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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/05/23 in tutte le aree
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E' stato pubblicato sull'ultimo numero di Panorama Numismatico un interessante studio a firma dell'amico Davide @Orodicarta sull'innovativo programma di autofinanziamento del Comitato di Liberazione Ligure. L'articolo, supportato dai documenti originali dell'epoca, ripercorre tutte le fasi che hanno portato all'emissione del prestito, dal Decreto fino all'analitica contabilità di tutti i buoni emessi, suddivisi per tipologia e numeri di serie utilizzati per la sovrastampa. Salta decisamente all'occhio la rarità di alcune tipologie di buoni dovuta alla bassissima tiratura/sovrastampa. Com'è noto, sul mercato numismatico circolano una moltitudine di buoni sovrastampati dal CLL, questo studio, pone finalmente un punto fermo su tipologie, numeri di serie e modalità di emissione (timbratura e perforazione dei biglietti). Che dire6 punti
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Cari amici una nuova condivisione - nella settimana Santa - di uno scudo collo lungo del 1850, nella versione più rara della zecca di Torino, entrata in collezione alla fine dello scorso anno, da un’asta importante e molto combattuta, insieme ad altri due pezzi, sempre FDC e sempre della stessa serie, millesimi diversi. Da tempo cercavo un pezzo sontuoso da sostituire al qSPL che avevo da anni. Volutamente qui ho ripreso l’esemplare al D con una impietosa luce radente che mette in evidenza gli hairlines (che a occhio nudo neanche si notano), e al R con luce normale. L’esemplare, che ho liberato oggi dal sarcofago non senza averlo prima fotografato con la sua plastica e i suoi rivetti, presenta una perizia FDC del 2009 del compianto Angelo Bazzoni, rendendola ulteriormente interessante secondo me. Ora proseguo nell’improbo quanto lungo compito di cercare di completare la serie (ne mancano 4, tutti rarissimi, nella qualità che li cerco io non si trovanoooooo 😱) ovvero di proseguire nella sostituzione di esemplari non FDC. Anche questo obiettivo è assai arduo, lo standard qualitativo di questi monetoni è molto modesto e i FDC sono carucci. 😂 Ma mi sono posto il target di averli tutti in qFDC o FDC e prima o poi ci arriverò (magari fra dieci anni se non schiatto prima) 🤗 Serena Pasqua a tutti5 punti
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Ciao a tutti condivido volentieri con voi questo sesterzio, proveniente da: Ex Numismatica Varesi. Otacilia Severa moglie di Filippo I, Zecca di Roma (248 d.C.) 17,12 gr. 29 mm. patina verde, Cohen, 65/Fr.125 punti
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Ciao Priamo, ciao a tutti. Grazie della super recensione che hai fatto, l'articolo come ben sai è il frutto anche della collaborazione con te e con gli altri amici cartamonetari del forum, ne abbiamo discusso insieme. La disponibilità dell'elenco dei numeri di serie dei buoni emessi ci ha permesso di constatare che la quasi totalità degli esemplari attualmente disponibili sul mercato è falsa. La stesura dell'articolo è stata quindi sollecitata dalla volontà di rendere pubblico l'elenco quanto prima per porre un freno all'inconsapevole speculazione sulle spalle dei collezionisti, inconsapevole perché nessuno fin'ora era a conoscenza di questo elenco. Sono però soddisfatto perché sono riuscito ad accertarne la completezza, cosa che come sai mi ha tenuto impegnato molto data la frammentarietà e lacunosità della documentazione relativa al Prestito della Liberazione. Non mi resta che sottolineare l'estrema rarità di questi buoni (originali...) sperando che l'articolo sia utile e che mi si perdonino i suoi limiti, primo fra tutti la mancanza di dettagli sulla procedura per il loro rimborso, di cui ho trovato pochissime informazioni nei documenti del CLL.5 punti
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Complimenti ragazzi. È un onore imparare ogni giorno qualcosa e condividere studi e scoperte. A proposito, quindi se uno volesse sapere quali sono i buoni CLL autentici deve per forza comprarsi Panorama Numismatico? 🤔 (Ho appena controllato, 6 euri spesi bene, vedi foto) Oppure qualcosina ce la riveli anche qua su LaMoneta? 😅3 punti
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Sì, sarebbe doveroso parlare in ogni caso di ''Fuga dell'otto settembre''. Il capo di un esercito in guerra non andò in un posto più sicuro del territorio nazionale, come poteva essere la culla Torino per esempio, ma si rifugiò presso il nemico. Nella seconda guerra mondiale, se fossi vissuto in quell'epoca, avrei combattuto dall'altra parte, ma penso spesso a come si siano sentiti tutti i militari italiani quella mattina dell'8 settembre. Ne so qualcosa dal racconto di mio suocero... Arka P.S. Stimo invece molto Vittorio Emanuele III come Numismatico. Diligite iustitiam3 punti
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Buongiorno con questo grano di filippo IV. In basso a destra c'è il numero di catalogo di vecchia collezione ♥️3 punti
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Segnalo l'uscita del n. 393 di Panorama Numismatico. Di seguito l'indice: Gianni Graziosi, I coccodrilli della Gallia Narbonense – p. 3 Roberto Diegi, La monetazione di tipo greco in Sicilia, 6, Gela e le sue monete – p. 11 Alberto Castellotti, Dissolvenze romane – p. 13 Giuseppe Carucci, Alcuni talleri del Settecento – p. 19 Vito Vittorio, La monetazione di Menelik II Imperatore d’Etiopia (1889-1913), seconda parte – p. 24 Davide Oldrati, Documenti inediti sui buoni del cll per il prestito della Liberazione – p. 41 Alberto D’Arcangeli, Perché buoni e non solo lire? – p. 50 Emissioni numismatiche – p. 56 Notizie dal mondo numismatico – p. 58 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 632 punti
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Buongiorno. Su questo non sono d'accordo giacché ho volutamente evitato di parlare dei brogli proprio per non svilire il discorso andando a scrivere di congetture. Tutti gli elementi che ho citato sono fatti e non "considerazioni personali": mi si dimostri il contrario. Non se ne abbia a male ma la frase "la validità attestata è verificata dallo spoglio elettorale che ha sancito la scelta degli italiani" non significa nulla. Lo spoglio elettorale - in ordine al quale potremmo dilungarci parecchio sui personaggi che a livello di prefetture e ministero vi sovraintesero - attestò semplicemente un conteggio delle schede calate nelle urne e che (guarda caso) furono subito bruciate per impedire ogni riconteggio. Lo spoglio elettorale non c'entra col fatto che tanti non poterono esprimere il loro voto per le circostanze logistiche e storiche che ho già indicato, così come col clima d'intimidazione verso i sostenitori della Monarchia messo in atto dai fautori della parte opposta (che peraltro erano ancora pieni di armi...)2 punti
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Come promesso in altra discussione all'amico Rocco, inserisco piano piano qualche nuovo acquisto. Inizio da un 3 cavalli di Carlo V di cui cercherò qualche riferimento di catalogo. Mi pare che sia una moneta dalla conservazione superiore ala media, non so se siete d'accordo, facendo parte di un lotto non posso darle un costo individuale, secondo voi 30-40 euro potrebbero starci o esagero?2 punti
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Buongiorno a tutti, @Stilicho @gpittini ma anche gli altri appassionati.. Continuo con le mie Fel temp reparatio. La casa d'aste la classifica: Costanzo II Diam. 18 mm Peso g.2,5 Zecca Sirmium RIC VIII 48 Le figure al rovescio sembrano stilizzate ma sicuramente è un effetto dell'usura e stato di conservazione, spero non affetta da cancro. La serie horse Man mi ha preso particolarmente , man mano posterò anche le altre che ho in collezione. Saluti Alberto2 punti
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Scusami, ma qui dissento. Le cose possono essere fatte correttamente oppure no. In questo caso decisamente no. E non è senno ''del poi''. E' una questione di onore e la serietà era dovuta ai propri sottoposti prima che all'ex nemico. Arka Diligite iustitiam2 punti
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https://www.cronacanumismatica.com/umberto-ii-il-re-di-maggio-senza-monete/ http://www.socnumit.org/doc/Numismatici/UMBERTO_II.pdf2 punti
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Su questo sono d'accordo perché entra nel circuito postale (comunicazione, timbratura, trasporto etc.) ma ...se analizziamo anche l'elemento tariffa qualcosa non torna. Sembra che qualcuno, volutamente, li ha fatti viaggiare ... fortunatamente per noi. Se sia stato un filatelico, uno speculatore o un ricco non saprei ma alla fine rimane il problema se tenere o meno in considerazione per la storia postale anche la tariffa utilizzata come discriminante oppure non essere troppo rigorosi. Personalmente reputo che tutti i documenti (lettere, interi, cartoline) diventano storia postale quando possono raccontare e veicolare una storia unica e irripetibile grazie alla lettura e studio dei timbri, dell'affrancatura, dei tragitti, delle date di partenze e di arrivo, dei luoghi e delle persone nonché degli inchiostri e carta utilizzata. Sono consapevole che ci possano essere degli artefatti ma le storie vere e reali sono uniche .... sono storia postale e sono questi documenti che emozionano e danno soddisfazioni.2 punti
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Uno sceat (pl. sceattas) era una moneta d'argento piccola e spessa coniata in Inghilterra, Frisia e Jutland durante il periodo anglosassone. Figlie delle "silique" di V sec. d. C. è probabile che le monete fossero più spesso conosciute dai contemporanei come "penny" (inglese antico: peningas), proprio come le loro monete d'argento successive. Sono molto diversi, organizzati in classificazioni alfabetiche più ampie stabilite dal numismatico britannico Stuart Rigold negli anni '70. Un lavoro successivo significativo è stato pubblicato da Tony Abramson. Ce ne sono carrettate di tipi/sottotipi e varianti differenti. Ho trovato in giro queste risorse che permettono una "catalogazione" a grandissime linee. https://www.britnumsoc.org/gallery/earliest-anglo-saxon/2-uncategorised/80-sceattas https://www.coin-links.net/Sceats.html https://finds.org.uk/database/search/results/q/sceat POi c'è il sito di Tony Abramson dove lui fa identificazioni gratuitamente Inoltre c'è il solito coinarchives https://www.coinarchives.com/w/results.php?search=sceatta&s=1&results=1000 Ci sono diverse risorse anche su facebook (IN INGLESE) • Saxon Coins Sceats And Thrymsas • English Hammered and Early Milled Coin Collectors • Hammered Coinage Identification Group • British Hammered & Milled Coins - Buy, Sell & Auction • Discussion of Modern Sceat Replicas Se poi qualcuno necessita di carta e di maggiori informazioni: https://www.amazon.co.uk/s?i=stripbooks&rh=p_27%3ATony+Abramson&_encoding=UTF8&ref=ntt_athr_dp_sr_1 L'enorme volume di reperti realizzati negli ultimi trent'anni utilizzando i metal detector ha radicalmente alterato la comprensione di questa monetazione e, mentre ora è chiaro che queste monete erano di uso quotidiano nell'Inghilterra orientale e meridionale all'inizio dell'VIII secolo. Gli Sceatta raramente portano leggende di qualsiasi tipo, anche se un piccolo numero nomina la zecca di Londra e altri portano brevi leggende runiche come "Aethiliraed" e "Efe", che probabilmente si riferiscono a soldi piuttosto che a re. Sebbene gli sceatta presentino molti problemi di organizzazione, attribuzione e datazione, portano anche una varietà mozzafiato di disegni che parlano di estese influenze celtiche, classiche e germaniche. Si è ipotizzato, sulla base dell'iconografia di alcune sceattas, che fossero emanate da autorità ecclesiastiche. Associare gli sceatta a zecche o regni particolari è molto difficile e deve basarsi principalmente sullo studio dei ritrovamenti. In questo modo è stato possibile attribuire con notevole sicurezza alcune tipologie, come la serie H al Wessex (ed in particolare al Southampton) e la serie S all'Essex. In Danimarca, la serie X è stata plausibilmente associata al primo centro commerciale di Ribe. Anche la cronologia delle sceatta è molto difficile da districare. Alcune delle prime serie utilizzano gli stessi disegni dei thrymsas in oro pallido e, per analogia con le monete del materiale franco meglio compreso, possono essere datate al 680. È noto che gli sceatta furono coniati nella città frisone di Dorestad (appena a sud di Utrecht nei Paesi Bassi); erano una valuta comunemente circolante nel regno franco fino alla riforma monetaria di Pipino il Breve istituita a Ver nel 755. I trenta o quarant'anni successivi al 680 videro la produzione e la circolazione delle 'serie primarie' di sceattas, generalmente di buona qualità metallica e peso (circa 1-1,3 grammi). Furono in gran parte coniati nel Kent e nell'estuario del Tamigi, sebbene alcuni furono prodotti in Northumbria con il nome del re Aldfrith (r. 685–704). La 'serie secondaria', colpita da c. 710 a c. 750, vide una massiccia espansione del conio in tutta l'Inghilterra meridionale e orientale in tutti i principali regni anglosassoni. Uno o più tipi possono essere attribuiti con maggiore o minore sicurezza a Wessex, Mercia, Sussex, Essex, Kent, Northumbria e East Anglia. C'erano molte copie e svilimento e il peso poteva variare notevolmente (circa 0,8–1,3 grammi). Ci sono relativamente pochi tesori di questo periodo con cui costruire anche una cronologia relativa, e qualsiasi nuova scoperta potrebbe alterare radicalmente la nostra attuale comprensione. La fine delle sceattas è particolarmente difficile da individuare, ed è probabile che ci sia stato un periodo di alcuni decenni a metà dell'VIII secolo in cui in Inghilterra venivano prodotte pochissime o nessuna moneta. (Wikipedia).1 punto
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Buonasera, premesso che ognuno colleziona ciò che preferisce e gli suscita più emozioni, ma da sempre mi sono posto il quesito se le F.D.C. (Venetia, Capitolium, Filograno, etc) viaggiate possano rientrare a pieno titolo nella storia postale italiana o devono essere considerati come documenti filatelici emessi da enti privati con il loro annullo primo giorno per cui vanno collezionati come categoria a sè stante? Mi piacerebbe conoscere a riguardo la vostra opinione ed in particolare quella di @PostOffice . Grazie in anticipo a tutti1 punto
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Salve a tutti, navigando nel materiale di mio nonno ho trovato un documento che mi ha portato indietro, a quando ero bambino, mio nonno che ogni tanto era chino sulla macchina da scrivere con la luce da scrivania intento a scrivere documenti. Allego foto di un ordine per corrispondenza con la ditta Gaudenzi di Bologna (chi l’ha rilevata?). Al tempo di internet, dei live bid, ordini elettronici, ebay, etc.. insomma un salto indietro in un’altra epoca! condivido con voi i due documenti1 punto
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Segnalo intervista molto interessante di uno stimato professionista milanese andata in onda su la 7. A quanto pare la legge delega della riforma fiscale prevede che il governo introduca una forma di tassazione in caso di rivendita di opere d’arte. In particolare pare dovrà essere individuato un criterio oggettivo al ricorrere del quale le vendite anche occasionali di oggetti da collezione dovranno essere assoggettate a tassazione. Seguiremo evoluzione normativa.. https://tg.la7.it/economia/il-governo-tasserà-le-vendite-occasionali-di-oggetti-dei-privati-19-03-2023-181300/amp1 punto
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Grazie del contributo, sento proprio di stare tra veri amici appassionati dello studio... grazie di cuore1 punto
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Soltanto grazie a chi con tanta passione si dedica alla ricerca e allo studio delle banconote ed in modo altruistico condivide la sua conoscenza con tutta la comunità...e questo non è sempre scontato. Grazie @Orodicarta 👏1 punto
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Ricordiamo che In via eccezionale l'evento si terrà presso la sede della SNI in via Orti a Milano.1 punto
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I modelli 162 per le ammende agli impiegati postali.1 punto
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Consiglio a @dupondio di costruire un recinto attorno all'ippopotamo...sembra che stia per uscire dal tondello....complimenti...gran bel pezzo!!1 punto
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Buonasera, bellissimo ritratto di Octacilia con un altrettanto bella acconciatura. Tutta la moneta nel suo insieme mi piace molto, complimenti. Saluti Alberto1 punto
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Bravissimo, si tratta di una testina in vetro di principessa giulio claudia usata come capo dei Cristo. Cortona? Melone del sodo1 punto
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Ci mancherebbe .... in questi casi si potrebbe dotare l'operatore di un bel timbro gigante per ottimizzare i tempi di annullo😉1 punto
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Permetto! E uso pure lo scanner Anche qui serie del dopoguerra, timbro rosso, seriale a 7 cifre, ma fibre BLU (a partire dal 1921) Le dimensioni del clichè (non del foglio) dovrebbero essere tra 175 e 181 mm con la stessa altezza. Non so se per le tue banconote la discrepanza sia solo dovuta dalle immagini, la larghezza sembra differire. Servus Njk PS da catalogo quella di @Ptr79 è più quotata delle tue! In alta conservazione il 25% in più, in bassa vale addirittura il doppio!!! 🤣 PPS purtroppo il doppio di quasi niente è sempre poco!1 punto
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Non vedo immagini per cui non è possibile dare un'indicazione di massima sulla conservazione. Le banconote a firma Duisemberg hanno una rarità in base alla serie che riportano, oltre alla conservazione ed il Paese che le ha emesse. Il valore è dato dal mercato, cioè da quanto è disposto a pagare l'eventuale acquirente, le cifre riportate dai cataloghi sono puramente indicative. Riporto quanto valuta queste banconote il catalogo Gigante (2021), ovviamente prende in considerazione solo quelle italiane:1 punto
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Ciao, l'azione migliore secondo me sarebbe stata quella di non allearsi con Hitler, decisione che fu presa dal capo del governo ma che fu condivisa ed avallata dal Re. Scelta nefasta che ha sottoposto tutto il popolo italiano ad atrocità amene. Quasi tutti ne hanno pagato amaramente le conseguenze. E questo è Storia incontrovertibile purtroppo 🙂 ANTONIO1 punto
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Buongiorno a tutti. Il discorso prosegue e si fa sempre più interessante. Torniamo alla figura del nostro quarto Sovrano e all'evento culminante della Sua storia politica e personale, ovverosia il Referendum Istituzionale del 1946. Lasciamo da parte il discorso dei brogli, in quanto non sono dimostrabili, e concentriamo la nostra attenzione sugli elementi di fatto che non possono essere contraddetti. Nel 1946 l'Italia era appena uscita dalla Guerra, il caos dovuto alla distruzione della rete ferroviaria, stradale ecc. era per certi aspetti ancora totale, con quanto ne consegue in termini di disorganizzazione, mancato funzionamento della Pubblica Amministrazione, delle Poste ecc. In questo contesto è acclarato che ci furono soggetti che ricevettero due schede elettorali e soggetti che non ricevettero alcuna. Quale validità, giuridica e storica, può avere una consultazione effettuata in questo contesto? Perché non si aspettò il tempo necessario (un anno?) al ripristino di un minimo di funzionalità amministrativa? Al citato Referendum non parteciparono gli abitanti delle zone ancora sotto occupazione Alleata (es: Venezia Giulia). Quale validità, giuridica e storica, può avere una consultazione dove non poté esprimersi l'intero corpo elettorale? Perché anche in questo caso non si aspettò il tempo necessario a consentire a ciascuno di esprimere la propria indicazione? Al citato Referendum non parteciparono i Militari ancora internati in Germania, in Unione Sovietica, negli Usa, in Sud Africa e chissà dove altro. Quale validità, giuridica e storica, può avere una consultazione dove non poterono esprimersi migliaia di persone che, peraltro, avevano patito sulla propria pelle la guerra? Perché anche in questo caso non si aspettò il tempo necessario a consentire a ciascuno di esprimere la propria indicazione? Nella situazione di totale incertezza di cui sopra, ritengo sia del tutto evidente la grandezza di un Sovrano che, per evitare una nuova guerra civile e benché avesse dalla sua anche un seguito popolare composto almeno dal 50% degli Italiani, lasciò volontariamente l'Italia mentre i suoi avversari erano pronti a ogni violenza pur di prendere il potere.1 punto
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For those who do not believe in God no explanation is possible For those who do believe in God no explanation is necessary 😉😁1 punto
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Con tutto il rispetto nei confronti di tutti, permettetemi di dire che il risultato non cambia, sia che l'affrancatura sia stata messa assieme di proposito o che sia stata fatta per caso. La busta ha viaggiato regolarmente.. si..!! È quindi storia postale. Poi come la vogliamo considerare a livello personale non cambia. Immaginiamo che questa busta venga venduta in un lotto ad uno straniero, ...ma figuriamoci se si crea il problema se fosse o non fosse un'affrancatura filatelica, controllerà se la busta ha viaggiato regolarmente, nulla più. Un esempio, ...1933 crociera transatlantica, questi francobolli tra i più ricercati del Regno d'Italia sono serviti per un buon 80% per affrancature filateliche. Se oggi abbiamo questi francobolli su posta viaggiata lo dobbiamo ad affrancature filateliche, ..ma hanno viaggiato regolarmente, quindi il motivo iniziale dell'affrancatura è irrilevante.1 punto
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ti dico la mia impressione, legenda rovescio FIDES EXERCI con testa a destra: il busto è corazzato e non mi sembra sul rovescio ci sia il simbolo della XI officina della zecca di Roma. Quindi le ipotesi si riducono a due: a) legenda dritto IMP C CLAVDIVS AVG b) legenda dritto IMP CLAVDIVS AVG la Fides dell'ipotesi a) sta a sinistra con testa a destra la Fides dell'ipotesi b) sta leggermente piegato a sinistra con testa a destra direi che il tuo caso sia il b)1 punto
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Autentiche e cariche di storia! ne ho di peggio, avute in regalo, trovate in accumuli o comprate per due spiccioli... che fai? butti? Una moneta, bella o brutta che sia, ha sempre qualcosa da trasmettere...1 punto
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Neppure io, In collezione ne ho di ogni conservazione dal discreto al fdc e vi assicuro che stanno benissimo insieme. Ognuna con la sua Storia da raccontare.1 punto
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Scusate, a seguito dei numerosi contatti, vi facilito l'abstract ... In questo studio viene presentata una relazione inedita del 1582, redatta da Leonardo de Zocchis, l’ufficiale della zecca di Napoli più importante di tutti i tempi. Il documento contiene numerosi dati tecnici ed economici sulle monete d’oro e d’argento coniate in Napoli, Roma, Firenze, Urbino, Venezia, Milano, Genova, Castro, Siena, Lucca, Ferrara, Bologna, Reggio Emilia, Mantova, Parma, Mirandola, negli Stati Savoiardi e in Sicilia, nonché a Siviglia, Toledo, Burgos, Granada, Cordoba, Segovia, Cuenca, in Francia e in Portogallo. Dai risultati ottenuti attraverso i saggi delle monete, si rileva che la purezza del metallo impiegato non sempre era fedele a quanto prescritto dalle autorità.1 punto
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Ciao, belle monete, autentiche, disomogeneità presente nella norma, vissute quanto basta ed a mio parere collezionabilissime. ps: per quelle particolarità che segnali potremmo sentire il parere dell'amico @Rocco681 punto
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Foto quasi illeggibili: l'oro non è facile da fotografare, ma qui la superficie della moneta è indecifrabile. Sicuramente molti segnetti sono stati messi in risalto e certi rilievi sembrano essere butterati. Siamo attorno allo SPL, ma con variazioni di un quarto di punto (o più).Per confronto e condivisione presento due esemplari in buona conservazione; il secondo è un esemplare in oro rosso.1 punto
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Considerando le F.D.C un oggetto di natura filatelica, mi sono sempre posto la domanda se siano state fatte viaggiare con un contenuto al loro interno, che le renderebbe più "affini" al mio concetto di storia postale, oppure sia stato fatto viaggiare solo il francobollo da un luogo ad un altro. Ciò non toglie il pensiero che ho espresso al post #2... cosa ne pensate?1 punto
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la pietra scartata dai costruttori diventerà testata d'angolo....monete limate da mille mani e opache di tempo....non hanno il nitore dei fiori del conio ma parlano di sorrisi e di lacrime per chi ha orecchie da intendere...1 punto
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sembra un quinario di L. Rubrius Dossenus http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G118/41 punto
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Buonasera a tutta la Sezione. Dopo tante belle condivisioni Vicereali voglio riprendere con le Borboniche : Ferdinando II 10 Tornesi 1847 "Modello base" per citare il mio Amico @motoreavapore 😊 Buona Collezione a tutti.1 punto
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Buongiorno a tutti, oggi condivido con voi un mio Tari di Carlo V d'Asburgo (1516-1556), con una patina veramente molto riposata, 6,06 gr. Magliocca 46/2 R2.1 punto
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grazie mille, l’ho presa come BB ma secondo me anche qui un po’ (non troppo) severo..1 punto
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Ciao Genny , posto ritaglio con il dettaglio di cui parlavo. Saluti Alberto1 punto
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