può però negare - come cerca di far comprendere @ARES III (se non ho frainteso il suo punto di vista) - che l'onere di ottenere l'attestato di libera circolazione costituisca un forte, anzi fortissimo, disincentivo alla vendita all'estero e all'acquisto dall'estero (posto che, nella stragrande maggioranza dei casi, chi acquista dall'estero lo fa per farsi recapitare a casa - e quindi all'estero - ciò che ha acquistato). Prova ne sia che molte case d'asta italiane oggi mettano sin da subito in chiaro che non spediscono all'estero (giammai che non vendono agli stranieri). E l'atteggiamento è più che comprensibile e giustificabile, posto che - di regola - è chi propone qualcosa in vendita a dover assicurare di poterla consegnare ovunque si trovi l'acquirente. Salvo espressa indicazione contraria nelle condizioni di vendita (proprio come ormai sovente accade). La casa d'aste, dal canto suo, non può preventivamente "dotare" ogni moneta - che ne sia potenzialmente soggetta - dell'attestato di libera circolazione (finirebbero ingolfati e con il dover gestire una marea di beghe con gli acquirenti oltre confine); l'acquirente che si trova all'estero, dalla sua prospettiva, verosimilmente non avrà nessuna intenzione di compiere un acquisto che resterà "sotto schiaffo" per mesi: e quindi si asterrà dal comprare. Come vede, quindi, @manuelcecca , di fatto una "compressione" del mercato - sia pure non sanzionabile (di questo ne sono convinto) - si verifica eccome. Saluti.
    1 punto
  30. Bella moneta ma conservata male. Parecchi segni rovinano il volto e il décolleté della madama, anche i capelli hanno usura: per me BB/SPL
    1 punto
  31. A mio modesto parer una bella moneta qSPL
    1 punto
  32. Condivido , con un'aggiunta: la sezione "petulanza" 1) Chiudete questa fottuta finestra , dato che l'ho già chiesto prima; 2) Potreste chiudere questa finestra, anche perché vi è stato già detto; 3) Pensate di chiudere questa finestra, o devo chiuderla io perché ho fatto questa domanda prima; 4) Dio che freddo ...ma dato che nessuno si muove credo proprio che sia capitato in un gruppo di eschimesi (e forse pure sordi) !
    1 punto
  33. Buongiorno a tutti. Sono nuovo e volevo per cominciare proporvi questa monetina: un bel 6 cavalli del 1804. Ho cercato nel sito vecchie discussioni sulla stessa moneta ma non ho trovato nulla, un motivo in più per proporvela! Vorrei un parere e qualche commento. Grazie a chi partecipa.
    1 punto
  34. Dalle Incisioni si tratta di un "Bita sen" Monete giapponesi di imitazione cinese. Quella che hai precisamente si tratta di un "Ji Hei Gen Ho" "治平元寶", imitazione di una moneta Cinese "Zhi Ping Yuan Bao", circolante nell'isola di Kyushu tra il 1580 e il 1620. codice ( M135 JNDA 126.10 ) Abbastanza rara. TI lascio questo link per maggiori info sulla moneta ... Rimango a disposizione.
    1 punto
  35. 1 punto
  36. un terrapiattista.....
    1 punto
  37. Le condizioni non saranno eccezionali ma comunque abbondantemente collezionabili. Ho visto che 30-40€ li dovrebbe valere, quindi li conserverei se fossi in lei.
    1 punto
  38. Salve, non è una provinciale. È un mezzo follis di consecratio per Claudio II emesso a Roma da Costantino, seconda officina (RS all’esergo) https://www.acsearch.info/search.html?id=6662108
    1 punto
  39. Buonasera, la risposta è nell’art. 518 undecies del codice penale che, nel 2022, ha soppiantato l’art. 174 del Codice dei Beni Culturali (abrogato), al quale lei si riferisce. Riporto di seguito il testo dell’art. 518 undecies: ”Chiunque trasferisce all'estero beni culturali, cose di interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, bibliografico, documentale o archivistico o altre cose oggetto di specifiche disposizioni di tutela ai sensi della normativa sui beni culturali, senza attestato di libera circolazione o licenza di esportazione, è punito con la reclusione da due a otto anni e con la multa fino a euro 80.000. La pena prevista al primo comma si applica altresì nei confronti di chiunque non fa rientrare nel territorio nazionale, alla scadenza del termine, beni culturali, cose di interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, bibliografico, documentale o archivistico o altre cose oggetto di specifiche disposizioni di tutela ai sensi della normativa sui beni culturali, per i quali siano state autorizzate l'uscita o l'esportazione temporanee, nonché nei confronti di chiunque rende dichiarazioni mendaci al fine di comprovare al competente ufficio di esportazione, ai sensi di legge, la non assoggettabilità di cose di interesse culturale ad autorizzazione all'uscita dal territorio nazionale.”. Saluti
    1 punto
  40. È proprio così. E noi assistiamo con gioia a questo fenomeno, perché Michele non è solo un grande collezionista, ma anche un esperto che ha il pregio di unire alla grande passione una educazione e una misura non comuni. 👏🏽
    1 punto
  41. Salve. Tra i bronzi della Aes Augustorum Collection presentata nella prossima asta Leu 13, questo di Faustina Minore mostra l’imperatrice con un nastro di perle tra i capelli nei primi anni in cui fu elevata al rango di Augusta. Base d’asta: 350 CHF Lotto 291. Faustina Junior, Augusta, 147-175. As (Copper, 27 mm, 11.34 g, 1 h), Rome, circa 147-150. FAVSTINAE AVG PII AVG FIL Draped bust of Faustina Junior to right, wearing band of pearls in her hair. Rev. HILARITAS / S - C Hilaritas standing front, head to right, adjusting veil with her right hand and holding long palm frond in her left. BMC 2151. Cohen 115. RIC 1396b. A very nice example with a lovely portrait and an attractive dark green patina. Somewhat smoothed, otherwise, about extremely fine. From the Aes Augustorum Collection, ex Triton IV, 5 December 2000, 585. Quest’altro bronzo ci presenta la stessa imperatrice una ventina d’anni dopo, anche se l’appellativo di Junior le è rimasto. L’acconciatura è cambiata, e personalmente la preferisco così, senza perle. Base d’asta: 350 CHF Lotto 292. Faustina Junior, Augusta, 147-175. Dupondius (Orichalcum, 25 mm, 12.57 g, 6 h), Rome, circa 170-175. FAVSTINA AVGVSTA Draped bust of Faustina Junior to right. Rev. DIANA LVCIFERA / S - C Diana standing front, head to right, holding long torch with both hands. BMC 974. Cohen 89. MIR 8-7/c. RIC 1632. An attractive piece with a lovely green and brown patina and an elegant portrait. Very minor smoothing, otherwise, nearly extremely fine. From the Aes Augustorum Collection, formed since the late 1990s. apollonia
    1 punto
  42. Volevo salutare. Ciao! Tutto bene ?
    1 punto
  43. Allora, se da ricercatore dovessi scrivere una peer-review per un articolo in cui ci sono le argomentazioni e ipotesi discusse in questo thread, io personalmente scriverei così: 1) In generale, la disposizione di 3 gigli in un modo o in un altro non ha rilevanza nel simbolismo massonico. 2) Detto questo, che i maestri di zecca fossero massoni non rappresenta di per sé alcuna prova che quello che avveniva in zecca, in qualunque fase del processo di coniazione, fosse voluto dalla "massoneria", per altro -semmai- da una "loggia" o "obbedienza" non dalla "massoneria". Né dimostra una scelta dettata da principi massonici. 3) Mi pare che questa variante sia troppo diffusa nel tempo per poterla associare ad un "messaggio" politico preciso legato ad un determinato avvenimento. Dovrebbe avere ogni volta lo stesso significato? nel 1736, 1788, 1793, 1795, e 1817 1818? son 80 anni. Quale sarebbe e come lo si dimostra? 4) È assolutamente implausibile che un messaggio rivolto a poche persone avvenga in questo modo. Un "messaggio" su monete che circolano tra migliaia di persone avrebbe infatti senso come affronto o derisione pubblica, non come messaggio privato: Tutti lo devono vedere. Al netto del punto (3) che secondo me è fondamentale, e anche volendo ammettere uno "sgarro", se ne dovrebbe aver notizia in qualche modo: documenti, giornali, pamphlet, poesie, parodie, manifesti, lettere. Esistono "sfigurazioni" dello stemma in contesti coevi chiaramente riferibili alla contestazione della casa regnante? Se sì, sarebbe un argomento a favore. Le foto di stemmi già postati vanno nella direzione opposta. 6) In mancanza di documentazione certa, la soluzione più plausibile è la più semplice in termini di congetture: variante araldica. Dalle foto già presentate pare che per i Borboni la disposizione dei gigli medicei fosse di poca o nessuna rilevanza. 7) Come linea di ricerca dovrebbe essere proficuo raccogliere e confrontare rappresentazioni dello stemma al di fuori della numismatica(!) negli 80 anni in questione e -importante- gli eventuali commenti coevi(!) sulla disposizione dei gigli ed eventuali sostituzioni di stemmi errati. Se in 80 anni nessuno hai mai scritto nulla per lamentarsi o evidenziare l'errore/affronto/parodia, allora la possibilità che si tratti di una mera variante grafica senza alcun significato recondito diventa una certezza.
    1 punto
  44. Monete Euro ritirate dalla circolazione. Al fine di garantire che le monete non adatte ritirate dalla circolazione non possano essere rimesse in circolazione e non possa esserne richiesto il rimborso, esse sono soggette a deformazione fisica e permanente (ad esempio curvatura, allungamento, scanalature, tagli, maglia di rombi). Le monete ritirate dalla circolazione devono essere considerate "oggetti simili alle monete" ed essere respinte durante il processo di autenticazione. Esse sono ritirate dalla circolazione e non rimborsate. Le immagini seguenti mostrano alcuni esempi di monete in euro ritirate dalla circolazione: Sbozzi per la produzione di monete in euro Le monete in euro autentiche sono coniate utilizzando sbozzi sulla base di specifiche tecniche stabilite. Gli sbozzi devono essere considerati "oggetti simili alle monete" ed essere respinti durante il processo di autenticazione. Essi sono ritirati dalla circolazione e non rimborsati.
    1 punto
  45. A tutto questo aggiungo che tra le nostre ricerche è venuta fuori anche l'immagine di una stampa antica raffigurante il grande artista Vincenzo Catenacci, immagine gentilmente concessa dal discendente di questi, il dott. Giuseppe Catenacci di Napoli ........ che tra l'altro è anche venuto al convegno numismatico di Napoli a salutarci. Sono piccole emozioni che difficilmente un numismatico dimentica. :hi: :hi:
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.