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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/13/23 in tutte le aree
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Tutti , almeno la grande maggioranza tra i collezionisti di monete imperiali romane , conoscono il nome di Timesiteo , il cui nome completo era Gaio Furio Sabinio Aquila Timesiteo , il potente Prefetto del Pretorio nonche’ suocero , di Gordiano III , appartenete all’ ordine equestre la cui carriera politica inizio’ durante gli imperatori Eliogabalo e Alessandro Severo . La sua ascesa politica ebbe una interruzione durante il regno di Massimino il Trace che lo mandò in oriente e contro il quale congiurò nel 238 . Nel 240 o 241 raggiunse il culmine della sua carriera diventando Prefetto del Pretorio del giovanissimo Gordiano III , aumentò poi la propria influenza su Gordiano , aggiungerei positiva , dandogli in sposa la propria figlia Furia Sabina Tranquillina , matrimonio che risulto' amoroso . Timesiteo fu il vero organizzatore della campagna di Persia del 243, volta a colpire i nemici di sempre , i Sasanidi , e recuperare le città perdute . La campagna fu ottimamente preparata da Timesiteo selezionando con cura i comandanti militari , evitando di scegliere i Senatori preferendo personaggi con più esperienza militare ; riorganizzò le truppe che presidiavano l' Africa ; per prevenire altre guerre si occupò anche del confine danubiano , attaccando e sconfiggendo le tribù dei Carpi , dei Sarmati e dei Goti . L' esercito romano , con a capo l' Imperatore ma sotto il comando effettivo di Timesiteo , si mosse da Antiochia attraversò l' Eufrate vicino a Zeugma nel 243 , riconquistando le città di frontiera di Carre ed Edessa , si scontrò con l' esercito di Sapore I nella battaglia di Resena , sconfiggendolo . In seguito, i Romani mossero su Nisibis e Singara , riprendendole entrambe , per poi tornare indietro e puntare sulla capitale sasanide di Ctesifonte . Il corso della guerra purtroppo cambiò quando Timesiteo , vero vincitore della battaglia di Resena , morì , forse di malattia , venendo sostituito da Filippo . Il seguito e' noto . Purtroppo di Timesiteo ci e’ giunto dal passato solo una stele che parla del suo corso onorifico , CIL XIII , 1807 , oggi la stele si trova a Lione nel Museo gallo - romano de Fourvière , che cosi’ recita : pubblicazione: CIL 13, 01807 = D 01330 = CAG-69-02, p 345 EDCS-ID: EDCS-10500762 provincia: Lugudunensis località: Lyon / Lugudunum "C(aio) Furio Sabinio Aquilae / Timesitheo proc(uratori) / prov(inciarum) Lugud(unensis) et / Aquit(anicae) proc(uratori) prov(inciae) Asiae ibi vice XX / et XXXX itemq(ue) vice proco(n)s(ulis) proc(uratori) / prov(inciarum) Bithyniae Ponti Paphlagon(iae) / tam patrimoni(i) quam rat(ionis) privatae / ibi vice proc(uratoris) XXXX item vice proc(uratoris) / patrimon(ii) prov(inciarum) Belgic(ae) et duarum / Germaniar(um) ibi vice praesid(is) prov(inciae) / German(iae) inferior(is) proc(uratori) prov(inciae) Sy/riae Palaestinae ibi exactori reli/quor(um) annon(ae) sacrae expeditio/nis proc(uratori) in urbe magistro XX ibi / logistae thymelae proc(uratori) prov(inciae) / Arabiae ibi vice praesid(is) bis proc(uratori) / ration(is) privat(e) per Belgic(am) et duas / Germ(anias) praef(ecto) coh(ortis) I Gallic(ae) in Hispan(ia) / C(aius) Atilius Marullus Arvern(us) / et C(aius) Sacconius Adnatus Me/diomatr(icus) patrono optimo" Oltre alla stele abbiamo anche un' immagine personificata di Timesiteo su un medaglione di Gordiano III nel quale l’ Imperatore da un palco , con al suo fianco Timesiteo , il Prefetto del Pretorio , arringa le Legioni probabilmente prima della partenza della spedizione persiana o di una battaglia . Il medaglione fu trovato in una catacomba romana di cui non e’ noto il luogo e l’ epoca del ritrovamento , si conosce che il rovescio era infisso nell’ intonaco a calce della sepoltura poi liberato dai sedimenti , tranne il bordo ; forse il defunto nel loculo era un funzionario imperiale a cui Gordiano III dono’ il medaglione che volle porre nel loculo come riconoscimento della propria tomba . Il medaglione , in due metalli bronzo e oricalco , ottimamente conservato , ha le seguenti caratteristiche fisiche : peso 52,4 grammi , diametro 38 mm , fa parte del medagliere vaticano dal 1916 .8 punti
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Sicuramente è una moneta in alta conservazione. Dalla foto sembra esserci qualcosa (vetro, plastica, luce incidente, ecc.?) che impedisce di percepire il lustro e fa apparire la moneta quasi levigata (per intenderci tutti i rilievi appaiono "appiattiti" uniformemente) ed è un'anomalia per essere in nichelio. Per confronto e condivisione posto lo stesso esemplare fotografato in condizioni di luce diverse (nella prima è possibile notare la rugosità naturale del metallo):3 punti
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Ciao a tutti, dopo aver contagiato @Liucksky03, vedo che anche @Ptr79 è sulla buona strada con i Notgeld e così posto volentieri il mio ultimo arrivo - ispirato da una conversazione con @Sntgnr, che per pochi secondi (ma che mi sono bastati) aveva mostrato i suoi biglietti La "serie natalizia" da Kahla in Turingia del 1921 1: Nascita di Gesù a Betlemme / Luca 2,7: Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. 2: Annunciazione ai pastori / Luca 2,8-12 8 C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. 9 Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, 10 ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11 oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. 12 Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». 3: Elogio dei pastori / Luca 2,16-17 16 Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. 17 E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 4: I Magi d'Oriente / Matteo 2,10-11 10 Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. 11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 5: Fuga in Egitto / Matteo 2,13-14 13 Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». 14 Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, L'utima immagine è meno biblica e più nordica, con un bell'alberello con le candeline accese (l'estintore non si vede, ma dovrebbe esserci). Per chi non li avesse notati, agli angoli quattro anglioletti in preghiera. Il retro anche lui addobbato a dovere: con candeline, pigne e rametti. Data di emissione è il 20 novembre 1921, scadevano il 31 dicembre - cosa che li inquadra decisamente nella sezione dei biglietti che @ART definirebbe "non veri", in quanto emessi solo per il collezionismo e non per la circolazione ed anche il fatto che - pur essendo FDS - si pagano solo qualche euro, non gioca molto a loro favore. Io li ho presi perchè pensavo poi di farne dei quadretti da appendere sullo sfondo del presepio, mai che abbia di nuovo il tempo per realizzarne uno. Alla prossima! Servus, Njk3 punti
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Per certificare i documenti, che uscivano dall'ufficio del Doge, venivano appesi anche sigilli di piombo con l'immagine del leone di S. Marco (del tipo in moleca), che tiene nella zampa destra un libro e sul retro la scritta “Dominium - Venetiarum". La bolla plumbea del Dominium è l'unico sigillo pendente di piombo in uso a Venezia oltre alla bolla dogale e ne è l'esatto equivalente. Essa poteva essere impressa soltanto in cancelleria ed autenticava gli atti emessi in nome della Signoria. Una spiegazione soddisfacente per l'uso di questo tipo di piombo non è stata ancora offerta: N. P. Likhachev credeva che fossero destinati a fissare documenti durante i periodi di vacanza dogale, in questo seguendo il punto di vista di B. Cecchetti, ma non è ancora stato provato, è noto che nel momento in cui il posto del Doge rimaneva vuoto, il potere supremo era esercitato collettivamente da 6 consiglieri del Doge defunto, il più anziano dei quali era considerato il vice-Doge, gli atti di stato potevano essere sigillati con il suo sigillo. Inoltre, per stabilire il momento dell'introduzione di sigilli di questo tipo nella vita quotidiana dell'ufficio ducale, si deve tener conto che la scomparsa dell’uso del titolo di Comune Veneciarum per indicare l’entità statuale veneziana è il 9 maggio 1462, quando intervenendo per modificare i termini della promissione del Doge che sarebbe stato eletto al posto del defunto Pasquale Malipiero, il Maggior consiglio stabilì che «Promissio principis nostri corrigatur et reformetur in omni parte ubi dicitur ‘Comune Venetiarum’, loco quorum verborum dicatur ‘Dominium Venetiarum’», come venne correttamente riportato nel registro delle deliberazioni consiliari. Il precedente titolo fu dunque sostituito da quello di ‘Dominio di Venezia’, a indicare la serenissima Signoria. Questa data è quindi la data di inizio per la datazione di sigilli di questo tipo. Il primo esempio noto, quando il nome Dominium Venetiarum e l'immagine del leone di S. Marco concordano su un sigillo è uno di cera rossa appeso all'atto del 4 ottobre 1469 sull'accettazione sotto la protezione di Venezia del re di Cipro, Jacques Lusignan, sua moglie Caterina Cornaro, veneziana, e i loro discendenti, ma è da notare che il trono del Doge in quel momento non era vacante, era occupato da Cristoforo Moro. Pertanto, sebbene negli esempi forniti si parli di sigilli di cera e non si parli di sigilli di piombo, si possono trarre alcune conclusioni: in primo luogo, non vi è alcun motivo per attribuire l'uso di questo tipo di sigilli specificamente ai periodi di vacanza del trono dogale, in secondo luogo, è chiaro che essi potrebbero comparire non prima del 1462. a) Al Minor Consiglio fin dai primi anni della sua costituzione dovettero essere aggregati i Capi dei Quaranta, chiamati pure in certi casi a compiere le funzioni dei Consiglieri mancanti. Consiglieri e Capi di Quaranta insieme formano la Signoria (Dominium). Funzione principale del Minor Consiglio era quella di moderare l'autorità del Doge, assisterlo e consigliarlo. Durante la vacanza ducale il governo si restringeva nelle sue mani; curava gli affari in corso e presiedeva alle operazioni per la nomina del nuovo Doge e uno dei Consiglieri, che non fu sempre il più anziano, assumeva le funzioni di Doge (Vice Doge).2 punti
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Visto che ci siamo....una tematica che spero di arricchire con qualche nuovo pezzo: non è viaggiata. Non è che sono tifoso mi piaceva la tematica e i colori azzuri😁2 punti
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Salve. Richard Paley (1746-1808) è stato uno dei primi industriali e imprenditori di Leeds specializzato nella filatura del cotone, con due filature di cotone alimentate a vapore aperte nel 1790. È considerato uno dei padri dell'industria su larga scala a Leeds, sebbene Il suo dinamismo fu anche la sua rovina, con l'industria del cotone che in seguito si ridusse a Leeds per la produzione della lana. Questo gettone pagabile nei negozi di Richard Paley raffigura al dritto il vescovo Blaize santo patrono dei lanaioli e al rovescio lo stemma, la data e il valore. D/ ARTIS NOSTRÆ CONDITOR. Figura in piedi del vescovo Blaize patrono dei lanaioli con un pettine da lana nella mano sinistra e un libro nella destra; un agnello ai suoi piedi. Il pettine tocca quasi la "T" e la "R" e si allontana quasi ad angolo retto dalla legenda che si traduce in “CREATORE DELLA NOSTRA ARTE”. R/ LEEDS HALFPENNY 17 91. Stemma con tre stelle e un vello appeso, crestato da una civetta. Bronzo: 10 g; 29 mm. apollonia2 punti
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Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Commodo ( 180-192 d. C.) con la personificazione della dea Annona sul rovescio coniato a Roma nel 181 d. C. circa (spero 🙂). Commodo, figlio di Marco Aurelio e di Faustina Minore, un imperatore molto discusso a causa della sua personalità crudele e con poche remore, qualità poco edificanti che utilizzò anche per governare durante il suo regno. Per questo non fu mai apprezzato come suo padre, rimpianto dal popolo romano, discostandosi dall'operato dell'imperatore filosofo che gli costo' la damnatio memoriae dopo la sua morte anche se sembra poi fu revocata. Per ricordare solo alcuni episodi l'esilio della sorella Lucilla (rea di aver ordito un piano poi fallito per farlo eliminare) e della moglie Crispina sull'isola di Capri, un tempo tranquille dimore di Augusto e Tiberio, dove trovarono la morte fatte giustiziare per sua esplicita volontà😞. L'Annona era la dea delle messi (cereali) e delle derrate agricole dal quantitativo delle quali dipendeva il benessere alimentare di tutto il popolo romano. Veniva invocata e ringraziata con una festa in suo onore che si svolgeva presumibilmente a fine estate che era la stagione con più prodotti che giungevano a maturazione. Sul denario figura nella sua rappresentazione classica con cornucopia dell'abbondanza e spighe di grano che con la mano destra deposita nel Modio (contenitore per derrate secche ed unità di misura delle stesse) ai suoi piedi. Denario coniato, con buon metallo e con discreta usura da circolazione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 17,50 mm 3,18 g RIC 14a Per archiviare anche questo imperatore devo aggiungere un sesterzio 🙂2 punti
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Secondo il mio parere , no , va lasciata cosi' com'e' , in quanto racchiude in se l' oblio di oltre 2000 anni .2 punti
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Grazie, purtroppo la moneta è molto giù, ho fatto una scan a 600 per cercare di delineare al meglio, ma logicamente se la materia prima è scarsa i miracoli lo scanner non li riesce a fare, ma veramente grazie per la sua gentilissima risposta e proposta della tipologia della moneta, saluti F.P.1 punto
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Non voglio enrare nel merito della questione che è troppo ampia per essere dibattuta soprattutto in un forum dedicato al collezionismo e presenta ragioni da entrambe gli schieramente ma mentre in Italia si è scelto di demonizzare la qualunque, in Gran Bretagna, si riescono a censire anche singoli ritrovamenti sporadici che giungono all'attenzione degli specialisti ed eventualmente, come in questo caso, confluiscono nelle raccolte pubbliche. Ecco come è pubblicata una moneta di OFFA proveniente da attività di metal detection.1 punto
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Ringrazio Lei e Ptr 79 perchè mi avete fatto ritornare indietro nel tempo, alla mia infanzia felice. Avevo uno zio paterno (che per me è stato un esempio di vita), concreto come sanno esserlo i friulani, che (da quando ero piccolo), ad ogni occasione importante mi faceva dono di una moneta. Da persona intelligente quale era, non me la dava in modo banale, ma contattava il numismatico e insieme andavamo a prenderla. Questo " l' imprint" numismatico comune a tanti di noi che hanno avuto la gioia di avere un nonno, un genitore, un parente (nel mio caso) con il quale iniziare (e poi condividere) la nostra comune passione. Erano gli anni sessanta, e pure se è passato tanto tempo ho vivo il ricordo di quello studio numismatico che si differenziava completamente da qualunque altra attività commerciale non essendo affacciato sulla pubblica via ma, entrando dentro un anonimo portone del borgo teresiano in via Roma n. 3, si salivano le scale al piano (se ben ricordo era il secondo) e avevi l' impressione (ogni volta era così) di entrare a casa di un amico, un caro conoscente. Sono diversi decenni che vivo lontano dalla mia città, ma ricordo sempre con simpatia ed affetto quel giovane numismatico gentile e disponibile. Nel quotidiano confermo a Chievolan che ci sono ancora numismatici professionisti che oltre al guadagno privilegiano il rapporto con il cliente. Condivido il suo prezioso consiglio dato ai giovani di frequentare e fare acquisti nei negozi numismatici. Mi scuso per essere stato troppo prolisso. Un caro saluto SANTI1 punto
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Io circa 10 anni fa eseguii un piccolo vero e proprio studio su come conservare i 2 Euro fdc. Collocai dei 2 euro fdc 2011 Unità d'Italia, presi in Banca d'Italia, in diversi modi. Riassumo. Il risultato, dopo oltre 1 anno, fu questo: - foglio del contenitore: si formò la patina. - oblò della Masterphil: si formò la patina, meno del foglio, ma si formò - capsula: ora, qui dipende dal tipo di capsula. Le migliori in assoluto, dove la patina non si forma direi con certezza, sono quelle della Leuchtturm. Le capsule possono poi essere messe in appositi fogli e i fogli in contenitori - semplicemente posate, libere, per esempio su vassoio in velluto: la patina non si forma. Il problema è che l'elenco non è solo in ordine di performance, ma anche di spazio occupato, e soprattutto di costo. Gli euro circolati, di fatto, non hanno valore oltre al nominale, quindi non avrebbe molto senso metterli in capsula. Ogni capsula costa circa 40 cent. Quindi, forse forse, ti direi di usare i normali fogli. Se passerai all'acquisto di monete fdc, utilizza le capsule1 punto
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Consultando il Di Virgilio, sembrerebbe il Muntoni 739 - Di Virgilio 3441 punto
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Sul FAC ho trovato questa: Fake Roman Imperial Coins: Severan Period: Septimius Severus - Severus Alexander: AD 193 - 235 - Macrinus - Dr. Ilya Prokopov's Fake Ancient Coin Reports (forumancientcoins.com) Ciao da Stilicho1 punto
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Buonasera. Ravenna, Quatrino ND (1750) KM# 131 punto
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Ha detto molto bene, ma questo è un aspetto commerciale della numismatica odierna. SANTI1 punto
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@Litra68, i Cavalli di Filippo II sono difficilissimi da trovare tutti leggibili e in buona conservazione.1 punto
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Certo che puoi scegliere, ci mancherebbe! Basta che nella mail di risposta metti a zero le quantità ed il prezzo di quanto non ti interessa ed aggiorni il totale in calce, mantenendo le spese di spedizione inalterate.1 punto
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Buongiorno a tutti. Come so che siete interessati a tutto che tocca di vicino la casa savoiarda, mi sono permetto di postare questo bottone nella questa rubrica. Effetivamente, con la sua corona sopra l'aquila e il suo scudo con la croce nell interno, Pensavo che potrebbe essere uno bottone d'uno esercito savoiardo, ma, se si, quale epoca? Metallo= bronzo. Diametro= MM16.1 punto
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Ciao Non sono altro che delle bolle formatesi a causa dell' umidotá,contatto con acqua e agenti atmosferici. Queste monetine sono fatte sí d' acciaio,ma solo nell' anima. Esternamente hanno una placcatura in rame,immagina quindi una sottile lamina Bene,questa,quando i fattori ambientali sono sfavorevoli ad essa,si riduce cosí.( Abbandonata in una pozzanghera,per strada,sotterrata ecc) Non aggiunge valore in piú,anzi deturpa. Ci sono tanti pseudo annunci sul web che ruguardano ciò: ignorali,in quanto sono grandi.........😁1 punto
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Buongiorno, Leggendo i riferimenti segnalati nel catalogo d’asta ho notato che esistono più conii del dritto con la raffigurazione della monumentale testa di Zeus. Nel reperire le relative immagini credo che sia presente un refuso, una svista, nei riferimenti stessi. Infatti, come mostrano le seguenti immagini, l’esemplare 765 della collezione del duca Honoré Théodoric Paul Joseph d’Albert de Luynes (1802-1867) presenta delle differenze al dritto, mentre il catalogo NAC riporta una corrispondenza di conii. L’esemplare della ANS (SNG 501) nonostante il cattivo stato di conservazione e l’ipotizzata suberatura sembrerebbe invece condividere anche il conio di incudine con la moneta di apertura post (?). Ex collezione de Luynes 765, ora presso la Biblioteca Nazionale di Francia; 7,57 grammi: Un particolare a confronto della parte anteriore della corona d’alloro, dei capelli sopra la fronte e dell’occhio negli esemplari de Lynes e NAC: Di seguito l’esemplare conservato presso la collezione della American Numismatic Society, a New York dal 1967 e proveniente dalla collezione di Edward Theodore Newell (1886-1941). Peso 6,84 grammi. Per quanto malconcia ed energicamente pulita al punto di alterare la piena leggibilità di alcuni particolari, come scrivevo sopra, apparentemente dagli stessi conii della moneta in asta.1 punto
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I terrapiattisti sono un caso estremo, un po' come chi crede alle fate o ai folletti (ci sono anche quelli): il carnevale complottaro non si limita a faccende così elementari, così come le tecniche di persuasione. Fosse solo questo il danno si limiterebbe al "fastidio acustico", il problema vero comincia quando le comunità diventano talmente vaste da rendere conveniente controllarle e indirizzarle a fini politici, cosa facilissima visto il livello d'intelligenza/cultura media delle stesse.1 punto
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Alain ciao! Mi sono dimenticato di rispondere a questo tuo post!! Quello che hai postato dovrebbe essere un bottone dell'artiglieria piemontese modello 1822. Non mi ricordo di aver visto altri con le rosette dietro, li ho visti sempre lisci, ma il periodo è quello!1 punto
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i frazionali non sono da meno rispetto ai loro parenti di modulo maggiore. Questo è un capolavoro di arte incisoria, unico per bellezza nel suo genere, e come tale ha raggiunto un prezzo importante. 1,3 milioni di euro per un sesterzio di Adriano di 25 grammi? Allora ci può stare anche 20.000 franchi per 2 grammi .. Sul discorso di come abbia raggiunto il prezzo da Artemide, è evidente che trattandosi di un asta, ci sia stata lotta per portarsela a casa. Gli unicum per bellezza, se si vogliono si devono pagare...1 punto
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Tutta colpa di internet che ha dato modo a chiunque di esprimere pubblicamente il proprio pensiero, anche a chi non ne dovrebbe avere neanche diritto (penso ad esempio agli haters) o che fino ad una trentina di anni fa sarebbe rientrato nella categoria "scemo del paese", internet mette in collegamento tutti gli "scemi del paese" creando corpose comunità che riescono a fare un discreto rumore udibile ahimè anche da chi certe cose non vorrebbe proprio sentirle.1 punto
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"Lehesten i. Tühr." Forse hanno fatto un po' di confusione tra Thüringen e Thüringen 😁 Austria: Thüringen – comune nel distretto di Bludenz (Vorarlberg) Germania (ex Est): Thüringen – nome tedesco della Turingia, Stato federato Servus, Njk1 punto
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50 Heller ad uso locale del dicembre 1920, biglietti prodotti per sopperire alla mancanza di monete minute nel comune di Vienna (rimborsabile dal 1 dicembre al 31 dicembre 1921). Per ulteriori dettagli: https://en.numista.com/catalogue/note216548.html1 punto
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Buon giorno. A proposito di queste emissioni c'è, proprio in questa sezione, una bella ed interessante discussione alla pagina 174 aperta da petronius arbiter il 25 agosto 2006 intitolata "notgeld". Cordialità Gabriella1 punto
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Forse dipende anche dalla circostanza che, negli ultimi tempi, sono uscite sul mercato delle importanti pubblicazioni che hanno certamente attirato l'attenzione sia dei venditori sia, soprattutto, degli acquirenti su vari esemplari.1 punto
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Sarebbero mediamente BB, anche se sulle conservazioni si apre un mondo. Quelle del 1903 son le più rare R3, circa 1800 euro, quelle del 1901 sono R2 circa 900 euro. Quelle del 1902 sono meno rare, circa un centinaio di euro e quelle del 1906 son le più comuni, anche metà.1 punto
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Con tutta sincerità, di quella legge maledico di più l’introduzione dell’IMU e la tassa sui titoli in portafoglio depositati in banca..1 punto
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la mia unica sceatta… ANGLO-SAXON, Primary Sceattas. Circa 715-720. AR Sceatt (12mm, 1.16 g, 6h). Series Z, type 66a(i). Mint in East Anglia or Mercia. Facing head of Christ with curled mustache and forked beard; |- ••• -| above, XL to left, UV to right / Quadruped standing right, tail between legs; (L retrograde)ΛI+ above, retrograde L between legs, retrograde Γ to lower right. Abramson 102.20; Metcalf 142; SCBI –; North 145; SCBC 782. EF, toned. Exceptional. Rare.1 punto
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Interessanti considerazioni. Dato per assodato che mia nonna -figlia del bisnonno Umberto- può benissimo aver sostituito il nastrino, resta da capire il perchè. Questa foto del 1915 ritrae Umberto durante la cerimonia di giuramento (quinto in piedi da sinistra). Quale giuramento? Tolmezzo era zona di operazioni trovandosi unico grosso centro a valle della catena delle Alpi carniche. Per certo lui era già sposato (mia nonna è del 1907) ed era ufficiale medico. Altrettanto certo è che alla rotta di Caporetto ha accompagnato la famiglia a Roma in quanto casa nostra (a sinistra nella foto) era stata requisita per venire adibita a comando dell'esercito di occupazione.1 punto
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In questo caso, giuridicamente osservo che la questione è più controversa...questa moneta è stata oggetto, come molte altre, di un decreto di cessazione di corso legale...cioè...se dopo una tale data la portavate in banca non la cambiavano più e la riportavate a casa. Secondo il mio parere appare arduo oggi invocare di fronte ad un giudice la proprietà della moneta (Lo Stato Autorità Emittente), quando tempo prima lo stesso (Stato), si è rifiutato di accettarla al cambio. Sarebbe interessante vedere come si potrebbe sostenere in giudizio una tesi del genere.1 punto
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