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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/13/23 in tutte le aree
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Aquileia, ultimo atto. Mi trovo qui, in questo palazzo austero e vuoto, in attesa del mio destino. Ormai sono solo, con pochi uomini fidati (sì…ma, lo saranno veramente, fidati?) circondato e avvolto da ombre tremolanti, mentre la luce delle poche lucerne accese cerca con fatica di vincere il buio… Ombre nere….inquietanti e spettrali… Ma le ombre più spaventose sono quelle che mi ondeggiano dentro. Sono l’incertezza del futuro…il rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato…la paura… Ma può un soldato romano, un imperatore di Roma avere paura? Ormai ci siamo, Theodosius sta arrivando…A nulla è valso fuggire….ho perso la mia battaglia….ho perso la mia guerra. Lui non avrà pietà, lo so. E dire che c’è stato un momento in cui il mio sogno pareva potersi realizzare. Un impero per due, un potere immenso, una alleanza per la grandezza di Roma, suggellata dal sangue spagnolo che scorreva nelle nostre vene, un sangue che avrebbe dato nuova linfa vitale al nostro stato, ormai circondato dai maledetti barbari che violentano le nostre genti e le nostre terre. Poi qualcosa è cambiato e ora mi trovo qui, solo, in attesa del mio destino, della mia fine….Eppure io ricordo bene l’inizio….in Britannia, quella terra fredda e lontana dove mi aveva portato la guerra. Fu proprio lì che i legionari, stanchi di condividere la loro sorte con gli odiati guerrieri barbari assurti a soldati di Roma, confidando nella mia fedeltà alle tradizioni di un impero millenario e nelle mie doti militari, mi avevano cinto il capo della corona imperiale e ammantato il corpo di porpora. Diventai di colpo imperatore, anche se non ero il solo. C’era anche Gratianus, il mio alter ego in occidente, un ostacolo alla mia ascesa al potere, di cui, però, mi liberai presto e senza pietà. La strada era spianata. Io, imperatore di Roma! proprio come Theodosius che, inizialmente, parve appoggiare la mia causa. Mi diede apparentemente mano libera nella pars occidentis, concedendomi anche la Gallia e l’amata Hispania, ma lasciando l’Italia a quell’imbelle ragazzino di Valentinianus, l’erede designato…..Temevo, però, che questo, alla lunga, non avrebbe giocato a mio favore…..il legame di sangue avrebbe pesato (e molto) sul mio capo. Theodosius, in fondo, doveva tutto a Gratianus, che di Valentinianus era il fratellastro. Ma ero fiducioso, sapevo di avere dalla mia parte i fedeli soldati e confidavo nel fatto che Theodosius alla fine, da pragmatico qual era, avrebbe accettato di avere me (e me solo) al suo fianco. Era forse solo questione di tempo. Tutto pareva girare per il verso giusto. Ma si sa…….Il potere chiama altro potere e io stesso non ne rimasi insensibile (ma quale uomo è insensibile al potere?). Pertanto, feci il grande passo e decisi di sparigliare le carte e di prendermi tutto attaccando l’Italia e Valentinianus, con la scusa di ristabilire l’ortodossia contro la sua fede ariana. Che ingenuo che ero stato! pensavo che Theodosius avrebbe approvato, conoscendo la sua intransigenza in campo religioso. Fu la mossa cruciale. Valentinianus e sua madre Giustina si rifugiarono da Theodosius e lui non rimase indifferente alla loro richiesta di aiuto, anche perché colpito dalla bellezza di Galla, la sorella di Valentinianus che abilmente e perfidamente la madre aveva messo nel suo letto per giocare fino in fondo tutte le sue carte (anche a lei piaceva il potere, evidentemente). Theodosius decise quindi di rompere l’alleanza che lo legava a me e mi attaccò, come un nemico. Ormai per lui ero un semplice usurpatore, uno dei tanti, non più un imperatore di Roma. Avrebbero parlato le armi. E le armi hanno parlato….purtroppo non a mio favore. Sono stato costretto fuggire e ora sono qui. … Sento in lontananza strepiti, grida, clangore di armi…ci siamo…sono arrivati…..il mio tempo e’ finito. Fra non molto la mia testa rotolerà ai piedi di Theodosius….la vita e’ finita….il sogno e’ svanito. Ho acquistato questa monetina qualche giorno fa, al prezzo di 3.50 euro, spese comprese. Era in asta come follis di Costantino I da identificare: AE2 Peso: 5,05 g Diametro massimo: 22,43 mm D N MAG MAXI-MVS P F AVG: busto di Magno Massimo volto a destra, con diadema di perle, drappeggiato e corazzato REPARATIO REIPVB: l’imperatore stante, con la faccia volta a sinistra, con la mano destra solleva una figura femminile con il capo turrito inginocchiata, con un globo sormontato da Vittoriola nella mano sinistra PCON; zecca di Arelate (Constantina), 2^ officina RIC IX 26a La moneta non ha una grande conservazione, ma la ritengo comunque godibile, apprezzabile nelle effigi, con un ritratto di dritto, a mio parere, molto espressivo. Il rovescio REPARATIO REIPVB iniziò ad essere coniato (soprattutto a nome di Graziano, ma poi anche di Valentiniano II e di Teodosio) pochi anni dopo la disfatta di Adrianopoli del 378 d.C. ad opera dei Goti. Il suo significato generale è chiaro. Si vede l’imperatore che tende la mano ad una donna inginocchiata per aiutarla a rimettersi in piedi. La donna ha sul capo una corona turrita, il simbolo tradizionale della dea Tyche, protettrice della città, in senso lato. Questa effigie, unita alla legenda, vorrebbe significare il ruolo fondamentale dell’imperatore nel risollevare le sorti dell’impero (simboleggiato dalle sue città munite di mura e torri di difesa, come erano in quei tempo convulsi) dopo la terribile disfatta ad opera dei barbari. Magno Massimo parrebbe, quindi, inserirsi nel sentiero tracciato da Graziano (contemporaneo ai fatti di Adrianopoli ed in essi coinvolto direttamente), ma soprattutto seguito da Teodosio I che, comprendendo l’impossibilità del momento di sconfiggere militarmente i Goti, aveva concluso con loro nel 382 un trattato di pace ristabilendo l’ordine nell’impero, anche se a caro prezzo. Infatti, con tale trattato, venne creata la tipologia dei foederati: i popoli stranieri, già insediati sul territorio romano, venivano riconosciuti come alleati in possesso della piena sovranità (venendo quasi a formare una sorta di stato nello stato), con l’obbligo di fornire soldati all’impero. Una politica, questa, discorde da quella di Magno Massimo, contrario ad una integrazione dei barbari. Questa discrepanza si può comprendere solo ammettendo il tentativo di Magno Massimo di apparire accondiscendente ai provvedimenti di Teodosio, con l’obiettivo di arrivare alla spartizione con lui del potere sull’impero. Da notare come sulla moneta l’imperatore porti un globo niceforo, a simboleggiare la vittoria sui barbari, cosa che nella realtà non avvenne, anche se venne propagandata come tale (nei discorsi ufficiali - come l’orazione di Temistio riferita agli accordi di Teodosio I - e nelle monete). P.S. Le "memorie" sono frutto della mia fantasia. Buona serata da Stilicho5 punti
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Alessandro Severo Marco Aurelio Severo Alessandro Augusto (in latino Marcus Aurelius Severus Alexander Augustus , nato ad Arca Caesarea il 1º ottobre 208 e morto a Mogontiacum l 18 o 19 marzo 235), nato come Marco Bassiano Alessiano (in latino Marcus Bassianus Alexianus) ma meglio noto semplicemente come Alessandro Severo (Alexander Severus). E' stato imperatore romano appartenente alla dinastia dei Severi, che regnò dal 222 fino alla sua morte avvenuta nell'anno 235. Adottato dal cugino e imperatore Eliogabalo, dopo il suo assassinio Alessandro salì al trono. Data la sua giovane età (fu imperatore a tredici anni), il potere fu effettivamente esercitato dalle donne della sua famiglia, la nonna Giulia Mesa e la madre Giulia Mamea. Passato alla storia come esempio di buon imperatore, rispettò le prerogative del Senato e si prese cura dei sudditi, non aumentò il carico fiscale e favorì il sincretismo religioso, infatti nel suo larario trovò posto anche una statua di Gesù Cristo, insieme a quella di Abramo. Come Antonino Pio, di carattere fu mite e buono, ebbe nobili inclinazioni. Anche quando giudicò su colpe gravissime, non inflisse la pena di morte. L'imperatore non fu però all'altezza dei problemi militari che dovette affrontare. Nel 229 la dinastia dei Sasanidi incominciò un'offensiva che strappò ai Romani la Cappadocia e la Mesopotamia, fino a minacciare la Siria. Severo riuscì ad arginare l'invasione, ma dovette rapidamente trasferirsi sul fronte del Reno per difendere la Gallia dall'aggressione dei Germani. Nel 235 fu assassinato dai suoi stessi soldati durante una campagna contro le tribù germaniche in quanto stava trattando un accordo col nemico ed essi trovavano troppo esitante la sua condotta in guerra. Al suo posto salì al trono un generale di origine barbarica e di grandi capacità militari, Massimino il Trace. (Fonte Wikipedia) Valore nominale: Sesterzio Diametro: 29 mm circa Peso: 21,79 gr Metallo: Bronzo Dritto: IMP ALEXAN-DER PIVS AVG (Imperator Alexander Pius Augustus), testa laureata dell'imperatore con paludamento sulla spalla destra Rovescio: P M TR P - X - COS III P P (Pontifex Maximus Tribunicia Potestate decimum Consul tertium Pater Patriae), la Victoria (Vittoria) stante a sinistra, tiene una ghirlanda nella mano destra e una fronda di palma nella sinistra, S - C in campo Zecca: Roma Officina: 3a Emissione: 13a Anno di coniazione: 231 Riferimento: RIC 523d, Cohen 421 v. Rarità: R1 Note: Sesterzio di barra Questo è uno dei miei sesterzi di Alessandro Severo. Che ne dite? Ave! Quintus4 punti
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Gentile @Auriate ci sfugge il motivo per cui sia andato a ripescare una discussione vecchia di ben 14 anni per inserirvi un suo sfogo, che riteniamo francamente fuori luogo. Se ha delle rimostranze da fare sulla conduzione del forum, potrà contattare in pvt, come da regolamento, i moderatori o gli admin, quanto a questa discussione, che numismaticamente ha detto ormai da molto tempo quel che aveva da dire, non resta che chiuderla.3 punti
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Roma Numismatics Ltd, E-Sale 107, 16.3.2023, 50 Calabria, Tarentum AR Nomos. Circa 365-355 BC. Nude youth on horseback to right; kantharos below / Taras astride dolphin to left, holding kantharos; TAPAΣ below. Fischer-Bossert Group 41, 618 (V242/R474); Vlasto 458; HN Italy 879; HGC 1, 777. 7.56g, 21mm, 11h. Good Very Fine; overstruck on an uncertain type, as evidenced by the letters visible in place of the dolphin's head. Il didrammo viene correttamente ascritto alla combinazione di conii n. 618 (V242/R474) del gruppo 41 Fischer-Bossert (365-355 ca. a.C.) e con altrettanta puntualità ne viene segnalata la riconiazione su una precedente moneta per la presenza di lettere (E, T) visibili al rovescio. Le quali, tuttavia, non consentono ai compilatori la precisa identificazione dell’undertype. Roma Numismatics Ltd, E-Sale 107, 16.3.2023, 50 (particolare del R/) A dire il vero si tratta di un riconoscimento non immediato, tuttavia le lettere epsilon (retrograda) e tau con disposizione verticale potrebbero ascriversi all’emissione n. 661 (T433: ΤƎ/ΥΥ) del IV periodo Ravel di Corinto (serie X) (fig. 1) . In particolare il “fermaglio” di giuntura ben visibile a sinistra delle lettere, un dettaglio alquanto raro su questa emissione corinzia, sembrerebbe richiamare una rara variante recentemente apparsa sul mercato antiquario (fig. 2) e tratta da una combinazione di conii non censita dal Ravel che associa un D/ del tipo P309 ad un rovescio simile a quello della serie 661 (T433). 1-Harvard, Arthur S. Dewing coll. 1739 http://www.perseus.tufts.edu/hopper/artifact?name=Dewing+1739&object=coin 2-Leu Numismatik 24, 2022, 1197 https://www.acsearch.info/search.html?id=10324329 Taranto (RN 107, 50) Corinto (Leu 24, 2022, 1197)3 punti
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Buonasera a tutti. Queste due monete saranno sicuramente già passate su questo forum, ma quando le metto una accanto all'altra non posso fare a meno di pensare: stesso facciale e stesso anno, ma quanta storia, quanti accadimenti e quanto sangue tra questi due pezzetti di rame. Che ne pensate?2 punti
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Non so bene cosa sia e a che cosa serviva ma ieri al mercatino per 50 centesimi l'ho voluta prendere, la sola scritta 'Banca d'Italia' mi ha elettrizzato! E' una piccola busta purtroppo vuota. e che ci fa la bandiera degli Stati Uniti sul pennone? qualche idea?2 punti
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Non mi dispiacerebbe un balcone con la scritta Banca d'Italia sopra. Per ora mi sa che dovrò accontentarmi della porta di casa con il nastro bianco e rosso e la scritta "Equitalia"...2 punti
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Trovata! è bastata la parola chiave 'Philadelphia Banca d'Italia'. Però è raffigurato solo una porzione del vecchio palazzo che si trovava sulla south seventh street, proprio l'indirizzo riportato sulla busta. Si trovava a sud di Philadelphia vicino ad una comunità italiana, a quanto pare è esistita dal 1895 al 1930. Urge trovare il palazzo per intero2 punti
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Bellissimo pezzo! Complimenti! Chissà quanti inediti ancora nelle collezioni private!2 punti
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Questo è il mio esemplare,lo posto per un confronto con il bellissimo grano di @Releo,la mia affermazione sullo stile non "ufficiale"non voleva intendere che il grano postato non sia uscito dalla zecca,ma di sicuro presenta delle differenze rispetto allo "standard" a cui siamo abituati per queste monete,basta confrontare il busto,le lettere delle legende,le cifre della data e la croce,le immagini parlano chiaro... ...2 punti
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qualcuno di voi ha mai fatto una proposta all'associazione scaligera? E se si, cosa si sono sentiti rispondere? Secondo me bisognerebbe partire da qui'.. e fare una proposta serie come associazione numismatica, e se tutti d'accordo farla rientrare nelle riunioni che di tanto in tanto si fanno alla scaligera. Come ricordo, la maggior parte e' costituita ( e nata ) come associazione filatelica e se la vogliamo vedere dalla loro parte il problema furti in filatelia e' ancora gestibile. Detto cio' è comunque interesse dell'associazione risolvere il problema..anche perche' senza la numismatica, ( che ora mai la fa' da padrona nella manifestazione ) il convegno numismatico e' destinato a chiudere i battenti, questo a causa della rinuncia dei commercianti numismatici.. che a causa dei continui furti subiti molleranno la presa. Probabilmente si vedranno sempre piu' case d'asta con volantini, che pubblicizzeranno la loro asta. Detto questo, se si vuole ottenere qualche cosa, serve una proposta corale e condivisa..altrimenti ognuno va' per se' e tutto rimane come era prima.2 punti
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Il tuo interrogativo è molto importante per me. Il tuo interrogativo è il motore di tante mie ricerche collezionistiche. Qualche tempo fa mi sono lasciato sfuggire un 3 baj della Repubblica Romana a cui poi non ho più anelato. Non ho in pratica in collezione nulla della suddetta Repubblica, però faccio continuamente la tua stessa osservazione in merito a tante altre monete, basculando tra puro estetismo numismatico (benché io non ami le alte conservazioni) e partecipazione, compassione verso coloro che, esperite guerre, rivoluzioni e svolte epocali, hanno tenuto in mano le mie monete 20, 200 o 2000 anni fa. Un solo anno, una sola cesura storica, un solo oggetto (non è questione solo di monete) può condensare in sé tanti significati e tanto sangue versato.2 punti
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A proposito di simboli massonici sulle monete... tra cui la "N speculare"... https://storianumismatica.wordpress.com/2017/08/25/simboli-massonici-e-coniazioni-italiane-dalla-sicilia-borbonica-al-piemonte-sabaudo/2 punti
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Premesso che il bello ed il brutto sono piuttosto soggettivi, può capitare che la stessa moneta messa in asta X vada via alla base e rimessa poi in asta Y triplichi il prezzo solo perché nella seconda occasione c’erano 2-3 collezionisti che la stavano cercando.. il mercato è così Se invece si trattava della stessa asta vai a capire… magari la moneta andata via ad un prezzo maggiore aveva una caratteristica particolare sfuggita ai più e notata invece dall’acquirente, magari era in conservazione migliore nonostante (secondo il tuo personale senso estetico) fosse più brutta, chissà…2 punti
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Ma ci sono anche le straniere...la tematica che preferisco collezionare è quella relativa alle grandi guerre ed occupazioni. Ultimamente sono fermo con le straniere perché sono più concentrato sul Banco di Napoli. Il bello della collezione è la continua ricerca e studio per accrescere la conoscenza, per avere una maggiore consapevolezza della nostra storia e della nostra identità diventando custodi e divulgatori.2 punti
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Questo uno dei miei due esemplari, ovviamente autentica e periziata. Il raffronto può aiutarti a notare le non banali differenze.2 punti
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Perchè chiuderla? Per mantenerla, conservarla meglio? O vuoi venderla? Le monete per mio gusto sono belle da toccare, ogni tanto. altrimenti è come andare in un museo.👌🏼2 punti
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Io non offro di più, ma propongo il mio esemplare per confronto, ugualmente periziato FDC e acquistato pochi anni fa, vi giuro a meno di un terzo di quanto l’attuale offerente, diritti inclusi, dovrà sborsare per avere l’esemplare offerto in asta. Certamente non è un esemplare eccezionale. Ed è di qualità inferiore anche solo per i graffietti di conio al R, ma…tenuto conto di tutto, sapevo di aver fatto un affare ai tempi, ora, a vedere questi prezzi, ne sono ancora più convinto. 🤷🏽♂️1 punto
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Ora che guardo meglio in effetti sembra proprio un denaretto di Pisa. Essendo un collezionista di monete Pisane ho fatto una figuraccia 😂😂 Appena arrivo a casa controllo sul libro di Monica Baldassarri per una più precisa datazione e catalogazione.1 punto
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Ciao, bellissimo falso, a suo tempo mi ero perso questa discussione, grazie Fabrizio di averla riattualizzata. Posso solo aggiungere a tutto quanto già detto da voi che noto una grande differenza di carattere nella cifra 7: La metto a confronto con la mia 50 lire matrice del 1935 vera e vi chiedo se x caso nel corso degli anni e delle emissioni hanno cambiato i font delle cifre.. Anche il pattern puntinato di sfondo mostra una irregolarità che non si riscontra invece nell'originale.. Altro dettaglio: a fronte di un'ottima riproduzione del disegno, sia del fondino che del primo piano, noto una grande approssimazione dei caratteri nella scritta del decreto:1 punto
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Un’osservazione sui suberati Non sono in grado di giudicare l’autenticità o meno della moneta, mentre posso affermare che un suberato può pesare come o anche più della moneta in buon argento dello stesso volume. Solitamente un suberato è costituito da un nucleo di rame o bronzo rivestito da un sottilissimo strato dì argento. Dalle espressioni della densità del rame (o bronzo) e dell’argento d(Cu,bronzo) = 8,9 g/cm3 d(Ag) = 10,5 g/cm3 si vede che, assumendo unitario il volume delle due monete, il valore numerico della massa coincide con quello della densità e quindi il suberato pesa ca. 9 g e la moneta autentica ca. 10,5 g. Se la densità del metallo povero fosse come quella dell’argento, il suberato peserebbe come la moneta autentica e ciò si può realizzare con una lega di piombo (d(Pb) = 11,3 g/cm3) e rame. Se poi il metallo povero del suberato fosse tutto piombo e il volume della moneta fosse sempre di 1 cm3, il suberato peserebbe ca 8 dg in più della moneta autentica. apollonia1 punto
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Genny, sono contento ti sia piaciuto. Ne approfitto per pubblicare due foto "dal vero" del grano 1622, anche se, in verità, non mi sono venute come volevo. Pazienza. Ciao. Come al solito, melius abundare quam deficere...1 punto
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Oggi ho il piacere di mostrarvi il mio ultimo acquisto! OTACILIA SEVERA, Moglie di Filippo I l'Arabo, 244-249 d.C., SESTERZIO, Emissione: 244-249 d.C., Zecca di Roma, Rif. bibl. R.I.C., 203; Cohen, 10; Metallo: AE, gr. 19,64, Diam.: mm. 29,951 punto
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Buongiorno @ggpp The Top, ecco i pesi degli esemplari che sono stati inseriti come apparato iconografico in questa discussione: Coll. Privata, ex Rimoldi Numismatica; tipo con stemma di Aragona, Castiglia e Leon: 3,79 g Ex Bertolami e-auction 39, 15 febbraio 2017, lotto 579; tipo con croci e M: peso dichiarato 3,62 g Ex Aureo & Calicò 381, 19 gennaio 2022, lotto 1420; tipo con croci e M: forata, peso dichiarato 2,88 g Aggiungo inoltre un passaggio in vendita pubblica di tutto rispetto, purtroppo a catalogo è presente la sola descrizione e manca l'illustrazione: Canessa, Monete dell'Italia Meridionale e della Sicilia (Collezioni Sambon e Giliberti), Parigi 10 dicembre 1921 e giorni seguenti, lotto 646 [appartenente alla collezione Sambon]. Tale esemplare era così descritto: "Tessera della Corte dei Conti sotto Ferdinando – GRAN MERCI A MESSINA I D Croce di Messina e M R/ REGNI SICILIE ARAGON Scudo coronato con le armi d'Aragona e Sicilia fra le lettere M – C (Matteo Compagna) Rame C1" Buono studio!1 punto
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Buonasera!Tutto cio' che riguarda le patine e' un processo di ossidazione delle leghe di rame,anche il bronzo non e' altro che una lega di rame e quindi e' un processo corrosivo che si innesca per via di numerose circostanze,luoghi di giacenza delle monete,sali minerali nel sottosuolo,agenti atmosferici e altro! A me no che nn si tratti di vernice,tutte le patine a mio avviso sono autentiche! Un esperto di monete antiche riconosce subito una patina millenaria da altre dove il processo ossidativo in patinazione e' stato accellerato in un solo giorno!1 punto
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Buona sera. Posto di seguito la foto di un sesterzio di Adriano (31 mm diametro medio per gr. 28,20), che ho acquisito, pur non collezionando monete romane, ma semplicemente perché mi ha conquistato il ritratto. La moneta presenta una intensa patina verde molto scura, e la foto la penalizza abbastanza in quanto ho dovuto schiarirla per rendere più visibili i dettagli. Chiedo cortesemente un parere complessivo sulla moneta. Grazie. Renzo1 punto
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E' (era) esattamente anche la mia posizione. Mai vista prima una "M" in quel modo, ma la disamina di Legionario è stata - come sempre - esaustiva1 punto
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Florianus lo puoi trovare facilmente a meno, devi solo avere pazienza, il mio l ho preso da Lanz per 25 euro ed è rispettabilissimo.. ma nel tempo ne ho visti vendere molti a questa cifra nelle varie aste.. se spendi 300 per Floriano poi per Pescennius quanti ne spendi? 3000 ? Il mio consiglio è di non avere fretta, col tempo troverai tutto..1 punto
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........gli si copierá/incollerá questa discussione. A onor del vero,il nostro lo abbiamo abbondantemente fatto.1 punto
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Italia, due monete per Luigi Vanvitelli e la Reggia di Caserta https://numistoria.altervista.org/blog/?p=314321 punto
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Mi sembra che per questo prossimo evento, così come per i precedenti, ci sia una generale sensazione di scarsa organizzazione e soprattutto di allerta per quanto riguarda l'insufficiente security. Il passo successivo, come comunità numismatica -non credo di sbagliare se affermo che si tratta della più importante del Paese o quantomeno la più vasta- potrebbe essere di chiedere alla Associazione Filatelico Numismatica Scaligera che organizza l'evento (Presidente: Enrico Meliadò) , alla luce delle nostre perplessità , di introdurre un prezzo del biglietto equo al fine principale di predisporre una più adeguata vigilanza DENTRO ma soprattutto nel piazzale auto e fronte fiera (il parcheggio subito a ridosso della fiera, al di qua di quello a pagamento per intenderci). Se non facciamo un passo in più noi in questa direzione, rischiamo di continuare a lamentarci, ma di non favorire un lecito cambiamento. Chi non vuole spendere 10 o 20 euro (dico una cifra come un'altra) pretende di avere tutto con niente. Non è proprio possibile. Poi non lamentiamoci se veniamo "scalciati" dalla fiera dei cavalli...1 punto
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Salve Direi proprio di no. Si tratta di manipolazioni successive la coniazione. In particolare per il 10 cent ape ipotizzerei un tentativo di foro e per il 5 cent impero una punzonatura.1 punto
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Ma certo che sì Domenico. È che coi pranzi tra noi lamonetiani non si salvano i convegni, ne’ se ne rafforzano le misure di sicurezza purtroppo 😳1 punto
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Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann) http://www.numismatik-naumann.at/ Image: Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann) Roman Imperial Coins FAUSTINA II (Augusta, 147-175). Denarius. Rome. Contemporary imitation(?). Obv: FAVSTINA AVGVSTA. Draped bust right. Rev: AVGVSTA PII FIL. Venus standing left, holding victoriola and resting hand upon shield set upon helmet. RIC 495a (Pius). Condition: Near very fine. Weight: 3.62 g. Diameter: 17 mm. Grazie @Ross14. Anche secondo Naumann potrebbe essere posta la questione dell'imitativa.1 punto
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BB+ gli sta stretto secondo me, tranne qualche colpetto al bordo non vedo usura o segni rilevanti1 punto
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Già 2291,34 euro per un penny, poi vuole anche 52,76 per la spedizione...??? Un signore... 🤣🤣🤣1 punto
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Buongiorno a tutti. Allego la scansione (no foto - no prospettiva) di due mie Piastre del 1843. Comparando le due effigi, a parte l'elemento più "eclatante" e cioè, una testa più o meno voluminosa, si possono notare anche delle altre differenze: la forma del naso; la dimensione del mento; la larghezza del collo; etc. Secondo voi, si tratta di debolezze di conio o di un'effige diversa e "ridimensionata"?1 punto
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Buongiorno a tutta la sezione, Ultima 34enne entrata nella mia umile raccolta. Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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Da ammiratore di 2€CC Finlandesi, questa potrebbe anche stare all ultimo posto della mia classifica personale.1 punto
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Le patina nera e' anche il più facile processo di brunitura di tantissimi restauratori, a me nn piacciono molto, solo un mio modestissimo parere1 punto
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Ricevuto ora l’utilissimo e molto bello, come sempre, aggiornamento di Bibliografia Numismatica Italiana per il periodo 2015 - 2022, complimenti all’autore Bernardino Mirra per questa ulteriore opera. Lo consiglio a tutti quelli che vogliono iniziare un lavoro più o meno importante di numismatica per consultare le fonti già pubblicate, da qui si deve partire !1 punto
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Grazie intanto della sua opinione. Per quanto riguarda questa "simpatica affermazione" "non si ha una chiara idea della tipologia o se non la si e’ vista direttamente"… Mi permetto solo di rispondere che ovviamente vi è uno studio dietro da parte mia di "qualche anno " sulle monete del Regno ed in particolare sugli ori, ma ovviamente lungi da me definirmi esperto o conoscitore, ma semplice appassionato e "studente" in progress.... Per ciò che concerne "il vederla direttamente", è ovvio che prima di procedere a tale acquisto sarebbe uno step imprescindibile, visionarla dal vivo, avendo io per primo, se avesse avuto l' accortezza o la pazienza di leggere anche gli altri interventi, nutrito qualche "perplessità" sulla gradazione qfdc.. Molto spesso prima di scrivere frasi a caso , sarebbe il caso di riflettere, specie se non si conoscono le persone....Purtoppo la saccenza e la presunzione sono brutte bestie. Il forum serve o dovrebbe servire, anche a scambiare opinioni e confrontarsi con altri collezionisti non trova? Saluti1 punto
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Chiaro ma è normale seguire il mercato e conoscere quanto valgono le proprie monete nel tempo. Io non lo faccio per venderle ovvio ma solo per tenermi informato. Poi ognuno può fare ciò che vuole dei propri soldi. Se qualcuno chiede consigli al di là della bellezza o no della monetazione, immagino gli possa anche interessare se la monetazione tiene nel tempo almenk il valoredi acquisto iniziale o se tendenzialmente perde valore oppure sé e una collezione che cresce di valore tipicamente le serie (tipo 25 euro ag,niob)1 punto
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Complimenti per la tua collezione, Marco Aurelio e Tito dovresti trovarli facilmente senza superare il budget.1 punto
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Buonasera a tutti, condivido qualche scatto di due sorelle gemelle... e' bello il fatto che stiano nuovamente insieme1 punto
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