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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/12/23 in tutte le aree

  1. Napoletana di oggi è la mia Piastra del 1788, spero vi piaccia.😊
    5 punti
  2. Voi siete così convinti che esistano tutti questi collezionisti interessati? Io colleziono album di figurine calciatori, ma non ho mai comprato un numero di Diabolik. Secondo voi ci sono più collezionisti di figurine Panini o di Diabolik? Per me più Panini, ma magari sbaglio. Ad ogni modo, Panini erano 7.000 trittici, esauriti ma facilmente reperibili alla cifra di emissione. In alternativa, con 15€ in più si comprano ancora, dopo mesi, le 3 monete in confezioni singole. Diabolik ha tiratura di 10.000. Le 3 monete sono le stesse, quindi un collezionista (sia di monete che di fumetti) che vuole solo le monete si accontenta, non colleziona le scatole. Ci saranno così tanti collezionisti puristi in misura tanto maggiore di quelli della Panini, tanto da far schizzare il prezzo verso l'alto? Senza contare che io, che colleziono monete, il trittico Panini lo prendo perchè mi piace la moneta. Mentre quella di Diabolik sinceramente non mi dice nulla (e non penso di essere l'unico a pensarla così)... quindi secondo me dal punto di vista dei numismatici, Diabolik avrà meno successo. Tutto questo discorso per dire: non vedo grande futuro per questa "serie"
    4 punti
  3. La mia di oggi è questo Tarì Ferdinando IV 1795... Buona serata!
    4 punti
  4. Personalmente non condivido assolutamente quello che hai detto, in questa discussione,nel bene o nel male c'è stata gente che ci ha messo la faccia per dare le giuste risposte al nostro amico. Personalmente, se ti può interessare, confermo il mio giudizio di autenticità e se qualcun altro con " dati oggettivi " riesce a dimostrare il contrario che ben venga è ben accetto....sbagliare è umano e sono disposto caso mai a cospargermi il capo di cenere... di esperti nel forum ce ne sono parecchi. È da un po' di tempo che leggo i tuoi post,sui quali ci sarebbe molto da ridire, ed Il tuo modo di rapportarti personalmente lo ritengo sbagliato perché chiudi quasi sempre i tuoi post con il dubbio amletico rimandando l' interessato alla perizia dal vivo perché da foto secondo te è impossibile arrivare a conclusione e questa la ritengo una mancanza di rispetto soprattutto verso le persone che scrivono ed anche per quelli che leggono. Se tu vuoi abbandonare la discussione sei libero di farlo ma non puoi sempre sminuire in questo modo il lavoro o l' esperienza degli altri, in questo forum c'è gente che ha esperienza di quarant'anni e passa e che si mette volentieri a disposizione degli altri. Ho letto adesso che @Denarivs farà periziare la moneta e magari poi ci farà sapere l' esito. Per @Giov60 in una moneta con i piani e modellato cosi corroso, specialmente se da calore eccessivo, è impossibile vedere tracce di coniatura. Per il criterio di probabilità, non possiamo saperlo nessuno quante ne sono state prodotte perché magari molte sono state vendute privatamente..... Chiudo qui anche io i miei interventi, ma mi riservo di rispondere a qualche utente che si rapporti nella discussione solo con dati oggettivi e reali. Buonanotte!!!
    4 punti
  5. Ciao a tutti! Oggi scrivo del mio nuovo aquisto, per 14 € che trovo spesi molto bene. Quando si parla di denaro metallico, io pensavo ai popoli asiatici presi ad infliare le monete per trasportarle (e forse anche i norvegesi moderni...) e pure ai romani, che mettevano tutto in un bel sacchetto: noi - si sa - siamo abituati ad un portamonete Ma qualcuno ha mai pensato di farne un fascio?!? Sì! Perchè questi non sono oggetti ma sono MONETE! Questo è un Kissi penny: un manufatto di ferro pre-monetario che prende il nome dal popolo dei Kissi stanziato nelle aree ricche di minerali di ferro nell'entroterra dell'Africa occidentale (Guinea francese, Sierra Leone e Liberia). Il denaro, chiamato anche gizzi penny, è costituito da aste di ferro attorcigliate dello spessore di qualche millimetro, a forma di T a un'estremità e piatte all'altra. I fabbri locali fabbricavano queste monete sotto la direzione del capo villaggio, tipo l'organo di emissione. Si trattava di pezzi di ferro battuto, comunemente di lunghezza variabile da circa 15 a 40 cm, anche se per lo più da 20-30 cm (ma anche varianti molto più lunghe). Il mio qui sopra è ca. 24 x 3,5 cm. Vediamo un po' cosa se ne poteva fare: con due di queste monete si potevano acquistare 20 arance o un mucchietto di banane. Per le transazioni più importanti, venivano per lo più confezionate in mazzette da 20 pezzi. (grazie al museo di Brooklyn per l'immagine) All'inizio del XX secolo, i registri indicano che una mucca poteva essere acquistata per 100 mazzi (2.000 Kissi Pennies), una sposa per 200/240 mazzi e gli schiavi per ben 300 mazzi (sì, avete letto bene, nel ventesimo secolo in Africa si trafficava ancora con gli schiavi). Ma non basta: una volta che i penny Kissi smisero di circolare come denaro, mantennero ancora valore per l'uso nelle cerimonie religiose. Si riteneva che queste monete avessero un'anima - "soul money" - e dei pezzi rotti venivano deposti presso i defunti affinché la loro anima potesse fuggire, invece se un soldo veniva rotto accidentalmente doveva essere ripristinato da un mago per salvare l'anima del suo proprietario. Spero nella clemenza di @petronius arbiter (che nel lontano 2014 aveva già trattato questo argomento) che non mi timbri di plagiatore, ma vediamo di non "fare di tutte le monete un fascio" 😁 Alla prossima, Njk ======================= PS: dimenticavo... per ammirare l'immagine di sopra in tutta la sua bellezza, cliccateci sopra e - per chi non è al telefonino - consiglio di girare il monitor di 90°
    3 punti
  6. Buona domenica a tutti. Inserisco anche le mie Piastre di Francesco I Inizio con la 1825 1826 E la 1826 Reimpressa
    3 punti
  7. Poi si trovano altri cloni di questa moneta nel database Coryssa, senza dati ponderali: Una vendita nel 2018 (probabilmente la stessa moneta della vendita ebay del dicembre 2022 riportata da littleEvil), il venditore « io-560 » non garantisce l’autenticità. Prezzo 48$. Una vendita nel 2019, moneta palesemente falsa, con una superficie strana, come ricoperta da colpi di pennello (sopratutto al rovescio, ma anche visibili sul collo di Ceres) Insomma abbiamo almeno 3 monete diverse che sono 3 cloni (e forse 4 con la moneta su sfondo rosso) Non vedo sulle foto di Denarivs segni tipici indiscutibili di cristallizzazione. Ci vorrebbero altre foto, e anche delle foto del bordo, sopratutto ad ore 10, come è già stato chiesto. Ma dubito che li avremo. Per alcuni particolari più netti sulla moneta io-560/ebay (perlinatura, legenda, capelli) non credo che la moneta di denarivs possa essere la matrice usata per clonarla. Stessa cosa al rovescio. Secondo me sono tutte false e probabilmente fuse.
    3 punti
  8. Buon giorno a tutti, Il Circolo Numismatico Romano-Laziale è lieto di annunciare che il 28 aprile 2023, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, si terrà la Giornata di Studi: La Moneta a Roma: dai Barbari all’Era Moderna L’evento è organizzato dal Circolo Numismatico Romano-Laziale, promosso dalla Presidenza dell’Assemblea Capitolina e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma Programma Moderatore: Riccardo Sideri Ore 10:00 - Saluto della Presidente dell’Assemblea Capitolina: Svetlana Celli Ore 10:15 - Riccardo Sideri: Saluti e apertura del Moderatore Ore 10:30 - Bernardino Mirra: La Moneta a Roma, 25 secoli di Storia Ore 11:00 - Fabio Scatolini: Invicta Roma: le emissioni dalla caduta dell’Impero Romano alla fine del periodo bizantino Ore 11:45 - Giorgio Fusconi: Le prime emissioni pontificie: gli Antiquiores Ore 12:30 - Eventuali domande del pubblico Ore 13:00 – Pausa pranzo Ore 15:00 - Gianluca Mandatori: Da Provins al Campidoglio: fortuna, evoluzione e diffusione del denaro provisino Ore 15:45 - Bernardino Mirra: Gli Hamerani, una dinastia di incisori Ore 16:30 - Davide Fabrizi: Presentazione del volume “Lo Duca de Sora” Ore 17:15 - Eventuali domande del pubblico Per qualsiasi informazione contattare: [email protected]
    2 punti
  9. Salve. Premetto che la piastra 120 grana 1795, che condivido con voi, l'ho acquistata in un'asta senza che i due punti in verticale dopo "SICILIAR" venissero rilevati nella didascalia, quindi ad un prezzo normalissimo. Mi sono "azzardato" ad acquistarla, pur avendo in collezione altre 1795, proprio perché la particolarità ha attirato la mia attenzione. E qui dobbiamo tornare al discorso già altre volte affrontato: o crediamo al fatto che le monete venissero "segnate" ai fini del riconoscimento e dell'attribuzione delle stesse oppure neghiamo ciò ed allora dobbiamo necessariamente andare a riconsiderare e declassificare buona parte delle varianti presenti nella monetazione napoletana. Se, però, crediamo alle " segnature operate volutamente ", allora, secondo me, il metodo più veloce, più efficace, più semplice e più sicuro non può non essere individuato proprio nell'utilizzo di punti posizionati e variamente disposti al dritto o al rovescio delle monete. Con questa piastra del 1795, "segnata" da due punti in verticale dopo "SICILIAR", ne porto una ulteriore testimonianza. E' vero, i due punti in verticale non si trovano disposti come più frequentemente ci capita di osservare, ma questo non fa che avvalorare la mia tesi. Oltretutto, sono chiari, evidenti ed esattamente in verticale! A meno che non facciamo entrare in campo il solito conio, sempre più capace di compiere, autonomamente, dei capolavori di tempistica e perfezione, sempre più capace di grande precisione...! Mi sembra ( ma non ne sono affatto certo) sia la prima volta che vengono rilevati due punti in verticale dopo "SICILIAR" in una piastra 120 grana del 1795 o di altro millesimo. Quanto sopra esposto è quello di cui sono fermamente convinto. Chiaramente, il mio ragionamento non troverà tutti d'accordo, anzi, tanti saranno giustificatamente perplessi o dissenzienti. Ma non è per questo che le monete napoletane affascinano? Un caro saluto a tutti.
    2 punti
  10. Ciao a tutti oggi vi posto un denario di Antonino Pio di Consacrazione, provenienza Asta iNumis. Vi sposto la descrizione dell'asta. Divin Antonin, denier, Rome, 161 (consécration de Marc Aurèle) A/DIVVS ANTONINVS. Buste, tête nue, à droite, avec pan de draperie sur l'épaule gauche. R/CONSECRATIO. Bûcher funéraire surmonté d'un quadrige vu de face. Argent, 17,5 mm, 3,29 g, 5 h. C.164, RIC.438, BMC.61
    2 punti
  11. ed allora siamo già in due! (anche se credo che non siamo soli... ) Guarda: purtroppo non posso rispondere con esattezza alla tua [senza offesa: sul forum mi piace dare del tu] domanda sulla datazione. Ho scovato questo oggetto su MA-shop cercando tutt'altro ed è stato amore a prima vista; il venditore l'ha datato come "fine del XIX - primo terzo del XX secolo" ma non so se lo sapeva con certezza ho ha solo messo un periodo probabile. Essendo il materiale ferro, so solo dire che è in buona conservazione, non ci sono tracce di ruggine "viva", solo le tipiche macchie del ferro antico: anche la lunghezza non aiuta, essendo i 24 cm in un range comune, da quanto ho capito. Più interessante è secondo me quello che ho scoperto guardando meglio il mio penny: questa sezione contrassegnata in rosso sembra riparata! uhm.. che il mio penny abbia quasi avuto "un anima" sulla coscienza? Allora non ho più una moneta ma un amuleto! Servus, Njk
    2 punti
  12. Io da solo non riuscirò a capire se ho la vite che vale, perchè non sono esperto di viti. Non sapreste indicarmi un forum di appassionati di viti che così posto tutte le mie viti (una alla volta) per scoprire se sono ricco? Grazie in anticipo. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. Tendenzialmente è naturale, dato che il commerciante ci deve guadagnare dal lavoro che fa. Ma non è detto che questa regola valga sempre, quantomeno sul medio-lungo periodo, dipende dai cambiamenti del mercato. Ci sono tipologie di monete (poche per la verità: penso per esempio ai 12 tarì di Ferdinando III di Sicilia) che negli ultimi 10 anni sono salite molto di valore, anche del 50%, pertanto oggi rivendendo un pezzo del genere acquistato una decina d'anni fa ci si potrebbe guadagnare.
    2 punti
  14. Si tratta, senza ombra di dubbio, della classica patacca da bancarella, che girava già negli anni '70. La qualità del falso è molto bassa: FERT e rosette sono chiaramente non conformi, Vittorio Emanuele III sembra una caricatura, molti dettagli sono evanescenti e la perlinatura è sgangherata. Riguardo alla possibilità di tenerla in collezione al posto di un esemplare autentico, questo dipende da te. A me un oggetto del genere non dice francamente nulla ma, magari, per te può avere un valore affettivo dato che si tratta di un regalo.
    2 punti
  15. Ciao a tutti, Vorrei innanzitutto capire perché questa moneta comprata cinque anni fa è stata offerta nel 2020 su catawiki, da un venditore italiano « denarivs » e con un peso di 3,28 g (che oggi è diventato 3,81g)
    2 punti
  16. DE GREGE EPICURI Dal che si vede, tra l'altro, che gli incisori napoleonici conoscevano molto bene la numismatica antica; tanto da prendere da quella gli stili (certo adattati alla modernità) e le legende.
    2 punti
  17. È quello che intendevo,solamente non per vie anali visto che mi è uscita la parola retto invece di terra🙈
    2 punti
  18. Buongiorno. I cataloghi servono all'inizio per conoscere una monetazione e farsi un'idea molto indicativa di prezzi e rarità. Stop. Per tutto il resto serve frequentare i mercatini, i convegni, fare l'occhio sulle aggiudicazioni nelle Aste (oggi con internet anche senza essere in sala, possono essere scaricati i cataloghi e le aggiudicazioni). Il mio Gigante del 2013 credo rimarrà senza sostituti per molti anni ancora...
    2 punti
  19. La preside contro Blanco: “A scuola l’avrei espulso. Ridatemi indietro i soldi del canone. Offesa da lui e da Ferragni” Il mondo della scuola interviene dopo il gesto irrispettoso del cantante Blanco sul palco di Sanremo. Su Facebook arriva la dura presa di posizione della dirigente dell’Ite Tosi di Busto Arsizio, Amanda Ferrario. La dirigente scolastica si scaglia contro Blanco e Ferragni: “Il nulla cosmico della televisione italiana, quella a pagamento obbligatorio con il canone Rai. Se avessi vent’anni, oggi, mi sentirei profondamente offesa. Sono boriosi e vuoti come il guscio di un paguro abbandonato sulla spiaggia durante un nubifragio”. Poi aggiunge:“Di ventenni ne conosco tantissimi. Spesso impegnati in mille attività, forse, a volte, fragili, ma intelligenti, brillanti, educati, capaci di parlare lingue e linguaggi sconosciuti, con tanta voglia di dare e fare. Li vedo ogni giorno, a scuola, nella mia città, in giro. Studiano. Fanno sport. Volontariato. Collette alimentari. Si battono per i diritti degli ultimi. Con ardore. Dignità. Competenza. Dibattono con tale entusiasmo e argomentazioni così ricche…” La preside, risentita, attacca: “Il gesto di Blanco si commenta da solo: maleducazione, vandalismo, delirio di onnipotenza. Fosse mio figlio, oggi avrebbe la faccia gonfia di schiaffoni. O forse no, li avrebbe avuti per tempo. Fosse un mio alunno e avesse fatto questo a scuola sarebbe stato denunciato ed espulso. Ridatemi i soldi del canone”. https://www.orizzontescuola.it/la-preside-contro-blanco-a-scuola-lavrei-espulso-ridatemi-indietro-i-soldi-del-canone-profondamente-offesa-da-lui-e-da-ferragni/
    2 punti
  20. Ciao a tutti, questa sera vi parlo di una moneta che qui sul forum non è mai stata presentata. Come da titolo, si tratta del testone di Paolo V per Ferrara. Paolo V (1605-1621), Ferrara, Testone. Munt 211, CNI 112, MIR 1605/1. D/: Busto a destra con camauro e mozzetta. . PAVLVS . V . BURGH . PONT. MAX +. In basso nel giro in fuori: ++1619+ R/: Il Santo con elmo non piumato, in armatura a cavallo galoppante a destra, in atto di trafiggere con la lancia nelle fauci il drago in piedi a destra, retrospicente. . S . GEORGIVS . FER - RARIAE . PROTECT All'esergo, due armette ovali: a sinistra quella del cardinal legato Giacomo Serra, sormontata da cappello; a destra, quella della città di Ferrara, sormontata da corona. Nel mezzo +. T/: liscio. Peso 9.56 g Al rovescio, è protagonista San Giorgio, patrono di Ferrara. È rappresentato secondo i caratteri tipici della sua iconografia, in armatura a cavallo, intento ad uccidere il drago. La leggenda narra che Giorgio fosse un nobile cavaliere errante, originario della Cappadocia (nell’attuale Turchia), di fede cristiana. Apostolo su un bianco cavallo, giunse un giorno nel regno di Silene, in Cirenaica, che era funestato dalla presenza di un terribile drago, la cui forza distruttrice poteva essere contenuta solo da sacrifici umani. Fu proprio il “soldato di Cristo” a salvare dalle fauci del mostro la figlia del re, e come ricompensa non volle né onori né denari, ma che tutto il popolo si convertisse ricevendo il battesimo. La rappresentazione di san Giorgio che combatte con il drago è in assoluto una delle più diffuse nell’arte cristiana, in epoca medievale ma ancora nei tempi moderni, in Occidente come in Oriente (dove il cavaliere è annoverato fra i megalomartyroi, cioè i santi per eccellenza della tradizione ortodossa). Numerosissime sono le varie rappresentazioni di San Giorgio e il drago nella storia dell'arte. Ve ne allego due, celeberrime, quella di Paolo Uccello e di Raffaello. Nella provincia di Ferrara il culto è particolarmente diffuso poiché spesso, nella credenza popolare dell'Alto Medioevo, il Po e altri corsi minori venivano considerati la tana di un drago, che san Giorgio avrebbe ucciso salvando gli abitanti. In realtà il drago è stato identificato come metafora della pericolosità delle piene del fiume, che rischiavano di distruggere Ferrara e gli altri centri della zona. A Ferrara le due chiese principali gli sono dedicate. Sempre a Ferrara, gli è dedicato il palio, nel quale il premio è appunto il drappo del "santo Zorzo" (san Giorgio nel locale dialetto). Sempre al rovescio della moneta è presente lo stemma della città di Ferrara, che è costituito da uno scudo perale diviso orizzontalmente a metà, con la parte superiore di color nero e la parte inferiore di color argento. Lo scudo è timbrato da una corona ducale, ricordo del periodo ducale della città. Da un punto di vista numismatico, si tratta di una moneta ritenuta rara, che compare abbastanza di frequente sul mercato. Dei due anni di coniazione (1619 e 1620), il 1619 è sicuramente più raro, in base ai passaggi che ho registrato sul mercato, nonostante il MIR assegni R al 1619 e RR al 1620. Nella grande maggioranza dei casi però la conservazione non va mai oltre il BB ed in genere si tratta di un conio che presenta spesso debolezze, salti e ribattiture. Questo esemplare, sicuramente superiore alla media, appare scevro dai difetti maggiori e si presenta ben impresso e corredato da una gradevole patina. Il significato dei segni "croce", "rosetta" e "stella" che compaiono nei testoni (e nei giuli) è di difficile interpretazione. Non si tratta di segni di zecca in quanto si accompagnano spesso alle iniziali F.R degli zecchieri Franchini e Rivaroli; è più probabile che siano segni di differenziazione delle varie emissioni. Michele
    1 punto
  21. Prendendo spunto da una vignetta che ho allegato in un nuova discussione in Agorà dal titolo Umorismo numismatico Mi domandavo quanti di Noi/Voi effettivamente quando trovano una moneta che desiderano da tanto tempo (ma anche da meno) su un sito si mettono subito in contatto con il professionista, indipendente dall'orario e dal giorno (festivo) ? Naturalmente si parla di email, perché al telefono purtroppo non rispondono, strano vero ? Io devo ammettere di sì, per paura che poi se aspetto qualcuno mi soffia via la moneta. E dunque quando vedo qualcosa che mi interessa e devo contattare il venditore lo faccio indipendentemente dal giorno o dall'orario. Anche perché il venditore non è detto che la leggerà immediatamente e magari solo quando rientrerà al lavoro. L'ultima volta che mi è capitato è stato nel pomeriggio del 1 Gennaio 2023. Infatti un po' annoiato avevo deciso di fare una visita ad un sito in cui non passavo da più di un anno e poi ho visto due monete ... Non mi sono fatto scrupoli e gli ho inviato una mail. Dopo un'ora mi ricontatta e ci mettiamo d'accordo. Qualche storia simile simile o da condividere ?
    1 punto
  22. D/ IXe CONGRESS SYNDICAL MONDIAL PRAGUE 1978 - Immagine stilizzata del Castello di Praga. R/ SOLIDARITE UNITE - FSM - UNITE SOLIDARITE – Emblema del congresso sovrastato dalla sigla della Federazione Sindacale Mondiale. Bronzo: 70 mm; provenienza asta Elsen 153. Il Castello di Praga è il simbolo più importante dello Stato ceco già da oltre un millennio. Fondato nel IX secolo, è stato la sede dei sovrani boemi e poi dei presidenti della repubblica. È uno dei più grandi complessi al mondo ed è formato da palazzi storici, ufficiali ed ecclesiastici, fortificazioni, giardini e luoghi pittoreschi. Si estende su una superficie di 45 ettari. La veduta del Castello di Praga è considerata uno dei più affascinanti panorami al mondo. FSM è la sigla di Fédération Syndicale Mondiale, fondata a Parigi nel 1945. La federazione raggruppa la maggior parte dei sindacati di ispirazione marxista e ha sede a Praga. L’emblema del congresso è stato raffigurato anche su un francobollo emesso a Praga nel 1978 per l'occasione. apollonia
    1 punto
  23. Grazie della dritta ci provo Buonaserata anche a lei
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  24. Lo so mi dispiace ma come novizio ho dovuto ritagliare le foto per poterle pubblicare. Se non si riesce così ripropongo le foto più nitide più avanti. Grazie
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  25. @azaad Dopo un pó appunto...... I cataloghi non li compri più e usi quelli di 10 anni prima (me compreso) Mi sembra un servizio pessimo, che aiuta solo ad allontanare chi inizia ad interessarsi... Si pubblicizzano anche come prezzari, che facciano un lavoro serio.
    1 punto
  26. Ormai la proposta del sito che ho suggerito a molti utenti del forum è praticamente allineata a quella dell’IPZS. Pertanto, le monete esaurite sul sito della Zecca lo sono anche in questo. Comunque ti ho inviato un mp.
    1 punto
  27. Un mio amico ne ha qualcuna nel femore ,che dite .. aspetto che muoia di sua sponte oppure intervengo d'imperio ?🤔
    1 punto
  28. Ciao @dupondiograzie per tutte le monete che posti, una vera gioia per tutti quelli che le guardano. Antonino Pio è uno degli imperatori del quale posseggo più denari, forse perché è il mio preferito? Colgo l'occasione per postare il mio esemplare della stessa tipologia. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 17,5 mm 3,28 g
    1 punto
  29. Dalla foto si vede che la moneta è in conservazione molto alta... Tuttavia la foto lascia diversi interrogativi aperti che, visto l'entità della spesa, andrebbero valutati direttamente (integrità del bordo, quel segno che si vede nel campo sotto la mano dell'Italia...) Dare quindi un parere per queste monete avendo solo una base fotografica (dove più del 70% del metallo risulta “bruciato”) non è la cosa più saggia da fare. Se sei interessato ad acquistarla ti consiglio caldamente di andare a vederla direttamente, esaminandola con molta molta calma, senza farti influenzare dal parere del commerciante.
    1 punto
  30. Sono d'accordo con quanto è stato detto in seguito. Dante è un personaggio enormemente più importante di Leonardo per la costruzione dell'identità italiana, per una serie di motivi. Dante è anzitutto personaggio politico, è attraverso i suoi giudizi sulla società dell'epoca che noi abbiamo costruito una scala di valori su cosa sia giusto e sbagliato in un contesto comunitario. Purtroppo, i tratti deteriori tanto criticati da Dante non hanno fatto altro che irrobustirsi e radicarsi, a riprova del vecchio adagio ovidiano del "video meliora, proboque, deteriora sequor". Leonardo è invece un artista, un genio senza pari, ma la sua italianità è irrilevante. Il fatto che sia nato in Toscana è solo un accidente. Giustamente dunque l'Italia celebra Dante, sua icona assoluta: non è nemmeno concepibile un'Italia senza Dante, né come entità politica, né come entità culturale. Leonardo è invece tanto nostro quanto patrimonio dei francesi o degli inglesi. Se parliamo di Italia (e mi pare che parliamo ben di quello) non ci può essere dubbio: Dante è incommensurabilmente più importante di Leonardo.
    1 punto
  31. E come disse il cacciavite: "E' 'na vitaccia".
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  32. C’è un ulteriore tassello da aggiungere alla vicenda: cinque anni fa l’utente Denarivs ha aperto un thread qui sul forum chiedendo l’identificazione di una moneta che aveva intenzione di acquistare: Le immagini sono esattamente le stesse che ha pubblicato in questa discussione, e la cosa suona abbastanza curiosa. Non sono foto da asta (da cui pare si sia rivolto per l’acquisto), ma da classico privato armato di smartphone, eppure come dice lui stesso “la moneta non è in mio possesso”, quindi implicitamente le stesse dovrebbe averle prese direttamente dalla casa d’aste inglese da lui citata… sono un po’ perplesso.
    1 punto
  33. Non ci siamo persi nulla di cui valeva veramente la pena di guardare.
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  34. BB+/qSPL secondo me, come dice Riccardo il colpo la rende meno attrattiva
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  35. qSPL con colpo pesante a ore 12 del D/ che ne abbassa l'appetibilità
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  36. Da Pelinna di Tessaglia un piccolo triemiobolo ( 425-400 a.C. ) con al diritto guerriero a cavallo armato con 2 lance ed al rovescio guerriero a piedi con scudo e 2 lance . Esemplare in vendita Hirsch 378 al n. 1082 .
    1 punto
  37. Nuove scoperte a Kainua con la campagna di scavo 2022 Nuove scoperte nell’area archeologica di Kainua a Marzabotto con la campagna di scavo 2022 È terminata venerdì 23 luglio l’annuale campagna di scavo dell’Università di Bologna nell’area archeologica di Kainua presso il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto. Molte e importanti novità sono venute alla luce per comprendere sempre di più la vita degli Etruschi. Si è appena conclusa la campagna di scavo 2022, sotto la guida della prof.ssa Elisabetta Govi, ordinaria di Etruscologia dell’Università di Bologna, presso l’area archeologica di Kainua, quest’ultima diretta dall’Arch. Denise Tamborrino ed afferente alla Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna. Quest’anno le indagini, durate quattro settimane, sono state ricche di scoperte con risultati molto importanti sia sul fronte della religione, dei culti e delle pratiche rituali, che su quello dell’architettura sacra e dell’urbanistica della città, aspetti tra loro fortemente connessi. Foto courtesy Università di Bologna, Cattedra di Etruscologia Foto courtesy Università di Bologna, Cattedra di Etruscologia Templi urbani. Foto courtesy Università di Bologna, Cattedra di Etruscologia La città etrusca di Kainua è una delle evidenze più importanti di questa civiltà e, a livello nazionale, spicca per il particolare stato di conservazione e per la rara possibilità di indagare tutti gli aspetti di una città etrusca, dall’urbanistica all’architettura, alla religione, alla vita quotidiana, comprese le attività produttive. Anche l’area archeologica, oltre al Museo “Pompeo Aria”, sarà interessata dalla produzione di un progetto culturale estremamente innovativo in cui la valorizzazione e la gestione del paesaggio circostante la città di Kainua saranno gli elementi mediatori per il miglioramento dell’esperienza di visita. Per realizzare questo progetto saranno coinvolte le comunità territoriali e gli artisti contemporanei che potranno contribuire alla costruzione di una nuova chiave di lettura in cui paesaggio, archeologia ed arte contemporanea dialogheranno insieme per rendere il patrimonio culturale conservato a Marzabotto più vicino a tutti i suoi visitatori. https://www.classicult.it/scoperte-a-kainua-con-la-campagna-di-scavo-2022/
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  38. A case d'asta in Italia che le venderanno soltanto a collezionisti italiani. "Burosaurus vincit,regnat et imperat"
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  39. Base d’asta: 1 USD. Risultato: 204 USD Lotto 50082. Undated 10C Gage Brother & Drake Tremont House Encased Postage Ten Cent Token, HB-123, EP-114, S-91, Uncertified. HID05401242017 © 2022 Heritage Auctions | All Rights Reserved. apollonia
    1 punto
  40. Si è conclusa da poco l’asta Heritage dove sono stati battuti numerosi Encased Postage Token del tipo illustrato nei post # 37-40. Ogni esemplare partiva da una base d'asta da 1 USD e le quotazioni raggiunte nelle aggiudicazioni sono un indice dell'interesse attuale per questi famosi gettoni-francobollo USA. Base d’asta: 1 USD. Risultato: 216 USD Lotto 50072. Undated 3C Ayer's Cathartic Pills Encased Postage Three Cent Token, Short Arrows, HB-5, EP-32, S-3, Uncertified. HID05401242017 © 2022 Heritage Auctions | All Rights Reserved. apollonia
    1 punto
  41. L'anno prossimo voglio la moneta italiana "bacio di dama" 🍽️
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  42. Non sono le medaglie di Mazio che valgono poco, è la medaglistica papale che non ha valenza economica, trovi opere d'arte al prezzo di una serata familiare in pizzeria. Esempio: nell'ultima asta Varesi mi sono aggiudicato una medaglia di pio xi del 1933 (la Porta Santa) del grande scultore e medaglista friulano Aurelio Mistruzzi al prezzo di 60 euro. Medaglia d'argento coniata in 2000 pezzi e in conservazione perfetta, FDC assoluto: mio nipote Lorenzo (di sei anni), prendendola in mano ha esclamato "è bellissima". Conclusione: questo attualmente è il mercato.
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  43. Buongiorno e buon inizio di settimana a tutti. Finalmente l'ho messo in Collezione! Tarì 1798 stessi conii del Dritto e del rovescio dell'esemplare presente nella Collezione del Dottor BOVI. Variante del mio esemplare per il rovescio diverso: La lettera M di Mannara è più grande.
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  44. Mi sembra che si faccia un po’ di confisione, vediamo di riordinare le idee. Innanzitutto definire la medaglia di un nobel un ‘unicum numismatico’ e’ intrinsecamente incorretta. Non e’ un oggetto numismatico ( ovvero una moneta ) bensi un’onoreficenza attribuita da una fondazione privata in riconoscimento del lavoro svolto - nell’arco di una carriera - da letterati, scienziati, statisti o anche persone comuni che hanno dato un contributo eccezionale con le loro attività. L’oggetto in se’ e’ una medaglia in oro ( vero - non placcato come quelle olimpiche - fino al 1980 in oro a 23 carati successivamente a 18k, del peso di 200g. Ora ridotto a 175 - anche le fondazioni piu ricche devono fare i conti con il budget ) , disegnate da artisti diversi. Il premio viene accompagnato oltre alla medaglia da un diploma e un a dotazione di 10M di corone svedesi. vi sono stati molti casi di vendita di medaglie da parte dei premiati. Paesi piu liberisti dell’Italia, pur rammaricandosi, non hanno bloccato o imposto alcun vincolo a tali vendite. Medaglie simbolicamente ben piu significative di quella di Quasimodo sono state vendute in asta senza che nessun governo o stato le abbia bloccate o impostovincoli / penso a quella di Francis Crick lo scopritore del DNA assieme a James Watson, venduta nel 2013 da Heritage con lo scopo di finanziare istituti di ricerca genetica / o ancora alla medaglia del famosissimo fisico danese Niels Bohr anch’essa venduta anni fa. Infind trovo improprio citare a supporto - per questo specifico esempio - lo sforzo e l’attivi Compiuta dallo Stato per il recupero di reperti archeologici trafugati ( questi si) e venduti illecitamente a musei esteri - attività di recupero perfettamente legittimate che non possono essere comparate con il tentativo di imposizione di vincolo ad un’onoreficenza ricevuta da un cittadino che si configura come riconoscimento altamente personale per la sua attività e di cui dovrebbe restare pienamente libero di disporne ( vedi casi menzionato sopra). Mentre se lo Stato tenesse veramente a tale ‘feticcio’ dovrebbe pagarne - come tutti - il prezzo richiesto - salvo un atto di particolare liberalità da parte del premiato o dei suoi eredi.
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  45. Non credo che sbagli, in fondo è cosi ( lo dice l'interpretazione giuridica della legge) ma trovo assurdo che il diritto di proprietà e di indennizzo non vengano considerati nei modi dovuti. Lo stato ne diventa proprietario attraverso cosa ? Una legislazione fuori tempo che non solo deprime il mercato ed il collezionismo ma rende ancora più difficile scovare i criminali che, appunto fuori legge, esportano tantissimi oggetti d'arte non belli bellissimi !!! Un oggetto d'arte italiano (moneta o qualsiasi altra cosa)..essendo oramai raro...diventa più ricercato e più apprezzato all'estero....e meno appetibile e più evitato (x evitare noie) in Italia. Lo Stato è si proprietario ma non credo sia proprio prassi comune estendere la mano longa anche su pezzi regolari ed in linea con le comuni norme del buon senso civico e del diritto ed appropriarsene o limitarne i diritti perchè sono oggetti dello Stato; un bene d'arte ritrovato sul territorio italiano, ma magari su un terreno privato anche casualmente, appartiene secondo me allo scopritore ed al proprietario del terreno. Addirittura si pretende di diventare proprietari o limitare i diritti di proprietà su monete in REGOLA E REGOLARMENTE ACQUISTATE..questo non è stato è abuso del diritto, peggio se poi neanche lo pagano !
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