Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/21/23 in tutte le aree
-
Forse non sai che tra il 1865 e il 1926 fu in vigore l'Unione Monetaria Latina, tra la Francia, il Belgio, l'Italia, la Svizzera e dal 1868 aderì anche la Grecia . Nel corso degli anni successivi la Convenzione venne adottata da 26 paesi europei ed extraeuropei; il sistema però, non fu mai applicato da Germania e Regno Unito. Lo scopo dell'Unione fu principalmente quello di stabilire delle regole precise per consentire l’accettazione in ognuno dei cinque paesi membri delle monete degli altri paesi aderenti. Per questo motivo, in Italia, circolavano ed erano accettate, monete di altri Stati, anche se di metallo non nobile (oro o argento), ma di rame (gli spiccioli da 5 e 10 centesimi , per capirci) che gli accordi dell'Unione Monetaria non consideravano. un saluto5 punti
-
Ciao Alberto @Litra68 bello il tuo Tris ! Contribuisco con un mio 10 Tornesi 1798, probabile doppio punto ( come la tua, quella inferiore ). Buona Serata, Beppe3 punti
-
RRC 435/1 Denario M. Valerius Messalla emesso nel 53 a.C. Si riconosce bene perché si vedono i piedi della sella curule. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G320/13 punti
-
Ovunque si scavi in Italia e ....non solo , tornano in luce reperti e ricordi di un tempo andato . Ritrovamento eccezionale a Cordovado, in località Belvedere, dove a una profondità di 1,70 metri sono emersi resti strutturali di un insediamento di epoca romana, risalenti al periodo compreso tra il I/II secolo d.C. e il IV secolo d.C., come fanno intendere le analisi eseguite sui materiali raccolti e le tecniche murarie messe in opera. A favorire la straordinaria scoperta le indagini archeologiche preventive per la realizzazione del Metanodotto Mestre-Trieste. I lavori, eseguiti dalla società Archeo.Kun di Parma, sono stati coordinati dalla dottoressa Serena Di Tonto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia. Cosa è stato ritrovato Gli scavi hanno portato alla luce i limiti di due strutture oltre a un tracciato viario, che le divide. Di uno dei due edifici, rinvenuto nella porzione occidentale dell’area indagata, è stato individuato un unico ambiente con una pavimentazione in tessere di laterizio e strutture murarie a livello di fondazione. La struttura più orientale, invece, risulta più articolata. Formata da tre ambienti e un’area esterna, i piani pavimentali sono in ghiaia e frammenti laterizi, con strutture murarie dall’elevato più considerevole. Tra le due strutture è stato identificato un piano lastricato, con orientamento est –ovest, con solcature di carro ben visibili per buona parte del piano. Al momento il sito è stato delimitato lungo l’asse scavo del metanodotto per una lunghezza totale di 200 metri, dei quali la metà appare interessata dalla presenza di tali resti. Per preservare le rovine e permetterne lo scavo in estensione è stata valutata con la Committenza e la Ditta esecutrice una variante al percorso del metanodotto, che è stato interrato a una quota maggiore di quella prevista da progetto, attraverso la tecnica della trivellazione. Dopo la messa in opera delle tubature si è potuto così procedere allo scavo in estensione dell’insediamento individuato. Il rinvenimento si presenta come una scoperta archeologica eccezionale oltre che per l’assenza di scavi di contesti analoghi nella zona, anche per gli importanti dati che sta fornendo sulle diverse tecniche edilizie utilizzate, per i materiali restituiti e per lo studio della pianificazione territoriale antica nella zona e la definizione dell’antico corso del fiume Tagliamento in epoca romana. Da : https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/cordovado-ritrovati-resti-romani-di-2000-anni-fa-tornano-alla-luce-durante-gli-scavi-per-il-metanodotto/ar-AA18Rzb1?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=dfcc1d53aba14a4b9e703acc0278943a&ei=283 punti
-
Inedito per me è riferibile ad una moneta mai pubblicata nella bibliografia dedicata a quel tipo di monetazione. Questo non vuol dire che si parla a prescindere di una moneta estremamente rara, anzi inedita è anche una variante significativa mai riconosciuta come tale e quindi mai descritta in maniera corretta. Diverso il discorso di moneta non censita, in quanto il censimento è riferito solamente a simboli o punteggiatura particolare e che, nel tempo, per l'ingente quantità di esemplari coniati non è mai stata riscontrata. Di base l'inedito e il non censito si dovrebbero decretare SEMPRE con rarità medio bassa (tipo R2) per poi alzarla o abbassarla nel tempo Ah dimenticavo, bisogna pure essere bravi a capire se è effettivamente una variante di conio meritevole di essere raccontata. Tutti i micro cambiamenti fisiologici in una produzione massiva come quella monetale li possiamo ignorare tranquillamente3 punti
-
Che figura la mia ! Ho sbagliato di 20 anni. Un tempo ci vedevo molto meglio...2 punti
-
(99+) " Abbondandis in adbondandum " - Uno sconosciuto "minimo" argenteo di Filippo II° battuto nella zecca di Napoli | Davide Fabrizi and Eliodoro Vagliviello - Academia.edu Buona lettura! Se come me preferisce sfogliare i libri con le dita può contattare il Circolo Numismatico Romano-Laziale che cura l'edizione di "Appunti Numismatici". Se non erro quello del 2017, ormai esaurito, è andato in ristampa.2 punti
-
Buongiorno Condivido questi 2 filler 1895, sfuggitami tra quelle più datate che possiedo. saluti2 punti
-
Scusa se mi permetto, ma non mi fossilizzerei sul grado di conservazione per questo tipo di monete, io non lo riporto neanche sui miei cartellini. Per capirci guarda i particolari del volto e del vestito di Vesta secondo te quali sono migliori ? A mio parere la tua, senza nulla togliere alla moneta di gioal che rimane un'ottima moneta; questo per dire che c'è molta soggettivita' nella scelta di una moneta. Ritengo che il criterio migliore sia quello di vederne il piu' possibile e farsi un' idea personale; se una moneta ti piace cerchi di farla tua indipendentemente dalla conservazione attribuita dal venditore.2 punti
-
BB+ per la prima mi sembra scarso, a mio avviso potrebbe essere SPL. A prescindere dal grado di conservazione, la seconda postata ha un retro peggiore della prima poiché il viso di Vesta è solo abbozzato, mentre nella prima si vedono benissimo occhi e bocca2 punti
-
Salve a tutti, Questo è il mio 10 tornesi 1937 entrato di recente in collezione, Saluti2 punti
-
Buonasera a tutti. Sabato 18 marzo saranno trascorsi esattamente quarant’anni dalla morte in esilio del Re Umberto II. Credo sia un fatto comunemente riconosciuto la sua correttezza negli anni durante i quali – prima come Luogotenente, poi come Re – ebbe responsabilità istituzionali. Altrettanto credo possa ascriversi a suo merito quello di aver evitato nel giugno del 1946 una seconda guerra civile italiana, allontanandosi dall’Italia per non alimentare un confronto (non solo verbale) tra monarchici e repubblicani. Infine, credo che il suo atteggiamento e le sue parole durante i trentasette anni di esilio abbiano sempre avuto come unico obiettivo quello d’incoraggiare gli Italiani a dare il meglio, anche attraverso il rispetto delle Istituzioni. Personalmente sono fermamente convinto che sarebbe ora di riportare in Patria la salma del Sovrano e permettere all’Italia di riappropriarsi di un personaggio per tanti aspetti sottovalutato e dimenticato. Numismaticamente ci ha lasciato solo i quattro progetti della Serie "ITALIA" del 1946, assai rari e poi utilizzati per la creazione delle prime monete repubblicane. Detti progetti rappresentano una testimonianza di prim'ordine circa un periodo travagliato della nostra Storia: è noto infatti che la scritta "ITALIA" fu volutamente mondata di qualsiasi riferimento alla forma istituzionale in attesa dell'esito del Referendum Istituzionale. Mi è sembrato doveroso all'interno di un Forum qualificato come il nostro, dove le monete sono il filo conduttore di un racconto che accenna alla storia, all'economia e all'arte, formulare questa piccola nota. Un saluto cordiale.1 punto
-
Una bolla plumbea [imm. 1-2] di Domenico Michiel 1118 - 1130 (SPINK 132. BYZANTINE SEALS, THE COLLECTION OF GEORGE ZACOS. PART II) , grazie ad una buona conservazione e all'ottima centratura, ci presenta una curiosità: Al Dritto il vessillo sull'asta[imm. 3] ricorda, molto da vicino, lo stemma personale della famiglia Michiel [imm. 4]. Il mosaico della cappella di Sant'Isidoro (San Marco) [imm.5] e il suo dettaglio [imm.6] ci offrono la possibilità di un confronto tra le due bandiere. Negli esemplari emessi dai Dogi ( con Nicolò Sagredo 1675 -1676 l'asta ha in cima una croce, scompare la bandiera) successivi questa particolarità sembra non essere presente, vengono (quando la combinazione conservazione/impressione delle matrici consente una "lettura") rappresentati i vari vessilli in uso nella Serenissima: leoni, croci ... [imm. 7-8]1 punto
-
Sera, in qualche vecchio post se ne erano visti alcuni , erano medagli anonime dove nella parte contonata veniva scritta la gara o un evento o un nome... Sicuramente @sandokan si ricorderà meglio di quei vecchi post1 punto
-
Speriamo che si sia dissolto, staremo tutti meglio.1 punto
-
La discussione alla fine ha toccato temi di ampio interesse numismatico, come la UML, tuttavia debbo ribadire che, pur se comunissima e priva di alcun valore numismatico anche la moneta oggetta del ritrovamento, a voler essere pignoli, presenta ampie problematiche poichè, per la legislazione vigente, sarebbero da considerarsi beni di interesse culturale quelli sopra i 50/70 anni di età. Il 10 lepta postato è del 1882. A buon intenditor...1 punto
-
Vorrei sapere il nome della moneta "Grazia" e il suo valore. "500" Se sono in due poi fanno "Grazie mille" per chi risponderà... che poi credo era il senso del commento di @bolognino Servus, Njk PS: che qui si intravede una R di Replica ed un 1988? Souvenir da turisti...1 punto
-
Buonasera a tutti, stasera vi presento un bel volume/catalogo per arricchire la vostra biblioteca: IL VERO E IL FALSO Editore: Ist. Poligrafico dello Stato Anno: Dicembre 2008 Copertina flessibile Pagine: 448 Indice: Descrizione: Il presente volume nasce dalla mostra de "Il Vero e Il Falso" (2008) tenutosi in concomitanza con il 32.mo anniversario dell'istituzione del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza la cui funzione è di contrastare tutte le varie forme di illegalità che minacciano la circolazione monetaria ostacolandone il corretto funzionamento. Esso illustra con ampio apparato iconografico le falsificazioni, le contraffazioni e le imitazioni di banconote e monete dal mondo antico all'età contemporanea. La falsificazione non è stata solo un'attività delittuosa posta in opera da privati, ma talvolta nel corso delle vicende storiche approvata anche dalle autorità statali. Il volume si avvale dei contributi del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, della Banca d'Italia e dello studioso di numismatica Fiorenzo Catalli. Edizione limitata su carta appositamente fabbricata dalle Cartiere Miliani Fabriano Inoltre tale catalogo, come la stessa mostra, permette di riflettere sulle monete e banconote, non solo nella loro tradizionale funzione di strumento di pagamento, ma anche come prodotti dell'ingegno umano in cui elementi d'arte, tecniche raffinate e tecnologia si combinano e testimoniano un patrimonio culturale e creativo da custodire e tramandare. Di seguito riporto alcune immagini del testo: Monete Banconote Grazie e buona lettura numys1 punto
-
1 punto
-
Sono d'accordo, empiricamente chi specula appositamente deve pagare le tasse; però attenzione, chi specula molto spesso lo fa per fare ulteriori acquisti e spesso presso professionisti. Quindi ok tassare chi fa della speculazione un doppio mestiere, ma potenzialmente si potrebbe scoraggiare un sottostante di un mercato (numismatica dei professionisti) molto più ampio. Non sarà certo un danno irreparabile, ma un po' limita secondo me. Vedremo come normeranno, se parlano di arte ed opere d'arte non vedrei il nesso tranne se emettono successive direttive chiarificatrici.1 punto
-
Ciao @Pxacaesar, e' sicuramente un lapsus calami: hai scritto LIBERALITAS anziché LIBERTAS. Buona serata da Stilicho1 punto
-
Ciao @LOBU Ciao @Releo E' la medesima opinione che ho espresso nel post #716, in questo siamo concordi. Certamente nella discussione nessuno ha scritto che te le sei inventate. Ci sono dei pareri diversi e vanno rispettati. Ci sono delle Varianti censite e non riportate dagli esperti o dai manuali, altre invece sono state recepite. E' nostra facoltà cercare di far capire la nostra opinione a quelli che la pensano diversamente ( soprattutto agli esperti e a chi scrive di numismatica). Una via maestra è quella perseguita da @LOBU che ci fornisce documenti a volte dimenticati oppure difficili da reperire. Certamente "non tutto è scritto" e penso che in futuro qualche spiegazione sulle varietà della monetazione Borbonica sarà trovata. I "venti contrari" che senti, probabilmente sono dovuti non a posizioni preconcette, semplicemente penso che ci troviamo in un periodo di " revisione" oppure di " rivalutazione " di certe particolarità, varianti, errori di questa monetazione. Se noti gli Autori storici, ai quali tanto dobbiamo, ( Cagiati, Vittorio Em.III con il CNI, D'Incerti etc) non davano molta importanza alle cosiddette "Varianti" come le consideriamo noi. Nell'ultimo decennio invece, studiosi o semplici collezionisti, hanno giustamente portato alla luce quelle che sono diversità rispetto ad un'ideale moneta base ( soprattutto grazie al confronto che questo sito ci permette ). Però adesso si è giunti a considerare anche la minima ribattitura come qualcosa di "diverso". Questo porta al rovescio della medaglia: una moneta con una minima particolarità che prima non era conosciuta, adesso la paghi X volte. Ha scritto @LOBU che una Variante per essere tale deve corrispondere ad un conio diverso ( se no si parlerebbe di "nasino 1, nasino 2 etc ). Non nego di aver meditato a lungo e non dico di essere completamente d'accordo, però la questione delle Varianti necessita di una rivalutazione e soprattutto dei parametri validi per essere definita tale. Buona Serata Beppe1 punto
-
Assolutamente si!!! È entrata nella mia collezione!! 😉 Lo notavo pure io... stasera inizio le ricerche in rete con incisori BM, BHM, BMJ, BHMJ.... SE TROVO NOTIZIE VI AGGIORNO!! GRAZIE PER GLI AIUTI!!1 punto
-
Il tratto verticale della M a destra assume la forma di una J. apollonia1 punto
-
Ciao, mi sono limitato a riportare quanto trovato in rete sinceramente. Tu hai un idea diversa? Magari ho replicato un errore.. O mi sa di avere sbagliato totalmente.. Sono alle prime armi spero mi scuserete. Saluti Alberto @Quintus, Anzi ora osservando meglio la leggenda al rovescio sono certo di aver Sbagliato . Saluti Alberto1 punto
-
Oggi vorrei porre alla vostra attenzione un altro sito archeologico, poco conosciuto, del Nord Italia: la villa romana di Desenzano sperando di far appassionare anche voi a questi incredibili e complessi manufatti. Desenzano del Garda è famosa in Italia e nel mondo per essena uno dei maggiori centri turistici del lago di Garda. Ma è anche una città con una grandissima storia, le cui origini risalgono all’epoca romana e che si sono protratte fino al medioevo, quando la città è stata sede vescovile dell’eresia catara, che tra il XII° e XIII° era diffusa attorno al Garda. Uno dei monumenti più importanti della città è il sito archeologico della villa romana, indubbiamente una delle più importanti testimonianze di ville romane nel nord Italia. Fu costruita nel primo secolo d.C. e rimaneggiata in più fasi tra il I e il IV secolo d.C. La maggior parte dei resti visibili oggi appartiene all'ultima fase di costruzione ed è probabile che il committente di quest'ultima ristrutturazione fosse Flavius Magnus Decentius, fratello di Magnenzio, prima usurpatore e poi imperatore dal 350 al 353 d.C. Lo stesso Decentitus ebbe il titolo di Cesare ed acquisì una discreto potere e notorietà come magistrato e comandante militare, tanto da guidare una ribellione contro l'imperatore Costanzo II. Proprio dal nome di Decentius deriverebbe quella della città di Desenzano del Garda, dove si trovava la sua villa. Il luogo scelto per edificare la villa era unico, sia per l'ambiente naturale splendido, proprio di fronte al lago di Garda, si trova a pochi metri dalla sede di Fraglia Vela Desenzano, sia per i vantaggi forniti dalla vicina via gallica, che permetteva di raggiungere facilmente Verona, Bergomum (Bergamo), e Brixia (Brescia) . La villa si distingue per essere una rara testimonianza del gusto tardo antico nell'Italia settentrionale. Originariamente era proprio affacciata sul lago con una spiaggia privata, mentre attualmente il lago dista qualche decina di metri dal sito archeologico. I resti furono portati alla luce accidentalmente durante i lavori di costruzione di una casa nel 1921. L’area archeologica della villa romana L'area archeologica è ben tenuta e organizzata in tre settori, A, B, C disposti da ovest a est, oltre ad un antiquarium diviso in tre sale in cui sono esposti i reperti più significativi. Tra questi oltre a utensili da cucina, ceramiche, bronzi e oggetti d'uso quotidiano rinvenuti nella villa, vi è una piccola ma interessante collezione statuaria (spicca in particolare una statua di Eracle, del II secolo d.C.). e una coppa di vetro che con inciso un soggetto cristiano: l'episodio di Cristo, raffigurato rivolto verso un gallo, e l'apostolo Pietro durante il triplice diniego. Sempre nell'antiquario sono presenti anche delle ricostruzioni di alcune pitture che decoravano la villa. Il settore A dell'area archeologica è il principale, ospitava infatti gli ambienti di rappresentanza che si disponevano in una perfetta armonia tra interni ed esterni. Per primo si incontra un vestibolo ottagonale con pavimenti a mosaici geometrici, ben conservati, poi un peristilio circondato da un portico colonnato, di cui rimangono però solo poche tracce, da cui si accede a un triclinio con una triplice abside, che originariamente doveva avere una copertura a cupola o volta a botte. Questo ambiente ospita mosaici ancora più notevoli con soggetti differenziati, dalle scene di caccia, ai soggetti floreali e faunistici, alle nature morte, con splendidi effetti cromatici. Sempre nello stesso settore si notano inoltre un ninfeo, con una particolare fontana, e altri ambienti residenziali. Il settore B è particolare per la stratificazione di elementi databili dall'età augustea fino al IV secolo d.C. con ancora visibili diverse tracce di ristrutturazione. Un ambiente absidato sembra essere il principale, intorno ad esso si dispongono altre stanze, ed è notevole per il disegno del mosaico pavimentale, dove piastrelle romboidali sono disposte in modo da creare dei cubi in prospettiva. Gli ambienti residenziali della parte settentrionale del settore B hanno decorazioni musive in continuità stilistica con quelli del settore A. Il settore C è quello che ha subito più danni nel corso del tempo, ma restano comunque visibili interessanti tracce e, grazie alla presenza di impianti di riscaldamento sotto i pavimenti decorati con lastre marmoree, è possibile ipotizzare che si trattasse del quartiere termale privato della villa. Il percorso di visita Il settore di rappresentanza A della villa tardoantica è organizzato lungo un fastoso percorso assiale, che, partendo dal vestibolo ottagonale 1, attraversava il peristilio 2 e l'atrio a forcipe 3 e si concludeva nel sontuoso triclinium a tre absidi 4 (trichora). La sequenza dei vani di rappresentanza è affiancata da una serie di ambienti, riscaldati per mezzo di hypocausta 11, 12, 13, 14, conclusi da una vasca semicircolare. Nei diversi vani sono conservate ampie zone dei pavimenti a mosaico e parti degli intonaci dipinti. All'esterno della trichora, con funzioni più riservate rispetto ai vani precedenti, si trovavano altre stanze e l'elegante giardino 5 (viridarium), chiuso sul fondo da un ninfeo. Il settore B della villa è stato soggetto a ripetute trasformazioni, che hanno modificato spazi e funzioni degli ambienti. La fase di ristrutturazione del IV sec. è documentata dal gruppo di ambienti residenziali 39-42, i cui eleganti mosaici geometrici presentano strette analogie con quelli del settore A. In un'epoca più tarda probabilmente alla fine del IV o all'inizio del V sec., tutta la porzione sud (vani 31-37) fu ristrutturata a un livello sensibilmente più alto dei vani adiacenti e venne a formare un sistema di ambienti incentrati intorno ad una grande abside 35, che concludeva una sala, presumibilmente rettangolare, di cui per ora è stata scavata solo una piccola porzione, con un pavimento di piastrelle marmoree che formano un disegno di cubi in prospettiva. Il settore nord-orientale del complesso archeologico (C-D) era già stato parzialmente indagato nel corso di verifiche effettuate in seguito ad alcune massicce distruzioni abusive subite dall'area negli anni '70. Queste ultime, di cui si avverte tuttora la gravità, hanno causato nel settore D la perdita quasi totale delle strutture (muri e pavimenti) relative alla fase tardoantica e della stratigrafia ad esse connessa. In una sala dell'antiquarium si possono ammirare delle vetrine che espongono manufatti ceramici da cucina come tegami e olle e da tavola come piatti e coppe, oltre a numerose lucerne e vari utensili in bronzo. In una seconda sala è esposta una importante collezione di statue. Quello della villa romana di Desenzano sembrerebbe essere il più ricco complesso di sculture statuarie per un edificio privato di epoca romana dell’Italia settentrionale. STATUA DI ERACLE (ERCOLE) E' una scultura in marmo bianco della seconda metà II secolo d.C. E' stata ricomposta da cinque frammenti che inizialmente erano ritenuti parti di statue diverse. L'eroe è rappresentato nudo, con la testa e le spalle ricoperte dalla leontè (la pelle del leone Nemeo, con la quale Ercole si adornò dopo averlo ucciso nella sua prima "fatica") annodata sul petto e regge, con la mano destra, una cornucopia ( corno dell'abbondanza). La statua che come abbiamo detto è databile circa alla metà del II secolo d.C., faceva parte di uno dei più ricchi complessi di sculture di edifici privati di età romana presenti in Italia settentrionale e, insieme alle altre effigi esposte nella villa, dovette adornare per ben due secoli uno dei giardini della villa: quello aperto alla visita degli ospiti (il peristilio) o quello riservato al proprietario e alla sua famiglia (viridarium). Queste statue sono datate II° secolo d.C. e potrebbero essere state utilizzate fino al IV° secolo. Tra i numerosi frammenti scultorei esposti possiamo notare alcune statue raffiguranti Dioniso, Eracle, quelle di un fanciullo e un ritratto maschile. Tra i reperti possiamo ammirare un’eccezionale coppa in vetro con incisa una scienza di carattere religioso, che rappresenta la triplice negazione di Pietro, la coppa risale al IV° secolo d.C. Nella sala successiva sono esposti dei grandi pannelli con la ricostruzione di una parete dipinta del terzo settore della villa, raffigurante ampie face verticali con temi di fiori, frutta e foglie. Una vetrina è presentato un grande frammento di pittura che rappresenta scene di una vendemmia. Questi reperti simboleggiano che nella villa l’ornato e le decorazioni si richiamassero al paesaggio in cui era inserito il complesso architettonico e le attività che si svolgevano nel “fundus” della villa, sita in un’area che già a quei tempi era vocata alla coltivazione della vite e dell’ulivo. Sempre nelle vetrine di questa sala è esposta una collezione di antiche monete rivenute nel corso degli scavi, nonché numerosi oggetti vari, o meglio accessori relativi all’abbigliamento dell’epoca.1 punto
-
Riguardo al valore, il bronzo segnalato da Flavio_bo è stato aggiudicato alla base d’asta di 25 CHF (valutazione 30 CHF). Dal peso Il bronzo dovrebbe essere nel gruppo RPC 2024 e non RPC 2023 come in didascalia. apollonia1 punto
-
1 punto
-
Salve sono nuovo del mondo della numismatica, per questo mi serve una mano con la valutazione di parecchie monete. sixpence 1921 10 centesimi 1920 one dime 1965 George V 1919 Three Pence 10 pfenning (d) 1950 50 pfenning (j) 1950 one cent 1946 50 lire 1973 20 centimes 1976 5 ptas 1975 10 centesimi 1925 10 centesimi 1939 six pence 1881 5 centimes 1984 - 1986 20 centimes 1981 2 centesimi 1908 10 confederatio helvetica 1974 - 1979 200 lire 1993 aeronautica 20 confederatio helvetica 1965 5 confederatio helvetica 1898 1 pfenning (f) 1950 5 centesimi 1938 5 lire vaticano 1951 1 franc bon pour 1924 5 cent 1915 belga 1/2 c. nederland 1822 1/2 p. eire 1971 1 Franc 1970 20 centesimi 1940 - 1941 five pence 1990 - 2002 5 (lire ? moneta italiana) 1954 10 (lire? moneta italiana) 1973 2 moneta greca 1971 10 F. 1989 50 lire 1987 quarterdollar 1986 20 lire 1958 20 lire 1981 TALIA LIRE 500 ARGENTO CARAVELLE FIOR DI CONIO 1994TALIA LIRE 500 ARGENTO CARAVELLE FIOR DI CONIO 1994 10 lire moneta vaticana 1951 5 centesimi 2003 five cents 1991 five cents 1973 1/2 franc 1986 5 ptas 1995 one shilling 1956 50 lire 1992 one cent 1979 - 1986 10 centimes 1935 100 lire 1990 - 1993 5CT 1990 nederlanden one dime 1984 10 pfenning (j) 1977 - 1978 500 Lire 1993 500 lire 1988 repubblica di san marino 10 centimes 1963 5 centimes 1976 - 1988 two pounds 1997 - 2004 500 lire 1986 repubblica di san marino 200 Lire 1992 - 1997 500 lire 1994 2 ore 1883 1 c nederland 1978 100 lire 1978 san marino 1 centesimo 1916 10 Francs 1977 10 francs 1953 200 lire fao 1981 1 (ett ore) 1917 - 1925 ten pence 1992 20f. belgio 1981 half penny 1940 2 pfenning (g) 1971 100 lire fao 1979 50 centesimi 1941 10 new pence 1968 5 Lire 1950 100 lire 1990 10 centimes 1932 500 lire 1983 farthing 1908 20 cent 1919 (regno d'italia) 100 lire vaticano 1977 10 cents 1936 ( nederland) 50 centimes 1933 1 C. nederland 1821 1/2 fr. 1957 2 (tva ore) 1918 5 centimes 1935 100 lire vaticano 1957 10 centesimi vaticano 1934 500 lire 1965 dante 20 forint 1985 50 centimes 1928 100 lire 1993 1 Franc 1960 5 francs 1970 1 centesimo 1954 1 franc 1932 1 franc 1921 10 pfenning (j) 1950 100 lire accademia navale 20 moneta turca 1960 50 pfenning (d) 1950 2 tva ore 1920 200 lire 1991 50 centimes 1924 1 cent canada 1987 10 ctotnhkn m 19511 punto
-
1 punto
-
Ciao e grazie della risposta, anche io ero propenso ad un asse di Adriano in base ai lineamenti del ritratto ma non ero sicuro. Grazie ancora della risposta, se qualcun'altro vuole esprimere il suo parere è ben accetto.1 punto
-
Questa è una medaglia Tedesca con lo stesso incisore, di più non so.1 punto
-
Che bella anche questa! Se posso dire la mia, a parte l'interesse puramente collezionistico di avere pezzi i più perfetti possibile, Quanto fascino e bellezza anche in queste monete spezzate e nei frammenti. Complimenti., una meraviglia tutte e due.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Un gatto super affettuoso adora accarezzare i cagnolini che incontra in passeggiata Il proprietario di un gatto non poteva più prendersi cura di lui, allora chiede aiuto, nella speranza che qualcuno potesse occuparsene. All’appello risponde una donna, amante degli animali che prende il gatto e lo inserisce nella sua grande famiglia di cagnolini. Fortunatamente gli animali vanno tutti d’accordo tra di loro ed il gattino si è dimostrato davvero socievole ed amorevole con tutti i componenti della famiglia. Il gatto diventa il migliore amico di tutti i cagnolini Un gattino viveva con il suo proprietario a San Diego, ma l’uomo non poteva più occuparsi di lui ed inizia a chiedere in giro se qualcuno potesse tenerlo momentaneamente prima di trovare una situazione più stabile. Giunge questa notizia a Lisa Russell, che decide di prendersi cura di Murray per un breve periodo. Ma tutti sappiamo come va a finire in questi casi. Lisa alla fine lo ha adottato. La donna aveva già altri animali, un simil Chihuahua di nome Lukas, un simil Barboncino di nome Tica ed un simil Maltese di nome Kai. Tica aveva 16 anni e non era più in grado di deambulare autonomamente, quindi la sua proprietaria la portava fuori con un passeggino. Siccome il vecchio proprietario portava Murray sempre con sé, all’interno di un trasportino, Lisa ha pensato che potesse portarlo insieme a Tica nella carrozzina. Così quando uscivano in passeggiata, insieme a Tica, mette anche il gattino, legato con un guinzaglio, per una questione di sicurezza nel caso in cui saltasse giù per seguire una lucertola o qualsiasi cosa volante. Murray si diverte tantissimo con la sua nuova famiglia e quando va in giro nel passeggino, esce fuori con la zampina come se stesse guidando e saluta tutti quelli che incontra, sia persone che animali. Esce il suo braccino ed accarezza tutti i cagnolini che incontra, è davvero un gatto dolcissimo. https://www.365animali.com/un-gatto-super-affettuoso-adora-accarezzare-i-cagnolini-che-incontra-in-passeggiata/1 punto
-
@TEO77 Ciao Teo, ho sfogliato alcuni testi di Medaglistica che ho, con il presentimento che non avrei trovato nulla in merito, presentimento confermato. Fra le tantissime medaglie ispirate al primo conflitto mondiale, questa non ha nulla di agiografico, di eroico come le tante che sono state prodotte. A partire dalla data (1914) e dalla immagine dei Cavalieri dell'Apocalisse, mi sembra piuttosto un messaggio contro quella catastrofe che devastò l'Europa con un tremendo sacrificio di vite umane. Una Medaglia pacifista, anarchica, qualcosa del genere : questa è stata la mia impressione nel vederla. Sarei curioso quanto te di sapere da chi, da cosa è stata ispirata ma francamente non saprei dove cercarla, i miei testi mostrano Medaglie e Decorazioni non solo ufficiali ma anche quelle prodotte da Enti Territoriali o di altra natura, Associazioni d'Arma e di Reduci, ma nessuna che assomigli minimamente a questa nella sua ispirazione. Spero che altri lo conoscano o, quanto meno, possano fornire un loro parere atto alla sua identificazione. In ogni caso, un pezzo interessante, da conservare con cura. Buona serata.1 punto
-
1 punto
-
La Nazione italiana ha potuto dotarsi di uno Stato unitario unicamente grazie alla Casa Savoia. Senza di questa l'Italia sarebbe rimasta una espressione geografica e il sogno - in concreto irrealizzabile - di tanti pensatori alla Cattaneo e via dicendo... Furono lapidarie e definitive le parole di Montanelli, il quale ebbe a dire che coloro i quali volevano espellere i Savoia dalla storia italiana non potevano che essere degli ignoranti oppure delle persone in mala fede.1 punto
-
1 punto
-
Ciao, da quando riesco a vedere dalle foto si tratta sicuramente di un dupondio (si intravede la corona radiata sulla testa dell'imperatore) che dai lineamenti è Commodo con ritratto da giovane. Sul rovescio è rappresentata la Liberalitas della tipologia che mostro in foto 🙂 ANTONIO1 punto
-
Le emissioni degli ostrogoti a mio avviso sono fortemente ispirate da un disegno propagandistico molto complesso. L’ho anche recentemente scritto sugli Annali AIIN, credo che le stesse monete da 40 nummi a nome di Zenone furono coniate da Teodorico e non da Odoacre. Già in Asolati si legge di un ampio disegno politico di Teodorico finalizzato a ricollegare l’appartenenza della dinastia degli Amali alla discendenza di Flavio Costantino attraverso rimandi stilistici alla prima dinastia flavia, scelta stilistica che sarà ancora “d’attualità” sui grandi bronzi di Teodato, per i quali basti il paragone gli assi di Tito. Quando dico “primi Flavi” intendo quelli di Vespasiano, perché i “secondi Flavi” sarebbero quelli di Costantino I attraverso Aureliano etc …. D’altronde la dinastia flavia era la più antica dinastia imperiale romana ricollegabile in qualche modo ad una successiva dinastia imperiale “cristiana”, quella di Costantino I, e questo certamente contribuì a renderla nuovamente popolare a distanza di più di quattro secoli dalla sua fine. Che ci sia un programma propagandistico è evidente, il tema della vittoria di tipo “Flavio” ad esempio lega il noto medaglione da tre solidi, a nome di Teodorico stesso, il tremisse e la frazione argentea emessi a nome di Anastasio e il bronzo da 40 nummi a nome di Zenone . C’è poi il tema della “moneta grande”. Rimettere in mano alla gente romana una moneta “grande” che non si vedeva da secoli…. Diciamo almeno dal 395, se non un po’ prima. La moneta grande permette una propaganda più incisiva, magari semplice, ma che riprende i grandi temi della romanitas. La lupa, l’Aquila, L’imperatore/Sodato stante con scudo e lancia, etc Una propaganda “alle radici” che non dimentichiamo si può trovare nelle medesime monete multiple bronzee Vandale, dove il rimando è addirittura alla Cartagine punica, con Teste di cavallo etc Parliamo di bronzo, una moneta che apparentemente conserva in questo periodo una componente “municipale” a compendio del metallo nobile la cui matrice rimane imperiale, anche se su tacito o presunto mandato… Spero di non averla complicata troppo, ma ci sarebbe tanto da spiegare… nel caso scusate 😊 Alain1 punto
-
Un articolo su questa mostra è stato pubblicato anche sul sito di Panorama Numismatico. https://www.panorama-numismatico.com/il-tesoro-di-maccagno-imperiale-un-restauro-deccezione-per-celebrare-i-400-anni-della-zecca/1 punto
-
Buongiorno inserisco la mia prima moneta del 2023, 50 franchi CFA, regalatami da un collega di lavoro, che è stato in Niger.1 punto
-
1 punto
-
Al di là di come la si pensi, io mi auguro che un giorno la sua salma e quella di Vittorio Emanuele III siano tumulate nel Pantheon. Ormai la repubblica è più che salda. Eppure non si ha il coraggio di dare la degna collocazione a coloro che furono, per quasi 50 anni, i capi di stato della nostra Nazione. La storia ed i loro personaggi vanno studiati, non temuti o fatti dimenticare volontariamente1 punto
-
Se trovi la persona interessata puoi farci qualche decina di euro massimo. Io te la valuterei sui 10 euro. E ci vorrà pure un bel po' di tempo prima di trovare qualcuno interessato. Fra tanti anni varrà probabilmente circa sempre uguale, con la differenza che i 15 euro futuri, a causa dell'inflazione, avranno un potere di acquisto inferiore ai 10 euro di oggi. Se ti piace tienila come curiosità, altrimenti vendila per poco più o spendila tanto il tempo per venderla non riuscirai mai a ripagartelo1 punto
-
Turisti ricchi e modaioli.................ma sopratutto "inclusivi" (mettiamola così, altrimenti mi bannano)1 punto
-
Potrebbe forse essere opportuno, in questa stessa discussione, così che funga da chiarimento a beneficio delle ormai centinaia di nuovi utenti che disperatamente si affacciano sul Forum chiedendo se posseggono mirabolanti errori di conio su monete in euro che nella totalità assoluta dei casi o quasi si rivelano dei fakes, di affermare che, al di là di pochi casi che il mercato riconosce come tali (e che, ben si badi, anche in questi casi non sono tesori), non si possono reperire errori di conio che facciano moltiplicare il valore delle monete come si avesse la bacchetta magica. Semplicemente perché non esistono. Forse in tal modo eviteremmo da un lato tante inutili perdite di tempo e dall’altra il Forum intasato di illusi.1 punto
-
Non difficile. Esistono testi e cataloghi recenti in inglese e testi piu’ antichi in italiano di eccellenti numismatici nostrani. Oltre al gia’ citato d’Andrea che rappresenta un testo specialistico, per una visione piu’ d’insieme il testo più recente è quello pubblicato da philip Grierson e Mark Blackburn, Medieval European Coinage (MEC). . Le monete pertinenti alla zecca longobarda di Benevento, tutte nel primo volume, sono catalogate dal n. 1085 al 1119. Le monete analizzate nel volume ed usate nelle illustrazioni sono quelle della collezione della collezione Grierson oggi al Fitzwilliam Museum di Cambridge (UK). Meno usati internazionalmente, ma più dettagliati sono gli studi pubblicati in Italia da Giulio Sambon nel 1912, e da Memmo Cagiati nel 1916-17, oltre al gia’ citato volume del Corpus (CNI vol. XVIII). In particolare il testo di Cagiati elenca tutte gli esemplari allora noti con la loro descrizione, utilizzando per la rappresentazione i disegni di Andrea Russo, un illustratore napoletano del 1800. Infine da consultare se si riesce ( perché non di facile reperibilità) gli articoli di Enrico Catemario di Quadri, del 1953 pubblicati sul Bollettino del Circolo numismatico Napoletano. ( vedere se disponibile in rete nel sito della Soc. Numismatica Italiana).1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.