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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/25/23 in tutte le aree
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Ciao a tutti per condividerlo con voi, vi posto il mio ultimo acquisto effettuato dall'amico Mauro di "Numismatica Pirrone". Sesterzio di Gordiano III. Peso 23,61 gr. - RIC 294a Cohen 23. D/ Busto laureato dell'Imperatore, volto a destra. IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG R/ Imperatore in armatura con globo seduto e volto a sinistra, attorno ad esso la legenda PM TRP III COS PP - SC La particolarità' di questo sesterzio che lo rende carino è il modulo di 36 mm non comune per Gordiano III6 punti
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Contribuisco modestamente con la mia napoletana di oggi, moneta acquistata a fine 2017 con i fondi brillanti e sostanzialmente priva di patina. Oggi, dopo cinque anni di velluto in monetiere si presenta in passerella come una gran dama della sua tumultuosa epoca…🤗😁 e ben vestita! 😉5 punti
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Si tratta, in effetti di: Gepidi AR "Quarto di siliqua" del "Sirmium group" Zecca di Sirmium Tipo Anastasio/monogramma + legenda D) imperatore Anastasio [DNANASTASIVS]PPA[VG] R) Monogramma di Teodorico. Legenda (da ore 7): [INVICT+AR](V)M(A)[D*M]? o INVIT+ARVMAD*M ? NB: la "D" finale è ipotizzata. Tipo 2 Gennari @Poemenius, Demo 76 Ho trovato questo frammento scorrendo il web alla ricerca di immagini. in particolare sulla tanto demonizzata baia. Il frammento mi sembrava buono e l'incisione delle lettere fresca nonostante la moneta risulti spezzata. Per me questo oggetto è bellissimo e ne sono innamorato. Quindi ho controllato la valutazione del venditore e l'ho contattato chiedendogli la provenienza della moneta (visto che era indicato "Ownership History Available"). Mi è stato risposto che il frammento proveniva da un lotto di un'asta CNG. Nel frattempo ero sicuro di averlo già visto in alcune pubblicazioni. Sono andato a controllare ed ho trovato la corrispondenza dei coni del diritto e del rovescio. Ho fatto un giochino grafico che vi allego di seguito. Pertanto ho fatto una cosa che non faccio quasi mai: ho fatto un'offerta, l'ho vinta e, al costo di pochi euro, mi è arrivata a casa. E' piccola, imperfetta, spezzata, non varrà quasi nulla dal punto di vista collezionistico ma io la amo. Ogni promessa è debito, @Adelchi665 punti
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Ciao @apollonia, Γ Γ , ΓΡΑΜΜΑΤΙ o ΓΝΩΜΗ ΓΕΡΟΥΣΙΑΣ sarebbe l’equivalente di Senatus Consulto sulle monete imperiali, ma è ancora oggi discusso. S’incontrano le lettere ΓB prima di Valeriano. A K M sono i titoli della città, si vedono anche sulle monete della città rivale di Tarsos. Per Tarsos, questi titoli vennero concessi alla città nel 215 d.C, durante la sosta di Caracalla in questa città. È verosimile che questi titoli non siano così « ufficiali » per Anazarbos. A, la prima lettera, scritta per πρώτη, la prima (di tutte) K, καλλίστη, la più bella M, μεγίστη, la plus grande La T, la lascio a chi ne vuole. 😋4 punti
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La cosa che mi perplime di più è il requisito di competenza in molteplici ambiti della numismatica (celtica, greca, romana repubblicana e imperiale, bizantina, altomedievale e addirittura islamica) non so se ci si rende conto quanto essere davvero esperti anche in uno solo di quegli ambiti sia non poco arduo, vista la mole di monete da conoscere, i campi della numismatica greca e islamica già da soli sono degli universi sconfinati, per non parlare dell'ambito alto medievale e bizantino con tutto il problema delle imitazioni germaniche da discernere, roba che non basta una vita intera per raccapezzarvisi pienamente 😅... Non so, io sono sempre un po' scettico sulle presunzioni e pretese di tuttologia, certo, ci saranno sicuramente studiosi geniali e iperpreparati in più ambiti della numismatica, ma quanti potranno essere? E soprattutto è improbabile siano anche dei giovani in cerca di lavoro e relativo stress 🤔4 punti
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Ciao a Tutti, finalmente trovo un attimo di tempo per pubblicare questa nuova discussione a beneficio di appassionati e cultori. Sfogliando e leggendo il nuovo listino LEU (FPL 1 di gennaio) non ho potuto fare a meno di notare che al lotto n.37 viene messa in vendita una didramma di GELA che già da una prima occhiata mi ha destato forti perplessità: https://leunumismatik.com/en/fpllot/43/37 Ed infatti dopo una verifica anche con il Corpus redatto da Jenkins nel 1970 "The coinage of Gela", risulta essere censita tra le primissime falsificazioni realizzate all'indomani del famoso tesoro del 1956 trovato da alcuni operai intenti a lavorare allo Scalo della Stazione Ferroviaria (IGCH 2066). La moneta è stata acquistata da LEU all'ultima Lansky-Lambert auction ed è proveniente dalla famosa collezione Gillet: https://www.biddr.com/auctions/lansky/browse?a=2971&l=3350746 Ho ricostruito info e foto e tutto torna anche con la descrizione del falso (altro clone gemello) descritto da Jenkins (autore e studioso formidabile!!!!!). Da una semplice comparazione con altri esemplari indubbiamente genuini ed originali citati da Jenkins si possono apprezzare le evidenti discrepanze. Vedete i post successivi. Saluti Odisseo3 punti
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Tra i principali elementi "pacchiani" del falso LEU (ex Gillet): -la capigliatura del dio Gelas arzigogolata che scimmiotta quella del conio Jenkins 5 ì, ovviamente completamente diverso -l'assenza del taglio in rilievo della protome di Gelas -al dritto la mancanza del piede di sinistra del cavaliere sotto la pancia del cavallo -la lancia sghemba del cavaliere -le redini curve etc.... -la completa assenza di morbidezza e rotondità dei modellati al dritto ed al rovescio INSOMMA UNA PORCHERIA CHE NULLA A CHE VEDERE CON LA MAESTRIA DEL CONIO ORIGINALE. Odisseo Per un confronto (lato capigliatura) con il Jenkins 5 che però presenta un conio di rovescio (oltre ovviamente di dritto) diverso. Posto l'esemplare ex collezione Abecassis venduto dalla "vera" LEU con la vendita 81 del 2001 (lot. 48). Odisseo3 punti
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Mi piacerebbe condividere con voi anche la storia di questa banconota. È stata trovata da un amico mio (colleziona monete) in un lotto di argento che ha acquistato. Mi ha raccontato che tra questi argenti ha trovato questa banconota piegata ad 8, tanto che stava per buttarla. Prima di buttarla ha pensato di controllare su ebay ed è rimasto sorpreso poiché ha visto prezzi altissimi. Non capendoci molto ha chiesto a me. Insomma, questa banconota è rimasta conservata per decenni piegata ad 8 e proprio per un pelo non è finita nella spazzatura. Meglio così! Ora certamente si godrà un meritato riposo al sicuro nel raccoglitore3 punti
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Da una rivista del 1951 in mio possesso, il titolo è "Come riconoscere le monete false?" ma si parla di banconote. Una banconota falsa viene definita *biglietto matto* Spero che la scansione si legga, dedicato a chi ha voglia di leggerlo, è stato interpellato un esperto cassiere di banca, sentiamo cosa consigliavano alla popolazione ben 66 anni fa Anche questo ritaglio di rivista fa parte della mia collezione di banconote.2 punti
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E per finire una serie di esemplari autentici di Jenkins 3 tra cui il pezzo del British Museum (BM) pubblicato come plate coin da Jenkins e il pezzo ex Pennisi, acquistato alla mitica asta 98 del 1933 esitata da Hamburger con una favolosa collezione di monete siciliane, e riapparso nella vendita Spink del monetiere di Robert P. Ball. Odisseo Altro esemplare autentico venduto da Gorny nel 2008 (Auktion 164 lot. 48) Odisseo2 punti
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Quest'ultima discussione è l'esempio lampante che se si mettono solo i link poi la discussione, passati alcuni anni quasi è inutile, perché il link non è più raggiungibile, vedere per credere: http://worldnewsdailyreport.com/hungary-archeologists-discover-tomb-of-attila-the-hun/ Oggi avremmo potuto fare un confronto, ma non è possibile. Pregherei @Cremuzio e tutti quanti di non allegare solo un link, ma di riportare l'articolo, perché altrimenti chi leggerà dopo di noi non capirà nulla. Facciamo in modo che il Forum sia anche una biblioteca di contenuti, sempre consultabile da tutti.2 punti
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Attila, trovata in Romania la tomba del 'flagello di Dio'. L'archeologo: «C'è una spada di ferro e tanti oggetti in oro» La tomba di Attila, il re degli Unni, il barbaro guerriero considerato dai romani il «flagellum Dei», il flagello di Dio, per la carica di atroce violenza che contribuì alla caduta dell'Impero di Roma, potrebbe essere stata ritrovata. Sarebbe in Romania, il sepolcro che custodisce i resti di Attila, rinvenuto durante i lavori per la realizzazione di un'autostrada nel paese dell'Europa orientale. Nemico di Roma Secondo l'analisi degli studiosi, il luogo del rinvenimento potrebbe essere compatibile, con quello che è stato tramandato dalla storia sul seppellimento di Attila, morto nel V secolo dopo Cristo, sotterrato in una fossa scavata dagli schiavi, vicino al letto di un fiume. A tramandare queste informazioni nei secoli, fu Prisco, un diplomatico romano che aveva contatti con Attila. Resti in Romania Gli operai che stavano lavorando alla costruzione dell'arteria stradale ad alta velocità, hanno portato alla luce una tomba ricca di tesori, insieme ai resti umani di un guerriero e del suo cavallo. La tomba è databile proprio al V secolo quando, quella regione dell'Europa era sotto il controllo del re degli Unni: armi, oggetti ricoperti di oro e gioielli con pietre preziose oltre a decine di manufatti, tra cui una spada di ferro, punte di freccia e una maschera d'oro che probabilmente un tempo copriva il volto di Attila. La conferma dell'archeologo A confermare l'ipotesi è stato l'archeologo Silviu Ene del Vasile Pârvan, dell'Institute of Archaeology di Bucarest, che ha analizzato la tomba, trovata vicino alla città di Mizil a circa 220 chilometri dal Mar Nero. Ancora non è nota l'etnia del presunto Attila, ma la ricchezza del corredo funerario suggerisce che fosse un membro ricco dei cavalieri nomadi, originari dell'Asia centrale che occuparono l'estremo oriente dell'Europa, dando inizio al periodo delle invasioni barbariche che accelerano la fine dell'impero romano, già in crisi da decenni. Chi era Attila Attila era a capo di un vasto impero, che si estendeva dall'Europa centrale al Mar Caspio, e dal Danubio al Mar Baltico, unificando - per la prima e unica volta nella storia - la maggior parte dei popoli barbarici dell'Eurasia settentrionale: invase due volte i Balcani, cinse d'assedio Costantinopoli, marciò attraverso la Francia spingendosi fino ad Aurelianum (Orleans), scacciò da Ravenna l'imperatore Valentiniano III. Soprannominato flagellum Dei perché si diceva che dove fosse passato non sarebbe più cresciuta l'erba. https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/attila-trovata-in-romania-la-tomba-del-flagello-di-dio-l-archeologo-c-è-una-spada-di-ferro-e-tanti-oggetti-in-oro/ar-AA16GGJX?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=8755c7e42b8a43d2a8480210d216df28 © Social (Facebook etc)Attila, il flagello di Dio: ritrovata la tomba in Romania. L'archeologo: «C'è una spada di ferro e tanti oggetti in oro2 punti
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Quanta verità in queste parole... mentre scrivevo il post in cui menzionavo il film con Pozzetto, ero pervaso dal quel pizzico di piacevole nostalgia per quei lunghi viaggi in treno fatti da bambino. Si partiva alla sera e si doveva attraversare gran parte della penisola in direzione sud e già solo la smania di svegliarsi al mattino successivo per vedere di quanti vagoni si era allungato il treno, valeva il "prezzo" del viaggio, per non parlare dell'ultimo tratto percorso con la mitica "littorina" a gasolio ed addentrarsi nell'entroterra lucano. Poi, venuto più grandicello, le innumerevoli volte che percorsi la tratta Torino - Parigi - Amsterdam. E sempre accompagnato da quell'inconfondibile "odore di ferrovia" di cui ne conservo vivissima memoria. E ditemi voi, che sicuramente come me avete provato queste sensazioni, non abbia scatenato quell'irrefrenabile voglia, da bambini, di possedere una meraviglia del genere?... Buonanotte a tutti e che la ferrocarril sia con voi! 😃2 punti
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Personalmente punto ad una conservazione migliore anche a costo di prendermi una sola moneta l'anno o piu! Punto a delle monete che solo a guardarle mi viene spontaneo dire:"Porca Vacca" da quello capisco che voglio quella moneta, ma ognuno colleziona cio' che vuole, tempo fa su questo forum ho notato una frase di Tinia Numismatica dove diceva che se una moneta nn ti piace non ti piacera' mai e i soldi poi te li dimentichi, di frasi celebri sul collezionismo ne avevo lette un bel po, ma questa mi colpi' in particolar modo! Magari le tue disponibilita' in fondi aumenteranno in più tempo e potrai regalarti un Tiberio dove nn avrai incertezze vista la tua conoscenza ModuloLargo 😉2 punti
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Salve, Stimolato dalla questione sul perché si decise di coniare una nuova moneta, la Dena per appunto, mi son riletto quello che riporta il Galeotti sulla questione. In sintesi: oltre alla volontà di uniformarsi al sistema metrico decimale si volle introdurre una nuova moneta anche per ragioni di convenienza economica. In effetti il promotore della riforma fu il direttore della zecca Fabbroni intenzionato a ripianare i deficit che la zecca aveva accumulato negli anni precedenti anche per il mutato costo dell'argento. Fu infatti deciso di battere la Dena con il titolo dell'antico argento "popolino" di 11 once e mezzo d'argento per libbra, rispetto alle 11 once per libbra dei francesconi, ma la valuta fu aumentata più che proporzionalmente passando dalle 6 lire 13 soldi e 4 denari dei francesconi alle dieci lire tonde della Dena. Mi son fatto una paginetta di conti (che vi risparmio altrimenti mi odiate🤣) e, se non ho fatto troppi errori, in zecca dallo stesso quantitativo di argento contenuto in una libbra usata per monetare francesconi si sarebbero ottenuto un corrispettivo di 79,17 lire anziché di 75,70 se avessimo deciso di coniare Dene. Lo stesso Fabbroni nelle sue memorie giustifica questa scelta dicendo "esser provato che la nostra zecca trova maggior utile nel convertire un dato peso di argento fino piuttosto in Dene che in Francesconi". Ma allora perché non abolire del tutto le vecchie monete e passare al nuovo sistema di conto? Probabilmente mancò il coraggio, nella consapevolezza che si sarebbero stravolte abitudini consolidate e temendo una reazione negativa del popolo. Si potevano però coniare francesconi con il nuovo titolo d'argento rivalutandoli? Teoricamente si, il francescone sarebbe diventato un sottomultiplo di un sistema integrato e coerente ma si decise di continuare a coniarlo con lo stesso titolo, come ci dice ancora il Fabbroni "perché riescendo necessariamente più piccolo e più leggiero [il Francescone] sarebbe stato non bene accolto dalla gente idiota" Un ultima considerazione: sulla legenda della Dena compare la dicitura Florentiae prima della data anziché il Pisis dei Francesconi, questo cambiamento riguarda proprio il mutato titolo dell'argento. Entrambe le monete sono coniate nella zecca di Firenze ma sul dieci paoli si decise di inserire il Pisis proprio ad indicare che l'argento contenuto aveva lo stesso titolo delle vecchie coniazioni della zecca di Pisa e non il consueto titolo dell'argento popolino che da sempre usava la zecca di Firenze. Un saluto dimenticavo, la fonte che ho usato è: Arrigo Galeotti 'Le Monete del Granducato di Toscana'2 punti
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Proposta molto interessante, ma penso che una persona con tutte quelle caratteristiche sia molto difficile da trovarsi.2 punti
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Nell'Archivio di stato di Napoli ho rintracciato un importante documento inedito dal contenuto particolare. Segnatura: Ministero delle finanze, busta 2139. I fatti Il 3 luglio del 1796 il maestro di zecca cavalier gerosolimitano Antonio Planelli scrive al re informandolo di un episodio. Racconta che il maestro de conj D. Domenico Perger, il giorno precedente, voleva entrare da solo, allontando il custode, nelle stanze de' torchi per svolgere un'operazione segreta su comando della regina Maria Carolina. Il Planelli non si oppose a tale richiesta e ordinò al custode di lasciare entrare il Perger da solo, ma impose che l'incisore dovesse mettere per iscritto che stava per fare un'operazione segreta ordinata dalla regina. Il Perger rifiutò, obiettanto che lui è un galantuomo e che sarebbe andato dalla regina a riferirle l'accaduto. Il Planelli conclude chiedendo al re come si deve comportare in simili casi, ossia cosa deve fare quando gli ordini di coniazione arrivano da soggetti diversi dalla Regie segreterie. Il documento Il commento Leggendo con attenzione il documento, si può osservare che il Planelli non denunci come fatto grave l'attività del Perger, tanto che rimase in carica sino al 1804, ma semplicemente chieda lumi al sovrano sul da farsi in simili circostanze; tant'è vero che il Planelli avrebbe permesso al Perger di coniare moneta, purché avesse lasciato traccia di tale operazione segreta, senza trascrivere però di cosa esattamente avesse coniato. Purtroppo non ho trovato la risposta del re. La questione La domanda che mi pongo è questa: Il Peger doveva realmente svolgere un'attività segreta per conto della regina, o voleva utilizzare i torchi per per fini personali?1 punto
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Buongiorno a tutti. Volevo segnalare e farvi vedere questo falso del 2 lire 1916 quadriga briosa VEIII, sicuramente copia moderna. Il suo peso è decisamente calante 7,60 g contro i 10 g dell'originale. Il diametro è di 27 mm come l'originale. Nella scheda del catalogo non ho trovato riscontro su una copia moderna del 1916, ma solo della data del 1914 (Il 1916 risulta falso d'epoca). Volevo chiedervi in che materiale potrebbe essere stato realizzato, se per voi è coniato e se avete avuto riscontro su altri falsi del 1916. Grazie1 punto
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(ANSA-AFP) - IL CAIRO, 24 GEN - L'Egitto ha annunciato la scoperta a Luxor, la Tebe dei faraoni nel sud, di resti di "un'intera città romana" risalenti ai primi secoli dopo Cristo. Si tratta, secondo il Ministero delle Antichità, di "un'intera città residenziale" del II e III secolo, scoperta "sulla sponda orientale del Nilo, vicino al tempio di Luxor", a circa 500 km a sud del Cairo. In questa "estensione dell'antica Tebe" sono già state portate alla luce "officine metallurgiche" con molti strumenti e "monete romane in rame e bronzo", ha spiegato Mostafa Waziri, il segretario generale del Supremo consiglio delle Antichità egiziano: "E gli scavi continuano. Già nel 2021 una missione archeologica egiziana aveva scoperto la "più grande città antica dell'Egitto", risalente a più di 3.000 anni fa, sulla sponda occidentale di Luxor dove si trovano le famose valli dei re e delle regine. L'Egitto ha rivelato diverse importanti scoperte negli ultimi mesi, principalmente nella necropoli di Saqqara, a sud del Cairo, ma anche, a gennaio a Luxor, quella di una tomba di una moglie reale della XVIII dinastia, quella di Akhenaton e Tutankhamon, risalente al 3.500 anni fa. Per alcuni esperti, questi effetti di annuncio hanno un significato più politico ed economico che scientifico. Il Paese di 104 milioni di abitanti in grave crisi economica conta infatti sul turismo per raddrizzare le proprie finanze: il governo punta a 30 milioni di turisti all'anno entro il 2028, contro i 13 milioni prima del Covid-19. Per rivitalizzare questo settore, in preda a ricorrenti crisi dalla primavera araba del 2011 ma che dà lavoro a due milioni di persone e genera oltre il 10% del Pil, il Cairo promette ad esempio da mesi l'imminente apertura del suo "Grande Museo Egizio", vicino l'altopiano di Giza, quello su cui sorgono le iconiche piramidi. Da ultimo era informalmente prevista per l'anno scorso, in occasione del bicentenario della decifrazione della stele di Rosetta e del centenario della scoperta della tomba del faraone-ragazzino Tutankhamon. (ANSA-AFP).1 punto
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Buonasera a tutti, oggi vorrei porre alla vostra attenzione il mio nuovo acquisto, devo ammettere di averla pagato un po' più del normale prezzo per questa tipologia di moneta, ma lo stato di conservazione era eccezionale. Mi è stata venduta come MIR 412/18 ma purtroppo non avendo il libro non posso confermare, se qualcuno avesse il MIR toscana e mi controllasse se la classificazione fosse giusta gli sarei debitore. Scusate in anticipo per la qualità delle immagini.1 punto
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La mia medaglia non è in buone condizioni ma dà l’occasione per ricordare un evento che riguarda due nostre città, attraverso un esemplare perfettamente leggibile su entrambe le facce (Numismatica Ranieri Auction 13). Lot 209 FRANCIA. 2° Repubblica Francese, Rivoluzione del 1848, alleanza per la libertà di Roma e Venezia. Medaglia 1849. Æ gr. 18,27 mm 33,5 Dr. Nel giro entro un cerchio: MEMBRES PALPITANTS DE L'ITALIE, nel centro: ROME / VENISE. Nel campo a formare i raggi solari i nomi delle città italiane coinvolte nella rivoluzione del 1848. Rv. Nel campo entro due rami di lauro: FRANCE ET BONAPARTE HONTE ET OPROBRE 1849 ALLIANCE LIBERTICIDE ENTRE LA REPUBLIQUE ET LES DESPOTES -INTERVENTION. In circolo: EN SICILE EN LOMBARDIE A ROME. Molto rara. SPL Starting price: 50 EUR. Price realized: 60 EUR. apollonia1 punto
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la monetazione di Ancona era tra le mie candidate. Ci sono elementi di rimando effettivamente. Onore @SAURON051 punto
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Trattasi una pressofusione come tutte quelle fatte muovendo da conii originali del tesoro di Gela del 1956. Odisseo1 punto
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Buonasera, anche questa moneta veramente bellissima, come già scritto è perfettamente centrata, il bello di queste monete secondo me è la stilizzazione artistica caratteristica delle monete degli anglosassoni e celti.1 punto
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Le foto del pezzo LEU prima della rimozione della patina posticcia, come risulta dalla foto del photofile della collezione Gillet di cui possiedo gelosamente uno degli originali regalatomi da un noto commerciante ormai scomparso ed amico di Silvia Hurter che lo realizzò prima della famosa vendita Kunstfreund 1974 in cui vennerò poste all'incanto le monete migliori della collezione. Odisseo Ora, allego le foto del clone gemello pubblicato da Jenkins nel suo Corpus con relativa descrizione della forgery 1. Odisseo Un confronto tra i due falsi: LEU FPL 1 già Lansky e Gillet collection e il F1 di Jenkins. Odisseo1 punto
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La risposta è che non vi è un criterio univoco. Alcune case d'asta inseriscono basi molto al di sotto del reale valore del lotto in asta. Si tratta generalmente di case con enorme visibilità e che con le basi ridicole cercano di attrare l'attenzione di una vasta clientela, sicuri, data la loro visibilità, che il lotto non sarà mai svenduto. Altre case d'asta inseriscono un valore coincidente o quasi con il valore atteso per la vendita. Si tratta generalmente (ma non sempre) di case d'asta più piccole e/o con scarsa visibilità, timorose di svendere il loro materiale. Ovviamente vi sono anche case che hanno una politica intermedia, con prezzi che partono da una frazione poco al di sotto (intorno all'80%) del valore di catalogo. Personalmente preferisco le aste che utilizzano quest'ultimo approccio. A complicare ulteriormente le cose ci possono essere le richieste del committente, che può esplicitamente richiedere una determinata base d'asta. Il potere del committente è tanto più forte quanto sono importanti le monete che vuol porre in vendita e tanto più la casa d'aste è piccola. p.s. credo che la discussione vada spostata in piazzetta @CdC.1 punto
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Presentazione della COLLEZIONE NUMISMATICA 2023 31 gennaio 2023 Gentile Cliente, ritorna l’evento atteso da collezionisti e amanti della numismatica. La Collezione Numismatica 2023 sarà presentata martedì 31 gennaio, alle ore 12.00 presso la Sala Ciampi del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Una Collezione ricca di temi e novità, che racconta i tesori dell’Italia. Dal 31 gennaio alle ore 14 sarà possibile vedere: il video della collezione su IPZS.IT le monete della collezione su SHOP.IPZS.IT Le monete della Collezione 2023 verranno rese disponibili per l'acquisto nello SHOP in due differenti date: 1° data mercoledì 1 febbraio 2023 ore 11.00 2° data mercoledì 1 marzo 2023 ore 11.00 Serie 8 pz Trittico Storia delle Olimpiadi € 20 Au Bergamo e Brescia Capitali della Cultura € 5 Cu Storia delle Olimpiadi - Cortina € 20 Au Serie Fontane - Diana e Atteone € 10 Au Storia delle Olimpiadi - Roma € 20 Au 250° Scomparsa Vanvitelli € 20 Au e € 5 Ag Storia delle Olimpiadi - Torino € 20 Au Serie Fumetti, Diabolik: Eva Kant € 5 Cu/Ni Dante - Paradiso € 20 Au e € 5 Ag Cento anni dell'Aeronautica € 2 fdc, proof e in rotolino Ryder Cup 5 € Ag rodiato Cento anni Aeronautica € 5 Ag La riedizione della Lira - 5 Lire € 50 Au 999, 1/2 oz Serie enogastronomica - Veneto € 5 Cu/Ni La riedizione della Lira - 5 Lire € 20 Au 999, 1/4 oz Serie Fumetti, Diabolik: Diabolik € 5 Cu/Ni Serie 9 pezzi FdC, Calvino € 5 Ag Serie Fumetti, Diabolik: Ginko € 5 Cu/Ni Agenzia Dogane e Monopoli € 5 Ag Parco Nazionale d’Abruzzo € 5 Ag Trittico Serie Fumetti, Diabolik € 5 Ag Tutela Ambiente € 5 Cu/Ag quadrata Serie 10 pezzi proof 150° Scomparsa Alessandro Manzoni € 2 fdc, proof e in rotolino Serie enogastronomica - Lazio € 5 Cu/Ni Serie Artisti Italiani - Raffaella Carrà € 5 Bronzital-Cu/Ni Sviluppo Demografico € 5 Ag Giorgio Armani € 50 Au 1 oz con texture Trittico Serie Eccellenze Italiane - Armani € 5 Ag Serie Animali - Elefante africano € 5 Bronzital L’accesso alla vendita sarà supportato da un sistema di code Ulteriori informazioni saranno comunicate nelle prossime newsletter1 punto
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Posta la foto se puoi, così NON ce lo fai piacere anche a noi !!1 punto
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Mi associo a chi mi ha preceduto: nessuna delle due. Dovendo scegliere per un acquisto non rimandabile, la prima .. aspettando un Tiberio in condizioni migliori. La considerazione evidenziata è molto bella: proprio, per questo aspetterei una degna conservazione, per una degna "casella riservata a lui".Ciao1 punto
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Personalmente non capisco tanto questa smania di individuare errori di conio, leggerissime differenze nelle date, o magari nella firma dell’incisore, sedicenti varianti, che tali non sono proprio perché possono capitare nelle coniazioni dei disallineamenti casuali, che non solo non sono interessanti, ma non costituiscono neanche delle curiosità. Forse dipende dal desiderio di trovare qualcosa che non esiste. Le varianti riconosciute dal mercato sono poche, e selezionate, e non necessariamente ricercate, tranne alcune eccezioni, in ogni monetazione.1 punto
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io colleziono esclusivamente ritratti per imperatore( mogli, figli, padri ecc) e quindi prenderei solo Tiberio. Pensa che ho acquistato (erroneamente per me) una moneta di Statilia Messalina e solo dopo mio sono accorto che non c'è lei nella moneta...è ancora nella mia lista mancanti... anche riferito alla frase di Tinia ho qualcosa da dire...ho un Germanico in collezione con patina verde e marcato spl....non riesco proprio a vederlo...NON MI PIACE !!!1 punto
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Commento questo post per rimetterlo in risalto dopo 6 anni. È un post che ritengo interessantissimo, sopratutto oggi che i falsi d’epoca sono molto più seguiti.1 punto
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No, assolutamente non intendo quello, anche perché se vuoi investire, devi puntare ad alta qualità= uno zero in più e moltiplicare … intendo di puntare a qualcosa di meglio. Non è solo tappare il buco .. e via all altro…è anche guastarsele ed ammirarle per magari una bella patina anche se i rilievi non sono il massimo, o viceversa .1 punto
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Linea scesa dallo stemma Aragona-Sicilia ☺️. Complimenti Magicoin, usura sui rilievi al dritto e al rovescio sui tre gigli nella palla dei Medici. Molto molto bella!1 punto
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Ciao! Ho avuto il tuo stesso dubbio quando ho acquistato il mio primo aquilotto e ho notato un bordo quasi completamente liscio ma per questa tipologia di monete i FERT sono talmente evanescenti in certi casi che può capitare che il bordo sembri del tutto liscio. Quanto alla conservazione dico giusto un parere indicativo per me potremmo essere sul qBB/BB, ma sentiamo anche pareri più autorevoli su questo delicato aspetto. Un'ultima questione ancora una volta ti consiglio di non aver fretta con gli acquisti...questa è una moneta davvero molto comune che con un po' di pazienza si può trovare in conservazione godibile sui 3/5€. Non è un brutto esemplare il tuo ma un giorno probabilmente andrai a sostituirla con qualcosa di meglio. Fare acquisti oculati e ponderati serve proprio ad evitare di dover sostituire dopo la moneta. Nel mio caso il mio primo aquilotto fu un esemplare MB strapagato e lucidato... l'ho dovuto sostituire qualche anno dopo perché ho trovato facilmente, e a molto meno, di meglio. Purtroppo alle prime armi è quasi impossibile non fare errori, spero la mia esperienza ti aiuti a farne meno possibile! Per il resto buona collezione!1 punto
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Buongiorno, finalmente posso proporre anche la mia '37, arrivata da poco in collezione. Al D/: 7 del millesimo non ribattuto Al R/: astine a 45°, al posto dei pallini nello stemma del Portogallo; come in quella di @Raff82, la punteggiatura sembra realizzata con le medesime astine a 45°; nello scudo Borbone, il giglio in alto a dx è "con appiccicagnolo" Notate altro? Mi farebbe piacere anche ricevere un vostro parere sulla conservazione. magicoin1 punto
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Cosa ho davanti, non riesco più a parlare Dimmi cosa ti piace, non riesco a capire, dove vorresti andare Vuoi andare a dormire Quanti capelli che hai, non si riesce a contare Sposta la bottiglia e lasciami guardare Se di tanti capelli, ci si può fidare Conosco un posto nel mio cuore Dove tira sempre il vento Per i tuoi pochi anni e per i miei che sono cento Non c'è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare Perché ho scritto una canzone per ogni pentimento E debbo stare attento a non cadere nel vino O finir dentro ai tuoi occhi, se mi vieni più vicino La notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentro Che non ti vede nessuno Ma per uno come me, poveretto, che voleva prenderti per mano E cascare dentro un letto Che pena che nostalgia Non guardarti negli occhi e dirti un'altra bugia Almeno non ti avessi incontrato Io che qui sto morendo e tu che mangi il gelato Tu corri dietro al vento e sembri una farfalla E con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla Se hai paura a andar lontano, puoi volarmi nella mano Ma so già cosa pensi, tu vorresti partire Come se andare lontano fosse uguale a morire E non c'è niente di strano ma non posso venire Così come una farfalla ti sei alzata per scappare Ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare Se non fossi uscito fuori per provare anch'io a volare E la notte cominciava a gelare la mia pelle Una notte madre che cercava di contare le sue stelle Io li sotto ero uno sputo e ho detto "Olé" sono perduto La notte sta morendo Ed è cretino cercare di fermare le lacrime ridendo Ma per uno come me l'ho già detto Che voleva prenderti per mano e volare sopra un tetto Lontano si ferma un treno Ma che bella mattina, il cielo è sereno Buonanotte, anima mia Adesso spengo la luce e così sia1 punto
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Sono assai perplesso: una perizia numismatica SERIA richiede di visionare una moneta dal vivo e non da remoto. Altrimenti posso anche postare il materiale sul nostro Forum. O vogliono solo uno che faccia un semplice riconoscimento ?1 punto
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Vogliono un genio con in testa il world coins,mixato con numismatica antica greco romana con una spruzzata di celtica. E che ce vo.....1 punto
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Non credo esista nulla del genere al momento. Se parti dagli esemplari descritti in opere passate (Fiorelli, Cagiati, CNI...), il rischio è che un errore di lettura dell'epoca venga tramandato ma, se non si acquisiscono le immagini è un rischio da considerare. Se si ha comunque un corposo numero di esemplari da studiare il risultato è sicuramente più vicino alla realtà. Passaggi in asta e pubblicazioni varie ti permetteranno di censirne molti e sicuramente potrebbe venirne fuori un ottimo studio. Se può interessarti ne "The italian coins in the British Museum, volume I, South Italy, Sicily, Sardinia" ne ho catalogati 9 esemplari e nel mio archivio ne ho tre immagini: Asta Aureo&Calicò S.L., 259, lotto 635 (uno degli esemplari più belli) Asta Aureo&Calicò Collezione Crusafont. Asta CNG - Triton XIII, lotto 18701 punto
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Federico D'Aragona è stato uno dei maggiori esponenti del Regno Aragonese. Stimato anche dai nobili che diedero vita alla seconda congiura dei Baroni, cui proposero la corona al posto dell'odiatissimo Alfonso II. Divenuto re in età matura, cercò senza riuscirsi di accontentare i baroni napoletani. A seguito dell'accordo di Granada, tra Ferdinando il Cattolico e Luigi XII che sostanzialmente divideva il Regno di Napoli in due parti - Abruzzo, Terra di lavoro e Napoli ai Francesi - il resto agli spagnoli, pensò erroneamente che gli il Cattolico l'avrebbe aiutato, ma non fu così, tant'è che Federico preferì consegnarsi ai Francesi che gli garantirono la Contea del Maine e un vitalizio di 30.000 scudi l'anno. Numismaticamente, Federico toglie dalla circolazione il cavallo, sostituendolo col sestino (Sextina) che valeva due cavalli, cercando di recuperarne il potere d'acquisto. VI posto il sestino ed un cavallo con sigla T1 punto
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Complimenti per il pezzo di notevole conservazione per il tipo! Le monete da sempre sono state strumento di propaganda e gli aragonesi sono stati maestri in questo rappresentando sui loro nominali imprese che alludevano a fatti storici cercando in pratica di esaltare il loro governo. In questa moneta in particolare viene riportata la "pariglia di cornucopie" che Luigi Volpicella nel suo "Le imprese nella numismatica aragonese di Napoli" così descrive: "Ultima impresa, che si trova sui doppi sestini del re Federico, della quale non si ha notizia altrove che su quelle monete, è la pariglia di cornucopie col motto VICTORIAE FRUCTUS, destinata certamente a ricordare la fine vittoriosa della guerra contro gli ultimi francesi di Carlo VIII e gli ultimi baroni ribelli". Non va poi sottovalutata la mole della moneta. Il popolo fino a poco tempo prima aveva maneggiato cavalli a peso ridotto, da poco sostituiti da sestini, ed ora si ritrova tra le mani un "monetone" che, se pur di rame, va ad accrescere quell'idea di abbondanza scaturita dalla vittoria sull'invasore d'oltralpe e sui baroni ribelli. In passato ne ho avuto due nella mia collezione, poi alienati, ma uno mi vergogno di postarlo per via della foto scadente... posto l'altro.1 punto
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