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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/01/23 in tutte le aree
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Nei Sec. XVI e XVII il personale della Zecca di Napoli era diviso in due categorie: gli Ufficiali e gli operai. I primi, in numero di nove, erano contraddistinti e remunerati in base alle loro funzioni ed al modo con cui erano venuti in possesso dell'ufficio. Il Mastro di Zecca. Era responsabile del buon andamento di tutti i lavori ed ordinava la coniazione delle monete sui tre metalli, in applicazione delle norme emanate dalla Regia Corte. Aveva il diritto di apporre le sue iniziali sulle monete. Il Credenziere maggiore, o della bilancia grande, campionava e «liberava» le monete. Il Credenziere della Sajolla, o della bilancia piccola, pesava le monete, pezzo per pezzo, durante la coniazione. Il Mastro di prova. Eseguiva le prove dell'oro e dell'argento che entrava nella zecca e delle bontà del metallo con cui venivano coniate le stesse monete. Apponeva la sua sigla sulle monete. Il Mastro di cugno. Lavorava i conii ed i punzoni per le monete e vi apponeva anch'egli la sua sigla. Il Comprobatore. Assisteva il Mastro di prova nelle sue funzioni. Il Guardaprova. Assisteva agli assaggi delle monete coniate e conservava di ogni liberata alcuni pezzi. Il Campione. Vigilava sul buon funzionamento delle bilance e dei pesi delle monete. Il Giudice delle differenze. Derimeva eventuali controversie tra il Mastro di prova ed il Comprobatore. Tutti gli ufficiali della Zecca avevano diritto ad un determinato numero di aiutanti. Gli operai invece erano divisi e remunerati secondo il lavoro che svolgevano. Gli Obrieri. Avevano la funzione di ridurre in «zagarelle», o lamine, i pezzi quadrangolari di metallo necessario per la coniazione. Gli Affilatori. Mediante forbici adatte riducevano in tondelli le lamine e ne verificavano il peso. I Coniatori. Erano gli operai addetti ai lavori di coniazione delle monete. I Trafilatori. Erano addetti alle trafile, ossia a quella macchina, composta da due cilindri metallici, che rendeva lisce le lamine (questa macchina entrò in funzione con la coniazione al bilanciere). Ad ogni trafila erano addetti cinque operai. Fonte: G. De Sopo, Le monete di Napoli. L’evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859. Luigi Regina Editore - Napoli - 1971.3 punti
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Clemente XIV (1769 – 1774). Zecchino 1770, anno II. D/ CLEM XIV PONT M A II – stemma soromontato da chiavi decussate e tiara. R/ FIAT PAX IN VIRTVTE TVA 1770 – La Chiesa sulle nubi. 3,41 g. Muntoni 1/A. Per condivisione. d3 punti
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Nel Novembre del 2020 si e tenuta una grande mostra per ricordare un grande Istituto di credito: Il Banco di Napoli, uno dei riferimenti più importanti del panorama bancario internazionale, purtroppo tristemente chiuso il 26 novembre 2018. La mostra, voluta e organizzata da Gaetano Bonelli, fondatore e direttore del Museo di Napoli, d’intesa con Giovanni Ardimento, storico monetario e perito numismatico, referente dell’area finanziaria e bancaria del Museo di Napoli in collaborazione con la Fondazione Casa dello Scugnizzo e con il sostegno del Gruppo Seniores Banco di Napoli, parte con il fine di delineare un percorso storico che possa costituire una traccia tangibile del passato glorioso del prestigioso istituto di credito che ha segnato la storia del Mezzogiorno, con uno sguardo tuttavia proiettato verso il futuro, rilanciando l’immagine e la necessità di un grande polo bancario meridionale. L’intento della mostra, unica nel suo genere vuole, non solo omaggiare la memoria secolare del Banco di Napoli, ma anche sensibilizzare, affinché possa rinascere, sulle ceneri di questa istituzione una nuova opportunità di riscatto per il Meridione. È stata predisposta della Collezione Bonelli una selezione tra le più significative testimonianze presenti nella stessa che contempla manifesti, locandine, assegni, libri, opuscoli, fedi di credito, fotografie, medaglie; un repertorio di cimeli unici ed in gran parte inediti, che per la loro varietà, hanno dato vita a quella che può considerarsi la più ricca ed articolata mostra dedicata ad una Banca. Di seguito vi riporto il video che illustra e documenta tale mostra attraverso le parole dello stesso Bonelli, Ardimento ed altre illustri testimonianze: Ho voluto condividere il video di questa mostra anche perché nel periodo del covid-19 non fu affatto facile partecipare in presenza. Buona visione e spero che presto venga riproposta con accesso al pubblico Saluti numys3 punti
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No, nel senso che non è proprio un perito. Quella di perito è una qualifica professionale che richiede un'iscrizione a un albo, la registrazione alla Camera di Commercio, e che per l'ammissione prevede un esame. Come la qualifica di dottore che richiede la laurea, per fare un paragone. Non è che se uno sigilla le monete in una bustina di plastica con la sua firma diventa perito, potremmo farlo anche io e te quello.3 punti
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Buonasera a tutti, stasera vi presento il mio Antoniniano di Erennia Etruscilla. Riporto la catalogazione della casa d'aste e alcune note storico/biografiche del personaggio, devo dire che non ho trovato molto. Mi sono avvalso di Wikipedia e Wikiwand, magari Antonio @Pxacaesar e chiunque possa aggiunga qualcosa a quanto da me riportato. Herennia Etruscilla (Augusta, 249-251). AR Antoninianus (22mm, 4.01g, 6h). Rome, AD 250. Draped bust r., wearing stephane, set on crescent. R/ Pudicitia seated l., drawing veil and holding sceptre. RIC IV 59b (Decius); RSC 19. Near VF Annia Erennia Cupressenia Etruscilla (latino: Annia Cupressenia Herennia Etruscilla; ... – morta dopo il 253) fu augusta (249 - 253) dell'impero romano, moglie dell'imperatore Decio e madre degli imperatori Erennio Etrusco e Ostiliano. Molto poco è noto di Erennia, come per quasi tutte le imperatrici del terzo secolo. Probabilmente fu di famiglia senatoriale, di origine etrusca, come indica il nome Etruscilla. Quando Decio ed Erennio furono sconfitti e uccisi nella Battaglia di Abritto (251), Erennia, rimasta a Roma, assunse la reggenza nel nome del figlio tredicenne Ostiliano, che visse fino al novembre dello stesso anno. È probabile che, forte del sostegno del Senato, abbia negoziato con il nuovo imperatore Treboniano Gallo fino a raggiungere un compromesso, per mantenere il titolo di augusta per sè e per il figlio. Le sue speranze però finirono quando il figlio Ostiliano morì nell'epidemia di peste scoppiata a Roma. Non si conosce la sua fine. Monete in suo onore, che ne celebrano la fecondità (era madre di due figli) e il decoro, con l'immagine velata della "Pudicitia", sono state coniate fino al 253. Saluti Alberto2 punti
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Uscito il programma 2023 per Malta https://mcusercontent.com/037dc02dc867bbc484968c325/files/0673b1a7-3008-a365-ea58-a8600fe6da77/MCC_programme_2023.pdf2 punti
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DE GREGE EPICURI A me pare autentico. Non è certo splendido, ma coi prezzi odierni ci si dovrà accontentare.2 punti
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Scoperta una tomba di coppia. Lui e lei. 30enni vissuti 3200 anni fa. Sepolti insieme nel letto, sull’oro La tomba di due persone, probabilmente una coppia – composta da un uomo e da una donna – è stata scoperta a Metsamor, in Armenia, da un team di archeologi polacco-armeno. I due morirono contemporaneamente 3200 anni fa, durante la tarda Età del Bronzo. I loro corpi furono affidati, insieme, all’Aldilà, deposti su un letto e ornati da ricche corone preziose, tre delle quali d’oro. Per intenderci sull’epoca possiamo dire che la giovane coppia visse mentre il più importante regno dell’epoca, nel nostro quadrante, era nelle mani del faraone Ramesse II (1303 a.C. – 1213 o 1212 a.C.). La notizia è stata data in queste ore da Nauka W Polsce, la testata che si occupa della Scienza in Polonia. Veduta della cittadella megalitica, in cui abitava la coppia.. Foto. Simon Zdziebłowski Lo scavo archeologico relativo alla sepoltura congiunta dellla donna e dell’uomo. Foto Joanna Pawlik I ricercatori hanno anche trovato i resti di un letto funerario in legno. Stime preliminari indicano che la donna e l’uomo avevano, al momento della morte, un’età compresa tra i 30–40 anni. “La morte di queste persone per noi è un mistero. Non ne conosciamo la causa, ma tutto indica che sono morte contemporaneamente, perché non ci sono tracce della riapertura della tomba. Quindi la tomba è stata chiusa, su entrambi, nello stesso istante” – dice il responsabile della ricerca, prof. Krzysztof Jakubiak della Facoltà di Archeologia dell’Università di Varsavia, lo studioso che coordina il progetto congiunto del Centro di archeologia mediterranea dell’Università di Varsavia e del Dipartimento di antichità e protezione del patrimonio nazionale dell’Armenia. Parte del corredo funebre. Le collane erano formate da grani di corniola e da elementi d’oro. Foto Marek Truszkowsky All’interno della tomba, gli archeologi hanno trovato oltre un centinaio di perline e ciondoli d’oro, numerosi pendenti in corniola – “Probabilmente tutti questi elementi costituivano tre collane” – dice Krzysztof Jakubiak. una dozzina di vasi di ceramica integri e una unica fiaschetta di maiolica, che non risulta di produzione locale, ma oggetto di importazione dall’area dell’antico confine siriano-mesopotamico. E’ evidente che la giovane coppia apparteneva all’élite della città di Metsamor. Metsamor aveva raggiunto il periodo di massimo splendore tra il IV al II millennio aC, L’insediamento occupava oltre 10 ettari ed era circondato da mura ciclopiche. “Durante la prima età del ferro dall’XI al IX secolo – dice Szymon Zdziebłowski di Nauka W Polsce – Metsamor crebbe fino ad occupare quasi 100 ettari. La parte centrale a forma di fortezza era circondata da complessi di templi con sette santuari. A quel tempo era uno dei centri culturali e politici più importanti della valle di Araks. Il luogo fu abitato ininterrottamente fino al XVII secolo”. Le sepoltura bisoma sarà studiata accuratamente. I resti non sembrano portare segni di violenza all’apparato osseo. Ma è anche chiaro che lesioni ai tessuti molli non sono più rilevabili. Difficile ipotizzare la causa di morte – a livello di sepolture bisome – che potrebbe essere anche legata a un avvelenamento del cibo o dell’aria a causa del monossido di carbonio . Più difficile ipotizzare che le sepolture bisome siano originate da una contemporanea malattia mortale della coppia quando, come in questo caso, la tomba fu sigillata e mai più riaperta. https://www.stilearte.it/scoperta-una-tomba-di-coppia-lui-e-lei-trentenni-vissuti-3200-anni-fa-sepolti-insieme-nel-letto-sulloro/2 punti
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Ciao, complimenti per la moneta. La Storia di tutte le Auguste è sempre molto interessante. Alcune sono state semplici concubine, altre purtroppo nemmeno questo. Poche invece si sono imposte grazie alle loro capacità riuscendo anche a condizionare politicamente la vita dell'impero. Un filone quello delle Auguste che hai scelto di collezionare che sicuramente non ti farà annoiare, anzi. Alla prossima 🙂. Posto mio esemplare con la Pudicizia stante. ANTONIO2 punti
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Aggiornamento finale da LEU...... Odisseo thank you for your information. We have informed the buyer and will take the coin back for a full refund. Kind regards Lars Rutten2 punti
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Buongiorno Per le patacche sta anche una bella discussione qui. Tra l' altro anche se prive di valore numismatico,hanno un loro piccolo mercato nelle bancarelle dei mercatini (con ciò non voglio darne lustro,ma è un dato di fatto). Poi si possono anche disprezzare per carità,ma ricordiamoci sempre che sono pareri soggettivi e potrebbe star qualcuno che le raccoglie come ricordo o memoria di qualcuno ecc.... Saluti2 punti
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Contrariamente a quanto affermato dai compilatori, la legenda è retrograda anche al dritto in quanto presenta il medesimo orientamento delle lettere (da d. a s.). Andrebbe poi fatta qualche notazione epigrafica anche sul "sideways": non si tratta piuttosto di un san analogo a quello degli incusi sibariti? Vorrei poi chiedere un'informazione riguardo la rarità a chi è più esperto. Nel caso di monetazioni incuse prive di corpora di riferimento e/o in assenza di studi specifici, quali criteri concorrono alla definizione della rarità dell'esemplare? La dracma in oggetto viene ad esempio definita "estremamente rara" per la presenza della legenda retrograda al D/. Tuttavia una breve ricerca sul web evidenzia come questa peculiarità epigrafica si riscontri in realtà con una certa frequenza sulle dracme di Poseidonia: https://www.acsearch.info/search.html?id=7670378 (3,12 g) https://www.acsearch.info/search.html?id=925164 (3,38 g) https://www.acsearch.info/search.html?id=3854170 (3,44 g) https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1840-0217-32 (3,667 g)2 punti
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Sicuramente hanno pari dignità che un denario coevo di buon argento… Soprattutto all’estero sono molto collezionati2 punti
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E perché non collezionarli? Ci sono suberati più belli di alcuni “fratelli” ufficiali!2 punti
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Buongiorno. Ho recentemente acquisito il sampietrino di cui di seguito posto la foto (30 mm per 18,20 grammi). La moneta presenta una vistosa frattura del tondello che, associata alle strie radiali più visibili nei capelli del Santo, ed alle lettere ribattute, mi fa pensare più a lesione "da forza" che non a una frattura di conio. In ogni caso a me la frattura non disturba più di tanto, ma capisco che condizioni la conservazione. Chiedo cortesemente un parere appunto sulla conservazione. Io l'archivierei come SPL. Grazie. Renzo1 punto
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ROMA COLLEZIONA del 4-5 Marzo 2023 presso il Complesso Scolastico Seraphicum Via del Serafico, 3 – Roma EUR1 punto
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Wow, pubblicato oggi e già accasato questo magnifico zecchino! Conservazione davvero eccezionale. Complimenti al nuovo possessore @Oppiano e anche a chi lo ha proposto @anto R ! Michele1 punto
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Abbiamo un livello di usura un po' troppo marcato per essere semplice frutto di circolazione intensa: QUI C'E' UN FORTE LEZZO DI CRIMINE CONTRO LA SACRALITA' DI NOSTRO SIGNORE IL DENARO.1 punto
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Confermo Topiros in Tracia (Ulpia Topirus dopo Traiano) Anche se l’aspetto può trarre in inganno, troviamo qui un esempio delle pseudo contromarche di Topiro, incise sul conio sotto i Severi, come suggerito da @gpittini La zecca di Topiros ricomincia la sua coniazione dopo la morte di Settimio e fino all’uccisione di Geta. L’iscrizione è sempre CEB(ACTH) (Augusta) per Giulia Domna, un monogramma MAP o MAVP per Caracalla (probabilmente MARcus AVRelivs Antoninus), e per Geta, il monogramma è Π O Λ (Publius) Insomma niente più di una specie di cartiglio incuso che completa il testo della legenda. Due altri esemplari, che probabilmente condividono lo stesso conio di dritto con la moneta di @Desiré Fulchino Per Geta: Caracalla (Coll privata sul FAC): Un articolo di Ulrike Peter (purtroppo in tedesco) a proposito di queste pseudo contromarche di Topiros: https://www.academia.edu/40470429/Gegenstempel_und_Pseudogegenstempel_auf_den_Münzen_von_Topeiros Ma non ho visto da nessuna parte il rovescio con Cibele seduta per la zecca di Topiros. (Varbanov, Gallica, diversi databasi in linea). Molto raro sicuramente, forse inedito.1 punto
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Mi sembra tutto apposto😁 Poi chiaro,sto millesimo di questa moneta,è ostico. Andrebbe sempre vista dal vivo. Saluti1 punto
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Questa è anche a mio parere - parere che ammetto essere modestissimo non essendo io uno specialista del periodo - la soluzione più probabile.1 punto
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Direi superiore a MB per i buoni rilievi, forse anche prossimo al BB; gli farebbe bene un bagnetto in acqua distillata, mi pare che le concrezioni terrose siano rimovibili.1 punto
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Senza voler mettere in discussione il parere del perito e con solo due immagini poco chiare della moneta, non penso possa trattarsi di una prova in rame... Non mi sembra un falso d'epoca, anche se vedo poco.. potrebbe essere una moneta coniata su un tondello molto, ma molto, povero di argento. Mi piacerebbe però vedere immagini migliori..1 punto
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Quindi non solo l'unico che si è visto togliere le monete dal carrello. Che senso ha fare due code se poi, un attimo prima di pagare, ti compare un avviso per giunta in inglese... Non farmelo neanche ordinare a questo punto1 punto
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Invece a me... le monete dante ed agenzia so o esaurite mentre ero in coda x pagare... che schifo........1 punto
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Alle 11 come l'altra volta era già li, ma al momento di pagare mi ha fatto fare un pò di coda. Purtroppo non sono riuscito a prendere il paradiso, è finito subito.. lo avevo messo nel carrello ma al momento di pagare l'ho dovuto togliere in quanto esaurito. Molto deluso. Meglio l'altra volta allora, più coda tutto quello che volete ma almeno si riuscivano ad acquistare le monete. Mah.1 punto
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io non so come sono entrato dal pc di mia moglie senza coda quando dal mio nemmeno mi aggiornava la pagina di cortesia sono riuscito a mettere tutto nel carrello (ambiente e aeronautica comprese) e mettermi in coda per pagamento al quale sono arrivato dopo circa 15 minuti di attesa, ma al momento di pagare continuava ad andare in errore. Ritornando nel carrello ho visto che quella dell'ambiente era esaurita. rimossa quella ho effettuato senza problemi l'ordine, compresa quella dell'aeronautica Il tutto concluso già alle 11.20 E' evidente quindi che uno dei problemi è che il carrello non mantiene bloccate le monete nel tempo di attesa e conclusione del pagamento (almeno non sempre) e questa è una porcata, soprattutto visti i tempi necessari tra messa nel carrello e conclusione del pagamento1 punto
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Ciao a tutti come da promessa inserisco le foto fatte appena è arrivata. Grazie per un riscontro in merito.1 punto
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Ciao a tutti, ed ecco la risposta del venditore: thank you for your interesting dicovery, it took a while to get back to you, because our expert, who described the coin was researching about it. He came to the conclusion that you're right, it is a rare coin, in his experience he only knows one similar piece from 1631 where the coat of arms are arranged in the way you mentioned. He is 100% sure that the coin is no fake and rare, and the buyer who bought it has made a bargain an can consider himself as lucky Una botta di fortuna, insomma... 😁1 punto
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Per fortuna il collezionismo è ben altra cosa del "compro per guadagnarci"....1 punto
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Genny, sei sempre gentilissimo. Ti confesso che ho piena fiducia nelle conclusioni alle quali pervieni. Spero che tu riesca a risolvere anche il rebus della croce mancante/presente, rebus che ha poi alimentato le mie perplessità. Ti ringrazio e ti saluto caramente.1 punto
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Buongiorno mi pare che sia un 4 Gazzette. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANVE/11 punto
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Salve, se metto una foto della moneta sapreste confermarmi se è quella gros 0? Grazie1 punto
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Ciao Cristiano bell’esemplare per la tipologia, complimenti! Questa moneta si trova quasi sempre in modeste condizioni di qualità perché ha circolato molto. Concordo con Fabio circa la valutazione della conservazione. Già uno SPL pieno è molto difficile da reperire, anche io non ho mai visto un FDC e neanche un qFDC.1 punto
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Non è detto che Maastricht abbia deciso di collezionare euro solo per questione d'investimento.1 punto
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Facendo una rapida ricerca in cinese è saltato fuori questo: http://www.jibi.net/News/zpsx/171432690.html e poi questo, più comprensibile: https://primaltrek.com/blog/2020/12/22/turtle-shaped-coin-of-the-han-dynasty/ Quella raffigurata su sfondo viola è una moneta tartaruga in argento, ritrovata nel 2013.1 punto
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purtroppo non vedo bene prova a cercare triente in bronzo per Paestum Lucania tempo seconda guerra punica1 punto
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Nei tre decenni che seguirono il Congresso di Vienna, il vessillo tricolore fu soffocato dalla Restaurazione, ma continuò ad essere innalzato, quale emblema di libertà, nei moti del 1831, nelle rivolte mazziniane, nella disperata impresa dei fratelli Bandiera, nelle sollevazioni negli Stati della Chiesa. Dovunque in Italia, il bianco, il rosso e il verde esprimono una comune speranza, che accende gli entusiasmi e ispira i poeti: "Raccolgaci un'unica bandiera, una speme", scrive, nel 1847, Goffredo Mameli nel suo Canto degli Italiani. E quando si dischiuse la stagione del '48 e della concessione delle Costituzioni, quella bandiera divenne il simbolo di una riscossa ormai nazionale, da Milano a Venezia, da Roma a Palermo. Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto rivolge alle popolazioni del Lombardo Veneto il famoso proclama che annuncia la prima guerra d'indipendenza e che termina con queste parole:"(…) per viemmeglio dimostrare con segni esteriori il sentimento dell'unione italiana vogliamo che le Nostre Truppe(…) portino lo Scudo di Savoia sovrapposto alla Bandiera tricolore italiana." Allo stemma dinastico fu aggiunta una bordatura di azzurro, per evitare che la croce e il campo dello scudo si confondessero con il bianco e il rosso delle bande del vessillo. https://www.quirinale.it/page/tricolore Segnalo però anche questo per non dimenticare il profilo sociale: L’asta di beneficenza melivs est dare quam accipere ha ottenuto grande successo. Ne abbiamo parlato con Nicolò Pirera, Presidente della Società Numismatica Italiana.1 punto
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La prima è un testone per papa Alessandro VII: https://negrini.bidinside.com/it/lot/10373/alessandro-vii-1655-i-1667-roma-/1 punto
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Scusate il ritardo purtroppo nel 2016 non ero ancora iscritto😉. Comunque volevo complimentarmi con @nikita_ per il post che risalta la figura di un grande pittore, disegnatore, illustratore che ha saputo raccontare la realtà italiana trasformandola in poesia ma sempre con grande rispetto (cit. Marcello Marchesi) ecco perchè molte delle copertine di Molino sono diventate oggetti da collezione. Di seguito una breve rassegna di alcune sue copertine: e alcune caricature: oppure con le illustrazioni di situazioni di pericolo più assurde ed incredibili: https://dangerousminds.net/comments/walter_molinos_lush_illustrations_of_people_in_peril Inoltre il post di @nikita_ha evidenziato come in quegli anni c'era l'esigenza di aver un taglio superiore al 10.000 lire per una maggiore stabilità e praticità e mi permetto di allegare l'articolo, a firma di Luciano Micconi, che analizza tali aspetti nonché dettaglia il potere d'acquisto della lira nel tempo: Spero che rispolverando questa discussione, che reputo molto importante da un punto di vista storico, artistico e sociale, possa non soltanto incuriosire ma anche essere oggetto di approfondimenti. Sempre un passo avanti @nikita_👍 Grazie e buona lettura numys1 punto
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Già.....intanto io ho prenotato 5€ Aeronautica su altro sito. Ciò che non accetto e non va nella vendita IPZS è che se uno carica una moneta nel carrello la stessa non può scomparire prima che si proceda al pagamento: a me è accaduto così nel senso che per 2 volte al momento del pagamento l'ordine di acquisto non è passato perchè nel frattempo una delle monete del carrello non era più disponibile...1 punto
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Non ne ho idea. Stampare questi libri costa molto, sono cmq di nicchia e ne vengono stampate poche copie... per questo motivo sono rari Al giorno d'oggi, costerebbero ancora di piu... la carta è salita tantisismo. Il pdf ... che orrore .... come si fa a non toccate la carta... poi la carta è eterna... il pdf, tra 100 anni, magari, non sarà piu leggibile?? La storia ed il sapere si tramanda sulla carta... e prima ancora su argilla ed ancora prima su geroglifici ..1 punto
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la collezione dei libri è parallela a quella numismatica. Come aspetti la moneta dei sogni, puoi anche aspettare il libro che cerchi senza pagarlo cifre illogiche. Il volume della Caltabiano, l ho visto realizzare 800 dollari in un asta. Io l ho preso a 250.1 punto
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Del 50.000 lire di Walter Molino nel corso del tempo sono stati messi in vendita dei bozzetti descritti come: "50000 Leonardo bozzetto originale di Walter Molino anni '60", addirittura a volte come: "Progetto originale del 50000 lire Leonardo Dante poi non usato".... Una volta mi sono salvato l'immagine (foto in alto) perché ho notato un numero di serie di fantasia (foto in basso - W 1321 000008) diverso da quello riportato sulla rivista. Trattandosi di "bozzetto originale" non dovrebbero essere uguali? Il numero di serie di fantasia che è stato disegnato da Walter Molino e che si visualizza sulla copertina della mia rivista (W 0116 - 006898).1 punto
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