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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/06/23 in tutte le aree
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Escursionista trova una moneta romana sulle Alpi. Arrivano gli archeologi che scoprono un tesoro L’appassionato di trekking stava percorrendo a passo spedito, un bel tratto di alta montagna, su un altopiano delle Alpi bernesi, sotto la vetta dell’Ammertenhorn, che raggiunge i 2660 metri di altitudine. Procedeva a passo spedito, quando, tra il pietrisco ha notato un oggetto scuro dalla forma tondeggiante. Si è immediatamente fermato e, abbassandosi, ha notato che si trattava di una moneta molto antica. Per evitare che l’oggetto fosse intascato da qualcuno che poi lo tenesse per sé, l’escursionista ha recuperato la moneta, segnato il punto del ritrovamento e ha avvertito la Soprintendenza. Il luogo dello scavo archeologico, svolto la scorsa estate e la moneta romana trovata tra il pietrisco da un escursionista. E’ stata questa moneta a innescare le indagini Foto: Servizio Archeologico del Canton Berna Durante la scorsa estate gli archeologi svizzeri hanno così condotto importanti scavi i cui esiti sono stati presentati in queste ore – come gradita sorpresa – in allestimento, nel Museo storico di Berna, in Svizzera. Il materiale sarà visibile anche al pubblico. La Soprintendenza Archeologica di Berna ha recuperato un centinaio di monete romane, un frammento di un foglio votivo in bronzo, 27 cristalli di rocca e altri oggetti .- Uno dei numerosi cristalli di rocca depositati come offerta. Queste pietre avevano anche un valore commerciale. Quindi potevano diventare una divisa monetaria parallela a quella ufficiale @ Servizio archeologico del Cantone di Berna Frammento di un foglio votivo in bronzo, trovato durante lo scavo @ Servizio archeologico del Cantone di Berna “Il tesoro conchiuso di 65 monete d’argento celtiche e romane che ora mostriamo al pubblico – dicono gli archeologi svizzeri – fu messo insieme attorno al 20 a.C. e depositato in un piccolo recipiente nel terreno quando l’area degli Elvezi faceva già parte dell’Impero Romano. Tra le emissioni ci sono denarii e quinares dell’epoca della Repubblica Romana e quelli coniati da noti personaggi storici come Cesare, Marco Antonio e Ottaviano/Augusto. I tesori di monete di questo periodo sono rari. Anche perché un numero così elevato di monete d’argento aveva un valore considerevole: circa 2,5 paghe mensili di un legionario romano”. https://www.stilearte.it/escursionista-trova-una-moneta-romana-sulle-alpi-arrivano-gli-archeologi-che-scoprono-un-tesoro/5 punti
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Mi son divertito tanto!! Mio nonno era un grande studioso di monete, di storia e tanto altro. Questa moneta era tenuta fuori dalle scatole del regno, in una plastica, senza alcun cartellino. L’avrà trovata strana anche lui. sono anche contento di aver condiviso nel forum qualche esemplare che ho ritrovato! Grazie ancora3 punti
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Salve. Apro questa discussione per cercare di raggruppare quanto più possibile una tipologia di monete in argento più o meno comuni battute durante il regno di Ferdinando d'Aragona: il coronato! So che ne esistono varianti per simboli, zecca, legenda, ecc. Apro con un Coronato con Arcangelo e scudo crociato. Sigla zecchiere dietro busto: V. Peso: 3,93 grammi. Ribattuta (non so quante volte) al dritto.2 punti
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Salve. Pubblico ancora ( e per adesso chiudo qui ) le foto di tre mezzi carlini. Il primo: Filippo III, sigle "GF/GI" ambedue dietro la testa. Magliocca pagina 175 numero 34 (R). Il secondo: Filippo II, sigle "IAF/GI " ambedue dietro la testa. Magliocca pagina 132 numero 88 (R) Il terzo: Filippo II, sigle "GR/VP" ambedue sotto la testa. Magliocca pagina 129 numero 82 (R). Come al solito, sarei felicissimo se, rilevando delle inesattezze, mi informaste. Ringrazio ancora Alberto e Layer1968, che ieri hanno corretto un mio errore di classificazione. Un caro saluto a tutti.2 punti
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Buongiorno a tutti. Le foto non sono delle migliori: @Arditiroma si faccia inviare altre foto dal venditore prima di decidere se intraprendere o meno il viaggio per la necessaria visione diretta. Foto che poi sarebbe interessante visionare sul Forum....😎 Riprendo uno spunto di @Scudo1901 per dire la mia modesta opinione su questa moneta: il significato storico che essa racchiude (il confine raggiunto con la Grande Guerra, il 25° anniversario di Regno del Sovrano) la rende molto rilevante. Forse l'aspetto artistico è effettivamente un pò troppo enfatico, circostanza invero unica nella monetazione del nostro penultimo Re.2 punti
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Anche per @Vel Saties Roma e' piena di "tesoretti" nascosti e forse sconosciuti a tanti appassionati di antichita' romane . Un altro gioiellino come esempio e' la tomba di Aulo Irzio , Legato di Cesare , poi uno dei due Consoli morti nella battaglia di Modena , che ci riporta agli eventi successivi alla morte di Cesare , tomba che si trova sotto il Palazzo della Cancelleria e in parte allagata dall' Euripo , ma visitabile su richiesta . Tutte le informazioni :2 punti
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DE GREGE EPICURI Nel 2018 è uscito un volumetto di Franco Pezzi (ed. Sometti), "Il falso d'epoca nella moneta metallica italana del Regno d'Italia". Per i 10 cts di V.E.II elenca 25-30 tipologie di falso d'epoca; solo per N 1866 ne elenca 3, di cui una coniata con peso medio 8,89, in rame. Gli altri due tipi sono in metallo non ancora precisato.2 punti
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[La ragione di chi non è specificata, credo si intenda quella dello stato emittente. E se poi ha torto? Ma questa è un'altra storia.] Ciao a tutti, chi ha avuto occasione di leggere alcuni dei miei post avrà notato che ricerco anche monete "snaturate" (decorate, seghettate, montate a spilla) come questa new entry: insieme "panamericano" di argenti: una statunitense tra due cilene e sotto una canadese. Per complicare le cose - qui la foto dell'inserzione - nell'ago si era intrufolata un'olandese! Che ci fa lì la Wilhelmina? Ci sono regine (europee) e repubbliche (americane) mischiate insieme. Sarà solo un caso, e qualcuno nel passato ha solo cercato monetine simili (tutte argento, tra 1,16 e 1,40 grammi, diametro 15/15,5 mm) per farne una bella decorazione? Perchè in alto sul davanti ci sono tre ghirlande ed in basso c'è la Victoria? Bastava anche girare la canadese per avere un insieme di quattro ghirlande! E pure l'olandese è ghirlandata: questo è anche un motivo comune a tutte e quattro. Troppe domande e nessuno che possa rispondere! Avendo molto tempo ed ancora più soldi, si potrebbe saggiare l'argento usato per le saldature e la catenella per vedere da dove viene (ci manca solo più che sia giapponese). Il mio problema attuale è un altro: di solito prendo anche delle monete uguali a quelle montate, la Wilhelmina - anche se un po' invecchiata: è del '38 - per caso ce la avevo già: ma mi sa che le altre - almeno per i miei parametri di esborso - sono più impegnative da trovare, soprattutto quella "Made in USA". Chi vivrà vedrà Servus Njk1 punto
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Da questo nuovo taglio,mi sembra falsa. Abbinata con una firma secondo me diversa( vedasi anche la L finale), mi fa propendere piú ad un falso.1 punto
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Onestamente, sia nella traduzione sia nel testo inglese (ma "mai inglisc is veri pur"😁) non ho capito il senso dell'ultimo capoverso. Buona serata da Stilicho1 punto
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Bello e raro pezzo, complimenti! Credo che la sigla al D sia Vc con la c posta in basso rispetto alla V. Non sempre visibile ed ecco perché a volte viene indicata la sola V. Mastro ancora ignoto tra l'altro se non erro. I coronati sono tra le monete più belle del periodo e rappresentano appieno l'uso "propagandistico" della moneta da parte dei sovrani aragonesi. Bel pezzo complimenti!1 punto
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Prendendo spunto da @gigetto13, ho aperto questa richiesta di identificazione di una moneta romana ritrovata in un ghiacciaio svizzero, come se ne parla in Purtroppo si hanno al momento solo la foto di un lato e per di più questa è pure coperta parzialmente. Questa quindi è una Mission Impossible, ma vediamo che magia potrebbe essere compiuta. Grazie a tutti.1 punto
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DE GREGE EPICURI @Vel Saties Anche la mia. Questa è una discussione delle stupidaggini, scusate.1 punto
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In asta l'iconico denario del monetario Quintus Nasidius, testa di Pompeo e galea con stella. Solo guardarlo trasmette emozioni, si avverte la eco di epiche battaglie e personaggi leggendari, immaginate possederlo e tenerlo in mano. Non fatevelo scappare, siamo solo a 11.000 sterline...1 punto
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@Adelchi66 for President !!! Quando c'è classe c'è tutto !1 punto
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Adesso vi rovino la giornata : le fonti antiche riferiscono che Alessandro avesse un modo peculiare di inclinare il capo,anche nella maggioranza della ritrattistica ciò è riportato. IL brutto è che un noto personaggio moderno ha lo stesso vezzo ..1 punto
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Ciao @Mnelaoho provato a schiarire un po' le foto (sperando di fare cosa gradita) che hai postato e da quello che riesco a vedere il mio parere è che il sesterzio presenta un bel ritratto dell'imperatore e sembra anche aver circolato poco o niente. Attendiamo altri interventi 🙂 ANTONIO1 punto
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Filippo, ammesso ai giochi olimpici nonostante l'opposizione ateniese alla sua partecipazione per il fatto che non era greco in virtù della discendenza dei Macedoni da Eracle, si era aggiudicata la vittoria olimpica nel 356, nel 352 e nel 348 a. C. Nella prima occasione Plutarco riferisce che, dopo aver conquistato la Potidea, nello stesso giorno in cui fu informato che il suo cavallo aveva vinto la corsa alle Olimpiadi, Filippo apprese anche della vittoria del suo generale Parmenione contro gli Illiri e che sua moglie Myrtale (nome di nascita della principessa epirota figlia del re Neottolemo I nel 375 a. C.) aveva dato alla luce Alessandro. Oltre a decretare che da quel giorno in poi sua moglie fosse conosciuta come Olimpiade, Filippo fece coniare tetradrammi come quello del post precedente che mostrano con orgoglio lui e il suo cavallo in posizione vittoriosa sul rovescio. La presenza della testa di Zeus sul dritto delle monete di Filippo era una novità per la monetazione macedone e la sua improvvisa apparizione è strettamente legata a entrambi i tipi di rovescio dei tetradrammi di Filippo, sia quello del cavaliere più maturo e ammantato della moneta di cui sopra sia quello del cavaliere più giovane e nudo che regge la palma del vincitore come in questo mio tetradramma dall’asta Gorny & Mosch 215. Mentre nella sua ampia opera Le Rider identifica il cavaliere maturo come il re stesso, lo studioso non fa alcun tentativo di identificare il cavaliere giovane che tiene il ramo di palma. La gentilissima collega prof. Maria Caltabiano (L'identità dei due cavalieri sulla moneta di Filippo II, Antica Macedonia, Sesto Simposio Internazionale, vol. 1, p. 201) propone invece che l'uso delle teste di Zeus e Apollo sulle monete di Filippo, così come il cavaliere più anziano e più giovane, suggeriscano un'importante relazione padre-figlio: quella tra Filippo e il suo erede Alessandro. Isocrate ha proposto che Zeus rappresenti qui "la concezione di un potere regale" il cui diritto a governare, come teorizzato da Isocrate, deriva direttamente da Zeus e la cui continuità è assicurata dal principio ereditario. Questa interpretazione è rafforzata dall'heroon (santuario monumentale eretto per un eroe) che Filippo fece costruire nel santuario di Zeus a Olimpia dopo la vittoria a Cheronea, nel quale erano contenute le statue di Filippo e di Olimpiade, dei genitori Aminta ed Euridice e del figlio Alessandro. Quest'ultimo, la cui immagine criselefantina si trovava in posizione eminente, aveva svolto un ruolo glorioso e distinto nella battaglia, spezzando e sbaragliando il fianco destro greco con la sua cavalleria. Quindi, se dobbiamo vedere nel cavaliere anziano ammantato la figura di Filippo stesso, dobbiamo riconoscere nel cavaliere più giovane una rappresentazione del figlio Alessandro. Se accettiamo l'ipotesi Caltabiano come abbastanza probabile, allora la moneta con il cavaliere più maturo ci offre potenzialmente una delle rappresentazioni meglio conservate di Filippo II di Macedonia, che è innegabilmente una delle figure più influenti di tutta la storia documentata, attorno alla cui vita, morte ed eredità si è imperniato il destino del mondo conosciuto. apollonia1 punto
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Ho letto che le monete false venivano bucate con un chiodo per fissarle sul banco del cagnacavalli (cambiavalute nel Regno di Napoli).1 punto
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Scusa te, io sono solo curioso per identificare ci penseranno altri…😅 grazie saluti1 punto
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Sono due allora! Però chiamarsi Leopoldo II ma farsi chiamare Pietro Leopoldo I è da pazzi se a seguire dopo Ferdinando vi è un altro Leopoldo II 😂 Non hanno pensato alle generazioni future e al casino che gli avrebbero instillato! 😂1 punto
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Ciao a tutti, se mai qualcuno passa dalle parti della Baviera, gli consiglierei di fare una tappa in questa ridente cittadina, conosciuta in tutto il mondo per la sua birra ed i corrispettivi "Biergarten", come questo: dopo esservi ristorati: consiglio di fare una passeggiata fino alla chiesa di Nostra Signora, la Frauenkirche: e dopo averla visitata, magari fare un saltino da Künker dove volendo si può prendere un piccolo souvenir della vostra gita: Tornati a casa, avrete così un perenne ricordo della bella giornata! (la capsula la ho proprio incastonata nel sottobicchiere, qui anche il lato B) Per chi non ha a portata di mano una lente di ingrandimento, qui uno zoom: Ludwig Re della Baviera / Salute (onore) al Re - 1825 Buona gita a tutti! Servus, Njk1 punto
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probabilmente sono l'unico a cui questa tipologia non è mai piaciuta, nonostante collezionassi i 100 lire a partire dal 1864, questa non l'ho mai presa, mi sa troppo di medaglia più che moneta.1 punto
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Al rovescio la legenda dovrebbe essere VVLTVS SANCTVS, e l'immagine appunto quella del Volto Santo di Lucca, crocifisso conservato nella cattedrale di Lucca. Al diritto, oltre all'immagine come già indicato da @bavastro, la legenda "OTTO IMPERATOR" (forse )1 punto
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Il 256 va scartato per il busto (manca la corazza), il 284 va scartato per la legenda (manca P F), quindi 306 per Cizico. Comunque il nuovo Volume V del RIC cambierà molte classificazioni... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Grazie per il contributo, sopratutto per il feedback di chi l'ha posseduta direttamente1 punto
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io la vorrei ma aspetto. Anche lo scorso anno quella di dante e di paolo rossi subito le riuscivano a vendere a 150, ora si trovano al max a 65/70.1 punto
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Buonasera, sicuramente le capsule rappresentano un modo più sicuro di conservare le monete,ma i vassoi in velluto rappresentano le monete con più classe ed eleganza,oltre ad offrire una più piacevole sensazione visiva, inoltre è preferibile avere la consapevolezza che le nostre monete siano a contatto con materiali naturali piuttosto che con della plastica... Ovviamente questo è un mio punto di vista ed è chiaro che ogni collezionista custodisce le proprie monete come meglio crede... A questo link può visionare diverse tipologie di vassoi in legno e velluto di qualità indiscutibile... https://www.albertozecchi.com/shop/28030807/monete-e-medaglie1 punto
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Allora ti consiglio di fare il giro al contrario! 😁 O se no chiamiamo @wstefano che ci da una mano: prima e poi Servus Njk1 punto
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Buonasera a tutti, stasera parliamo di un altro interessante titolo da inserire nella propria biblioteca monografia in 2 volumi: VOL.1 - Banca d'Italia Museo della Banconota: Cento Anni di Storia; - autore: Silvana Balbi de Caro - editore: IPZS - pagine: 280 illustrate VOL.2 - Banca d'Italia Museo della Banconota: I Biglietti della Banca d'Italia (atlante/normativa) - autore: Silvana Balbi de Caro - editore: IPZS - pagine: 195 illustrate con cd-rom I due volumi sono racchiusi in una bella custodia. In questi due volumi pubblicati dal Bollettino di Numismatica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali viene ricostruita la storia della Banca d'Italia in quanto Istituto di emissione. Storia di uno stabilimento industriale, di un metodo di lavoro, delle innovazioni tecnologiche ma in particolare storie di uomini e maestranze che delle macchine furono motore ed anima. VOLUME 1: SOMMARIO Capitolo I ANNO 1893: NASCE LA BANCA D'ITALIA -La legge 10.8.1893 n.449 -Il palazzo di via Nazionale -Le emissione del periodo 1894-1896 Capitolo II LA PRIMA SERIE 1896-98 -I biglietti disegnati da Rinaldo Barbetti -L'officina Carte Valori Capitolo III I BIGLIETTI DI NUOVO TIPO 1915-1933 -Si progetta una nuova serie di banconote -Il biglietto da Lire 50 del 1915; -Una emissione straordinaria: il biglietto da Lire 25 del 1918; -Il biglietto da Lire 500 del 1919 -Il biglietto da Lire 1.000 del 1930 -Il biglietto da Lire 100 del 1931 -Il biglietto da Lire 50 del 1933 Capitolo IV LE OFFICINE DELLA BANCA D'ITALIA -La Cartiera -L'Officina Carta Valori Capitolo V LE EMISSIONI PER I TERRITORI D'OLTREMARE -Somalia Italiana -Africa Orientale Italiana -Albania Capitolo VI GLI ANNI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE 1940-1945 -Lo Stabilimento de L'Aquila (1939-1944) -L'Istituto Poligrafico dello Stato -La circolazione cartacea nell'Italia centro meridionale -A Roma, negli anni 1944-1945 -I biglietti della Banca d'Italia stampati negli anni della guerra Capitolo VII IL DOPO GUERRA -I biglietti prodotti nel periodo bellico: un problema di quantità -La serie del 1944 -I titoli provvisori al portatore -I nuovi biglietti da 500 e 1000 Lire "tipo 1946" -I nuovi tagli massimi -La fabbricazione dei biglietti e la loro sostituzione nella circolazione -Fuori corso e prescrizione Capitolo VIII LA SERIE DEGLI UOMINI ILLUSTRI -Tipi e tagli dei biglietti -La serie degli uomini illustri -I nuovi tagli massimi -Si rinnovano i biglietti da Lire 1.000 e 5.000 -I tagli intermedi da Lire 2.000 e da Lire 20.000 -Le Officine Carte Valori Capitolo IX LA PRODUZIONE DEL PERIODO 1975-1999 -Le emissioni della seconda metà degli anni '70 -Le emissioni degli anni '80 -Le emissioni degli anni '90 -Una contraffazione storica (di G. Fina) Alcune immagini della monografia: VOLUME 2: Questa monografia è composto da 61 schede analitiche dei biglietti emessi dalla Banca d'Italia nel periodo 1894-1999: A corredo del volume anche l'ampia normativa e leggi. Per migliorare la consultazione è stato realizzato un CD-ROM con la presentazione del museo e con la possibilità di consultare tutte le schede analitiche dei biglietti con relativa normativa digitalmente: Questo lavoro, come l'allestimento dello stesso Museo della Banconota, è stato possibile grazie al grande impegno profuso dalla Prof.ssa Silvana Balbi de Caro e la collaborazione di Giovanni Fina con l'obiettivo di ripercorre più di cento anni di storia italiana attraverso l'esposizione di biglietti, bozzetti, esemplari di falsi, materiale e attrezzature di stampa raccontando il costume del Paese. Grazie e Buona lettura numys1 punto
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Ringrazio per la citazione (e per gli apprezzamenti) ma temo di non essere così preparato nel rispondere ad una domanda così tecnica. Basandomi sulle immagini proposte, mi sembra che le lettere delle legende siano più simili al 29/D del Crippa mentre le cifre della data sembrano più sovrapponibili a quelle del 29/C. È difficile, dunque, dare una risposta certa in merito. Non escluderei che l'esemplare di @mty1805 possa essere un'ulteriore variante non censita. D'altronde sappiamo bene che nell'ambito delle preunitarie esistono innumerevoli varianti di conio per una stessa tipologia di moneta. Tanto che spesso i cataloghi tendono ad evidenziare solo le differenze più vistose, senza citare tutte le varianti "intermedie". Ad ogni modo, oltre a picchio, ricordo che sulle varianti delle napoleoniche è molto ferrato @Costi92. Forse potrebbe essere lui in grado di darci una mano.1 punto
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Ciao a tutti. Devo ringraziare moltissimo @petronius arbiter e @Cremuzio. La visita al vicus Caprarius è commovente ed è corredata da un piccolo tesoretto monetale interpretato come i resti delle mance di un dipendente o servus della domus. Inoltre è presente un asse di Claudio con una "contromarca" LXII di età ostrogota. Per quanto riguarda l'horologium augusti non mi hanno fatto entrare: Sono andato alle 10 della mattina circa e Il sacrista mi ha detto di mandare una mail e nella mail mi hanno scritto che "La mattina alle 10,00 puoi venire ogni giorno feriale. Chiedi in sacrestia del sacrestano Bruno". Mi pare il paradosso dell'ordine 22: «Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo.» A parte ciò, ritornerò, ho scoperto che l'ara pacis è stata rinvenuta sotto il palazzo nobiliare a sx della chiesa.1 punto
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Pescata oggi in ciotola: 10 kopeki 1932 Unione Sovietica Al dritto emblema col motto : PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI! Al rovescio: lavoratore metallurgico circondato dal (lungo) nome dello Stato.1 punto
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io ho annullato un ordine alcuni giorni fa dopo oltre una settimana (pagato con Paypal). Dopo alcuni giorni mi hanno comunicato che mi avrebbero rimborsato e così è stato senza problemi.1 punto
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taglio: 2 euro paese: Cipro anno: 2020 (Neurologia e Scienza) tiratura: 400.000 condizioni:bb+ città: Trieste1 punto
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taglio: 2 euro paese:Lettonia anno: 2016 (Settore agro alimentare) tiratura: 1.015.000 condizioni:bb+ città: Trieste taglio: 2 euro paese:Grecia anno: 2010 (Maratona) tiratura: 2,5 milioni condizioni:bb+ città: Trieste1 punto
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Ti segnalo qualche link sul tema. https://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=countermark https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/countermark https://www.coinarchives.com/a/results.php?results=100&search=howgego Howgego, Greek Imperial Countermarks C. J. Howgego, Greek Imperial Countermarks. Studies in the Provincial Coinage of the Roman Empire, Royal Numismatic Society, Special Publication No. 17, 317 pages, 36 maps, 33 plates of coins, red cloth, dust jacket. New. 2005 reprint by Spink using Cambridge University Press's advanced digital technology, Originally published in 1985 by the Royal Numismatic Society Buona notte da apollonia.1 punto
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D/ Minerva con una corona in ogni mano, che compare sullo stemma francese affiancata da due corni dell'abbondanza. Legenda su ogni lato ✽ STVDEAT ✽ ✽ VIRTVTI ✽ R/ Fortuna seduta sulla sua ruota, con una falce e una chiave, davanti alla quale il tempo alato è incatenato a terra. In basso due rami di palma incrociati. Leggenda in giro • FORTVNA ✿ ✿ VARIABILIS • Traduzione Al dritto: Chi lotta per la virtù Al rovescio: La fortuna può cambiare Ottone: 5,12 g; diametro 27 mm; provenienza asta Elsen 153. Gettone di Norimberga, non datato ma databile a c.1560-1574. apollonia1 punto
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chissà quanti Romani sono consapevoli della fortuna di abitare a Roma, immersi nella storia. grazie @@Legio II Italica.1 punto
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In attesa di ricevere delle risposte circa la possibilita' di visitare il Sepolcro di Aulo Irzio , due parole sull’ Euripo . Le Terme di Agrippa erano un grande complesso termale di Roma antica , inaugurate nel Campo Marzio forse nel 12 a.. erano un' opera di Marco Vipsanio Agrippa , il vero ed unico riformatore urbanistico di Roma dell’ epoca di Augusto ed erano alimentate dall'Acqua Vergine . Si trattava del primo edificio termale pubblico della città , ed era situato subito a nord dell' attuale Largo di Torre Argentina , tra Corso Vittorio Emanuele , via di Santa Chiara e via dei Cestari ; ancora ne sono visibili dei resti murari . Accanto alle Terme di Agrippa si trovava un laghetto artificiale , chiamato in antico "stagnum Agrippae" , era alimentato sempre dall'Acqua Vergine , la stessa che alimentava le Terme e posto un po' più a ovest , tra le attuali via de' Nari e Corso Vittorio Emanuele . Questo “stagnum” era ricavato dalla regolarizzazione del bacino naturale della "palus Caprae" , una specie di vaso di espansione , doveva forse svolgere le funzioni di “natatio” , come una piscina per il nuoto . Da questo "stagnum" partiva il canale Euripo , che attraversava tutto il Campo Marzio e si gettava nel Tevere vicino all' attuale Ponte Vittorio Emanuele II , oppure presso il vicino Ponte Sant’Angelo (Ponte Elio) che immetteva al Mausoleo di Adriano . Nel corso della costruzione dei muraglioni del Tevere che durarono circa 50 anni , finirono nel '26 , si interruppe lo sbocco dell’Euripo nel Tevere , questo provoco’ allagamenti sotterranei della zona attraversata dall’antico canale , sommergendo per sempre importantissime testimonianze archeologiche e storiche della zona Nord Ovest del Campo Marzio . Sotto l' unico resto oggi visibile delle antiche Terme di Agrippa , chiamato volgarmente Arco della Ciambella nella omonima Via , ubicato tra il Pantheon e Largo di torre Argentina , vista la forma rotonda del rudere , doveva forse essere una sala grandissima , visto che abbraccia un intero caseggiato e di stile simile al vicino Pantheon .1 punto
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