Vai al contenuto

Classifica

  1. manuelcecca

    manuelcecca

    Utente Senior


    • Punti

      14

    • Numero contenuti

      258


  2. r.tino

    r.tino

    Utente Storico


    • Punti

      12

    • Numero contenuti

      1110


  3. Scudo1901

    Scudo1901

    Utente Storico


    • Punti

      11

    • Numero contenuti

      7908


  4. furia78

    furia78

    Utente Senior


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      355


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/09/23 in tutte le aree

  1. Allego uno studio fatto su questa moneta, potra' chiarire MOLTO, ad un occhio meno esperto, cosa guardare e quali dettagli vanno considerati........ diventera' ben piu' facile riconoscere l'autenticita' di questa tipologia (compreso valutare questo esemplare!!!!!) Falsi da Studio - 5 LIRE 1914 In questa sezione analizzeremo il falso della moneta da 5 lire 1914 coniata dal Re Numismatico Vittorio Emanuele III. Viene ritenuta una delle più belle monete che siamo mai state coniate in tutto il mondo ed è pertanto molto ricercata e ambita dai collezionisti, nonché massimamente falsificata. Regno d'Italia - Vittorio Emanuele III 5 lire 1914 Quadriga Briosa Zecca di Roma - Tiratura: 272.515 Argento 900% - Diametro: 37 mm - Peso: 25 g. Foto da Asta Nomisma 50 del 15/10/2014 – lotto n° 426 Contorno: in incuso FERT nodi e rosette Dritto: VITTORIO EMANUELE III RE D'ITALIA. Semibusto in uniforme, con il Collare dell'Annunziata, a destra; in basso D. CALANDRA. Rovescio: L'Italia con ramo di ulivo e scudo in piedi su quadriga briosa a sinistra ornata di fiori e FERT; sotto i cavalli ed il carro D. CALANDRA M/A MOTTI. INC. Nell'esergo R (mdz) L.5 tra nodi savoia. Si conoscono numerosi tentativi di falsificazione di questa moneta, ovviamente in questo studio non possiamo accogliere tutte le numerose varianti in circolazione, ma ci proponiamo di dettare delle linee giuda utili per analizzare ogni singolo esemplare. Nella foto in alto si può raffrontare l'esemplare originale con 3 diversi falsi. è importante notare come nelle monete false i rilievi siamo più bassi e confusi, “nei falsi manca il movimento e la forza del rilievo che l'incisore A. Motti ha saputo dare nella moneta originale” scrive G. Manfredini nel suo libro “I falsi numismatici”. In questi ingrandimenti possiamo notare in dettaglio il bordo circolare delle tre monete che risulta essere più stretto e arrotondato rispetto a quello originale. I dettagli del Collare dell'Annunziata indossato dal Re sono completamente diversi dall'originale. Firma dell'incisore D. Calandra completamente diversa e quasi del tutto assente nel falso III. Ancora in quest'immagine possiamo notare, oltre al già accennato dettaglio del bordo, delle differenza nella resa dei piccoli fregi e dei nodi posti a decorazione dell'esergo della moneta. Anche i nomi degli incisori differiscono dagli originali. Numerose sono le differenze tra originale e falsi nella figura dell'Italia stante su quadriga: ramoscello di ulivo molto evanescente, con un minor numero di foglie e quindi completamente diverso dall'originale; i dettagli dell'elmo dello scudo e dell'armatura sono appena abbozzati (negli esemplari falsi è difficile accorgersi che l'Italia indossa una spada!); gli ornamenti alle spalle dell'Italia presentano un incisione molto debole ed appena abbozzata. Completamente diversa dall'originale la resa delle briglie e la criniera dei cavalli. La briglia che cinge il ventre del cavallo in primo piano è zigrinata, dettaglio totalmente assente nei tre falsi in esame ma non solo. Particolari diversi si notano anche nel disegno delle zampe dei cavalli. Riguardo al contorno ci sembra buona la resa delle rosette del falso I, non altrettanto si può dire per i nodi e i Fert; contorno del falso II e III completamente diversi dall'originale. Caratteristiche dei tre falsi: Colore Peso Diametro Spessore Metallo Note Falso I Più chiaro Minore 24,84 g Uguale 37 mm Leggermente inferiore Argento Tentativo di imitazione dell'usura da circolazione. Falso II Lucente con fondi speculari Minore 23,10 g Uguale 37 mm Uguale Argento Dalla discreta incisione. Può ingannare i principianti. Falso III Più chiaro (a volte lattiginoso) Minore 22,94 g Uguale 37 mm Uguale Metallo bianco Totalmente diverso; più che un falso si tratta di un riconio moderno Un semplice controllo del peso può aiutare a riconoscere questi falsi, ma è nota la presenza di falsi dal peso identico all'originale. Roberto
    6 punti
  2. Allora, se da ricercatore dovessi scrivere una peer-review per un articolo in cui ci sono le argomentazioni e ipotesi discusse in questo thread, io personalmente scriverei così: 1) In generale, la disposizione di 3 gigli in un modo o in un altro non ha rilevanza nel simbolismo massonico. 2) Detto questo, che i maestri di zecca fossero massoni non rappresenta di per sé alcuna prova che quello che avveniva in zecca, in qualunque fase del processo di coniazione, fosse voluto dalla "massoneria", per altro -semmai- da una "loggia" o "obbedienza" non dalla "massoneria". Né dimostra una scelta dettata da principi massonici. 3) Mi pare che questa variante sia troppo diffusa nel tempo per poterla associare ad un "messaggio" politico preciso legato ad un determinato avvenimento. Dovrebbe avere ogni volta lo stesso significato? nel 1736, 1788, 1793, 1795, e 1817 1818? son 80 anni. Quale sarebbe e come lo si dimostra? 4) È assolutamente implausibile che un messaggio rivolto a poche persone avvenga in questo modo. Un "messaggio" su monete che circolano tra migliaia di persone avrebbe infatti senso come affronto o derisione pubblica, non come messaggio privato: Tutti lo devono vedere. Al netto del punto (3) che secondo me è fondamentale, e anche volendo ammettere uno "sgarro", se ne dovrebbe aver notizia in qualche modo: documenti, giornali, pamphlet, poesie, parodie, manifesti, lettere. Esistono "sfigurazioni" dello stemma in contesti coevi chiaramente riferibili alla contestazione della casa regnante? Se sì, sarebbe un argomento a favore. Le foto di stemmi già postati vanno nella direzione opposta. 6) In mancanza di documentazione certa, la soluzione più plausibile è la più semplice in termini di congetture: variante araldica. Dalle foto già presentate pare che per i Borboni la disposizione dei gigli medicei fosse di poca o nessuna rilevanza. 7) Come linea di ricerca dovrebbe essere proficuo raccogliere e confrontare rappresentazioni dello stemma al di fuori della numismatica(!) negli 80 anni in questione e -importante- gli eventuali commenti coevi(!) sulla disposizione dei gigli ed eventuali sostituzioni di stemmi errati. Se in 80 anni nessuno hai mai scritto nulla per lamentarsi o evidenziare l'errore/affronto/parodia, allora la possibilità che si tratti di una mera variante grafica senza alcun significato recondito diventa una certezza.
    6 punti
  3. mah... che dire? visto che hai solamente ripetuto quanto avevi già detto, non rispondo su tutto perché mi ripeterei. però faccio 2 appunti: 1. i gigli, 2 o 3, non sono un simbolo massonico. 2. l'argomentazione del tipo "se non ci sono dati potrebbe essere che x è vero", per esempio "per quale motivo non avrebbero potuto utilizzare le monete al fine del raggiungimento dei loro scopi", è un'argomentazione pseudoscientifica, perché se non ci sono dati allora tutto può diventare teoricamente possibile, il che però significa che nessuna ipotesi può avere priorità su altre. quindi nessuna È stringente e quindi non c'è motivo di sceglierne una se non per un bias di conferma di una scelta già fatta in partenza. Il che poi si riduce ad un'argomentazione dunque circolare. 3. per quanto mi riguarda l'argomento principe è la presenza dei gigli male ordinati negli stemmi sugli edifici. Si può presumere siano stati fatti su commissione per chi ci abitava. Se questi li hanno lasciati evidentemente gli andavano bene. 4. per quanto riguarda l'aspetto propositivo io ti risposto: variante araldica. se questa abbia un particolare significato nella simbologia araldica non lo so, ma la presenza di gigli male ordinati negli stemmi, uno che ti posto anche qui (tratto dal sito nobili-napoletani.it), per me metta la parola fine ad ogni possibilità di vederci un qualche messaggio occulto in codice. prova a chiedere A Questi: http://www.nobili-napoletani.it/Pubblicazioni.htm 5. Visto che ti adagi su certa vena complottista, e visto che le mie argomentazioni tanto non ti convincono, allora ti faccio strippare su questo: la disposizione male ordinata ricorda i tre puntini massonici ⁂
    4 punti
  4. Buonasera a tutti (quasi tutti) Taggato dall'amico Rickkkk e non posso esimermi dal rispondere. Falsone. basterebbe il tentativo quasi riuscito di imitare i FERT autentici ma mancano di impronta e di spessore, gia' qua si chiude la diatriba. Inoltre la rosetta non mente mai, e' mal eseguita, sbilenca e non esagonale al centro (indice di grande genuinita' della quadriga). Moneta usurata artificialmente, cavalli mal eseguiti specie la prima zampa sopra il 5 che e' una cosa oscena, data sbagliata specie il 9. questo solo a una prima sommaria visione ah, la moneta ha subito una procedura con pietra pomice per usura artificiale e conseguente ripatinatura artificiale. AMEN e buona serata, potete pure chiudere il post. Semprevostro Eros Marchetti Molto bravo!
    4 punti
  5. se vai a vedere il bb periziato.. il ramo d'ulivo è messo anche peggio.. le analisi su questa moneta vanno fatte su una moneta in pari grado di conservazione..
    4 punti
  6. Segnalo l'uscita del n. 394 di Panorama Numismatico. Questo è l'indice: Gianni Graziosi, Da Asterix alle monete celtiche – p. 3 Vincenzo Pagano, Monete a legenda IRNTHI – p. 11 Roberto Diegi, La monetazione di tipo greco in Sicilia, 7, Naxos e la plasticità delle sue monete – p. 20 Numismatica 2023, Dove comprare, tutto il mondo della numismatica – p. 25 Alberto Castellotti, I fiumi e loro allegorie nelle monete di zecche italiane – p. 41 Giuseppe Carucci, Le monete del Teatro Bolshoj – p. 47 Andrea Lucchi, Le monete dei Rajah bianchi di Sarawak – p. 51 Recensioni – p. 57 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63
    3 punti
  7. Salve, Forse il mio messaggio non è chiaro o è lei ad aver letto male. Mi riferivo alla catalogo d asta di Jacob Hirsch XXXIV che esita una collezione molto bella di fusi attribbuiti al Garrucci. Ma questa attribuzione è scorretta perché non erano nient'altro che i fusi del museo Kircheriano che andarono perduti. Per ulteriori dettagli vedere i mio messaggio sopra .
    3 punti
  8. L'esemplare postato mi offre l'occasione per un piccolo approfondimento alla luce di recenti studi (E. Spagnoli, La prima moneta in Magna Grecia: il caso di Sibari, Pomigliano d'Arco 2013, pp. 176-177). La tecnica incusa, come è ben noto, è un fenomeno peculiare della Magna Grecia per il quale sono state chiamate in causa tanto specificità locali quanto apporti di ambito metropolitano, in particolare corinzio, ma anche peloponnesiaco. Con specifico riferimento al tipo di Sibari (toro retrospiciente) e all'aquila incusa degli stateri di Crotone è stato richiamato un interessante confronto con alcuni dischi in avorio o in osso di ambito argivo e corinzio con rappresentazioni in incuso di animali circondati da un bordo decorativo e caratterizzati da un modulo pressoché coincidente a quello delle serie incuse più antiche (circa 31/29 mm). Allego a titolo esemplificativo uno di questi dischi rinvenuto presso l'Heraion di Argo tratto da J. Boardman, Greek Gems and Finger Rings: Early Bronze Age to Late Classical, London 2001, p. 114, fig. 216. Https://archive.org/details/boardmangreekgemsandfingerrings1994pdf/page/n137/mode/2up?view=theater
    3 punti
  9. Tradizionalmente li si fa nella sezione euro, ma un'occasione importante come la Festa Nazionale Europea si merita un thread generale anche qui. Auguri a tutti, che la fortuna ci arrida.
    2 punti
  10. Buonasera, Piastra 1840 In questo anno in Zecca a Napoli vennero usate due tipologie di busto, sia nelle Piastre che nei 10 Tornesi . Mentre per i 10 Tornesi è di facile reperimento , nella Piastra del 1840 è molto raro trovarlo.
    2 punti
  11. E vabe,tanto oramai,abbiam messo falsi di tutti i tipi,studi ecc....la viribus unitis manca...mettiamola in mezzo(è un pataccone che anche gli orbi riconoscerebbero,da tante cose,troppe,miriadi,compreso quel nerastro di finta patina che mi fa pensar al made in China). Non ne ho viste cosí. Dai,aperta e chiusa parentesi😉
    2 punti
  12. Chiamato in causa dal buon @Gallienusmi tocca rispondere 😝 L’esemplare postato è senza alcuna ombra di dubbio autentico, senza se ne’ ma. Forse qualcuno dovrebbe documentarsi prima di dichiarare falsi esemplari genuini come questo. Come conservazione invece secondo me siamo lontani dal qFDC per varie ragioni, prima delle quali la mancanza di lustro, da quel che le (brutte) foto lasciano immaginare. Siamo nel range dello SPL, poi un + davanti di questi tempi - in cui dopo 100 post qualcuno pensa ancora di avere in mano una Quadriga 1914 buona e, sopra il conto, di andare a farsela chiudere per tale - non si nega a nessuno. 😝😊
    2 punti
  13. Quello e' solo un articolo (ben fatto) che prende in esame alcune tipologie per far comprendere a chi non conosce questa moneta (purtroppo parecchi), cio' che bisogna notare e i particolari da osservare......non poteva certo mettere qualsiasi tipologia di falso (ve ne sono anche altri)
    2 punti
  14. Combatti contro i mulini a vento. A certuni collezionisti entra meglio in c. che in testa.
    2 punti
  15. E' la Sacra Scintilla Collezionistica che s'accende.
    2 punti
  16. cioè, siccome dei maestri di zecca erano massoni allora la variante dei gigli avrebbe un significato massonico? mi sembra proprio un'argomentazione pseudoscientifica. no, questo è un modo di procedere pseudo-scientifico. Così scrivono i "diabolici", per citare il Pendolo di Foucault del compianto Prof. Umberto Eco. Gli studiosi seri si basano sulle fonti, in questo caso i documenti delle logge, le divulgazioni, le pubblicazioni più o meno ufficiali, i protocolli, la corrispondenza, le memorie. quello che non è scritto fa parte al limite della ricostruzione ipotetica. La stessa variante di per sé non È prova proprio di nulla.
    2 punti
  17. Di chi e’ appassionato di queste monete. Non tutti siamo studiosi puri, alcuni di noi sono collezionisti ‘peccatori’ inclini a cedere ai richiami della ‘carne’.. per fortuna il mondo e’ grande e c’è spazio sis per asceti che per peccatori e anche per la speranza dj ‘redenzione’ un giorno 😁
    2 punti
  18. Apro questa discussione per trattare tutto ciò che esula dalla più classica natura delle monete: rotonda, piatta, monometallica (escludendo i classici 1 e 2 Euro), monocolore (quello del materiale di cui è composta e basta), monotematica. Partiamo dal fatto che già l'Euro di per se, ha una diversità apprezzabile per la varietà di elementi grafici consentiti ad ogni paese, che prima (lire) era solo visibile con alcune commemorative e qualche nuova emissione, ma i numeri sono stati ancora molto contenuti rispetto alla moneta condivisa. Esistono già testimonianze di monete non rotonde e non piatte, neppure troppo recenti (per esempio: monete eteromorfe , PERCHE' I DENARI SCODELLATI?), mentre la prima bimetallica in circolazione sono le 500 lire del 1982, hanno dato inizio alla normalità su questo nuovo aspetto delle monete. Da qualche anno si vedono sempre più spesso anche monete colorate, sebbene pochissime siano state coniate per la circolazione e ci sono anche monete con effetto olografico (come diverse 2 euro commemorative lussemburghesi). Da collezione, non circolanti, negli ultimi anni alcune zecche ne hanno create con effetto fosfluorescenza, che rimangono di un verde luminoso per qualche secondo dopo l'esposizione alla luce (ottima se ai raggi solari) o visibili sotto una torcia UV (che non mantengono la luminosità, ma di colori diversi dal verde). Un ulteriore combinazione che so possono trovare sono le monete con incastonate pietre di una certa qualità. Ad oggi le zecche hanno evoluto sempre più sistemi di lavorazione che attualmente sfornano numerose tipologie di monete, quasi da non poter essere più definite tali (rimangono solo il metallo, qualunque sia, la valuta e che le fabbrica una zecca, dunque riconosciute ufficialmente). La maggior parte di queste, fatte solo per essere collezionate, hanno tagli che differiscono da quelli standard, ma potrebbero essere utilizzate nel paese di emissione, se non fosse che spesso non conviene, perchè produrle costa più del loro valore facciale, tanto che vengono comunque vendute a prezzi decisamente superiori, salvo qualche eccezione. Personalmente sto apprezzando queste variazioni artistiche, non molto popolari in ambito numismatico (così sto percependo), per diversi motivi che posso capire immedesimandomi nella prospettiva di chi la pensa così e che segue il settore (meglio scrivere, la passione) ancor più se da diverso tempo. Eppure, in queste nuove produzioni, sembra ci siano sotto procedure ben più complesse ed apprezzabili dello stesso risultato dall'effetto "giocattolo" che potrebbero dare oggetti così variopinti e moderni.. scrivendo questo cerco di compensare con un po' di serietà l'impressione frivola che queste medaglie lasciano ad alcuni. In diversi casi, poi si può dire che gli "effetti speciali" possono evidenziare tematiche di cui trattano, rendendo più efficaci i motivi della coniazione (sebbene poi il fine basilare per le zecche e fare mercato e non divulgazione.. ed è così che attirano acquirenti). C'è qualcun altro che, come me le trova apprezzabili ed ha cominciato a collezionare qualcuna di queste medaglie? Se si, cosa vi attrae maggiormente tra queste nuove modalità di moneta? Alcune di queste monete, se le rivedessi senza questi plus, non mi attirerebbero in maniera eguale ...
    1 punto
  19. Il tesoro della principessa Fistelia. Ripartono gli scavi a Roccagloriosa Una collana d’oro esposta nel museo di Roccagloriosa A 50 anni dai primi ritrovamenti e a 40 dall’ultima campagna, si riaprono i cantieri di scavo sui siti archeologici di Roccagloriosa Le più antiche testimonianze di una prima frequentazione del sito risalgono già al II millennio a.C.. Ma un vero e proprio insediamento comincia a formarsi a partire dal V sec. a.C., sviluppandosi poi in età lucana tra il IV e il III secolo. Oggi Roccagloriosa è un piccolo comune di circa 1.500 abitanti nel parco del Cilento, affacciato sul golfo di Policastro. Ma resta fortemente presente un illustre passato, le cui testimonianze animano due strutture che ha consentì di portare alla luce sfarzosi corredi funebri e sepolcri di cavalieri. Fra questi i cosiddetti gioielli della principessa, appartenenti a Fistelia, figura sempre a cavallo fra storia e leggenda. Preziose fibule, bracciali, anelli e collane di altissima oreficeria. Collane d’oro e bracciali a forma di serpente ritrovati nella tomba numero 9, e oggi visibili nel museo civico archeologico, che si trova nella chiesa sconsacrata di Santa Maria dei Martiri. Pensato per far rivivere il mito della principessa, arricchito anche da marmi, vetri, utensili da cucina, bronzi, armi. Nell’altro museo, situato nell’ex municipio, c’è la ricostruzione di vari sepolcri tra cui il numero 19, attribuito a un cavaliere. Ora, anche su impulso del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che in questi giorni ha visitato Roccagloriosa, si riapriranno i cantieri. A 50 anni dai primi ritrovamenti, e a 40 dall’ultima campagna, che consentì di portare alla luce i gioielli della principessa. Bracciale a forma di serpente esposto nel museo di Roccagloriosa “L’area archeologica, che si può già visitare, occupa due ettari, ma il centro abitato è di trenta: tanto resta da far emergere”, ha confidato Gianluca Soricelli, professore di Storia romana all’università del Molise, al Mattino di Napoli. È lui che da tre anni guida le operazioni, assieme a Salvatore De Vincenzo, docente di Archeologia all’università della Tuscia. Da settembre 2023, spiega Soricelli, “si scaverà nella zona degli edifici pubblici, di notevole importanza, per comprendere meglio l’organizzazione e la struttura sociale”. https://artslife.com/2023/05/08/il-tesoro-della-principessa-fistelia-ripartono-gli-scavi-a-roccagloriosa/
    1 punto
  20. Una osservazione intelligente. Tieni presente che la maggioranza delle monete nel corso del tempo sono state “lavate”, che vuol dire “pulite” (non lucidate, che è molto peggio)
    1 punto
  21. Ma almeno la mia è una "variante" lombardo veneta 🤣 eh ehhh
    1 punto
  22. Proprio bello questo falso (anche se non vicino al livello della moneta qui in discussione). Un pò meno per il Viribus Unitis, che chissà da dove è sbucato hahaha! Graze di averlo aggiunto!
    1 punto
  23. Suvvia, non mi sembra che siamo sempre su posizioni diamelmente opposte. Può capitare. Con te o con altri. Ma non è una posizione presa di principio o per essere bastian contrario. Detto ciò, io vedo che 13 utenti sono interessati a tale discussione in questo momento, quindi ben venga che se ne parli. Più gente verrà edotta e più difficile che in futuro possano capitare casi similari.
    1 punto
  24. Vorrei esprimere un mio personale parere su queste monete ostrogote . Queste monete furono emesse nell' arco di circa 60 anni un tempo brevissimo se rapportato alla storia romana ; da Teodorico re d' Italia dal 493 a Teia ultimo re dal 552/3 , fu un periodo storico tra i piu' tragici per l' Italia intera , a parte il buon regno di Teodorico e il breve regno della figlia Amalasunta . Normale che questa serie di monete , indipendentemente dalla rarita' e dal tipo di metallo , affascinino i collezionisti ben disposti agli acquisti , un' attrattiva reciproca che dipende solo in parte dalla rarita' degli esemplari , ma che si esprime invece nel puro desiderio di possederne , come delle capsule del tempo , concetto che vale in generale per tutte le antiche monete , retaggio di un tempo perduto . Tutto questo puo' giustificare il motivo per cui chi puo' , economicamente parlando , e' disposto a pagarle anche piu' del dovuto solo per soddisfare il desiderio di farle proprie , il desiderio del possesso non ammette compromessi , se si dispone di portafogli ben gonfi chi puo' compra anche nella consapevolezza di pagarle un prezzo eccessivo . Quale collezionista interessato a questo periodo non lo farebbe avendone la possibilita' ?
    1 punto
  25. Martedì 6 giugno 2023 in sede (MI, via Kramer 32, citof. SEIDIPIU') Marco Ottolini ci parlerà sulla Riforma Carolingia, la monetazione successiva (imperiale e comunale) e le tecniche produttive. Dunque verrà approfondita la carriera del denaro carolingio nelle sue modifiche e manifestazioni, dagli scodellati imperiali ai denari piani. Ottolini ci parlerà della costruzione del conio (metodologia generale, iconografia ecc.), quindi della incisione e battitura. Insomma, questa volta si affronteranno anche aspetti tecnici della produzione medievale. L'oratore ha 35 anni di esperienza nel commercio numismatico professionale; è perito numismatico del Collegio Lombardo dei periti, esperti e consulenti. Si è interessato in particolare di medaglistica e di monetazione medievale e rinascimentale.
    1 punto
  26. Ecco un altro sintomo del pericolo che aleggia sull'economia americana e non solo, proveniente dal FMI La Russia cresce, Usa a rischio default: il paradosso della guerra Per il Fmi la Russia quest’anno crescerà più di Berlino e Londra, mentre gli Usa a giugno rischiano il default a causa del debito: la guerra sta facendo male più all’Occidente? “Il momento massimo di impatto delle sanzioni adottate dall’Ue contro la Russia sarà quest’estate, nel senso che avranno il loro impatto massimo da quest’estate in poi”. Musica e parole di Mario Draghi, intonate dall’ex presidente del Consiglio lo scorso maggio in occasione di un vertice comunitario a Bruxelles. Un concetto questo che Draghi ha ribadito anche a settembre in occasione della sua ultima conferenza stampa: “le sanzioni alla Russia funzionano”, tanto da avere avuto un “effetto dirompente” sull’economia di Mosca. Toni quasi entusiastici invece sono stati quelli usati da Enrico Letta a marzo 2022 “sono le sanzioni più dure mai comminate e in qualche giorno porteranno al collasso l’economia russa”, con la strategia dell’Occidente che a settembre è stata difesa anche da Giorgia Meloni “le sanzioni alla Russia non funzionano? A me non risulta”. Dal momento in cui Vladimir Putin ha dato il via alla sua operazione speciale invadendo l’Ucraina, la strategia degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell’Unione europea è stata fin da subito molto chiara: sostegno militare, umanitario e finanziario a Kiev, dure sanzioni contro la Russia per mettere in ginocchio Mosca sia sul fronte bellico sia su quello economico costringendo così il Cremlino a rivedere i suoi piani senza un intervento militare diretto della Nato. Oltre 400 giorni dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, il Fondo monetario internazionale adesso ci fa sapere che le stime di crescita della Russia in questo 2023 sarebbero maggiori rispetto a quelle di Germania, Regno Unito, Francia e probabilmente anche Italia. Nel frattempo Oltreoceano è arrivato il grido d’allarme di Janet Yellen, la segretaria al Tesoro americana: “La nostra migliore stima è che non saremo in grado di continuare a soddisfare tutti gli obblighi del governo entro l’inizio di giugno, e potenzialmente già il 1° giugno, se il Congresso non alzerà o sospenderà il limite del debito prima di allora”. Gli Usa in sostanza sono a rischio default se non verrà alzato il limite al tetto del debito - 31.400 miliardi di dollari - che Washington ha raggiunto a inizio anno. L’economia russa regge, quella Usa no: guerra a rischio escalation? A Bruxelles in queste ore si sta discutendo dell’undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia da quando c’è la guerra in Ucraina; come sottolineato dal Fmi l’economia di Mosca però sembrerebbe aver retto diversificando i compratori e aggirando le misure grazie a triangolazioni con Paesi terzi. Questo non vuol dire che la situazione in Russia sia idilliaca - la guerra ha costi altissimi e la situazione sul campo di battaglia è molto complessa in virtù della straordinaria resistenza messa in atto dal coriaceo esercito ucraino - ma alla luce di questi dati tutte le previsioni fatte dall’Occidente in merito alle sanzioni sembrerebbero essere state sballate. Gli Usa , nonostante i vantaggi economici derivanti dalla guerra - leggere alla voce gas naturale liquefatto -, sono alle prese con un debito record a causa anche dello sforzo fatto per sostenere l’Ucraina. Se a breve non sarà alzato il tetto del debito, a Washington a riguardo è in atto un braccio di ferro con i Repubblicani che sono maggioranza alla Camera, il rischio di un catastrofico default è reale come ha voluto sottolineare Yellen. L’Europa poi non se la passerebbe molto meglio anche se la tanto annunciata recessione in questo 2023 dovrebbe essere scongiurata, ma il cielo sopra il Vecchio Continente resterebbe sempre plumbeo vista l’inflazione che non starebbe scendendo come previsto tanto da costringere la Bce a un nuovo aumento dei tassi di interesse. In questo scenario torna in mente una vecchia massima mai come in questo momento tristemente attuale: ogni grande guerra è la soluzione “naturale” di una grande crisi. In questo caso si tratterebbe di quella innescata dalla pandemia e poi acuita dal conflitto in Ucraina. Il rafforzamento della Cina, il mancato crollo della Russia e il rischio default degli Usa, sono così tutti elementi che possono incidere sugli sviluppi della guerra più dei missili o dei tank: la speranza è quella di una accelerata diplomatica perché altrimenti, se dovessero continuare a parlare solo le armi, a quel punto un’escalation mondiale o nucleare potrebbe essere inevitabile. https://www.money.it/russia-cresce-usa-rischio-default-paradosso-guerra
    1 punto
  27. Raccomandata espresso in perfetta tariffa partita da Bari il 6.7.1956 .. giunta a destinazione a Cusano Milanino (MI) il 9.7.1956. La busta è affrancata con l'intera emissione del 2 giugno 1956 del 10° anniversario della Repubblica italiana, non credo a scopo filatelico in quanto l'ammontare dell'affrancatura è l'esatto importo per lettera raccomandata espresso. Molto collezionabile come tutto il materiale che hai postato fino ad ora. Se interessato al valore intorno ai 10 euro + .
    1 punto
  28. Ti ringrazio tantissimo, non avevo visto le ultime pagine della discussione! Grazie ancora e svelato l'arcano! Buonagiornata a tutti
    1 punto
  29. Ciao, è un pezzo da 8 reales, la piastra spagnola, la M è il segno del maestro di zecca che dovrebbe essere Manuel Eusebio Sanches. La zecca come giustamente dice @santone è Guatemala. Venivano accettate anche nel regno di Napoli e dopo nel regno delle due Sicilie. Il taglio come si presenta? Saluti Raffaele.
    1 punto
  30. Busta Viaggiata come 'Stampe' per l'interno correttamente affrancata di primo porto con 70 lire dell'emissione 1968/69 della serie ordinaria detta Siracusana, ..con 10 lire vermiglio + 60 lire azzurro , ...questi francobolli sono stampati su carta fluorescente, riesco a vederlo addirittura dalla foto che hai postato, MOLTO MOLTO belli. La busta è palesemente filatelica, infatti viaggia in partenza con l'annullo filatelico speciale di Palermo C.P. del 26.10.79 per Polignano a Mare (Bari) dove arriva il 5.11.1979. L'etichetta apposta sulla sinistra giustamente non annullata è un erinnofilo creato per l'occasione.
    1 punto
  31. Pulpito stramegaarcifamoso. E' nel Nord Est d'Italia
    1 punto
  32. Chiedo scusa, mi era sfuggito😉......comunque in questo particolare, oltre alle foglioline, e' proprio tutto "l'andamento" del ramo che in genere differisce
    1 punto
  33. Se avrai altri dubbi sulle monete euro trovate nei resti https://eurocollezione.altervista.org/ Buon inizio collezione
    1 punto
  34. Theia era brutto, ma chi lo ha preso (non io, non ho seguito l'asta) ha fatto bene. È veramente una grandissima rarità. Le altre erano gradevoli e comunque rare (non impossibili) ed il prezzo realizzato mi pare alto, ma tutto è relativo.
    1 punto
  35. 1 punto
  36. Vari diametri infatti Il mio 1798 senza P
    1 punto
  37. di S (pensa!) SG ombra DISPENSA SGOMBRA Buona notte da Stilicho
    1 punto
  38. Trovo decisamente improbabile (cercando di astrarmi dalla valutazione personale su questo 5 lire, arrivato a quasi 50 post in un giorno 😳😱, parere che ho già espresso due volte) che qualsiasi commerciante o ambulante venda a 250 euro una moneta che, anche in BB, arriva a 3.000-3.500 euro. Anzi, mi spingo a dire che è quasi impossibile. Sarebbe forse stato persino meglio, dal punto di vista probabilistico, averla pagata 20 euro piuttosto che 250. Andiamo su…non sta in piedi, soprattutto al giorno d’oggi. 🤗😂
    1 punto
  39. Sì, immaginavo fosse stato pulito in precedenza, l'ho notato da quella sorta di alone sulla capigliatura. Appena mi sarà possibile però punterò a prenderne uno in conservazione decisamente migliore. Eccoti il R/ Ah, ecco.. Quanti punzoni 😂 grazie
    1 punto
  40. Ottimo intervento. Purtroppo si spaccia per verità assoluta ciò che è il risultato di mere ipotesi. Certo, i massoni sono suggestivi, intriganti, ma dove stanno le prove? Ogni dichiarazione deve essere ben argomentata e deve citare le fonti, in caso contrario sono solo chiacchere e la numismatica, cosa seria, delle chiacchere se ne fa un fico secco!
    1 punto
  41. grazie per la precisazione, hai fatto bene a puntualizzarlo; scrivendo “tutte le garanzie del caso” sottintendevo anche questa eventualità
    1 punto
  42. Il mio comune esemplare di Asse con la "clava" (Cr. 89/3) disposta orizzontalmente sopra la prua di nave , peso di 49,4 grammi , datato circa al 208 a.C. , anni di ripresa romana nella seconda guerra punica . Asse purtroppo spatinato , ma che nulla toglie al fascino di queste potenti monete repubblicane che bene esprimono il vigore e la forza della prima repubblica romana .
    1 punto
  43. "offerti oggetti che non rappresentavano vere e proprie monete a prezzi non di mercato" secondo me non c'è alcuna frode in questo. prima di tutto io posso vendere cosa voglio a quanto voglio. nessuno obbliga te a comprare. se voglio vendere una riproduzione -dichiarandola tale- ad un prezzo esoso lo posso fare. secondo, non esiste un prezzo di mercato oggettivamente definito. la frode c'è se vendo un oggetto falso dichiarandolo autentico con "artifizi o raggiri" in modo da "trarre in errore" il compratore.
    1 punto
  44. Decisamente un falso insidioso. Le 5 Lire 1914 quando appaiono "consunte" sono comunque dubbie. A proposito, non avevo visto le 5 lire di Artemide: per fortuna che nessuno se le è aggiudicate. Direi che non fanno certo propendere per un esemplare originale.
    1 punto
  45. Falsa... Le firme sia al dritto che al rovescio sono imbarazzanti.
    1 punto
  46. Buon pomeriggio, Ecco il mio ultimo acquisto bizantino appena consegnato. Un 6 nummi di Eraclio, scovato tra le centinaia di monete in vendita sul web. Mi ha colpito la particolarità della grande S, e dopo qualche ricerca, sono riuscito a prendere questa ad un prezzo decisamente economico La catalogazione come Sear 682 dovrebbe essere quella giusta.....
    1 punto
  47. 1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.